domenica 29 luglio 2012

L’Evergreen, società controllata dalla C.I.A., avvelena te e la tua famiglia

Rilanciamo un pezzo pubblicato sul sito dell’oncologo Dottor Leonard Cornwell. L’articolo contiene le rivelazioni di un pilota dell'Evergreen International Aviation, una potente società che, negli Stati Uniti d’America, dietro il paravento di operazioni quali lo spegnimento di incendi o l’irrorazione di insetticidi sulle coltivazioni, è fortemente sospettata di diffondere veleni con i velivoli in dotazione. Qualcuno obietterà che le informazioni del pilota spaccone non sono attendibili, che anzi è una storia inventata di sana pianta, ma i ragguagli in oggetto si incastrano perfettamente con una serie di acquisizioni circa il vero ruolo dell’Evegreen international aviation. Infine si dovranno pur usare degli aerei ed avvalersi di un’efficiente logistica per spargere nanoparticolato metalllico e non solo nel globo terracqueo: l’Evergreen dispone sia di unità sia dell’organizzazione per adempiere questo infame compito. L’intreccio tra C.I.A. (Criminal infamous agency), industrie produttrici di alluminio, enti che gestiscono il traffico aereo e la riscossione dei tributi definisce uno scenario in cui denaro, conoscenze tecnologiche, controllo dei centri nevralgici dell’economia e della finanza spiegano la spaventosa dimensione planetaria della Biogeoingegneria.

L’Evergreen international aviation è una società di facciata della C.I.A. per le operazioni di Geoingegneria clandestina all'interno degli Stati Uniti, con sede nell'Air Park di Marana, nei pressi di Tucson in Arizona ed in Oregon, a McMinville, nei pressi di Portland. Una tessera importante della gigantesca operazione di avvelenamento globale è stata reperita per mezzo di un pilota ubriaco che ha vuotato il sacco. In una piccola cittadina a 30 miglia ad est dell'Oceano Pacifico, in Oregon si trova il fulcro di una grande iniziativa globale.

In un bar di McMinnville, Oregon, un pilota ebbro ha tentato di impressionare una delle belle donne lì presenti con racconti a proposito delle sue missioni segrete. Il patetico tentativo del pilota di ritrarre sé stesso come Sean Connery o Daniel Craig lo ha indotto a rivelare che l’Evergreen prende parte alle attività chimico-biologiche. Le sue rivelazioni hanno confermato i sospetti sull’Evergreen che risulta essere in prima linea nella dispersione di elementi tossici come alluminio e bario che, oltre a causare malattie, modificano il PH del suolo.

L’Evergreen dispone di oltre cento basi ed impiega 4.500 persone, tra quadri, tecnici ed operai. Delford Smith è il proprietario dell’azienda che lavora per la C.I.A. La Evergreen dispone anche delle installazioni di Marana, Arizona, che in precedenza appartenevano alla C.I.A. Air America (Pinal Air Park, Arizona). Le misure di sicurezza del sito Pinal Air Park, gestito come una base militare, sono draconiane come quelle dell’Area 51. L'Evergreen international aviation si vanta del fatto che molti velivoli che essa impiega hanno sette volte la capacità degli aerei antiincendio usati dai Vigili del fuoco. I serbatoi, infatti, possono contenere sino a 20.000 galloni che, però, non sono d’acqua per l’estinzione dei roghi…

L’Evergreen International Aviation usufruisce di varie deroghe dalla legge, eccezioni che sono pubblicizzate sul portale della società. I suoi aerei possono volare dapperttutto, senza essere obbligati a seguire un corridoio prestabilito. Al suo interno operano o hanno operato influenti personaggi legati al C.F.R. (Council for foreign relations, un think tank controllato dai Gesuiti, n.d.r.)? Sono persone come Philip Lader e John Wheeler III. Philip Lader ha lavorato per il direttore della C.I.A., Leon Panetta.

