sabato 31 marzo 2012

La desertificazione dell’Europa: comprendere i piani del governo occulto

Molti si domandano quali vantaggi traggano le classi dirigenti dalla siccità che sta colpendo molti paesi europei, spesso gli stessi (Portogallo, Spagna, Italia…) già prostrati dalla crisi economica e dissanguati da governi rapaci. Qui una barriera igroscopica rintuzza una perturbazione, là una squadriglia di aerei chimici dissolve delle nubi che potrebbero portare delle piogge, un po’ in ogni dove i sali di bario prosciugano l’atmosfera: i campi inaridiscono, le falde acquifere si abbassano, i fiumi subiscono un crollo della portata, il livello dei laghi decresce… Ormai la situazione è giunta ad un punto di non-ritorno: si prospettano una primavera ed un’estate asciutte con temperature sopra la media, foriere di una consistente evaporazione. Ne risentiranno l’agricoltura e, con effetto domino, tutti i settori legati al primario. Gli incendi che, nella stagione calda, inceneriscono ettari di boschi e di macchia mediterranea, divamperanno ancora più numerosi e distruttivi, complici l’aridità atmosferica e del suolo.

Quali benefici possono ricevere le élites sataniste da questa desertificazione ottenuta con lustri di guerra climatica? E’ presto detto: conseguiranno un totale controllo delle derrate e delle risorse idriche, tanto più costose quanto più esigue. La spaventosa Monsanto ha già da anni pronte sementi geneticamente modificate in grado di resistere - si dice - sia alla siccità sia ad inquinanti come l’alluminio. La privatizzazione dell’acqua, espulsa dalla porta grazie al referendum, rientrerà dalla finestra dapprincipio con la creazione di società a capitale misto. I profitti per le multinazionali, che già monopolizzano il lucroso mercato delle acque minerali, si accresceranno ulteriormente. Gli agricoltori, obtorto collo, cominceranno ad usare sementi transgeniche: dubitiamo che i timidi veti europei o di singole nazioni possano respingere o arginare l’invasione degli ultracorpi. Se non si riuscirà a debellare il nemico, presto le corporations otterranno il diritto esclusivo sul cibo e sull’oro blu. Così potranno soggiogare la popolazione.

In un quadro di tal genere, ci si interroga su quale potrà essere il futuro delle aziende biologiche e biodinamiche, dei settori di nicchia che vedono nelle attività in sintonia con la natura una filosofia di vita, più che un’impresa economica. Comunità ecosostenibili, cooperative eque e solidali… saranno tollerate dal sistema o verranno, prima o dopo, con qualche pretesto, emarginate ed annichilite? Invero, tutta la galassia di villaggi, fattorie, piccole aziende ecologiche riusciranno a sopravvivere all’attacco concentrico della Geoingegneria, di un fisco sempre più esoso, di una legislazione penalizzante? Per di più la carenza di precipitazioni e la contaminazione della biosfera rischiano di erodere e di fagocitare le oasi biologiche. Ci si domanda se queste piccole realtà locali, basate sulla valorizzazione della biodiversità, delle colture tradizionali, di uno stile di vita semplice e sano, non rischino di essere snaturate in un sistema, dove, ad esempio, il denaro elettronico ha sostituito il contante o in cui tutti gli approvigionamenti dipendono da uno stato-Leviatano. Un altro quesito si pone: il mondo del biologico è conscio delle minacce e dei pericoli che provengono da un potere che, quando non riesce a dominare il dissenso, lo adultera dall’interno, infiltrando dapperttutto pseudo-verdi? [1]

Bisogna oggi cominciare a pensare che, rebus sic stantibus, non è più possibile salvare questo pianeta con i suoi abitanti: presumibilmente solo una palingenesi potrà garantire ad una minoranza una vita degna di questo nome, mentre l’infelice Gaia si tramuterà in una landa sterile, popolata da schiavi microchippati.

E’ comunque ora di denunciare quanto di romantico e di velleitario, nonostante i fini nobili e le lodevoli opere, alberghi in certe iniziative che prescindono da una lotta netta ed energica contro la Biogeoingegneria con tutti i suoi corollari, in progetti che ignorano una presa di coscienza dell’inganno millenario. Si ha l’impressione che le “riserve indiane” siano destinate ad essere o spazzate via o a diventare mete per cittadini beoti e gaudenti, smaniosi di rimpinzarsi di primi piatti, formaggi e salumi che di biologico avranno solo l’etichetta.

[1] Si pensi ad un’idea come quella dell’orto biologico sul terrazzo di casa: gli apparati permetteranno la commercializzazione di semi naturali o la stessa coltivazione sui poggioli non sarà vietata, magari appelandosi a qualche cavillo giuridico? A proposito di biologico, si deve constatare che oggi giorno i media di regime lo demonizzano, mentre decantano le inesistenti virtù delle biotecnologie.


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mercoledì 28 marzo 2012

La N.A.S.A. ammette le scie chimiche

La N.A.S.A., l'agenzia pseudo-scientifica e militare controllata dal Pentagono, famigerata per le sue bugie, le manipolazioni ed i programmi "educativi" che insegnano agli studenti a confondere le scie tossiche con innocue nubi, ammette la Geoingegneria. Nel seguente articolo è citato il trimetilalluminio, un composto velenoso disperso dagli aerei della morte, all’origine delle singolari iridescenze che il fisico canadese Neil Finley definisce “firme chimiche”. Le varie “sperimentazioni” sono probabilmente anche la causa del collasso subito dalla termosfera, strato comprendente la ionosfera, bombardata, come è noto, dalle emissioni elettromagnetiche dei sistemi H.A.A.R.P.

