venerdì 29 aprile 2011

La California dichiara l’emergenza siccità (articolo di Peter Henderson)

Già nel 2002, l'ingegnere ed attivista, Clifford Carnicom, denunciava che le irrorazioni chimiche avrebbero condotto all'aridità dei territori. Carnicom, infatti, annotava: “Recenti analisi portano a concludere che le vaste e sistematiche operazioni di aerosol condotte senza il consenso informato della popolazione aggravano, se non addirittura inducono, le condizioni di persistente siccità che ora sono comunemente osservate".

Dopo circa un decennio, una gravissima crisi idrica, passata sotto silenzio, more solito, da quasi tutti i media ufficiali, si è abbattuta sulla California, con gravi danni all'agricoltura. Il governo parallelo [1], usando l'aeronautica militare e civile dei singoli paesi, succubi di un potere occulto ma capillare e tenace, prosegue nella distruzione degli stati, seguendo un empio piano riassumibile nella formula "Ab chaos ordo". La distruzione del pianeta va di pari passo con l'occultamento della verità: così sia la preoccupazione del governatore, Arnold Schwarznegger, circa la penuria di acqua, sia le cause indicate dagli enti ufficiali per spiegare la scarsità di piogge, sono del tutto false.

San Francisco (Reuters) – Il Governatore della California, Arnold Schwarznegger, ha dichiarato lo stato di emergenza a causa della siccità. Egli ha annunciato che considererà obbligatorio il razionamento dell’acqua, di fronte a quasi 3 miliardi di dollari in perdite economiche dovute alle precipitazioni inferiori alla norma di quest’anno. Non meno di 95.000 posti di lavoro agricoli andranno persi, le comunità saranno devastate e alcuni coltivatori, nello stato agricolo economicamente più produttivo, semplicemente non saranno in grado di seminare. Questo è stato precisato da alcuni funzionari californiani che hanno definito la siccità in corso la più grave di sempre.

Schwarznegger, desideroso di costruire nuove dighe e di attuare programmi di riciclo dell’acqua, ha invitato i cittadini a ridurre l’uso dell’oro blu ed ha anticipato le prime restrizioni obbligatorie nello stato, misure che saranno adottate entro breve tempo. “La California affronta il suo terzo anno consecutivo di siccità e dobbiamo prepararci al peggio – ad un quarto, quinto o sesto anno di siccità”, ha asserito Schwarznegger in un comunicato, aggiungendo che i recenti temporali non sono stati sufficienti per ovviare al problema.

Egli ha invitato gli utenti delle acque urbane a ridurre i consumi del 20% ed esortato le agenzie statali ad attuare un piano di risparmio. Nel frattempo, lo stato di emergenza consentirà ai progettisti di ideare rapidamente la costruzione di nuove infrastrutture.

I legislatori hanno anche varato un pacchetto di norme che prevedono investimenti per 10 miliardi di dollari, somme con cui costruire nuove dighe ed impianti di riciclaggio delle acque reflue e di riempimento delle falde freatiche. [...] Il Dipartimento di Stato per l’acqua riferirà sui progressi negli interventi di risparmio entro la fine di marzo ma, se la situazione non migliorerà, potrebbe essere deciso il razionamento.

La California produce più della metà della frutta della nazione, delle verdure e della frutta a guscio: gli agricoltori, in queste ultime settimane, sono preoccupati per la possibilità che la principale fonte federale di acqua per l’irrigazione resterà a secco quest’anno, mentre il più ambizioso progetto idrico dello stato potrebbe non soddisfare più del 15% della richiesta del prezioso liquido. [...] I pianificatori dei programmi idrici e gli ambientalisti sono anch’essi sostanzialmente d’accordo con il fatto che i cambiamenti climatici (sic) stiano creando condizioni meteorologiche irregolari che potrebbero allungare i periodi di siccità.

“Avremo dei periodi di siccità. Questo è un fatto della vita. In futuro la situazione potrà peggiorare (sic)“, ha dichiarato il responsabile dell’acqua dello stato, Lester Snow, ai giornalisti in un'intervista.

Fonte: Scie nei cieli

[1] «Esiste un governo ombra dotato di una propria forza aerea e navale, di un proprio sistema di autofinanziamento, capace di manipolare l'opinione pubblica e di perseguire i propri ideali di interesse nazionale, privo da ogni forma di controllo e non sottoposto al rispetto della legge stessa».

Daniel K. Inouye, Senatore degli Stati Uniti



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martedì 26 aprile 2011

Babylon A.D.

“Babylon A.D.” è un film del 2008 per la regia di Mathieu Kassovitz. Il mercenario veterano di guerra Toorop (l'erculeo Vin Diesel) accetta l'incarico di scortare una misteriosa giovane donna (Mélanie Thierry) dalla Russia negli Stati Uniti d'America (nel romanzo da cui è tratta la pellicola si dirige, invece, in Canada), ignaro del fatto che la sua compagna di viaggio ha subìto una terribile manipolazione del D.N.A. così da divenire il vettore di un ospite che si nutre di lei, un organismo geneticamente modificato. L'organismo è stato creato in laboratorio, usando l'R.N.A. di un virus. Gli artefici dell'intervento genetico sono gli psicolabili adepti di una setta che vuole generare una sorta di Messia, una creatura ibrida che potrebbe sterminare l'intera umanità.

Annota Mariana Cappi: "Dalle seicento pagine del thriller futuristico 'Babylon babies' di Maurice Dantec, Mathieu Kassovitz estrae i novanta minuti di ‘Babylon A.D’., pellicola a base di ipercinetismo delle immagini e sintesi narrativa degli ultimi punti fermi del genere, dalla pioggia acida di “Blade runner” allo spunto che già mosse ‘I figli degli uomini’ di Cuaròn. La compressione, però, è massima e la qualità ne risente.

Ottenuto con 'Gothika' ed il suo parterre di stelle (e strisce) il permesso di soggiorno presso i grandi studios ed il nulla osta per capitanare un film high budget come "Babylon A.D.", il regista francese si è parallelamente aggiudicato una discreta dose di diffidenza da parte dello spettatore esigente, che lo ha visto dimenticare in fretta gli esordi promettenti a favore di pellicole di sicuro richiamo, ma di esito incerto.

