giovedì 30 settembre 2010

Nel bosco e nel sottobosco della disinformazione

Abyssus abyssum invocat.

Un vecchio detto recita: "Non svegliare il can che dorme". Non è mia abitudine soffiare sul fuoco, ma mi vedo costretto, dopo diverse settimane, ad affrontare una questione della quale non avrei voluto occuparmi e questo semplicemente, poiché ritengo che a certe beghe di bassa lega vada anteposta la discusione di problemi reali.

Fatto sta che, incalzato dagli eventi (mi riferisco all’articolo del 29/9/2010 a firma Tom Bosco “Storie di Stra(ker)ordinaria follia”), ritengo doveroso puntualizzare alcuni aspetti della controversia scatenatasi nel mese di settembre 2010, in seguito alla segnalazione di un lettore (il 28 agosto), il quale ci informò (legittamamente) della presenza di un noto disinformatore, tale Gucumatz sul forum di Nexus. Tale individuo era già presente sulla Rete in altri forum e conosciuto (scoprii successivamente) tra i fruitori del forum di Luogocomune.net come Francesco Grassi, esponente del famigerato C.I.C.A.P.

Edotto sul fatto che, addirittura, tale Gucumatz sembrava pure ricoprire la funzione di "moderatore" [ screenshot ], mi affrettai ad inviare una email a Tom Bosco, direttore della rivista Nexus e quindi responsabile del forum annesso al sito web. Nel messaggio gli chiesi se ne sapeva qualcosa.

Bosco mi rispose in tempi brevi, chiarendo che non ne era informato, ma che comunque, dato che loro linea editoriale era imperniata sulla libertà di vedute e sul libero scambio di opinioni, Gucumatz sarebbe rimasto al suo posto.

Tom Bosco: "È possibile, dato che non seguo il forum (non ne ho mai il tempo!) e lo stesso viene gestito da Andrea Rampado, che ci legge in copia. Va detto che il forum di NEXUS è di natura decisamente atipica (sai bene quale sia la mia posizione al riguardo, eppure vi sono alcuni moderatori di posizione "scettica" riguardo alle scie chimiche): non esiste una posizione prestabilita sugli argomenti, ma esiste la volontà di confrontarsi liberamente, da qualunque posizione. Ad ogni modo ti posso assicurare che se il gestore del forum lo ha fatto moderatore, avrà avuto i suoi buoni motivi".

A questo punto entrò in azione il fraterno amico di Tom Bosco, il quale mi scrisse che l'utente Gucumatz era ancora in fase di identificazione e che qualora fosse stato identificato come disinformatore, sarebbe stato certamente bannato. Rampado mi raccomandò di non rivelarlo a nessuno, poiché stava cercando di capire chi fosse questo Gucumatz e per questo mi invitò ad iscrivermi al forum ed a partecipare alle discussioni nelle quali ero chiamato in causa.

"In questo modo mi aiuterai ad acquisire (spero) un po di fiducia da parte di Gucu ed ottenere le informazioni che vogliamo; sapere chi è e che cosa fa nella vita".

Risposi che la cosa non mi interessava e che non avevo alcuna intenzione di prender parte a discussioni pilotate col solo scopo di menare il can per l'aia. Precisai altresì che erano almeno quattro anni che seguivo questa linea di condotta e che non intendevo cambiarla.

A questo punto il Rampado, dopo una lunga serie di "botta e risposta", perse le staffe e finalmente gettò la maschera.

Il giorno 03 settembre 2010, ore 10:00, Andrea Rampado scrisse:

SCIE CHIMICHE: LA PROVA DEFINITIVA..che non si deve mai gridare al lupo al lupo!
« inserita:: Luglio 22, 2010, 02:13:50 pm »

Di certo non vado a fare le figure di cacchetta che fai tu!!! Leggi attentamente le mie chiacchere visto che ho avuto il "potere paragnosta" che avresti fatto una magra figura uscendo con quell'articolo "scie chimiche la prova definitiva", ti potrebbero essere utili per il futuro Rosario. Lunga vita". [ Qui il post modificato dal Rampado il 30 settembre 2010 ]

Così scoprii che, mentre Tom Bosco rilanciava i nostri articoli sul caso del KC-10, il Rampado (Armando de Para), amministratore del forum di Nexus, aperse, badate bene, il 22 di luglio 2010, una discussione nella quale prima affermava che il video del KC-10 era un falso creato per screditare i veri ricercatori, poi segnalò il post di contrailscience.com (noto sito - italiano - dei disinformatori, già famoso per i suoi, quelli sì, falsi) per ripiegare infine sulla conclusione che si trattava solo di innocue scie di condensa generate dai profili alari (Sic!).

Fatto è che il tono della discussione aperta dal Rampado era palesemente orientato al discredito ed alla negazione del fatto che il video del KC-10 rappresentasse la prova certa delle irrorazioni clandestine nel mondo. Strano, vero? Strano che un ambientalista come il Rampado avesse ed abbia tali convinzioni. Strano che il Rampado miri non tanto a negare (apparentemente) l'evidenza delle chemtrails, ma a gettare fango su chi scrive e cioè su Rosario Marcianò.

Ovviamente non mi risparmiai un legittimo sfogo nei confronti del Rampado, chiedendogli se fosse un venduto oppure uno stupido. Intanto Tom Bosco ci leggeva in copia.

La nostra conclusione gettò quindi un'ombra sinistra sulla gestione del forum di Nexus, ma certamente non era nostra intenzione interferire con le decisioni editoriali di Tom Bosco e così, in risposta all'email del direttore, nella quale egli si dichiarava deluso per le nostre osservazioni, risposi così:

"Ciao Tom, non ritengo di aver ecceduto, anche perché gli eccessi sono opera di Andrea. Gli insulti, anche se velati, sono suoi. Non approvo il suo metodo e censuro assolutamente il suo atteggiamento paternalistico nei confronti di uno che egli ritiene "complottista" allo stesso modo, né più né meno di uno dei peggiori disinformatori presenti sulla piazza, portando gli stessi beceri esempi che porterebbe un negazionista delle attività di aerosol clandestine ed avallando le loro stesse tesi balzane, sin da prima di un nostro contatto.

Andrea: "Di certo non vado a fare le figure di cacchetta che fai tu!!!

Leggi attentamente le mie chiacchere visto che ho avuto il "potere paragnosta" che avresti fatto una magra figura uscendo con quell'articolo "scie chimiche la prova definitiva", ti potrebbero essere utili per il futuro Rosario
".

Andrea forse dimentica i ben tre articoli sul KC-10 (rilanciati poi da Nexus) e, mi dispiace affermarlo, ma di fotografia non capisce uno iota. Lo sbandamento dello sfondo è dovuto allo stabilizzatore ottico delle videocamere Canon ed è lui (visto che è in buona fede...) a farsi infinocchiare dai soliti noti, che quando non possono confutare, gridano al falso. Quindi si dovrebbe risparmiare certe sparate, perché non sono il tipo che non si incazza.

Così, mentre noi lavoriamo con fatica (da soli) per svelare le porcherie nei nostri cieli, altri si adoperano per delegittimare il nostro lavoro e - si noti - non da un blog di un disinformatore, ma dal forum di Nexus! Ciò è ben peggio! Sì, perché quello che si dice (male) sul mio conto su un forum di informazione indipendente appare più attendibile di quanto può apparire se letto sul blog di Attivissimo e soci. Sarà un caso? Io penso di no.

Non mi interessano le scelte ed i metodi di Andrea. Io d'altronde avevo chiesto a te un parere (e non ad Andrea), visto che i miei lettori avevano mostrato perplessità circa alcune scelte discutibili ed intendevo avvertirti della piega ambigua (agli occhi di chi legge) del forum. Se per te va bene, non ci sono problemi e non sono affari miei. Non ho intenzione (come crede Andrea) di imporre i miei convincimenti ad alcuno. Pensavo di farti un favore nell'informarti su quanto accade (da mesi) sul forum che non puoi giustamente seguire (giusto come non lo seguo io), per mancanza di tempo.

Quindi, scusa, ma non vorrei passare per quello che ha torto. Non sono stato io ad essere subissato di bla bla bla senza fine da un tizio che ha eccessiva stima di sé stesso e che pensa di poter giudicare gli altri, senza nemmeno conoscerli.

Comunque sia, carissimo Tom, rispetto le Tue opinioni e non sarò certo io a sindacare le Tue scelte editoriali. Saranno, come sempre, i lettori del forum a farlo.

Un caro saluto .

Rosario".


Per tutta risposta il direttore di Nexus pubblica, il 09/09/2010 un articolo dal titolo: "Scie chimiche, disinformazione e paranoia", il cui fulcro è la delegittimazione di chi scrive, attraverso frasi ambigue, falsità e melliflue allusioni.

