domenica 29 giugno 2014

Inquinamento da traffico aereo: a rischio la salute di chi vive vicino agli aeroporti

L’ISDE (Associazione medici per l’ambiente) di Viterbo individua, anche se in modo implicito, nella geoingegneria illegale la principale causa di patologie gravi o letali nonché la sempre maggiore incidenza di numerose affezioni. L’associazione non cita espressamente le chemtrails, ma vi allude attraverso il riferimento alle polveri generate dai combustibili aerei ed il cenno alle operazioni aeroportuali (leggi “voli clandestini”) svolte durante le ore notturne. Allarmismo ingiustificato? Esagerazioni? Entriamo in un ospedale, soprattutto nei reparti di oncologia, pneumologia e neurologia e capiremo se si tratta davvero di denunce iperboliche ed immotivate…



Malattie cardiovascolari, respiratorie, neoplastiche, disturbi della sfera neuro-comportamentale, disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione nei bambini: per l'Associazione italiana medici per l’ambiente sono queste le conseguenze per chi abita nelle adiacenze di un aeroporto (e per coloro che sono sottoposti all’”aerosolterapia”, ossia TUTTI… n.d.r.).

Il trasporto aereo provoca inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. E’ un dato ormai riconosciuto scientificamente e comprovato in modo incontrovertibile da decenni di studi e ricerche. Ad affermarlo è l’Associazione italiana medici per l’ambiente (ISDE) di Viterbo. “Le popolazioni che vivono in prossimità degli aeroporti, come quelle residenti a Ciampino, Marino e nel X Municipio di Roma - proseguono gli esperti - pagano pertanto, in termini di malattie e cause di morte correlate anche a questa particolare forma d’inquinamento, il prezzo più alto di scelte che hanno spesso messo al primo posto il profitto di pochi, invece che la salute dei cittadini”.

L’ISDE, che ha partecipato a Ciampino al convegno 'Aeroporto, ambiente, salute, territorio' promosso dal Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino, cita come riferimenti studi già realizzati e in corso di essere completati dell’A.R.P.A. - Lazio, del Dipartimento di epidemiologia e prevenzione della Regione Lazio, dell’Università “La Sapienza” e dell’Università “Tor Vergata”, entrambi atenei dell’Urbe.

“In questi lavori scientifici - ha indicato nella sua relazione Antonella Litta, rappresentante dell’ISDE di Viterbo - sono stati rilevati e studiati molti degli effetti sanitari già noti e generati dal trasporto aereo, soprattutto negli anni che hanno registrato un forte incremento del numero di voli nell’aeroporto di Ciampino, ovvero malattie cardiovascolari, respiratorie, neoplastiche, disturbi della sfera neuro-comportamentale, disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione nei bambini, e - aggiunge - una riduzione della qualità della vita per compromissione della qualità del sonno, a causa delle operazioni aeroportuali svolte nelle ore notturne”.



La dottoressa Litta ha poi evidenziato come il trasporto aereo, incrementato dai voli ‘low-cost’ per lo più al servizio del cosiddetto ‘turismo mordi e fuggi’, “provochi gravissimi danni al clima (per i gas serra e le polveri generate dai combustibili usati per la propulsione degli aerei) e come il surriscaldamento climatico e le sue conseguenze (alluvioni, desertificazioni, cicloni sempre più violenti, recrudescenze di particolari malattie infettive, riduzione della disponibilità di acqua potabile), abbiano ricadute drammatiche sull’intera umanità ed in particolare sulle popolazioni più povere del pianeta, quelle che per la stragrande parte non usufruiscono e non possono usufruire del trasporto aereo, ma che ne subiscono le nocive conseguenze e che vengono costrette a forzate migrazioni sanitarie”.

La rappresentante dell’ISDE di Viterbo lancia una appello alle istituzioni “affinché subito siano drasticamente ridotti i voli sull’aeroporto di Ciampino, prospettandone anche la possibile chiusura, in considerazione - avverte - della preoccupante situazione sanitaria determinata dalla lunga esposizione della popolazione a molteplici fattori d’inquinamento ambientale, di cui gran parte generata proprio dalle attività aeroportuali”.

Fonte: ecodallecittà.it


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La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

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Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 25 giugno 2014

Guerra climatica in Italia: come è cambiato il modus operandi dal 2005 ad oggi


Era il mese di maggio 2005, allorquando notammo che qualcosa di anomalo si verificava nei cieli di Sanremo. Presto focalizzammo il problema, concludendo che le attività di guerra climatica iniziate alcuni lustri prima negli Stati Uniti, ora erano appannaggio anche dell'Italia e quindi, giocoforza, comprendevano anche la nostra città. Da allora sono passati nove anni. Molti governi fantoccio si sono succeduti ed hanno continuato ad avallare, coprire e favorire le operazioni di geoingegneria clandestina che, via via, si sono estese a tutto il territorio italiano nonché in tutto il mondo. Se, infatti, escludiamo paesi come la Siria e pochi altri, la diffusione di nanopartcolato di metalli pesanti e polimeri è ormai una prassi consolidata a livello globale.

Attualmente, come assodato, questo... lavoro è ora assegnato nella quasi totalità a velivoli commerciali che, spesso e volentieri, viaggiano anche senza passeggeri a bordo ed assolvono quelle che già nel 1997 Edward Teller giustificava come attività volte a contrastare un inesistente riscaldamento climatico, in realtà puerile foglia di fico adoperata per giustificare l'illegale distruzione della biosfera.