Qui Kassovitz conferma l'attitudine spiccata per l'azione ed il possesso di un cronometro personalizzato, che non solo rispetta, ma crea tempi e scarti esatti. Dice la sua anche in termini di cast: Michelle Yeoh, Charlotte Rampling, Gérard Depardieu e Lambert Wilson sono le salde colonne al centro delle quali può azzardare l'inserimento di Vin Diesel, decisamente più efficace in lingua originale.

Attori speciali, effetti speciali, una storia che ruota attorno ad un essere speciale, geneticamente modificato per salvare o annientare quel che resta della nostra specie: grandi pretese e non poca confusione, per un'opera che non riscrive la storia e non entra in quella del cinema. Dopo un inizio folgorante, che ci ricorda l'abilità dell'autore nel descrivere con occhio antropologico i mondi ai margini, il film inciampa in ogni trappola della retorica e ben presto vende il cuore per un surplus di stucchi e pittura.

'Babylon A.D.' è il 'Quinto elemento' di un cineasta che si è avviato sulla terza via inaugurata da Luc Besson, possibile ma più che mai rischiosa. Con una differenza: là Milla Jovovich piangeva sincera sul mondo; qui sgorgano lacrime artificiali".

Non potevano mancare in una produzione gallo-europea, ma contaminata dai deliri tecno-apocallitici hollywodiani, sequenze che inquadrano un aereo tossico con il suo imbarazzante codazzo di scie posticce.[1]

Questo infido inserimento, che è ormai la turpe norma nelle immagini ammannite dai ferali media, si incista nell'intreccio pullulante di situazioni quanto mai realistiche, nonostante (o mercé?) la loro inverosimiglianza. Ibridazioni, clonazioni, spaventevoli cross-over alla Mary Shelley sono mostri partoriti da menti di pazzoidi. La generazione di un Messia bionico, di un Uomo-transumano non appartiene alla fantasia perversa di qualche sceneggiatore o romanziere, ma è la farneticante idea (vicina ad essere concretizzata?) di larve, animate appena da una vita spettrale. Il cinema e la letteratura operano come possono: un po' preparano il terreno, spianano la strada, creando lo Zeitgeist, un po' arrancano, raccattando le briciole di criminali progetti molto più orridi delle scene ripugnanti che tracimano nelle sale. Il pubblico relega tutto nella fiction, vedendo nelle verità di celluloide soltanto bislacche invenzioni narrative.

Il pianto di "Babylon A.D." è sintetico, ma le lacrime dell'età finale sono mescolate al sangue. Quello vero.

[1] Senza dubbio le sequenze digitalizzate sono state prodotte con l'aggiunta intenzionale delle scie. Prova ne è il fatto che le supposte "contrails" sono direttamente attaccate ai motori e ciò, nella realtà fisica, non è possibile, in quanto si dovrebbero formare alcuni metri dietro. Errore banale, ma fatale: sono posticce.

Articolo correlato: Scie chimiche nel film "Babylon A.D." , 2011





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domenica 24 aprile 2011

Campagna dei piloti contro la sindrome aerotossica

La sindrome aerotossica è oggetto di un numero crescente di articoli ed inchieste televisive inquietanti. Con l'espressione “sindrome aerotossica" viene designata una serie di danni neurologici derivanti dall'inalazione di aria contaminata a bordo di un aeromobile. Il fenomeno colpisce tanto i piloti quanto il personale di cabina nonché i passeggeri, producendo talvolta conseguenze gravi ed invalidanti. Ufficialmente si attribuisce il problema ai vapori tossici di olio lubrificante (Tricresyl phosphate) che filtrano all’interno delle cabine dei velivoli, ma alcuni ricercatori sospettano che la sindrome sia dovuta, invece, ai composti chimici delle chemtrails, in primis lo Stadis 450, contenente venefico bario in quantità preoccupanti. Questi composti penetrano nelle cabine di pilotaggio e nelle sezioni destinate ai passeggeri, visto che l'aria contaminata viene prelevata dall'esterno, solitamente, da uno o più motori. E' d'uopo chiarire che, stante le caratteristiche degli attuali turbofan a doppio flusso, è praticamente impossibile una contaminazione da fumi tossici dalla sezione di combustione (posta all'interno della gondola motore), in quanto l'aria per la cabina non viene pompata da questo settore, ma da quello posto all'esterno della gondola.

Recentemente nel Regno Unito è sorta un’associazione per denunciare l’inerzia ed il cover up delle autorità circa la sindrome aerotossica. L’iniziativa si deve ad alcuni piloti collocati a riposo, per motivi di salute, in largo anticipo rispetto all’età pensionabile. I piloti, però, non hanno compreso la vera origine della patologia, che, inesistente sino alla metà degli anni ‘90 del XX secolo, si è poi manifestata con casi sempre più frequenti, proprio in concomitanza con l'avvio del "Progetto Teller". La reticenza degli organi preposti alla "tutela della salute", la levata di scudi per opera delle compagnie aeree che minimizzano il problema, la scarsità di studi medici sul fenomeno inducono a pensare che la sindrome in oggetto sia legata, in qualche modo, alle operazioni di avvelenamento della biosfera.

Ringraziamo "nienteecomesembra" per la preziosa segnalazione.

Gli attivisti del Warwickshire (Regno Unito) sperano in un nuovo documentario sulla sindrome aerotossica che potrebbe costringere l'industria aeronautica ed il governo ad agire. Gli ex piloti John Hoyte di Fenny Compton, e Tony Watson, di Kenilworth, dicono che sono stati costretti a terra dalla sindrome aerotossica, il risultato dell'esposizione ai vapori di olio usati nei motori degli aerei, vapori che si diffondono nella cabina attraverso il sistema di ventilazione. Essi hanno costituito l’Aerotoxic asssociation per diffondere la conoscenza e le iniziative per una soluzione al problema. Hoyte è recentemente apparso in "Broken wings", un nuovo documentario incentrato sul BAe 146, un aereo particolarmente interessato dal problema.

Hoyte, che ha sofferto di disturbi alla vista ed ha avuto problemi del linguaggio, tanto da essere alla fine messo a terra con largo anticipo, crede che sarà difficile che l'industria aeronautica ed il governo riconoscano mai la malattia. Egli ha asserito: "Il fumo è stato vietato nei luoghi pubblici, ma per qualche ragione il governo ritiene che i fumi tossici negli spazi ristretti di un aereo vadano bene".

