domenica 31 agosto 2008

Mattoni

Qui si parrà la tua nobilitate (Dante, Inferno)

Anni fa ricordo che la canzone dei Pink Floyd, Another brick in the wall, suscitò roventi polemiche, poiché un verso della canzone recitava: “We don't need no education”, ossia “Non abbiamo bisogno di istruzione”. [1] La frase, il cui valore semantico provocatorio e reciso, era sottolineato dall'iterazione della negazione che viola la sintassi dell'inglese, fu considerata da alcuni blasfema e segno di profonda ignoranza.

Senza dubbio la cultura è necessaria, ma quella fornita dal sistema scolastico è cultura? Siamo sinceri: la scuola è imparentata con la cultura come uno scimpanzé (mi perdonino gli scimpanzé) assomiglia ad una fotomodella. Siamo sinceri: nelle scuole di ogni ordine e grado, il 95 per cento di quello che è insegnato è inutile o errato o mero indottrinamento. Gli studenti che memorizzano nozioni inerti, sterili e fallaci saranno promossi e, bene o male, si inseriranno nel mondo del lavoro; gli allievi pigri ingrosseranno le schiere dei ripetenti, dei transfughi da un istituto all'altro, degli sbandati. Qualche discente, nonostante le condizioni proibitive, grazie ai pochi docenti non allineati ed al suo estro, riuscirà ad interiorizzare dei contenuti culturali che non lo aiuteranno nella scalata sociale, ma gli forniranno, se non altro, degli strumenti per comprendere il disegno del mondo ed anche per gustare i capolavori dell'arte e della letteratura.

E' indispensabile il sacrificio per apprendere: ciò è verissimo, ma diffido di chi afferma che, solo con un impegno intensissimo e ciclopico, si può diventare degli "scienziati". Conosciamo numerosi scienziati le cui scoperte più importanti sono state il risultato di intuizioni, di voli pindarici, di cambiamenti di paradigma, di un modo di pensare libero. Un uomo di genio come Tesla era un creativo, un sognatore, uno sperimentatore, un uomo dalla forte caratura morale: era guidato da idee folgoranti, più che dal paralitico "metodo" scientifico. Tralascio di soffermarmi su tutti gli pseudo-scienziati che spigolano da scoperte altrui o che, al limite, dopo essersi a lungo arrovellati, grazie ad uno "studio matto e disperatissimo", comprendono che le lucine norvegesi sono fenomeni plasmatici. Che scoperta strabiliante! Costoro pontificano su tutto ed il contrario di tutto, ma come l'ineffabile Odifreddi, da “scienziati” frustrati possono solo aspirare a diventare cabarettisti di infimo ordine. Sono "ricercatori" che si atteggiano a ierofanti della Scienza-Dio: siamo noi gli intermediari tra la Scienza-Dio e voi, umili esponenti del volgo, dovete solo fidarvi delle nostre interpretazioni e valutazioni rigorosamente scientifiche. E', mutatis mutandis, lo stesso contegno sprezzante e sussiegoso degli esperti di scie di "condensazione" che credono di intimidire i ricercatori indipendenti, ironizzando sulla loro presunta "scarsa preparazione" in fisica dell'atmosfera, chimica, meteorologia, climatologia e via discorrendo. Avete una laurea scientifica? No? Tacete! Avete una laurea in materie scientifiche? Sì? Tacete lo stesso: non avete articoli referati. Tacete o studiate come noi, prima di parlare. Imparate a memoria le formulette, le equazioni, gli algoritmi, gli asintoti, altrimenti non osate pronunciarvi su nulla. Piuttosto andate a bervi una birra!

Anche gli scienziati "eterodossi", alla fine, sono soldatini del C.I.C.A.P. contro cui, fino a poco tempo fa, tuonavano, rivendicando la loro indipendenza, la loro libertà di pensiero, il coraggio che dimostravano quando si inoltravano in territori di frontiera. E' un caso di omologazione "culturale". Questi sedicenti scienziati non sono migliori dei barbogi accademici che criticano. Hanno sedotto alcuni lettori, divulgando un po' di fisica quantistica, mescolando in modo sapiente vari ingredienti: un pizzico di numero di Planck, una punta di Dio, un briciolo di telepatia, una spruzzata di non-località e l'appetitosa pietanza è servita. Conoscono verità ultime che, superbi e preziosi come sono, tengono per sé. Con modi saccenti e schifati, mettono in guardia dai pericoli della New age, si accaniscono contro chi pubblica articoli indubbiamente beceri, ma spesso in buona fede. Infieriscono contro coloro che attingono ai loro saggi, come se non fossero loro degli spigolatori, insuperati autori di indigesti centoni.

Tuttavia queste anime belle non osano neppure sfiorare il sistema con le sue colossali menzogne ed anzi, tra le righe, accreditano la versione ufficiale sulle scie chimiche, pardon scie di condensazione. Tutto ciò, però, strizzando l'occhio a qualche possibile interpretazione sulla natura paranormale (sic) degli U.F.O., in modo da stare col piede in due staffe. Servono contemporaneamente Dio e Mammona, Rimpinguano il portafoglio con i libri pubblicati da case editrici dalla buona reputazione. Scrivono prolissi, noiosi, volgari pamphlets, pieni di strafalcioni (Gli “scienziati” sono esonerati dalla conoscenza della lingua italiana e possono commettere errori che non si perdonano agli studenti di scuola media), per denigrare tutti e non si sa dove trovino il tempo per le loro mirabolanti ricerche, se sono sempre impegnati a scrivere verbose pasquinate.

Da tempo denunciamo il pericolo costituito dai vari guru della disinformazione, dell'informazione (in)dipendente e delle varie correnti New age, ma è il caso soprattutto di mettere in guardia da chi afferma di conoscere la Verità e che, sia da un punto di vista empirico sia sul piano conoscitivo, non offre alcun contributo concreto. E' facile, infatti, discettare sullo scibile umano, nelle vesti paludate dello “Scienziato” innovatore; è facile sparare nel mucchio (un bersaglio prima o dopo verrà colpito) e, nel contempo, evitare con prudenza temi scomodi, scivolando, però, in una conferma delle tesi mainstream. Non si sa mai: meglio non inimicarsi i potenti.

Come la ”giustizia” umana, costoro sono deboli con i forti e forti con i deboli. Per questo motivo, anche se tra le righe ed in modo sommesso, avallano le ridicole fole dei potenti sul 911 (non si parli di aerei-ologrammi: sono solo gli U.F.O. ad essere ologrammi! Altra scoperta grandiosa!), sulle chemtrails, sul barbecue… Non dimentichiamo poi di appoggiare le religioni istituzionali: vale a dire, continuiamo ad ascoltare gli ipnotizzatori, gli incantatori di… serpenti. Le religioni, create da “angeli” dalle lunghissime vesti candide, e le varie chiese sono potentissimi mezzi di controllo e di manipolazione mentale: è evidente che questi “scienziati” non vogliono che si aprano gli occhi.

Tuttavia l'aspetto più sconcertante di questo gruppo di "scienziati-pionieri", come Stephen Hawking, è il seguente: nel loro delirio di onniscienza, anzi di onniscemenza, ci preannunciano che presto, molto presto, ci mostreranno Dio, magari mentre, a somiglianza di Cincinnato, è intento a coltivare il campo… di Planck. "Harry, ti presento... Dio". Conosciamo i pensieri degli “scienziati” e sappiamo quanto sono vani.

Infine mi raccomando: non disturbiamo questi superuomini nel loro buen retiro, in cui si dedicano alacremente a trovare la centratura di sé stessi, tipico concetto della New age, solo un po’ imbellettato. Speriamo che abbiano un… compasso. Non disturbiamoli: muoia pure il mondo, ma non interrompiamoli, mentre stanno recitando un mantra. La loro “etica” è questa: l’”etica” del totale disimpegno, dell’indolenza e della codardia, spacciati per equidistanza e per saggezza.