All’alba del 27 marzo, alcuni cittadini, lungo la costa orientale degli Stati uniti, hanno osservato un quintetto di ammassi di “piume” nel cielo notturno. Erano i traccianti chimici rilasciati nella parte alta dell’atmosfera terrestre da cinque razzi lanciati dalla Virginia.

La descrizione, all’interno del testo, delle "nubi lattiginose" si addice perfettamente alla fisionomia delle scie venefiche che vediamo ogni giorno nel cielo. Dimentichiamo gli scopi scientifici: tutte le ampollose dichiarazioni ufficiali nascondono i soliti ignominiosi pretesti per inquinare l'atmosfera e per controllare il pianeta.


Tra le 60 e le 65 miglia sopra la superficie terrestre, si trova una regione poco compresa dell'atmosfera terrestre. E' zona in cui si snoda una corrente che tocca una velocità di 200-300 miglia all'ora. Ad una quota inferiore rispetto a quella in cui orbitano i satelliti, superiore, però, a quella dove incrociano gli aerei, questa jet stream costituisce un bersaglio perfetto per un particolare tipo di esperimento scientifico (sic), condotto con appositi razzi. Alcuni razzi, della lunghezza di quaranta metri, saranno sparati verso il cielo per brevi spostamenti di otto-dieci minuti, permettendo agli scienziati di sondare strati dell'atmosfera, altrimenti difficili da raggiungere.

Nel mese di marzo, la N.A.S.A. ha lanciato cinque razzi per studiare questi venti d'alta quota e la loro intima connessione con i complicati modelli di corrente elettrica che circondano la Terra. In primo luogo, come si scoprì negli anni ‘60 del XX secolo, i venti di questa corrente a getto non devono essere confusi con la corrente a getto inferiore che si trova a circa 30.000 piedi, attraverso cui volano gli aerei passeggeri e che è considerata nelle previsioni meteorologiche. L'esperimento è stato progettato per ottenere una migliore comprensione dei venti d'alta quota e per consentire agli scienziati di definire un modello delle regioni elettromagnetiche dello spazio che possono danneggiare i satelliti artificiali e distruggere i sistemi di comunicazione. L'esperimento contribuirà anche a spiegare come gli effetti dei disturbi atmosferici in una parte del globo possano trasferirsi in altre parti del globo nell’arco di un giorno o due.

I cinque razzi-sonda, all'interno del progetto noto come Anomalous Transport Rocket Experiment (ATREX), sono stati lanciati dalla rampa di Wallops in Virginia ed hanno rilasceto un tracciante chimico. Il composto, il trimetilalluminio (altamente tossico, n.d.t.), forma colorate nuvole lattiginose che consentono a chi opera sul campo di "vedere" i venti nello spazio e di monitorarli con telecamere. Infine, due dei razzi sono stati dotati di una strumentazione atta a misurare la pressione e la temperatura dell'atmosfera.

Fonte: tankerenemy.blogspot.it

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lunedì 26 marzo 2012

Muore il giocatore di pallavolo Vigor Bovolenta

Un Un altro decesso di un atleta pare purtroppo confermare un ferale trend: aumentano i casi di sportivi, sia a livello agonistico sia amatoriale, vittime di infarto del miocardio. Scrivevamo un paio di mesi addietro: "Una recente ricerca dimostra che un numero sempre maggiore di maratoneti è colpito da infarti. Troveremo sempre qualcuno pronto a fornire spiegazioni tanto rassicuranti quanto speciose, ma non saremo molto lontani dal vero, se penseremo che l’aumento degli attacchi cardiaci fra gli atleti possa essere ricondotto alla dispersione, tra gli altri veleni, di bario, il metallo pesante che indebolisce i muscoli... ed il cuore è un muscolo". Vigor Bovolenta (sit ei terra levis) è dunque un'altra vittima inconsapevole della Biogeoingegneria clandestina ed illegale? Ai lettori la forse non ardua risposta.

Ad una settimana circa dall'arresto cardiaco che ha colpito il calciatore Fabrice Muamba, episodio che per fortuna sembra stia per risolversi positivamente, un altro evento tragico funesta il mondo dello sport. E' morto il giocatore di pallavolo Vigor Bovolenta, durante l'incontro Volley Forlì-Lube: il match si stava disputando ieri sera (24 marzo) a Macerata. Ne danno notizia le agenzie di stampa e la Volley Forlì, squadra nella quale militava Bovolenta.

Ore 00.40. Vigor Bovolenta è morto poco dopo la mezzanotte all'ospedale di Macerata. Il giocatore si era sentito male nel corso del terzo set, accasciandosi a bordo campo, appena chiesto il cambio. Sono stati inutili i tentativi di rianimazione. […] Il primo pensiero di tutta la Volley Forlì va alla sua famiglia, i genitori, la moglie Federica ed i suoi quattro bambini.