I negazionisti assoldati dalle istituzioni governative, i meteorologi militari e civili, gli accademici collusi proseguono nel tentativo di giustificare la presenza di impossibili coperture artificiali con la solita spiegazione: "Sono semplici scie di condensazione, quindi si tratta di innocuo vapor d'acqua". Acclarato che essi mentono è d'uopo ora concentrarci, dopo anni di osservazione, sulle tecniche che, dal 2005 sino ai giorni nostri sono state attuate in Italia per adempiere il compito di facilitare le radiocomunicazioni terra-terra e terra-atmosfera. Ciò, come più volte illustrato, si ottiene impedendo la formazione di nubi imbrifere che costituiscono un ostacolo alla trasmissione dei segnali in radiofrequenza. Per conseguire tale obiettivo, sono diffusi metalli igroscopici e polimeri, ma è sui tempi ed il modus operandi che vogliamo gettare uno sguardo attento.

Torniamo indietro al 2005 e descriviamo quanto veniva allora osservato.

a) Le attività di aerosol clandestine si conclamavano attraverso le classiche scie di tipo persistente. Esse si allargavano un po' alla volta sino a formare una densa e compatta copertura artificiale, dai contorni definiti e che oscurava totalmente la luce solare. Le operazioni erano condotte principalmente da velivoli KC-10, KC-135, MD-80, MD-81, Tupolev, Learjet.

b) Le attività cominciavano verso le 9:30 del mattino e si protraevano sino ad aver distrutto del tutto i cumuli da bel tempo che si erano formati naturalmente nelle ore precedenti. Di solito la devastazione si concludeva verso fine mattinata o, al massimo, nel primo pomeriggio. Dopodiché, compiuta la missione, tutto quel traffico aereo si interrompeva bruscamente. Bisogna comunque notare che a quell'epoca servivano molte ore per distruggere pochi chilometri quadrati di formazioni nuvolose. Ora non è così. Attualmente quanto prima impegnava decine di velivoli e diverse ore, può essere svolto in poche ore e con l'intervento di un numero davvero esiguo di aeromobili.

c) Erano sporadici i sorvoli notturni e comunque era ancora possibile osservare nubi basse cumuliformi sia di notte sia di giorno, almeno sino a quando esse non erano distrutte ed il cielo era mediamente celeste e non bianco.

d) Almeno per quanto riguarda Sanremo, fulcro della nostra costante osservazione, le attività di geoingegneria clandestina si concentravano nel weekend, mentre gli altri giorni della settimana non si osservavano aerei di sorta in quota ed il cielo era naturale.

e) NON ESISTEVANO aerei che producessero scie di tipo evanescente o non persistente.

Agli inizi del 2007 le cose cambiarono. Compirono la loro prima apparizione le scie chimiche evanescenti. Queste si potevano notare al termine delle operazioni eseguite con l'uso di scie chimiche durature ed una volta che le formazioni nuvolose naturali erano state dissolte. All'epoca le definimmo "scie di mantenimento", in quanto queste tracce effimere avevano chiaramente lo scopo di evitare la formazione di nuove nubi basse, abbattendo l'umidità relativa (UR), così come è comprovato dall'osservazione delle radiosonde di zona. Nel contempo, si conseguì una dissimulazione, giacché molti le scambiavano, come d'altronde succede ancora oggi, per scie di condensazione. Di questo spiacevole risultato dobbiamo ringraziare l'errata cassa di risonanza che, da anni, blatera di scie persistenti come unica caratteristica per distinguere le scie chimiche dalle scie di condensazione. Non fatevi ingannare! Aerei tanto bassi da poter essere avvistati ad occhio nudo, non devono emettere alcuna scia, neppure non persistente.

Bisogna ribadire che le irrorazioni avvenivano in pieno giorno. Cominciavano non prima delle 9:30 del mattino e terminavano non appena le nuvole naturali erano state sostituite da velature artificiali, in genere nel primo pomeriggio. Questo particolare è importante e di seguito vedremo perché.

E' proprio nel 2007 che sui portali meteo e nelle previsioni RAI dell'Aeronautica militare italiana comparve per la prima volta la dicitura "innocue velature". Innocue? Per quale motivo bisogna specificare che sono innocue?



In quell'anno fu forte la pressione sui meteorologi che in qualche modo dovettero giustificare la presenza di centinaia di scie persistenti, lunghe centinaia di chilometri (un non senso per la fisica che spiega la formazione delle contrails), sulle mappe satellitari. Giunse in soccorso anche la N.A.S.A.. L'ente gestito dal Pentagono pubblicò alcuni documenti "scientifici" nei quali "spiegava" che quelle scie erano e sono "contrails" e che gli "esperti" stavano e stanno cercando di capire per quale motivo esse oscurano il cielo e creano effetto serra. Poveri idioti, diremmo, ma in realtà essi trattano l'opinione pubblica stessa come una massa di imbecilli e ci riescono benissimo! Anche gli astronauti italiani si cimentarono nella pubblicazione di foto di quelle che loro definiscono "affascinanti scie di condensazione, segno della civilizzazione", istantanee scattate in orbita. La propaganda orwelliana era stata avviata. Anche nei film, nei documentari, nella cartellonistica, negli spot televisivi, sui libri di scuola fu tutto un fiorire di decorative "scie di condensazione". La gente si deve abituare! E si abitua.

