mercoledì 30 novembre 2016

Scie chimiche: dipendente aeroportuale rivela come sono attrezzati gli aerei civili per le operazioni di geoingegneria

Che cosa succede negli scali: un insider rivela i sotterfugi con cui gli aerei civili sono adattati e predisposti per le micidiali operazioni di geoingegneria clandestina.



Pubblichiamo alcune informazioni riferiteci da un tecnico aeroportuale circa gli stratagemmi adottati negli scali aerei per predisporre i velivoli commerciali alle mortali attività di biogeoingegneria abusiva. Ogni commento è superfluo.

Ho tenuto d'occhio i tecnici che ispezionano spesso la "nuova pinna" degli Airbus 319 e 320. Posso confermare che è un dispositivo ATTIVO, sebbene sia difficile stabilire a che cosa serva di preciso. Sembra proprio un nuovo “giocattolo”. Quello che mi duole è lo zelo che profondono i tecnici su questi dispositivi: agiscono con un'aria di superiorità da "salvatori del mondo". Non so come li indottrinino, ma sono belli convinti.

Cominciano a comparire anche sugli altri aerei i ‘dispersori’ sotto le ogive di coda. Questo è di un A-320 della Easyjet. Sembra che i nostri tecnici facciano ‘scuola’ per gli addetti alla manutenzione in altri aeroporti. In più emerge un fatto curioso: gli Airbus 320 ed i 737-800 delle compagnie Easyjet e Ryanair stranamente caricano i bagagli nelle stive anteriori, come se avessero già del peso in più in coda.



In pratica, dopo aver avuto il totale del carico da imbarcare passeggeri, merce, carburante etc., si manda un telex e si aspetta la risposta con la distribuzione.



Gli A-319 caricano DIETRO alla stiva n° 4. Prima era la 5 che si trova proprio in fondo. Se non ci stanno, si va alla 5. Dopo alla 3 che è ubicata davanti alle ali. Sugli A-320 si carica alla 3. Se non ci stanno, si va alla 4 e poi alla 5; quindi dal muso verso la coda. E’ una prassi di Wizzair, Easyjet e di quasi tutte le compagnie i cui velivoli non sono dotati di serbatoio aggiuntivo per il carburante. In pratica alleggeriscono la zona posteriore dell’aereo, lasciando libere le file posteriori.

Su un A-321 Alitalia e su un A-320 della Wizzair, ho trovato "acqua" in stiva n° 4. il liquido fuoriusciva da un pannello e percolava fino al portellone. Quella era probabilmente la soluzione chimica, perché l'acqua delle toilettes ha un serbatoio con valvola di sfogo che dà all'esterno della stiva. Sembrava acqua. Era congelata, ma i tecnici non sembravano molto contenti di avvicinarvisi per controllare. Il fatto è che non dovrebbero filtrare liquidi da un pannello della stiva. Quindi sugli A-320 sono quasi certo che i serbatoi supplementari (contenenti composti chimici da diffondere in atmosfera) sono nella stiva 4, sotto il pavimento. Non si vedono, ma sono lì.



L’E.N.A.C. ha ignorato la segnalazione e Wizzair ha volato con la perdita in stiva, come se niente fosse. Penso che sia roba ben diversa dall'acqua. (Si potrebbe trattare di un catalizzatore, poiché è diffuso sempre a seguito del passaggio di un aereo che ha incrociato poco prima, n.d.r.)

Dalle 3 di notte alle 5 di mattina ci sono solo i manutentori nel piazzale dello scalo e nessun altro. Non è tanto normale, ma se fai 2 + 2... Sul piazzale tutte le taniche, tranne quelle per killfrost (liquido antigelo, n.d.r.), contenenti liquidi, devono avere un datasheet di rischio (scheda tecnica, n.d.r.) esposto all'esterno.

Davanti agli uffici [omissis] erano, fino a poco tempo fa, collocate due grosse taniche, senza etichetta, guardate a vista. Poi si sono insospettiti e le hanno fatte sparire. E' bastata una segnalazione e SUBITO sono sparite.