Aveva trentasette anni. Non sono ancora note le cause della morte. Tutti riferiscono di un malore. L’A.N.S.A. riporta le ultime frasi del giocatore: : "Mi gira la testa, aiutatemi ché cado". Si è toccato il fianco sinistro, vicino al cuore e si è accasciato a terra. Sembrerebbe potersi ipotizzare un evento cardiaco. Vigor Bovolenta aveva giocato nella nazionale di Velasco e, durante i suoi ventuno anni di carriera, aveva disputato 533 partite in A1, vincendo due scudetti, due Coppe dei Campioni, un mondiale per club e quattro World League.

Fonte: Questionedelladecisione


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venerdì 23 marzo 2012

Allarme per la siccità nell'Italia centro-settentrionale

Si aggrava di giorno in giorno la siccità nel Nord Italia. Dimentichiamo le "spiegazioni" dei centro meteo ufficiali: la principale, se non unica causa dell'anomalia climatica, che sta prosciugando l'Italia centro-settentrionale, è da ricercarsi nelle incessanti e massicce attività igroscopiche. I fronti imbriferi vengono, infatti, intercettati già sulle coste del Portogallo ed in quei pochi casi in cui una perturbazione riesce ad intrudersi, per quanto indebolita, sulla Francia e sulle Alpi occidentali, viene distrutta senza pietà. La carenza di piogge è quindi da imputare a pesanti manipolazioni atmosferiche perpetrate con il fine di aggirare il risultato del referendum sull'acqua, con cui fu evitato che la gestione del prezioso liquido finisse tra le grinfie di diaboliche multinazionali. Una volta in cui la quantità d'oro blu sarà ancora più esigua, con il pretesto di un'oculata amministrazione delle risorse idriche, si creeranno società in cui i privati avranno un ruolo preponderante e strategico. Le tariffe saliranno in modo esponenziale, consentendo alle aziende di accumulare profitti enormi, mentre l'agricoltura sarà danneggiata in modo tanto grave da convincere gli imprenditori del settore a coltivare piante transgeniche, resistenti all'aridità. Infine l'Italia, con la scusa di voler affrontare il problema, stipulerà contratti con società israeliane che si occupano di generare la pioggia, attraverso la tecnica del 'cloud seeding'... La siccità, addebitata da meteorologi bugiardi e collusi con gli avvelenatori, ad aberrazioni naturali del clima, è uno dei tanti "doni" elargiti dal funesto governo di Matto Morti. Auspichiamo che, per contrappasso, colui precipiti nell'inferno per essere divorato da una sete inestinguibile.

L’inverno meteorologico si è ormai da poco concluso ed ha lasciato un’eredità pesante in termini di mancanza di piogge nel Nord Italia. Purtroppo il trend séguita ad essere sempre orientato a condizioni favorevoli al persistere della siccità.

L’inverno, sebbene non sia la stagione delle precipitazioni per il Nord Italia, è stato quest’anno particolarmente secco. Gran parte dell’Arco alpino ha ricevuto pochissima neve ed in alcune zone del Settentrione si raggiungono deficit pluviometrici compresi tra il -60% ed il -80% della piovosità media.

La mappa pluviometrica illustra la quantità media di pioggia giornaliera caduta in Europa ed in Italia durante l’inverno meteorologico appena terminato. Concentrando l’attenzione sull’Italia, si nota come, mentre nel Sud Italia sia presente una piovosità media giornaliera che raggiunge i 6 mm al giorno sui settori ionici, al Nord e sulla Toscana tale quantitativo è inferiore ad 1 mm. Infatti su alcune vallate alpine, ma anche in vaste aree del Triveneto in tre mesi sono caduti meno di 50 mm. Le precipitazioni sono comunque risultate scarse anche su molte regioni del Centro.

Il livello dei fiumi e dei laghi alpini è piuttosto basso e la situazione è destinata a peggiorare, se non interverrà un deciso cambio di circolazione in grado di riportare le piogge, anche perché con il progredire della stagione, l’aumento delle temperature incrementerà l’evaporazione, disseccando ancor più il suolo. La causa del fenomeno, come già spiegato in altre occasioni, è da imputare all’anomala persistenza dell’alta pressione sull’Europa occidentale, anticiclone che impedisce alle perturbazioni atlantiche di raggiungere l’Italia da Ovest(sic).

Fonte: centrometeoitaliano.it

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lunedì 19 marzo 2012

Nikola Tesla al crocevia tra scienza e coscienza

Nikola Tesla, genio, inventore autodidatta nacque a Smiljan (nell’attuale Croazia) il 10 luglio 1856. Suo padre era un pope della Chiesa ortodossa serba; sua madre era una donna di genio, di grande inventiva e dalla memoria prodigiosa. Le origini sono umili. A diciassette anni, Nikola cominciò a vedere nella mente delle immagini d'apparecchiature, come se fossero state proiettate davanti a lui su uno schermo. Principiò a mettere a punto questi dispositivi senza disegni, schemi e calcoli ma per semplice memoria visiva, riuscendo sempre a farli funzionare. Tesla aveva il potere di memorizzare all'istante tutto quello che vedeva, anche una pagina intera di qualunque libro, senza leggerla, solo con un colpo d'occhio. Era una portentosa facoltà ereditata dalla madre. Trasferitosi negli Stati Uniti, inventò un ripetitore telefonico ed un metodo per produrre correnti alternate ad alta tensione e ad alta frequenza. La corrente alternata, appunto che tutti noi oggi usiamo, si deve a lui.