Non contenti di tutto questo, il 14 settembre il nostro Gucumatz apre una discussione dal titolo "Storie di ordinaria paranoia": presto interviene (al quarto post) un fake di nome "::Straker::". Costui, già con il suo primo contributo, rivela tutte le intenzioni di voler apparire Rosario Marcianò. Infatti la discussione diventa incandescente, con diversi utenti compiacenti, compreso il Rampado e lo stesso Bosco con utenza... segreta ma non troppo, che danno spago al falso utente, rivolgendosi in alcuni casi a lui, apostrofandolo "Rosario", "Rosariuccio" etc. [ screenshot ] Alla pagliacciata si unirono i famigerati negazionisti come il fioba, eSSSe, riosaeba ed altri, tutti a loro agio in un contesto volto alla diffamazione ed al dileggio con la collaborazione di tutti ed il beneplacito del Rampado. [ screenshot ]

Ora, ovviamente, il primo strumento che ha a disposizione un amministratore di un forum o di un sito Web è l'identificazione degli IP di connessione, così da poter tracciare gli accessi ed eventualmente bloccare le utenze indesiderate. Senza dubbio il Rampado era a conoscenza del mio reale IP, in quanto negli stessi giorni aveva provveduto a bloccarne l'ingresso nel forum. Eppure il nostro ambientalista che interviene allegramente nella discussione con il fake di Straker, non sembra avvedersi (incapace?) del fatto che quell'utente non è Marcianò e quindi come agisce, secondo voi? Chiude la discussione? Cerca di verificare la genuinità dell'utenza che vuol apparire Rosario Marcianò alias Straker? Chiede chiarimenti? Mitiga gli entusiasmi di Gucumatz e gli altri nel proferire insulti? No. Nulla di tutto questo. Anzi, divertito e compiaciuto di quanto è furbo, sta al gioco per sei (6) pagine, sino a quando interviene chi scrive (utente Straker RM - già bannato) con un comunicato inequivocabile e non fraintendibile [ screenshot ]. Pensate che ciò sia stato sufficiente? No. La farsa prosegue, mentre nella chat del forum [ vedi screenshot ] il Rampado afferma (con troppa ed incauta sicumera) che l'IP dell'utente fittizio è identico a quello dell'utenza StrakerRM (il vero Marcianò). Nulla di più falso, ovviamente e Rampado lo sa benissimo, ma egli pare sicuro di poter alzare la posta e prosegue imperterrito nel mantenere quella "democratica" politica garantita nel forum. Democratica...

Il 15 settembre 2010, alle ore 16:35 inviai un'email di diffida al direttore di Nexus, Tom Bosco [ screenshot ] nella quale richiedevo la rimozione dei contenuti ed il blocco della falsa utenza. Non ricevendo risposta alcuna (sebbene il Rampado ne fosse venuto a conoscenza... lo si evince dalle sue batture nel topic in questione), il giorno successivo, alle ore 17:00 e quindi diverse ore dopo la scadenza del termine ultimo, sporsi denuncia presso la locale sede dei Carabinieri, nei confronti dei responsabili del forum, facendo anche presente che il falso straker poteva benissimo essere quello che già nei mesi precedenti (eventi regolarmente a suo tempo segnalati alla magistratura) aveva usato una mail falsa (rosario.marciano@email.it) per chiedere denaro spacciandosi per il sottoscritto [ screenshot ]. Intanto la discussione era ancora viva e vegeta.

Il 22 di settembre, Gucumatz segnalò la presenza di un fermo immagine che avrebbe evidenziato una denuncia nei confronti di Nexus: lo screenshot era inserito nel video, creato da noi di Tanker Enemy, per segnalare la presenza sulla Rete di falsi utenti che si spacciano per i Marcianò. A quel punto, dopo qualche istante di smarrimento, Rampado ne confezionò un'altra, indicando con uno screenshot che aveva finalmente identificato il personaggio che si gabellava per Marcianò. Accidenti! Dopo quattro giorni e nove (9) pagine di discussione! Congratulazioni!

Rampado scrisse che l'indirizzo IP del fake è 151.22.5.34 (provider IUnet). Tenete a mente questo IP. [ screenshot ]

Il 23 il fake inviava ancora [ screenshot ] messaggi privati ad altri utenti (sul forum di Nexus) spacciandosi ancora per Marcianò.

Il 25 settembre, alle ore 1:20, mi pervenne un'email [ screenshot ] con mittente emiliano.luisi@hotmail.it nella quale un omuncolo asseriva che era pentito e che "Non è di pubblico dominio però quella che è stata la mia reale intenzione nel postare quegli interventi che, ricalcavano comunque il pensiero espresso dal Sig. Marcianò nel suo blog www.tankerenemy.com. Prima di tutto non era mia intenzione impossessarmi dell'idendità di nessuno, tantomeno tentare di delegittimarlo o creare dei problemi a lui o al forum di Nexus. L'unica mia vera intenzione era quella di aprire un canale di dialogo costruttivo, attraverso una rappresentazione caricaturale di quello che era il clima instauratosi nei confronti di armando de para".

La mail del contrito Emiliano ha un altro IP di provenienza, che è il seguente: 95.75.127.6 (Provider Telecom Italia Mobile).

Già su questa incongruenza si potrebbe ragionare...


Versione PDF






Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 27 settembre 2010

Sindrome aerotossica: probabile un collegamento con le scie chimiche

La sindrome aerotossica è oggetto di un numero crescente di articoli ed inchieste televisive inquietanti. Con l'espressione “sindrome aerotossica" viene designata una serie di danni neurologici derivanti dall'inalazione di aria contaminata a bordo di un aeromobile. Il fenomeno colpisce tanto i piloti quanto il personale di cabina nonché i passeggeri, producendo talvolta conseguenze gravi ed invalidanti. Di solito si attribuisce il problema ai vapori tossici di olio lubrificante che filtrano all’interno delle cabine dei velivoli, ma alcuni ricercatori sospettano che la sindrome sia dovuta, invece, ai composti chimici delle chemtrails. Questi composti penetrano nelle cabine piloti e nelle sezioni passeggeri, visto che l'aria contaminata viene prelevata dall'esterno, solitamente, da uno o più motori. Bisogna, infatti, chiedersi il motivo per cui il problema è nato attorno alla fine degli anni '90 del XX secolo, proprio in concomitanza con l'avvio del "Progetto Teller". La reticenza degli organi preposti alla "tutela della salute", la levata di scudi per opera delle compagnie aeree che minimizzano il problema, la scarsità di studi medici sul fenomeno inducono a sospettare che la sindrome in oggetto sia legata, in qualche modo, alle operazioni di avvelenamento della biosfera.

Il 27 aprile 2009 fu presentata un'interrogazione al Parlamento europeo, a firma di Caroline Lucas. La riportiamo.

“Studi condotti negli ultimi decenni hanno dimostrato che numerosi passeggeri di voli civili hanno iniziato ad ammalarsi, colpiti da una serie di sintomi a breve e a lungo termine come affaticamento cronico, disturbi del sonno, amnesie temporanee, crisi improvvise, dolori neuromuscolari, debolezza, disturbi alla respirazione (se gravi, senza un sistema di supporto vitale, potrebbero essere fatali), nonché problemi gastrointestinali, cardiovascolari, alla pelle e perdita di concentrazione. Si ritiene che la causa di questa situazione sia imputabile, principalmente, a organofosfati neurotossici che contaminano l'aria nelle cabine degli aerei per errori di progettazione del sistema di prese d'aria. Dal 1999 questa condizione è stata definita «sindrome aerotossica» e, secondo gli autori, la contaminazione degli aeromobili civili sta potenzialmente mettendo a rischio la salute e la sicurezza di migliaia di passeggeri e del personale quotidianamente in viaggio su linee aeree commerciali.

Benché la sindrome aerotossica ed i noti rischi per la salute umana associati a tale difetto di progettazione dei velivoli siano fenomeni sempre più conosciuti, sono stati compiuti pochi sforzi volti a esaminare a fondo il problema e ad affrontare seriamente la questione. Non è sufficientemente promossa la ricerca scientifica, fondamentale per ottenere elementi sulla sindrome aerotossica che consentano di verificare se le persone in volo siano soggette a un'esposizione tossica e, in caso affermativo, di far fronte con responsabilità alla questione. Di conseguenza, in aria, la salute e la sicurezza di migliaia di persone restano potenzialmente minacciate; a terra, pochissimi medici sono di fatto al corrente di questa sindrome (non si tratta di una malattia riconosciuta) e non esistono orientamenti nazionali per le procedure diagnostiche.

Nel 2006 l'Agenzia europea della sicurezza aerea ha reso noto di voler riesaminare e modificare entro il 2009 le specifiche di certificazione applicabili ai grandi aeromobili (CS-25). Può la Commissione fornire informazioni in merito a quali progressi sono stati compiuti a tale proposito, nonché quali ulteriori interventi intraprenderà al fine di affrontare i rischi alla salute associati all'aria contaminata nei velivoli, visto il crescente numero di prove a dimostrazione del problema?”


Un’altra interrogazione fu inoltrata il 22 settembre 2009 dall’olandese Frieda Brepoels. Si noti la risposta evasiva dell’onorevole Antonio Tajani.

“La sindrome aerotossica, nota anche come «lo scandalo dell’amianto del trasporto aereo», è oggetto di un numero crescente di studi e articoli inquietanti. Con il termine «sindrome aerotossica» viene designata una serie di problemi di salute derivanti dall’inalazione di aria contaminata a bordo di un aeromobile. Il fenomeno colpisce tanto i piloti quanto il personale di cabina e i passeggeri e produce talvolta conseguenze gravi quali l’incapacità lavorativa.

