lunedì 30 giugno 2008

Etilene dibromuro diffuso nelle ore notturne

E' dagli inizi del mese di giugno 2008 che la Liguria occidentale è interessata da operazioni di aerosol clandestine che si concentrano soprattutto di notte, a cominciare dal crepuscolo. Col favore delle tenebre, i tankers chimici volano a quote bassissime, tanto da poterli osservare di profilo evoluire sulle aree abitate della città nonché sulle colline. Questi sorvoli che, ribadiamo, non vengono segnalati dal radar Airnav, sono continui, con una frequenza di uno (o due aerei contemporaneamente) ogni sette-dieci minuti. I voli, come si diceva, cominciano verso le 20:30 e proseguono indisturbati per buona parte delle ore notturne, così che ci si ritrova, la mattina successiva, immersi in una densa nebbia chimica che funge da copertura strategica per i voli a quote medio-alte nelle ore diurne, voli non visibili da terra. Il tutto si spiega con la presenza di un'ampia area di alta pressione e con bassa umidità relativa, che non richiede l'uso di scie persistenti, salvo rare eccezioni, in occasione delle quali si possono osservare scie durevoli al tramonto, non facilmente individuabili da un occhio non attento, perché quasi totalmente nascoste dalla foschia chimica.

I voli a bassissima quota

E' alla sera, come si diceva, che le irrorazioni diventano viepiù insidiose e micidiali, poiché i velivoli carichi di veleni sorvolano a quote talmente basse da poterli non solo udire, ma da riuscire, quasi immediatamente dopo il loro passaggio, a percepire un acre odore che provoca nausea, giramenti di testa, conati di vomito, tanto che si è costretti a rientrare immediatamente in casa ed a chiudere le finestre.

Etilene dibromuro

Spesse volte i disinformatori hanno affermato con tono di sfida che non avremmo mai trovato alcunché di sospetto nei loro amati aeroplanini, se li avessimo potuti osservare da vicino o con un buon fattore di zoom. Invece, se da un lato i tankers chimici, incrociando a quote molto basse, creano subito effetti deleteri sulla salute, dal punto di vista delle "prove" hanno costituito un fattore determinante. E' stato cioè possibile osservarli, cogliendo alcuni particolari che, a dir poco, sono inquietanti. Sono dettagli che dimostrano inequivocabilmente che non siamo di fronte ad aerei di linea: sono infatti velivoli non identificati di origine militare camuffati, spesso in modo maldestro, da aerei commerciali. Sono apparecchi attrezzati per operazioni di aerosol e che, in questi giorni d'estate, disperdono in atmosfera zolfo, trimetilalluminio e, che siano dannati, etilene dibromuro [ Br(CH2)2Br ], un additivo per carburanti aeronautici ed insetticida, bandito ufficialmente dall'E.P.A. (U.S. Environmental Protection Agency), perché fortemente cancerogeno. Diversi scienziati indipendenti, ma anche il centro per il controllo delle acque di Los Angeles hanno evidenziato la presenza in quantità abnormi proprio dell'etilene dibromuro che, a quanto pare, viene ancora adoperato come additivo per il jetfuel dei velivoli militari, impegnati nell'operazione chemtrails.

Il fatto che questi aeromobili, nelle ore notturne, volino particolarmente bassi, consente all'etilene dibromuro di ricadere velocemente al suolo, sicché se ne percepisce subito il caratteristico odore. (1)

La nebbia è calata. Ci attende un'altra notte di irrorazioni, un'altra notte di morte.

Articolo correlato.

Las Vegas Tribune: Chemtrails are over Las Vegas

Un breve estratto:

It has been reported that the "chemtrails" contain ethylene dibromide -- a substance that has been an additive to gasoline and airplane fuels as well as a banned pesticide. Ethylene dibromide has been linked to kidney and liver damage and is an immunosuppressive and a lung irritant.

Extremely toxic ethylene dibromide (EDB) is a key component of JP8 fuel used by commercial and military jet aircraft

Two scientists working at Wright Patterson Air Force Base confirmed to the Ohio newspaper, Columbus Alive, that they were involved in aerial spraying experiments. One involved aluminum oxide spraying related to global warming and the other involved barium stearate and had to do with high-tech military communications.


(1) L'etilene dibromuro è legato a patologie del fegato e dei reni, irritante per l'apparato respiratorio, deprime anche il sistema immunitario.



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sabato 28 giugno 2008

Bombardieri russi sfiorano l'Alaska

Uno scarno comunicato dell'A.N.S.A. informa di alcuni bombardieri russi che hanno sfiorato, almeno diciotto volte nell'arco di dodici mesi, lo spazio aereo statunitense in Alaska. In Alaska, come è noto, sorge la gigantesca base H.A.A.R.P., il sistema di antenne con cui viene riscaldata e lacerata la ionosfera e non solo. Come interpretare l'evento?

- I bombardieri russi sono decollati per intimidire le forze armate statunitensi che usano H.A.A.R.P. a fini di manipolazione climatica, ma anche forse per scatenare terremoti, come quello che ha colpito recentemente il Sichuan. E' quindi un avvertimento affinché il governo degli U.S.A. non si azzardi ad impiegare contro la Federazione russa sistemi d'arma tanto letali e della cui esistenza la stragrande maggioranza della popolazione mondiale è del tutto ignara.

- La quasi intrusione dei Russi nello spazio aereo statunitense è stata decisa dalla Cabal (l'esecutivo ombra mondiale) per acuire l'attrito tra le varie superpotenze mondiali al fine di trovare il pretesto per un nuovo conflitto, inducendo a credere sia le nazioni sia i governanti che non governano che esiste un pericoloso nemico esterno da combattere.

Pensiamo all'incendio del Reichstag del 27 2 1933 in Germania, appiccato dai nazionalsocialisti e di cui fu accusato un fantomatico comunista olandese. Ricordiamo l'attacco a Pearl Harbour (1941), sferrato dai Giapponesi contro gli U.S.A. e che il presidente Theodore Roosvelt avrebbe potuto sventare, poiché ne era a conoscenza, aggressione tra l'altro causata da una serie di provocazioni contro l'Impero del Sol levante. Rammentiamo anche i noti fatti del 9 11 2001, casus belli ideato e perpetrato dalle élites per perseguire i loro scopi di dominio planetario.

Se la storia insegnasse qualcosa, potremmo anche rievocare le provocazioni operate da Pericle ai danni di Megara e Corinto, alleate di Sparta, per costringere gli Spartani, restii ad interventi armati fuori dal Peloponneso, ad un conflitto contro Atene.

Considerando questi precedenti, è lecito sospettare che la sinarchia stia giocando, in questo periodo, due carte per diffondere paura e per militarizzare il globo: la carta della contrapposizione fittizia tra Occidente (U.S.A., Unione europea, Israele) da un lato, Oriente (Russia, Iran e Cina) dall'altro; la carta della falsa invasione aliena, di cui forse si intravedono i prodromi. Su questo tema, sul quale, se sarà possibile, ci soffermeremo, si legga l'articolo di Parvatim, L'invasione è cominciata?
, 2008.


