martedì 30 dicembre 2014

Dizionari cartacei e scie

In un recente articolo Corrado Penna giustamente osserva che nei vocabolari della lingua italiana sino a metà degli anni ‘80 circa, tra le definizioni del lemma “scia”, non figurava alcun riferimento alle scie degli aerei. Il termine era, infatti, focalizzato sul solco creato in acqua dai natanti. Eppure l’aviazione esisteva da parecchi decenni e, secondo i negazionisti, le contrails sarebbero state frequenti sin dagli anni ‘40 del XX secolo. Ci manca solo che anche Icaro avesse generato una traccia, sbattendo le sue famose ali di cera.



Se davvero gli aerei avessero sempre o quasi rilasciato dietro di sé queste fantomatiche scie di condensazione già nel lasso di tempo tra gli anni ‘40 ed ’80 del secolo scorso, per quale ragione nessun dizionario include tra le accezioni il rinvio alle scie degli aeromobili, mentre il significato è aggiunto solo nelle pubblicazioni più recenti? Perché la voce “scia di condensazione” è assente anche nelle summae più blasonate e ricche, come la Treccani e l’Enciclopedia britannica? Sono dunque inconfutabili le conclusioni contenute nel testo in oggetto.

Non è finita! Nonostante fossero già trascorsi tanti decenni dagli albori dell’aviazione, nel 1962 il prestigioso glossario “Il novissimo Melzi” (XXXV edizione, ampiamente aggiornata) non solo esclude qualsiasi rimando all’aviazione, ma chiarisce che il vocabolo “scia” è, in senso denotativo, ossia letterale, pertinente al lessico della marineria, abbreviato in “mar”. E’ questa la riprova che i dizionari cartacei si sono adeguati, con la buona o cattiva fede degli estensori, alla disinformazione imperante, solo quando la diffusione della geoingegneria clandestina ha spinto a riscrivere sia la “scienza” sia i lemmi.

Viene a taglio qui ricordare un episodio che, riconsiderato col senno di poi, si rivela molto istruttivo. Anni fa il rappresentante di una nota casa editrice insistette in modo davvero sospetto affinché, mentre ci proponeva l’enciclopedia aggiornata, restituissimo i volumi in nostro possesso, ottenendo anche uno sconto cospicuo. Rifiutammo la profferta: acquistammo i volumi di aggiornamento, ma tenemmo i tomi “antichi”, rinunciando alla riduzione di prezzo. Ora si può capire: si intendeva – Orwell docet – cancellare la cultura del passato, non ancora inquinata dal negazionismo, per sostituirla con un “sapere” manipolato, come quello di Wikipedia e delle altre enciclopedie digitali, sottoposte tra l’altro ad un incessante processo di riscrittura di modo che ogni “informazione” sia consona alle perverse esigenze del potere.

AGGIORNAMENTO DEL 31 DICEMBRE 2014:

Il negazionista Stefano Luciani alias eSSSe con infinita improntitudine ci sfida a mostrare la definizione di "condensazione", tratta dallo stesso vocabolario (Il novissimo Melzi). Raccogliamo la sfida e riportiamo di seguito una foto della voce in esame. Come si può evincere, sono assenti rimandi al fenomeno della condensazione in alta quota.




Fonte: scienzamarcia

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mercoledì 24 dicembre 2014

Scie chimiche: minacce di morte al Consigliere Gabriele Chiurli

Il consigliere regionale della Toscana, Gabriele Chiurli, è una mosca bianca: è davvero uno dei pochi uomini delle istituzioni che, recepite le istanze dei cittadini, sta provando ad aprire una breccia nel muro della disinformazione e dell’omertà, muro eretto per nascondere la geoingegneria illegale. Non sorprende quindi che il consigliere abbia subìto delle intimidazioni. Se veramente, come sostiene, tra gli altri il chimico Simone Angioni, in forza al C.I.C.A.P, le chemtrails fossero solo una leggenda metropolitana, perché tanto accanimento contro scienziati ed attivisti? Certo, non confidiamo molto nell’A.R.P.A.T., già protagonista, nel 2011, di una stizzita reazione di fronte alle legittime doglianze di cittadini preoccupati, ma l’azione benemerita di Chiurli vale come sprone e come incitamento a vincere l’inerzia.

Chiurli: “L’A.R.P.A.T. compia uno studio sulle cosiddette scie chimiche”. Polemiche in Rete e minacce per il consigliere regionale toscano.

19 dicembre 2014 dalla Regione Toscana Gabriele Chiuli ritiene sia necessario far eseguire all’ ARPAT, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Toscana, uno studio per appurare la natura delle cosiddette “scie chimiche”, rilasciate dagli aerei. E’ la richiesta avanzata in occasione di un convegno organizzato nella sala del Consiglio regionale della Toscana, simposio voluto dal consigliere Gabriele Chiurli (Gruppo misto).

L’incontro, ha spiegato Chiurli, ha sollevato polemiche su Internet, tanto che il consigliere toscano ha anche ricevuto minacce di morte sul suo profilo Facebook.

La scelta di organizzare questa conferenza deriva da precise istanze dei cittadini. Il mio lavoro è dar voce alle loro richieste – ha sottolineato – e portarle all’interno delle istituzioni. Chiediamo di investire l’A.R.P.A.T. del compito di svolgere accertamenti approfonditi sul fenomeno delle scie chimiche”.

Chiurli ha spiegato di non comprendere “il perché di tanta ostilità nei confronti di questa mozione e di questo convegno. Si tratterebbe di investire su questo fronte qualche migliaia di euro”. “I motivi di scandalo sono ben altri – ha aggiunto – basti pensare ai 400 milioni di euro persi con il buco dell’A.S.L. di Massa o le risorse che vengono tagliate alla nostra Regione dal Governo. Vedendo tanto accaloramento, mi viene da pensare che allora ci sia del vero in tutta la questione delle scie chimiche”.