Col senno di poi, possiamo affermare che i tanto vituperati Pink Floyd non avevano tutti i torti: la scuola, laddove è espressione del perverso apparato di potere, serve solo a sfornare mattoni nel muro, il muro del sistema, eretto per nascondere le verità, costruito per delimitare un campo di prigionia dove ci si illude di essere liberi. La scuola e l’università producono persone "istruite" affinché siano integrate nel sistema e lo rafforzino; si sbarazzano di ignoranti onde lo rafforzino; rigurgitano "scienziati" perché il sistema sia legittimato e coperto nelle sue bieche strategie.

Anche gli "scienziati eterodossi" sono mattoni nel muro, per quanto nascosti da una pietosa mano di intonaco.


[1] L’enunciato successivo era il seguente: “We don’t need no thought control”, “Non abbiamo bisogno del controllo del pensiero.” Dio solo sa quanto sia controllato il pensiero oggigiorno.



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venerdì 29 agosto 2008

Instaurata class action negli Stati Uniti contro la contaminazione chimico-biologica

L'International Humanities Center, di concerto con ExoticWarfare.org, sito della giornalista indipendente Carolin Williams Palit, che ci ha personalmente informati, ha instaurato una class action contro l'E.P.A., l'Ente statunitense per la "protezione" dell'ambiente, in ordine alla contaminazione con impianti biotecnologici, metalli pesanti e germi, contaminazione legata alle scie chimiche.

Osserva la Palit che sia l'E.P.A. sia il Dipartimento della "giustizia" non hanno rispettato le leggi federali e non hanno investigato i crimini ambientali. La ricercatrice deplora la cattiva condotta dei pubblici ufficiali, le violazioni dei trattati internazionali, dei diritti umani e civili e criminale negligenza. Entrambe le istituzioni hanno perfetta conoscenza di questi delitti, ma non hanno agito per porvi rimedio.

Leggi qui il testo della class action che tutti i cittadini statunitensi sono esortati a sottoscrivere.


This is a public interest lawsuit started by ExoticWarfare.org a program of the International Humanities Center which is a 501(c)(3)non-profit organization under the IRS code. We are looking for lawyers who can sue certain federal agencies for criminal negligence, endangerment, personal injury, and possibly pursue charges of obstruction of justice, misprision of felony, failure to give equal protection under the law or other charges.

There have been approximately 10 years or more of ongoing aerial releases of aluminum, barium, heavy metals, nanotechnology, carbon, germs, fungi, viruses, red blood cells, chemicals, heavy metals, conductive minerals, sedatives, and other substances over the United States and all NATO countries on an almost daily basis -- these releases are called "chemtrails." The EPA and other relevant federal and state agencies were notified over and over and given good evidence that these substances were and are in our environment, water supply, air, soil, and our bodies. Congress persons inquired of the United States Air Force about what was being sprayed. The Air Force replied, "radar chaff."

Click here for the class action page.




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giovedì 28 agosto 2008

Operazioni aeree clandestine con diffusione di aerosol chimico-biologici (prima parte)

Pubblichiamo la prima parte di un chiaro ed analitico articolo di Franco Bovone, Presidente della Commissione naturalistica del Parco naturale della Capanne di Marcarolo, Regione Piemonte.

Leggi qui la seconda parte.

Operazioni aeree clandestine con diffusione di aerosol chimico-biologici. Motivazioni tecniche, conseguenze geopolitiche, implicazioni economiche.


INTRODUZIONE

Da diversi anni i nostri cieli sono interessati da un'attività inconsueta con passaggi frequenti di aerei impegnati nella diffusione di aerosol chimico-biologici di diversa natura. Tali operazioni vengono pervicacemente negate dalle autorità preposte al controllo dei cieli, esponendo i ricercatori che ne denunciano l'esistenza all'accusa di allarmismo ingiustificato, relegandoli nel silenzio o definendoli visionari.

L'aspetto sconcertante della questione non è l'operazione in sé, poiché, purtroppo, gli attacchi agli ecosistemi hanno una triste e lunga storia, quanto il fatto che la totalità, o quasi, delle persone, non si renda conto che ciò sta avvenendo.

In questa sede non si intende affrontare il problema della prova dell'esistenza o meno del fenomeno, lasciando ad altri la sterile diatriba e l'attraversamento della palude creata ad arte dai disinformatori, prezzolati o meno, della distinzione dalle scie di condensa naturali dei motori in quota. Non siamo appassionati all'argomento, essendo solo un misero espediente per intorbidire le già torbide acque.

Il vero problema da affrontare, da un punto di vista tecnico, geopolitico e socioeconomico, è il motivo per cui vengono realizzate, visto che un'ora di volo costa 12000 € (dati Min. Int. per i voli antincendio dei Canadair).

LA CRONISTORIA

Il progetto nasce negli U.S.A. nei primi anni '90 dalla mente eticamente poco sensibile del Professor Teller, padre della bomba H, ufficialmente come contromisura nei confronti del cosiddetto effetto serra (progetto copertura con particolato metallico). Iniziano quindi le sperimentazioni in campo aperto e, conseguentemente, i primi avvistamenti in U.S.A. e Canada. L'irrorazione fornisce subito inaspettati vantaggi nelle telecomunicazioni, viene integrata con diversi prodotti, coperti da brevetti registrati, inerenti al controllo climatico e dall'originario progetto N.A.S.A., passa sotto controllo del Pentagono: si cominciano a definire le caratteristiche di quello che sarebbe diventato di lì a breve un componente di un sistema integrato di “arma ambientale”.

Per capire che cosa significhi “arma ambientale”, è necessario richiamare l'articolo pubblicato su Limes n. 6/07, rivista di geopolitica del Prof. Caracciolo, a firma Gen. Fabio Mini, già Capo di Stato Maggiore della N.A.T.O. in sud Europa e nei Balcani, per anni associato alle unità operative U.S.A., insignito della medaglia alla Legione d'Onore al Merito del Presidente degli Stati Uniti, il quale introduce un concetto fondamentale per capire gli avvenimenti attuali e futuri: “Owning the Weather (possedere il clima), la guerra ambientale globale è già cominciata”. Il Generale indica, anche nel titolo, la realtà di una guerra già cominciata, avente due caratteristiche fondamentali: globale (= mondiale) ed ambientale, nel senso che usa l'ambiente non solo come teatro od obiettivo bellico, ma anche come arma. Citando tra l'altro gli studi dell'ingegner Thomas Bearden (scienziato americano, studioso di elettronica, fisica quantistica, onde longitudinali, autore del libro recente “Oblivion: America at the brink” - Oblio: l'America sull'orlo dell'abisso), il Generale dichiara che esiste la possibilità, impiegando l'immissione in atmosfera di onde elettromagnetiche ELF e VLF (frequenze estremamente basse e frequenze molto basse) di manipolare, tramite l'interazione con la ionosfera e la magnetosfera, le correnti in alta quota (jet streams) e quindi il clima, le grandi correnti oceaniche, le piattaforme tettoniche con possibilità di attivarne le proprietà piezoelettriche, innescando e/o implementando fenomeni naturali come tifoni, terremoti e tsunami, i quali possono poi montare anche per conto proprio.

In questo contesto, si inseriscono le operazioni di aerosol chimico (in verità mai citate dal Generale), diffuso in atmosfera allo scopo di rendere possibili questi programmi che necessitano di un ambiente elettroconduttivo (atmosfera irrorata con metalli) e condizioni meteo particolari.

Ovviamente la disinformazione e la strategia della negazione (citata dal Generale come essa stessa facente parte integrante del sistema d'arma) sono d'obbligo, considerando che la guerra ambientale e le manipolazioni climatiche sono vietate da una convenzione O.N.U. del 1977.