Articoli correlati:

- Nuovi dispositivi per aviodispersione installati sui velivoli commerciali: la testimonianza di un insider, 2016
- Watergate, 2015
- Easyjet: un altro episodio di "sindrome aerotossica" da "fumo in cabina", 2015
- Un testimone-chiave conferma: “Sono diffusori, non sensori”, 2012


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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 26 novembre 2016

The space fence & full planetary lockdown



Il giornalista investigativo Daniel Liszt ha recentemente intervistato la ricercatrice indipendente Elana Freeland cui si deve uno dei migliori saggi inerenti alla biogeoingegneria clandestina mai pubblicati. [1] Nel 2017 uscirà un nuovo libro in cui la Freeland amplia le sue indagini nella direzione già tracciata soprattutto da Carolyn Williams Palit per cui le scie chimiche (chemtrails in inglese) appartengono ad un diabolico progetto non tanto di controllo meteorologico, ma di dominio e di snaturamento dell’umanità. Di seguito qualche nota di Liszt a proposito del volume in oggetto.

La nuova fatica di Elana Freeland, The space fence & full planetary lockdown, si incentra su un sinistro programma governativo finalizzato ad un sistema di sorveglianza globale in grado di tracciare e controllare la popolazione sino alla sfera genetica. Sebbene tale livello sia un progetto ad alto contenuto tecnologico, un piano che coniuga elementi degli impianti H.A.A.R.P. e della S.D.I. (l’Iniziativa di difesa strategica, fortemente voluta da Ronald Reagan) con cui si ionizza l’atmosfera, non bisogna dimenticare che molte operazioni sono volte a mutare il D.N.A. Questo aspetto rappresenta un livello profondo che trascende gli ambiti più noti.

La ionizzazione dell'atmosfera dà la possibilità ai militari di impiantare nano-particelle negli organismi. Questi sensori nanotecnologici possono penetrare la barriera ematoencefalica per attivare segnali wireless che sono poi monitorati in remoto. Gli esseri umani rischiano di diventare dei “ponti” per le radiotrasmissioni.

Lo scopo ultimo alla base di questo progetto è, secondo la Freeland, la costruzione di un apparato utile per centralizzare e gestire l'intero spettro delle attività sul pianeta Terra: il comportamento delle società, gli eventi geopolitici, le condizioni atmosferiche, l’attività sismica e la creazione di una realtà manipolata tramite un’”intelligenza” artificiale.

Già nel 1907 il filosofo austriaco Rudolf Steiner, fondatore dell’Antroposofia, ammonì circa lo sviluppo di un’inquietante tecnologia tesa ad invadere la sfera psichica e mentale degli uomini. Lanciò l’allarme anche a proposito di tendenze “scientifiche” che implicano la creazione di un’intelligenza artificiale (I.A.) destinata a sostituirsi all’umanità. Steiner definì “ahrimaniche” queste forze distruttive e malefiche, in riferimento ad Ahriman, il dio delle tenebre all’interno della tradizione religiosa mazdea, contrapposto ad Ahura Mazda, il dio del bene e della luce. Steiner si batté contro il dominante scientismo e contro il materialismo che staccano l’essere umano dalle sue radici cosmiche e metafisiche.

[1] Riportiamo la quarta di copertina del libro scritto dalla Freeland: “Negli anni ‘50, ‘60 e ‘70 del XX secolo, il nostro governo (quello degli Stati Uniti, n.d.t.) ha condotto sperimentazioni chimiche e biologiche su larga scala, attraverso programmi che prevedevano la diffusione di aerosol: ci riferiamo ad operazioni quali ‘Operation large area coverage’, ‘Operation dew’, ‘Project 112’… Oggi le scie chimiche ed i riscaldatori ionosferici come H.A.A.R.P. sono parti costitutive di un arsenale per cui la Terra è diventato un teatro di guerra dominato dalla “dottrina del’egemonia assoluta”. L’autrice, Elana Freeland, vaglia il tema delle chemtrails, distinguendole dalle scie di condensazione, ed esamina i fenomeni climatici estremi intesi come disastri che arricchiscono le corporations e prostrano i popoli. L’analisi dei brevetti registrati da Bernard J. Eastlund, inerenti a H.A.A.R.P., rappresentano l’abbrivo per un’ampia disamina circa la griglia di controllo ottenuta con la smart dust. La saggista investiga anche il Morgellons, la malattia causata da nanostrutture biotecnologiche per cui i pazienti sono spesso ingiustamente bollati come psicotici”.

Fonte: Darkjournalist

THE SPACE FENCE & FULL PLANETARY LOCKDOWN 2017! DARK JOURNALIST & ELANA FREELAND (VIDEO): Part One, Part Two.