Il geniale inventore, già ai primi del XX secolo, aveva dichiarato di aver progettato un’autovettura in grado di alimentarsi grazie alla corrente presente naturalmente nell'etere. Era una fonte di energia infinita, sicura e pulita. Tesla non sarà ricordato per l'invenzione che avrebbe potuto rivoluzionare il mondo e la società intera, ma qualcosa da lui comunque abbiamo ereditato: basta spostarci in Iraq o in altri teatri di guerra, dove forse non tutti sanno che l'esercito statunitense ha impiegato le cosiddette "armi ad energia diretta". Le basi per una simile tecnologia bellica furono poste negli anni ’40 del XX secolo proprio da Tesla. Durante i primi anni del XX secolo, il genio aveva iniziato a lavorare al suo progetto per un “raggio della morte”. Nel 1942 il progetto era pronto e Tesla lo propose agli Stati Uniti, quale arma per battere il Terzo Reich: fu considerato pazzo e la sua proposta non fu presa - ufficialmente - in considerazione.

L'acquisizione più importante dell'inventore slavo riguarda l'energia libera, che è presente in tutto l'universo e con cui creò apparecchi avveniristici, per ogni genere di necessità: sono apparati che funzionano senza fonte artificiale e che dunque non necessitano di energia prodotta da centrali e distribuita da tralicci e cavi con conseguente inquinamento elettromagnetico. Egli poteva manipolare l'etere a suo piacimento: l’etere sembrava svelargli i suoi misteri e si lasciava adoperare in tutti i modi, senza mai danneggiarlo.

Nel 1915 Nikola rifiutò il premio Nobel insieme col suo grande rivale Thomas Edison, reo di avergli rubato numerosi brevetti, ma che dire di Galileo Ferraris che nel 1885aveva inventato il "motore asincrono"? L'invenzione si fonda sull'esistenza di un campo magnetico rotante generato mediante due bobine fisse, tra loro perpendicolari, percorse da correnti isofrequenziali in quadratura. Così un cilindretto di rame, immerso nel campo magnetico, si mette in movimento, tra la meraviglia dei presenti, sotto l'azione delle forze elettrodinamiche tra campo rotante e correnti indotte. E' un'idea di cui si arrogò la paternità tre anni dopo proprio lo scienziato serbo. Forse, però, fu un caso si sincronismo e di ipercomunicazione. Quanto alla priorità circa certe invenzioni, è stato osservato che in molte occasioni, i ritrovati tecnologici furono ideati pressoché contemporaneamente ed in modo indipendente da due persone: si pensi alla fotografia, di cui nel 1839 si contesero la paternità sia Niepce sia Daguerre.

Nel 1943, anno in cui Tesla morì, tutti i documenti dello scienziato sul raggio della morte ed altri schemi e progetti furono misteriosamente trafugati. Parte di quei documenti è stata citata in un documento segreto del governo statunitense su un’arma ad elettroni (documento declassificato nel 1980). Il principio è quello di sparare contro il bersaglio un "proiettile" di energia, composto da materia elettricamente carica composta da elettroni, neutroni e protoni. Il tutto avviene attraverso un processo di ionizzazione dell’aria. L’applicazione letale di questa tecnologia è stata chiamata Pulsed Impulsive Kill Laser (P.I.K.L.). Una bella eredità, non c'è che dire... proprio come le armi sismiche, di cui Tesla è, suo malgrado, l’ideatore.

Personaggio umbratile ed umorale, ingenuo ed orgoglioso, Tesla è ancora oggi per lo più misconosciuto e nelle enciclopedie scientifiche a lui sono dedicate solo poche righe, nonostante il suo influsso sulla tecnologia attuale sia determinante in moltissimi campi.

Le sue ricerche sono, tra le altre cose, alla base dei sistemi H.A.A.R.P., scaturiti da idee - queste sì - plagiate dal dilettantesco e criminale "scienziato" Bernard Eastlund. Purtroppo la scienza non è del tutto neutra, a differenza di quanto si suole ripetere e le sue applicazioni si ritorcono quasi sempre contro l'umanità e contro il pianeta.

E' per questo motivo che vorremmo ricordare Tesla soprattutto per una sua massima: "La scienza senza coscienza è una perversione". La scienza vagheggiata dall'inventore serbo, in buona parte appannaggio degli antichi, è oggi morta, insieme con l’onestà intellettuale che egli antepose alle sue stesse mirabolanti realizzazioni, ma il suo esempio ha ancora molto da insegnarci.


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giovedì 15 marzo 2012

Mongolfiere chimiche

La fantasia perversa e la mente malata di “scienziati” mentecatti non smettono di suscitare indignazione e ribrezzo. I fautori della Geoingegneria, il “volto umano” della contaminazione deliberata in atto già da decenni, ne escogitano sempre delle nuove pur di avvelenare il pianeta con il pretesto di voler arginare il “riscaldamento globale”. Ora gli ingegnosi pazzoidi propongono di usare delle mongolfiere per disperdere altre tonnellate di veleni nella biosfera. Da rilevare che, a differenza di altri articoli circa la Geoingegneria, in quello che pubblichiamo sono per la prima volta menzionati “sali ed ossidi metallici”! Naturalmente il cosiddetto “effetto serra” da biossido di carbonio è una spudorata fandonia ed una bugia ancora più colossale è l’intento di salvare il pianeta. Comunque, quando la verità verrà a galla, sarà un vero miracolo, se “scienziati” organici al sistema e negazionisti riusciranno a salvare il c...