Fonte: gonews.it

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sabato 20 dicembre 2014

La prova inconfutabile che siamo avvelenati con il piombo: 571 tonnellate di piombo sono diffuse negli Stati Uniti ogni anno attraverso l’aviazione civile

Un recentissimo studio referato, elaborato negli Stati Uniti, denuncia la micidiale contaminazione dell’ambiente a causa del piombo tetraetile, un additivo (uno dei tanti) adoperati nei carburanti per aeroplani. La “guerra climatica” quindi, come scriviamo da tempo, non è vincolata all’impiego di velivoli militari o di unità aeree modificate ad hoc, ma tutt’uno con le scorribande dell’aviazione civile che adempie un duplice compito: quello di trasportare passeggeri e merci e quello, molto più importante, di perseguire gli scopi distruttivi legati alla geoingegneria clandestina.



Lead and Halogen Contamination from Aviation Fuel Additives at Brackett Airfield
Charles Taylor, Kelly Park, Kellyann Murphy and Teija Mortvedt.

Compounds containing lead, chlorine, and bromine are used as antiknock fuel additives in aviation gasoline. Their presence in elevated amounts indicates fuel runoff or particle settlement from combusted fuel. This study aims to measure the concentration of these elements in the soil around Brackett Airfield in LaVerne, California. X-ray fluorescence measurements reveal lead content at 22.1 – 152.2 ppm with an average of 48.0 ± 7.4 ppm; bromine at 2.1 – 42.6 ppm, averaging at 10.0 ± 2.1 ppm; and chlorine at 315.5 – 2567.3 ppm, averaging at 605.2 ± 110 ppm. Atomic absorption spectroscopy measured lead at 5.9 – 94.8 ppm, averaging at 20.6 ± 5.0 ppm.

Un totale di 571 tonnellate di piombo sono scaricati ogni anno nell’ambiente sopra le nostre teste dagli aerei commerciali, secondo l’E.P.A. [Agenzia statunitense per la protezione (?) dell’ambiente n.d.t.]

Nell’articolo scientifico intitolato "Lead and halogen contamination from aviation fuel additives at Brackett Airfield", è spiegato che è stata usata una strumentazione a raggi X per rilevare i livelli di piombo, cloro e bromo contenuti nei carburanti impiegati nell’aviazione civile e militare. I test hanno dato i seguenti spaventosi risultati:

Piombo: 48 ppm
Bromo: 42,6 ppm
Cloro: 605,2 ppm




Il piombo è un metallo pesante che causa malattie delle ossa, danni cerebrali e tumori. Il cloro è un elemento chimico altamente reattivo con potenti proprietà ossidanti.

Secondo quanto riferisce la rivista “General Aviation News”, circa 68.000 litri di carburanti avio sono stati bruciati ogni giorno nel 2013. Così in un anno sono scaricati nella biosfera non meno di 31.536 chilogrammi di piombo.

Dunque una quantità abnorme di questo metallo pesante ricade su terreni agricoli, foreste, laghi, fiumi, torrenti, oceani, parchi, città etc., contaminando acqua ed alimenti.

Il piombo tetraetile è un classico additivo dei combustibili aeronautici, mentre è stato rimosso dalla benzina per autoveicoli per decisione dell’E.P.A. Negli Stati Uniti è illegale aggiungere piombo nella benzina, ma è perfettamente legale usarlo nei carburanti per velivoli!

Il piombo è un metallo neurotossico particolarmente dannoso per i bambini, in cui provoca problemi cognitivi e comportamentali.


Fonti:

- naturalnews.com
- yournewswire.com

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martedì 16 dicembre 2014

Un altro caso di sindrome aerotossica

Roma, 8 dicembre 2014, un altro episodio di sindrome aerotossica su un volo della “U.S. Aiways”. La geoingegneria clandestina colpisce ancora?



Un volo della “U.S. Airways”, diretto a Philadelphia, ha dovuto eseguire un atterraggio di emergenza a Roma, quando tredici tra passeggeri e componenti dell’equipaggio hanno cominciato ad avere conati di vomito in una scena che davvero potrebbe ricordare il vostro peggiore incubo. Le autorità riferiscono che la strana situazione è cominciata, quando un nauseabondo odore ha cominciato a diffondersi nell’aereo che era decollato dall’aeroporto israeliano di Ben Gurion venerdì sera.

Intrappolati all’interno di una stanza di metallo con un odore sgradevole ed un sistema di ventilazione ovviamente inadeguato, passeggeri e personale di bordo dell’equipaggio hanno accusato disturbi seri. Secondo l’A.F.P., alcuni viaggiatori hanno riportato che i più gravi soffrivano di bruciore agli occhi e nausea.

Almeno tre assistenti di volo sono finiti in ambulanza e poi in clinica; gli altri sono stati successivamente trattati nella stessa struttura ospedialiera e dimessi. Un portavoce della compagnia aerea ha comunicato che le squadre di manutenzione sono al lavoro per scoprire la fonte dell’odore. Di sicuro questa è la prima volta in cui la U.S. Airways (in realtà gli episodi di "fumo in cabina" sono stati numerosi dal 2000 ad oggi. n.d.r.) ha avuto questo problema; nel mese di ottobre un altro componente dell’equipaggio era dovuto ricorrere a cure mediche, dopo aver sentito un forte olezzo su un volo interno.

Fonte: blog.you-ng.it


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venerdì 12 dicembre 2014

Un documento della N.A.S.A. preannuncia la guerra biologica attraverso gli aerosol

Il documento della N.A.S.A., l’agenzia militare in pallide sembianze scientifiche, "Future strategic issues future warfare", redatto da Dennis Bushnell, dimostra che le scie chimiche oltrepassano l’obiettivo di dominare il tempo ed il clima per mezzo di bario ed alluminio. Le operazioni di biogeoingegneria si rivelano come una guerra contro l'umanità e la natura.