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martedì 22 novembre 2016

Paradossi



Si rilevano a volte circostanze paradossali: ormai assuefatti all’orrore, a nubi sintetiche dalle configurazioni abnormi, grottesche, taluni scambiano gli ormai rari fenomeni naturali per nuvole chimiche. Nubi lenticolari, cirri, persino maestosi e bellissimi cumuli non sono riconosciuti come “genuini”: il fatto è che la percezione, ormai distolta ed ottenebrata da immagini obbrobriose, si è disabituata alle creazioni di madre natura.

Se da un lato è doveroso e corretto identificare gli archi chimici, gli aloni artificiali, i nembi zigrinati etc. come altrettanti abomini partoriti della geoingegneria clandestina, bisogna comunque esercitarsi a distinguere tra vero e finto. In alcuni casi – lo ammettiamo – non è agevole: ad esempio, i criminali del cielo sono in grado di generare strati che assomigliano molto alle corrispondenti formazioni naturali; tuttavia è necessario esercitare la visione affinché diventi osservazione, evitando così di incorrere in errori grossolani.

Non solo, è d’uopo pure consultare non tanto le fonti (iconografiche e no) della Rete, purtroppo sovente adulterate dalla disinformazione, quanto compulsare vecchi atlanti e vecchie enciclopedie, in particolare le tavole di nefologia dove sono immortalate le nuvole oggi quasi estinte con l’indicazione delle quote a cui generalmente si formano. Lo ripetiamo: la documentazione “scientifica” disponibile su Internet è, in buona parte, elaborata da negazionisti e, in molte occasioni, non è attendibile. E’ meglio riferirsi a testi cartacei, ancora meglio se non recenti, perché non ancora riveduti e corrotti secondo i dettami della propaganda sciacondensara. Tra l’altro, i papiri quasi sempre sono scritti in un buon italiano, a differenza delle summae digitali vergate in una lingua barbara, piena di strafalcioni.

È ovvio che, per comprendere i fenomeni ed i fatti inerenti alla biogeoingegneria illegale, sono indispensabili lo studio, il confronto fra i documenti, la capacità di discernimento, ma non deve mancare l’osservazione che è uno fra i capisaldi del metodo scientifico, quello vero.

Sorge il grosso problema relativo alle nuove generazioni, quasi sempre disinteressate al mondo che le circonda, prive di memoria storica e condizionate nei processi cognitivi e percettivi da un milieu invaso da stimoli distorti e distorcenti. In questo caso si deve tentare di promuovere un’educazione sensoriale, non disgiunta dalla trasmissione di efficaci strategie di interpretazione della realtà.

Alexandre Dumas giovane scrive che “si apprende più dall’osservazione che dai libri”. Perfetto, soprattutto se per libri si intendono gli scartafacci di Massimo Polidoro, Alberto Angela, Paolo Attivissimo e compagnia cantante.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 18 novembre 2016

DNA alterato in pazienti affetti da leucemia mieloide: probabile conseguenza della biogeoingegneria clandestina



Una recente scoperta scientifica conferma quanto denunciato e paventato già alcuni anni addietro da ricercatori indipendenti, come Carolyn Williams Palit. Il DNA umano risulta alterato da sequenze genetiche anomale, conseguenza della contaminazione globale dovuta alla biogeoingegneria clandestina. Tempo fa pubblicammo un articolo scientifico il cui autore dimostrava che è il bario, tipico ingrediente delle scie chimiche (in inglese chemtrails), ad aggredire il genoma umano ed a snaturarlo. Ricordiamo pure che è assodata la presenza di viron, ossia virus geneticamente modificati, tra i patogeni rilevati nel materiale di ricaduta delle scie. I “giornalisti” evocano un DNA “alieno”, mentre occorre riferirsi a precisi progetti ideati all’interno di laboratori militari ed alla loro devastante applicazione in un contesto ormai globale: le chemtrails si rivelano sempre più un’arma il cui fine è un lento, ma inesorabile sterminio degli esseri viventi.

Leucemia mieloide acuta, malattia “aliena”. Studio italiano: “DNA non umano in un malato su due”.

È la sorprendente scoperta compiuta dai ricercatori dell’Università Statale di Milano e dell’Ospedale Niguarda. Essi, per la prima volta, in uno studio appena pubblicato su “Scientific reports”, una delle riviste del gruppo “Nature”, è riuscito a stanare sequenze “aliene” nelle cellule tumorali.