La conoscenza del fenomeno "scie chimiche", però, si diffuse di pari passo con la veemenza delle azioni di disturbo della disinformazione: gli artefici delle operazioni di guerra climatica non si sentirono al sicuro. Così cambiarono le strategie e nel 2009 principiò quella che nel linguaggio militare si definisce "dissimulazione" o "mimetizzazione". Gli Italiani furono i primi a mettere in pratica le nuove tecniche e non è un caso, perché è nel nostro paese che la consapevolezza per opera di una piccola ma destabilizzante fetta della popolazione, era in preoccupante aumento più che altrove.

Si decise perciò di spostare la quasi totalità delle operazioni di aerosol che usano scie durevoli nelle ore notturne, così da disperdere una fitta coltre di particolato igroscopico con il favore delle tenebre: è un metodo utile a prevenire la formazione di cumuli nel primo mattino, non appena sorge il sole. Si opera quindi a prevenire la formazione di nubi basse, piuttosto che distruggerle quando si sono ormai formate.

La coltre neurotossica si nota benissimo nelle mappe SAT24 dall'alba alle prime ore del mattino. Essa, via via si diffonde in bassa quota, formando una fitta foschia bianca, mentre le poche e sparute nubi basse si disgregano di pari passo. Chi si alza al mattino presto può notare un frenetico andirivieni di aerei che rilasciano scie persistenti. I velivoli spariscono all'improvviso, prima che albeggi. Il cielo è già sgombro: non c'è una sola nuvola! Su tutto fluttua la nebbia di ricaduta... la stessa che osserviamo nelle mappe satellitari in tempo reale. Il cielo ha già assunto la sua mortale colorazione bianchiccia, dovuta alla presenza di nanoparticolato di metalli. I metalli riflettendo la luce solare, restituiscono quel cadaverico colore al quale ormai in tanti si sono, ahinoi, assuefatti. Attenzione! Qui c'è una differenza sostanziale: assistiamo alla presenza di una indefinita coltre bianchiccia, leggermente azzurrina (tale colore è dato dagli additivi a base di manganese). Non si osservano nubi, ma nemmeno scie. Negli anni precedenti le coperture artificiali erano coltri dai confini netti e si potevano notare le scie persistenti che, incrociandosi a scacchiera, le originavano allargandosi. All'estero è prassi ancora consueta. Forse al di fuori dei confini italiani la fisica dell'atmosfera è differente?

Durante le ore diurne, quindi, essendo già state sottratte nottetempo le condizioni per la formazione di nubi cumuliformi, si prosegue alla chetichella, impiegando aerei di piccole dimensioni (in genere A-319 ed A-320 appartenenti a varie compagnie civili), che rilasciano a bassa altitudine elementi igroscopici evanescenti che difficilmente si fanno notare, in quanto si disperdono in pochi secondi o minuti. Molti pensano che queste siano scie di condensazione e che quei velivoli, giacché piccoli alla vista, siano molto alti: in realtà incrociano ad altezza cumulo, poiché sono sfruttate le correnti ascensionali di modo che il particolato igroscopico fagociti le nuvole, non appena entra in contatto con esse.

Come confermato dai bollettini meteo, la formazione di nubi basse è limitata alle aeree dell'entroterra, a scarsa densità abitativa e/o in assenza di postazioni UMTS nonché wireless. Qui i sorvoli a bassa quota sono pressocché assenti o rari ed infatti le nubi ancora si generano. Di norma quindi, come ratificato dai previsori, piove nell'entroterra (ove l'acqua contenuta nelle idrometeore costituisce tutto sommato un problema trascurabile), ma non sui centri abitati o sulla costa. Ciò si deve vedere nell'ottica del progetto R.F.M.P. In questo breve filmato ne sono descritte le dinamiche.

Quindi, riassumendo.

Oggi, nel 2014, le scie igroscopiche di tipo durevole sono impiegate SOLO se è necessario bloccare, deviare o inibire un fronte perturbato. Nelle altre circostanze e soprattutto in presenza di alta pressione, sono dispersi (di giorno) prodotti chimici a bassa persistenza, facilmente scambiabili per scie di condensazione, ma che non lo sono, in tutta evidenza, data la quota di rilascio. Almeno sino dal 2009, come precisato, le operazioni di guerra climatica si concentrano durante le ore notturne, al riparo da sguardi indiscreti e solo nelle notti di luna piena ci si potrà avvedere di quello che questi criminali combinano. Da alcuni anni ormai la stragrande maggiornaza delle attività di aerosol clandestine è appannaggio dei velivoli commerciali, attraverso l'uso di carburanti ed additivi ad hoc. Basta visitare i portali delle grandi aziende petrolifere (tra queste anche una italiana) per verificare di persona che l'alta concentrazione nell'acqua piovana e nelle falde freatiche di metalli come alluminio, bario e manganese, è dovuta all'uso di tali elementi in additivi e carburanti avio, checché ne dica la disinformazione. Aveva ragione l'ex Ministro della difesa dell'allora Governo Berlusconi quando affermava che i militari non sono impegnati in operazioni di guerra climatica. E' vero... hanno delegato per lo più il lavoro sporco alle compagnie aeronautiche civili, come d'altronde suggerito da Edward Teller nel 1997. Però le artificiali velature sono in grado di prevederle...