L’ultima spiaggia per combattere il global warming? Mongolfiere giganti che deviano i raggi solari rilasciando una sospensione di particelle chimiche.

La Geoingegneria non smette di stupire (sic). L’ultimo piano B per il salvataggio (sic) del pianeta dagli effetti del surriscaldamento globale (sic) arriva da un team di “scienziati” britannici di Oxford e Cambridge ed ha ancora una volta dell’incredibile. La squadra di ricercatori sta studiando la possibilità di realizzare un “vulcano artificiale” da “lanciare” nella stratosfera che possa, con le sue eruzioni, rilasciare quotidianamente delle particelle schermanti i raggi solari. L’idea sarebbe quella di creare una speciale mongolfiera gigante – della stessa ampiezza dello stadio britannico di Wembley – da lasciar sospesa a ventimila metri di altezza tramite un lunghissimo tubo; attraverso quest’ultimo, ogni giorno verrebbero trasportate e quindi rilasciate nell’atmosferia centinaia di tonnellate (!) di particelle di argilla, sali o ossidi metallici e acqua. La sospensione di goccioline, spiegano gli “scienziati”, impedirebbe parzialmente il passaggio dei raggi solari.

Una prima prova si svolgerà ad ottobre in un aeroporto in disuso a Sculthorpe, a nord di Norfolk, con un dirigibile a “palloncino”, dello stesso tipo impiegato normalmente dalle agenzie pubblicitarie. Il vulcano sarà portato in realtà ad altitudine di soli 1.000 metri e sarà collegato a terra con un semplice tubo da giardinaggio che scaricherà in aria soltanto acqua. Impiegando 10-20 vulcani galleggianti, in grado di riversare nell’atmosfera 10 milioni di tonnellate di particelle ognuno, si potrebbe ottenere un calo globale pari a 2 °C della temperatura, sostengono gli “scienziati”. Per quanto non esente da criticità, il progetto ha ricevuto l’appoggio di sir Martin Rees, l’ex-presidente della Royal Society, che nel 2009 si è detto favorevole al ricorso alla Geoingegneria in mancanza di risultati concreti dal fronte politico.

Fonte: rinnovabili.it


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lunedì 12 marzo 2012

Le distorsioni dei disinformatori

Propongo lo stralcio di un intervento su un forum per opera di un disinformatore. Se si supera il disgusto per gli strafalcioni e contenuti inverecondi esposti in modo sofistico, se ne possono trarre informazioni istruttive. L’asse portante del discorso è la distorsione: la verità viene completamente travisata e la realtà capovolta, ma con artifici retorici a volte raffinati. E’ inevitabile assimilare i negazionisti a Ser Ciappelletto, il protagonista della prima novella contenuta nel Decameron. Ser Ciappeletto è violento, empio, iracondo, lussurioso, vizioso, avido, ma, per mezzo di una falsa ed abilissima confessione, pur essendo stato un pessimo uomo in vita, inganna un ingenuo frate. Defunto, è reputato santo e chiamato San Ciappelletto. Il ritratto del personaggio è iperbolico e la situazione paradossale, ma la disinformazione ha travalicato l’inventiva di Boccaccio. Infatti non siamo al cospetto di un totale stravolgimento della realtà? Si legga questo primo paragrafo.

"Mah vedi io invece penso che un certo tipo di pensiero qualche danno lo faccia. E' il caso per esempio di quelli che ogni tanto scrivono in tanti forum e vivono angosce perlopiù inutili. E' capitato personalmente di imbattermi in chi purtroppo SUBISCE non tanto l'effetto denigratorio, ma i danni collaterali di un pensiero del genere, messaggi che portano ad una voglia di riscatto verso un problema INESISTENTE, messaggi che turbano..."

L’estensore assume un tono paternalistico: egli mostra di preoccuparsi che le notizie sulla Geoingegneria clandestina ed illegale possano generare turbamenti, angosce. Che atteggiamento soccorrevole! Occultare le verità più atroci diventa meritorio, poiché, in questo modo, non si inquietano i lettori, considerati dei minorati. E necessario un filtro; è opportuna la censura. Bisogna tranquilizzare, anzi anestetizzare l’opinione pubblica. Nell’espressione “voglia di riscatto verso un problema INESISTENTE” culmina l’ambiguità dell’”argomentazione” in cui si asserisce che le paure sono fondate sul nulla.

"Ragazzi, ma facciamoci un giro leggendo un pò "in terza persona", quanti ammettono di essere letteralmente terrorizzati da presunte fini del mondo? Quanti ragazzi si trovano isolati con questo falso problema che non riescono a confessare a nessuno se non online? Vivono un'autodiscriminazione (?) dal mondo esterno, da quello reale, portandosi addosso il fardello di chi vive questi inutili problemi e li tiene dentro come una pentola a pressione... E questo viene continuamente alimentato, gettando l'origine di problemi personali verso un "falso ambiente esterno" che non risolve nulla ma anzi.. alimenta il problema!"