In questo contesto, l’interrogante chiede alla Commissione di rispondere ai seguenti quesiti: 1. Nella risposta all’interrogazione scritta P3005/09, il commissario Tajani fa riferimento alla direttiva 89/391/CEE(1) per quanto concerne la salute dei lavoratori durante il lavoro.

Può la Commissione indicare quali misure sono state adottate dai 27 Stati membri per informare il personale di cabina e proteggerlo dalla sindrome aerotossica? È evidente che la citata direttiva non offre garanzie per i passeggeri. È disposta la Commissione, di concerto con gli Stati membri, ad assumere iniziative finalizzate a tutelare i passeggeri dalla sindrome aerotossica? In caso affermativo, di quali iniziative si tratta e per quando sono previste? In caso negativo, per quale motivo?

2. Nella risposta all’interrogazione scritta P3005/09, il commissario Tajani fa riferimento al fatto che i diversi studi scientifici condotti su questo argomento non avrebbero fornito conclusioni definitive. Può la Commissione specificare a quali studi si riferisce il commissario Tajani?

3. Nella risposta all’interrogazione scritta P‑3005/09, il commissario Tajani fa riferimento all’intenzione dell’AESA di pubblicare un invito a raccogliere informazioni sul tema. Può la Commissione riferire in merito agli sviluppi di tale iniziativa?"



Riteniamo che la sindrome potrebbe essere ascritta ad alcuni componenti tipici delle scie chimiche oltre che al triclesilfosfato. Infatti molti di questi caratteristici sintomi sono diagnosticati, nelle giornate contraddistinte da intensa attività di irrorazione chimico-biologica, anche tra le persone che non viaggiano in aereo. Consideriamo, infine, la sintomatologia descritta nell'interrogazione e quella collegabile all'esposizione ad altre sostanze neurotossiche presenti nelle chemtrails.

Come si può vedere dal prospetto sinottico, parecchi disturbi ed affezioni appaiono simili o identici. Sono soltanto coincidenze?






Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.


Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 25 settembre 2010

La rana di Fedro partecipa ad un convegno sulle scie chimiche

Questo, infatti, è il sicofante: muovere tutte le accuse, ma non addurre nessuna prova. (Demostene)

Absit iniuria verbis.

Siamo venuti al corrente di un convegno in cui si terrà un contraddittorio sulle scie chimiche. Vi parteciperà come conferenziere uno dei più famigerati protagonisti della disinformazione. Riteniamo che questo simposio sia inficiato da una serie di errori. In primo luogo, non ha alcun senso un contraddittorio su un tema come le chemtrails: il soggetto non è, infatti, una teoria, ma un problema reale. Si può accettare un contraddittorio su teorie, ossia modelli di interpretazione del mondo: ad esempio, ha senso un dibattito sulla teoria del big bang, propugnata da alcuni cosmologi, ma strenuamente avversata da altri. Sia gli assertori sia i detrattori di questo modello adducono indizi e considerazioni per sostenere la loro posizione che non si riferisce ad un insieme tanto a dati verificabili, piuttosto a speculazioni.

E’ quindi questo un errore concettuale molto grave che priva lo scambio di idee di ogni valore, tanto più che non occorre discutere, ma informare il pubblico sui mortali pericoli connessi all’attività di avvelenamento della biosfera.

A questa mancanza se ne aggiungono altre: si possono individuare un errore tattico ed uno strategico. Il primo si collega a questa decisione contingente che risulta un avallo dell’assoluta malafede e dell’abissale ignoranza del bamboccione che dovrebbe sostenere la balzana tesi circa le scie di condensa: costui, pur a digiuno completamente di nozioni scientifiche, è senza dubbio molto ferrato nelle tecniche della programmazione neuro-linguistica, nell’eristica (l’uso degli strumenti dialettici per prevalere, soprattutto se si ha torto), nei sofismi ed in tutti quegli stratagemmi che puntano a distruggere l’interlocutore (argomenti ad personam), sorvolando sui contenuti. Il metodo della personalizzazione oscura il soggetto della controversia: allusioni e calunnie spostano il baricentro del confronto, con l’unico scopo di ridicolizzare presenti ed assenti.

Inoltre la claque che i disinformatori si portano dietro, una claque opportunamente ammaestrata ed addestrata, enfatizza i successi del mattatore e lo rincalza nelle sue oblique aggressioni. Un esempio di questo sistema è stato recentemente offerto da una conferenza in cui Paolo Attivissimo ha bandito la versione di regime sul 9 11, ricorrendo a tutti i più raffinati e biechi espedienti retorici per trionfare sul suo interlocutore. Manipolazione del linguaggio, studiata gestualità, tono di voce, la ghiotta occasione di concludere il simposio (tecnica della peroratio) sono tutte armi che il noto imbonitore italo-svizzero ha brandito di fronte ad un tremebondo e poco convinto avversario. In verità le argomentazioni, le analisi, i dati nulla valgono per i palloni gonfiati della disinformazione le cui vittorie sono proporzionali all’incompetenza, un'incompetenza cui sopperiscono egregiamente con la spocchia e la strumentalizzazione, segni del profondo disprezzo che essi nutrono per l’uditorio e per gli altri relatori. Questa non è affermazione gratuita.

Infatti Paolo Attivissimo sul suo blog-discarica scrive:

"[…] L'altro incubo è anche peggiore: finalmente sta per avvenire un faccia a faccia alla pari fra i sostenitori dell'esistenza delle "scie chimiche" e chi, con dati ed esperti (sic), smonta le loro fantasie menagramo. Il chimico Simone Angioni, esperto scopritore (sic) delle fallacie e falsità delle teorie sulle "scie chimiche", e il biologo Giorgio Pattera, sostenitore nonostante tutto dell'esistenza di queste scie venefiche, si confronteranno il primo ottobre alle 21 a Villa Torlonia, Sala Archi, a San Mauro Pascoli, in Emilia-Romagna. Non solo: il faccia a faccia è organizzato dal parlamentare Sandro Brandolini, che ha già sottoscritto ben tre interrogazioni parlamentari sulla presunta questione delle "scie chimiche".

Se siete meteorologi, piloti, manutentori di motori d'aereo, controllori di volo, chimici o comunque esperti nei settori coinvolti nelle teorie delle 'scie chimiche' e volete contribuire a far cessare questo spreco di tempo e di denaro pubblico, venite all'incontro. Le vostre testimonianze saranno preziose per far capire ai presenti, politici o meno, che tutta la storia delle "scie chimiche" è un abbaglio clamoroso (sic) che rischia di essere un autogol (sic) per chi l'ha sostenuto politicamente. Perché se un politico o una giunta comunale prende una cantonata del genere, come ci si può fidare di loro per qualunque altra scelta che riguardi l'ambiente o la tecnologia?

C'è in realtà anche un terzo incubo, il peggiore di tutti. Quello di essere stati, per un attimo fuggente, leader del movimento sostenitore delle "scie chimiche", con tanto di apparizioni televisive, e trovarsi oggi ignorati dai media, esclusi dai dibattiti e respinti persino dagli ex compagni di lotta, nel disinteresse generale. Le luci della ribalta scottano soprattutto quando si spengono. Goodbye, Rosario".


Ora, bisogna chiedersi come un sedicente giornalista osi vergare un testo tanto immondo: è vero che i gazzettieri ignorano la lingua italiana, ma, dopo aver dedicato vari articoli all'idioletto di questo stupratore del nostro idioma, speravamo almeno che evitasse codeste litanie costellate dall’insoffribile verbo “fare”. Inoltre la grafia di “autogol” grida vendetta al cospetto di Dio. Tralasciamo altri strafalcioni, tra cui spicca (horresco referens) quel "perché", invece di "infatti", al principio di una traballante proposizione. Si deve, però, rilevare che l’estensore dell’annuncio è persona di un’improntitudine e di una volgarità smisurate: schernisce l’onorevole Brandolini, ironizza (ironia di bassissima lega) sui ricercatori indipendenti, propalando una visione falsa e distorta dei fatti. E’ indubbio che il pivello che interverrà alla conferenza non sfiora le vette toccate dal ciurmatore di Lugano, ma è comunque allievo di cotanto guru: ha frequentato la scuola di Attivissimo ed ha appreso i rudimenti della mistificazione, princìpi bastevoli per intorbidare tutto. D’altronde il funesto C.I.C.A.P. organizza corsi non proprio economici per indottrinare studentelli ed aspiranti negazionisti e colui l’avrà frequentato con un certo profitto.

Non si comprende come si possa offrire spazio a certi personaggi ed ai loro padroni che già infestano la Rete, insudiciano la televisione e la stampa. Ci rivolgeremmo loro solo per apostrofarli con Dante Alighieri: Via costà con li altri cani! Non abbiamo alcunché da spartire con questa masnada e non solo per la loro irrimediabile perfidia, ma per la loro stomachevole ipocrisia. Questi falliti che ora strombazzano l’evento, quasi lodando il Dottor Giorgio Pattera per aver accettato il contraddittorio, sono gli stessi che sbeffeggiano in modo triviale il Dottor Giorgio Pattera. Ognuno è comunque libero di agire come meglio crede. Rispettiamo le loro scelte, anche se non le condividiamo. Ben venga in ogni caso un’occasione in cui i ciarlatani si esporranno al pubblico ludibrio per il loro analfabetismo: il poppante potrà solo vagire “nel senso che, nel senso che, nel senso che…” e la sua dotta relazione finirà lì.