Lo scienziato Clifford Carnicom dieci anni addietro identificò nel fall out delle scie chimiche filamenti autoreplicanti legati al morbo di Morgellons. Quanti altri patogeni sono dispersi nella biosfera oggigiorno? Un ceppo dell’Ebola (ne esiste il brevetto statunitense, n.d.t.) è forse già diffuso nell’ambiente? Il virus Ebola, insieme con altre armi biologiche, è espressamente menzionato nel testo curato da Bushnell.

Bushnell è scienziato capo presso il Langley Research Center della N.A.S.A. Egli cominciò a lavorare nel centro nel 1963, attratto dal programma lunare Apollo. Oggi trascorre buona parte del suo tempo a studiare sistemi di controllo del traffico aereo e le reazioni nucleari a bassa energia.

Il documento in oggetto fu presentato da Bushnell nel luglio 2001, solo un paio di mesi prima dell’inside job risalente al giorno 11 settembre 2001. Molte delle informazioni che sembravano fantascienza nel 2001 sono ora divenute una tragica realtà, un'operazione militare contro il popolo statunitense e le altre nazioni del mondo.

Droni, armi a microonde, biotecnologia, Intelligenza artificiale, robotica e numerosi altri temi sono illustrati e discussi nel volume.

Deborah Tavares nel 2013 ha presentato e spiegato le inquietanti previsioni della società tecnotronica vagheggiata da Bushnell.

Alcuni anni fa un racconto preannunciava, attraverso alcuni stratagemmi narrativi, lo scenario descritto da Bushnell.

Fonte: chemtrailsplanet.net

Articoli correlati

- Il futuro della N.A.S.A. è già qui
- Ennesimo imbroglio sul contagio Ebola


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domenica 7 dicembre 2014

Italia: dalla deindustrializzazione alla distruzione dell’agricoltura

Ahi serva Italia, di dolor ostello,
nave sanza nocchiere, in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello.


(Dante Alighieri, Purg. VI, vv. 1-3)



Anni fa la globalizzazione fu “venduta” come una panacea: avrebbe creato nuovi posti di lavoro in un mercato flessibile, avrebbe portato ad una benefica concorrenza con conseguente riduzione dei prezzi, avrebbe consentito alle nuove generazioni di vivere e lavorare all’estero, avrebbe creato un mercato mondiale in cui vendere ed acquistare tutto ed il contrario di tutto, avrebbe abbattutto le frontiere ideologiche. Naturalmente era un imbroglio.

La globalizzazione, che ha favorito solo le multinazionali, mentre ha danneggiato o distrutto piccole e medie imprese, è stata ed è solo un pretesto ed uno strumento per strappare il tessuto economico di alcuni stati, avvantaggiando l’apparato produttivo di altri paesi, dove la manodopera costa meno ed in cui i lavoratori non sono sindacalizzati. Così i B.R.I.C. (Brasile, Russia, India, Cina) e pochi altri paesi impazzano con le loro materie prime e manufatti in quasi tutto il pianeta, mentre l’Occidente langue sempre più. In particolare talune nazioni europee (soprattutto Grecia ed Italia in questo periodo) sono vittime di politiche fiscali e finanziarie vessatorie, ideate solo per soggiogare ed impoverire. Un popolo debole, affamato, indebitato fino al collo è più facile da controllare ed accetterà obtorto collo anche misure draconiane con il miraggio di risollevarsi.

Le scellerate iniziative attuate dai vari governi italiani, diligenti interpreti di volontà superiori, hanno causato la deindustrializzazione: molti imprenditori hanno chiuso e stanno chiudendo i battenti; chi ha potuto, ha delocalizzato, ossia ha trasferito gli impianti all’estero. Le conseguenze: operai in cassa integrazione o ricollocati o licenziati, disoccupazione crescente, tensioni sociali… Per distruggere il secondario sono stati usati una tassazione esosa, il cosiddetto “cuneo fiscale”, nonché una normativa farraginosa, astrusa e persecutoria che scoraggia chicchessia ad intraprendere un’attività economica anche di tipo individuale. Les jeux sont fait: l’Italia si avvia a diventare un paese ex industriale in cui quasi tutte le merci devono essere importate.

Tuttavia, a differenza di quanto ipotizzava qualche economista, “la terra dove il sì suona” non è destinata a tornare ad un livello agricolo, poiché il settore primario è oggi gravemente compromesso, a causa dell’applicazione di norme assurde e soprattutto grazie a decenni di geoingegneria clandestina. Moria di api, contaminazione dei suoli, parassiti, piogge torrenziali e siccità ad hoc stanno falcidiando i raccolti, portando alla rovina agricoltori ed allevatori non ancora “convertitisi” all’agricoltura ed alla zootecnia industriali, magari tangenti con gli interessi delle aziende leader nel campo delle biotecnologie.

Anni fa prevedemmo e paventammo che ciò sarebbe successo. Il quadro è fosco, poiché i farabutti non si accontentano di dominare e di arricchirsi sempre più. I banchieri internazionali sono molto potenti e spregiudicati, ma al di sopra di loro agiscono altri figuri dagli scopi ancora più inconfessabili.

Come ci spiega lo spaventoso Henry Kissinger, ex segretario di stato durante , già consigliere di papa Benedetto XVI: “Non riposeranno fino a quando non sarà tutto distrutto” .


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mercoledì 3 dicembre 2014

Onde hertziane ed onde scalari nella guerra climatica


Quando si scrive che le perturbazioni abbattutesi sull’Italia nel corso di questo autunno sono artificiali, si suscita l’incredulità di molti cittadini: essi pensano che sia impossibile influire sui fenomeni meteorologici in modo da scatenare un nubifragio.

Le acquisizioni più recenti, però, hanno tradotto le ipotesi in certezze: se, tempo fa, si poteva congetturare un intervento dei soliti noti per gestire il clima, oggi si hanno le prove che le alluvioni come la siccità sono create ad arte.