Continua l’analisi pseudopsicologica: è psicologia d’accatto, ma comunque rovinosa. Con un salto audace, si passa dalle chemtrails alla “fine del mondo”. L’inquietudine conflagra nel terrore. Ci si avventura in una diagnosi con cui coloro che si occupano di problemi reali sono dipinti come asociali. La confusione aumenta con espressioni ancora più nebulose, come "falso ambiente esterno”. L’elocuzione degenera nell’enfasi stucchevole delle interrogative e delle esclamazioni. Il riferimento al “problema” diventa ossessione, coazione a ripetere, mantra. In verità, i negazionisti sono dei paranoici, perché, non distinguendo tra chimere e realtà, vivono in un mondo dei balocchi, del tutto inabili ad accorgersi delle effettive, concrete minacce provenienti dagli apparati.

"Tra l'altro, il sistema comunicativo delle notizie oltre ad essere in stile PNL Americano tipico delle televendite (ripetizione sempre dello stesso messaggio, dimostrazioni in cui si chiede esplicitamente di "non verificare" etc.) porta ad una grande rabbia interiore, sfiduciando le istituzioni e via via discriminando tutti".

Le tecniche della Programmazione neurolinguistica sono proprio quelle usate dalla casta degli occultatori, ma si incolpano gli altri di adoperarle. I delitti perpetrati dai negazionisti (dal favoreggiamento di reati ambientali alla diffamazione, dalla calunnia alla sostituzione di persona etc.) dovrebbero essere perseguiti, ma purtroppo… Prosegue dunque la sfacciata contraffazione della realtà poiché sono proprio i disinformatori che incitano a non documentarsi, a non verificare, inculcando l’accettazione acritica del principio d’autorità.

"Guardate qualsiasi video di icke (sic) per esempio, cosi come quelli sulle scie chimiche.. si parte con una frase chiave, poi una mezza ammissione, una mezza dimostrazione, di nuovo la frase chiave.. step2: altra mezza ammissione, di nuovo la frase chiave... si strumentalizza una prova, di nuovo la frase chiave. Questo è l'aspetto silenzioso e violento di ciò che online si sta vivendo in questi periodi. La negazione di qualsiasi fonte contraddittoria, l'indicazione di qualsiasi obiezione come elemento di un sistema di falsificazione".

E’ la solfa di prima con in più l’improntitudine infinita di chi definisce la consueta gragnuola di improperi e di false accuse “fonte contraddittoria” ed “obiezione”.

"Gli aspetti di circostanza che rischiano anche indirettamente di far sfociare nell'azione violenta una simile bufala, dovrebbero essere presi molto piu (sic) seriamente dalle istituzioni perchè si rischia di mettere in gioco anche la vita di chi, come me, alle scie chimiche non abbocca. e' molto peggio di quel che si può pensare...tu non sai chi legge certi blog che pensieri potrebbe avere in mente".

Nel discorso, estremamente involuto, si accusano i ricercatori ed i cittadini preoccupati di essere dei violenti: sono affermazioni gratuite ed offensive basate sulla demonizzazione del sacrosanto diritto di critica nei confronti del sistema e di singoli esponenti delle istituzioni. Ovviamente l’autore generalizza ed esagera per presentare gli avversari a tinte fosche. Il tono è presuntuoso. Si simula di nuovo preoccupazione, perché si ritiene che da un’inezia possa scaturire un problema, laddove, se la Geoingegneria fosse stata e fosse una frottola, nell’arco di pochi mesi, si sarebbe esaurita.

Dal testo si evincono le peculiarità salienti dei negazionisti: sono individui bifronti, ipocriti, proteiformi, infidi, gesuitici. Si adattano alle più disparate situazioni, cambiando sembianze come i camaleonti. La pacatezza e la cortesia che talora dimostrano, in verità, sono i lenocinii di una melliflua captatio benevolentiae. Maestri dell'inganno e della menzogna, cercano di adescare gli interlocutori con le loro maniere untuose ed un linguaggio a volte accattivante, ma torbido, percorso da ossessivi cliché. Qualora non vi riescano, il loro modus operandi subisce una metamorfosi: diviene sfrontato, irruente, bellicoso. Un tratto costante è la volgarità che degenera sovente nella scatologia. Si compiacciono del turpiloquio e di riferimenti a tutto ciò che è sporco, laido: profonde ed immedicabili tare sono all’origine di questi comportamenti.

Eppure gli occultatori amano esibire, in qualche occasione, una finta raffinatezza ora nell’eloquio ora negli atti: è in questi casi che risultano sommamente ridicoli e finti. Abituati a crogiolarsi nel fango, quando tentano di esibire un po’ di eleganza, assomigliano a cicisbei, sul cui viso, sotto una patina di candida e profumata cipria, si addensano strati di puzzolente sudiciume.


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venerdì 9 marzo 2012

A.M.I.S.R.: l'apparato erede di H.A.A.R.P.

Dovremo familiarizzare con un’altra sigla, A.M.I.S.R.: dietro questo acronimo si cela un sistema radar ufficialmente creato per studiare gli strati alti dell’atmosfera e quindi la ionosfera, ma che è uno sviluppo della tecnologia H.A.A.R.P. con tutte le ben note disastrose ripercussioni. Pare che A.M.I.S.R. sia stato recentemente adoperato per scatenare devastanti uragani negli Stati Uniti: i cicloni hanno causato numerose vittime… vittime dell’avanzamento scientifico.