Bombardieri russi sfiorano l'Alaska

Almeno 18 volte negli utlimi 12 mesi

(A.N.S.A.) - Washington, 26 giugno - Bombardieri TU-95 russi hanno sfiorato almeno diciotto volte negli ultimi dodici mesi le coste dell'Alaska, in incursioni stile Guerra Fredda. Ogni volta, i caccia statunitensi sono decollati d'urgenza da basi nell'area per seguire da vicino l'attività dei velivoli russi. Lo rivela il Washington Times, citando fonti del Pentagono. In diciotto occasioni, i bombardieri russi hanno sfiorato la zona di difesa area proclamata dagli U.S.A. attorno all'Alaska, facendo scattare il decollo dei caccia della base di Elmendorf.


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venerdì 27 giugno 2008

Scie chimiche a Cuba

Che le piogge del dio della pioggia siano trattenute nell’alto
E laggiù non sgorghi acqua dalle sorgenti.
Che il vento soffi ed inaridisca il suolo;
si addensino nel cielo le nubi, ma che non scenda da esse una sola goccia d’acqua.
(Atra-Hasis, La storia babilonese del Diluvio)


Sull'ultimo numero del periodico El Moncada, rivista dell'Associazione nazionale di amicizia Italia-Cuba, è stato pubblicato un articolo intitolato L'arma segreta del clima Gli sviluppi del progetto HAARP, il clima di Cuba e del mondo.

L'inchiesta, a firma di Mirco Botteghi, è una documentata ed esauriente cronistoria delle manipolazioni climatiche attuate dagli Stati Uniti a danno di Cuba sin dagli anni '60 del XX secolo. Il dossier cita correttamente documenti ufficiali (Owning the weather in 2025, Controllare il tempo entro il 2025, lo Space preservation act del 2001, con l'elenco delle varie armi esotiche per manipolare il clima e l'atmosfera) e si riferisce agli studi di Michael Chossudowsky, Controllo del clima a scopi militari, del generale Fabio Mini etc.

Alcuni aspetti dell'articolo meritano di essere evidenziati: in primo luogo sono ricordati gli attacchi biologici che furono sferrati negli anni '60, allorquando si diffuse il flagello del Thrips, insetto nocivo, tra le coltivazioni di patate. Inoltre gli avvistamenti di aerei chimici si intensificarono nel 1996, lo stesso anno in cui furono scorti dei tankers, mentre rilasciavano abbondanti scie venefiche nei cieli di Hispaniola, cittadina del Canada. Un pilota della compagnia aerea Cubana osservò: "Un velivolo statunitense che diffondeva sostanze sconosciute sotto forma di una nebbia bianco-grigiastra."

Nel 1998 e nel 2004 lo stato caraibico fu colpito da terribili siccità che causarono danni ingenti all'agricoltura ed all'allevamento. Il 2004 è l'anno in cui fu completato e collaudato il sistema H.A.A.R.P. con tutte le sue 180 antenne. Tale sistema è entrato a pieno regime nel marzo di quest'anno. Anche il nesso tra moria delle api, (il cui numero è diminuito per via di una micidiale sinergia tra aerosol ed elettromagnetismo) e commercializzazione, obtorto collo, di sementi geneticamente modificate, è messo in luce nell'articolo.

L'autore, deplora il fatto che, mentre si stanno attuando operazioni con biechi fini militari, economici e politici, la popolazione mondiale venga distratta con l'intrattenimento di massa basato su sciocchezze, spettacolarizazzione della cronaca, informazione menzognera sulle guerre "umanitarie". Botteghi afferma che, mai come in questi tempi è necessario "disturbare il manovratore ed ognuno di noi deve fare la sua parte". Possiamo soltanto sottoscrivere.

Si ringrazia il gentilissimo ed infaticabile Dottor Ginatta per la segnalazione.



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giovedì 26 giugno 2008

Segnaliamo il problema "scie chimiche" al F.A.I.

Il F.A.I., Fondo per l'ambiente(?) italiano, ha indetto un censimento affinché i cittadini segnalino le brutture d'Italia e per sensibilizzare le istituzioni a tutelare i luoghi più ameni. L'iniziativa, denominata I luoghi del cuore, sebbene sia tutta una facciata, può essere un'opportunità per denunciare l'infame operazione clandestina di attività chimico-biologica. I gentili lettori dunque sono esortati a partecipare, scrivendo, ad esempio: "Intendo cancellare le scie chimiche". E' anche possibile aggiungere dei commenti.

Leggi qui per aderire all'iniziativa.



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mercoledì 25 giugno 2008

Un aereo militare sorvola a bassa quota una spiaggia: panico tra i bagnanti

I danni provocati dallo spostamento d'aria del velivoloPubblichiamo una notizia tratta dal sito Siciliainformazioni.com. Protagonista è un caccia non identificato: non sarà stato un aereo chimico, ma tra presunte collisioni nei cieli della Sila, velivoli che decollano dalla base di Gioia del Colle, sospette esercitazioni militari, elicotteri privi di contrassegni a pochi metri dai bagnanti, pare proprio che qualcosa di strano e di sinistro stia accadendo.


Prima un passaggio a bassa quota, tanto da spaventare con il boato dei motori i bagnanti che si trovavano sulla spiaggia, poi un ritorno a quota ancora più bassa, provocando spostamenti d'aria che hanno sradicato alcuni ombrelloni. Un aereo militare ha seminato il panico tra i bagnanti di una spiaggia tarantina provocando alcuni contusi e, tra questi, una bambina, caduti nel fuggifuggi generale o colpiti dagli oggetti scaraventati in aria per il risucchio provocato dal passaggio del velivolo. Il fatto è successo nel pomeriggio sulla spiaggia di San Vito, vicino a Taranto. Per qualche ora non si è saputo di che aereo si trattasse: poi l'Aeronautica militare, con un comunicato, ha ammesso che si trattava di un proprio velivolo decollato dalla base di Gioia del Colle (Bari), annunciando di avere aperto un'inchiesta per accertare le responsabilità di quanto avvenuto. Protagonista della vicenda è un Eurofighter, uno dei velivoli più moderni a disposizione dell'Aeronautica, appartenente al dodicesimo gruppo di Gioia del Colle.

Si trattava di un aereo impegnato in un'esercitazione: "Verso le 17 - precisa la nota dell'Aeronautica - l'aereo, impegnato in un'esercitazione integrata che coinvolgeva assetti navali, anfibi ed aerei, è passato a bassa quota su un tratto di costa". Nella nota esprime quindi "rammarico" per "il disagio recato ai bagnanti, alla popolazione locale e per eventuali danni". Secondo il racconto di testimoni, il velivolo è passato basso la prima volta da terra verso il mare, assordando i presenti con il rombo dei motori. Poi si è abbassato ancora di più, ritornando dal mare e sorvolando la spiaggia dello Yachting club di Capo San Vito a bassissima quota. Nelle numerose telefonate fatte dai bagnanti al centralino dei Carabinieri, in molti hanno parlato di un passaggio a pochi metri da terra, addirittura tre: alcuni hanno affermato di avere avuto la sensazione che il pilota avesse perso il controllo del velivolo. Dopo il volo, sulla spiaggia è rimasto lo scompiglio: la bambina che è rimasta contusa è caduta, mentre si stava lavando in un box doccia ed ha urtato violentemente un braccio. Sulla sabbia sono rimasti ombrelloni divelti (con tutta la base di cemento piantata nella sabbia) e lettini scaraventati per aria e poi ricaduti a terra.