Resta, infine, un errore strategico che si esplica nel rischio che si spiani la strada ad altre conferenze simili dove gli ingombranti e tronfi disinformatori potranno gonfiarsi e vivere il loro effimero momento di gloria. E’ fatale, però, che scoppino come la celebre rana di Fedro. Non è che possano nuocere più di quanto hanno nociuto fino ad oggi, visto che hanno la stessa credibilità di Cicciolina come parlamentare, ma toccherà poi a qualcuno ripulire la sala dei loro brandelli viscidi e ripugnanti. Addio, Simonetto, addio, Paolino.





Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.


Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì 23 settembre 2010

Sangue artificiale? (Articolo di Clifford Carnicom)

Un importante studio dell'ingegnere statunitense Clifford Carnicom si riferisce a globuli rossi con ogni probabilità artificiali: sono eritrociti rintracciati nei malati di Morgellons. La ricerca di Carnicom suffraga le tesi esposte in Terraforming: creare un pianeta sintetico.

Non sto offrendo alcun parere medico o diagnostico con la presentazione di tali informazioni. Agisco esclusivamente come un ricercatore indipendente che fornisce i risultati di un'estesa osservazione e di analisi di inusuali condizioni biologiche che sono evidenti. Ormai esistono convincenti prove che una forma di sangue artificiale o modificato è un elemento dominante riscontrato in campioni di filamenti dentali che sono comunemente associati alla sindrome di Morgellons.

E' stato ideato un metodo che è in grado di rompere l'involucro esterno delle fibre. Quindi si verifica un processo di ricostituzione. Gli elementi della soluzione ottenuta sono stati ripetutamente esaminati con un microscopio molto potente. Il metodo è stato replicato numerose volte ed ogni volta risultavano le stesse strutture identificabili. La struttura indica che ci sono eritrociti, ossia globuli rossi.

E' stato più volte suggerito da alcuni ricercatori che la condizione del sangue sembra essere un denominatore comune della sindrome di Morgellons; quest'ultima ricerca lo prova ulteriormente. Essenzialmente tutti gli individui finora testati hanno dimostrato questa stessa variazione del sangue in una certa misura, senza badare se siano presenti certe anomalie della pelle o no.

È stato dunque appurato che le colture ottenute dai campioni dentali presentano anche eritrociti. Questo lavoro è stato confermato con due prove distinte a livello forense. L'ultimo ritrovamento di una forma eritrocitaria proprio all'interno degli originali campioni dentali di filamenti dimostra ulteriormente questo aspetto della sindrome di Morgellons.

La biologia di entrambi i campioni della coltura e le forme eritrocitarie all'interno delle fibre sono chiaramente al di fuori del contesto tradizionale della conoscenza scientifica e ciò dimostra come siano state sviluppate certe tecnologie avanzate di tipo segreto. Queste tecnologie probabilmente includono sviluppi biologici artificiali o modificati, la ricerca avanzata sulle cellule staminali ed il trasferimento genetico.

La supposizione che le forme eritrocitarie siano, se non sintetiche, almeno manipolate in qualche modo, si basa sulle seguenti osservazioni.

1. Le cellule sono essenzialmente di forma regolare.

2. La ricostituzione degli eritrociti avviene in un ambiente repulsivo rispetto alle sostanze chimiche ed al calore.

3. Un'ulteriore struttura sub-micron spesso è abbinata a questi globuli rossi o si trova proprio all'interno della forma eritrocitaria. Queste strutture sono identiche nei numerosi campioni di sangue umano anomalo; campioni che sono stati analizzati in concomitanza con la ricerca sul Morgellons.

4. Le dimensioni della forma eritrocitaria all'interno del filamento dentale variano maggiormente rispetto alla specie umana e questa sembra essere una risposta ad un ambiente chimico di ricostituzione. Questo medium chimico è sfavorevole e negativo per un normale sviluppo biologico, ma la ricostituzione sembra prosperare in questo stesso habitat.


Fonte: Ilsole24h





Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.


Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 20 settembre 2010

Il Ministero della propaganda e le inchieste truccate: ecco come si inganna il cittadino

17 febbraio 2010. L'A.N.S.A. batte la notizia relativa ad un esposto-denuncia riguardante le scie chimiche. Sappiamo che è prassi delle agenzie ufficiali o inventare di sana pianta le notizie o distorcerle in maniera vergognosa. In questo caso, è molto probabile che sia stato sfigurato un fatto reale con lo scopo di screditare la ricerca sulle chemtrails, creandovi attorno un alone di stramberia. Presumibilmente un cittadino (uno dei tanti) ha presentato un esposto circostanziato e documentato sulla questione, ma i media di regime (La Repubblica, Il Giornale etc.), ricamando sul dispaccio dell'A.N.S.A. che, già nel titolo, evocava capziosamente gli U.F.O., hanno alterato i fatti in modo spudorato. Così i velivoli non rilevati dal radar sono stati trasformati in “astronavi” (sic) ed il direttore tecnico è diventato un “ufologo” (sic). La storia è molto istruttiva: i “giornalisti”, con le loro furbesche tecniche di manipolazione, hanno condito gli eventi con rimandi agli U.F.O., sorrisini ironici, aborti linguistici, come "scie chimiche di condensazione". I pennivendoli hanno poi volutamente ingenerato ulteriore confusione, assimilando le scie tossiche alle rarissime contrails. E’ un classico esempio di "giornalismo" abietto e servile, volto alla propaganda ed alla disinformazione.

E' verosimile che il Sostituto procuratore destinatario dell'esposto abbia deciso di archiviare l’inchiesta per non irritare i militari, coloro che veramente comandano in tutto il mondo. L’archiviazione è stata decisa, stando alle fonti, dopo che il Sostituto ha chiesto una relazione tecnica all’A.R.P.A. Andiamo bene! All’A.R.P.A. insabbiano, invece di compiere analisi.

Ecco com’è stata lanciata la notizia dall’A.N.S.A.

"Procura archivia denuncia contro 'ufo che provocano tsunami'
Per dirigente società clima modificato da 'veicoli bianchi'

(A.N.S.A.) - MILANO, 17 SET - La Procura di Milano ha aperto e poi archiviato un'inchiesta nata dalla denuncia di un uomo che incolpava ''veicoli bianchi'' di provocare disastri climatici.

L'autore dell'esposto, un direttore tecnico di una società milanese, ha spiegato che ci sono ''veicoli di colore bianco'' che producono ''scie chimiche in grado di modificare il clima, provocando ''calamità naturali, come tsunami ed uragani''. Gli inquirenti hanno risposto con una relazione tecnica e, dopo aver aperto l'inchiesta, l'hanno archiviata perché ''il fatto non costituisce notizia di reato''.

Nel ridicolo articolo della testata Il Giornale, la velina è stata rilanciata con varie amplificazioni e deliberati travisamenti.

"Nei giorni scorsi ha denunciato in Procura gli extraterrestri che con le «scie chimiche delle loro astronavi» creerebbero uragani e maremoti. E i pm, pazientemente, gli hanno risposto con una relazione tecnica che scagionerebbe gli extraterrestri.

Cristiano A., 34 anni, direttore tecnico di una società milanese nei giorni scorsi ha denunciato come «l’attività aerea di “oggetti non identificati”» crei «scie chimiche capaci di provocare uragani, tsunami e altri disastri ambientali». Cristiano A. tuttavia non esclude che i velivoli possano appartenere a qualche misteriosa potenza militare, intenzionata a decimare la popolazione terrestre. Nicola Cerrato, procuratore aggiunto, ha aperto un’inchiesta ma, dopo una relazione tecnica, l’ha archiviata «perché il fatto non costituisce notizia di reato».

Che esistano «scie chimiche di condensazione» causate dal passaggio degli aerei e che possano avere un impatto sul clima è oggetto di studio da circa sessant’anni. E, come spesso capita, le opinioni sono discordanti. Il pm ha però smentito la tesi dell’esposto sulla base di alcune relazione tecniche che avevano già studiato il fenomeno delle «scie chimiche di condensazione da combustibile» senza poter però confermare l’esistenza di un rapporto causa-effetto tra scie e cambiamenti del clima. Con buona pace del signor Cristiano, degli Ufo e dei pm".

Meteogiornale dà il peggio di sé (altro non avrebbe potuto offrire) con uno scartafaccio a firma di Mauro Meloni. In questa climax demenziale di articoli folli scritti in un italiano scandaloso, l’autore addirittura afferma che le scie provocano “nebulose” (e le galassie no?). E’ inutile commentare le idiozie di un melone dalla idee molto nebulose.

"Vi raccontiamo di un'inchiesta recentissima, appena archiviata dalla Procura di Milano, in merito alle denuncia di un uomo che incolpava "veicoli bianchi" (non propriamente identificati) di provocare disastri climatici tramite il rilascio di sostanze chimiche in atmosfera.