Un “alieno” si nasconde tra i miliardi di lettere dell’alfabeto della vita. Fornisce ordini inconsueti alle cellule dell’organismo, rimanendo ben nascosto. DNA non umano (meglio allotrio, n.d.r.) si annida in un malato su due di leucemia mieloide acuta, una patologia oncologica che colpisce le cellule del sangue.

Tutto nasce da un’anomalia nelle cellule leucemiche, irregolarità che ha insospettito gli studiosi italiani. Si tratta della produzione eccessiva di una specifica proteina, associata alla proliferazione cellulare incontrollata, peculiare delle cellule cancerose. “Siamo andati a ritroso e ci siamo chiesti chi impartisse questo ordine in grado di attivare una proliferazione senza interruzione – spiegano Alessandro Beghini, dell’Università degli Studi di Milano, e Roberto Cairoli, direttore del reparto ematologia del Niguarda -. Grazie ad una serie di tecniche di biologia molecolare, siamo riusciti ad identificare una variante dell’oncogene WNT10B”. […]

Chi è l’”alieno” che impartisce gli ordini, traviando le cellule sane? “È ancora presto per avere un identikit preciso”, sottolineano i ricercatori milanesi, ma la pista seguita dai detective del DNA è quella microbiologica, che vede virus e batteri tra i principali responsabili dei meccanismi patologici della leucemia mieloide acuta.

In base alle stime dell’Associazione Italiana Registri Tumori ogni anno in Italia si contano poco più di 2.000 nuovi casi di leucemia mieloide acuta: 1.200 tra gli uomini e 900 tra le donne. La malattia è, secondo gli esperti, più comune negli uomini che nelle donne e, in genere, negli adulti con più di 60 anni. Nel nostro paese rappresenta il 13% delle leucemie tra i bambini di età compresa tra 0 e 14 anni.

L’intruso è stato trovato nel 56% dei 125 pazienti il cui DNA è stato sottoposto ad analisi. Questa importante scoperta apre la strada, secondo gli autori, a nuovi possibili filoni di ricerca. Gli studiosi hanno, ad esempio, scoperto la stessa alterazione genetica anche in alcune cellule di tumore alla mammella. E’ una correlazione che deve essere ancora indagata a fondo. […] “È una scoperta importantissima – concludono i ricercatori -, che negli anni a venire richiederà una serie di approfondimenti per risalire alla specie a cui il DNA appartiene e per chiarire i meccanismi che hanno portato alla sua incorporazione nell’uomo”.

Fonte: ilfattoquotidiano

Articolo correlato: Le chaff dell’U.S.A.F. sono prodotte con proteine geneticamente modificate, 2010


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mercoledì 16 novembre 2016

Vulcanello erutta creta a seguito delle scosse nell'Italia centrale



Ogni tanto filtra una verità anche all’interno dei media di regime: pochi giorni addietro l’A.N.S.A. ha riportato una notizia che è, senza ombra di dubbio, la prova di una correlazione tra sismi superficiali e la deleteria attività estrattiva nota come “fracking” (in italiano “fratturazione”). Inoltre, per la prima volta in Italia, un'équipe di sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha studiato le relazioni esistenti tra la micro-sismicità indotta dalla reiniezione di acque di strato associate all’estrazione di idrocarburi e le faglie presenti nel sottosuolo della Val d’Agri, in Basilicata. La ricerca è stata pubblicata su ”Scientific Reports” (gruppo editoriale di Nature).

Fenomeno tipico, infatti, delle prospezioni del suolo alla ricerca di idrocarburi e delle frantumazioni della litosfera è la sismicità indotta, che si palesa sovente nella risalita di gas e di materiale argilloso che è espulso dagli strati sottostanti, una volta immessi composti chimici atti a sgretolare le rocce scistose. Come è accaduto negli Stati Uniti, nei Paesi Bassi ed altrove, le popolazioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto, dovrebbero intentare causa contro il Governo, che ha permesso e permette le trivellazioni, per ottenere congrui indennizzi.