La sindrome aerotossica è causata da un particolare sistema di aerazione in uso dai primi anni 50 del XX secolo, secondo cui, per mantenere la pressione in cabina, l'aria viene aspirata dall'esterno del velivolo. In un primo momento ciò era ottenuto per mezzo di pompe meccaniche (poste lungo la fusoliera - N.D.T.), ma ora l'aria compressa dal turbofan (L'80 per cento dell'aria accelerata dalla ventola è diretto al condotto di by-pass e garantisce l'80 per cento dell'aria fredda del motore. E' da qui che arriva anche l'aria per la cabina - N.D.T.) viene miscelata con l'aria del ricircolo all'interno dell'aereo. In alcuni casi, residui di olio contenente fosfato tricresile, una neurotossina, entrano nella cabina attraverso l'impianto di aerazione.

Watson, andato in pensione a soli 43 anni per motivi di salute, riferisce che spesso i piloti ignorano i sintomi neurologici, fino a quando non diventano gravi, anche perché i medici non sanno diagnosticare la malattia. Egli crede che il problema potrebbe essere risolto con appositi filtri, che impediscano al fosfato tricresile di diffondersi nella cabina. Watson ha affermato: "La gente non ne sa abbastanza. La Civil aviation authority ammette che trenta passeggeri possono essere stati colpiti, ma sappiamo che il numero di intossicati è molto più alto. Le prove ci sono, ma le autorità decidono di non guardare".

Fonte: leamingtoncourier.co.uk

Articolo correlato: Il motore turbofan ed i possibili dispositivi di aerosol






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giovedì 21 aprile 2011

E’ imminente il crollo di Babilonia la Grande?

"Lasciati prendere per mano dal bambino di Betlemme, non temere, fidati di lui, la forza vivificante della sua luce ti incoraggia ad impegnarti nell’edificazione di un Nuovo ordine mondiale." Papa Benedetto XVI

Un nostro amico e collaboratore ha evidenziato che in una delle lame appartenenti alle "Illuminati cards", è raffigurata probabilmente la Chiesa di S. Agnese, tempio su cui intervenne Francesco Castelli (Bissone, Canton Ticino, 1559 – Roma, 1667) noto come Borromini. Alla Chiesa di S. Agnese in Piazza Navona, Borromini lavorò tra il 1652 ed il 1655.

Il favore incontrato presso papa Innocenzo X gli aveva, infatti, aperto le porte per alcuni prestigiosi incarichi, tra cui l'assunzione del cantiere della chiesa di Sant'Agnese in Piazza Navona, incarico da cui fu sollevato nel 1657, dopo la morte del papa ed un parziale crollo dell'edificio, fatti avvenuti due anni prima, per cui perse il suo lavoro, prima che esso fosse terminato. Il nuovo papa, Alessandro VII, ed il principe Camillo Pamphili richiamarono Carlo Rainaldi, che portò a termine i lavori senza, però, apportare modifiche sostanziali al progetto borrominiano.

Con la chiesa di Sant'Agnese in Agone, Borromini capovolse il progetto originario di Girolamo Rainaldi (e di suo figlio Carlo Rainaldi), che prevedeva l'ingresso principale in Via di Santa Maria dell'Anima. La facciata fu ampliata per includere alcune parti dell'attiguo palazzo Pamphili, guadagnando così dello spazio per le due torri campanarie, ciascuna delle quali ha un orologio, come in San Pietro: uno per l'ora di Roma, l'altro per il tempo ultramontano, ossia l'ora europea. Inoltre trasformò la pianta da una croce greca in un ottagono sfondato da cappelle alternate a larghi pilastri; su un alto tamburo si innesta la cupola.

Bisogna ammettere che, a differenza delle immagini raffigurate nelle altre carte, il disegno dell’”arcano” in oggetto è piuttosto stilizzato ed alquanto rozzo, tuttavia si riconoscono nella raffigurazione due campanili. Nella Chiesa di Sant’Agnese le due torri connotano l’inconfondibile stile del Borromini. Le costruzioni presentano il secondo ordine animato da colonne doppie il cui sensibile aggetto è contrastato da rientranze: gli elementi architettonici sono sormontati da un architrave dal perimetro ellittico spezzato. La cupola delle torri ha pianta dal profilo irregolare.

La somiglianza dunque tra la carta, in cui non è disegnata la cupola, e le torri non è notevole. Vengono, però, in mente le voci circa un terremoto che dovrebbe colpire Roma il giorno 11 maggio 2011. Sono previsioni, attribuite da alcuni a Raffaele Bendandi, ma che i portavoce del ricercatore faentino hanno recisamente smentito.

Bendandi o non Bendanti, terremoti artificiali o naturali, è inquietante che la lama delinei un edificio che crolla, accompagnato dalla didascalia "Earthquake projector". La dicitura si riferisce in maniera esplicita ad un’arma sismica, tratteggiata in un marchingegno attorniato da cerchi concentrici (onde soniche?). In basso è riprodotto il grafico di un sismografo…

Certo, qualora veramente le élites oscure intendessero scatenare un terremoto a Roma, bisognerebbe porsi la classica domanda: Cui prodest?

Scrive Revolution Harry nell’articolo “Tutte le strade portano a Babilonia” (Roma, n.d.r.): “ E’ possibile che il Vaticano sia in procinto di rivelare sé stesso: il Vaticano stesso sarà distrutto in un cataclisma da 'Fine dei Tempi' che vedrà il centro del potere spirituale spostarsi a Gerusalemme. Questo sarà ancora il sistema babilonese, ma in una nuova veste ‘spirituale’, la cui forma exoterica sarà probabilmente qualche variante degli attuali insegnamenti New age”.

Si tratta di una mera speculazione: nondimeno è vero che sono stati elaborati piani volti ad espellere Ebrei ed Islamici dalla Palestina per innalzare a Nazareth una mastodontica croce, segnacolo di conquista per opera di una setta universale (cattolica) fondata su un culto solo all'apparenza cristiano. Fantasie? Congetture del tutto illogiche? E’ ingenuo cercare una logica nelle menti di psicopatici, autori di un evento come il 911, tanto atroce quanto inimmaginabile, prima che accadesse.

