venerdì 29 giugno 2018

Geoingegneria clandestina e reati ambientali



Le disastrose attività di geoingegneria illegale configurano, senza ombra di dubbio, dei veri e propri reati ambientali. E’ stata accumulata in questi anni una mole abnorme di prove in merito: quindi bisognerebbe che qualche Pubblico ministero si decidesse, avuta la notizia di reato, secondo il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale, ad investigare in modo serio per perseguire i delitti ravvisabili nelle operazioni di biogeoingegneria bellica. Invece… Ha purtroppo ragione il filosofo e scienziato Blaise Pascal, quando scrive: “Le buone massime esistono già: bisogna solo applicarle”. Lo stesso vale per le leggi. Intanto qualcuno preferisce occuparsi del crimine di “diffamazione”…

Di seguito un pro memoria circa i reati ambientali introdotti nel nuovo Codice penale, qualora qualche magistrato risolvesse di svegliarsi dal letargo.

La Legge 68/2015 ha inserito nel Codice penale (Libro secondo) un nuovo Titolo, il VI-bis, interamente dedicato ai delitti contro l’ambiente. Le nuove fattispecie di reato previste sono le seguenti:

Inquinamento ambientale
Disastro ambientale
Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività
Impedimento del controllo
Omessa bonifica

Inquinamento ambientale

Ai sensi dell'art. 452-bis C.P., è sanzionato con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 100.000, chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili delle acque o dell'aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna.

Sono previste delle aggravanti di pena nei seguenti casi:

quando l'inquinamento sia prodotto in un'area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette (v. art. 452-bis, ult. Comma);
in caso di morte o lesioni personali (tranne nei casi in cui si determini una malattia di durata inferiore a venti giorni) come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale (v. 452-ter C.P).

Sono previste invece diminuzioni di pena:

nel caso in cui i fatti siano commessi per colpa (v. art. 452-quinquies, co. 1);-e, ulteriormente, nel caso in cui da tali condotte colpose derivi soltanto il pericolo di inquinamento ambientale (v. art. 452-quinquies, co. 2).

Disastro ambientale

Ai sensi dell’art. 452-quater) C.P, fuori dai casi previsti dall’art. 434 (disastro innominato), è sanzionato con la reclusione da cinque a quindici anni chiunque abusivamente cagiona un disastro ambientale, definito, alternativamente, come:

l’alterazione irreversibile dell'equilibrio di un ecosistema;
l’alterazione dell'equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali,
l’offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l'estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo.

Sono previste aggravanti di pena nel caso in cui il disastro sia prodotto in un'area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette (v. art. 452-quater, ult. comma)

Diminuzioni di pena sono previste, invece, nel caso in cui i fatti siano commessi per colpa (v. art. 452-quinquies, co. 1) e, ulteriormente, nel caso in cui da tali condotte colpose derivi il pericolo di disastro (v. art. 452-quinquies, co. 2).

Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività

Ai sensi dell’art. 452-sexies) C.P., salvo che il fatto costituisca più grave reato, è sanzionato con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000, chiunque abusivamente cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta radioattività.

Aggravanti di pena sono previste nel caso in cui dal fatto derivi:

pericolo di compromissione o deterioramento delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo, di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna;
pericolo per la vita o per l’incolumità delle persone.

Impedimento del controllo

L’art. 452-septies) C.P., salvo che il fatto costituisca più grave reato, sanziona con la pena della reclusione da sei mesi a tre anni chiunque, negando l’accesso, predisponendo ostacoli o mutando artificiosamente lo stato dei luoghi, impedisce, intralcia o elude l’attività di vigilanza e controllo ambientali e di sicurezza e igiene del lavoro, ovvero ne compromette gli esiti.

Omessa bonifica

L’art. 452-terdecies) C.P., salvo che il fatto costituisca più grave reato, sanziona con la pena della reclusione da uno a quattro anni e con la multa da euro 20.000 a euro 80.000, chiunque, essendovi obbligato per legge, per ordine del giudice ovvero di un’autorità pubblica, non provvede alla bonifica, al ripristino o recupero stato dei luoghi.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 23 giugno 2018

Ombre in cielo e nanoparticolato atmosferico



Da che cosa deriva l'ombra delle scie? Dalla riflettanza. Le ombre delle scie sono un effetto del nanoparticolato composto da metalli e solfuri in sospensione (nanopolveri PM 0.3): è un fenomeno che determina un'elevata riflettanza tale da causare la comparsa dell'ombra, proiettata dalle scie e dall'aereo (e, in taluni casi dalle stesse nubi) in particolari condizioni di luce solare. [1] La presenza del nanoparticolato non è fortuita, ma funzionale agli obiettivi strategici che motivano le attività di geoingegneria clandestina alias "scie chimiche", volte a creare un medium atmosferico utile alla propagazione delle onde elettromagnetiche ed alla drastica riduzione dell'umidità, quindi delle precipitazioni piovose. Di qui la distruzione delle nubi naturali, sostituite da quelle che i meteo militarizzati indicano come "innocue velature" che sono tutto fuorché innocue.