La diffusione delle sostanze chimiche sta subendo una trasformazione: sempre più spesso le tracce delle sostanze rilasciate sono poco persistenti e talora visibili solo in particolari condizioni di luce e con l'ausilio di strumenti ottici o telecamere. E' evidente il tentativo di dissimulare il fenomeno che, in quanto visibile, rappresenta di tutto il sistema l'anello debole. Altre volte gli aerei solcano il cielo, tracciando scie da un orizzonte all'altro. Quando l'intenzione è quella di rompere i fronti nuvolosi, l'umidità atmosferica viene intercettata dalle sostanze igroscopiche quali il bario e l'ambiente viene avvolto da una foschia persistente, ben visibile sul mare dove il fenomeno, in natura, è assai raro.

IMPATTO SUGLI ECOSISTEMI

Nel 2002 l'Italia ha firmato la Convenzione Italia – U.S.A. per la ricerca sui cambiamenti climatici, che prevede, tra le altre cose, sperimentazioni in natura di condizioni estreme, quali si verificherebbero tra cento anni sugli ecosistemi a seguito dei cambiamenti climatici, e l'adozione delle relative contromisure. La ricaduta dei particolati metallici a base di alluminio, bario, litio e polimeri vari, (rilevati nelle analisi eseguite in Italia, Spagna, Grecia ed U.S.A.), causa variazione del Ph dei suoli, aridità, morte dei batteri necessari per l'assorbimento nutritivo delle piante, morte di alcuni insetti utili, in particolare le api, necessarie per l'impollinazione (nel Parco Naturale continuano a morire, sebbene non si usino i pesticidi indicati come causa e non vi sia attività antropica inquinante).

L'uso massivo esteso a quasi tutte le aree coltivate del pianeta di tali sostanze, sta portando al crollo delle produzioni di cereali e di generi alimentari, con conseguente aumento indotto dei prezzi. I fenomeni meteorologici si estremizzano con prolungati periodi di siccità e di piovosità alternati, studiati a tavolino per causare il massimo danno alle colture.
A breve, saremo costretti a ricorrere alle colture O.G.M., strada senza ritorno che porterà alla scomparsa delle sementi autoctone riproducibili, in cambio di sementi sterili.
E' evidente la capacità intimidatoria di un tale sistema integrato, nei confronti di un qualunque governo o gruppo organizzato che volesse opporvisi.


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mercoledì 27 agosto 2008

Onde elettromagnetiche, scie chimiche e melatonina

La melatonina è un ormone derivato dall'amminoacido triptofano e secreto dall'epifisi. L'epifisi è una struttura diencefalica impari e mediana, di forma ovoidale, situata in corrispondenza della volta del terzo ventricolo. La melatonina è prodotta ritmicamente in funzione dell'alternanza luce-buio, con concentrazioni nel plasma più elevate nelle ore notturne. La melatonina è quindi un sincronizzatore dei bioritmi e limita gli effetti negativi associati al cambiamento del fuso orario, in seguito a viaggi aerei molto lunghi (il disturbo noto come jet lag). E' stato dimostrato che la melatonina svolge una funzione protettiva nei confronti dei radicali liberi. Essa possiede anche altre proprietà terapeutiche: è efficace contro certe forme di insonnia e contro alcuni tumori. La melatonina è oggetto di crescente interesse in campo medico e farmacologico.

Senza dubbio uno degli scopi malevoli delle scie chimiche in sinergia soprattutto con le onde elettromagnetiche è quello di alterare gli equilibri biologici, influendo negativamente sul sonno e sulla fase R.E.M., associata all'attività onirica. La fase R.E.M. costituisce il 20-25 per cento del sonno totale nell'adulto ed il 50 per cento nel neonato. Un'attività onirica disturbata è all'origine di scompensi, quali irritabilità, aggressività, tensione nervosa, senso di spossatezza, difficoltà di concentrazione... Naturalmente un sonno riposante è indispensabile per gli esseri viventi, poiché favorisce il processo di riorganizzazione dei circuiti nervosi cerebrali ed il consolidamento di alcuni processi mnemonici.

L'interferenza dei campi magnetici artificiali, irradiati illegalmente anche nelle ore notturne, con le onde emesse dal cervello è un altro aspetto deleterio. Per queste ragioni l'attività di irrorazione e soprattutto l’irradiazione di onde di varia lunghezza e frequenza non si interrompe di notte e si intensifica durante alcune fasi lunari, quando la secrezione di melatonina aumenta. Il professor Angelo Gino Levis, già docente ordinario di Mutagenesi ambientale all'Università di Padova, ci ricorda che le emissioni elettromagnetiche, tra i vari effetti dannosi, determinano una riduzione della sintesi della melatonina.

Così, vedremo agevolmente nelle notti di luna piena aerei chimici e scie che solcano il cielo, rischiarate dalla luce del satellite. Tra l'altro, la coltre chimica impedisce alla radiazione infrarossa di disperdersi nello spazio, essendo riflessa verso il suolo, sicché l'escursione termica tra il giorno e la notte diminuisce con incremento del fenomeno definito correttamente "effetto atmosfera”. E' un fenomeno che pseudo-ambientalisti, capeggiati da Bario Tozzi in Italia e da Al Gore negli Stati Uniti, addebitano al biossido di carbonio, glissando sulle chemtrails e sulle radiazioni non ionizzanti, vere cause del riscaldamento globale con tutte le sue conseguenze.



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lunedì 25 agosto 2008

Intervista a Straker su Altrogiornale.org

Rosario Marcianò, Presidente del Comitato nazionale contro le scie chimiche Tanker, rilascia in esclusiva un'intervista ad Altrogiornale.org


P. Ciao Rosario come stai?

R.M. Bene Pasgal, spero anche tu.

P. Allora possiamo iniziare. Rosario, vogliamo spiegare che cosa sono le scie chimiche?

R.M. Pasgal, innanzitutto ti ringrazio dello spazio che dai a questo tema. Permettimi anche di esprimerti la mia stima per il tuo lodevole lavoro. Vorrei salutare e ringraziare lo Staff di Altrogiornale.org, un ottimo sito di informazione veramente libera.

Passiamo alle scie: prima, però, a costo di apparire pedanti, è necessaria una premessa sulla differenza tra scie di condensazione e scie chimiche. Bisogna in primo luogo chiedersi che cos'è una scia. È “una zona di fluido (liquido o gassoso) situata immediatamente dietro un solido in movimento relativo rispetto al fluido stesso, caratterizzata dal fatto che in essa il moto è prevalentemente formato da vortici. Tipici esempi di scie sono i solchi spumeggianti che un natante veloce lascia nell’acqua dietro di sé (acqua ferma e solido in moto)…, le scie di condensa che segnalano il passaggio di un jet (aria ferma e solido in movimento). Queste ultime sono provocate dalla condensazione del vapore acqueo prodotto dalla combustione del carburante causata dalle condizioni di umidità, pressione e temperatura che si riscontrano ad alte quote di volo (umidità uguale e superiore al 70 per cento, temperatura inferiore a 40 gradi sotto zero, altitudine superiore ad almeno 8000 metri).

La composizione ed il comportamento delle scie dipendono principalmente dalla forma del solido, dalla viscosità e dalla densità del fluido, dalla velocità relativa e dall’angolo secondo il quale essi si incontrano.
Nel caso degli aeromobili, per esempio, la scia è animata da moti vorticosi che diventano più marcati in corrispondenza delle variazioni della sagoma dell’aeromobile (per esempio, nell’intersezione tra ala e fusoliera)”. Sebbene le contrails contengano anche residui inquinanti dei gas incombusti (ossidi di azoto, in primis; una stima per difetto paragona l'inquinamento di ogni aereo a quello di 500 auto non catalizzate!), esse non sono generate deliberatamente, a differenza delle scie chimiche, assai più dannose delle comunque non innocue scie di condensa.