Ricordiamo che la F.E.M.A., in questo periodo, sta compiendo strane operazioni (stoccaggio di scorte alimentari, bare, esercitazioni...) in vista di un'emergenza. Forse il governo segreto ha scelto come prossimo bersaglio gli Stati Uniti?

Incrociamo le dita.





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martedì 19 aprile 2011

La Virgin e le scie chimiche

The railway children” (I ragazzi della ferrovia) è una pellicola britannica del 1970, basata sul romanzo omonimo di Edith Nesbit. La regia è di Lionel Jeffries. Jenny Agutter, Sally Thomsett e Bernard Cribbins interpretano i ruoli principali.

La storia segue le avventure dei bambini Waterbury, costretti a trasferirsi con la madre (Dinah Sheridan) da una prestigiosa villa edoardiana nei sobborghi di Londra, nello Yorkshire. Il padre (Iain Cuthbertson), che lavora presso l'ufficio esteri, è stato imprigionato, in seguito alla falsa accusa di aver venduto documenti segreti ai Sovietici.

I tre figli, Roberta (Jenny Agutter), Phylllis (Sally Thomsett) e Peter (Gary Warren), si divertono a guardare i treni che sfrecciano sulla linea ferroviaria nelle vicinanze, salutando i passeggeri. Nel frattempo, per sbarcare il lunario durante l'assenza del marito, la madre scrive e vende storie per riviste.

Dopo molte peripezie - ad esempio, gli adolescenti salvano la vita la vita di decine di passeggeri, avvisando il capotreno di uno smottamento lungo la massicciata - si riesce a provare che il padre è innocente.



Alcune sequenze della produzione sono state riprese nel 2005 dalla Virgin per realizzare, “The return of the train”, lo spot delle linee ferroviarie gestite dalla nota società di Albione. Qui il video. I "creativi" hanno introdotto alcuni fotogrammi del film, contraffacendoli in modo palese e sfacciato: nelle immagini con i tre fratelli che, seduti sulla staccionata, si entusiasmano a seguire con gli occhi il convoglio mentre passa, è stato tolto il sipario degli alberi sullo sfondo. Inoltre l'azzurro del cielo è stato sostituito dal celeste pallido. Infine, ciliegina avvelenata sulla torta, è stata proditoriamente aggiunta sullo sfondo una scia chimica. E' la solita vergognosa strategia: modificare il passato (libri, pellicole, fotografie...) per condizionare la percezione del presente. Il bersaglio principale di questa subdola propaganda orwelliana è costituito dalla nuove generazioni, prive di memoria storica, condannate ad essere indottrinate dal sistema e dalle sue volgari agenzie di disinformazione (C.I.C.A.P. in testa), defraudate altresì della vera conoscenza.

Come se non bastasse, la Virgin, con codesta zuccherosa pubblicità, intende accreditare di sé un'immagine di società ambientalista che promuove l'uso dell'"ecologico" treno rispetto ad altri mezzi che determinano emissioni maggiori di gas serra. Ruffianerie a iosa. Altro che Virgin! Siamo al cospetto di "Taide, la puttana…”





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domenica 17 aprile 2011

Il furto della luce solare (articolo di Clifford Carnicom)

Già nel 2003, Clifford Carnicom, ingegnere ed attivista statunitense, denunciò l'oscuramento causato dalle coltri chimiche. Oggi la situazione è peggiorata di molto. La diminuzione della luce solare, come osserva Carnicom, è solo una delle conseguenze dovute alle operazioni clandestine ed illegali di aerosol: il tragico effetto domino determinato dall'offuscamento globale è (o dovrebbe essere) sotto gli occhi di tutti. Gli scatti dell'articolo originale immortalano la località di Santa Fe (New Mexico).
Recentemente sono state eseguite delle misurazioni, con un fotometro calibrato, per stabilire la riduzione dell’intensità della luce solare, riduzione che si verifica quale risultato diretto di pesanti operazioni di aerosol. Le misurazioni indicano un rapido decremento nella trasmissione della luce solare. Infatti, da un valore del 97% in una “giornata pulita”, si precipita al livello dell’80% circa, durante le prime fasi di intense operazioni di aerosol. Queste stime sono correlate alla fotografia che segue l'introduzione a questo articolo e che mostra come le attività clandestine di aerosol aumentino sistematicamente la quantità di nebbia artificiale.

Invece di ridurre la temperatura della Terra e della parte bassa dell’atmosfera, le operazioni di aerosol hanno solitamente l’effetto opposto, se non di indurre le condizioni di siccità. Questo è il risultato di una combinazione di fattori che comprendono il calore specifico degli elementi coinvolti, così come le proprietà igroscopiche degli aerosol.

Le analisi fisiche e chimiche delle dinamiche degli aerosol porteranno all’osservazione, peraltro attesa, di un aumento della temperatura, di una diminuzione dell’umidità relativa e di un rafforzamento dei venti (Lo scienziato egiziano El Husseini è giunto ad identiche conclusioni, n.d.r.). L’assorbimento e lo spostamento di questa energia solare nelle operazioni ambientali, militari, biologiche ed elettromagnetiche rappresenta un furto dei diritti naturali e divini degli abitanti che vivono sul pianeta Terra. Queste, però, sono soltanto le ripercussioni superficiali sugli ambienti locali e regionali. Gli impatti a lungo termine e più gravi sulla biosfera sono stati, sono e saranno evidenti.