Philip Lader è un'autorità nel settore degli affari internazionali e delle corporations. E’ il presidente non esecutivo della W.P.P. Group, consulente senior per la banca Morgan Stanley International e siede nel consiglio di amministrazione della Rand Corporation. Lader è anche un fiduciario di UC Rusal (la più grande azienda produttrice di alluminio con stabilimenti in Russia, Svezia, Italia ed Australia), il British Museum e la Fondazione Cattedrale di St. Paul. […]

L’operazione eugenetica delle scie chimiche ha anche il sostegno della Mitre[1], associazione senza fini di lucro (sic) che gestisce la Federal aviation administration, l’ente per la sicurezza nazionale e l’I.R.S. (agenzia statunitense di riscossione dei tributi, n.d.t.). L'I.R.S. è organo della Federal Reserve (banca statunitense gestita e controllata da società private n.d.t.), che è una cinghia di trasmissione determinante nelle macchinazioni dei mondialisti.

Recentemente il corpo di John Wheeler III è stato trovato in una discarica a Wilmington, Delaware. Wheeler III era un consulente della Mitre, l'associazione che funge da referente giurisdizionale sui piani di volo della Federal Aviation Administration (F.A.A.). Wheeler è stato assassinato?

Grazie al pilota ubriaco ed alla sua parlantina, i popoli liberi del mondo possono concentrarsi sui criminali che stanno avvelenando il pianeta.

Fonte: drleonardcoldwell.com

[1] La dispersione nell'atmosfera di metalli elettroconduttivi ed igroscopici, soprattutto il bario, si lega ad un sistema integrato che implica l'uso di aerei AWACS, di satelliti in orbita geostazionaria e di radar VLF ed ELF a terra. Gli AWACS sono dotati, dal 2003, grazie ad un contratto con la società MITRE, di sofisticate apparecchiature elettroniche che consentono di riprodurre il territorio in modalità tridimensionale. Ci riferiamo al Progetto RFMP, un programma appunto basato sulla connessione tra diffusione di sali di bario e specifiche esigenze legate alle comunicazioni radar e satellitari di ultima generazione, atte alla scansione e mappatura elettronica di intere regioni a fini strategici. Il progetto della Marina militare statunitense RFMP, ovvero "Pianificatore delle frequenze radio di missione", è il nome di sistema dato ad un gruppo di programmi informatici. Uno dei sottoprogrammi, nell'ambito di tale sistema, è il VRTPE che consente di osservare su un monitor il campo di battaglia in una configurazione tridimensionale. Il sistema RFMP dipende dai satelliti per ricavare e caricare le immagini del terreno di combattimento, per poi combinarle con l'immagine ripresa a terra, producendo così rappresentazioni tridimensionali. Il sistema RFMP funziona adeguatamente solo sull'acqua e lungo le linee di costa, ma non sulle masse terrestri, perché il radar per operare al meglio, ha bisogno di condizioni atmosferiche particolari. I militari hanno risolto questo problema, impiegando squadriglie di aerei che rilasciano nell'atmosfera una miscela di sali di bario, così da creare un canale per le frequenze radio. Ciò produce un ambiente adatto alla trasmissione di onde radio per il sistema RFMP/VRTPE.

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martedì 24 luglio 2012

Geoingegneria e siccità globale

L’articolo che proponiamo denuncia il gravissimo problema della siccità in un’ottica globale, evidenziando le cause per cui le preciptazioni sono diminuite un po’ in tutto il pianeta. Si noti nella carta tematica la feroce situazione in cui versa l’Italia.

Quanto più procedono le attività chimiche, sempre meno pioggia cade e cadrà. I dati a sostegno di questa affermazione sono indiscussi, per quanto riguarda gli effetti su un ambiente che è ormai saturo di nanoparticolato igroscopico. Le precipitazioni sono diminuite un po'in tutto il mondo. Tra l'altro, l'eccessiva quantità di nuclei di condensazione di dimensioni assai ridotte impedisce che il vapore acqueo formi gocce abbastanza grosse e pesanti tali da cadere come stille di pioggia. Le nuvole imbrifere sono spazzate via dal nanoparticolato disperso dagli aerei e sostituite da ampie, compatte e sporche coltri artificiali che si estendono sopra i territori di numerosi stati.