P. In che cosa le scie di condensazione si distinguono da normali nuvole?

R. M. La nube è un insieme di gocce d’acqua e cristalli di ghiaccio, dovuto alla condensazione di vapore saturo. Le nubi, le cui gocce si agglomerano a nuclei di condensazione (granelli di sabbia, polvere, pollini), sono create da moti convettivi di origine termica oppure meccanica (sollevamento di aria calda), dal rimescolamento di masse d’aria e dall’incontro di queste con catene montuose, dalla variazione dei valori barometrici e dagli effetti della radiazione solare e terrestre. I moti di ascesa propiziano la formazione di nubi, poiché portano l’aria umida verso zone fredde; i moti di discesa, che le portano verso le zone più calde, ne causano il dissolvimento, in quanto fanno cessare lo stato di saturazione del vapore acqueo e favoriscono l’evaporazione delle gocce. Giacché i moti convettivi sono costanti, soprattutto durante una perturbazione atmosferica, avviene un continuo processo di formazione e di disfacimento dei corpi nuvolosi. Non è possibile quindi accomunare la formazione di una nube, la cui genesi si spiega tenendo conto di una molteplicità di fattori fisici in primis la saturazione, alle scie di condensa, sebbene, come si è visto, in particolari condizioni, le nuvole si dissolvano per poi riformarsi.

P. La formazione delle scie di condensa è un fenomeno diffuso?

R. M. No, tutt'altro. Secondo definizione FAA, una contrail si forma sopra gli 8000 metri circa, a temperature minori di -40°C e con umidità relative superiori o uguali al 70%”. Questi parametri possono subire delle lievi variazioni, ma ci si può discostare di poco da tali indici alle nostre latitudini. Pertanto è praticamente impossibile che si formino scie di condensazione a bassa quota, con bassi valori di umidità e con temperatura lontana dai 40-42 gradi centigradi sotto zero.

P. Che cosa sono dunque le scie chimiche o chemtrails?

R.M. In questi ultimi anni, si è intensificata un’attività che la stragrande maggioranza della popolazione mondiale continua purtroppo ad ignorare. Il fenomeno cominciò a diffondersi tra il 1996 ed il 1997, ma esistono prove e dati che dimostrano come le scie chimiche fossero saltuariamente usate e sperimentate sin dagli anni 50 del XX secolo. Ci si riferisce ai voli di aerei che attraversano i cieli sopra molte regioni del pianeta. L’operazione cominciò negli Stati Uniti nella metà degli anni ’90, per poi estendersi al Canada, ai paesi aderenti alla N.A.T.O. alla Russia ed a molte altre nazioni.

Esistono fotografie e documentazioni che attestano la presenza di attività chimiche, sebbene saltuarie e forse sperimentali anche nei decenni precedenti. Questi velivoli lasciano, lungo le rotte seguite, delle strane scie che, generalmente, a differenza di quelle di condensazione, non si dissolvono entro breve tempo, ma persistono nell’atmosfera, sino a trasformarsi in nuvole simili agli strati. Bisogna precisare che molti velivoli generano scie chimiche evanescenti che si dissipano quindi nell'arco di pochi secondi o minuti, ma non sono comunque normali contrails. È un fenomeno evidentissimo, abituale di cui tutti possono rendersi conto, semplicemente alzando lo sguardo al cielo.

P. Chi ha studiato le scie chimiche?

R. M. Vari studiosi, tra cui l’ingegner Clifford E. Carnicom, il meteorologo Scott Stevens, il fisico Neil Finley, il medico statunitense Michael Castle, la tossicologa Hildegarde Staninger, il giornalista indipendente canadese William Thomas, il ricercatore ed attivista Jerry E. Smith, il ricercatore statunitense Tom Montalk, il biologo statunitense Michael Castle, il biologo Giorgio Pattera, il direttore della rivista Nexus, Tom Bosco, e moltissimi altri hanno investigato queste famigerate scie.

P. La domanda di molte persone è la seguente: se le scie chimiche sono una realtà, quali sono gli scopi dell'operazione?

R.M. Gli scopi principali sono questi:


Modificazione meteorologica e climatica;

Accecamento dei radar nemici;

Creazione nell’atmosfera di un’antenna elettromagnetica oltre l’orizzonte, col fine di ottimizzare la ricetrasmissione dei segnali in ambito strategico-militare;

Danneggiamento delle colture agricole basate su piante non modificate geneticamente;

Distruzione della coltre di ozono (forse è un effetto collaterale dell’operazione, ma non è escluso che sia un fine scientemente perseguito);

Mappatura elettronica del territorio connessa al Progetto R.F.M.P.;

Inquinamento degli ecosistemi per determinare un incremento esponenziale del costo delle risorse idriche ed agricole residue;

Sfoltimento di alcuni settori della popolazione ritenuti improduttivi o di peso per il sistema, come i pensionati, i malati cronici;

Diffusione di patologie croniche anche non gravi, tra le persone, al fine di favorire un incremento dei profitti realizzati dalle industrie farmaceutiche;

Sperimentazione di agenti patogeni sulla popolazione inconsapevole nell’ambito di programmi di guerra chimica e batteriologica;

Diffusione diretta ed indiretta di agenti patogeni e quindi di malattie, alcune delle quali del tutto ignote sino a pochi lustri fa, con gli scopi precipui di favorire le multinazionali farmaceutiche e di indebolire la popolazione;

Modificazione del D.N.A. umano in modo da impedire un’evoluzione genetica;

Controllo del pensiero e del comportamento, attraverso soprattutto l’irradiazione di onde elettromagnetiche a bassa ed a bassissima frequenza o la diffusione di composti del litio;

Diffusione di nanomacchine negli organismi umani col fine di controllare, rintracciare, monitorare, manipolare mentalmente, per mezzo dell’emissione di impulsi elettromagnetici, interi gruppi umani. Forse queste nanomacchine potranno essere attivate quando le persone, in un futuro non lontano, saranno dotate di microprocessori sottocutanei;

Creazione di un ambiente atto alla proiezione di immagini olografiche in vista di una falsa invasione aliena.

P. Che cosa contengono le scie chimiche?

R. M. Le analisi chimiche condotte hanno accertato la presenza delle seguenti sostanze: bario (proprietà igroscopiche, ossia assorbe l’umidità dell’atmosfera); alluminio (proprietà riflettenti: le particelle di alluminio, riverberando la luce solare, sono funzionali all’operazione denominata “copertura”, che consiste in una diminuzione dell’irraggiamento solare col fine di compromettere la fotosintesi clorofilliana, con gravi danni per gli ecosistemi e l’agricoltura). Sono state rintracciati anche altri elementi e composti:, torio e cesio radioattivi, rame, titanio, silicio, litio, cobalto (scie azzurre?), piombo (scie nere?), rame, etilene dibromide o dibromuro (un insetticida molto tossico ufficialmente bandito dall'E.P.A. l'Agenzia per la protezione dell'ambiente negli Stati Uniti) etc. Sono stati pure rintracciati agenti patogeni, come pseudomonas aeruginosa, pseudomonas fluorescens, serratia marcescens, streptomiceti, virus, viron, ossia virus modificati geneticamente etc.

P. Esistono delle malattie causate dalle scie?

R. M. E’ logico purtroppo che le scie chimiche si possono correlare a varie patologie. Come si accennava sopra, è noto che le chemtrails contengono elementi chimici e biologici dannosi. E' quindi possibile collegare il massiccio spargimento di vari veleni nell'ambiente sia all'insorgenza di nuove patologie sia all'incremento di malattie un tempo meno diffuse.