Leggi qui l'articolo su Siciliainformazioni.

Intanto diamo uno sguardo ravvicinato ai supposti voli di linea e vediamo cosa ne pensa lo studente, sedicente chimico della Facoltà di di Pavia, Simone Angioni.

Link all'intervista a Simone Angioni su Radio Base.

Paolo Attivissimo:

Alle 17:00 il chimico Simone Angioni (Università di Pavia), coordinatore del Gruppo CICAP Lombardia e il geologo e giornalista scientifico Luigi Bignami presenteranno "Tracce nel cielo: le ‘scie chimiche’". So che nei lavori di preparazione sono stati coinvolti addetti ai lavori a tutti i livelli, per cui sarà un bagno di sangue per i poveri sciachimisti
.




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martedì 24 giugno 2008

Scie chimiche sul quotidiano "Il resto del Carlino"

Grazie all'abnegazione ed alla tenacia del Consigliere comunale di Savignano sul Rubicone, Antonio Sarpieri, il noto quotidiano bolognese Il resto del Carlino riporta oggi la notizia dell'interrogazione parlamentare sulle scie chimiche presentata dall'onorevole Sandro Brandolini. Si tratta di uno scarno comunicato, ma sappiamo quanto impegno sia stato profuso per ottenere che un giornale, tra i maggiori a livello nazionale, riferisse dell'iniziativa parlamentare fortemente voluta da esponenti politici romagnoli a tutela del diritto alla salute di tutti gli Italiani, un diritto costituzionale impunemente calpestato.


2008-06-24 - Sulle scie chimiche rillasciate da aerei militari non meglio identificati — rilevate con sempre maggiore intensità nel nostro paese ed in particolare in Romagna — il deputato cesenate Sandro Brandolini ha presentato un'interrogazione che chiama in causa quattro ministri: Prestigiacomo (Ambiente), Matteoli (Infrastrutture e trasporti), Sacconi (Lavoro, Salute e Politiche sociali) e La Russa (Difesa). Il parlamentare del Partito Democratico domanda quali iniziative il Governo «intenda assumere per informare la popolazione, visti i numerosi esposti presentati alle Procure della Repubblica da diversi cittadini, singoli o associati, supportati da una documentazione imponente sul tema, esposti che sono stati, ad oggi, completamente ignorati».

«Dalle denunce emerge — segnala sempre Brandolini in una nota — che da tali scie chimiche derivano conseguenze pericolose per la salute: il Consiglio Nazionale delle Ricerche ed alcuni ricercatori indipendenti nel 2005 hanno rilevato, tramite analisi effettuate su campioni di pioggia coincidenti con il rilascio delle scie chimiche e su piante bagnate da questa pioggia, una concentrazione al di sopra della norma di sostanze chimiche come quarzo, ossido di titanio, alluminio, sali di bario, sicuramente pericolose per la salute e, secondo alcune fonti, anche cancerogene. A ciò si aggiunge il fatto che alle numerose interrogazioni parlamentari presentate non sono mai state fornite risposte chiare, convincenti ed esaustive e tale silenzio ha rafforzato il convincimento che si tratta di fenomeni da tenere nascosti perché pericolosi. Dalle informazioni che ho raccolto, mi risulta che la questione sia stata posta in diversi stati in tutto il mondo».


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Dispositivo contro i campi elettromagnetici

Sul problema dei campi elettromagnetici, collegati alle scie chimiche, pubblicheremo nei prossimi giorni una ricerca in cui sono messe in luce nuove sfaccettature del tema. Intanto richiamiamo l'attenzione sul pericolo costituito da queste onde non ionizzanti, raccomandando la lettura dell'articolo tradotto dall'amico Freenfo, Due miliardi di possibili malati di cancro a causa delle radiazioni elettromagnetiche, ma proponiamo pure un testo, tratto dal sito hwh22.it/, riguardante un semplice dispositivo che protegge da deboli campi elettrodinamici. Per quelli potenti, emessi da antenne, radar e stazioni H.A.A.R.P. occorrono, invece, l'alluminio o tende e rivestimenti in fibra di carbonio.

Sulla base di un articolo pubblicato anni fa sul "Corriere della Salute", scritto da Angelo De Micheli, è stato realizzato un piccolo prototipo di sistema per neutralizzare nocive onde elettromagnetiche a breve distanza. Riportaiamo l'articolo in questione.

Siamo circondati dallo "smog" elettromagnetico: telefoni cellulari, forni a microonde, televisori, monitor di computer, lampade al neon sono tutte fonti di deboli onde elettromagnetiche. Ma sarebbe sufficiente tenere in tasca della grafite, in pratica della polvere di matita temperata, per avere sempre con noi un valido "antidoto" contro i possibili effetti nocivi di queste emissioni (cefalea, astenia, debolezza, depressione). L'ideale, anzi, sarebbe mettere la grafite in una provetta di vetro a contatto con la pelle.

E' quanto consiglia ai suoi pazienti il professor Maurizio Riccardi, fisiologo dell'Università di Roma Tor Vergata, che spiega: "Basta una normale provetta di vetro, che bisogna riempire per tre quarti, temperando una mina di matita. Ma attenzione: non serve tenere direttamente in tasca una matita, perché la grafite è isolata dal legno. Naturalmente, si dovrà poi avere l'accortezza di scaricare la provetta, una volta a casa a fine giornata, lasciandola, per esempio, per tutta la notte a contatto del termosifone o sui tubi dell'acqua, per "mettere a terra" le cariche elettriche.

Il professor Riccardi ricorda, inoltre, che il televisore anche spento non dovrebbe essere tenuto nella stanza dove si dorme né dovrebbero esserci delle luci accese, poichè emettono onde elettromagnetiche deboli che interferiscono con quelle biologiche naturali emesse dalle nostre cellule. [...]

Ogni oggetto che ha un campo elettromagnetico, sia pur debole, può compromettere la salute. Lo prova il fatto che in Germania esistono già delle norme di legge a tutela degli utenti. Il metodo della fiala di grafite è stato sperimentato proprio in Germania, precisa il professor Riccardi, dove le provette sono addirittura in vendita, a ben 300 mila lire l'una. Ma, in realtà, ciascuno può costruire da solo la sua fialetta protettiva, a costo zero.

In Italia sono molti i medici che hanno adottato questa precauzione: anch'io porto sempre in tasca, a scopo preventivo, la mia provetta di grafite. E' una specie di "schermo", capace di assorbire le frequenze elettromagnetiche: ci protegge dai microsegnali emessi, per esempio, dall'antifurto dell'automobile o da altre fonti, come il telefonino cellulare. "Abbiamo notato che molte cefalee, astenie e depressioni migliorano dopo pochi giorni, se il paziente tiene con sé la grafite", conclude il professor Riccardi. Perché non provare?

