giovedì 31 agosto 2017

Bilancio dell'estate 2017



Com’è stata l’estate 2017, stagione che ormai volge al termine? Il bilancio, sotto il profilo pluviometrico, è stato senza dubbio negativo, ma era facile prevederlo. Le precipitazioni sono diventate in Italia ed altrove più rare dell’iridio, mentre, ad esempio, il Texas è stato flagellato da micidiali inondazioni: siccità ed uragani sono due facce della stessa medaglia, una medaglia istoriata con i disgustosi profili dei carnefici chimici.

Quali sono le prospettive? Siamo sinceri: non sono rosee. Tralasciando la disamina delle situazioni sociali, economiche, politiche ormai prossime al collasso, da un punto di vista meteorologico dobbiamo attenderci un inasprimento dell’aridità che qualche nubifragio provocato dai terroristi del clima, non potrà neppure mitigare. I previsori di regime preannunciano le tanto sospirate piogge per settembre, ma qualcuno già ne ridimensiona la portata, altri adombrano un loro slittamento a metà settembre… Gatta ci cova.



Di fronte a tali difficoltà abbiamo probabilmente una sola carta da giocare, quella degli ionizzatori imbriferi: a tale proposito sono necessarie alcune precisazioni.

• La biosfera è talmente devastata da decenni di manipolazioni chimiche ed elettromagnetiche che le “macchine della pioggia” potranno essere efficaci solo approfittando di quelle infrequenti occasioni in cui le attività di geoingegneria assassina o sono interrotte o sono alleggerite. Se esistono delle aree, per lo più montane, dove le scie tossiche sono assenti o quasi, saranno quelle più adatte per sperimentare l’impiego dei dispositivi in esame, filmando il tutto. In condizioni non ideali, almeno si otterrà un’aria un po’ più respirabile.

• Non ci si può improvvisare: nella costruzione e nella messa in opera degli apparati, bisogna essere competenti ed iperaccorti. Vanno prese tutte le precauzioni per assemblare congegni efficienti e sicuri.

• E’ opportuno che gli attivisti collaborino per scambiarsi idee ed informazioni in modo da ottimizzare tempi e criteri per l’attuazione del progetto.

• Qualcuno teme che tali dispositivi possano causare temporali disastrosi. No. Il loro uso, reso necessario dagli scompensi determinati dalla biogeingegneria illegale, tende a ripristinare l’omeostasi atmosferica, a ricondurre i fenomeni nelle loro dimensioni naturali.

• Qualora per qualche motivo l’operazione non dovesse essere coronata da successo – l’ostacolo maggiore, anzi unico, è costituito dalle incessanti operazioni di dorizzazzione ai danni dell’ambiente – sarà bene prepararsi al razionamento dell’acqua ed a misure simili.


Accenniamo in questo resoconto anche alle altre inquietanti sfide che ci attendono nei prossimi mesi: in primo luogo la censura sempre più soffocante per opera delle truppe cammellate guidate da insigni figure istituzionali. Emblematico è il caso di Tommix, il cui reportage sull’operazione falsa bandiera- scemeggiato televisivo di Barcellona è stato oggetto di una vergognosa crociata per annientare la verità. A questa crociata hanno partecipato anche i Kapò che amano accreditarsi come redattori indipendenti. Tra mazzi truccati, zucche, mazzate, imboscate e strafalcioni vari questa frangia, che si allinea con la disinformazione ufficiale su tutti i temi importanti, ostentando libertà di pensiero (come se sapessero pensare) su questioni marginali, rivela in modo chiaro ed inequivocabile la sua natura di “opposizione voluta ed autorizzata dal sistema”. (G.C. Argan)

Un altro problema è quello delle deleterie vaccinazioni di massa: è previsto, tra l’altro, che le “immunizzazioni” siano estese ad ampi settori della popolazione. Sarà d’uopo respingere questo attacco alla salute con tutti gli strumenti legali a disposizione.

Intanto si susseguono le schermaglie tra Donnie e Kim, tra Stati Uniti d’America e Corea del Nord: dimentichiamo tutte le “analisi” pseudo-strategiche e pseudo-politiche alla “Limes”. I due dittatori stanno solo recitando un copione scritto da chi (la cricca mondialista) cerca ad ogni costo di scatenare un conflitto di proporzioni planetarie, dipingendo la Corea del Nord come un paese pericoloso munito di missili intercontinentali ed in procinto di dotarsi di un arsenale nucleare. Avete visto i filmati con i vettori lanciati dai Nord coreani? Si nota che il vettore, una volta partito dalla rampa, compie una breve parabola per ricadere non molto distante dalla piattaforma di lancio. Eppure i media di regime, con il codazzo dei pennivendoli “liberi”, vogliono farci credere che i missili, dalla gittata portentosa, abbiano sorvolato il Giappone e che possano colpire addirittura Guam. Quanti si bevono queste frottole? Tantissimi! Bene! Che se le bevano pure, visto che resterà loro poca acqua per dissetarsi.