Come abbiamo notato, nel programma “Unsealed: conspiracy files”, sono menzionate le cosiddette “onde scalari”. E’ necessaria qui qualche spiegazione: in fisica con “scalare” ci si riferisce ad una grandezza completamente individuata da un solo valore numerico. Ora, la dicitura "onde scalari" da Bearden ed altri è intesa in modo diverso: esse sarebbero onde longitudinali non coincidenti con le onde hertziane che sono, invece, trasversali.



Le onde scalari non sono contemplate dalle equazioni di Maxwell e la scienza accademica ne nega l'esistenza, anche se la teoria di Einstein-Cartan predisse nel 1913 i campi di torsione statici. Questi campi combaciano con quelli che lo scienziato russo Nikolai Kozirev (1908-1983) ritenne di aver scoperto più o meno negli stessi anni in cui il geniale Nikola Tesla compiva i suoi esperimenti su campi elettromagnetici opposti tra loro. [1]

L'ingegnere statunitense Thomas Bearden sostiene che l'onda fondamentale nell'onda elettromagnetica è scalare. L'onda scalare è l'onda che rimane quando due campi opposti elettromagnetici interferiscono, annullando, come negli esperimenti di Tesla, la componente elettrica e quella magnetica. Il risultato è un'onda longitudinale che vibra nella stessa direzione in cui viaggia.

Ammettiamo pure che Tesla e molti altri studiosi abbiano visto lucciole per lanterne, ammettiamo che le tecnologie militari siano ancora antiquate, nonostante le abnormi risorse profuse nel settore bellico, resta da spiegare che cosa sono le configurazioni radiali o a forma di spicchio rilevate dai radar Doppler. Questi fasci di energia sono stati registrati in Sicilia ed in Piemonte, là dove si trovano impianti radar: a Niscemi è ubicato il M.U.O.S. I fasci sono altresì concomitanti con la formazione di grosse celle temporalesche sul Mediterraneo.

Onde scalari o no, campi di torsione o microonde, qualcuno dispone della tecnologia per fare letteralmente il bello ed il cattivo tempo.

[1] Gli "esperti" che asseriscono con sicumera che le onde scalari sono una fantasia sono gli stessi che negano l'esistenza del monopolo magnetico... Peccato che recenti studi abbiano, invece, dimostrato il contrario, dando ragione, tra gli altri, a Dirac e ad Ighina.


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lunedì 1 dicembre 2014

Caronia: il sindaco ritiene che i roghi siano dovuti ad esperimenti militari

A differenza della stragrande maggioranza dei media ufficiali, riteniamo doveroso dar spazio all’odissea che stanno vivendo gli abitanti di Canneto di Caronia (Messina). Reputiamo che gli incendi ed altri fenomeni all’apparenza inspiegabili siano il fulcro di operazioni cruciali, anche se per lo più ignorate. Per ora, una sola osservazione: dopo che la frazione di Caronia è stata sgomberata, i roghi continuano: è la conferma che erano insinuazioni calunniose quelle di chi accusava i residenti di essere dei piromani.



Palermo. Potrebbero essere gli esperimenti militari la causa dei misteriosi incendi che, dal 2004, sgomentano gli abitanti di Canneto di Caronia (Messina). Ad asserirlo, ai microfoni di “Restate scomodi”, programma trasmesso da Radio Uno dal lunedì al venerdì alle 15:30, è il sindaco di Caronia, Calogero Beringheli. Beringheli ha affermato di essere in possesso di una relazione riservata, preparata da una commissione scientifica incaricata di studiare il fenomeno.

“Lo studio - spiega il primo cittadino - rivela che fra le ipotesi più probabili delle combustioni bisogna annoverare proprio la sperimentazione di armi che diversi stati starebbero usando. Noi vogliamo sapere quali sono questi paesi. Tutto è fermo dal 2007, i monitoraggi sono stati interrotti, la commissione ha proposto alla Protezione civile di potenziare la rete dei sensori. Noi vogliamo sapere che cosa sta accadendo”.

Gli incendi, cominciati nel 2004, sono ripresi qualche mese addietro dopo una pausa. Il sindaco di recente è stato costretto ad ordinare lo sgombero delle case dei 148 abitanti della frazione. “Finché non saranno state individuate le cause - afferma Beringheli - la popolazione sgomberata non tornerà nelle abitazioni”.

Oltre ai roghi altri strani fenomeni hanno interessato la zona: dallo moria di alcune specie ittiche ai danni subiti da un elicottero della Protezione civile che sorvolava la frazione.

“A mio parere, lo Stato sa se ci sono esperimenti in corso – chiosa il sindaco - Lo Stato o qualche istituzione sa ed è assurdo che non sia stato comunicato nulla”.


Fonte: lasicilia.it




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sabato 29 novembre 2014

Una vicenda istruttiva

Un recente articolo pubblicato sul quotidiano tedesco Die Zeit (versione cartacea) ha affrontato il tema della geoingegneria clandestina. Non sappiamo in che termini sia stato trattato il problema, se con serietà o, ipotesi assai più probabile, con il consueto pressappochismo e la solita ignoranza peculiari dei media di regime. Il sommario del pezzo, che riportiamo, ci offre comunque lo spunto per ripercorrere una vicenda istruttiva e sintomatica.



"L'avvocato Dominik Storr è il portavoce del movimento tedesco che lotta contro la geoingegneria clandestina. Si è dedicato in questi ultimi anni ad una battaglia di interesse pubblico, confrontandosi con il meteorologo Jörg Kachelmann che aveva bollato gli attivisti come ‘neo-nazisti e psicopatici’. Un anno fa, Storr è stato invitato a partecipare come ospite ad una conferenza dal titolo ‘Per un cielo senza nubi chimiche’. Alla conferenza, che vide la partecipazione di circa 500 cittadini, erano presenti alcuni giornalisti dell'Alto Adige. I cronisti hanno segnalato come le scie chimiche siano ormai una realtà." (Die Zeit, numero del 20 novembre 2014, n. 48).