Leggi qui l'articolo pubblicato da www.h22.it



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lunedì 23 giugno 2008

Le scie chimiche da leggenda a realtà: l'atmosfera bombardata per cambiare il clima

L'articolo che pubblichiamo, tratto dal sito iltamtam.it, è un'ulteriore conferma, non solo dell'innegabile esistenza delle scie chimiche, ma di come alcuni enti ufficiali comincino ad ammettere, sebbene in modo obliquo, che sono in atto operazioni di manipolazione meteorologica per fini che, però, non sono quelli dichiarati. Infatti dubitiamo che le chemtrails siano usate contro la siccità: quando determinano delle precipitazioni, sono piogge rovinose, contaminate da veleni di vario tipo, che cadono nei periodi meno adatti, danneggiando le colture. Quanto scrivevamo in Scie chimiche: le possibili menzogne future era dunque profetico, anche se Nemo propheta in patria.

Inseminazione di cumuli con l'intento di dissolverliLe scie chimiche da leggenda a realtà: l'atmosfera bombardata per cambiare il clima

Il Governo di Pechino difenderà il bel tempo sulle Olimpiadi, mobilitando il suo collaudato sistema di manipolazione delle precipitazioni piovose

Molti, moltissimi sorridono di compatimento quando vedono dibattere sul Web la “storia” delle “scie chimiche”. Pochi credono che ci sia del mistero dietro quelle scie nei cieli che ai più appaiono come essere la condensa degli scarichi di qualche aereo ad alta quota o semplicemente un addensamento di nuvole.

Ma adesso la dichiarata necessità, per opera delle autorità cinesi, di evitare che le Olimpiadi siano disturbate dal cattivo tempo, ridà fiato a chi sostiene che quelle scie non sono altro che prodotti chimici sparsi di proposito nell’atmosfera.

La “guerra cinese” al meteo metterà in campo un esercito di trentaduemila persone, armate di settemila cannoni, cinquemila lanciamissili e trentacinque aeroplani.

Solo che stavolta non si tratterà di cospargere nuvole già formate di sostanze chimiche che favoriscono le precipitazioni, bensì di evitarle, ma sempre di sostanze chimiche bisognerà avvalersi.

In un caso e nell’altro, si conferma quindi che in cielo si diffondono sostanze chimiche che ricadono poi sulla terra e su chi l’abita.
In particolare, per nuvolosità a quote basse si usano sali di litio, sodio o potassio che sono le sostanze che allarmano proprio le persone che conoscono le scie chimiche.

Secondo un articolo pubblicato da Nature, la Cina spenderebbe circa sessanta milioni di dollari l’anno e sembra aver raggiunto dei buoni risultati nel campo della manipolazione del clima, almeno in alcuni aspetti: 30 mila tonnellate di pioggia prodotta all’anno da portare a 50 mila entro i prossimi due anni.

Ma non è solo la Cina a fare lo “stregone” chimico: tentativi simili a quello cinese sono in corso in tutto il mondo, dall’Australia all’Iran: “La California ad esempio - si legge nella rivista - sostiene che l’investimento di 3 milioni di dollari nelle tecniche di fertilizzazione delle nuvole ha portato ad una maggiore produzione di pioggia di 490 milioni di metri cubi l’anno”.

Leggi qui l'articolo tratto da iltamtam media valle del Tevere


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domenica 22 giugno 2008

Microcircuiti biotecnologici nelle urine

Grazie ad una segnalazione della gentilissima Dottoressa Staninger, rendiamo conto, soprattutto attraverso le fotografie, di una testimonianza tratta da un forum dedicato al morbo di Lyme, una patologia che inizialmente fu confusa col Morgellons, ma di differente eziologia (é, infatti, una malattia dovuta ad un parassita del cotone e non a nanostrumenti biotecnologici). Purtroppo la disinformazione è imperante, perciò molti pazienti affetti da morbo di Morgellons sono ancora convinti di essere vittime di una patologia di origine parassitaria.

Click to enlarge - Free Image Hosting at www.ImageShack.usIl contributo riguarda le analisi dell'urina di un paziente affetto con ogni probabilità da Morgellons: nell'urina sono state trovate formazioni cristalline che, notevolmente ingrandite, appaiono molto simili a circuiti stampati. Questi oggetti sono piccolissimi e trasparenti. La scoperta lascia esterrefatti, ma pare confermare un'ipotesi ventilata in Mutanti e sostenuta da alcuni ricercatori come Carolin Williams Palit e Steven Quayle. Le scie chimiche sono usate anche per trasformare gradatamente gli uomini in una nuova specie, in cui è superato il confine tra biologico ed elettronico?




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sabato 21 giugno 2008

"Scienza e conoscenza" pubblica un articolo sulle scie chimiche

La rivista Scienza e conoscenza, forse l'unica pubblicazione valida sotto il profilo scientifico e culturale in Italia, lontana anni luce dalla paccottiglia di Focus, Newton, Scienza e paranormale etc., propone, nell'ultimo numero, un articolo riguardante le scie chimiche e curato dalla redazione di Tanker enemy. Il testo apparirà anche nell'edizione cartacea. Cogliamo l'occasione per ringraziare sentitamente il direttore del magazine per l'attenzione riservata al problema delle chemtrails.

Leggi qui il dossier su Scienza e conoscenza.


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Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum

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venerdì 20 giugno 2008

Oblio: l'America sull'orlo dell'abisso

Thomas Bearden è un ingegnere elettronico statunitense. Da parecchi anni si occupa di armi scalari e di guerre climatiche. Recentemente è stato pubblicato un altro suo libro intitolato Oblivion: America at the brink (Oblio: l'America sull'orlo dell'abisso). La presentazione del suo saggio recita: "E' la più esauriente esposizione circa l'uso e l'abuso delle armi scalari. Risultato di un'approfondita conoscenza di tipo militare e di una perspicace visione della fisica più avanzata, quest'opera presenta le sue inquietanti conclusioni con uno stile tagliente. Una nuova branca, la psicoenergetica (guerre mentali) travolge completamente il panorama degli studi ed ha attratto l'attenzione di Bearden. Dopo aver compreso le spaventose implicazioni, Bearden ha predisposto un documento per il leader dell'unica nazione in grado di contrastare questa nuova minaccia per la sopravvivenza dell'umanità. E' un libro che deve essere letto da chiunque sia interessato al futuro del genere umano e degli Stati Uniti, indispensabile per i militari, gli scienziati, i politici. La manipolazione climatica, androidi per la guerra, la natura della mente, la vita artificiale, la diffusione di malattie attraverso le onde elettromagnetiche... sono tutti argomenti spiegati in questo tour de force. Non è fantascienza, ma ciò che sta accadendo oggi veramente: sono informazioni vitali che non troverete altrove!".