Oltre alla siccità dovuta al soverchio numero di piccolissimi nuclei di condensazione, bisogna considerare il problema della riduzione del fenomeno noto come evapotraspirazione, a causa del minore irraggiamento correlato alla geoingegneria stratosferica ed alla gestione della radiazione solare (attività di Geoingegneria, n.d.t.). Non dimentichiamo poi il calo del vento, fenomeno che influisce negativamente sul tasso di evaporazione.

Confrontando le attuali fotografie satellitari della Terra con le immagini riprese dallo spazio, risalenti alla prima metà degli degli anni '70 del XX secolo, si nota una differenza sconvolgente. Non si vedono più estese aree di cielo sereno. Ora ci sono poche superfici terse, mentre veli chimici occupano ormai la maggior parte delle regioni.

Secondo le ultime valutazioni scientifiche, il 30% dei raggi del Sole non raggiunge la superficie del pianeta, rispetto a pochi decenni addietro. Questo scenario è chiamato "global dimming", ossia “oscuramento globale”. Tale fatto non è contestato dalla comunità scientifica internazionale, ma non ne è indicata la vera genesi. Allora perché continuiamo a fidarci del media e dei meteorologi di regime? I pochi ricercatori che hanno avuto il coraggio di denunciare la Geoingegneria sono stati emarginati dalla stesso sistema di propaganda che plagia l'opinione pubblica circa una lista infinita di problemi. Gli altri tacciono. Sembrerebbe che il loro stipendio sia di gran lunga più importante della verità. Nel frattempo, la degradazione dell'atmosfera, l'alterazione dei processi atmosferici e l'inquinamento dei biomi continuano senza requie.

Fonte: geoengineeringwatch.org


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giovedì 19 luglio 2012

Tanker enemy deve morire

Una massima del diritto romano recita “de minimis non curat praetor”, ossia “il pretore non si occupa delle inezie, delle piccole cose”. Chi ci segue sa che sta avvenendo l’esatto contrario: con assoluta serenità d’animo possiamo affermare che le vicende processuali che vedono coinvolto il Presidente di “Tanker enemy”, Rosario Marcianò, si riferiscono ad accuse fondate sul nulla.

Recentemente è stato notificato un avviso per conclusa indagine circa una fantomatica diffamazione ai danni dell’A.S.L. sanremese. Il tutto sulla base della diffusione on line del libro “Ho cercato di salvarti”. Chiunque lo legga o l’abbia letto, potrà soltanto stabilire che il testo riporta dei fatti incontestabili e descrive la realtà sanitaria così com’è (non solo a Sanremo e non solo nel caso de quo), in maniera quindi del tutto oggettiva e spassionata. Sfidiamo chicchessia a dimostrare che non è vero. Basta entrare in un nosocomio e si potranno avere conferme inoppugnabili di quanto scritto. Dov’è dunque la diffamazione? E’ come se si incolpasse la fotografia di una discarica di essere diffamatoria. Siamo sinceri: le varie accuse sono solo un vile mezzo impiegato per mettere a tacere una voce libera e non corruttibile. Sono un pretesto per chiudere il blog “Tanker enemy” e gli altri siti collegati: questa malaugurata eventualità è più grave delle controversie e delle esorbitanti spese legali.

Tutto il cospicuo patrimonio di articoli, video, ricerche... sarebbe ipso facto azzerato. E’ un patrimonio che, tra l’altro, si arricchisce ogni giorno di contributi, segnalazioni, glosse provenienti da lettori, simpatizzanti, iscritti al Comitato: senza questi apporti il blog sarebbe, nel migliore dei casi, un arido bollettino e non una palestra di idee ed un’occasione di approfondimenti quale è oggi. Oscurare “Tanker enemy” significherebbe dunque privare i lettori di un punto di riferimento e nel contempo defraudare chi lo gestisce della possibilità di provare a difendere il dettato costituzionale, per quanto riguarda la tutela della salute, la libertà di cura, la protezione dell’ambiente e la libertà della ricerca scientifica.