Chi è Jörg Kachelmann e quali sono i suoi trascorsi? Jörg Kachelmann è nato nel 1958 a Lörrach in Germania: è un tedesco naturalizzato svizzero. E' presentatore, giornalista e meteorologo. Per anni è stato il previsore di diverse reti televisive e si è contraddistinto per la sua inclinazione ad usare neologismi per indicare fenomeni atmosferici noti. L'evento cruciale della sua esistenza risale al marzo 2010: Kachelmann fu arrestato all'aeroporto di Francoforte in Germania, poiché una sua fidanzata l'aveva accusato di averla violentata. Dopo un processo durato quasi nove mesi, Kachelmann fu assolto il 31 maggio 2011. Egli affermò che la sua ex fidanzata aveva inventato le accuse al fine di distruggere la sua vita. Lamentò l'intensa copertura mediatica del processo, da lui considerato sbilanciato.

Per pura coincidenza le accuse di stupro ed il processo seguirono ad alcune dichiarazioni di Kachelmann in merito alla geoingegneria clandestina. La sua denuncia evidentemente non passò inosservata. Per pura coincidenza il meteorologo, una volta incriminato, diventò uno dei più accaniti negazionisti, giungendo a diffamare gli attivisti tedeschi contro le chemtrails con epiteti ingiuriosi e diffamatori, come "neo-nazisti" e "psicopatici". Inoltre da allora insiste nel ribadire la tesi infantile secondo cui il tempo atmosferico è un fenomeno troppo complesso per essere controllato. Per pura coincidenza il nostro eroe fu del tutto scagionato da ogni capo d'imputazione: la "giustizia" ha trionfato.

Come si vede, il potere ha usato una delle sue armi per tacitare una voce dissenziente. L’arma è stata efficace.


Articoli correlati:

- Tutto il male viene dall’alto, 2014
- La legge è uguale solo per qualcuno
- Una “giustizia” a senso unico: i fratelli Marcianò nel mirino di una certa magistratura

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lunedì 24 novembre 2014

Il documentario "Scie chimiche: la guerra segreta" sottotitolato in francese


Il documentario "Scie chimiche: la guerra segreta", realizzato dal Comitato Tanker enemy, è stato di recente sottotitolato da alcuni volenterosi attivisti francesi, coordinati dalla gentilissima Sylvie. La traduzione eseguita è eccellente sia per precisione sia per completezza. Intendiamo qui ringraziare gli amici d'oltralpe che si sono sobbarcati un impegno titanico. Vogliamo anche salutare con stima e riconoscenza il sodale Jacques Daidiè che abbiamo avuto il piacere di conoscere de visu. L'associazione "Ciel voilè" ha anche tradotto quattro articoli pubblicati sul blog “Tanker enemy”. Ne riportiamo i link. E' in programma una sottotitolazione in lingua inglese del lavoro: in questo modo si riuscirà a coprire un ampio parterre di pubblico. Ad maiora.

En septembre 2014, Jacques Daidié est parti à la rencontre, en Italie de Rosario Marciano, militant connu contre la géo-ingénierie, créateur du site www.tankerenemy.com, et de sa famille. Le présent travail est né de cette rencontre. L'association Ciel voilé remercie Rosario Marcianò pour son autorisation de sous-titrage du documentaire italien dont il est le producteur: "Chemtrails: la guerre secrète". Nous remercions aussi chaleureusement tous ceux qui ont contribué à la traduction: Jacques, Dominique, Marie, Sébastien et Danielle.

Documentaire de tankerenemy.com

Sous-titré en français par l'association www.cielvoile.fr.

4 Articles de Tanker enemy traduits par Ciel voilé:

- Le chlorovirus, agent pathogène qui infecte de millions de gens, vient des biocarburants
- Guerre climatique en Italie : les changements du modus operandi depuis 2005
- Pseudomonas Syringae : la bactérie des pluies artificielles
- Neige toxique en Roumanie

Nel settembre del 2014, Jacques Daidié ha incontrato in Italia Rosario Marcianò, noto attivista contro la geoingegneria clandestina, ideatore del sito www.tankerenemy.com e la sua famiglia. Il lavoro è nato da questo incontro. L'associazione "Ciel voilè" ringrazia Rosario Marcianò per aver acconsentito alla sottotitolazione di "Scie chimiche: la guerra segreta." Ringraziamo anche calorosamente tutti coloro che hanno contribuito alla traduzione, ossia Jacques, Dominique, Mary, Sebastien e Danielle.

- Documentario di tankerenemy.com
- Sottotitolato in francese dall'associazione cielvoile.fr.

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giovedì 20 novembre 2014

Liguria: avvertito un altro boato

Il giorno 14 novembre un ennesimo fragore ha inquietato gli abitanti della Liguria. Dell'allarmante fenomeno ci siamo occupati in altre occasioni (vedi, ad esempio, Boati in atmosfera: una nuova ipotesi), tuttavia la ricerca è in fieri: Elana Freeland nel saggio intitolato “Chemtrails, H.A.A.R.P. and the full spectrum dominance of planet Earth", collega ipso facto le deflagrazioni in atmosfera alla pratica delle trivellazioni e del fracking. Tuttavia gli studi che stiamo compiendo a proposito dei nubifragi artificiali, ci inducono ad ipotizzare ulteriori connessioni di cui renderemo conto, non appena possibile. Di seguito la breve cronaca.



Un assordante boato è stato udito in Liguria, intorno alle ore 11.00 il 14 novembre scorso. Molti hanno pensato ad una scossa di terremoto, tuttavia non dovrebbe essersi trattato di un movimento tellurico, poiché i principali istituti di sismologia non hanno rilevato alcun evento in Liguria. Segnalazioni sono giunte in particolare dalla Liguria occidentale, quindi dalla provincia di Imperia, in particolare Ventimiglia e Sanremo, dove per qualche secondo hanno tremato i vetri degli edifici. Al momento non si hanno informazioni certe su ciò che è successo.