Abbiamo deciso di pubblicare una breve recensione del libro di Bearden, su segnalazione del gentilissimo dottor Gianni Ginatta, pur avendo molte perplessità su certe idee di questo scrittore. Bearden, infatti, ritiene che gli Stati Uniti siano stati e siano minacciati dall'ex Unione Sovietica ed ora dalla Russia, come dalla Yakuza, la mafia giapponese. Ciò è verosimile, almeno per quanto concerne gli attriti con la Russia: è assodato che esistono attriti tra le varie superpotenze mondiali. I terremoti che hanno recentemente devastato il Sichuan, causando migliaia di morti, potrebbero essere stati scatenati con H.A.A.R.P. per volontà dell'esecutivo statunitense in conflitto con la Cina, ma non si può escludere che il sisma sia stato, invece, deciso dal governo di Pechino per fini di depopulation. E' forse in atto, in questi anni, una guerra "fratricida" all'interno della sinarchia, tra logge cattoliche e logge sioniste, come opina Michael Tsarion. Un dissidio tra i "buoni", gli Stati Uniti, ed i cattivi, gli altri, è, invece, una barzelletta.

Non si capirebbe, infatti, perché il governo occulto statunitense impieghi le scie chimiche e le armi elettromagnetiche contro i suoi stessi inconsapevoli cittadini, creando o potenziando rovinosi uragani, nubifragi, provocando siccità, rendendo sterile il suolo, moria delle api etc. Sintomatico che i tifoni Ivan e Kathrina abbiano nomi russi: è forse l'indizio di una collaborazione tra le due superpotenze. Se veramente gli U.S.A. fossero in conflitto contro la Russia, non si comprende perché essi si accaniscano contro la nazione americana, invece di concentrare risorse, conoscenze ed armi di offesa contro l'acerrimo nemico.

La realtà è diversa: le sostanze chimiche irrorate in quasi tutto il mondo con gli aerei della morte sono spesso prodotte in Cina; antiquati Tupolev di fabbricazione russa sono riconvertiti in tankers; Cinesi e Russi sono maestri nella manipolazione dei fenomeni atmosferici, come i loro amici Statunitensi (solo in qualche caso rivali, come diventano rivali i banditi nel momento in cui ci si deve spartire il bottino della rapina).

Che poi Bearden creda o finga di credere nel mito di Al Qaeda, come pericolosa organizzazione islamica, è quanto mai sconcertante: o uno scienziato che sa moltissimo di fisica, è, però, rimasto uno sprovveduto in politica internazionale, o è in mala fede. Questo non significa che le informazioni scientifiche di Bearden siano prive di valore: il discorso sulle armi scalari è molto istruttivo, come i contenuti a proposito di tecnologie psicotroniche e bioniche. Purtroppo dietro la dicitura "energie scalari", si nasconde un'intollerabile nebulosità: scalare è una grandezza completamente individuata da un solo valore numerico, in contrapposizione alle grandezze vettoriali, come la velocità che non può essere descritta da una sola quantità numerica, essendo correlata ai parametri di spazio e tempo. Stando ad alcuni interpreti, per energia scalare Bearden intende l'etere o energia del punto zero e non l' elettromagnetismo.

Se così fosse, sarebbe plausibile l'ipotesi, secondo la quale i militari sono capaci di sfruttare per fini distruttivi l'energia della fluttuazione quantistica del "vuoto". E' questo l'aspetto più interessante dei testi scritti da Bearden e se qualche gentile lettore vorrà acquistare Oblivion per tradurne la parti salienti, da cui si possa evincere con chiarezza come l'autore intende l'etere e le sue applicazioni, ci sarà di grande aiuto.

Per quanto attiene alle analisi geopolitiche di Bearden, consideriamole per quel che sono: il risultato di una visione manichea assai limitata, parziale e sovente falsa, inerente alla disinformazione. Se vogliamo intendere il gioco dietro le quinte, dovremo leggere gli studi della Palit. Si apriranno gli occhi.




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mercoledì 18 giugno 2008

Le prove

Con noiosa insistenza e con pervicace ottusità, i disinformatori (meteorologi, militari, giornalisti a mezzo servizio etc.) affermano che non esiste prova alcuna dell'esistenza delle scie chimiche. Nulla di più falso!

Abbiamo pensato quindi di raccogliere, in un unico post, le prove-cardine che distruggono le menzogne costruite ad arte per ingannare la popolazione e volte a giustificare gli sfregi nel cielo come semplici ed innocue scie di condensazione. Il fulcro di tutta la questione, benché recentemente siano state stravolte le leggi della fisica per tentare di negare la realtà delle scie velenose, è rappresentato dalle quote di sorvolo dei tankers chimici. Si tratta di quote assolutamente non compatibili con la formazione di contrails che sono - lo ribadiamo - un fenomeno rarissimo.

Eccole qui di seguito:

- The range finder proof (La prova del telemetro)
- Scie chimiche: osservate strane modifiche sui jetfan di velivoli non identificati
-
La prova del cumulo
-
La prova dello stratocumulo
- La prova trigonometrica
- La prova del focale
- La prova del radar Airnav
- La prova del laser verde
- La prova del suono
- La prova di Google Earth
- La prova U.S.A.F.
- Dispositivi di irrorazione su velivoli MD-80
- Le analisi del CNR (il video)
- Il trimetialluminio nelle scie chimiche
- Dossier scie chimiche (a cura del fisico Corrado Penna) anche in versione da masterizzare su CDRom.
- Il documento di confutazione alle FAQ del C.I.C.A.P.
- Jet fuel, Stadis 450, sali di bario: tossicità organica




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Aerei chimici ed inquinamento acustico

La lettera che pubblichiamo, recentemente inviata al direttore di Sanremonews, evidenzia il problema dell'inquinamento acustico collegato ai voli chimici. Il rombo sordo degli aerei e lo sfarfallio degli elicotteri, infatti, oltre a costituire un parametro per la misurazione delle altitudini di volo, sono causa di notevole disturbo per le persone, soprattutto di notte, quando, col favore delle tenebre, i velivoli della morte incrociano a quote ancora più basse del solito.

Una nostra lettrice, la signora Teresa Barazzetti, nonostante viva a Sanremo da sempre, per motivi familiari trascorre gran parte delle sue giornate ad Arma di Taggia "bella cittadina - dice - che purtroppo, ultimamente, sta perdendo molti punti nella partita con il gradimento di residenti e turisti".

"Tralascio di riproporre la questione parcheggi, perché è macroscopica e dovrebbe essere discussa ad altri livelli e nelle sedi appropriate, (ultima notizia: il rifacimento dell'arredo urbano di Via Colombo ridurrà i posti auto da 85 a 11), ma mi limito a considerare il grave disagio che, ormai da almeno due anni, i lavori di un cantiere in pieno centro, al quale ultimamente si sono aggiunti quelli per la realizzazione della pista ciclabile, provocano quotidianamente a residenti e ospiti.

Leggo ora che qualcuno ha elevato vibrante protesta contro il gestore di un locale ubicato sul Lungomare, reo di concedere spazio di incontro e animazione a numerosi giovani, consentendo loro di trascorrere piacevoli serate in compagnia.

Devo constatare che il coraggio non difetta a queste persone che, a fronte di una rumorosità diurna a livelli di guardia, lamentano il fastidio di voci umane che animano le sere di un lungomare altrimenti povero di luce, di vita, di attrattive valide.