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Le nubi che non ci sono più

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Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì 29 agosto 2017

Come costruire la "macchina della pioggia": aggiornamenti



Nell'aprile del 2008 ci occupammo per la prima volta di ionizzazione dell'aria [ LINK ] e l'argomento fu ancora sviluppato nel 2012 [ LINK ], sino a concretizzarsi nelle ultime settimane, durante le quali abbiamo eseguito alcuni test con il prototipo di generatore di ioni modulare [ LINK 1 ] e [ LINK 2 ]. Abbiamo cominciato le nostre ricerche, basandoci sugli studi sfociati poi nei primi esperimenti dell'azienda svizzera Meteo Systems negli Emirati Arabi Uniti. Il grosso ostacolo, direi insormontabile, di queste attrezzature, è la loro difficile realizzazione per opera di comuni cittadini. Oltretutto servono luoghi di installazione idonei.



Abbiamo risolto il problema, eliminando in pratica l'impossibilità di messa in opera del "rainmaker" ad opera di coloro che non hanno conoscenze di base per costruire da sé il circuito amplificatore di tensione. Su ebay si possono, infatti, reperire facilmente i dispositivi che poi troviamo in tutti gli ionizzatori in commercio. Si tratta di dispositivi piccoli ed economici, il che ci permette (dovendoli far funzionare in sinergia a decine) di acquistarne molti e di assemblare di conseguenza un apparecchio di ionizzazione molto efficiente. Il tutto con pochissima spesa e senza disporre di conoscenze eccezionali in elettronica.



Giacché per noi è arduo creare un singolo apparato potente, servono più ionizzatori che lavorino insieme, in diverse zone abitative. Serve un circuito già assemblato a bassissimo costo, idoneo altresì per un progetto di un multi-ionizzatore modulare. L'ideale è basarsi sul principio della parabola riflettente. Il resto si attua con gli ionizzatori (il piccolo e compatto circuito di base pre-costruito si trova on line al costo di circa 3/6 euro), disposti a raggiera come nel primo esperimento nonché l'aria calda, che tende a salire. Inoltre l'aggiunta di una ventola, posta alla base del dispositivo, può incrementare il flusso d'aria verso l'alto.

Un certo numero di strumenti del genere, montati in varie zone di un centro abitato, potrebbe costituire la differenza. Diciamo che ognuno di noi dovrebbe assemblare un "rainmaker" composto da una quarantina almeno di circuiti di ionizzazione (vedi foto). La spesa non sarebbe elevata e l'ubicazione non incontrerebbe serie difficoltà. Per l'alimentazione basterebbe un alimentatore per PC di media potenza in grado di erogare anche i 5/12 volts richiesti a seconda del tipo di modulo acquistato. 50 ionizzatori modulari per 50 abitazioni sono 2500 ionizzatori, generando potenzialmente 3500 metri cubi di ioni negativi a postazione.



A chi oppone la questione dei nubifragi, rispondo così: le alluvioni si verificano a causa della dorizzazione dell'ambiente atmosferico, reso simile al plasma dalla geoingegneria clandestina. Attraverso la ionizzazione della bassa troposfera, si riequilibra il regime pluviometrico, inibendo le precipitazioni violente. L'aria, tra l'altro, è estremamente carica per via del nanoparticolato elettroconduttivo avio-disperso e ciò ha determinato l'incremento di tempeste di fulmini. Gli ionizzatori catturerebbero il nanoparticolato sulla parabola, vanificando le operazioni di aerosol.

ATTENZIONE! Trattasi di dispositivo ad alta tensione. Non esporre a conduttori elettrici ed acqua. Mantenere una distanza di sicurezza di almeno 50 cm dall'apparato. Tenere lontano dalla portata di bambini. Si declina ogni responsabilità in caso di uso improprio.

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venerdì 25 agosto 2017

Primi test per la "macchina della pioggia". Schema realizzativo



Nella tarda mattinata del 24 agosto 2017 abbiamo cominciato i primi test della "macchina della pioggia". Questi sono i risultati: dopo oltre novanta giorni di cielo completamente sgombro di nubi, si sono formati i primi cumuli che, in contrasto con le previsioni meteo dei giorni precedenti, hanno contraddistinto tutta la mezza giornata sino a notte inoltrata. Purtroppo i continui sorvoli degli aerei commerciali e militari impegnati nelle operazioni di guerra climatica, hanno per ora vanificato gli effetti incoraggianti del piccolo prototipo di ionizzatore, che abbiamo realizzato, assemblando più apparati di ionizzazione attorno ad una parabola satellitare in disuso verniciata di nero per agevolare il riscaldamento dell'aria.