LA NOTIZIA A.N.S.A.: Un 'vulcanello', che erutta creta, si è aperto in un campo agricolo a Santa Vittoria in Matenano (Fermo) a seguito delle ripetute scosse di terremoto che hanno devastato l’Italia centrale. Nel terreno si è aperto un piccolo cratere, da cui fuoriesce il materiale argilloso. Sul posto si sono recati i Vigili del fuoco di Ascoli, con gli uomini del Nucleo NBCR, anche per verificare eventuali esalazioni di gas. È oggetto di indagine anche il motivo per cui si è generato il 'vulcanello'. Dalle informazioni acquisite dai Vigili del fuoco, sembra (sic) che in quel punto del suolo siano state eseguite a suo tempo prospezioni per stabilire la presenza di petrolio.

Fonti:

- Ansa.it
- Meteoweb.eu

Articolo correlato: Oil drilling California earthquakes, 2016


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sabato 12 novembre 2016

Donald Trump e la geoingegneria clandestina



Donald Trump? Almeno ha una moglie che non è un marito...

Così, dopo un’estenuante campagna elettorale, è stato eletto Donald Trump il giorno 9 novembre (11 9) 2016, come quarantesimo e quinto Presidente degli Stati Uniti d’America. Sia ben chiaro: non siamo fautori della sua psicopatica “rivale”, Killary Clinton, ma non siamo neppure così ingenui da illuderci che abbia prevalso un candidato del tutto libero dal pesante condizionamento delle élites mondialiste o di una loro fazione.

Probabilmente non hanno torto quei ricercatori che considerano gli Stati Uniti una colonia del Vaticano: essi vedono nei Gesuiti i controllori del Nuovo ordine mondiale. E’ vero che la Chiesa cattolica non dispone di un esercito, ma non solo possiede un patrimonio finanziario ed immobiliare immenso, esercita anche uno straordinario influsso spirituale in moltissimi paesi del globo. Non ci pare, insomma, il classico due di coppe, anzi.

Il governo segreto, di cui il Vaticano con la Compagnia di Gesù, il Sovrano militare ordine di Malta, l’Opus Dei, l’Ordine di Colombo etc., è comunque pezzo forte, potrebbe aver deciso di piazzare alla Casa Bianca, invece della screditata, inqualificabile Clinton, una figura carismatica, ma pur sempre pilotata dai cosiddetti Illuminati? Non lo sappiamo, perché non possiamo conoscere gli arcana imperii, semmai siamo in grado di leggere in filigrana qualche disegno della cricca.

Tralasciamo tutti gli indizi disseminati in varie produzioni della cultura popolare da cui pare di evincere che il trionfo di Trump sia stato uno dei tanti eventi decisi ed orchestrati dai soliti noti. Ricordiamo, invece, com’è scritto nel Vangelo, che “l’albero si vede dai suoi frutti”. Ora, bisogna sottolineare che negli Stati Uniti, gli attivisti contro la geoingegneria clandestina e più in generale contro i vari crimini governativi, a differenza di quanto accade nella nostra povera Italia, sono abituati ad agire in stretto contatto con le istituzioni. I cittadini interpellano i rappresentanti delle comunità locali, persino deputati e senatori del Congresso; li incalzano, li subissano di istanze: a volte questi attivisti sono persino invitati a partecipare alle sedute di consigli comunali, ai dibattiti di commissioni e via discorrendo. Dunque è prevedibile che, entro poco tempo, gli alacri, combattivi e tenacissimi cittadini sullodati prenderanno contatto con l’entourage di Trump per ottenere che le micidiali operazioni di geoingegneria illegale siano ammesse come reali ed interrotte quanto prima. Con lo spaventoso Barack Obama (Barry Soetoro) non si è ottenuto alcunché, in quanto il Presidente uscente (premio Nobel per la "pace") è legato a doppio filo agli apparati di potere che perpetrano i più atroci misfatti contro la popolazione quasi sempre inconsapevole.


In latino si dice “Hic Rhodus, hic salta!”, ossia “Qui [è] Rodi, salta qui”. Il senso è il seguente: “Dimostraci qua e ora le tue affermazioni”. Veramente Trump, che ha asserito di considerare il cosiddetto “riscaldamento globale” una fandonia con cui certi furbastri lucrano introiti giganteschi, sarà disposto a compiere il passo successivo, cioè a riconoscere che i disastri climatici ed ambientali sono causati dalle operazioni di geoingegneria illegittima? Con il magnate assisteremo ad una vera svolta sul piano planetario? Si eviterà il Terzo conflitto mondiale o, per vie traverse, lorsignori riusciranno lo stesso a scatenarlo?