Insignificanti dunque le modifiche da apportare ai velivoli civili e militari, per cui sono forvianti nonché destituite di ogni fondamento le testimonianze di autosedicenti ingegneri aerospaziali che cianciano di aver installato bomboloni a bordo di aerei militari.

Ora, se come asseriscono i negazionisti, si tratta di scie di condensazione, qualcuno ci spieghi com'è possibile che queste abbiano negli anni modificato il loro aspetto nonché la loro evoluzione e come sia spiegabile in modo oggettivo e dati alla mano che il traffico civile sia ora più intenso di notte piuttosto che di giorno.

Vorremmo porre queste ed altre domande al sottotenente Stefania De Angelis (Ufficio generale per la Comunicazione dell’Aeronautica militare). Sarà disposta a risponderci? Ne dubitiamo assai.

Per concludere vogliamo sottoporvi l'estratto di una legge italiana, risalente al 1994, che certifica come la guerra climatica sia stata sancita dai nostri governanti, benché costoro continuino a fingere di non sapere. Qualcuno ci chiederà: "Ma se le scie chimiche servono ad impedire le precipitazioni, per quale motivo avvengono i nubifragi?". Vi rispondiamo con le parole del meteorologo di regime Luca Mercalli, il quale, interrogato sulla questione, asserisce piccato: "L'acqua da qualche parte deve pur cadere!". Così, se inibiamo le precipitazioni in una determinata area, queste si sfogano in un'altra con maggiore veemenza.

Legge 36/94

Usi delle acque

1. [..]
2. Con decreto emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, dal Ministro dell'ambiente (Altero Matteoli n.d.r.), di concerto con il Ministro dei lavori pubblici, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, è adottato il regolamento per la disciplina delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell'acqua.


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domenica 22 giugno 2014

Europa centrale: spariscono dai radar tredici aerei

Europa centrale: i segnali trasmessi dai trasponder di tredici velivoli si sono improvvisamente interrotti. Il fatto è difficile da spiegare: potrebbe essere collegato ai prodromi della tempesta solare che il 13 giugno ha causato un parziale black out satellitare. Possono essere implicate le aberrazioni della magnetosfera: non si dimentichi che dal I sec. d.C. il campo magnetico terrestre è caratterizzato da un progressivo indebolimento. Se fenomeni naturali ostacolano le attività clandestine nei cieli di tutto il mondo, ben vengano. Si può, però, congetturare anche un’interferenza elettromagnetica artificiale, in qualche modo collegata con le consuete e massicce operazioni di geoingegneria illegale o con esercitazioni della N.A.T.O. Infine ricordiamo che alcuni velivoli impegnati nelle operazioni di geoingegneria clandestina, contraddistinti da ID falsi, all'improvviso spariscono dai radar, come avvenuto nel caso degli aerei civili e militari cui si è accennato.



Dopo che un caccia F/A-18 dell’U.S. Navy è precipitato su una città negli Stati Uniti, un aereo militare cinese da addestramento è caduto su un villaggio della Cina ed un caccia iberico Eurofighter si è schiantato in Spagna, adesso, giunge notizia che ben tredici voli civili, tra cui alcuni passeggeri, sarebbero spariti dai radar austriaci per venticinque minuti. I fatti sarebbero occorsi ben due volte, rispettivamente il 5 giugno ed il 10 giugno u.s. Sono gli stessi giorni in cui gli aerei militari hanno subìto i fatali incidenti.

Stando ai dati emersi dalle torri di controllo austriache ed alle dichiarazioni di Marcus Poahanka di Austro Control, il fenomeno non è nuovo: negli ultimi mesi si era già verificato in Germania e nella Repubblica ceca. Anche Eurocontrol e la European Aviation Safety Agency dell'Unione europea indagheranno per tentare di venire a capo delle inspiegabili sparizioni.

Oltre allo scalo di Vienna, gli aeroporti precedentemente interessati dalla perdita delle tracce radar sono stati quello di Praga, Monaco di Baviera e Karlsruhe. Secondo Poahanka, l’anomalia è riconducibile ad un malfunzionamento del trasponder degli aerei. Poahanka non ha voluto indicare le unità coinvolte nell’incidente, ma ha rassicurato i giornalisti dicendo che non si è corso alcun rischio: è stato immediatamente stabilito un contatto radio con i piloti e sono state adottate tutte le misure previste in caso di emergenza.

Fonti: RT, gabrielelombardo

Articolo correlato: La scomparsa del volo MH-370 e la guerra elettronica: quale nesso?, 2014


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UN AIUTO PER TANKER ENEMY - Il Comitato "Tanker enemy" dal 2006 è impegnato nella divulgazione e nella denuncia dello spinoso tema noto come "scie chimiche" o "geoingegneria clandestina", tramite la pubblicazione di articoli, video, documenti, traduzioni e per mezzo di varie iniziative (ad esempio, l'indagine sulle polveri sottili). Questo lavoro ha richiesto e richiede un impegno quotidiano con il conseguente dispendio di energie e risorse. In questi anni il blog "Tanker enemy" e quelli collegati hanno garantito, anche grazie al contributo di lettori e sostenitori, un'informazione indipendente e circostanziata a tal punto da suscitare la reazione del sistema. Questa reazione si è tradotta, oltre che in attacchi di ogni genere, nell'apertura di procedimenti "legali", volti all'oscuramento del blog e dei siti ad esso correlati. Sono procedimenti all'origine di notevoli difficoltà pratiche e di cospicui esborsi per avvocati e consulenti tecnici. Auspichiamo perciò un fattivo sostegno sotto forma di donazioni e di altri interventi (gratuito patrocinio, consulenze...) affinché il Comitato possa continuare ad agire nell'interesse della collettività. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che accoglieranno, per quanto nelle loro possibilità, il presente appello. Il Vostro contributo è assolutamente fondamentale al fine di permetterci di proseguire con il nostro operato. Qui la pagina Paypal per eseguire una donazione.