Fonte: Scie chimiche nei cieli





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venerdì 15 aprile 2011

Memorie del sotto... bosco

Nel sottobosco della disinformazione si possono rintracciare due sentieri: il sentiero battuto dai negazionisti storici è oggi percorso pure da personaggi che, acquisita una certa credibilità presso il pubblico refrattario alle bugie del sistema, hanno recentemente cominciato a calare la maschera. Emblematico il caso di Tom Bosco e del suo mentore, Andrea Rampado. "Nexus Italia", facendo da pendant, con mirabile sincronismo, a "Nexus France", sta intorbidando le acque: penosi contraddittori con lo scampaforca di Lugano, inconcludenti convegni su aerei chimici olografici… sono le strategie che "Nexus Italia" adotta per confondere tutto in un calderone in cui, in modo paradossale, un ignorante come Gianni Comoretto (C.I.C.A.P.) pare persino più credibile. Lo stesso Giorgio Pattera sta per essere cooptato: le sue assurde “scie di condensazione anomale” lasciano intuire a quali lidi approderà il biologo. Non trattandosi, infatti, di fenomeni di condensazione, la dicitura appare alquanto peregrina. La neo-lingua di Pattera è il tragico segno del ricondizionamento subito dal parmigiano all’interno del Ministero dell’amore (vedi 1984). Il ricercatore purtroppo ha smentito sé stesso: intervistato all’interno del programma “Mistero” sulle scie tossiche e sul Morgellons, nell’ambito di una risposta sconclusionata ed ambigua, ha messo in dubbio l’identità tra i filamenti rinvenuti nei malati di Morgellons e le fibre di ricaduta reperite nelle chemtrails. Tanti anni di ricerca buttati! Pattera ha assestato un bel colpo alla verità, un colpo che non tarderà a diventare un boomerang.

Il fine di tali manovre è quello di scagionare i governi ed militari da ogni responsabilità, per raggirare l’uditorio con vacui discorsi su sfere scianti. In verità, il collegamento tra sfere e scie chimiche esiste, ma è affrontato dalla gang del Bosco in modo forviante. Si privilegiano comunque temi marginali, che pur non avulsi dalle attività chimico-biologiche, se diventano dominanti, sviano l’attenzione dai veri esecutori e dal reale scopo delle operazioni: rispettivamente l’esecutivo mondiale e la depopulation.

La redazione di "Nexus France" è, invece, più sfacciata e maldestra: la scialba Pryska Ducoerjoly persevera nella menzogna, per mezzo di un brogliaccio (Vent contraire sur la geoingenierie) pubblicato in un recente numero della rivista d’oltralpe, in cui accozza le solite sciocchezze, puntellata dal direttore che non si perita di affermare, in un trafiletto, che i livelli di alluminio, bario e stronzio dell’acqua piovana sarebbero inferiori ai limiti massimi ammessi per legge. Udite! Udite! Lo scellerato direttore asserisce di aver analizzato il liquido di una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana in Dordogna. Naturalmente il capo non porta uno straccio di prova: bisogna fidarsi delle sue parole, ma colui osa concludere, con infinita improntitudine, che “l’ipotesi di un inquinamento generalizzato per mezzo delle chemtrails è ancora da dimostrare” (sic). Se almeno il direttore avesse bevuto quell’acqua, ora ci saremmo liberati di un gaglioffo.

Negli ultimi mesi è stato aperto un nuovo sentiero nell’intricata selva: una disinformazione mascherata e scaltrita rende preistorici i sistemi adottati dai ciarlatani classici, raccolti nell’armata Brancatopone, ormai prossima ad essere congedata con disonore. Alcuni media, infatti, hanno lasciato filtrare notizie riguardanti il 911, (per distruggere le Torri gemelle fu usata la nano-termite, un tipo di esplosivo in dotazione solo ai militari) e persino obliqui rimandi al terremoto in Giappone causato da H.A.A.R.P.: il carnevalesco telegiornale di Italia 1, realizzato e condotto da perfetti buffoni, ha accennato ad una strana luce vista il giorno 11 aprile 2011, prima del sisma che ha colpito il Sol Levante a distanza esatta di un mese dal terremoto abbattutosi sulla prefettura nipponica in cui sorge la centrale nucleare di Fukushima.



Che cosa sta accadendo? Si centellinano delle mezze verità, sempre, però, tacendo in modo pervicace e sospetto sulle scie chimiche, per addossare la colpa di ogni nefandezza agli Stati Uniti e ad Israele. Intendiamoci: sono stati criminali retti da banditi, ma non sono più criminali di quasi tutti gli altri paesi, in primis, Russia e Cina, magnificati, invece, da siti e blog filo-russi e filo-cinesi (o acquisiti da Russi e Cinesi?). La storiella secondo cui H.A.A.R.P. è un’arma adoperata dagli Stati Uniti per abbattere la potenza economica giapponese è ridicola: gli U.S.A. sono sull’orlo della bancarotta e gli Statunitensi sono stati i primi ad essere investiti dalla nube radioattiva. Del tutto inverosimile è, però, anche la tesi secondo la quale i sommovimenti tellurici ed i maremoti di questi ultimi anni sarebbero fenomeni naturali. In ogni caso i sogni egemonici della Repubblica stellata sono soltanto il ricordo di un lontano passato. Le nazioni sono soggiogate da un unico governo segreto che persegue l’obiettivo di distruggere i vari paesi al fine di instaurare una tirannide planetaria. Le nazioni recalcitranti vengono persuase, con le buone o con le cattive, ad obbedire: la classe dirigente polacca fu sterminata per volontà delle élites sataniste, poiché il governo di Lech Kaczynski non intendeva piegarsi alla vaccinazione di massa e perché riluttante ad aderire alla moneta unica europea. L’elicottero su cui viaggiava la Merkel è stato probabilmente sabotato, giacché il Cancelliere tedesco aveva, seppur in modo timido, preso le distanze dalla politica aggressiva nei confronti della Libia. Un avvertimenbto.

Chi potrebbe avere interesse a neutralizzare gli Stati Uniti e via via altri paesi ancora in parte indipendenti? Chi potrebbe avere interesse a destabilizzare il mondo arabo-islamico? Chi potrebbe avere interesse a demonizzare Israele? E’ un caso se i più influenti uomini del globo sono affiliati al Sovrano militare ordine di Malta? E’ un caso se molti gatekeepers, sovente nerovestiti, sono legati a Roma? La stessa rivista “Nexus”, edizione australiana, pare sia una creatura del Vaticano: se sul mensile sono talvolta pubblicati dossiers circa le efferatezze compiute nel passato dalla Chiesa cattolica, ciò è uno stratagemma per distogliere l’attenzione da uno dei principali cospiratori e per darsi una patente di obiettività.