Una provocazione di Trump non ci è piaciuta: egli, dimostrando un atteggiamento filosionista, tipico delle amministrazioni a stelle e strisce, progetta di trasferire la sede dell’ambasciata statunitense da Tel Aviv a Gerusalemme. Come inizio non è dei migliori… In ogni caso non abbiamo pregiudizi: restiamo alla finestra ed aspettiamo. Se entro sei-sette mesi al massimo, non si vedranno dei risultati concreti, significa che ha ragione Giordano Bruno (1548-1600) quando annota: “Chiedere al potere di riformare il potere… Che ingenuità!”.

[1] Il caso Trump, mutatis mutandis, ricorda il dimenticato Keshe, l’ingegnere iraniano che qualche anno fa promise, attraverso l’uso di una particolare energia, che in breve tempo l’umanità sarebbe stata emancipata dall’uso dei combustibili fossili, liberata dall’inquinamento e dai problemi economici. Sarebbero stati anche intrapresi emozionanti viaggi nello spazio ed altre mirabilia. Chi rammenta questi fantastici scenari caduti nel nulla?


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mercoledì 9 novembre 2016

Inversione termica artificiale e propagazione troposferica a fini civili e militari



PERCHE' CON LA GEOINGEGNERIA CLANDESTINA SI MIRA A CREARE ARTIFICIALMENTE L'INVERSIONE TERMICA

Condizioni indotte di alta pressione e conseguente inversione termica consentono di impiegare la troposfera (lo strato più basso della nostra atmosfera) quasi come fosse la ionosfera e di conseguenza di facilitare le comunicazioni ad alta frequenza.

La troposfera è lo strato più basso dell'atmosfera terrestre che alle nostre latitudini geografiche si estende circa fino a 11 km di altezza; verso l'equatore un po' più in alto, verso i poli un po' più in basso. Al suo interno avvengono tutti i fenomeni meteorologici che noi avvertiamo in via diretta.

Se le masse d'aria troposferiche sono ben mescolate, la temperatura e l'umidità relativa dell'aria decrescono abbastanza regolarmente con l'aumento dell'altitudine. Questa situazione, però, non è riscontrabile, se non in circostanze molto rare. Una difformità interessante si manifesta, ad esempio, in presenza di alta pressione meteorologica, caratterizzata notoriamente da belle giornate con scarsa o completa assenza di vento. In tale caso, l'aria troposferica non è mescolata in modo uniforme, ma l'aria più calda, più asciutta e perciò più leggera tende a disporsi sopra altra aria più fresca, più umida e perciò più pesante. Nella zona di contatto tra le due masse d'aria la temperatura e l'umidità variano piuttosto repentinamente. Questo passaggio è chiamato inversione di temperatura o inversione termica.

Queste inversioni offrono interessantissime possibilità di DX sulle onde ultracorte. [1]

L'inversione termica

L'inversione termica è un fenomeno causato dal forte raffreddamento di strati di aria in prossimità del suolo. La temperatura quindi aumenta, invece di diminuire al crescere della quota. In zone di alta pressione si forma un cuscinetto di aria fredda sotto falde di aria calda: è così impedito il moto ascensionale delle correnti. Il fenomeno si verifica in modo particolare in autunno ed in inverno.

Se i segnali radio colpiscono la zona di contatto tra i cuscinetti, essi sono rifratti verso la superficie terrestre. Si tratta dunque di un fenomeno molto simile al DX ionosferico.

Le portate per riflessione ottenibili dipendono dall'altezza dell'inversione che può giungere fino ad 8 km di altitudine nonché dall'angolo verticale d'irradiazione dei segnali.