Fonte: inmeteo.net

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- Segnalazioni di luglio: rapsodia di misfatti
- Boati in atmosfera: una nuova ipotesi
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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 16 novembre 2014

Olio d'oliva: crolla la produzione in Italia e Spagna a causa delle avversità meteorologiche dovute alla geoingegneria clandestina

Da una parte è possibile provocare siccità durante la stagione dello sviluppo delle piante affinché nulla cresca, dall’altra scatenare piogge assai intense durante la stagione dei raccolti in modo che i campi risultino troppo fangosi per procedere al raccolto stesso”. (Dottor Lawrence Dunegan, dichiarazione risalente al 20 marzo 1969, a margine di un convegno della Pittsburgh paediatric society).



Una flessione del 35% per la produzione di olio di oliva nella campagna 2014/2015: è quanto emerge da una prima valutazione compiuta dall'Ismea con la collaborazione delle organizzazioni degli operatori Aifo, Cno, Unaprol e Unasco. E' un risultato produttivo che riflette le conseguenze di un andamento climatico particolarmente negativo (a causa della geoingegneria clandestina, n.d.r.), con la produzione di olio di oliva che dovrebbe scendere quest'anno a 302 mila tonnellate rispetto alle 464 mila (dato Istat) della scorsa raccolta.

E’ un calo significativo - spiega l'Ismea - ma meno accentuato rispetto a quello della Spagna, leader mondiale. La Spagna, a causa dellle avversità meteorologiche, ha addirittura dimezzato i livelli di produzione rispetto al dato del 2013.

A subire i contraccolpi di una situazione sfavorevole anche sotto l'aspetto fitosanitario (le intemperie hanno favorito gli attacchi di patogeni, in particolare la mosca dell'olivo) sono stati tutti i principali poli produttivi regionali.

Sia in Puglia sia in Calabria si prevede una contrazione di oltre un terzo dei quantitativi prodotti rispetto al 2013, mentre Sicilia e Campania subirebbero riduzioni rispettivamente del 22 e del 40 per cento. Quasi dimezzata la produzione del Centro Italia, con sviluppi altrettanto deludenti nelle regioni settentrionali. Il mercato ha già reagito in Italia con un aumento dei prezzi alla produzione. L'olio italiano, che mantiene un ampio divario positivo rispetto al prodotto spagnolo, ha toccato in media punte di 4,40 euro al chilogrammo franco frantoio, un valore superiore di quasi il 50% ai livelli dell'anno scorso.

Gli oli italiani, oltre a un prezzo più alto, che attesta il riconoscimento di una migliore qualità da parte dei mercati internazionali, stanno beneficiando di una forte spinta dell'export. Tra gennaio e luglio di quest'anno le vendite all'estero, grazie ai progressi in Nord America, Giappone e Unione europea, sono aumentate in volume del 13% rispetto ai primi sette mesi del 2013. Ancora più sostenuta la dinamica degli oli extravergini, il prodotto di maggior pregio, con l'esportazione cresciuta del 18% su base annua. Da evidenziare che la bilancia commerciale del settore, nonostante il forte aumento delle importazioni soprattutto dalla Spagna, ha chiuso i primi sette mesi del 2014 con un saldo attivo di quasi 16 milioni di euro.

Fonte: viniesapori


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mercoledì 12 novembre 2014

Isteria


Mentre l'Italia è devastata dalla geoingegneria clandestina, isterici negazionisti perseverano nella censura, nel favoreggiamento e nella diffamazione

Molti si chiedono se i nubifragi che si sono di recente abbattuti sull'Italia siano naturali o artificiali. La domanda è, in parte, mal posta, poiché, come abbiamo già spiegato in altre occasioni, nel momento in cui si è cominciato ad intervenire sui fenomeni atmosferici, si è determinata una reazione a catena di cui paghiamo oggi le pesanti conseguenze. Si pensi al cosiddetto "effetto farfalla" che, secondo la teoria del caos, può produrre ripercussioni importanti attraverso una concatenazione di eventi anche lontani nello spazio e nel tempo. Così il battito d'ali di un lepidottero in Brasile può, almeno sul piano teorico, sfociare in un tifone nel Mar cinese meridionale.

Anche accantonando questo controverso modello, bisogna rilevare che, attraverso un'attenta osservazione, è possibile stabilire se un fenomeno meteo è indotto o naturale. Molti testimoni ci hanno riferito che, durante l'alluvione che ha colpito Genova il 9 e 10 ottobre 2014, la pioggia scendeva con scrosci impetuosi ogni otto minuti, dopodiché la precipitazione si affievoliva. Questo "ritmo" è indizio, se non prova, di un'artificialità del fenomeno. Altri segni che le piogge torrenziali sono state create o rafforzate attraverso metodi chimici, biologici ed elettromagnetici sono i seguenti:

- Assenza di veri fronti perturbati sostituiti da anomale formazioni trafitte da “spilli chimici”: sono strutture visibili attraverso le immagini satellitari
- Formazione di V-shaped "autorigeneranti"
- Generazione di pseudo-cicloni nel Mediterraneo
- Intensi fenomeni elettrici in atmosfera prima di un nubifragio
- Copertura chimica, il tipico strato biancastro in cui si confondono scie in espansione, al di sopra delle nuvole temporalesche. Questa coltre è rilevata dal radar Doppler.

Non trascuriamo infine l'isteria dei negazionisti (spesso militari...) che diventano più numerosi e petulanti del solito, non appena le attività di geoingegneria illegale si intensificano, con il loro tragico corollario di morti e di distruzione. Soprattutto la collera dei disinformatori diviene veemente, allorquando alcune persone cominciano, pur senza aver mai appreso alcunché in proposito, a collegare le numerose scie chimiche alla devastazione del territorio ed alle stragi. Gli occultatori, per nascondere la verità, concentrano tutta l'attenzione sul dissesto idrogeologico, sull'urbanizzazione selvaggia, sulla mancata manutenzione di alvei e canali etc. Sono tutti problemi reali, ma che conflagrano nella calamità, quasi sempre quando le manipolazioni atmosferiche conducono ad un punto di rotttura.