Senza nulla togliere a tutti gli altri ricercatori indipendenti, riteniamo che la neutralizzazione di “Tanker enemy”, oltre a costituire un pericoloso precedente, rischierebbe di creare uno sconquasso: l’amico Corrado Penna ed altri studiosi come Ghigo Battaglia e Lino Botttaro, impegnati nel divulgare informazioni normalmente occultate o ignorate dai media ufficiali, dovrebbero accollarsi una mole di lavoro abnorme (non citiamo tutti gli altri amici, poiché davvero numerosi). Chi può escludere, però, che con imputazioni fittizie e ridicole, non sarebbero poi attaccati lo stesso Corrado e gli altri attivisti per censurare le notizie sulla Biogeoingegneria clandestina ed illegale?

E’ evidente che, in tali frangenti, è più che mai necessario il sostegno (anche economico) di lettori e collaboratori, poiché purtroppo siamo alle prese con una situazione kafkiana. E’ una situazione iniqua e del tutto sproporzionata per cui di fronte ad un’inventata ed inverosimile accusa di diffamazione (l'ennesima), pullulano reati della controparte di cui riportiamo un lungo ma forse incompleto elenco.

494 Sostituzione di persona
590 Lesioni colpose
591 Abbandono di persone minori o incapaci
594 Ingiuria
595 Diffamazione
600 ter Pornografia minorile
612 Minaccia
612 bis Atti persecutori
615 ter Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico
616 Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza
617 Cognizione, interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche
617 quater Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche
618 Rivelazione del contenuto di corrispondenza
635 bis Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici
640 ter Frode informatica

I disinformatori, nascosti spesso dietro l’anonimato e protetti da un poderoso scudo di collusioni e di aderenze in alto loco, scorrazzano indisturbati, ma questo non significa che non siano dei malfattori per di più recidivi. La loro certezza di impunità li sprona ad agire nel totale dispregio sia della legge sia dell’etica. Il branco dei negazionisti può quindi avventarsi contro gli studiosi indipendenti ed i cittadini preoccupati, con calunnie ed iniziative “legali” (e non solo...) bislacche ed infondate.

Sarebbe lodevole oltre che doveroso, invece di sprecare tempo e risorse dei contribuenti in ciance pseudo-legali, avviare un’inchiesta sulle gravi carenze della A.S.L. sanremese per ristabilire un minimo di equilibrio giudiziario (artt. 590 e 591, C.P.). Qualora, però, si decidesse di proseguire nella crociata contro la verità, non solo il blog “Tanker enemy” ed i siti ad esso collegati, sono destinati ad essere chiusi, ma chiunque dovrà temere i capricci e le vendette trasversali degli occultatori, anche solo per aver prodotto del biossido di carbonio, respirando.

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venerdì 13 luglio 2012

Il meteo tra realtà ed invenzione

Il vero paradosso meteorologico dell’estate 2012 è la permanenza (sino al 9 luglio 2012) di una vasta area di bassa pressione che, con il suo centro sull’Africa settentrionale, avrebbe dovuto estendere il suo influsso per lo meno sull’Italia centro-meridionale e sulle isole maggiori. Invece l’intera Europa mediterranea è stata sotto una cappa di afa soffocante. Che cosa è successo? Come è possibile che valori barici medio-bassi (da 1.000 millibar in giù) non siano stati associati a cielo con nuvole ed a qualche precipitazione? [1]

I bollettini meteo di regime si riferiscono ad aree di alta pressione, cui sono state assegnate sinistri nomi (Scipione l’Africano, Caronte, Minosse, Lucifero), corrispondenti ad altrettante ondate di caldo torrido. Le carte delle isobare di queste ultime settimane, però, smentiscono le informazioni di regime, mostrando che l’anticiclone delle Azzorre, tipicamente estivo, staziona sull’Atlantico, mentre gran parte del continente europeo è tenuto in una condizione artificiale di “bel tempo”, sinonimo di una siccità cronica, sempre più allarmante. Anche l’umidità non è poi così alta, essendo decurtata dalle consuete attività igroscopiche, cui concorrono apparati elettromagnetici.