Ormai da almeno un decennio vanno di moda le teorie, peraltro mai dimostrate, che provano a dimostrare come la comparsa di "scie bianche" nel cielo faccia parte di progetti d'alterazione del clima, tramite l'attività in volo di velivoli militari che rilascerebbero sostanze chimiche nell'aria. Non vogliamo certo entrare in quest'insidioso dibattito per ribattere alle tesi di coloro che sostengono queste modalità di manipolazione del clima da parte dell'uomo, ma di sicuro non ci saremmo mai aspettati che a qualcuno potesse venire in mente che un tale fenomeno potesse addirittura venire provocato dall'azione di "extraterrestri" o presunti tali e quindi non semplici mezzi dell'aviazione.

Invece è tutto vero: la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta, poi chiusa in breve tempo, nata dall'esposto del direttore tecnico di una società milanese. Sulla base di quanto scritto nella denuncia, si sostiene la presenza ad alta frequenza di velivoli bianchi senza insegne che lasciano scie chimiche, capaci di provocare nebulose, in grado di provocare disastri ambientali come terremoti, uragani e tsunami, sostanzialmente dei veri crimini contro il patrimonio della popolazione mondiale. In quest'esposto si ipotizzava in pratica la presenza di ufo, ovvero di oggetti volanti non identificati.

Per contrastare questa tesi così pazzesca, il procuratore aggiunto Nicola Cerrato ha acquisito lo studio dell'agenzia per la protezione ambientale della Sardegna (ARPAS), che aveva già analizzato in passato il fenomeno delle "scie chimiche" di condensazione da combustibile. La conclusione della relazione, utilizzata come perizia, è che non vi è certezza di nesso tra le scie lasciate dai velivoli e le alterazioni del clima con disastri ambientali: i tecnici spiegano che da 60 anni la comunità scientifica studia queste scie chimiche che possono però essere causate dal normale combustibile degli aerei in movimento, allorquando concorrono determinati parametri meteorologici.

Grazie alla perizia dei tecnici ARPAS, l'indagine è stata rapidamente archiviata perché non ci sono fatti costituenti notizia di reato, nonostante esistano teorie, come certificato nel documento, che parlano di un possibile "condizionamento del clima" causato proprio da queste scie prodotte dal carburante degli aerei. Teorie naturalmente tutte da dimostrare, soprattutto in merito ad una manipolazione del clima cercata con metodi appositi e quindi con dolo".

Per completezza, riportiamo un profilo del magistrato.

E' dirigente del ministero della Giustizia

Inpdap, il magistrato Cerrato indagato per abuso d'ufficio - Sede commissariata a Milano Borrelli: c'è differenza tra segnalazione e pressione per scavalcare le graduatorie

BRESCIA - Già sotto inchiesta, ma solo come «atto dovuto». Il nome di Nicola Cerrato, l'ex procuratore aggiunto di Milano che ora è primo dirigente del ministero della Giustizia, è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Brescia. L'ipotesi di reato è l'abuso d'ufficio patrimoniale. L'inchiesta è appena iniziata e dovrà verificare se l'alto magistrato possa o meno ritenersi coinvolto, come figura comunque marginale, nella ben più vasta inchiesta sulla sede milanese dell'Inpdap, l'istituto di previdenza dei dipendenti pubblici, che solo in Lombardia gestisce oltre 5 mila alloggi. Il procuratore Roberto Tarquini, che rifiuta commenti, ha affidato l'inchiesta al suo sostituto più anziano ed esperto, il pm Roberto Di Martino. Nicola Cerrato ha già respinto «indignato» qualsiasi accusa, dichiarandosi «vittima di reati commessi da altri». Il caso è un troncone minore, trasmesso per competenza a Brescia, di una più ampia e delicata indagine della Procura di Milano. Un'inchiesta emersa il 25 marzo con 5 arresti: con due funzionari e due imprenditori, finisce in carcere il direttore lombardo dell'Inpdap, Fabio De Angelis. L'accusa di aver pilotato appalti in cambio di tangenti si fonda su intercettazioni (una Porsche da 185 milioni in regalo) e su un filmato: una telecamera nascosta dalla FInanza che riprende la sostituzione della busta con l'offerta vincente. Al telefono, De Angelis parla di una «talpa» in grado di spiare le indagini: un «altissimo magistrato della Procura di Milano». E due mesi dopo si vanta di avere «un amico al ministero della Giustizia». Cerrato ha protestato la propria totale innocenza. E ha confermato solo che sua nipote aveva ottenuto da De Angelis un alloggio dell'Inpdap. Un fatto che in sé non è reato. Contestandone la divulgazione, Cerrato ha parlato di «falso moralismo»: «Decine di magistrati milanesi hanno ottenuto alloggi pubblici in viale Monte Nero». A Milano, ieri, D'Ambrosio e Borrelli hanno chiarito che «dagli anni ' 70 esiste una legittima convenzione con la Cariplo firmata dall'ex procuratore Gresti». «Fu una sua benemerenza - ha precisato Borrelli -: negli anni del terrorismo Milano era considerata una sede disagiata, difficile. Pochi volevano lavorare qui, per cui era necessario agevolarli». Il procuratore generale ricorda che «lì abitava anche Emilio Alessandrini», il pm ucciso nel 1979 dai terroristi rossi. Borrelli, pur confermando che «in Italia la raccomandazione può essere una prassi diffusa», invita a distinguere: «La semplice segnalazione di un dipendente del Tribunale, che possieda effettivamente i requisiti e l'urgenza di un alloggio, può essere opportuna, se non doverosa. Cosa ben diversa è ricorrere a favoritismi e pressioni per scavalcare graduatorie e ottenere un'assegnazione illegittima». Sul caso di Cerrato, conclude Borrelli, «non intendo pronunciarmi in alcun modo. E nemmeno sul peso di certe argomentazioni difensive». Il vertice dell'Inpdap, intanto, ha commissariato il dipartimento lombardo, che sarà retto dal direttore generale dell'istituto nazionale. Paolo Biondani

Paolo Biondani


Pagina 14
(12 aprile 2002) - Corriere della Sera



Chi è Pasquale Lombardi? [ LINK ]

Dell'uomo che parlava con giudici e potenti si sa pochissimo: insignificante o misterioso? Repubblica fa ipotesi sul paese irpino di cui fu sindaco

15 luglio 2010 Politica - Da quando – è passata solo una settimana – è stato arrestato Flavio Carboni per aver costituito un’associazione segreta, e con lui “altri due indagati”, una delle domande che si sono fatti tutti è stata su uno dei due indagati. Se di Arcangelo Martino si sapeva infatti qualcosa e si conosce un percorso politico e imprenditoriale che suggerisce le relazioni che stanno emergendo, di Pasquale Lombardi, “il geometra” che risulterebbe il maggior manipolatore della rete di contatti e traffici del gruppo, la storia è assai più oscura. La domanda è: come è arrivato un oscuro geometra a parlare al telefono sistematicamente e con grande confidenza con alcuni degli uomini più importanti nelle istituzioni italiane? Giudici costituzionali, presidenti di regione, leader politici, tutti parlano con Lombardi e lo ascoltano. E se alcune delle intercettazioni mostrano accenti “ridicoli”, come ha detto qualcuno, la sostanza delle conversazioni è impressionantemente grave. Scrive oggi il Giornale, in un articolo che assume la tesi berlusconiana della banda di cialtroni, che sembra veramente l’uomo in grado di arrivare sempre ovunque e di riuscire sempre a parlare con chiunque e comunque

Alla curiosità su Lombardi i giornali sembrano non saper rispondere: oggi ci prova Repubblica, affidando ad Alberto Statera un’indagine giornalistica sul suo passato. Indagine che pare però in difficoltà rispetto alla carenza di informazioni, tanto da riempire i vuoti con molte ipotesi. La storia non si muove dal paese di Cervinara, in provincia di Avellino, dove è nato Lombardi. E dove Statera nota sia nato anche l’onorevole Marco Milanese del PdL “portaborse, anzi di più, alter ego in servizio diuturno effettivo del superministro dell’Economia Giulio Tremonti”; e lì vicino “impera ancora” Nicola Mancino “che dalle intercettazioni è apparso piuttosto sensibile agli ordini della lobby di Cervinara”. Statera ne trae sospetti su Tremonti e su Mancino.

Che tutto si muova a partire dalle relazioni geografiche intorno a un paese irpino di novemila persone è suggestivo, ma al momento un po’ povero di prove. Di Cervinara comunque Lombardi fu sindaco, e Statera lo ritrae in modi non così dissimili da quelli di Berlusconi (“sono quattro pensionati sfigati”): “l’omino di Cervinara”. Confermando così la contraddizione misteriosa tra l’apparenza insignificante della figura di Lombardi – che nelle intercettazioni parla come Totò e Peppino – e la portata dei suoi contatti.

Il Giornale spiega che non è neanche vero che Lombardi fosse un giudice tributarista, come si è scritto: si spacciava per magistrato, pur essendo un semplice componente di commissioni tributarie. E in un’intervista al Giornale, il sottosegretario Caliendo mostra stupore della rete di relazioni di Lombardi.

Per me era solo il segretario del Centro europeo di studi giuridici di cui io ero stato presidente. Ma i giudici sostengono che il Centro fosse in realtà la copertura per costruire la suddetta di relazioni e contatti: “per acquisire e rafforzare utili conoscenze nell’ambiente della politica e della magistratura”. E al Centro allude anche il procuratore aggiunto di Milano Nicola Cerrato, intercettato con Lombardi, che è intervistato oggi dal Corriere della Sera e del geometra aggiunge che “era grande amico del presidente della Cassazione Vincenzo Carbone”. Chi è Pasquale Lombardi? Che storia ha, cosa ha fatto in questi anni? Bisogna lavorarci ancora.