Il modus operandi degli occultatori, però, è soprattutto contraddistinto da un'aggressione violenta ed insistente contro chi denuncia e studia la "guerra climatica". I risultati delle loro farneticanti crociate sono tuttavia scarsi: sempre più si diffonde nell'opinione pubblica la coscienza che le manifestazioni atmosferiche sono condizionate o pilotate, sempre più si diffondono espressioni come "piogge militari", "scie igroscopiche", "interventi sul clima"...

Nel contempo i meteorologi di regime sono costretti a riscrivere la Fisica, si inventano nuovi termini, si arrabattano in “spiegazioni” astruse che violano il secondo principio della termodinamica, scrivono articoli balzani che poi rimuovono, in un affannoso "copia, incolla e cancella". Non è forse lontano il giorno in cui saranno chiamati a rispondere dei loro misfatti non solo gli artefici dei disastri, ma pure chi li ha coperti con la loro scienza prostituita.


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domenica 9 novembre 2014

Iniziative politiche sulla geoingegneria clandestina

Il consigliere regionale Gabriele Chiurli chiede indagini per stabilire se esiste un nesso tra nubifragi ed “inquinamento aereo”

Il consigliere regionale, Gabriele Chiurli, chiede alla Regione Toscana di avviare degli approfondimenti e di compiere le indagini necessarie per stabilire se esiste una correlazione tra le emissioni inquinanti degli aerei ed i sempre più frequenti nubifragi.

Nella sua istanza il consigliere menziona pure gli alti livelli di bario e di alluminio rilevati attraverso analisi compiute negli ultimi anni, ipotizzando che esista un nesso tra la dispersione dei citati metalli e gli eventi calamitosi che hanno colpito Firenze ed altre città toscane. Il politico toscano ha colto la verità, anche se la sua intuizione va letta al contrario, ossia le piogge torrenziali e le rovinose grandinate non sono direttamente provocate dalla dispersione di composti igroscopici, ma sono la ripercussione del cloud seeding prosciugante (Hygroscopic cloud seeding). Sono, infatti, dispersi metalli che indeboliscono le perturbazioni, concentrando gigantesche energie in aree circoscritte ed in lassi temporali molto brevi: l’alluvione è l’altra faccia della siccità.

L’europarlamentare Marco Zullo si impegna a portare il caso chemtrails all’attenzione del Parlamento europeo

L’europarlamentare del Movimento Cinque stelle, Marco Zullo, si è impegnato, dopo aver preso contatti con gli attivisti del presidio friulano “Stop scie chimiche Pn”, a portare la questione geoingegneria clandestina in sede di commissione agricoltura, in cui Zullo opera. All’esponente politico è stato fornito un corposo dossier di prove circa il legame tra attività illegali di aerosol e contaminazione ambientale.

Se son rose, fioriranno.



Fonte: quisiena.corrierenazionale.it


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mercoledì 5 novembre 2014

Chlorovirus, il patogeno che sta infettando milioni di persone, proviene dai biocarburanti


Di recente alcuni scienziati statunitensi hanno rilevato in alcuni soggetti un virus che normalmente infetta le alghe. Questo virus sembra essere in grado di deteriorare le funzioni cerebrali, in particolare quelle della corteccia visiva.

I ricercatori della Johns Hopkins University e dell’Università del Nebraska hanno reperito i geni di un virus che, sino ad oggi, non era mai stato rilevato negli esseri umani. Il patogeno è stato chiamato ATCV-1virus (Chlorovirus ATCV-1). Appartiene ad un gruppo di virus che attaccano le alghe lacustri, soprattutto la chlorella. I risultati di questi studi sono stati pubblicati nel portale ‘Proceedings of the National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America’.

Per stabilire se il virus potrebbe essere la causa di danni all’encefalo, gli studiosi hanno iniettato l’ATCV-1 in alcuni topi (sic). Sei settimane più tardi, il gruppo di topi con ATCV-1 ha iniziato ad impiegare il 10% in più di tempo per districarsi attraverso un labirinto. I topi infettati hanno anche mostrato cambiamenti nei geni che si trovano in alcune zone del cervello. Sono aree considerate essenziali per la memoria e l’apprendimento. Bisogna chiedersi attraverso quali passaggi il virus in oggetto ha compiuto il salto di specie, giungendo a contagiare gli esseri umani. La domanda trova una sconcerante risposta, se ci si sofferma sui cosiddetti biocarburanti [1].



Scrive il Dottor Massimo Fratini: “La produzione di biofuel a partire dalle alghe sembrerebbe una strada più 'green' ed ecologica per il settore della mobilità a motore e dalle prospettive future interessanti, al punto che un numero sempre crescente di società sceglie di investire in questa forma alternativa di biocarburante. Proprio alla luce di ciò e considerati gli altri interessi potenzialmente in gioco, il National Research Council (N.R.C.) statunitense sta compiendo una serie di studi per individuare i problemi di sostenibilità connessi allo sviluppo su larga scala dei biocarburanti algali.

Pochi sanno che le alghe e, di conseguenza, i biocombustibili, sono soggetti spesso alla colonizzazione per opera di virus algali, ad esempio il Phycodnaviridae virus a DNA a doppio filamento. Sono patogeni che aggrediscono alghe eucariote di acqua dolce e salata. La scienza sta imparando sempre di più sui batteri e sui virus che spesso colonizzano gli organismi viventi con effetti che, a lungo andare, diventano patogeni. L’imponente presenza di concimi, liquami e di altri fanghi ricchi di nutrienti nei laghi e nei corsi d’acqua, ha facilitato la fioritura di cianobatteri tossici, causando la torbidità degli ecosistemi acquatici ed uccidendo pesci, piante ed invertebrati.