Lo sappiamo: chi penserebbe mai che quei barbogi con il pastorale, abituati a vivere nel lusso ed in un’estenuante lussuria, sono anche le “menti raffinatissime” evocate dal compianto giudice Salvatore Borsellino? Non è forse un trucco mefistofelico nascondersi dietro le parvenze di decrepiti rimbambiti dal capo mitrato per agire indisturbati nell’ombra? Si pretendono le prove: moltissimi indizi sono stati raccolti dai ricercatori indipendenti circa il coinvolgimento del Vaticano e dei Gesuiti, con il loro “papa nero”, nei progetti volti alla creazione del Nuovo ordine mondiale e siamo ben oltre le “tre coincidenze” che costituiscono una prova. E’ un fatto incontestabile che la gerarchia della Chiesa cattolica, tranne qualche religioso non allineato, è tutt’uno con le più bieche strutture di potere e sorda alle richieste dei cittadini affinché prelati e parroci denuncino le operazioni chimico-biologiche.

In Italia, stranamente ad occuparsi dell’A.I.D.S. è un medico che si chiama Aiuti (in inglese “aids” vale “aiuti”): gli Oscurati amano disseminare queste tracce linguistico-simboliche che riconducono al loro funesto operato. In Italia, tra i più fervidi contestatori della tesi ufficiale sul 9 11 e, nel contempo, tra i più tiepidi testimoni delle scie chimiche, annoveriamo uno scivoloso giornalista filo-russo, appartenente a settori mondialisti: è Giulietto Chiesa. Chiesa… un’altra combinazione. Sì, senza dubbio…


Nota: il titolo-calembour del presente articolo, titolo evocante una nota opera di Dostoevskij, è mutuato da un breve scritto di M.B. che ringraziamo.





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Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 13 aprile 2011

Il circolo dei gatti di Vishnù

"Il circolo dei gatti di Vishnù" è un romanzo di Ian Mc Donald, candidato al Premio Hugo 2010. Il protagonista della storia è Vishnù, omonimo della divinità indiana preposta alla conservazione dell’universo. Egli è un adolescente, le cui straordinarie doti, come quella di poter interpretare in un attimo una situazione complessa con tutti gli addentellati, sono il risultato di modificazioni genetiche. Creato per soddisfare le esigenze di una società ipertecnologica, Vishnù, però, si sviluppa con un ritmo più lento rispetto ai suoi coetanei, pur dimostrando capacità di apprendimento estranee a quelle degli altri uomini.

In India divampano conflitti interetnici: il protagonista, divenuto un campione della diplomazia, scopre che da tempo opera dietro le quinte un’intelligenza artificiale in grado di controllare quasi tutto il pianeta per mezzo di nano-elaboratori piccoli come granelli di polvere. Lo scopo dell’intelligenza artificiale è la trasformazione graduale, ma irreversibile di coloro in cui, come Vishnù, alberga una coscienza, poiché considerati obsoleti in un mondo in cui tutti sono destinati a diventare intelligenze sintetiche al fine di generare un colossale computer cosmico.

Il titolo di Mc Donald si potrebbe leggere come una delle tante anticipazioni di scenari futuri, come una distopia sulla falsariga di “Brave new world”, l’opera narrativa di Aldous Huxley in cui è prefigurato un mondo tecnocratico, fondato sui principi dell’eugenetica. Eppure si è tentati non tanto di interpretare il libro, valutando i richiami alla nanotecnologia ed alla cosiddetta “smart dust”, come altrettanti avvisi dei pericoli insiti in una deriva tecnologica, piuttosto si potrebbe vedere uno spaccato di una realtà quasi compiuta.

In un suo recente articolo “And man shall walk as machine”, il ricercatore britannico Nigel Kerner ha affrontato il tema della singolarità tecnologica, ossia l’orizzonte in cui l’”evoluzione” umana transiterà in modo inavvertito verso la definitiva trasformazione in macchina pensante. L’acutissimo Kerner sottolinea questo mutamento antropologico, distinguendo tra l’universo entropico-meccanico governato da leggi ferree e la sfera della coscienza, tesa verso la rottura degli schemi e l’espansione dinamica. In tale analisi, introduce – pare un volo pindarico, ma non lo è – l’antitesi tra l’occhio per occhio, dente per dente della Torah e la morale del Vangelo. L’occhio per occhio dente per dente, non è – a differenza di quanto potrebbe sembrare – solo un esempio della legge del taglione, ma il riferimento ad una legge di azione-reazione. È una relazione meccanica, automatica, cui si contrappone, secondo Kerner, il radicale rovesciamento dei paradigmi vetero-testamentari. In questa trasvalutazione dei valori, la coscienza marca la discontinuità rispetto ai modelli tecno-sintetici che non sono soltanto gli obiettivi dei movimenti transumanisti, ma anche le coordinate entro cui agiscono i controllori del pianeta.






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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 10 aprile 2011

Scie chimiche: quello che i medici non dicono

Gabriele Lombardo, curatore del sito "Scienzediconfineemistero", ha ricevuto un'e-mail da una lettrice catanese. La donna, Anna, porta una testimonianza raggelante: molti medici non solo sono a conoscenza delle scie tossiche, ma sono consci del pericolo mortale che esse costituiscono. I governi stanno perpetrando una graduale ma inarrestabile contaminazione della biosfera, tanto più grave perché subdola: le conseguenze dell'intossicazione, infatti, non si conclamano all'improvviso con sintomi evidenti e subito letali, ma si manifestano in modo progressivo sicché pochi colgono il nesso tra "chemtrails" ed affezioni più o meno severe. Disturbi e patologie sono così attribuiti, complici la disinformazione dei media ufficiali, al cambio di stagione, al tabagismo, al colesterolo... No! La stragrande maggioranza delle malattie dipende dalla più orribile, abnorme e perniciosa operazione di avvelenamento che sia mai stata scientemente concepita e perpetrata nella storia umana.
"Ciao Gabriele, volevo segnalarti una cosa che mi è capitata ieri (31/03/2011).