Abbiamo avuto la conferma che il sistema in sé è promettente, ma siamo ben consapevoli delle forze in gioco, per cui è chiaro che sono necessari apparecchi più potenti e dislocati in diverse aree strategiche del territorio su cui si intende intervenire. Per questo motivo, studiando i dispositivi realizzati dagli Australiani, Svizzeri e Statunitensi, siamo in grado di fornire le indicazioni di base per costruire il proprio "rainmaker" a basso costo e che sia senza dubbio più efficiente del prototipo che ancora stiamo sperimentando. Il prossimo passo sarà quindi la messa in funzione di un congegno che ricalchi il più possibile i progetti delle società leader nel settore. Sono necessari:

a) Un alimentatore da 220/240V di elevata potenza (almeno 700/1200 watt)
b) Un decina di bacchette di alluminio (attraverso cui scorrerà l'alta tensione) da 1 cm x 100 x 1mm che faranno da puntali a forma di piramide. Questi dovranno essere uniti tramite rivetti.
c) Diodi 1N4007
d) Condensatori poliestere da 100 nF 2000V
e) Plexiglas o materiale simile per l'isolamento (meglio se doppio) del circuito.

ATTENZIONE! Si avvisa che, per costruire uno ionizzatore atto a produrre precipitazioni piovose, è d'uopo disporre di minime conoscenze di elettronica e che, in ogni caso, lavorando con pericolose alte tensioni, si deve essere certi di come agire. Per la messa in opera dell'apparato sarà assolutamente necessario un luogo isolato e ad accesso esclusivo.

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Costruire uno ionizzatore per indurre le piogge



Prerequisiti: disponibilità di uno spazio idoneo; umidità atmosferica pari almeno al 30 per cento; presenza di nubi imbrifere: preferibilmente cumulonembi o cumuli.

Su quale principio funziona: lo ionizzatore produce ioni negativi (atomi che hanno catturato uno o più elettroni, particelle subatomiche di carica negativa). Gli ioni negativi salgono per convezione e grazie all'energia termica solare (calore), quindi si attaccano ai nuclei di condensazione, caricati positivamente, all'interno delle nuvole, inducendo la coalescenza dei nuclei, ossia la loro aggregazione, affinché le goccioline, ora di carica negativa, di pochi micron assumano il calibro di un millimetro circa. In tal modo, le stille, sufficientemente pesanti, cadono sotto forma di pioggia. In assenza di luce solare, una o più lampade ad infrarossi propiziano la convezione termica, ossia la salita dell'aria calda.

L'apparato va alimentato con tensione elettrica e potenza adeguate tali da far acquistare agli atomi gli elettroni. Di seguito è mostrato lo schema elettrico di riferimento.



Nell'immagine che vi proponiamo in testa all'articolo il dispositivo -ad alta tensione- è di alluminio, affinché conduca l'elettricità. Inoltre la struttura, di tipo modulare, ha la forma di una piramide. E' evidente che bisogna prendere tutte le precauzioni del caso onde evitare il contatto con gli apparati ad alto voltaggio. Per questo motivo la struttura ad alta tensione (15.000 Volts o più) deve essere isolata opportunamente.

P.s. E' condizione necessaria per generare precipitazioni piovose che le attività igroscopiche siano assenti o blande, quindi bisogna approfittare di quei giorni in cui esse sono interrotte o quasi. Sono giorni in cui, a causa dell'evaporazione e della traspirazione, l'umidità atmosferica si rapprende in nubi. Favorite sono le località di mare, normalmente più umide rispetto alle altre.


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sabato 19 agosto 2017

La "festa" degli alberi



"E' arrivato il momento... di distruggere quelli che distruggono la Terra". (Rivelazione, 11.18)

Si celebra ancora la “festa degli alberi”? Se sì, oggi essa trasuda retorica pseudo-ecologista in linea con l’Agenda 21. Il regime finge di voler salvare la natura, vedendo il filo d’erba dell’automobile privata, che inquina pochissimo o quasi per niente, mentre si ignora la foresta costituita dal traffico indiavolato degli aerei civili che avvelenano l’intero pianeta.

In che condizioni versa la vegetazione dopo tanti anni di mortali operazioni chimico-biologiche? La situazione è piuttosto diversificata: alcune specie sembrano resistere, adattandosi a condizioni ambientali repulsive; altre essenze, invece, patiscono maggiormente. Già due lustri or sono, l’agronoma statunitense Rosalind Peterson lanciò l’allarme circa il depauperamento del patrimonio boschivo in California.

