sabato 8 marzo 2008

Le scie chimiche non esistono. Se lo dice Simone Angioni...

"Scie chimiche? No, semplici scie di condensa. Queste sono un problema sin dagli anni venti del XX secolo e si formano quando la temperatura è sotto lo zero". Questo, in sintesi, è quanto afferma Simone Angioni, membro del famigerato C.I.C.A.P. nonché docente di chimica presso l'Università di Pavia, intervistato dalla direttrice di Radio Base Liliana Boranga.

Sono sufficienti queste poche parole per fornire un'idea sull'incredibile approssimazione che è alla base delle posizioni assunte da chi intende distorcere e nascondere la verità dei fatti. Le loro "argomentazioni" non solo sono mendaci, ma rasentano anche il ridicolo! Come si può affermare che le scie di condensa interessavano velivoli ad elica monomotore a pistoni degli anni venti del XX secolo? Questi aerei non erano nemmeno in grado di raggiungere in sicurezza quote elevate e, di conseguenza, non potevano assolutamente incontrare le condizioni di temperatura, pressione ed umidità necessarie per la formazione delle contrails? Come è possibile asserire, con una superficialità disarmante, che le scie di condensa si generano sotto lo zero termico, allontanandosi dai valori di formazione di ben 40° centigradi? Eppure queste sono le singolari dichiarazioni dei disinformatori italiani; ora anche il C.I.C.A.P., per voce di Angioni, entra ufficialmente in lizza nel patetico tentativo di negare l'evidenza. Costoro, non potendo confutare alcunché, riccorrono a petizioni di principio: "Le scie chimiche non esistono, perché siamo noi, sacerdoti della scienza, ad affermarlo".

Voglio concludere questa breve introduzione all'intervista rilasciata dal Dottor Simone Angioni, con un legittimo sospetto: "Le argomentazioni dell'illustre chimico sono molto simili, sia nei contenuti sia nello stile, a quelle proposte con noiosa frequenza da alcuni personaggi che infestano i forum da oltre due anni a questa parte. E' quindi legittimo pensare che esista una coordinazione tra C.I.C.A.P., servizi e debunkers.

Le scie chimiche non esistono. Lo rivela ai microfoni di Radio Base, all'interno di Linea diretta del 6 marzo 2008, il chimico dell'Università di Pavia Simone Angioni membro del C.I.C.A.P. (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale).




Intervista per Radio Base a cura di: Liliana Boranga

Ascolta la trasmissione



Aggiornamento del 12 Giugno 2008

Abbiamo scoperto che Simone Angioni, presentato come chimico della facoltà di Pavia, in realtà non lo è affatto. Pare sia un semplice studente.






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20 commenti:

  1. già dal tono...

    comunque contento lui contenti tutti.

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  2. come gliele canta la donna!

    GRANDE!

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  3. Rilevo un livello di preoccupazione crescente da parte di alcuni settori strategici. Bene.

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  4. più si nega l'evidenza e più insospettisce tale negazione!
    hanno negato gli ufo...ma non hanno evitato di non esistere!...
    sarà lo stesso per le scie!
    è solo questione di tempo,quando l'Elite riterrà oppurtuno ordinerà a qualche tremonti di cominciare a parlarne in qualche siparietto più o meno serio!...
    ciao Straker,la C fa miracoli e se aggiungi il mag2...sono fuochi d'arteficio!
    sono contenta per Te!
    buona settimana anche a zret!
    angela

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  5. Gustosa per davvero l'intervista a questo illustre membro del CICAP nonchè docente universitario.

    E' dura la vita, dr.Angioni,vero?
    Per guadagnarsi la parcella di coordinatore della sezione lombarda del comitato quante camicie bisogna sudare? Bastano le classiche sette o ne occorrono molte di più?
    Eh, caro signore, le bugie hanno le gambe corte se non cortissime e soprattutto nel caso delle scie chimiche.
    Ringrazio di cuore l'intervistatrice ed anche Lei, dr.Angioni, per avermi fatto ridere a crepapelle. Quanto meno il suo tono di voce imbarazzatissimo e tutto da incorniciare.
    Ci mancava poco che cominciasse a raccontarci una fiaba di Charles Perrault. Quasi quasi me l'aspettavo.
    Fantasioso a briglia sciolta...gli aviogetti a pistoni... gli Anni Venti... io ioduro d'argento...
    Ma questi è fermo all'Età della Pietra, altrochè agli Anni Venti. E non sa nemmeno che esistono i fasci di microonde pulsate per colpire le nubi.Suvvia per favore un briciolo di serietà!