Ieri ero nel centro di Catania per una visita specialistica presso uno degli ospedali della città. Strada facendo (mio marito mi accompagnava e ti avevo già accennato a quanto è scettico per tanti temi misteriosi...), ci trovavamo nei pressi del centro e, sopra i palazzi, abbiamo visto strisciare nel cielo un aereo che proveniva dalla parte sud-ovest della Sicilia e che faceva una bella doppia scia. Quando si trovava sopra la città (il cielo era meravigliosamente azzurro, quindi la scia spiccava) mi era sembrato che la quantità di quelle sostanze che le scie contengono fosse molto aumentata, come se il pilota scaricasse tutto sopra la città. Allora ho richiamato l'attenzione di mio marito. Abbiamo osservato l'aereo e notato che, prima di finire la rotta sopra i cieli catanesi, l'aereo ha interrotto improvvisamente la scia per proseguire il volo verso il continente. Già prima nel tratto di autostrada tra Acireale e Catania, avevo visto le scie che i velivoli avevano rilasciato, ma quella su Catania era fresca, evidente e sfacciatamente solo sopra la città!

Fatto sta che all'ospedale abbiamo pagato il ticket e dopo ci siamo messi in coda nell'ambulatorio. Aspettavamo all'aperto, perché dentro la sala d'attesa non si respirava di quanti eravamo. Nel cortiletto dove ci trovavamo, c'è anche una porta secondaria da cui entrano ed escono i medici del reparto. Ad un certo punto, abbiamo visto due medici che chiacchieravano sulla soglia della porta. Il cielo era ormai coperto dalle ‘piccole cellule di nuvole’ (qui probabilmente la lettrice descrive stratocumuli artificiali, n.d.r.) tra le quali si intravedevano le sottili venature del cielo (sembravano mille pezzi di un puzzle che si univano). Si capiva che non erano nuvole normali. Inoltre il sole che traspariva era come se fosse filtrato da una lente affumicata: sembrava la luce di un'eclisse solare parziale.

Dunque, tornando ai medici, uno di loro ha guardato il cielo e ha detto, con l'indice rivolto al cielo: ‘Ci stanno avvelenando tutti!’ L'altro gli ha risposto con un tono sicuro, guardando in alto: "E non abbiamo visto ancora niente. Fra un paio di mesi ti voglio!" Dopo ci hanno guardati: hanno bruscamente interrotto la conversazione e se ne sono andati. Mio marito mi guardava negli occhi con lo sguardo che diceva: ‘Non ci credo: mi avvelenano come un topo impotente in gabbia’. Dopo ha esclamato: ‘Hai sentito che cosa hanno detto?’ Gli ho risposto: ‘Te l'avevo detto che non erano le ...!’ Mio marito era silenzioso.

Ti ho raccontato il fatto: questo episodio mi conferma che lo sanno tutti, ma purtroppo non tutti vogliono parlare.

Un caro abbraccio!"


Fonte: Scienzediconfineemistero



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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 8 aprile 2011

H.A.A.R.P. attack

H.A.A.R.P. TPTB Japan earthquake tsunami attack - 2011-03-11 by Studiorender è un icastico spaccato dei sistemi H.A.A.R.P. Nel video, in cui la fiction si salda alla più tragica realtà (si pensi ai terremoti artificiali, tra cui il disastroso sisma che ha colpito il Giappone il giorno 11 marzo 2011) sono evidenziate le micidiali capacità dei riscaldatori ionosferici: neutralizzare le comunicazioni satellitari; disintegrare velivoli di "intrusi"; inviare segnali verso sottomarini o basi sotterranee; modificare il clima e provocare sommovimenti tellurici; controllare le menti e causare malattie; eseguire la tomografia della litosfera; distorcere la magnetosfera... Di grandissimo rilievo in questo fondamentale documento, basato su fonti e studi sugli apparati H.A.A.R.P, intesi come armi polivalenti, la ricostruzione di impianti di telecomunicazione e bellici costruiti su piattaforme mobili disseminate negli oceani, lontano quindi da occhi indiscreti. La guerra contro l'umanità non è stata dichiarata, ma è già in atto da tempo

Difesa missilistica
H.A.A.R.P. è in grado di modificare la ionosfera per deviare missili balistici intercontinentali o per distruggerli al momento dell'ingresso nella ionosfera.

Guerre stellari
Ogni veicolo spaziale che viaggia all'interno della ionosfera è soggetto a potenziali attacchi sferrati da H.A.A.R.P. Le antenne possono focalizzare e concentrare un fascio di particelle in modo da generare un potente laser che può avere come bersaglio aerei militari, satelliti, stazioni spaziali e persino gli U.F.O.

Neutralizzazione di satelliti
H.A.A.R.P. è in grado di mettere fuori combattimento tutti i satelliti di comunicazione che operano attorno alla Terra. Il documento tecnico della base H.A.A.R.P. spiega che può essere usato per distruggere i satelliti nemici, pur mantenendo le comunicazioni satellitari dello stato attaccante.

Kamikaze planetario
H.A.A.R.P. potrebbe teoricamente essere impiegato come sistema di attacco kamikaze del pianeta, alterando la ionosfera in maniera così drammatica sì da rendere la Terra vulnerabile alle radiazioni solari nocive, con l'incenerimento di ogni organismo vivente sulla superficie di Gaia.

Comunicazione in profondità
H.A.A.R.P. può essere usato come un mezzo di comunicazione di dati ad alta velocità, particolarmente utile per il trasferimento di informazioni dalla superficie ai sottomarini ed alle basi sotterranee anche molto profonde.

Modificazione del clima ed arma geo-fisica
Con l'impiego di onde elettromagnetiche è possibile modificare il clima. Questa tecnologia è già una realtà, per mezzo degli aerei chimici, ma con H.A.A.R.P., la scala e la misura del cambiamento hanno implicazioni planetarie. Si è ipotizzato che questo sistema potrebbe creare eruzioni vulcaniche o addirittura causare terremoti.

Controllo mentale
H.A.A.R.P può essere adoperato per controllare la mente umana. Le onde E.L.F. hanno dimostrato effetti sugli stati mentali. Si possono innescare cambiamenti d'umore enormi con specifiche frequenze. Il cervello umano opera su frequenze molto basse. Il cervello è in grado di produrre onde alfa, beta, delta, theta. Quando si medita, le onde sono di 8 cicli al secondo, durante il sonno di 4 cicli. H.A.A.R.P. è in grado di generare tutti questi segnali.

Tomografia del pianeta
H.A.A.R.P. permette di eseguire una tomografia del pianeta. I militari possono così individuare basi ipogee di paesi stranieri.