L'Advanced Radar Modular Scatter Incoherent (A.M.I.S.R.) è uno sviluppo abbastanza recente impiegato nel programma scientifico (sic) mondiale di controllo dell’atmosfera per "possedere il tempo".

Vorrei richiamare la vostra attenzione circa le informazioni relative all'acquisizione atmosferica globale all'interno della comunità scientifica, in particolare, provenienti dalla S.R.I. (Stanford Science Foundation) all'interno della N.S.F. (National Science Foundation).

- Questo progresso consentirà al programma H.A.A.R.P di continuare ad operare con un acronimo nuovo, su scala globale.

- Le sue funzioni possono essere correlate ai brevetti di Bernard Eastlund, come nel caso di H.A.A.R.P.

- Vengono sfruttati i fattori e le variabili meteorologiche.

- In sostanza, A.M.IS.R. consta di apparati modulari per implementare le operazioni gestite con H.A.A.R.P.

A.M.I.S.R. è un, impianto radar mobile modulare che verrà usato da scienziati e studenti di tutto il mondo per condurre studi dell'atmosfera superiore e per osservare eventi meteorologici.

S.R.I. International, con una borsa di studio della National Science Foundation, sta compiendo uno sforzo collaborativo per lo sviluppo di A.M.I.S.R., la cui configurazione modulare è stata progettata per consentire una relativa facilità di trasferimento volta allo studio dell'attività atmosferica in tutto il mondo. Il funzionamento a distanza e la direzione del fascio elettronico permetterà ai ricercatori di operare e di dirigere il fascio radar per misurare con precisione ed istantaneamente eventi meteorologici in rapida evoluzione.

Una volta completato, A.M.I.S.R. sarà composto da tre paannelli radar separati, con ogni struttura formata da 128 blocchi dalla superficie di 30 x 30 metri quadrati. A.M.IS.R. è stato costruito in due fasi: il primo pannello è stato completato a Poker Flat (Alaska), ed è già stata impiegato per le indagini “scientifiche”. I restanti due pannelli sono in costruzione a Resolute Bay, Nunavut, Canada. [...]

L'Advanced Radar Modular Scatter Incoherent (A.M.I.S.R.) impiega apparati modulari allo stato solido e tecnologie che produrranno misure dell'alta atmosfera e della ionosfera con versatilità e potenza senza precedenti. A.M.I.S.R. è stato già installato al Poker Gamma Research Flat (PFRR), Chatanika, Alaska (65 ° N, 147 ° W) per studiare le aurore boreali.


Fonte: chemtrailsnorthnz.wordpress

Ringraziamo l'amico Ron per la segnalazione.

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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 5 marzo 2012

Morgellons: singolari correlazioni

Il curatore di Freeskies, cui si devono diuturni e diligenti studi circa la Geoingegneria clandestina e temi correlati in un’ottica olistica, investigando il Morgellons, ha individuato interessanti correlazioni tra questa atroce nanopatologia ed alcuni tratti genetici.

Ecco dunque le conclusioni cui si è addivenuti: sono conclusioni suscettibili di essere avvalorate o smentite da ricerche future. Il morbo colpisce per lo più individui con le seguenti caratteristiche: RH negativo [1], origini Nord europee o basche, presenza del gruppo U5 nel D.N.A. (il più antico) [2], occhi azzurri, verdi o grigi.

Queste peculiarità rafforzano l’ipotesi secondo la quale chi conclama la malattia non è compatibile con le “finalità” del morbo stesso, ossia il paziente sviluppa il rigetto nei confronti di questa anomala parassitosi che assomiglia ad una forma di cablaggio o di ‘scrematura’ genetica. Ci si accosta al paradosso per cui il soggetto malato è in realtà la persona che dovrebbe essere considerata sana, giacché reagisce ad un’aggressione bionanotecnologica.

Sarà una coincidenza, ma le specificità indicate sopra (RH negativo in primis) accomunano i malati di Morgellons ed un gruppo umano presumibilmente oggetto di interferenze esterne e di rapimenti perpetrati da militari.

E’ proprio in ambito militare che sono stati compiuti gli studi che hanno portato alla creazione di fibre biotecnologiche, del G.N.A, un D.N.A. in cui l’organico si interfaccia con l’inorganico. Questi spaventosi ritrovati, alla cui realizzazione hanno concorso soprattutto recenti scoperte nel quadro della fisica quantistica, della genetica e della biologia molecolare, sono magnificati dalle industrie ed esibiti come straordinarie invenzioni finalizzate a risolvere i problemi più diversi: ecologici, medici, energetici etc. Sono, invece, realizzazioni donde originano un inquinamento ambientale tanto spesso invisibile (nanosensori o M.E.M.S.) quanto micidiale e da cui è causato, tra le altre sindromi, il Morgellons che lacera la pelle e gli organi degli sventurati che si ammalano.

Non siamo sicuri che il “progresso scientifico” sia tanto benefico per l’umanità.