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giovedì 19 giugno 2014

Gli ultimi giorni del pianeta Terra


Even though we can’t afford, the sky is over. Anche se non ce lo possiamo permettere, il cielo è sparito. (Serj Tankian, The sky is over)

Disfacimento

E’ proprio necessario riportare fonti e tradurre articoli per dimostrare che, se non accadrà un miracolo, il pianeta e l’umanità sono spacciati? Non occorre elencare i flagelli che stanno colpendo una Terra già fortemente provata da un modello di “sviluppo” aberrante.

Dalle radiazioni di Fukushima alle diuturne, esiziali operazioni di geoingegneria abusiva, dalle contaminazioni di ampie aree a causa dell’uranio impoverito alle discariche ed agli inceneritori che avvelenano l'aria, il suolo e le falde acquifere, dal traffico di rifiuti tossici alla deforestazione, dall’acidificazione degli oceani a causa del rilascio di gas naturale al deterioramento dell’ozonosfera, dall’estinzione di numerose specie viventi all’inquinamento elettromagnetico, è tutto una sequela di disastri da tempo annunciati, invano denunciati.

Gaia sembra ormai una bolgia dantesca. Si respira un’atmosfera da basso impero: il disfacimento, però, a differenza di quanto accadde nel III secolo, non è la ripercussione di un concorso di eventi sfavorevoli, quanto il risultato di un declino programmato in cui le parole d’ordine sono “crisi” e “devastazione”. Sono ferite inferte ad un’umanità sempre più debole e disorientata, blandita solleticando un fatuo narcisismo, una mal intesa e distorta rivendicazione di diritti.

Il gonzo di Firenze

Il sistema agisce per ledere e distruggere, ma sempre mascherando le sue azioni perverse che sono presentate come benefici: una campagna per le vaccinazioni, un’iniziativa per “tutelare” l’ambiente, una raccolta di fondi per compiere ricerche su una “malattia genetica rara”, una legge per combattere la disoccupazione… Ogni intervento, nel mondo orwelliano in cui siamo costretti a sopravvivere, va letto al contrario.

Probabilmente lo scenario più agghiacciante, ma spacciato per mirabolante innovazione a favore dei cittadini, è quello prospettato dal gonzo di Firenze: costui ha anticipato che presto ogni italiano riceverà un codice per consentirgli di gestire tutte le esigenze (rapporti con la pubblica amministrazione, movimenti di denaro, fruizione di servizi, istruzione…). E’ palese l’intento: digitalizzare l’intero spettro delle attività per trasformare gli individui in numeri che possono essere cancellati pigiando un tasto.

Che sia stato un minus habens a preannunciare il marchio, non cambia la sostanza delle cose, giacché il giullare tosco è il portavoce di poteri forti, gli stessi poteri che fomentano conflitti in ogni dove, tramano “rivoluzioni”, depredano risorse, massacrano intere etnie. Le loro parole sono di miele, ma il loro cuore è gonfio di fiele. Dai pulpiti, dalle logge, dalle tribune essi proclamano a gran voce di volersi adoperare per la pace, per la libertà e giustizia, ma covano un odio feroce che li sprona a scatenare guerre, a schiacciare i popoli, a prevaricare.

Una via d’uscita

Il cantante statunitense di origini armene, Serj Tankian, nell’epica canzone intitolata “The sky is over” (Il cielo è sparito), grida il suo dolore di fronte ad un mondo dilaniato in cui i carnefici rovinano paesi ed economie, dove la noncuranza della massa impedisce e rinvia la presa di coscienza, il semplice gesto, per dirla con James Hillman, di “guardare in alto”. “Guardare in alto” non significa solo – ed è già pratica auspicabile – volgere gli occhi al firmamento per prendere contezza della sua tragica metamorfosi, ma soprattutto preservare quell’attitudine a vedere oltre le contingenze e la superficie, ad intraprendere un percorso difficile ma significativo verso un riscatto risolutivo. E’ un’attitudine del tutto negata a disinformatori vecchi e nuovi, ai Quisling, ai persecutori a cottimo, ai ciarlatani scientisti. Il loro attuale successo, il loro ignominioso trionfo, conseguito grazie al sostegno dell’establisment e ad una corruzione capillare, è caparra di una disfatta ingloriosa, definitiva.


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domenica 15 giugno 2014

Sapore di metallo


Nell’articolo intitolato “How persistent aerosol plumes are being changed to short non-persistent plumes to fool the public”, 2012, “In che modo le scie persistenti sono state sostituite da quelle evanescenti per ingannare gli osservatori", l’autore di Globalskywatch, confermando gli studi Tanker Enemy, compie un’acuta disamina, rilevando che la geoingegneria clandestina non si interrompe mai, pure quando il cielo appare “sereno”. Dal suo ampio dossier, in cui sono affrontati temi che abbiamo già sviscerato, estraiamo le parti in cui l’attivista si sofferma sullo sgradevole odore metallico legato alle chemtrails. Da precisare che tutti possono registrare il caratteristico lezzo di zolfo, usato come elemento igroscopico. Soprattutto di sera o dopo una debolissima pioggia chimica zaffate di zolfo si diffondono in ogni dove.