Le notti d'estate non appartengono al sonno, ma ai sogni, alle passeggiate, alle chiacchiere tra persone che si incontrano e producono un rumore che è suono di vita, con il fruscio del mare per sottofondo e le risate che definire superficialmente schiamazzi offende chi dimostra di non sapere più riconoscere la propria voce in quella degli altri, dichiarandosi alieno dal consorzio umano.

Il riposo è sacrosanto, ma anche l'ospitalità e la cortesia che dobbiamo a coloro che vivono una stagione che passerà veloce per transitarli verso gli anni in cui, a loro volta, rivendicheranno il diritto al riposo, dimenticando che c'è una quiete anche nell'ascolto e non solo nel silenzio e che esistono tappi per le orecchie!

Città di mare, come Arma, non sono luoghi di cura; sono promessa di estate, di svago, musica, danze, spettacoli e incontri, di serate animate da allegria e suggestioni; il riposo è sacro ed è santo, ma sarà eterno, se non verranno presto riconosciute come legittime le aspettative di coloro, ospiti compresi, che nelle sere d'estate fabbricano ricordi di musica e allegria da conservare nel bagaglio della memoria.

Perché nessuno eleva proteste o lamenti invocando quiete, quando continui sorvoli diurni e notturni di velivoli di ogni genere inquietano con una densità ingiustificabile ed ingiustificata, quasi fossimo in guerra o prossimi ad aeroporti o campi di volo?

Perché nessuno si domanda con che cosa e a quali scopi vengano tracciate quelle scie rilasciate da aerei che a decine ogni giorno solcano i cieli sopra la terra e il mare e offuscano la luce del sole?

Continuando a chiedere che tacciano le voci, dimentichiamo di levare le nostre a domandare ragione di ben altri rumori, di ben altre anomalie che, continuando indisturbate, porteranno ad un silenzio che non sarà quiete, ma sarà morte".


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lunedì 16 giugno 2008

Relazione tra propagazione del suono e quote dei velivoli

Un parametro decisivo per la valutazione delle quote di volo degli aerei impegnati nelle operazioni clandestine di aerosol, è il suono. Accade, infatti, molto spesso, sia di notte sia di giorno, di udire perfettamente il rombo dei motori dei tanker chimici, per quanto questi, soprattutto durante le ore diurne, facciano bene attenzione a sorvolare a velocità ridotte (spesso prossime allo stallo) proprio per non destare l'attenzione dei cittadini. Non sono rari quei casi in cui si può benissimo osservare il velivolo sulla propria verticale e, contemporaneamente, udire distintamente il rombo dei reattori. Ciò conferma inequivocabilmente la bassa quota di sorvolo, visto che il suono ci giunge quasi in contemporanea all'avvistamento del velivolo sulla perpendicolare. Come sappiamo, la propagazione del suono dipende in varia misura da diversi fattori che rendono praticamente impossibile riuscire a percepire il rumore prodotto dai motori a reazione di un aereo che sorvola a quote comprese tra 8.000 e 14.000 metri. E' quindi chiaro che è una menzogna affermare che quegli aerei che osserviamo rilasciare scie, sono aerei di linea che volano ad alte quote e che quindi siamo di fronte a semplici scie di condensazione.


Propagazione del suono
[Lo studio è disponibile qui in formato pdf]

Data una sorgente di suono, questo si propaga allo stesso modo in tutte le direzioni. Possiamo dire che si propaga secondo fronti d’onda sferici. La superficie del fronte d’onda aumenta in proporzione col quadrato della distanza dalla sorgente. Di conseguenza l’energia che possiede il fronte d’onda si distribuisce su tutta la superficie, per cui su una singola unità di superficie avremo un’energia che decresce proporzionalmente al quadrato della distanza. Insomma, secondo leggi elementari della fisica legate alla propagazione delle onde sonore, se la distanza raddoppia l'intensità diventa un quarto, se la distanza triplica l'intensità diventa un nono, se la distanza diventa 10 volte più grande, l'intensità del suono diviene 100 volte più piccola (10*10).

Attenuazione per assorbimento atmosferico

Le onde sonore che si propagano attraverso l'aria sono attenuate a causa di due fenomeni:

• dissipazione termica e viscosa nell'aria;
• rilassamento quantistico dovuto ai modi rotazionali e vibrazionali delle molecole.

Il primo fenomeno è funzione della temperatura e della pressione atmosferica, il secondo anche dell'umidità relativa dell'aria. Inoltre l'assorbimento atmosferico dipende fortemente dalla frequenza del suono e dalle condizioni atmosferiche.

Attraverso una combinazione di analisi teoriche e misurazioni sperimentali si è giunti ad una definizione abbastanza accurata dell'attenuazione per assorbimento atmosferico di toni puri (ISO 9613-1:1993).

Questa è esprimibile come:

dove p(r) è la pressione sonora dopo avere percorso una distanza r; p(0) è la pressione sonora iniziale a r=0; a è il coefficiente di attenuazione in Np/m; alfa è il coefficiente di attenuazione in dB/m (=8,686a).


Il decibel è un'unità di misura del suono che si calcola in base ad un rapporto, ovvero in base al logaritmo di un rapporto. Se due grandezze misurano una A e l'altra A/2 (la metà di A), la loro differenza è A/2, ma, se si calcola il rapporto espresso in decibel fra le due grandezze fisiche (vedi definizione di decibel), ottengo un numero che è uguale a 10*log(2)=3,01 [il logaritmo è per definizione un logaritmo in base 10]. Dal momento che il rapporto tra la prima grandezza e la seconda è 2, si ottiene un numero che è uguale a 10*log(2)=3,01.

Se due grandezze misurano una A e l'altra A/4, il decremento in decibel è quindi pari a 10*log(2)=6,02. Si ottiene un numero esattamente il doppio del precedente, perché per le proprietà dei logaritmi log(b*c)=log(b)+log(c) e quindi log (2*2)=log(2)+log(2).

Dato che l’energia è proporzionale all’intensità sonora, possiamo concludere nel modo seguente:

• L’intensità sonora decresce con il quadrato della distanza.