Caliendo: chi è, le accuse, la difesa [ LINK ]

Giacomo Caliendo, 68 anni, originario della provincia di Napoli, ex magistrato, attuale sottosegretario alla Giustizia, è accusato dalla Procura di Roma per violazione della legge Anselmi sulle società segrete. Per questo motivo il sottosegretario è al centro della mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni alla Camera.

Chi è. Prima dell'esperienza politica Caliendo è stato magistrato, membro del Consiglio superiore della magistratura e ha contributo a fondare, negli anni Settanta, la corrente moderata di Unicost (Unità per la Costituzione). Nella carriera da “togato” ha esordito nel 1971 come uditore giudiziario presso il tribunale di Napoli, di lì a poco, nel 1976, è entrato nel Csm. Nel 1991 diventa presidente dell'Associazione nazionale magistrati. Dal 2005 è sostituto procuratore presso la Corte di Cassazione.

Con l'associazionismo di stampo cattolico ha un rapporto decennale che inizia nel 1961 quando viene nominato responsabile del movimento studenti dell'Azione Cattolica della Diocesi di Nola.

Nel 2008 arriva l'elezione al Senato con l'incarico di sottosegretario alla Giustizia, ruolo che l'ha visto protagonista come relatore del ddl intercettazioni e, in precedenza, in prima linea con provvedimenti come il legittimo impedimento e il Lodo Alfano.

Le accuse. Essere parte integrante di un'associazione segreta dedita ad alterare i corretti equilibri istituzionali e costituzionali. Di questo, ossia della violazione della legge Anselmi, è accusato il sottosegretario Caliendo dalla procura di Roma che la settimana scorsa lo ha iscritto nel registro degli indagati. Gli inquirenti stanno vagliando la posizione dell'ex magistrato da due anni vice del Guardasigilli Angelino Alfano, sulla base delle intercettazioni contenute nell'ordinanza di carcerazione di Pasquale Lombardi, ex giudice tributario che Caliendo conosce da 30 anni, del faccendiere Flavio Carboni e dell'ex assessore al comune di Napoli Arcangelo Martino, oltre che sui risultati degli interrogatori degli arrestati e degli altri indagati (il coordinatore del Pdl Denis Verdini, il senatore Marcello Dell'Utri e l'ex sottosegretario Nicola Cosentino).

Diverse le contestazioni mosse a Caliendo dal procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo e dal pm Rodolfo Sabelli. Assieme a Lombardi, Martino, Carboni, Dell'Utri e il capo degli ispettori del ministero della Giustizia Arbibaldo Miller, il sottosegretario alla Giustizia era a casa Verdini, lo scorso 23 settembre, per un pranzo nel corso del quale si sarebbe deciso di avvicinare i giudici della Corte Costituzionale in vista dell'imminente decisione sul “lodo Alfano”. E ancora: Caliendo avrebbe contribuito a far nominare come presidente della Corte di Appello di Milano Alfonso Marra, al quale Lombardi si rivolse per far riammettere la lista di Roberto Formigoni esclusa dalle elezioni regionali. Sempre a Caliendo - come risulta dalle intercettazioni - Lombardi sollecitò più volte l'avvio di un'ispezione ministeriale a Milano (che però non si fece) in favore di Formigoni. E continuando a spendere il nome di “Giacomino” (così Lombardi chiamava il sottosegretario) l'ex giudice tributario, presidente dell'associazione Centro studi giuridici per l'integrazione europea diritti e libertà fondata dallo stesso Caliendo, avvicinò il presidente della Cassazione Vincenzo Carbone per il ricorso di Cosentino contro l'ordinanza di custodia cautelare per contiguità con la camorra, e provò a mettersi in contatto con il procuratore aggiunto di Milano Nicola Cerrato così daammorbidirlo sull'inchiesta che vedeva indagato Formigoni per reati ambientali.

La difesa di Caliendo. Il sottosegretario nega di aver commesso alcuna irregolarità. Alle accuse Caliendo ha ribattuto lo scorso 30 luglio, nel corso di un interrogatorio di 5 ore. Ad esempio a casa di Verdini restò solo mezz'ora («poi mi son dovuto allontanare per precedenti impegni in Commissione Giustizia») e non sapeva che lì avrebbe trovato il faccendiere Carboni. «Fintanto che sono rimasto - ha spiegato all'Ansa - non si parlò di Lodo Alfano, tant'è che fu Lombardi a telefonarmi successivamente per dirmi della possibilità di intervenire sui giudici della Consulta». Alla Sollecitazione Caliendo sostiene di non aver dato seguito. Ammette, invece di aver espresso apertamente parere favorevole alla nomina di Marra, prerendo il suo curriculum a quello dell'altro candidato, Rordorf. E nega di essersi prestato alle pressioni di Lombardi: «Mi sono reso conto che millantava. Millantava pure con i miei amici»


Giudici amati dalla P3 [ LINK ]

Al vaglio le attenzioni della 'loggia' su alcune procure. Aperto un procedimento disciplinare contro Gargani - Non soltanto il caso Marra: c’è anche che la P3 si interessò ad altre due nomine ai vertici di uffici giudiziari perché, almeno in un caso, si dice nelle intercettazioni, si tratta di un giudice “amico”. C’è che un magistrato è finito sotto inchiesta disciplinare perché avrebbe cercato di ottenere informazioni riservate sulle indagini romane. Infine: c’è il presidente della Corte d’Appello di Salerno, Umberto Marconi, che chiede di essere ascoltato dai colleghi sperando di chiarire la propria posizione.

La magistratura ancora indaga sulla magistratura. Dal mare di intercettazioni depositate emerge che almeno in altri due casi la “loggia” avrebbe seguito la scelta dei responsabili di due procure: Isernia e Nocera Inferiore. Alla fine le persone designate dal Csm sono le stesse sponsorizzate dalla P3, difficile, però, dire quanto abbia effettivamente pesato l’intervento di Pasquale Lombardi, un tipo che, come lo rimproveravano i suoi soci Martino e Carboni, al telefono parlava troppo. Una fortuna per gli investigatori.

Scrivono i magistrati negli atti: “Da una conversazione del 21 ottobre 2009 fra Lombardi e Celestina Tinelli, componente del Csm, emerge l’interesse per la nomina dei capi di alcuni Uffici giudiziari: le Procure della Repubblica di Isernia e Nocera Inferiore, e la Corte d’Appello di Milano”.

Lombardi tratta il membro del Csm quasi come un dipendente: “Prendi un po’ st’appuntino per Isernia … questo Albano… Ti ricordi?”. Tinelli lo tranquillizza: “Me lo ricordo sì sì!”. Ma Lombardo la incalza: “Si potrebbe fare?”. Tinelli pare possibilista: “Uhh non so dirtelo così su due piedi non ci riesco mi pare di sì”. Lombardo non si accontenta: “Mettici un po’ d’attenzione .. e poi ci sta Nocera ci sta quel Gianfranco Izzo”. Tinelli: “Eh lo so”. Lombardo: “Ce la fa?”. Tinelli è cauta: “Ehh non… no! non ti garantisco niente”.

Alla nomina del Procuratore di Isernia, Lombardi dedica altre telefonate: il 2 febbraio 2010 parlando con la dottoressa Di Santo, segretaria di Cosimo Ferri, ecco che il presunto membro della P3 ritorna sulla questione: “Chissà se hanno fatto pure il pubblico ministero di Isernia?”. Di Santo: “Aspe’ chi ti interessava? Me l’avevi detto”. Lombardi: “Paolo Albano che sta a Caserta è pure un amico!” Dopo due ore Di Santo comunica la buona notizia: “Ho chiesto proprio a Cosimo di Albano … m’ha detto che non ci dovrebbero essere problemi“.

Paolo Albano, contattato dal Fatto Quotidiano, la racconta così: “Ho avuto la sfortuna di aver partecipato ad un convegno in Sardegna organizzato da questa gente. Era un incontro ad alto livello, c’erano i responsabili delle più importanti procure d’Italia. La mia conoscenza con Lombardi si limita a questo. Non ho mai più incontrato quella gente, sfido chiunque a dimostrare il contrario. Fa amarezza dopo 38 anni di lavoro in prima linea vedere il proprio nome associato a una storia così”. Ma Lombardi la chiama “amico”? “Credo volesse guadagnarsi dei meriti ai miei occhi, ma io quel posto l’avrei ottenuto comunque, ho ottenuto 17 voti contro i 7 del mio concorrente”.

Una raccomandazione all’insaputa dell’interessato? Possibile. Albano non è indagato, né destinatario di provvedimenti disciplinari. Una cosa è certa, alla fine Albano vince a Isernia e Izzo a Nocera. Ma c’è un altro dato importante: Isernia può sembrare un ufficio non di prima linea, ma non è così. Non adesso: negli uffici della Procura c’è almeno un fascicolo che riguarda la cricca, quello aperto sui lavori dell’Auditorium, una delle opere previste per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Non solo: in Molise – regione lontana dai riflettori dell’opinione pubblica nazionale e purtroppo privilegiata da chi vuole fare affari facili – agì come “soggetto attuatore” per la ricostruzione dopo il terremoto proprio Claudio Rinaldi, uno dei protagonisti della Cricca. Lo ricorda il consigliere regionale Michele Petraroia (Pd) in numerose interrogazioni. Anche su questo si indaga. Così la Procura di Nocera Inferiore svolge importanti inchieste sulla camorra.