Dopo aver avuto contatti con centinaia di osservatori delle scie chimiche in tutto il mondo per anni, credo di poter stabilire che tra tra il 2% ed il 5% della popolazione sia in grado di sentire l'odore e il "gusto" scie chimiche. Io appartengo a questa categoria.

Essere in grado di sentire con il gusto e l’olfatto le chemtrails e di sperimentare gli orribili sintomi associati alla loro dispersione (irritazione alle vie respiratorie, allergie, senso di spossatezza etc.), mi ha aiutato a capire che i brevi ed evanescenti pennacchi che la gente oggi vede (che alcuni chiamano erroneamente "contrails”) non sono per nessun motivo scie di condensazione. Queste “tracce chimiche” hanno un forte sapore metallico e causano gli stessi disturbi che le persone accusano, quando sono diffuse le scie chimiche persistenti.

Quando le scie durevoli sono state sostituite, soprattutto in assenza di perturbazioni da inibire, da quelle evanescenti, alcuni hanno continuato ad avvertire il solito sentore metallico, anche se più amaro. Ho coniato un’espressione per definire questa esalazione, swamp water, ossia miasma che ricorda quello che si sprigiona dalle acque delle paludi.

Lo stesso olezzo si dovrà avvertire nelle cabine dei velivoli commerciali che prelevano l’aria dall’esterno. Orbene, lo stesso gusto ed odore si notano, se si viaggia in aereo. Così abbiamo la prova che, anche quando non si scorgono le classiche scie persistenti che tendono ad espandersi, sono sempre irrorati veleni, sia con scie temporanee o addirittura con composti finemente nebulizzati, quindi pressoché invisibili.

Fonte: globalskywatch , 2012


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mercoledì 11 giugno 2014

Mentre le aziende biologiche sono in crisi, la Monsanto incrementa i suoi già abnormi profitti


Un generale in pensione ci ha confermato che la geoingegneria clandestina è un affare lucroso, soprattutto per multinazionali agro-alimentari e le aziende farmaceutiche: sono, infatti, stipulati dei contratti tra militari, compagnie aeree civili da un lato, e potenti società dall'altro, ora per convincere obtorto collo gli agricoltori ad usare sementi transgeniche in terreni contaminati dai metalli, ora per diffondere patologie. Si notino le pubblicità che, ad ondate, promuovono farmaci contro le micosi, contro le allergie etc. L'articolo che proponiamo denuncia la crisi delle aziende biologiche negli Stati Uniti: esse tentano di sopravvivere, nonostante una normativa vessatoria e combattendo condizioni climatiche e del suolo avverse. Il biologico ha le ore contate anche in Europa?



Gli agricoltori biologici ed il nostro vettovagliamento alimentare corrono un enorme rischio, dovendo fare i conti con il governo statunitense e con le scie chimiche. Le scie chimiche sono agenti chimici o biologici deliberatamente dispersi nella biosfera per una molteplicità di scopi. Questi composti inquinano il suolo, l'acqua e l'aria, minando la salute di uomini, animali e piante.

Aspettate! La Monsanto ha brevettato delle sementi che resistono a condizioni meteorologiche e pedologiche estreme, garantendosi dei giganteschi introiti, mentre le aziende che producono frutta ed ortaggi biologici sono in forte difficoltà.

I semi transgenici della Monsanto sono appositamente progettati per crescere in terreni che contengono alte concentrazioni di alluminio. L'alluminio è uno degli ingredienti principali delle scie chimiche. Se questo avvelenamento continuerà, la vera agricoltura biologica diventerà impraticabile in un futuro non molto lontano. Quando l’alluminio inquina il suolo e l’acqua, uccide le colture. Negli esseri viventi provoca malattie!

Il problema con le scie chimiche è che ciò che va su, prima o poi deve venire giù. Le piante sono particolarmente sensibili all’impoverimento ed alla contaminazione dell’humus. E’ un problema serio che si riflette sull’alimentazione.

I semi transgenici della Monsanto sono stati sviluppati per sopportare condizioni climatiche estreme, alte concentrazioni dii sale e di metalli pesanti (bario, alluminio, stronzio, manganese, cadmio, ferro, nichel etc.). Abbiano un'ulteriore prova che il diabolico esecutivo statunitense e le spaventose multinazionali agro-alimentari controllano la produzione e l’approvvigionamento delle derrate.

Buon appetito! Il veleno è servito!

Fonte: geoengineeringwatch

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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 9 giugno 2014

Epidemia di polmonite atipica nel Feltrino (articolo di Eleonora Scarton)


In provincia di Belluno si stanno diffondendoi focolai di una polmonite anomala, i cui sintomi sono per lo più quelli descritti dal Dottor Leonard Horowitz, il medico statunitense che ha coniato l’espressione “influenza chimica” per designare una varietà di sindromi provocate direttamente o indirettamente dalle irrorazioni. Le chemtrails, infatti, da un lato deprimono il sistema immunitario, rendendo l’organismo vulnerabile a molte patologie, dall’altro contengono o veicolano microorganismi all’origine di varie infezioni batteriche. Anche le sempre più frequenti micosi dipendono in gran parte dalla geoingegneria clandestina, poiché nei serbatoi degli aerei, dai cui carburanti provengono i filamenti, tendono a proliferare le spore fungine.