Volendo esprimere in decibel questa variazione, si evince ciò:

• Raddoppiando la distanza, l’intensità sonora decresce di 6 dB
• Decuplicando la distanza, l’intensità sonora decresce di 20 dB

Quindi, se, ad esempio, misuriamo un'intensità di 100 dB ad un metro da un diffusore acustico, si otterranno i seguenti valori:

• A due metri avremo 94 dB
• A dieci metri avremo 80 dB

Si nota quindi come il fattore distanza sia molto rilevante nell’attenuazione dell’intensità acustica. Il suono si propaga ad una velocità che dipende dalla natura del mezzo elastico in cui si diffonde. Inoltre tale velocità è condizionata, sebbene in misura minore, dalla temperatura, dalla pressione e dall’umidità. Vediamo qual è la velocità del suono in alcuni mezzi elastici (in metri/secondo):

Biossido di carbonio 258
Ossigeno 317
Atmosfera 344
Acqua 1.437
Rame 3.560
Marmo 3.810
Ferro 5.000

Come si è visto nello schema sopra, la velocità del suono nell'aria è di circa 344m/s. Più il mezzo è denso, più il suono si propaga velocemente. Un suono che si propaga all'interno di un mezzo ha una velocità di propagazione che dipende dalle caratteristiche del medium stesso. Ogni mezzo ha una sua tipica velocità del suono calcolata ad una temperatura costante di 23.24° C. Questo serve come valore di riferimento, in quanto, al variare della temperatura, variano le caratteristiche del mezzo e dunque la velocità del suono al suo interno. Quando un mezzo viene riscaldato, alle sue particelle viene trasferita energia cinetica. Quando vengono in contatto con un fronte d'onda, le particelle del mezzo rispondono più prontamente alla sollecitazione e trasmettono dunque l'energia sonora ricevuta più velocemente. Ciò si traduce nella maggiore velocità del suono nel mezzo. Mediamente si riscontra un aumento (diminuzione) di velocità di 0.6 m/s per ogni incremento (decremento) di un grado C della temperatura del mezzo.

Secondo le normative in vigore, il rumore di un aviogetto ad 800 metri di quota sulla verticale, non deve superare i 75 db (voce forte ad un metro). Considerando che, se si raddoppia la distanza, l’intensità sonora decresce di 6 dB, possiamo dedurre che un aereo che sorvola a 1.600 metri trasferisce a terra, in media, un rumore pari a 69 db (conversazione normale ad un metro). Decuplicando la distanza l'intensità sonora diventa un centesimo, perciò il decremento in decibel dell'intensità udita è pari a 10*log(100) =10*2=20, ossia circa 55 db (intensità sonora paragonabile a quella di una conversazione tranquilla in un salotto). A mano a mano che si sale di quota, ovviamente il suono si attenua, sino a diventare irrilevante e questo spiega perché un velivolo che incrocia a 12.000 metri non può, salvo casi eccezionali, essere percepito. Qualcuno ha mai udito gli aerei di linea prima dell'inizio delle operazioni di aerosol, a meno che questi non fossero in fase di atterraggio o decollo? Infatti il rumore corrisponderebbe in teoria a circa 45 db (il brusio udibile in una biblioteca dove è fatto divieto di parlare e si può solo sussurrare). Se oltretutto consideriamo il medium atmosferico come ulteriore ostacolo alla trasmissione del suono (basse temperature in quota ed aria rarefatta), la dissipazione del rumore sarà ancora maggiore, portandoci in realtà ad una emissione sonora proveniente dal velivolo verso il suolo di circa 20 db (studio di radiodiffusione). E' un suono praticamente inudibile.

Sappiamo, invece, che i tankers che sorvolano a basse quote possono essere uditi anche dall'interno di un appartamento con le finestre chiuse, dotate di doppi vetri e ciò non sarebbe possibile, se si trattasse di sorvoli a quote uguali o superiori agli 8.000 metri. Questa conclusione dimostra una volta di più che siamo di fronte a velivoli che incrociano ampiamente al di sotto delle quote tipiche degli aerei commerciali e quindi ad altitudini (1.500/5.000 metri) non idonee alla formazione di contrails.

All'approssimarsi dell'aereo, si manifesta una componente alle alte frequenze (2.000 Hz) dovuta all'aria che entra nel motore. Al passaggio sulla verticale tale componente inizia a diminuire, mentre aumentano quelle a bassa frequenza (sotto i 500 Hz) e, nel contempo, è presente una componente ad alta frequenza prodotta dagli scappamenti del fan (3.150 Hz).

Dopo il passaggio dell'apparecchio, il rumore presenta come dominante le basse frequenze dovute allo scappamento dei gas di scarico, dalle quali dipende anche la lunga persistenza nel tempo del suono. Per il medesimo aereo in fase di atterraggio, la durata del rumore risulta minore di quella di decollo. Le alte frequenze sono più pronunciate sia in avvicinamento sia sulla verticale, in quanto l'aereo si trova più vicino al suolo, mentre le componenti a bassa frequenza sono minori in seguito ai minori valori di potenza del motore, producendo così meno rumore.

L'effetto di attenuazione dell'atmosfera assume importanza, in quanto il rumore che si propaga all'aperto decresce di intensità con l'aumento della distanza tra sorgente e ricevente. Tale attenuazione viene misurata in dB e dipende dall'incidenza di diversi meccanismi, principalmente la divergenza geometrica a partire dalla sorgente, l'assorbimento di energia acustica per opera dell'aria, la presenza di vegetazione, le condizioni meteorologiche come vento e gradienti di temperatura e la presenza di barriere naturali e artificiali.

L'attenuazione dovuta alla divergenza geometrica a partire dalla sorgente è di circa 6 dB al raddoppio della distanza. La potenza sonora generata dai motori del velivolo si ripartisce sulla superficie di una sfera in rapporto alla direzione della sorgente stessa e, aumentando il raggio della sfera con la propagazione dell'onda, l'energia si diluisce su una superficie sempre maggiore, con conseguente riduzione del livello sonoro lungo l'asse che collega la sorgente al ricettore. La direzione dei motori e la traiettoria della sorgente fanno sì che nel punto di osservazione non cambi solo il livello durante il sorvolo, ma anche lo spettro.

La diminuzione dovuta all'assorbimento di energia acustica per opera dell'aria in cui le onde sonore si propagano, dipende dal fatto che essa viene gradualmente trasformata in energia termica, soprattutto attraverso meccanismi di vibrazione delle molecole di ossigeno, provocando il cosiddetto assorbimento atmosferico. L'assorbimento risulta tanto più elevato, se la frequenza del rumore si avvicina alla frequenza di rilassamento delle molecole, la quale dipende dalla temperatura e dall'umidità dell'aria (se il medium ha scarsa umidità relativa, il suono si diffonde meno facilmente) ed è proporzionale alla distanza intercorrente tra sorgente e ricevitore.

L'attenuazione dovuta alla presenza di vegetazione risulta sensibile quando sia la sorgente sia l'osservatore si trovano a distanza ridotta dal suolo. Alberi e vegetazione bassa determinano, infatti, un leggero affievolimento per effetto schermo; per frequenze inferiori ai 1.000 Hz il loro contributo è dovuto prevalentemente all'effetto suolo, poiché le radici rendono il terreno più poroso.

Al contrario, fattori come vento, gradienti di temperatura e turbolenze atmosferiche possono influire in maniera rilevante attraverso le loro fluttuazioni. In particolare, la velocità del vento cresce normalmente con la quota e l'osservatore in direzione del vento riceve alti livelli sonori, mentre in caso contrario il rumore può subire un'attenuazione fino a 20 dB. I gradienti di temperatura influiscono in quanto la velocità del suono è una funzione crescente con la temperatura dell'aria (in genere si calcola un decremento di velocità del suono pari a 0,6 m/s per ogni grado in meno). La turbolenza atmosferica è, invece, spesso localizzata in prossimità dello strato di inversione termica e, combinata con questo, produce una rifrazione del raggio sonoro.