In questa fiera di menzogne propalate dai siti meteorologici militarizzati, si distingue qualche dispaccio che rivela le reali condizioni atmosferiche. Ad esempio, recentemente il centro della Croazia ha diramato la seguente diagnosi: "Il campo di bassa pressione si mantiene sopra l'Adriatico". E’ proprio così! Tuttavia il pubblico si lascia abbindolare ora da ufficiali e sottoufficiali dell’Aeronautica militare ora dalle ammiccanti meteorine (anche in divisa) che, indicando simboli del “sereno”, del “poco nuvoloso” e delle “innocue velature”, lasciano credere che a quelle carte falsificate corrisponda una concreta situazione meteorologica.

Intanto, mentre Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Grecia, Cipro... sono in un forno a microonde, la bassa pressione sopra la Russia è esplosa in un inferno d’acqua. E’ il solito contraccolpo dovuto all’ingente accumulo di energia in una zona accerchiata da regioni in cui le attività chimiche ed elettromagnetiche sono costanti e parossistiche. Si assiste quindi sempre più spesso a fenomeni estremi: prolungati periodi di aridità in alcune aree e nubifragi violentissimi in altre.

Senza dubbio contrastare e ridurre in maniera significativa l’evapotraspirazione è un mezzo adottato dai militari per impedire che si formino nuvole foriere di pioggia: gli stessi temporali estivi che, una volta, davano un po’ di refrigerio, sebbene il loro contributo idrico fosse poco rilevante, sono quasi del tutto scomparsi, semmai sostituiti da tempeste di vento ed intensa attività elettrica in atmosfera che di rado si traduce in un acquazzone. Molto è dunque cambiato nei fenomeni atmosferici; ma le irrorazioni sono sempre identiche: quotidiane, deturpanti, mortali.

[1] La pressione atmosferica è esercitata dall’aria sul suolo; varia a seconda dell’altitudine e da luogo a luogo, in quanto dipende dalla composizione locale delle masse d’aria, dalla temperatura e dai venti. Nei bassi strati atmosferici, fra l’equatore ed i 10-15 gradi di latitudine, si ha un regime medio di basse pressioni (circa 1.000 millibar); fra 10-15 e 30-40 gradi, si hanno in genere pressioni medio-alte (pressappoco 1.020 millibar); fra 30-40 e 60-70 gradi, si rilevano di solito basse pressioni (1.005 millibar); infine sulle calotte polari alte. Vedi “Enciclopedia delle Scienze”, Milano, 2005, s.v. inerente.

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Bassa pressione sul Mediterraneo, ma non piove, 2012

Mentire sull’alta pressione, 2012

Massive chemtrail spraying of North Pacific, 2012

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domenica 8 luglio 2012

L’esafluoruro di zolfo e l'effetto serra indotto: il cosiddetto "riscaldamento globale" non è dovuto al biossido di carbonio

L’esafluoruro di zolfo è uno fra i numerosi ingredienti delle scie tossiche: è il principale responsabile dell’effetto serra indotto, cioè generato attraverso la creazione, per opera di velivoli ad hoc, di una coltre chimica che, soprattutto di notte, imprigiona la radiazione infrarossa proveniente dal suolo, impedendole di disperdersi nello spazio. Dunque non è il biossido di carbonio, a differenza di quanto asseriscono disinformati e disinformatori, a determinare l’aumento delle temperature globali.

Nell’ottobre 2000 il governo federale statunitense condusse alcuni esperimenti chimici nell’ambito di ricerche per la prevenzione di attacchi (?) bio-terroristici durante le Olimpiadi invernali del 2002. Nei cieli di Salt Lake City fu rilasciato esafluoruro di zolfo (SF6) con l’ausilio della D.T.R.A. (Defense threat reduction agency): la ricerca si estese all’interno del V.T.M.X. “Vertical transport and mixing program”, per lo studio del comportamento dei venti, del calore e del vapore acqueo negli strati bassi dell’atmosfera, nell’ordine di poche centinaia di metri di quota.