Una polmonite atipica ha colpito il Feltrino, insinuandosi nelle persone in maniera subdola. “Non tutte le polmoniti sono uguali - spiega il primario di Pneumologia dell'A.S.L. 2, Franco Maria Zambotto - quella classica è nota a tutti e si manifesta improvvisamente con tosse, malessere e febbre molto alta. Il medico, durante la visita, riesce a sentire rumori polmonari e così elabora la diagnosi che va confermata con una radiografia”.

In questi ultimi tempi, però, alla normale polmonite si è affiancata anche una forma "atipica" che quest'anno sembra avere conosciuto un picco particolare, causato dai forti sbalzi termici (sic). “In questo caso - prosegue Zambotto - le persone colpite manifestano malessere generale, dolori ossei e muscolari simili a quelli causati dall'influenza, tosse secca e non catarrosa, con febbre non sempre alta”.

Fonte: Il mattino


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venerdì 6 giugno 2014

Obama in prima linea nella disinformazione sui cambiamenti climatici che minacciano gli Stati Uniti

Stiamo per pagare la tassa più clamorosa nella storia dell'umanità. Ci aspetteremmo dei vantaggi. Vorremmo capire il motivo di questa spesa, ma in realtà lo scandalo dimostra che la base scientifica è solo fumo, una giustificazione disonesta. (James Delingpole)

Obama, il fantoccio dell'Impero di U.S.A.tana, lancia l'allarme sui cosiddetti "cambiamenti climatici" che, secondo il Gotha bugiardo degli "scienziati" mettono a repentaglio l'economia e gli equilibri ambientali del Nord America. E' vero: i fenomeni atmosferici sono stravolti negli Stati Uniti ed in Canada (e non solo), ma il caos ambientale non è originato dalle emissioni di biossido di carbonio, bensì dai pesanti e diuturni interventi di geoingegneria abusiva, come dimostrano, ad esempio, gli innumerevoli studi pubblicati da Dane Wingington. Eppure tra gli araldi del climate change di matrice antropica annoveriamo, oltre ai disinformatori classici, anche ambigui "ambientalisti". Per costoro il problema è sempre il cosiddetto "effetto serra", la montatura del secolo. Le "risoluzioni" che essi propongono sono in linea con molte nefande strategie imposte dai globalizzatori. Si farnetica di diffondere e rafforzare la “green economy”, un’altra delle molteplici frodi ideate dal sistema: spacciata come un insieme di pratiche che dovrebbero ridurre l’impatto delle attività produttive sugli ecosistemi, è in realtà greed economy, l’economia dell’avidità. Qualcuno crede che si possa combattere la battaglia contro le manipolazioni dell'ambiente, aggregandosi a certi personaggi carismatici ma infidi. Stanno allevando delle serpi in seno e probabilmente se ne accorgeranno quando sarà ormai troppo tardi.



Aumento del livello dei mari ed uragani devastanti che mettono in pericolo le coste. Piogge e nubifragi sempre più violenti che provocano alluvioni mai viste. Periodi di caldo estremo che durano più di quanto ogni statunitense vivente ricordi. Il clima sta diventato una minaccia sempre più reale per il futuro dei cittadini statunitensi, come dimostrano i disastri provocati dalla siccità in California, dai tornado in Oklahoma o dalle inondazioni in Florida. A lanciare l'allarme è un rapporto di 1.300 pagine intitolato 'National climate assessment' e redatto da una squadra di oltre 300 “scienziati” ed “esperti” per la Casa Bianca.

Il dossier sottolinea la necessità di una svolta nelle politiche ambientali di Washington, svolta che il presidente Barack Obama si prepara ad intraprendere facendo della lotta ai cambiamenti climatici una delle priorità dell'ultima parte del suo mandato. Il documento - secondo le anticipazioni - suggerisce in dettaglio le linee-guida che dovranno ispirare l'agenda verde (sic) della Casa Bianca sino al 2016, indicando al presidente la strada da seguire nella fase più ambiziosa dell'attuazione del suo piano ambientale: quella della drastica riduzione delle emissioni di gas serra delle centrali elettriche (siamo alle solite, n.d.r.).

"Il cambiamento climatico era considerato un problema di un futuro lontano, ma si è spostato con forza nel presente', si legge in una bozza del rapporto, nella quale si sottolinea come "le prove sono visibili dappertutto". E gli Statunitensi "stanno notando i cambiamenti intorno a loro".

Le conclusioni sono ancora al vaglio della Casa Bianca, ma la sostanza di base rimane invariata: il dossier rileva che la temperatura media negli Stati Uniti è aumentata di circa 0,8 gradi centigradi dal 1895 ad oggi, ma l'80% di tale crescita è avvenuta a partire dagli anni Ottanta. l'ultimo decennio è stato il più caldo mai registrato nel paese. "Non vi è alcun dubbio che il clima sta cambiando - afferma Don Wuebbles, “scienziato” dell'Universita' dell'Illinois e principale autore dello studio. Così gli esperti prevedono che gli Stati del Midwest e del Nord-Est degli Stati Uniti vedranno un aumento di nubifragi ed un maggior rischio di inondazioni, mentre sulla costa Atlantica, nel Golfo del Messico ed in Alaska, a causa dell'innalzamento del livello del mare, gli abitanti saranno colpiti da un numero maggiore di mareggiate. I residenti delle città costiere, soprattutto in Florida, vedranno un numero più frequente di inondazioni.