[1] La propagazione del segnale elettromagnetico, emesso dai trasmettitori a terra, si propaga nella IONOSFERA, che è una regione dello spazio a bassa densità gassosa dove l’energia solare è sufficiente a ionizzare le particelle che si raccolgono a seconda dell'intensità di ionizzazione in STRATI. Tali strati sono situati a diverse e variabili altezze e permettono alla RADIOONDA di propagarsi nello spazio come raggi luminosi in uno specchio, compiendo centinaia, migliaia di chilometri.
La IONOSFERA è suddivisa in fasce Ionizzate dette STRATI. La sua parte inferiore compresa tra i 40 ed i 500 Km è distinguibile in tre strati riflettenti:

- Lo strato più basso è denominato D (50/90 Km) ed è poco determinante per la deviazione a terra delle Onde ad alta frequenza.
- Lo strato E (100/150 Km) è quello che influisce nettamente sui collegamenti a lunga distanza (i cosiddetti DX).
- Lo strato F (200/500 Km) è quello determinante per i DX notturni. Lo strato F è a sua volta suddiviso in due substrati, ovvero F1 (180/220 Km circa) ed F2 (220/550 Km circa). E’ l'attività solare che determina le modalità di propagazione delle onde elettromagnetiche, agendo principalmente sulla ionosfera.

FONTI:

- Propagazione troposferica
- Propagazione ionosferica


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venerdì 4 novembre 2016

“No one gets out alive!”, nuovo documentario sulla geoingegneria clandestina



Nel 2017 sarà fruibile un nuovo documentario frutto della cooperazione tra l’attivista californiano, Dane Wigington, ed il regista Walter Schmidt, con il contributo di Tanker enemy. Il titolo della produzione, “No one gets out alive!” (Nessuno ne uscirà vivo!) è forse alquanto cupo, ma spesso è necessaria una scossa per tentare di destare parte dell’opinione pubblica dal suo letargo. Siamo comunque agli antipodi di “Overcast”, lo zibaldone inconcludente e dispersivo, in cui l’elvetico Matthias Handke traccheggia su presunte 'contrails' più o meno persistenti. Una verità, per quanto amara, è sempre preferibile ad una dolciastra menzogna. Di seguito la presentazione dovuta a Dane Wigington.

La battaglia per denunciare la geoingegneria illegale procede senza requie. La presentazione di dati incontrovertibili e convincenti in materia di geoingegneria, gestione della radiazione solare etc. (alias scie chimiche, in inglese chemtrails) è essenziale, visto che un ampio settore della popolazione è attualmente ignaro e deve essere svegliato, prima che sia troppo tardi. Proponiamo il trailer, della durata di due minuti, relativo al documentario che sarà divulgato nei prossimi mesi: il titolo della produzione è "No one gets out alive".

Questo documentario fornisce una mole gigantesca di dati indiscutibili: si sofferma sulle varie tipologie di aerosol, sui metodi di dispersione, sul modus operandi, sul nesso tra radio frequenze ed aerosol atmosferici, sulle varie finalità della geoingegneria clandestina. "No one gets out alive" sarà disponibile nel 2017. Il prodotto è già stato completato, ma prima parteciperà ad una serie di eventi cinematografici.

"No one gets out alive!" è stato diretto da Walter Schmidt, regista che ha deciso di dedicarsi con encomiabile abnegazione alla lotta contro l'ingegneria del clima.. Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine a Walter Schmidt per la sua ricerca instancabile e per il suo eccellente lavoro.

Fonte: geoengineering.org



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martedì 1 novembre 2016

Sotto attacco! (articolo di Koenig)



Pubblichiamo un breve pamphlet dell’amico Koenig. Con amara, acuminata ironia è fotografata la spaventosa situazione attuale, quella che i pennivendoli di regime si affannano a negare e ad insabbiare.

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina... Fino a poco tempo fa, si verificava un terremoto di forte magnitudo ogni venticinque-trent’anni; oggi se ne scatenano due-tre all'anno, ossia sono aumentati di una percentuale mostruosa.

Naturalmente il fatto di continuare a bucare a destra e sinistra per cercare gas, petrolio etc. non c'entra nulla, così come non c'entra nulla nemmeno continuare a giocare con le onde a bassa frequenza in stile H.A.A.R.P. ed altre diavolerie.

Sono tutti sicuramente di origine naturale questi sismi, come l'incremento del 3000% dell'autismo non deriva dai vaccini e l'impennata esponenziale di malattie neurodegenerative (prima erano diffuse solo fra 70 ed 80enni, ora fra i 40enni, fate voi) ed anche delle migliaia di morti per infarto ogni anno tra bambini, adolescenti e giovani, in una fascia d’età che va dagli 8 ai 28 anni, non sono imputabili alle scie chimiche (sic!).

Insomma, siamo noi i maliziosi, sono loro i benigni. (Ah!)

Meditate gente, meditate.

Fonte: Koenig2099.wordpress.com

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