Attualmente i militari usano esafluoruro di zolfo puro e nessuna alternativa viene proposta. L’esafluoruro di zolfo è un gas che possiede caratteristiche dielettriche notevoli, perciò è largamente impiegato nei sistemi radar militari (es. AWACs). L'esafluoruro di zolfo cattura efficacemente la radiazione infrarossa e, vista la sua relativa inerzia chimica, non viene rimosso velocemente dall'atmosfera terrestre. Queste proprietà lo rendono un potente gas serra.

Diverse attività si basano sull’impiego di SF6: è usato come gas tracciante per lo studio delle peculiarità chimico-fisiche delle nubi. Una di queste attività è denominata “Studio dell'elemento tracciante nello scambio verticale dei cumulonembi”: ‹‹ Un composto tracciante inerte, gas di esafluoruro di zolfo (SF6) è stato scelto per rintracciare la traiettoria della quantità d'aria dentro e fuori le nubi. Questo tracciante è stato selezionato perché non è tossico (?), è facile da misurare in concentrazioni in parti per trilione e relativamente economico. Si è ricorsi ad un aereo per diffondere SF6, mentre un secondo velivolo ha campionato la traccia. Durante il rilascio di SF6, l’aereo campione è stato disposto parecchi chilometri sottovento e ad una quota diversa rispetto a quella del velivolo di rilascio. Il tracciante è stato diffuso ad una quota di circa 1.250 m. (in altre sessioni la quota è stata innalzata a 2500- 2670 metri, n.d.r.), seguendo una linea perpendicolare al vento di sedici chilometri. Il secondo velivolo ha cominciato il rilevamento che si è protratto per trenta minuti ››.

L’esafluoruro di zolfo viene anche adoperato nei programmi ufficiali di “cloud seeding”: anche in questo caso il composto è impiegato come agente tracciante per l'individuazione dei composti irrorati per mezzo di radar, sensori al suolo e nell’aria, come è illustrato nel dossier: “Inchiesta sugli effetti di irrorazione di ioduro d’argento in una tempesta invernale”, 1994. Nello studio sono descritti il trasporto e la dispersione di una nube di aerosol su Wasatch Plateau (Utah) da una singola fonte al suolo. L'esperimento è consistito nel rilascio simultaneo di ioduro d'argento e di un gas tracciante, l’esafluoruro di zolfo. Un furgone equipaggiato ha lavorato sulle strade del luogo ed un velivolo di ricerca del N.O.A.A. ha operato a 300-600 m. di quota. Il furgone ed il velivolo sono stati forniti di sensori per rilevare sia i nuclei di ghiaccio (AgI) sia l'esafluoruro di zolfo (SF6). […]

Nel “Climate action report: greenhouse gas inventory” del Dipartimento di stato, le caratteristiche della sostanza vengono così delineate: “L'esafluoruro di zolfo (SF6) è il gas serra più potente che l’I.P.C.C.I. abbia mai valutato. Circa l’80 % dell'uso mondiale di SF6 deriva da isolanti per sistemi elettrici di distribuzione e trasmissione. Inoltre è usato come protettivo atmosferico nelle colate di fusione del magnesio”.

Le conclusioni dello studio delle emissioni di gas serra in un periodo di cinque anni (1990-1995), portano il Dipartimento di stato alle seguenti conclusioni: “Nella maggior parte dei casi, le emissioni di metano, N2O, HFCs, PFCs, esafluoruro di zolfo sono rimaste relativamente costanti o sono leggermente aumentate. Ad esempio, le emissioni di metano sono aumentate di quattro punti percentuali. Nonostante sia solo una piccola parte del totale, l’incremento delle emissioni di HFC, PFC, e SF6 è significativa a causa del loro enorme potenziale sul riscaldamento globale e, nei casi di PFCs e SF6, per la loro lunga persistenza in atmosfera”. […]

Le agenzie hanno dichiarato pubblicamente che il gas è inerte ed innocuo, ma è soltanto una parte della verità: secondo il comitato "Citizens education project", l’esafluoruro di zolfo non è realmente inerte ed inoffensivo. Infatti, se viene riscaldato”, ha dichiarato Steve Erickson, portavoce per la giustizia sociale e responsabilità governativa, “si dà origine ad altri composti: uno di questi è S2F10 (decafluoruro di dizolfo), che è mortale in concentrazioni abbastanza elevate. Il gas SF6 pirolizza o cambia chimicamente a 440° F (226° C) trasformandosi in altri gas o polveri finissime, compreso il decafluoruro di di zolfo dal caratteristico odore di uova marce. L'inalazione di S2F10 può causare nausea, danni polmonari o morte”.