I cianobatteri, chiamati anche alghe verdi-azzurre, infatti, possono contenere potenti veleni naturali noti come cianotossine. Tra queste troviamo la microcistina, sostanza che causa danni al fegato negli esseri umani. Non tutti i cianobatteri producono microcistina, ma è sempre più palese che i sistemi d'acqua dolce, colmi di sostanze nutritive, producono maggiormente fioriture di cianobatteri nocivi rispetto a quelli benigni, soprattutto in primavera ed estate. Generalmente, infatti, crescono a temperature elevate più di quanto non facciano altre specie di fitoplancton come le diatomee e le alghe verdi. Come si accennava, tracce di chlorovirus ATCV-1, che si trovano comunemente in laghi d'acqua dolce, sono state individuate nei tamponi faringei di oltre il 40% dei partecipanti ad uno screening scientifico”.



Ora, sappiamo che oggigiorno i biocarburanti cominciano ad essere impiegati anche nell’aviazione: se le alghe usate per la produzione di questi combustibili sono infettate dal virus ATCV-1, i residui contaminati dispersi dai motori degli aerei nella biosfera si diffondono dappertutto, in particolare nell’aria che respiriamo. Così alcuni ceppi virali, resistendo a condizioni termiche ed ambientali proibitive, sopravvivono per insediarsi nel sistema oro-faringeo. Ecco perché sono stati reperiti nella gola dei soggetti in questione.

Nello studio referato dal titolo "Chloroviruses: not your everyday plant virus" a firma di James L. Van Etten e David D. Dunigan, pubblicato il 17 novembre 2011 sulla rivista "U.S. National Library of Medicine" si legge:

"Con il crescente interesse per l'uso di alghe per la produzione di biocarburanti, è ovvio che gli agenti patogeni, inclusi i virus, incideranno sulla produzione. Si è recentemente scoperto che questi virus infettano le alghe. Virus algali sono potenzialmente un problema più grande dei virus che infettano le piante superiori. I virus delle alghe sono anche una fonte in gran parte inesplorata di elementi genetici per l'ingegneria genetica delle piante superiori. Alcuni virus algali sono stati recentemente sequenziati o sono in procinto di essere sequenziati. L'analisi genetica molecolare di questi virus costituirà un importante sviluppo nella bioingegneria".

Si evince quindi che gli esperti di biotecnologie sono ben al corrente di una potenziale contaminazione al di fuori degli ecosistemi lacustri e/o della colture atte alla produzione di "carburanti bio" e ciononostante, per meri motivi di profitto, la produzione su vasta scala è ormai un dato di fatto. Di conseguenza il Chlorovirus ha avuto la possibilità di superare le barriere naturali in cui era confinato.



Recentemente un attivista ha raccolto un campione di polvere di ricaduta (reperito sul poggiolo di casa) a seguito di operazioni di geoingegneria clandestina e lo ha sottoposto a scansione microscopica, evidenziando l'inquietante presenza proprio del Chlorovirus, come mostrato nelle immagini a corredo dell'articolo. Siamo quindi di fronte ad un'indiscussa contaminazione dell'ambiente (le recenti indagini mediche lo confermano), poiché si assiste impotenti ad un trasferimento per opera di un pericolosissimo patogeno, tipico dei biomi lacustri e che ora è in grado di infettare milioni di persone per via aerea. Tutto questo non è pura fantasia, ma realtà, in quanto sono molte le compagnie di volo civile che, almeno dal 2011, impiegano biocarburanti per i loro vettori.

Articolo elaborato in collaborazione con il Dr. Massimo Fratini (Dipartimento di Scienze radiologiche, oncologiche e anatomo-patologiche).

[1] La compianta Dottoressa Sandra Perlingieri, nell’articolo “Another chemtrails illusion: connecting more dots”, 2011, studio imperniato sulla dispersione di manganese nell’atmosfera, nell’ambito delle attività di biogeoingegneria, scrive: "Inoltre, il dottor Michael Castle rileva che un'altra parte di ciò che si propaga in questo infuso letale è ‘un batterio E-coli, che è stato mutato con un'altra forma fungina (ad esempio Fusarium sp). Si tratta di assemblarlo con un materiale disidratato: è un essiccante che a questo punto disidrata l'acqua togliendola dall'aria e, a sua volta, fa sì che il batterio che si forma si idrati con un agente di nucleazione ad una temperatura leggermente superiore'. E' questo liquido che crea le precipitazioni più avvelenate e sintetiche tra cui la neve 'perlacea'. Particolari ceppi di E-coli incrociati con altri microorganismi sono stati brevettati e da tempo sono adoperati, insieme con la Pseudomonas syringae, nelle piogge indotte, poiché fungono, per la loro particolare forma ed altre caratteristiche, da nuclei di condensazione, consentendo altresì di innalzare il punto di congelamento. Hanno quindi per lo più sostituito lo ioduro d’argento. Questi ed altri microbi sono impiegati in vari campi: dalla genetica ai biocarburanti, dalla guerra biologica alla modificazione meteorologica".

Articolo correlato:

- Colonie di batteri killer nei carburanti avio: la contaminazione arriva dal cielo


Fonti:

- Isolation and characterization of a new type of chlorovirus that infects an endosymbiotic Chlorella strain of the heliozoon Acanthocystis turfacea
- The New Algae Virus That Can Live in Your Throat and Affect Your Brain
- Giant' Algae Virus May Hurt the Human Brain
- Algal virus found in humans, slows brain activity
- Chlorovirus ATCV-1
- Misteriosa alga virus può ridurre le capacità cognitive negli esseri umani?
- Chloroviruses: not your everyday plant virus
- Usa e Spagna rafforzano la collaborazione sui biofuel per l’aviazione
- Biofuel per aviazione


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