    Un chimico che poi non si ricorda nemmeno che il vapore acqueo in ambiente molto freddo rimane visibile per pochi secondi? Ma ha mai provato a guardare la condensa del suo respiro quando è fuori all'aperto e siamo nei paraggi di zero gradi centigradi o meno? Se fossero vere le sue affermazioni allora il nostro respiro in ambiente freddo o freddissimo dovrebbe restare visibile per alcune ore.
    Eh lo so,dr, Angioni, l'è dura continuare su questa falsariga e ci vuole, come in questo caso, la forza della disperazione - o la forza che proviene da qualcosa d'altro - per raccontare simili fole ed esporsi in maniera così grossolana al ridicolo di chi intervista e soprattutto di chi ascolta e di chi guarda insistentemente giorno dopo giorno e notte dopo notte il cielo da anni.

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  6. La salivazione azzerata di Angioni e di Guidi sono la prova provata del loro mendacio. Il dottor Angioni ripete "nel senso che", in un discorso privo di senso, mentre inanella fanfaluche e deglutizioni.

    Ecco a che cosa allude Cattivix, quando cita le scie comiche: alla comicit� pi� o meno involontaria di questi disinformati disinformatori.

    Ciao a tutti!

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  7. Caro Paolo, quando leggo i Tuoi commenti mi diverto da matti. La Tua tagliente ironia è quel che di più serve in certe occasioni.

    A proposito della Tua osservazione sulle scie persistenti, questa è corretta, ovviamente ed ho omesso di citare l'esempio perché sapevo che qualcuno dei nostri lettori lo avrebbe fatto notare.

    Sai di chi è la fantastica idea delle scie di condensa persistenti? Della N.A.S.A., ovviamente, e l'allievo fedele ha ripetuto la lezione, pur non sapendo assolutamente perché (quale spiegazione scientifica mi forniscono per la condensa persistente?).

    La N.A.S.A. infatti, a seguito della marea di domande imbarazzanti su quelle scie che sfregiano i cieli, ha dovuto correre ai ripari, prima facendo sparire i documenti PDF della F.A.A., i quali spiegavano correttamente i paramentri di formazione delle contrails, poi sostituendoli con le sue personali spiegazioni ben poco tecniche e sin troppo evasive. Tutte queste informazioni sono ora unificate e tutti i documenti messi a disposizione dai diversi enti sono identici. Nulla si trova di precedente alla data di revisione fascista dell'ente spaziale.

    Lì si recita che le scie persistono se sono persistenti e non persistono se non sono persistenti, mentre i paramentri di umidità relativa sono spariti letteralmente!

    Angioni ripete pedissequamente le istruzioni della N.A.S.A., in modo talmente identico ai nostri amici debunkers che mi pare di conoscerlo da oltre due anni. Magari è uno dei disinformatori iscritti sui vari forum e spesso impegnati in discussioni nelle quali, spesso, il "nemico da abbattere" siamo proprio noi di Tanker Enemy.

    Non mi sembra casuale il fatto che "il chimico" ci abbia menzionato e proprio in quel particolare modo a me ormai familiare...

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  8. ...non ho ancora finito di ascoltarla
    l'intervista......penso che sara'chiamato dalla direzione del c.i.c.c.i.a.p. con dietro la scrivania pierino angelus :

    "Bene Angioni...faccia le valigie,è incapace,le faremo sapere!"

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  9. Persistono disinformatori persistenti...

    Ciao a tutti

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  10. Questa persistente negazione delle scie chimiche è qualcosa di allucinante.Cosa diavolo sono ste scie in cielo che durano ore si diradano non sparendo ma lasciando una bianca coltre a coprire il cielo più o meno spessa in base a quanto hanno "sciato" durante il giorno.?
    Il fatto che poi la gente le neghi anche se ce l'ha sotto gli occhi è ancora di più allucinante.
    Viene proprio da pensare ad una capillare opera di rimbecillimento occulto e non

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  11. Persistente, disgustosa volontà di nascondere la verità.