Questa è una sperimentazione umana su larga scala e ricorda le irrorazioni della baia di San Francisco e dei sottopassaggi di New York in occasione dei test batteriologici segreti che furono condotti in ambito bellico”, ha affermato Preston J Truman, direttore di Downwinders. “Il tutto è eseguito senza la nostra conoscenza o consenso. Pare che il D.O.E. ed il D.O.D. abbiano l'abitudine di trattare i cittadini dello Utah alla stregua di cavie. […]

Fonte: adsabs.harvard.edu


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mercoledì 4 luglio 2012

Ritrattazione

In alcune occasioni abbiamo osato vituperare Sanremo e chi ne rappresenta i cittadini. Dobbiamo, però, pronunciare una palinodia: siamo incorsi in grossolani errori che auspichiamo trovino venia nei nostri affezionati lettori ed in chi, in maniera del tutto inavvertita ed involontaria, abbiamo criticato con eccessiva severità. Speriamo di trovare, se non perdono, almeno comprensione per le nostre intemperanze verbali ed i nostri giudizi avventati.

Sanremo è superba, meravigliosa. I parchi sono luoghi paradisiaci, con le loro palme dalle foglie che sono eleganti flabelli, le magnolie i cui fiori sono calici colmi di aulenti elisir. Bimbi giocondi cinguettano nei giardini. Il centro storico, la celeberrima “Pigna”, arroccata su un colle, domina la città con i quartieri che sorgono tra valli verdeggianti e declivi odorosi di limoni. In ogni dove, è bellezza ed armonia: qui un angolo pittoresco, qua uno scorcio incantevole, lì un panorama mozzafiato...

Che pensare poi dell’esimio Signor sindaco di Sanremo? E’ persona zelante, signorile, sagace, luminoso esempio di un borgomastro davvero al servizio dei concittadini. Egli palesa le virtù più sublimi della classe politica che benefica il nostro bel paese: la probità, la sollecitudine, l’abnegazione, la lungimiranza, la trasparenza. Che diciamo? Egli non palesa tali fulgide virtù, poiché le incarna, le impersona tutte nella sua natura sovrumana.

Che pensare poi degli operosi ed affabili abitanti di Sanremo, di questo zaffiro prezioso e rutilante incastonato nel cielo blu? Se camminate per le animate e linde strade di Villa Matutiana, ad ogni passo vi imbatterete in persone squisite come costui dal cui sguardo, aperto, cordiale ed intelligente, si sprigiona una contagiosa, incontenibile simpatia.

Avete mai visitato l’entroterra di Sanremo? Le pendici di monti, adornati da scintillanti diademi di castagni e di pini, incorniciano la città tuffata nel mare diafano, verde-azzurro. Così da lassù, tra terra e firmamento, a guisa di una leggiadra colomba in procinto di spiccare il volo verso l’etereo orizzonte, potrete ammirare il centro rivierasco.

Nondimeno, tutte le bellezze fin qui decantate, bellezze di cui neppure il più abile pittore riuscirebbe a restituirci se non un pallido simulacro, sono nulla, se comparate con l’aurea testimonianza del’ospedale civico. Perché definirlo “ospedale”, laddove è piuttosto un prestigioso albergo, una principesca dimora? Qui, però, la realtà ci trascende e, come nel caso del sommo poeta, possiamo solo ammettere l’impotenza dell’umana inventiva: “A l’alta fantasia qui mancò possa”.

Dunque, mentre ci cospargiamo il capo di cenere per la nostra improntidudine, impetrando umilicordi il perdòno, chiediamo il soccorso delle veridiche immagini, a mo' di muse ispiratrici, onde la divina epifania del nosocomio matuziano rifulga in tutta la sua indescrivibile, soprannaturale magnificenza.


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