Note:

[1] Il fattore RH o fattore Rhesus, si riferisce alla presenza di una proteina, il fattore RH apunnto, sulla superficie dei globuli rossi o eritrociti. La presenza o l'assenza del fattore RH è un elemento ereditario. In base a questo elemento, la popolazione si distingue in due gruppi: RH positivi, in cui è presente, e RH negativi, in cui è assente. I gruppi sanguigni sono correlati alla presenza o meno sulla membrana cellulare dei globuli rossi di determinati antigeni, definiti agglutinogeni, poiché gli anticorpi, che li riconoscono in maniera specifica, provocano l’agglutinazione degli eritrociti sulla superficie esterna. Il gruppo RH negativo pare essere contrapposto agli altri, giacché privo di un antigene che avvicina vari primati e l’uomo. Il fattore RH negativo è più frequente tra le etnie in genere emarginate ed oppresse, come i Baschi ed i Gaelici (Irlandesi, Scozzesi, Gallesi, Bretoni…). La bipartizione genetica, di origine molto remota, potrebbe adombrare la possibilità che la specie umana sia composta da due raggruppamenti principali, in parte incompatibili.

[2] L'aplogruppo U5 che per primo si diffuse in Europa è un insieme di individui discendente da una femmina vissuta intorno a 52.000 anni fa. L'U5 è reperibile tra i popoli finnici e meno frequentemente in Medio Oriente ed in alcune regioni dell'Africa, suggerendo perciò una migrazione di ritorno (back-migration) dei popoli dall'Europa settentrionale verso il sud.

L’aplogruppo (dal greco: απλούς, haploûs, unico, semplice") è un complesso di aplotipi tra loro differenti, tutti, però, prodotti dallo stesso aplotipo ancestrale. Per questo, per quanto differenti, tutti gli aplotipi di un aplogruppo presentano mutazioni presenti nella forma ancestrale, insieme con ulteriori polimorfismi che, invece, li rendono specifici e dissimili tra loro. In genetica umana, i più studiati sono l'aplogruppo del cromosoma Y (Y-D.N.A.) e l'aplogruppo del D.N.A mitocondriale (mtD.N.A.), che possono essere usati per definire le popolazioni genetiche. Y-D.N.A. è trasmesso solo attraverso l'eredità paterna (da padre a figlio), mentre il D.N.A. mitocondriale è tramandato solo attraverso quella materna (dalla madre ai figli di ambo i sessi). Quindi Y-D.N.A. e mtD.N.A. possono cambiare solo tramite mutazione e non per ricombinazione di materiale genetico tra genitori.


Fonti:

Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, s. v. Aplogruppo, Aplotipo, RH.
Freeskies, Negligenze intenzionali, 2012




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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 2 marzo 2012

Liguria, Piemonte e Provenza squassate da boati e terremoti

Recentemente un terremoto ha scosso la Provenza e l’Italia nord occidentale. L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha diramato i seguenti dati in merito al sisma: è stato un terremoto di magnitudo (Ml) 4.4, avvenuto alle ore 23:37:55 italiane del giorno 26/Feb/2012 (22:37:55 26/Feb/2012 - UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'I.N.G.V. nel distretto sismico delle Alpi Cozie. La profondità è stata di 6,9 kilometri.

La regione, come chiarisce François Thouvenot, dell’Istituto di Scienze della Terra di Grenoble, è un territorio sismicamente attivo, dove, però, sono di solito rilevati microsommovimenti e non forti scosse. Uno "sciame" di oltre 16.000 terremoti di magnitudo tra 1,3 e 2,7 è stato registrato tra il 2003 e il 2004. L'intera area è attraversata da profonde faglie, ma, secondo i geologi, è difficile stabilire se i sismi siano dovuti alla pressione della placca africana o alla rotazione della microplacca adriatica che include Italia, Montenegro e Serbia.

Sia come sia, in tutto il mondo i terremoti sono, in questi ultimi anni, aumentati sia di numero sia di intensità: è noto che alcuni di questi eventi sono stati provocati, manipolando la ionosfera con i sistemi H.A.A.R.P. I riscaldatori ionosferici con la loro energia colpiscono la ionosfera: tale energia si riverbera sulla terra, come contraccolpo, causando il cedimento delle linee di faglia. Forse il sisma rilevato nelle Alpi Cozie non è stato artificiale, ma le incessanti e massicce manipolazioni dei fenomeni atmosferici e geologici in qualche misura, prima o poi, incidono e, già altre volte, le nebbie chimiche, come quelle osservate prima del terremoto, sono state foriere di sommovimenti tellurici. Non si può, infine, escludere una rovinosa sinergia tra attività solare ed “esperimenti” strategici.

Sarà una coincidenza, ma il 28 febbraio è stato udito un forte boato, poco prima delle 13:00 ad Arma di Taggia (Imperia) ed in buona parte della Valle Argentina. Molti residenti hanno pensato ad un altro terremoto, ma una deflagrazione simile è stata sentita anche nel Cuneese, sia nella città capoluogo della ‘Granda’ sia in alcune vallate. Né le forze dell’ordine né i Vigili del fuoco, cui si sono rivolti cittadini in allarme, si sono pronunciati sulle possibili cause dell’assordante fragore: la solita bambinesca spiegazione del bang ipersonico è stata ventilata da alcuni giornalisti, ma gli organi ufficiali questa volta hanno preferito tacere.

Le attività chimico-biologiche, di natura militare, implicano obiettivi che il pubblico medio non può neanche immaginare: detonazioni e terremoti sono probabilmente le terribili manifestazioni di operazioni segrete ancora più terribili.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

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