Con questo articolo speriamo di aver chiarito, una volta per tutte, anche attraverso lo studio della propagazione del suono, che quanti giustificano le scie chimiche come innocue scie di condensa prodotte da velivoli di linea ad alta quota non sono altro che mentitori. A riprova del fatto che esiste una reale cospirazione dei mass media e di tutta una serie di organizzazioni volte a nascondere la realtà del fenomeno delle scie chimiche, è il caso di riportare le parole pronunciate dal signor Toselli (membro del C.I.C.A.P. nonché autore dell'articolo disinformativo pubblicato dalla rivista Focus) ad una conferenza sulle scie chimiche svoltasi ad Alessandria.

Consigliamo vivamente di ascoltare l'intervento registrato di tale conferenza [ link ] per capire quali mezzucci usa il sistema di potere per tentare di confutare l'esistenza delle scie tossiche: i disinformatori non muovono obiezioni sui dati, sulle notizie, sulle osservazioni, sulle ricerche, ma screditano con ogni stratagemma le persone che informano, ridicolizzandole e depistando il pubblico con affermazioni astruse, bislacche ed assurde su argomenti diversi da quelli inerenti alle scie chimiche.

Di seguito un piccolo, ma significativo saggio dell'ignoranza esibita dal Toselli.

"Non lo so, lo studio … si è detto che il suono, quando sentiamo il suono di un aereo sulla verticale vuol dire che questo è al di sotto di una certa quota, senza pensare che il suono si propaga a 360° quindi lei può essere totalmente spostato rispetto alla verticale".

Signor Toselli... un consiglio: la prossima volta, prima di proferire parola, studi l'ABC e le tabelline oppure taccia. Farà una figura migliore.

"Le sorgenti principali del rumore causato da aeromobili convenzionali sono il flusso aerodinamico ed i sistemi di propulsione. Il primo viene definito anche rumore della struttura dell'aereo e viene prodotto dal flusso d'aria sulla fusoliera, dalle sue cavità, dalle superfici di controllo e dai carrelli d'atterraggio. Per tale motivo esso risulta responsabile del contributo dominante del disturbo all'interno dell'aeroplano stesso, mentre diventa di entità trascurabile rispetto al rumore dei motori per quanto riguarda la prossimità degli intorni dell'aeroporto".
Calcolo della quota in base al suono percepito

Fonti:

Associazione Italiana di Acustica
Seminario Noise Mapping
Bologna 21-22 giugno 2001
Propagazione del rumore in ambiente esterno

Ringraziamo l'amico Corrado Penna (fisico) per la preziosa consulenza fornitaci.


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Incremento delle patologie respiratorie: sotto accusa le scie tossiche

L'articolo che pubblichiamo evidenzia l'aumento delle patologie respiratorie in Italia, ma, invece di addebitare tale incremento alle scie chimiche, gli "esperti" europei chiamano in causa il tabagismo e l'obesità. Ovviamente gli pseudo-medici non rivelano che il fumo non è poi così dannoso come affermano: lo è pure, ma allora le tonnellate di sostanze chimico-biologiche immesse ogni giorno nella biosfera, con gli aerei della morte, sono forse un toccasana per la salute e per l'ambiente?

"Che fare?", si domandano, con accoramento, gli "scienziati" di fronte al problema. Ecco la loro illuminante risposta:" La prima cosa è intervenire sui fattori di rischio, fumo e obesità; la seconda è riorganizzare la sanità, riscrivere i libri di medicina, rivedere le linee-guida e reimparare a fare ricerca in un'ottica davvero multidisciplinare" (sic). Che saggi consigli! In primis, per arginare il fenomeno, proporrei la fine delle operazioni clandestine di irrorazione. Da prendere in considerazione anche un declassamento di questi esperti del piffero: invece di pontificare nelle più prestigiose università europee, dovrebbero essere mandati a pulire le latrine.


Le malattie respiratorie croniche uccidono 68 mila persone l'anno e sono al terzo posto fra le maggiori cause di morte del nostro paese. A lanciare l'allarme sono i 400 esperti europei (sic) riuniti nei giorni scorsi a Parma per la quarta edizione del Respiration day, promosso dall'università cittadina e dalla Fondazione Chiesi, che oggi, da Milano, sono tornati ad evidenziare la necessità di riscrivere le linee guida per la diagnosi e la terapia di malattie, come asma e bronchite cronica.

Nell'Italia che invecchia(?), complici l'epidemia (sic) di obesità e lo "zoccolo duro" di fumatori, il cattivo funzionamento di bronchi e polmoni si presenta sempre più spesso associato ad altre patologie: dall'ipertensione alle cardiopatie, dal diabete alle disfunzioni ormonali, fino al cancro ed all'osteoporosi. Un dato condiviso anche dall'Organizzazione mondiale della "sanità", secondo la quale, nel 2020, le patologie del respiro saranno responsabili di 11,9 milioni dei 68 milioni di decessi attesi.

«Basti pensare - avverte in un messaggio video Klaus Rabe, pneumologo dell'università di Leiden, in Olanda - che solo un terzo dei malati di Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (Bcpo) - una malattia polmonare progressiva che ostruisce le vie aeree, rendendo difficoltosa la respirazione - muore di malattia respiratoria». Gli altri due terzi vengono stroncati da nemici diversi, solo apparentemente indipendenti dalla patologia respiratoria alla base.

E' una visione condivisa da molti suoi colleghi. «Quasi la metà degli over 65 soffre di almeno tre malattie croniche, con costi che aumentano in modo esponenziale», continua Fabbri, a capo della Clinica di malattie dell'apparato respiratorio dell'università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. In particolare, «la Bpco si associa ad insufficienza cardiaca cronica almeno nel 20% dei casi, ad osteoporosi nel 70% e a sindrome metabolica in quasi il 50%».

I soggetti maggiormente esposti a questo tipo di malattie sono i «pazienti di 65-70 anni - dice Fabbri - che assumono anche 5-6 farmaci ogni giorno: i circa 10 milioni di Italiani che ogni anno affollano i reparti ospedalieri di medicina interna, cardiologia o altre specialità focalizzate sulle malattie croniche».

Che fare? Per aiutarli «la prima cosa da fare è intervenire sui fattori di rischio, fumo e obesità» in cima alla lista. E «la seconda è riorganizzare la sanità, riscrivere i libri di medicina, rivedere le linee guida e reimparare a fare ricerca» in un'ottica davvero multidisciplinare.

Leggi qui l'articolo pubblicato su Ecplanet.com


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domenica 15 giugno 2008

E.N.A.V. & E.N.A.C. Silence

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Manifestazione contro le scie tossiche in Sardegna

Il Comitato sardo contro le scie chimiche ha organizzato, per il mese di settembre, due giornate di protesta e di informazione sulle chemtrails, cui si auspica parteciperanno molti cittadini sardi. E' un'iniziativa lodevolissima e doverosa di fronte al quotidiano, incessante, micidiale attacco chimico-biologico cui è sottoposta la Sardegna che, insieme con la Liguria, è tra le regioni italiane più bersagliate.


Leggi qui il comunicato dell'iniziativa.



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