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  12. l'intelligentone dice che x prosciugare una zona come la pianura padana, ci vorrebbero "migliaia di aerei che volano continuamente attorno a tutto un Paese per giorni..." esatto! è proprio quello che stanno facendo!...per caso ha preso spunto guardando fuori dalla finestra? comunque la ragazza è troppo forte!!!

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  13. Infatti, Claudia. Centinaia di aerei in poche ore fanno bene il loro sporco lavoro.

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  14. Ciao a tutti! Finalmente riesco a scrivervi! Sono in Romania da una settimana e la situazione scie chimiche/problema idrologico non e' poi tanto diversa dalla nostra. Le
    irrorazioni non avvengono in maniera massiccia e frequente come in Italia ma, come da noi, la pioggia non e' permessa.
    Cadono le classiche goccioline sporche (nella zona ad ovest in cui mi trovo) o
    piove cosi' tanto da devastare intere aree abitate (due giorni fa ad est - confine con la Moldavia). Dall'ultima volta in cui sono stato, ovvero Novembre, ad ora, il fiume che attraversa la citta' di Tg-Jiu e' ai minimi storici...l'acqua sara' diminuita del 400-500%.

    Peccato non poter ascoltare per il momento la trasmissione radiofonica, ma si capisce benissimo che non sanno piu' come fare a sotterrare la questione.
    La loro pochezza e' visibile agli occhi di tutti come la minaccia che cercano in malafede di occultare.

    A presto.

    Bacab

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  15. Ciao BACAB. Torna presto!

    Bertrand Russel lo chiarì molto bene: "La resistenza contro qualunque nuova idea è proporzionale al quadrato della sua importanza".

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  16. Angioni parla di motori a idrogeno? °___°


    Simone Angioni:

    Il problema è che più questi si alzavano di quota, più dietro di loro compariva una scia visibilissima anche a chilometri di distanza, soprattutto da terra; questo avvisava i nemici che gli aerei stavano arrivando, stavano attaccando e quindi ci si poteva preparare con largo anticipo. Quindi lo studio di queste scie bianche è partito sostanzialmente dagli anni '20, ed è dagli anni '20 che si sa che gli aerei di qualunque tipo, compresi i primi caccia a pistoni della seconda Guerra Mondiale producono questa scia bianca, questa scia bianca è composta principalmente da acqua sostanzialmente, che è il prodotto di scarto della combustione dei combustibili fossili.

    Intervistatrice:

    Ecco, perché alcuni si, alcuni no?


    Simone Angioni:

    Allora, questo è il discorso principale, cosa succede all'acqua quando esce da un motore? Quando l'acqua esce da un motore ed è molto calda e si trova in un ambiente molto freddo, si raffredda molto velocemente, se la temperatura è sotto lo zero, l'acqua oltre a condensare congela in piccoli aghetti di ghiaccio; questi aghetti rimangono in sospensione nell'atmosfera e a seconda delle condizioni possono essere persistenti o non persistenti, le scie di condensa non sono solamente quelle che durano poco, la persistenza non è indice della genuinità o meno della scia di condensa, la scia di condensa può durare tanto, può durare poco a seconda delle condizioni che ci sono in quota, se c'è un forte vento possono assumere forme molto particolari, infatti si vedono delle scie di condensa circolari.

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  17. http://cicap.lombardia.googlepages.com/locandina.jpg/locandina-full;init:.jpg

    e guardate cosa organizza questo elemento................

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  18. Io penso sempre più spesso che un giorno bisognerebbe seriamente formare il "Comitato di Controllo sulle Affermazioni del C.I.C.A.P.".

    Il ridiolo è che molte affermazioni di queste persone sono anni luce più fantasiose delle teorie che vogliono smontare.
    Ancora più ridicolo è che queste persone dovrebbero ""controllare"".
    E cosa poi? cosa diamine c'è di paranormale (ossia quello che loro devono ""controllare"") nelle Chem-Trails?
    Un accidente!
    Quindi forse farebbero meglio a circoscrivere il loro raggio d'azione al Mago Oronzo e al Mago Hudini.

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  19. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  20. Straker :: ha detto...
    Il CICAP nasce da particolari esisgenze dei servizi segreti, nonché da gruppi particolari e si presenta invece al pubblico in modo innocuo.

    In realtà Angioni e gli altri sono pedine ben collocate sulla scacchiera mediatica col solo scopo di contrastare la corretta informazione.

    La loro buona fede è pari alla loro attendibilità: zero.

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