Una sindrome causata dalle scie chimiche è il Morgellons, un terribile morbo che si manifesta con fibre di materiali sintetici che fuoriescono dalla pelle. Questi filamenti, contenuti nelle scie chimiche, al loro interno ospitano nanostrumenti in grado di replicare il D.N.A. di insetti, virus, parassiti con cui vengono a contatto. Ecco perché la malattia insorge di solito in seguito alla puntura di un insetto.

Il Morgellons, caratterizzato da un prurito insopportabile, provoca un grave deperimento dell'organismo. La connessione tra scie chimiche e Morgellons è stata appurata da vari medici tra cui la dottoressa Hildegarde Staninger, il dottor Michael Castle, il dottor Edward Spencer, il dottor Karyo.

Poiché, con le chemtrails, sono sparsi vari metalli (l'alluminio, il bario, il piombo etc.), si diffondono sempre più malattie come il Parkinson e l'Alzheimer. La causa del Parkinson è probabilmente da ricercarsi nell'accumulo di metalli nell'encefalo. Anche il Parkinson, sebbene se ne sospetti un'origine genetica, è legato presumibilmente all'accumulo di metalli nel cervello.

Il bario è un veleno che attacca soprattutto i muscoli, cuore compreso. Può essere all'origine di ictus a loro volta legati alla fibrillazione atriale ed all'infarto miocardico. Secondo il medico britannico MarK Purdey, il bario è la causa principale dell'encefalite spongiforme.

Molte forme tumorali (ad esempio i linfomi) sono connesse all'uranio e all'etilene dibromide, quest'ultimo è un insetticida ufficialmente bandito negli Stati Uniti. Se assorbito dall’organismo, può causare danni al sistema nervoso, edemi polmonari e sintomi quali dispnea, ansia, affanno, tosse. È molto irritante per le mucose e le vie respiratorie.

Il dottor Donald Scott ritiene che la fibromialgia, l'Alzheimer, la sclerosi multipla, l'encefalomielite mialgica (o sindrome da affaticamento cronico), insieme con altre affezioni neurosistemiche, siano la conseguenza dell'aggressione del micoplasma, un batterio che è stato geneticamente modificato in vari laboratori canadesi e statunitensi e quindi sperimentato sulle popolazioni inconsapevoli. I micoplasmi sono stati e vengono sparsi - ricorda Scott - soprattutto con gli aerei.

Lo studioso Tom Montalk ha individuato nelle chemtrails vari batteri: lo Pseudomonas aeruginosa, Enterobatteri e la Serratia marcescens.

Lo Pseudomonas aeruginosa è un batterio che è stato modificato geneticamente da aziende come la Pathogenesis. Se inalato, può provocare immunodepressione e danni alle cellule in cui si insedia come ospite.

Gli Enterobatteri sono microorganismi comprendenti l’Enterobatterio coli, la salmonella e la Klebsiella, responsabile della polmonite. La Serratia marcescens è un patogeno molto pericoloso che determina l’insorgenza della polmonite. Questo batterio, come emerge da documenti declassificati, fu sperimentato nel 1950 sulla popolazione, ovviamente inconsapevole, di San Francisco: causò vari decessi.

Altri disturbi ed affezioni meno gravi, ma non per questo da trascurare sono dovuti all'inalazione ed alla ingestione di elementi chimici e biologici di varia natura: depressione, annebbiamento mentale, stipsi, sindromi para-influenzali, stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, amnesie...

P. Esiste un nesso tra scie chimiche ed emissioni elettromagnetiche?

R. M. Sì, è un argomento complesso: è stato spiegato in particolar modo dalla giornalista indipendente Carolin Williams Palit. Certamente le onde costituiscono un inquietante capitolo dell'attività. Qui ricordo che anche i campi elettromagnetici sono nocivi. Il Professor Levis elenca le principali sintomatologie connesse all'irradiazione di onde elettromagnetiche. Queste si possono riassumere nei seguenti problemi: sintomi cutanei (prurito, eritemi, allergie); del sistema nervoso (disturbi del sonno, ansia, cefalee, emicranie, sindromi depressive...); del sistema muscolare (crampi, dolori muscolari, astenia); del sistema cardiovascolare (aritmie, disturbi della pressione arteriosa, ictus); del sistema ormonale e di quello immunitario (riduzione della sintesi della melatonina, alterazioni delle popolazioni linfocitarie); del sistema riproduttivo (aborti spontanei); del sistema acustico (tinniti), visivo, olfattivo, digestivo. L'esposizione alle radiazioni non ionizzanti è reputata da molti scienziati all'origine di neoplasie, soprattutto leucemie.

P. Bene Rosario, per oggi può bastare, ti ringrazio tantissimo per il tempo che ci hai dedicato.

R.M. Grazie a te, allo Staff ed un saluto a tutti i lettori.


LEGGI LA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA



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domenica 24 agosto 2008

Elicotteri e spionaggio elettronico

Pubblichiamo la testimonianza di un lettore, la cui infelice vacanza è trascorsa a Punta Prosciutto, località del Comune di Porto Cesareo, in provincia di Lecce. Il testimone riferisce circa il controllo elettronico (rilevazione dei segnali provenienti dai nanosensori dispersi in atmosfera?) eseguito per mezzo di elicotteri che sorvolano le spiagge affollate di ignari bagnanti. Le unità militari, senza contrassegni identificativi, sono usate anche per irradiare onde elettromagnetiche finalizzate al controllo mentale? Violazione della riservatezza delle persone e delle norme sul volo: queste le trasgressioni perpetrate nell'indifferenza totale sia delle forze dell'ordine sia della magistratura. Benvenuti nel mondo di Orwell!


Perquisire a distanza un pedalò o un altro natante è semplicissimo: dotano gli elicotteri di ripetitori RX, che sono già installati in tutte le città italiane e sopra ogni edificio che ospita le forze dell'ordine (caserme dei Carabinieri, della Polizia etc.), e ci bombardano di onde elettromagnetiche.

So che è difficile crederlo, ma molte delle antenne "telefoniche" installate nelle nostre città sono militari e servono per spiare all'interno delle nostre abitazioni, in particolare le antenne con la luce rossa fissa sopra.

Se osservate i particolari delle attrezzature elettroniche montate su questi elicotteri, le riconoscerete subito. Ci bombardano continuamente di campi elettromagnetici con queste attrezzature: con satelliti, antenne, elicotteri, aerei militari.

Queste sono state le mie vacanze: tutti i giorni i calabroni passavano a 5-10 metri dalle teste dei villeggianti. Erano elicotteri di tutti i tipi, anche neri senza insegne, a tutte le ore.

Ringraziamo l'amico Menphis75 per la segnalazione.




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sabato 23 agosto 2008

Le api pungono la Bayer (articolo di Luca Fazio)

Pubblichiamo un articolo tratto dal quotidiano Il Manifesto: è un punto di svolta nella questione "scie chimiche" per almeno due motivi. In primo luogo, perché, per la prima volta, una testata di livello nazionale, cita correttamente le chemtrails come concausa della moria delle api; inoltre perché si è compreso che le irrorazioni chimiche, da alcuni ingenuamente considerate solo una tattica diversiva, sono dannosissime. Si stanno estinguendo, infatti, anche gli anfibi, le ostriche e molte specie dell'avifauna. Di ciò renderemo conto, appena possibile.

Werner Wenning, presidente del Consiglio Direttivo della Bayer, dovrà rispondere di un'accusa pesantissima davanti al tribunale di Friburgo: aver invaso il mercato mondiale con pesticidi pericolosi che hanno causato e stanno causando, una morìa di massa delle api in tutto il mondo.

E' una delle catastrofi ecologiche che più preoccupano gli scienziati: le api, infatti, sono preziosissime per l'impollinazione di molti vegetali e sono considerate vere e proprie sentinelle dell'ecosistema, tanto che gli alti tassi di mortalità registrati ovunque, negli ultimi anni, possono avere ripercussioni pesanti su diversi settori dell'agricoltura. I pesticidi della Bayer - insieme con le onde elettromagnetiche per la telefonia e le scie chimiche e biologiche rilasciate nell'aria (metalli, batteri, virus) - sono da dieci anni sul banco degli imputati. Adesso, anche formalmente.