Ma intanto la magistratura cerca di togliersi le ombre che le sono piovute addosso. Dopo l’inchiesta disciplinare a carico di Alfonso Marra, ieri il procuratore generale della Cassazione, Vitaliano Esposito, ha aperto un procedimento disciplinare a carico di Angelo Gargani dal 1 dicembre 2008 messo fuori ruolo e applicato al ministero della Giustizia con l’incarico di capo del servizio di controllo interno. A Gargani il pg contesta principalmente l’ipotesi di interferenza nelle indagini. Il magistrato infatti avrebbe chiesto al sostituto procuratore di Roma Rodolfo Sabelli, titolare assieme al procuratore aggiunto Gianfranco Capaldo del fascicolo sulla P3 e sugli appalti per l’eolico in Sardegna, informazioni relative all’inchiesta. Non solo, dalle intercettazioni sono emersi altri elementi molto scomodi per Gargani che avrebbe aiutato i membri della presunta loggia adavvicinare il procuratore aggiunto di Milano Nicola Cerrato che aveva indagato il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, nell’inchiesta sullo smog nel capoluogo Lombardo.

Dopo la divulgazione della notizia dell’iscrizione di Formigoni le telefonate tra Lombardi e Gargani si ripetono: “Stammi a sentire – dice Lombardi – tu dovresti avere per regola il numero di Nicola Cerrato a Milano. Allora vedi un poco se giovedì o massimo venerdì posso arrivare a Milano e mi fai fissare un appuntamento dove lui sta… in Tribunale o dove si trova. E fammelo sapere quasi subito, va buono?”. Gargani: “Va bene”. Alla fine l’appuntamento viene fissato. Gargani chiama Lombardo e, annotano i carabinieri,gli dice che tale Nicola, verosimilmente il procuratore aggiunto Nicola Cerrato, lo aspetta nel suo ufficio, al quarto piano dell’edificio, l’indomani alle 13 e nel contempo gli fornisce la sua utenza telefonica”. Cerrato, però, non accetta l’invito a pranzo di Lombardo: “Ha detto che è perplesso – dice Gargani – perchè già… se si può evitare…”.


[ Wikipedia ] Gargani è stato coinvolto nel cosiddetto scandalo P3: dalle intercettazioni emerge che uno degli arrestati, Angelo Lombardi, contattò Gargani per 'avvicinare' il procuratore aggiunto di Milano, Nicola Cerrato (già Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria al Ministero della Giustizia, di cui era stato vicecapo proprio Gargani), e persuaderlo ad avere un atteggiamento più 'morbido' nei confronti del presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, coinvolto nell'inchiesta sull'inquinamento atmosferico nel capoluogo lombardo.

Al magistrato viene inoltre contestata un'ipotesi di interferenza giudiziaria. In occasione della proroga delle indagini preliminari sugli appalti per l'eolico in Sardegna, Gargani nell’aprile 2010 avrebbe infatti chiesto informazioni sull'inchiesta al pm di Roma Rodolfo Sabelli, titolare del fascicolo assieme al procuratore aggiunto Gianfranco Capaldo.

Per questo motivo il Procuratore Generale della Cassazione, Vitaliano Esposito - che con il Ministro della Giustizia condivide il potere dell'azione disciplinare - ha deciso di intervenire a carico di Gargani, promuovendo l’azione disciplinare.

Coinvolto nell’inchiesta è anche il magistrato Antonio Martone, che in qualità di presidente della Commissione Indipendente per la Valutazione l'Integrità e la Trasparenza (CIViT), ha avallato la nomina di Gargani a capo dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) del Ministero della Giustizia.


[ LINK ] Tra gli alti magistrati affiliati alla banda, su cui pendono provvedimenti disciplinari da parte del CSM (Consiglio superiore della magistratura), ci sono il presidente della Corte di appello di Milano, Alfonso Marra (chiamato "Fofò", eletto in questa carica grazie alle pressioni della "loggia" su alcuni componenti del CSM, tra cui sembra lo stesso Mancino); il procuratore aggiunto Nicola Cerrato, n. 2 della procura milanese, già indagato per una tangente da 100 milioni di lire da parte del re delle cliniche private Poggi Longostrevi; l'avvocato generale della Cassazione, già presidente dell'Anm (Associazione nazionale dei magistrati) e presidente della "commissione Brunetta" per la pubblica amministrazione, Antonio Martone; l'ex primo presidente della Cassazione, in corsa per la presidenza della Consob come candidato di Berlusconi, Vincenzo Carbone, quello che chiedeva a Lombardi: "Io che faccio dopo la pensione?"; il presidente della Corte di appello di Salerno, Umberto Marconi, che forniva la sua consulenza alla banda per la fabbricazione del dossier diffamatorio preparato da Martino ai danni del candidato Caldoro per favorire il candidato Cosentino.



AGGIORNAMENTO:

Il denunciante scrive:
http://urly.it/115k

"Questa notizia è stata modificata, manipolata, come sempre avviene con la stampa. Ho ricevuto una telefonata da una giornalista dell'ansa l'altro giorno, ma di ciò che è stato detto... al telefono non c'è traccia. Nella denuncia non viene data la colpa agli ufo, ma a forze militari di carattere mondiale".

Ci si dovrebbe chiedere chi ha fornito il nominativo del denunciante ai giornalisti dell'A.N.S.A., in palese violazione della legge sulla tutela dei dati personali. Insomma, è evidente che l'esposto è stato volutamente strumentalizzato per intorbidare le acque e che i principali responsabili di questa mistificazione si trovano all'interno del Palazzo di Giustizia di Milano.

Di seguito la denuncia inoltrata attraverso una stazione dei Carabinieri del N.O.E., denuncia che ha portato alla farsa di cui all'articolo nonché un breve commento del diretto interessato.

Commento n° 21. Cristiano, ore 23:51
http://urly.it/115k

"Dato però che qui si è fatta cattiva informazione, è necessario fare dei chiarimenti: la parola "ufo" voleva essere quasi sarcastica, nella denuncia è chiaro che si dà la colpa all'esercito del nuovo governo mondiale, di cui la nostra difesa è degna alleata. Si riporta perciò la denuncia originale, e, come già detto, non sono un ingegnere.

Sono stati i carabinieri a presentare la denuncia in Procura, così come mi è stato detto in caserma
".

Oggetto: denuncia verbale orale sporta da:


ATTANASI Cristiano... (seguono generalità)

Il giorno 17 agosto 2010 alle ore 14.50, negli uffici del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, siti in Milano via Pusiano, 22
Avanti al sottoscritto, Ufficiale di P.G., Luogotenente xxxxxx xxxx xxxxx effettivo al N.O.E. carabinieri di Milano, è presente il sig. A. Cristiano, in oggetto indicato, il quale denuncia quanto segue:

"Sono direttore tecnico e addetto alla trattazione affari per conto della società XXXXXXXXX con sede in Via vattelapesca a Milano.
Sono qui a titolo personale per denunciare l'attività aerea dei veri UFO, che io individuo in velivoli di colore bianco, senza nessuna scritta esterna che a quanto pare non risultano in nessun radar di nessuna torre di controllo, che possono fare qualsiasi tipo di manovra rilasciando scie persistenti, quindi non di condensa, ma di natura chimica, che si lasciano andare nel corso delle ore nei nostri cieli creando formazioni nubolose che arrecano sicuramente danno all'ambiente. Inoltre sono in grado, attraverso onde elettromagnetiche, di manipolare gli agenti atmosferici e le condizioni climatiche in generale. La tecnologia è conosciuta con il nome di H.A.A.R.P. che significa High Frequency Active Auroral Research Program che è gestito, ideato e perpetuato da volontà militari di carattere mondiale. Aggiungo inoltre che è mia credenza che questa tecnologia H.A.A.R.P. sia in grado di provocare terremoti, uragani, tzunami, pioggia, neve e siccità. Pertanto denuncio ignoti per crimini commessi contro il patrimonio e la popolazione mondiale.

Con la presente chiedo che vengano effettuati i necessari accertamenti, anche attraverso l'analisi chimica dell'acqua delle precipitazioni metereologiche e gli Enti compententi informino la popolazione italiana di quanto accade nei nostri cieli a nostra insaputa. Non ho altro da aggiungere."

Di quanto sopra è verbale.

Fatto, letto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra.

Il denunciante Il verbalizzante







Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

sabato 18 settembre 2010

Il Coriandolo per una chelazione naturale

Nota bene: si precisa che i suggerimenti di tale testo non sostituiscono in alcun modo e per nessun motivo i rimedi, le terapie e le indicazioni del proprio medico cui bisognerà rivolgersi tempestivamente in caso di necessità.