[1] La riflettanza misura, in ottica, la capacità di riflettere parte della luce incidente su una data superficie o materiale. Essendo quindi il rapporto tra intensità del flusso radiante riflesso e intensità del flusso radiante incidente, è una grandezza adimensionale.




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mercoledì 20 giugno 2018

Nelle motivazioni alla sentenza 522/18 abbiamo la conferma che le "prove" sono state manipolate



Il 18 aprile 2018 Rosario Marcianò è stato condannato ad otto mesi di reclusione senza la condizionale, sulla base di un falso. Un montaggio audio-video portato come prova a carico dell'imputato. Il 19 giugno abbiamo ritirato le motivazioni, che vi leggiamo a video e sulle quali abbiamo molto da dire. Il ricorso in appello comunque è già stato redatto e consegnato presso la Procura di Imperia, che poi lo trasmetterà alla Corte d'Appello di Genova. Per intanto ecco parte del materiale che inchioda la "giornalista" Silvia Bencivelli ed i suoi legali alle loro responsabilità. Oltre che il Giudice Massimiliano Botti ed il Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo, che hanno preso per oro colato le dichiarazioni della "parte lesa".

La pronuncia di condanna, più che essere il coronamento di uno spassionato, oggettivo ed approfondito accertamento dei “fatti”, risulta una decisione ideologica, animata da un fumus persecutionis della Dottoressa Silvia Bencivelli, interprete di quella sovrastruttura di pensiero pseudo-scientifica, riconducibile al Gotha del C.I.C.A.P. Sebbene il Giudice non compia una ricognizione della controversia scie tossiche versus “scie di condensazione”, si nota che tende ipso facto a recepire in modo acritico le petizioni di principio provenienti dall’accademia sedicente “scientifica” che, essendo incapace di compiere indagini empiriche e studi metodici, può ricorrere solo ad un vieto ipse dixit per nascondere la sua Ideenkleid condizionata da pre-giudizi ed intolleranza per chi pensa in modo differente dalla massa o per chi semplicemente pensa.



Lo Stato intende definitivamente mettere il bavaglio ai fratelli Marcianò, attraverso l'impiego illegittimo di volgari azioni di "Giustizia", laddove le "parti offese" sono i negazionisti affiliati al C.I.C.A.P. Questo vile attacco ha portato alla prima incredibile condanna nel mese di dicembre 2017, alla quale è seguita una seconda, nell'aprile 2018 e ne seguiranno altre! In tutti i casi quali le "parti lese" sono famigerati disinformatori, impegnati in opera di discredito a nostro danno ma paradossalmente attori di processi penali contro di noi. Tutto ciò implica spese enormi per difendersi e da soli non ce la possiamo fare. Abbiamo bisogno del Tuo sostegno, anche piccolo. E' una battaglia per la libertà. Aiutaci. Grazie!



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mercoledì 13 giugno 2018

La strana influenza dell’estate 2018: Salentini a letto con la febbre a 40

Una singolare influenza si è diffusa nel Salento nella prima decade di giugno 2018. E’ difficile stabilire quali siano le cause dell’epidemia. I media mainstream evocano un virus tropicale, ma non tutti gli infettivologi concordano nell’attribuire ai virus questa ed altre patologie. Su che cos’è veramente un virus si legga questo fondamentale studio. In ogni caso, è indubbio che il sistema immunitario è fortemente indebolito dai mille veleni sparsi nella biosfera attraverso le attività chimico-biologiche (scie chimiche, in inglese chemtrails) e con numerosi altri stratagemmi. E infine curioso che il Salento sia la regione della Puglia dove alcuni olivi si sono ammalati a causa di “strani” parassiti…



Febbre altissima, forti dolori articolari e muscolari e, cosa più grave, inappetenza. Sono i sintomi di un virus che ha colpito il Salento in questi giorni. Quando si dice ‘mezza città a letto con la febbre’… È colpa del virus micidiale che ha colpito molti proprio all’inizio dell’estate, senza fare distinzione tra bambini e adulti.