La potentissima multinazionale tedesca, leader in più settori (salute, agricoltura, polimeri, chimica) con vendite stimate oltre i 30 miliardi di dollari l'anno, è stata denunciata ieri dalla Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (C.b.g.), un'associazione nata come iniziativa locale nel 1978 e che oggi è attiva in quarantasei paesi del mondo (www.cbgnetwork.org). L'ultima azione legale è stata possibile grazie alla collaborazione con gli apicoltori tedeschi del Baden-Wuerttemberg che, lo scorso maggio, hanno perso migliaia di alveari, in seguito all'accertata intossicazione con il pesticida clothianidina.

Secondo il Centro di ricerca sulle piante coltivate, 29 su 30 delle api esaminate erano morte dopo essere entrate in contatto con la sostanza incriminata che, insieme con l'imidaclopride ,viene usata nella coltivazione della rapa, della barbabietola da zucchero e del mais. I due insetticidi vengono esportati in 120 paesi, con il risultato che la Svizzera si è ritrovata con il 25% di api in meno e l'Italia, la Germania e la Francia con metà delle api morte; in Francia, dove l'imidaclopride è vietata dal 1999 e l'approvazione della clothianidina è stata appena respinta, in dieci anni sono morte 90 miliardi di api, con un calo della produzione di miele attorno al 60%. Il fenomeno si è registrato anche negli Stati Uniti con proporzioni ancora più catastrofiche: 60-70% di api morte.

Harro Schultze, avvocato della C.b.g., è convinto che la Bayer gioca sporco. «Il pubblico ministero - ha dichiarato - deve chiarire quali sono stati i tentativi della Bayer di opporsi ad un bando dell'imidaclopride e della clothianidina, in seguito alla sospensione di entrambe le sostanze in Francia. Abbiamo il sospetto che abbia presentato studi difettosi per sminuire il rischio di residui del pesticida nelle piante».

Philipp Mimkes, portavoce della C.b.g., ha chiesto che la multinazionale ritiri dai mercati mondiali tutti i neocotinoidi come i due insetticidi in questione. «I rischi - ha dichiarato - sono noti da più di dieci anni. Con vendite annuali per quasi 800 milioni di euro, l'imidaclopride e la clothianidina sono tra i prodotti più importanti della Bayer. Questa è la ragione per cui si oppone alla proibizione del loro uso». I rassicuranti studi della Bayer sui suoi prodotti sono stati rispediti al mittente anche dall'Agenzia per la regolamentazione dei pesticidi del Canada. «Tutti gli studi sul campo - si legge in una nota - sono stati trovati carenti sia nell'impostazione sia nella conduzione e sono quindi stati considerati solo come informazione aggiuntiva. La clothianidina può mettere a rischio le api mellifere ed altri impollinatori, se l'esposizione avviene attraverso il polline ed il nettare delle coltivazioni avviate con semi trattati».

Ringraziamo il gentilissimoLoryyy69 per la segnalazione.

Leggi qui l'articolo pubblicato dal quotidiano Il Manifesto.



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venerdì 22 agosto 2008

Falso il fuel dumping di MD80.it

Il 19 agosto, in seguito alla pubblicazione sul forum del sito md80.it, di due fotografie ritraenti un supposto fuel dumping nei cieli di Torino, abbiamo dimostrato [Qui], sulla base di diversi elementi, che si trattava di un falso creato ad hoc per giustificare il passaggio a bassissima quota di un velivolo chimico, spacciandolo per un aereo di linea in emergenza rientro e conseguente scarico di carburante. Ovviamente non solo gli autori del fake fotografico hanno negato ogni addebito, ma si sono anche lanciati, insieme con i soliti disinformatori, in una campagna diffamatoria nei nostri confronti.

Per l'ennesima volta, i falsari sono stai colti in flagrante!

Disponiamo, infatti, della registrazione (autentica, non spuria come tutte le foto e le notizie dei disinformatori) con la telefonata alla responsabile dell'aeroporto di Milano Malpensa. Ella ha escluso in modo categorico che sia mai stato eseguito un fuel dumping il 10 agosto per il velivolo 767-300 della Delta Airlines. Non solo! Abbiamo conferma che l'aereo non ha nemmeno sorvolato Torino per lo scarico del carburante, perché era ancora in fase di salita ed è rientrato nello scalo milanese in tempi ristrettissimi. Tra l'altro, come è logico, la dispersione del carburante in caso di emergenza, richiede almeno 45 minuti (vedi conversazione), e non può essere stata attuata nel lasso brevissimo tra l'allarme ed il forzato rientro, come spiegato dalla responsabile.

Un episodio istruttivo: il sistema inventa menzogne, lasciando il compito ai vari pennivendoli di amplificarle e di diffonderle, ma questi imbrattacarte valgono meno di un soldo bucato. Solo gli idioti possono credere alle loro ridicole bugie.

Ascolta l'intervista ai responsabili di Milano Malpensa.



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giovedì 21 agosto 2008

Le guerre stellari della N.A.S.A.

Il ricercatore indipendente Cristoforo Barbato, in un articolo del 1996, pubblicato su Notiziario U.F.O. del luglio-agosto 1996 ed intitolato Le guerre stellari della N.A.S.A. [1], si sofferma sull'apparato strategico di "difesa" creato dagli Stati Uniti.

Nel dossier Barbato scrive:
"Tra le armi studiate e sperimentate per lo Scudo stellare (S.D.I.) figurano quelle ad alta energia cinetica. A questa categoria appartiene il sistema dei Brilliant pebbles, ovvero "ciottoli splendenti". Si tratta di vere e proprie masse solide, dell'ordine di chili, che vengono espulse ad elevata velocità da armi elettromagnetiche poste su piccoli satelliti che potrebbero stazionare a quote orbitali basse. [...] Il sistema dei brilliant pebbles è stato studiato presso il Lawrence National Laboratory, in California, e realizzato in collaborazione con alcuni ricercatori del laboratorio di Los Alamos, nel Nuovo Messico. E' noto che questi dispositivi si basano su tecnologie avanzate provenienti dal settore della miniaturizzazione dei componenti ottici ed elettronici. Per quanto riguarda il funzionamento di tale cannone elettromagnetico, esso è costituito da un condensatore formato da due conduttori separati da un isolante dielettrico che accumula energia elettrica sotto forma di cariche. Attraverso un dispositivo particolare, si scatena una corrente che raggiunge il milione di ampere. Per effetto della temperatura raggiunta, questi bolidi si trasformano in plasma, cioè in gas ionizzato e conduttore di elettricità. A questo punto i bolidi vengono espulsi ad elevata velocità verso l'obiettivo. Tali proiettili possono essere lanciati ad una velocità di 9.700 km al secondo. I bersagli sono missili, satelliti o altri veicoli spaziali; grazie alla notevole velocità e potenza d'impatto si ha un effetto distruttivo perforante molto elevato. Malgrado le notevoli peculiarità sinora citate, esiste un inconveniente dovuto al particolare sistema di puntamento. Esso si basa sul calcolo e sull'individuazione del punto in cui il bersaglio deve effettivamente trovarsi, ma tale obiettivo viene centrato, solo se la sua condizione di moto è costante. Infatti, se il bersaglio compie una virata e o un'accelerazione improvvisa, il proiettile lanciato non centra il target. In definitiva, essendo tale sistema contenuto in piccole piattaforme orbitali che possono essere portate facilmente nello spazio tramite la navetta Shutlle, rendendo facile il dispiegamento in orbita, esso risulta essere senz'altro la più idonea e temibile arma del programma S.D.I."