Come è noto, le scie chimiche sono la principale causa dell'intossicazione da metalli pesanti, all'origine di numerose e gravi patologie. Perciò, è consigliabile prendere qualche precauzione per promuovere una chelazione naturale, ossia un almeno parziale smaltimento dei metalli che tendono ad accumularsi nell'organismo. A tale proposito, può essere utile il Coriandolo.

Il Coriandolo (pianta appartenente alla famiglia delle Umbrelliferae) è un genere con due specie, tipiche della flora dell'Europa meridionale. Il Coriandrum sativum, introdotto per la coltivazione nel nostro territorio peninsulare, si è poi naturalizzato sicché è reperibile qua e là allo stato selvatico; l'altra specie, il Coriandrum testiculatum, è propria solo della Siria. Il Coriandolo è coltivato per i semi che, una volta ben essiccati, sono impiegati per aromatizzare confetti, pietanze e bevande. I semi contengono un olio essenziale che, una volta estratto, è adoperato per conferire un inconfondibile profumo al gin. Essi trovano uso anche nella medicina come carminativi, stomacali e febbrifughi.

Ci informa D. Klinghardt: "Quest'erba da cucina è in grado di mobilitare mercurio, cadmio, piombo ed alluminio tanto nelle ossa che nel sistema nervoso centrale. È probabilmente l'unico agente efficace nel mobilitare il mercurio immagazzinato nello spazio intracellulare (attaccato ai mitocondri, alla tubulina, ai liposomi etc.) e nel nucleo della cellula (invertendo il danno al D.N.A., danno dovuto al mercurio)."

Gli studi hanno tuttavia assodato che il Coriandolo risolve il problema solo in alcune parti del corpo, quindi è necessario adoperarlo in abbinamento ad un altro agente per completare il processo di disintossicazione, come la Chlorella o l'Alga spirulina.


Fonti:

D. Klinghardt, MD, PhD, Chelazione: come rimuovere dal corpo mercurio, piombo ed altri metalli
Scienze naturali, Milano, 2005, s.v. Coriandrum

Articolo correlato: Società ammalata: come uscirne, 2010






Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.


Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 15 settembre 2010

Terraforming: creare un pianeta sintetico

Per un singolare sincronismo, i curatori dell’eccellente blog Freeskies hanno deciso di approfondire negli stessi giorni il tema oggetto di questo articolo in un testo che inseriamo, per ora, tra le fonti, riservandoci di dargli lo spazio che merita, appena possibile.

Che cos'è il Terraforming? “Terraforming è un vocabolo usato per indicare un processo di ingegneria planetaria, consistente nel modificare le condizioni ambientali di un corpo celeste per renderlo abitabile dall’uomo. Il termine fu introdotto nel 1942 all’interno del romanzo di fantascienza Seetee ship ("L’astronave di antimateria") da Jack Willliamson (nato nel 1908) che lo usò nuovamente a più di mezzo secolo di distanza in "Terraforming Earth". La nozione di Terraforming è stata comunque adottata anche da astronomi/esobiologi, come Carl Sagan che, appassionato di fantascienza, lesse presumibilmente il romanzo di Williamson. Al "terraforming" Sagan dedicò la sua tesi di dottorato e riprese poi il concetto in varie opere”.

La spiegazione del Terraforming tratta dall’"Enciclopedia dell’astronomia e della cosmologia" ci offre un appiglio per investigare l’annosa questione “scie chimiche” da un’angolazione sui generis. Osservazioni, ricerche, studi... ci hanno condotto ad ipotizzare che, dietro l’infame operazione, si nascondano molto più che semplici obiettivi di controllo climatico e di predominio economico. Rady Ananda, nell’articolo "Foresta aliena, cielo alieno, oceano alieno", scrive: “Le corporations stanno distruggendo la Terra con il pretesto del fatturato. Infatti le loro attività di spoliazione di Gaia sono così terribili e così onnipresenti che i profitti sembrano difficilmente plausibili come unico autentico movente. Quando sono considerati insieme – i cieli chimici, le piante geneticamente modificate, l'idrosfera contaminata – le persone ragionevoli non possono non restare sgomente di fronte a questa trasformazione aliena del pianeta”.

Davvero l’accento batte sulla trasformazione del pianeta: è un cambiamento parallelo alla mutazione antropologica che vede appunto gli uomini in modo lento, ma irreversibile mutati in esseri bionici. Assistiamo ad una spaventosa metamorfosi dell’ambiente, una metamorfosi il cui carattere distintivo è l’artificialità o, per lo meno, l’ibridazione tra elementi inorganici e forme organiche. L’etere è permeato di onde elettromagnetiche, l’aria, l’acqua, il cibo sono pieni di nanostrutture, molte piante ed animali sono ormai transgenici: la natura ha assunto un’essenza bio-tecnologica. La geo-ingegneria ha invaso tutti gli angoli del pianeta, la tecnologia ha creato delle protesi alla mente. Gli uomini sono automi. L’automazione di un mondo controllato consuona con la meccanicità delle reazioni e dei comportamenti.

Si potrebbe pensare che l’uomo stia diventando una creatura basata sul silicio, su parametri genetici “alieni”: è in atto un terraforming, ma al contrario? Le condizioni degli ecosistemi vengono progressivamente adattate ad esigenze non umane, ad una specie incrociata o ad una genia straniera (forse tecnologica o bionica, una specie di Intelligenza artificiale, come quella raffigurata da Philip K. Dick nei suoi visionari racconti).

Almeno due fenomeni, in tale ottica, vanno riletti: il Morgellons e le misteriose piogge di sangue. Il Morgellons pare un incidente di percorso più che una malattia deliberatamente provocata: essa sembra essere la sintomatologia di un rigetto (nanopatologia) di fronte ad un’aggressione nanotecnologica. Nei soggetti in cui questa affezione non si conclama le nanostrutture restano quiescenti fino a quando un impulso elettromagnetico mirato non provocherà la trasformazione?

Nell'estate del 2001 a Kerala, nell'India sud orientale, subito dopo un misterioso boato, cadde una pioggia di colore tra il rosa ed il rossastro. La notizia fu pubblicata nell'aprile del 2006 sulla rivista “Astrophysics and space science” in un articolo intitolato “La pioggia rossa di Kerala e la sua possibile origine extraterrestre”. Godfrey Louis, ordinario di Fisica teorica ed applicata all'Università “Mahatma Gandhi”, analizzò al microscopio ed a diverse temperature campioni dell'anomala pioggia, scoprendovi cellule con spessi pareti rosse. Queste cellule, prive di D.N.A., contenevano idrogeno, silicio, ossigeno, carbonio ed alluminio. Inoltre Louis, sottoponendo il materiale a differenti emissioni di raggi UV, rilevò picchi variabili di autofluorescenza, fenomeno riscontrabile nelle cellule biologiche, sebbene le cellule "aliene" siano prive di proteine.

Insomma, pare che ci si trovi di fronte ad un rompicapo, poiché le cellule di Kerala paiono qualcosa di intermedio tra inorganico ed organico. E' significativo che esse includano il silicio. Il silicio è l'unico elemento in grado di generare, come il carbonio, catene complesse e può essere adoperato per creare dei sistemi neuronali e cerebrali di tipo artificiale o meglio, dei sistemi in cui il confine tra biologico ed elettronico è assai sfumato. Il silicio è in grado di immagazzinare energia (non a caso, i pannelli fotovoltaici di nuova generazione sono costruiti con celle di silicio) e di condurre l'elettricità.

Da non trascurare un altro "mattoncino" delle cellule di Kerala, l'alluminio, uno fra gli elementi peculiari delle scie tossiche.

Considerando gli elementi chimici e le particolarità delle cellule indiane, viene da pensare che, se esse non sono di origine esogena, la loro struttura chimica e la loro ratio siano state in parte riprodotte in laboratori militari per creare composti cross over, inorganico-organico, materiali artificiali, ma bio-compatibili come quelli reperiti nel materiale di ricaduta delle chemtrails.

L'accostamento carbonio-silicio richiama alla mente uno dei sinistri progetti del governo occulto: è un piano volto a determinare un passaggio della specie umana dalla matrice carbonio alla matrice carbonio-silicio. Questa graduale metamorfosi sembra uno degli scopi ultimi dell’operazione di aerosol clandestino, ma pare anche concomitante con un adattamento dei biomi ad un’intrusione. Nella Terra del futuro convivrà una razza esogena in un ambiente, opportunamente predisposto, con i discendenti transgenici ed ibridi del Sapiens Sapiens? Questi ultimi formeranno una classe di lavoratori sterili (la sterilità sia maschile sia femminile è un problema sempre più grave) alle dipendenze di Altri? Lo scenario qui prospettato richiama la situazione descritta da Aldous Huxley in "Brave new world": gli schiavi, docili ed apatici, sono al servizio delle élites in una società ipertecnologica.

Dal risveglio della coscienza e dall’azione di ognuno di noi dipende se il tetro futuro qui scorciato è solo un momentaneo timore o il destino che attende l’umanità.

Wake up, stand up, fight for your rights!


Fonti:

C. Carnicom, Sangue artificiale, 2009
Enciclopedia dell’astronomia e della cosmologia, Milano, 2005, s.v. Terraforming
Freeskies, Processo di Terraformazione, 2010
Id, Un anno di ricerche: le conclusioni, 2010
R. Ananda, Foresta aliena, cielo alieno, oceano alieno, 2010






Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.


Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...