Non a caso un recente studio ipotizza che Miami, proprio come Venezia, possa rischiare davvero di trovarsi un giorno sommersa dalle acque. A lanciare un appello all'azione è anche il segretario generale dell'O.N.U. (Organizzazione dei nazisti uniti, n.d.r.), Ban Ki-moon. Da Abu Dhabi, dove ha partecipato ad una riunione ad alto livello in vista del summit sul clima che si terrà a New York il prossimo 23 settembre, Ban Ki-moon ha detto che il mondo deve battersi con forza per fermare gli effetti del 'climate change'. "Vi chiedo di avere una visione coraggiosa e di intraprendere azioni che possano catalizzare il cambiamento", ha esortato, “poiché, se non agiremo in fretta, saranno cancellati tutti i nostri piani per una maggiore prosperità e sicurezza globale".

Fonte: ANSA

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lunedì 2 giugno 2014

Siria aggirata dai voli commerciali internazionali


La Siria, fino a pochi anni fa, era un paese nel complesso prospero e civile dove Musulmani e Cristiani (cattolici, ortodossi e monofisiti), Arabi, Aramei (Semiti) e Curdi (Indoeuropei) convivevano pacificamente sotto la guida del presidente Asad. Asad è di fede alawita, una confessione islamica sciita, ma considerata talora eretica dalla maggioranza sunnita, poiché gli Alawiti tendono a deificare Alì, cugino e genero del Profeta, un po’ come i Cristiani nel IV secolo trasformarono Gesù in Dio. Gli Alawiti sono una confraternita esoterica il cui rispetto per i cinque pilastri dell'Islam è reputato da taluni esclusivamente formale. Alawiti (arabo Alawiyya, ﻋﻠﻮﻴـة, ossia discendenti di Alì), è termine che fu coniato dall’amministrazione francese per indicare la setta musulmana sciita dei Nuṣairī e la regione da loro abitata, fra Tripoli e Laodicea. Benché rappresentino solo il 20% della popolazione siriana, gli Alawiti hanno rivestito un ruolo di rilievo nella storia della Siria indipendente. Presenti soprattutto nella classe militare, dalle loro fila sono uscite personalità come Zaki al-Arsuki, fondatore del partito Ba’th siriano, e Hafiz al-Asad, presidente dal 1971 al 2000, nonché l'attuale presidente, Bassar Hafiz al-Asad

Le élites mondialiste, sempre pronte ad accendere focolai di guerra per perseguire i loro nefandi obiettivi di egemonia economica e politica, hanno gettato benzina sulle divisioni religiose all'interno della Siria: non è un caso se i cosidetti ribelli, in realtà mercenari, sono finanziati ed armati non solo dagli Stati Uniti, ma anche da paesi come l'Arabia saudita a maggioranza sunnita. Così la Siria è diventata il teatro di una guerra sanguinosa, in cui le carneficine, la distruzione, gli esodi dei civili sono all'ordine del giorno. Assad resiste, nonostante le feroci offensive degli "insorti" e la propaganda occidentale che lo dipinge come un demonio che avrebbe persino usato un arsenale chimico vietato dalla Convenzione di Ginevra, armi, invece, impiegate dai mercenari, come emerso da una commissione d'inchiesta internazionale. Tuttavia la Siria è ormai una bolgia dantesca, mentre l'indifferenza dell'opulento Occidente relega il conflitto nelle ultime pagine di giornali e telegiornali, dopo l'enfasi sulla "politica" interna con i battibecchi (finti) tra Renzi, Grillo, Alfano, Berlusconi e nullità simili. Il 3 giugno 2012, in occasione dell'insediamento del nuovo Parlamento siriano, Asad pronunciò un discorso in cui accusò (a ragione) i rivoltosi di essere dei terroristi, asserendo inoltre che la guerra civile è orchestrata da potenze straniere.



Non sappiamo come si svilupperà la situazione siriana: Putin sostiene Asad, ma in modo poco convinto, per ragioni di Realpolitik o di altra natura. Non dimentichiamo che nel mondo nessuno mosse un dito per difendere il presidente libico Gheddafi: la Libia, dopo il preludio di una tetra “primavera araba”, fu invasa dalla solita coalizione di guerrafondai occidentali, una masnada capeggiata da Stati Uniti e Francia con il pretesto di “esportare le democrazia”. Oggi la Libia è precipitata nel caos e nella miseria, con violenti scontri tra fazioni che si contendono il potere e le risorse.

Torniamo alla Siria: se si osservano le mappe satellitari e le schermate di Flightradar, si nota che lo stato medio-orientale è aggirato dai voli commerciali internazionali. Ciò con ogni probabilità spiega la presenza di cieli e nubi naturali. L'impiego di speciali carburanti ed additivi per i voli civili ha ridotto, invece, i nostri cieli ad una putrida coltre chimica. Ci viene spiegato che è tutto normale, mentre Renzi, il cacicco del Partito demoncratico, propone il trattamento sanitario obbligatorio per chi osa manifestare anche un timido dissenso. Evidentemente, però, la fisica dell'atmosfera è differente in Siria. Il suo territorio è evitato dalle compagnie coinvolte nella geoingegneria clandestina e così il firmamento del martoriato paese è ancora terso e solcato da bei cumuli. Piccola consolazione…

Articolo correlato: Libia Libera, 2011


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