I sintomi sono quelli dell’influenza tradizionale, ma particolarmente accentuati: febbre altissima, forti dolori articolari e muscolari e, cosa più grave, inappetenza. Qualcuno ci ha riferito di essere rimasto anche tre giorni senza toccare cibo, altri si sono dichiarati molto preoccupati a causa del periodo in cui si è manifestata la sindrome. Dover stare chiusi in casa e a letto con i 32/34 gradi di questi giorni nel Salento non deve essere stata proprio una vacanza.



Attenzione allora: se si vogliono evitare le fleboclisi, bisogna bere davvero tanto, specie gli anziani che generalmente sono i più esposti al rischio di disidratazione. Anche i bambini lo sono, ma questo virus si è rivelato peggiore per gli adulti.

Alla fine, dopo quattro giorni “pesanti”, si torna alla normalità e di sicuro non è molto normale affrontare l’influenza in piena stagione estiva, il sospetto che possa essere un nuovo virus tropicale, più o meno misterioso, diventa quasi una certezza, un rischio con il quale, dicono gli infettivologi, bisogna ormai prendere dimestichezza.

Fonte: leccenews24

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mercoledì 6 giugno 2018

Un brevetto del C.N.R. conferma che gli aerei commerciali manipolano il clima tramite i carburanti



E' possibile modificare le condizioni meteorologiche e manipolare i cicli pluviometrici, intervenendo sulle nubi tramite l'impiego di carburanti idonei? La risposta è affermativa. A titolo di esempio, vi proponiamo un brevetto risalente al lontano 1973 e nel 1977 assegnato al Consiglio Nazionale per le ricerche (C.N.R.). Nel testo è spiegato in modo approfondito com'è possibile alterare la composizione del combustibile al fine di abbattere l'umidità atmosferica e dissolvere le formazioni nuvolose che potrebbero causare precipitazioni piovose. Ciò è possibile additivando alluminio, magnesio ed altri elementi alcalini che, reagendo con i solfuri di scarto, derivanti dalla combustione, determinano una fine miscela di nanopolveri igroscopiche. E' quindi evidente com'è vantaggiosa ed economica la collaborazione delle compagnie civili, giacché la capillarità delle rotte commerciali permette di intervenire ovunque si intenda distruggere o deviare intere perturbazioni. Cade così ogni fantasiosa spiegazione negazionista, volta a screditare quella che, secondo i media di regime, sarebbe solo una leggenda metropolitana nata dalla sfrenata fantasia di due fantomatici appassionati di bioterrorismo. Dubitiamo che la Magistratura sia mai andata oltre le bislacche dichiarazioni dei pennivendoli e degli pseudo-scienziati che, nei processi farsa a nostro carico, passano sempre per coloro che dispensano la "verità". Costoro, invece, sono solo abili mentitori, sponsorizzati da qualcuno molto in alto.

Il testo del brevetto può essere scaricato dai nostri server in formato txt [LINK]. Qui, invece, in formato PDF.

Consigliamo vivamente di tradurre la descrizione del "patent", in quanto davvero molto istruttivo e chiarificatore. Qui la pagina di Google con il traduttore.

Questo passo in particolare è molto interessante:

"Abbiamo trovato che l'alluminio è il metallo più adatto in quanto, oltre ad essere relativamente economico, può essere considerato inerte a temperatura ambiente (questa caratteristica è un fattore importante per la sicurezza nella preparazione e trasporto delle composizioni descritte), produce un calore notevole di combustione che favorisce una buona continuità di reazione e una buona dispersione di aerosol. Inoltre è disponibile sul mercato nella purezza e dimensione delle particelle adeguate. Tuttavia, magnesio e altri elementi altamente reattivi a temperatura ambiente possono essere utilizzati se vengono adottati espedienti adatti, come ad esempio quello di incorporare e rivestire i granuli di composizione con idonee sostanze inerti e/o leganti. Un espediente adatto per prevenire i pericoli consiste nel riscaldare separatamente il mg e l'ossidante a circa 70 ° C. e mescolando, vengono incollati con piccole quantità di paraffina fusa e quindi amalgamati insieme. In pratica, l'incollatura (miscelazione) viene effettuata sulla presenza di polimeri che, dopo l'impostazione, ottengono "cariche segmentate" e gli ingredienti sono più sicuri da manipolare poiché le miscele reattive in polvere vengono rivestite ed immobilizzate dai polimeri solidi".