L'estratto della ricerca, cui collaborarono Adriano Forgione, Alberto Mancinelli ed Umberto Telarico, evidenzia come la militarizzazione dello spazio, inaugurata da Ronald Reagan e che prosegue ancora oggi, non è concepita tanto contro stati terrestri tutti controllati, di là dalle apparenti contrapposizioni, dalla sinarchia, quanto contro civiltà dello spazio i cui velivoli sono colpiti e talora distrutti. Già in un documento, datato 11 settembre 1952, inviato dall'allora presidente Truman al direttore della C.I.A. si precisa che a tutte principali le basi dell'Aeronautica statunitense è stato ordinato di intercettare e distruggere gli oggetti volanti non identificati.

Il testo di Barbato anticipa di circa una dozzina d'anni le conclusioni cui è giunta la giornalista Carolin Williams Palit che ha investigato il tema delle armi al plasma. Sono strumenti bellici concepiti e costruiti, in primis, contro coloro che sono considerati degli intrusi, anzi dei "guastafeste": sono presumibilmente esseri pacifici che potrebbero, se decidessero di palesarsi e di agire, mostrare quanto siano bellicosi, infami e spregiudicati i governi della Terra. Sono civiltà odiate e temute, perché rappresentano una minaccia per l'esecutivo occulto il cui scopo è il dominio assoluto del pianeta con l'instaurazione del Nuovo ordine mondiale. Naturalmente l'ostilità dei militari è diretta solo contro le star nations, evolute ed innocue: le loro astronavi sono inseguite dai caccia, talvolta colpite e disintegrate. Non si spiega diversamente questa corsa per il controllo dello spazio, per la conquista della Luna e di Marte, con missioni che di scientifico hanno solo il nome. Sono, infatti, programmi militari che, tra l'altro, implicano investimenti giganteschi, con l'impiego di risorse che potrebbero essere usate per debellare i mali che affliggono l'umanità. Sono programmi bellici volti a eliminare nazioni neutrali o benevole, affinché nessuno osi ostacolare il diabolico progetto di dominio globale.

Possiamo dunque soltanto sottoscrivere la conclusione dell'ottimo Barbato: "
Assistiamo ad un cover up combinato ad un'ingiustificata propensione all'ostilità verso gli oggetti volanti ed i loro occupanti che rappresentano, a nostro avviso, una minaccia ai soli privilegi di chi controlla il Nuovo ordine mondiale."

Sono altri i nemici: in primo luogo il nemico vero è costituito dai vertici politici, militari, economici e "culturali" della Terra. Gli eventuali altri avversari nulla potrebbero, senza il servile, interessato, laido sostegno dei governi Quisling.

[1] Ricordiamo che l'ente spaziale è sotto il controllo del Pentagono.


UFO Footage - STS-48 - "Abrupt Turn" - Full Length Original



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martedì 19 agosto 2008

MD80.it sforna un altro falso: il fuel dumping su Torino

In seguito alla pubblicazione di un nostro articolo nel quale mostravamo l'eccezionale testimonianza filmata del nostro lettore Niko, negli ambienti dei siti e forum dei disinformatori si è diffuso il disorientamento, non potendo essi dare spiegazioni "razionali" al fenomeno mostrato nel video dell'amico Niko.

Il filmato (con audio originale) mostra il rumoroso sorvolo a bassissima quota di un velivolo di grosse dimensioni (probabilmente un 767-300) mentre rilascia due lunghissime e dense scie, tipicamente assimilabili alle famigerate chemtrails. Era la tarda mattina del 10 agosto 2008. L'aspetto davvero interessante è rappresentato dal punto di fuoriuscita delle scie: due punti precisi dei bordi alari e non i motori. Per un fenomeno del genere, non si possono addurre spiegazioni credibili come, ad esempio, la condensa, per diversi motivi. Alcuni hanno subito parlato di fuel dumping (scarico del carburante), ma ciò non è possibile perché in contrasto con le normative ENAC, in quanto il fuel dumping è consentito solo da quote elevate (vengono citati 30000 piedi) e comunque non sopra i centri abitati. Ciò, ovviamente, per evitare ulteriore inquinamento da elementi chimici contenuti nei carburanti per aviazione (jet-a1). Oltre tutto le normative ENAC vietano anche il sorvolo a bassa quota sui centri abitati, mentre il video, ma soprattutto l'audio del filmato di Niko, dimostrano, oltre ogni ragionevole dubbio, che di altitudini davvero basse si tratta. E per finire, sembra che quel particolare modello di aereo, a meno che non sia di recente costruzione, non disponga della capacità di effettuare fuel dumping, così come evidenziato in questa tabella.

E' chiaro che siamo di fronte ad un ennesimo, spudorato episodio di avvelenamento volontario della popolazione per opera di un tanker chimico. Le scie appaiono lunghe e dense e non sembrano affatto carburante di scarico, in verità più trasparente e di persistenza inferiore.

Riassumendo: non si tratta di fuel dumping, non siamo di fronte a fenomeni di condensa e non si tratta di comuni trecce di Berenice (fenomeno di evanescenti flussi d'aria sui bordi alari dei flaps abbassati). Per questo motivo la testimonianza filmata di Niko rappresenta una prova schiacciante. Come fare allora per metterci una pietosa toppa? I già tristemente noti scribacchini del sito di md80.it hanno quindi escogitato un trucchetto da baraccone per legittimare e rendere credibile un episodio di fuel dumping a bassa quota (illegale) sul centro abitato di Torino.

Hanno tirato fuori dal cilindro un rientro in emergenza di un 767-300 verificatosi proprio, guarda caso, il 10 agosto 2008, tra le 10:46 e le 11:15 (condensa in cabina - sic!) ed hanno realizzato in Photoshop un falso fotografico, laddove viene presentato il 767-300 del rientro in emergenza, mentre esegue uno scarico di carburante proprio sul centro di Torino. Ma tu guarda che fortuna! Inoltre facciamo notare che l'aeromobile ripreso da Niko non è lo stesso mostrato da md80.it: infatti il timone di coda differisce nei colori.

Analizziamo ora le due foto spacciate per autentiche dall'utente del forum di md80.it "caledonian". Tale (caledonian) ha la passione della fotografia. Usa una Canon EOS 350D DIGITAL con obiettivo da 500 mm che gli permette di scattare istantanee di alta qualità e con dettagli nitidi. Eppure un particolare salta subito all'occhio: le due foto che ritraggono il supposto 767-300 in emergenza rientro e che compie il fuel dumping, sono sfocate nonché sgranate. Sono le uniche del vasto catalogo mostrato con orgoglio da caledonian. Per quale motivo, se la macchina fotografica (dai dati exif se ne ha la conferma) è la medesima delle foto mostrate sul suo blog? Un tale scoop fotografico viene proposto con una qualità indecente? Perché mai? Semplice, perché il 767-300 ritratto nel penoso fotomontaggio è frutto di una maldestra manipolazione da dissimulare per i seguenti motivi.

a) Perché si tratta di velivolo ripreso (da altro fotografo - ignoto - e con risoluzione più bassa) in fase di ascesa (rateo di salita da decollo - ma non era fuel dumping al rientro?) incollato su uno sfondo proveniente da un proprio scatto (con la Canon EOS 350D) a risoluzione elevata;

b) Perché le scie che dovrebbero rappresentare il fuel dumping sono state letteralmente aggiunte in computergrafica;

c) Osservando le foto originali e qui pubblicate dopo essere state opportunamente trattate per evidenziare le varie fasi di copia-incolla, si noterà che la risoluzione (dpi) dello sfondo (il cielo) è maggiore della risoluzione dell'aereo nonché delle scie. Ciò è dimostrato dalla presenza di "pixellaggio" evidente sull'aereo e sulle scie, ma completamente assente sullo sfondo;

d) Si osserva anche che le scie incollate sulle ali del 767-300 non seguono la direzione corretta del flusso dinamico del velivolo, ma sono spostate verso l'alto ed una delle due, addirittura, converge verso la linea ideale di centro. E' chiaro che sono state aggiunte in seguito.

e) Alcuni dettagli del velivolo in fotomontaggio risultano mossi (vedi i motori), mentre le scie non mostrano alcuno sfasamento di immagine.