Guerra elettromagnetica
H.A.A.R.P. può alterare la magnetosfera. Il ricorso ad armi elettromagnetiche contro gli esseri umani è causa di malattie e di squlibri psichici: può indurre l'isteria o la passività per il controllo della popolazione. Si può determinare il cancro; è possibile indurre alterazioni genetiche e persino un totale arresto cardiaco.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 3 aprile 2011

Nebbie di avvezione? No, foschie chimiche!

L’avvezione (dal verbo latino “advehere”, portare verso) è un movimento orizzontale di masse d’aria caldo-umide su regioni molto più fredde: la conseguente condensazione del vapore acqueo negli strati bassi della massa d’aria produce nebbie e piogge di avvezione.

Gli scalcinati ma scaltri meteorologi, avvezzi a mentire ed a raggirare il pubblico, al cospetto delle sempre più frequenti foschie chimiche di ricaduta, sono costretti ad arrovellarsi per spacciare circostanze indotte come fenomeni naturali: ecco allora, oltre alle classiche “innocue velature”, le nebbie di avvezione che, però, si formano solo in concomitanza di un’escursione termica notevole tra zone diverse della biosfera. Dove sono queste sensibili differenze di temperatura tra masse d’aria? Ammettiamo pure che tale situazione possa occorrere al mattino presto, quando i raggi solari riscaldano alcuni strati dell’atmosfera o in caso di forti sbalzi termici ed igrometrici da collegare a variabili meteorologiche di differente natura: è possibile, però, che questi fattori concorrano così spesso a generare caligini di avvezione?

In realtà, sui centri urbani, sulle zone rurali e montane ristagnano, quasi ogni giorno e per tutta la giornata, maleodoranti nebbie che sono la conseguenza diretta e palese delle operazioni chimico-biologiche: la visibilità è ridotta, il cielo è di un celeste pallido, l’aria è irrespirabile e pregna di veleni, la luce solare è appannata.

Tutto ciò non è normale! Eppure lo sdolcinato meteorologo matuziano, curando una rubrica sulle decisioni del tempo all’interno di una rete locale, ha trovato l’impudenza per definire le patine chimiche “nebbie da avvezione” (sic). Nebbie di avvezione? Sì, certamente: solo un cervello e dei sensi annebbiati come quelli del Pelide Achille possono vederle.

Fonte: Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. avvezione





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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 1 aprile 2011

Bye bye blue sky

Patrick Pasin è un editore e documentarista francese. Ha suscitato scomposte e livorose reazioni dei negazionisti (i soliti legati al C.I.C.A.P ed al boia di Lugano, Paolo Attivissimo) la messa in onda su R.S.I. di un documentario realizzato da Pasin, il cui titolo è "Bye bye, blue sky": R.S.I. ed il Canton Ticino sono feudi appartenenti allo scampaforca di Lugano. Subito i famigli del famigerato scombiccheracarte si sono scatenati per oltraggiare Pasin e per lanciare invettive contro la redazione della rete elvetica, colpevole di lesa maestà.

"Bye bye blue sky" è un'eccellente produzione, agli antipodi dell'insulso ed esangue "Warology": l'autore ha intervistato Rosalie Bertell, ricercatrice in biometria ed epidemiologia ambientale, responsabile della Commissione medica internazionale Bhopal (India), fondatrice dell'Istituto internazionale di interesse per la salute pubblica (Toronto). La Bertell ha compiuto meticolosi studi sui terremoti artificiali e sulle scie chimiche, denunciando i governi per l'uso di armi esotiche. Pasin ha ascoltato poi Alan de Tourtoulon, ex pilota della British Airways e della Swissair; Claire Henrion, cofondatrice di "Acseipica", associazione tra le più prestigiose in Francia per lo studio delle attività d'irrorazione e di geoingegneria; Belinda McKenzie, attivista britannica. Non manca l'intervento di Nikos Katsaros, ricercatore al Centro nazionale di scienze fisiche "Demokritos" di Atene, esponente del Comitato nazionale per l'ambiente nonché del Comitato "Enouranois" che indaga sulle attività d'irrorazione e geoingegneria. Pasin ha anche inserito il contributo di Rosario Marcianò, presidente e fondatore del Comitato Tanker enemy e del fisico, Corrado Penna.

A prescindere comunque dai vari ricercatori ed attivisti interpellati, il documentario si segnala per il taglio oggettivo e per l'efficacia con cui viene presentato lo spinoso tema. Il reportage è stato preceduto da una fase di indagine e di selezione delle fonti che ha consentito a Pasin di snocciolare dati, brevetti, attestazioni ufficiali (tra i numerosi, un documento che dimostra l'acquisto deciso dall'Aeronautica militare francese di quantità abnormi di bario!), prove di ogni tipo.

Già le immagini di cieli sfregiati sono eloquenti, ma Pasin sa che è necessario addurre argomenti incontrovertibili e così ci offre un esauriente ed inquietante spaccato della bio-ingegneria clandestina. Né riteniamo che il berciare dei soliti babbei (sarebbero più utili al consorzio umano se tagliassero l'erba che cresce nel giardino della magione del loro guru) possa solo sfiorare Pasin che, in qualità di direttore delle "Edizioni Carnot", stabilì di pubblicare "Les armes de l'ombres" di Marc Filterman, l'ex militare d'oltralpe, specializzato in sistemi elettronici, uno dei primi insider a denunciare l'impiego di micidiali armi elettromagnetiche e le attività illegali volte alla manipolazione del clima.

Nel 2002 Pasin pubblicò il noto libro di Thierry Maussan, "L'incredibile menzogna", (2002) il primo saggio in cui è contestata la patetica versione ufficiale sul 911. Dopo il lancio del libro, Pasin subì forti pressioni che lo costrinsero ad abbandonare l'editoria: da allora si è dedicato alle ricerche culminate nell'ottimo "Bye bye blue sky".

Il dossier di Pasin, trasmesso con doppiaggio in Italiano, il 28 febbraio 2011 scorso da R.S.I., sarà presto proposto da canali televisivi francesi. La guardia svizzera e gli altri grulli cerchino di rinnovare l'armentario delle loro "critiche": già ora quasi più nessuno si beve le loro frottole. Si corre il rischio di vederli rottamati.


Qui il documento inviato da Pasin alla redazione R.S.I., in confutazione alle speciose obiezioni degli sgherri di regime.






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