Combustible compositions for generating aerosols, particularly suitable for cloud modification and weather control and aerosolization process

Document Type and Number:
United States Patent RE29142

Papee, Henry M. (Rome, IT)
Montefinale, Alberto C. (Rome, IT)
Petriconi, Gianna L. (Rome, IT)
Zawidzky, Tadeusz W. (Ottawa, CA)

Abstract:

A combustible composition for generating aerosols for the control and modification of weather conditions consisting of a readily oxidizable substance selected from the group consisting of aluminum, magnesium, alkali-metals and alkaline earth metals; an oxidizing agent selected from the groups consisting of:

(a) sulphur and sulphur yielding compounds; and

(b) organic and inorganic nitrates, alkali-metal and ammonium chlorates and perchlorates; The molar ratio of the oxidizable substance to the oxidizing agent being between 1.5:1 and 3.5:1 and a stable hygroscopic solid which does not directly participate in the combustion process of the combustible composition, said hygroscopic solid being present in an amount up to 40% of the total weight of the combustible composition, the oxidizable substance, the oxidizing agent and the hygroscopic substance having a particle size in the range of from -140 to +270 mesh, and a primer initiating the combustion of said composition whereby during combustion, a finely dispersed aerosol smoke consisting of moderately hygroscopic condensation nuclei, and a non-hygroscopic gas are simultaneously evolved, said gas acting to disperse said nuclei. Combustible compositions for generating aerosols, particularly suitable...

BACKGROUND OF THE INVENTION

This invention relates to combustible compositions, consisting of or comprising: mixtures of one or more easily oxidizable, powdered metals and one or more powdered oxidizing agents, which mixtures are able to generate aerosols to be employed, in particular, to control and/or to modify weather, such as to clear fogs, to modify clouds, to prevent hail.

This invention relates also to the process for the aerosolization of the reaction products of said compositions realized by oxidizing said metal/s with said oxidizing agents. More precisely, the compositions of the present invention are able to give, after "giant condensation nuclei" and/or "giant freezing nuclei" for the purposes stated above.

This invention further relates to an aerosolization process of various substances which are contained in mixtures comprising one or more easily oxidizable, powdered metals and powdered oxidizing agents, the aerosolization being the consequence of the combustion of the above defined mixtures and/or of the melting or vaporization of suitable salts embodied in the mixtures.

It is known that various inorganic and organic substances have been employed as smokes or dispersions for ice nucleation in super-cooled clouds; among these known substances mention is made of silver and lead iodides as well as the carbon dioxide.

the use of suspended or dissolved, powdered or vaporized hygroscopic substances is also known to induce coalescence of the water drops into clouds or in fog; we cite among these known substances, as potential agents, the activated sodium or potassium chlorides, that is, the sodium or potassium chlorides which show defective crystalline lattice, caused by ionizing radiations.

Various methods and devices have been used up to date to generate aerosols from the known substances; for example, burners fed with solutions of silver iodide in acetone have been used, or also containers containing said substances finely subdivided which is then dispersed by means of an explosive charge of gunpowder. The use of aircrafts, helicopters, aerostats and also rockets provided with a head charged with the product to be aerosolized and with a bursting charge suitable to realize the dispersion is also known for the purpose of transporting the substances to be aerosolized and the aerosolization devices in the atmosphere zones wherein a weather modification is desired.

Particularly the substances used up to this time, but also the known methods and devices for dispersing them to control and/or modify weather, show a number of disadvantages.

The silver iodide, which up to now has been considered the best artificial ice-nucleant and is the most commonly used for this purpose, besides being considerably expensive promptly decays in its nucleating activity under the action of both light or moisture. Further its high cost confines its employment in practice to dispersions having very small particles i.e. particles whose sizes are comparable with those of the colloidal water which constitutes the clouds; as a consequence said particles are not able to mechanically sweep away the colloidal water of the clouds.

Many other solid, hygroscopic substances, capable of coalescing water vapour in clouds, etc. have the disadvantages that the ground product, which must be finely subdivided (about 30 microns or less) and dry to avoid reagglomeration and caking phenomena shown by said hygroscopic particles in the presence of low moisture content. In particular, cumbersome apparatuses are needed to obtain sodium or potassium chlorides or generally speaking, alkali-metal halides provided with a defective crystalline lattice.

Also the methods now in use to produce aerosols present various disadvantages, since they require dispersing or burning devices or other bulky and/or heavy apparatuses which in turn require special equipment for their transport and functioning. [...]


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