Inutile ricordare che il pacco, confezionato come consuetudine da quelli di md80.it, è salito agli onori della cronaca sul portale di md80.it e, Varese News (sito collegato ad md80.it) e, udite udite, sul quotidiano di regime La stampa, che ha bevuto come genuina una foto che, invece, è un vergognoso falso fotografico costruito al solo scopo di coprire le malefatte dei soliti avvelenatori (rendendo così normale un fuel dumping sul centro abitato ed a bassissima quota).

Alla luce di quanto esposto, ritenete ancora affidabile un sito come md80.it? Pensate ancora che la sua vasta documentazione spuria in stile puramente sciacondensista sia degna di attenzione? Non è forse chiaro che qualcuno in md80.it ha tutto l'interesse a coprire la questione scie chimiche, costi quel che costi? Questo ennesimo falso fotografico dimostra, una volta di più, che la menzogna veste anche le stellette di piloti civili.


Ringraziamo gli amici Vibravito e Niko per la preziosa collaborazione offerta.




NORMATIVE E.N.A.C. su quote di volo e scarico oggetti ocarburante sui centri abitati

3.1.2 - Altezze minime

Ad eccezione dei casi in cui è necessario per il decollo o l'atterraggio, o nei casi di permesso accordato dall’ENAC, gli aeromobili non devono volare al di sopra di aree abitate di città e paesi, su insediamenti o assembramenti di persone all'aperto, a meno di volare ad un’altezza tale da consentire, in caso di emergenza, un atterraggio senza porre in pericolo persone o beni al suolo.

3.1.4 -
Spargimento di sostanze o lancio di oggetti

Il lancio di oggetti o lo spargimento di sostanze può essere effettuato solo in conformità alle disposizioni ENAC ed in conformità a quanto reso noto con le pertinenti informazioni aeronautiche. Tale attività, quando prescritto, è oggetto di autorizzazione da parte dei competenti enti ATS. La documentazione che determina l’eventuale diniego dell’autorizzazione è conservata per tre mesi e viene mostrata a richiesta.


Aggiornamento del 22 agosto 2008: leggi qui gli incredibili sviluppi.



L'inquietante filmato di Niko che costituisce la prova della deliberata irrorazione chimico-biologica.




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lunedì 18 agosto 2008

Scie chimiche in Italia già nel 1996!

Su Notiziario U.F.O., bimestrale di ricerca ed investigazioni, del settembre-ottobre 1997, fu pubblicato un articolo a firma di Giovanni Cannavale dal titolo Stop and go Le evoluzioni di un U.F.O. fotografato sull'Isola d'Elba.

Si tratta di un'inchiesta, corredata di immagini fotografiche, su un misterioso ordigno volante. L'autore del testo prende in esame le fotografie scattate in alcuni giorni di luglio e di agosto del 1996 da C.S., concludendo che "il fenomeno non trova spiegazioni convenzionali ed è da inquadrarsi nel novero degli avvistamenti segnalati durante tutto il trascorso anno (1995 n.d.r.), ma con una differenza sostanziale: l'oggetto è stato fotografato alla luce del giorno, sia fisso nel cielo sia in movimento e con punti di riferimento incontrovertibili".

Tra i punti di riferimento inoppugnabili, Cannavale include un aereo inquadrato nell'istantanea che il ricercatore reputa la più importante della serie: vi si nota un velivolo con "scia di condensazione" che incrocia ad una certa distanza dall'U.F.O., immobile e luminoso nel cielo. L'aviogetto non è ben visibile nella fotografia, forse scattata al mattino presto, a causa di una densa foschia chimica.

Con il senno di poi e soprattutto con la dimestichezza acquisita con le chemtrails, si può affermare senza tema di smentita che, quella visibile nella foto, non è una scia di condensazione, ma una traccia chimica: si nota dallo spessore e dalla consistenza della scia doppia immersa in un cielo le cui sfumature cromatiche vanno dall'azzurro all'indaco. L'atmosfera è, però, lattiginosa, a causa evidentemente delle irrorazioni.

E' una testimonianza fotografica notevole: la prova che, sebbene le operazioni clandestine siano entrate a regime in Italia intorno al 2003-2004, almeno per quanto attiene al Nord Est, già negli anni precedenti si eseguivano sperimentazioni per manipolare l'atmosfera a fini strategici e militari. Il 1996 è l'anno in cui, per la prima volta, furono avvistati tankers a Hispaniola, cittadina del Canada: in seguito alle proteste dei cittadini, che accusarono disturbi più o meno gravi dopo il passaggio degli aerei, cominciò anche lo studio del problema per opera del giornalista Will Thomas.

Era solo l'inizio di una lunga e funesta saga.



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sabato 16 agosto 2008

Conferenza sulle scie chimiche a Pisa

Sabato 30 agosto 2008, alle ore 17:00, presso la sede della Pubblica assistenza di Pisa in Via Bargagna 2, si terrà la conferenza dal seguente titolo: Le scie chimiche: perché vengono rilasciate nei nostri cieli, quali sono le conseguenze sulla Terra e sull'uomo.

Relatore sarà il Dottor Marzio Matteoli del Gruppo Stargate Toscana.

Per raggiungere la sede del convegno, bisogna percorrere la strada che congiunge Pisa a Cisanello: la sede è sulla sinistra per chi viene da Pisa; sulla destra per chi proviene da Cisanello.



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Scie chimiche? CARABINIERI TUTELA AMBIENTE. Dove trovarli

Per le vostre segnalazioni ai Carabinieri del N.O.E. sulle quotidiane irrorazioni clandestine, fate riferimento ai seguenti numeri di telefono ed indirizzi di posta elettronica. Dimostrate che ci siete e che non siete addormentati. Il N.O.E. ha il dovere di agire. E' suo compito istituzionale ed è vostro legittimo diritto esigere che tale organismo si adoperi in risposta alle segnalazioni dei cittadini.


Gruppo CC.T.A. Treviso 0422318030 ccgrptatvcdo@carabinieri.it
NOE Alessandria 0131235668 noealcdo@carabinieri.it
NOE Bologna 051553220 noebocdo@carabinieri.it
NOE Brescia 0303771519 noebrcdo@carabinieri.it
NOE Genova 01035605955 noegecdo@carabinieri.it
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venerdì 15 agosto 2008

Chemtrails fibers 2008

Il gentilissimo Massimo Fratini di Segnidalcielo ci segnala l'importante testimonianza di un utente dello Utah (U.S.A.) relativa alla raccolta di filamenti reperiti dopo il passaggio dei soliti aerei della morte. Si tratta di polimeri? E' molto probabile. Di seguito la traduzione del resoconto.


Brian, cittadino di Cedar City, nello stato dello Utah scrive: "Ho raccolto questo materiale che riempie l'aria. Ovviamente è materiale di ricaduta delle scie chimiche ed ora è necessario che sia esaminato in un laboratorio privato. E' molto difficile maneggiarlo, senza alterare la sua forma originaria. Sembra avere dei piccoli barbigli che si attaccano come colla; inoltre riflette la luce. Tutto quello che posso affermare è che si vedono ogni giorno queste fibre: nessuno se ne accorge, sebbene aleggi di fronte a loro.

A mio parere, si tratta di una nuova sostanza collegata alle chemtrails che vengono diffuse nei nostri cieli".

Fonte:
http://www.coasttocoastam.com/



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