E’ un impoverimento causato dalla geoingegneria clandestina che significa aria secca, gravissima penuria di piogge e di altre idrometeore (neve e rugiada in primo luogo), alterazione del PH del suolo, riduzione o estinzione dei batteri che rendono fertili i terreni. Le chiome delle conifere che, normalmente rinnovano tutto l’anno gli aghi, tendono ad ingiallire, i rami si spezzano, mentre vari parassiti aggrediscono gli alberi sempre più debilitati.

Le angiosperme faticano a fiorire ed a fruttificare, a seguito di un totale sconvolgimento delle stagioni: oggi, nelle regioni a clima mediterraneo, ne esistono solo due, una lunga estate siccitosa e torrida ed un inverno non molto freddo punteggiato da nubifragi. Stando così le cose, il ciclo vegetativo è stravolto: le piante perdono le foglie già in estate, in una primavera precoce la fioritura è abbondante, ma, a causa dell’aridità e di altre situazioni avverse, producono in genere pochi e miseri frutti in estate.

Ricapitolando, vediamo quali sono i principali fattori che danneggiano la vegetazione.

• Diffusione nell’humus di bario ed alluminio e di altri elementi nocivi. Bario ed alluminio, tra i principali ingredienti delle scie chimiche, sono alcalini, quindi il PH del suolo risulta per lo più basico, ma comunque snaturato rispetto ai parametri normali. Il carbonato di calcio, disperso in quantità industriali, rende la terra inadatta allo sviluppo di quasi tutta la flora.

Siccità di origine artificiale.

• Carente umidità atmosferica.

• Piogge alcaline o talora acide, ma comunque contaminate.

• Modificazione dei cicli stagionali.

• Campi elettromagnetici.

• Radiazioni nucleari.


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lunedì 14 agosto 2017

Progetto Pioggia - Multi-Ionizzatore a flusso incrociato

Gli Emirati Arabi Uniti, noti per il clima decisamente secco, hanno deciso di investire in un progetto che, dal 2010, permette di favorire precipitazioni piovose. Gli ingegneri svizzeri della "Meteo systems" sono riusciti nell'impresa di far piovere. Le sperimentazioni hanno avuto inizio nella regione desertica dell'Al Ain. L'autorevole "Sunday Times" fu il primo a rendere noto il "progetto pioggia", direttamente finanziato dal Presidente degli Emirati Arabi Uniti. Il primo dispositivo sperimentale, realizzato nel 2006 per Dubai, si può vedere in foto ed aveva le dimensioni di una Smart.



I ricercatori elvetici, protagonisti di questo stupefacente progetto iniziato ad Abu Dhabi [meglio Abu Ẓaby (Arabo أبو ظبي)], hanno adoperato una sorta di parasole metallici di una decina di metri d'altezza, in grado di caricare elettricamente l'aria. Questa è caricata con gli ioni negativi, che hanno la proprietà di unire le goccioline ai nuclei di condensazione e di condensare l'umidità presente in atmosfera, in maniera tale da creare i corpi nuvolosi.



Studiando gli effetti degli ioni negativi in atmosfera e sulla base degli studi condotti dallo scienziato Ighina, che fu l'assistente di Guglielmo Marconi, abbiamo pensato ad un apparato che potrebbe essere in grado di formare nuvole e generare piogge, coniugando la tecnologia attuale (la ionizzazione negativa per mezzo di strumenti idonei) con i princìpi su cui si fondava la famosa "macchina della pioggia" di Ighina. Questo congegno era composto da una torre di metallo, sulla cui cima era montata una grande elica. Il tutto era saldamente piantato in un terreno cosparso di polvere di alluminio. La rotazione dell'elica in un senso induceva la formazione di nubi (ionizzazione negativa) e le conseguenti precipitazioni. Nel senso opposto, si rasserenava il cielo (ionizzazione positiva). Le attività di geoingegneria clandestina, alias scie chimiche, agiscono in quest'ultima direzione: caricano positivamente gli ioni atmosferici, con la conseguenza che le nubi imbrifere non si formano, da qui la siccità cronica che ormai colpisce mezzo continente europeo, gli Stati Uniti, molti paesi sudamericani e dell'Africa nonché l'Australia.

Noi, con la realizzazione di uno strumento di ionizzazione negativa, riproducente in gran parte lo schema del progetto di Abu Dhabi e che si avvale di più ionizzatori che saranno disposti in modo opportuno, miriamo a contrastare gli effetti delle attività di guerra climatica volti a rendere siccitosi i nostri territori. Gli apparati atti alla creazione di ioni negativi lavoreranno all'unisono. Con questo stratagemma si supera l'ostacolo della difficile messa in opera di un unico ionizzatore di grandi dimensioni, giacché la circuiteria da assemblare sarebbe estremamente costosa e l'apparecchiatura che ne deriverebbe sarebbe comunque pericolosa. Ciò perché uno ionizzatore richiede doppio isolamento a causa delle pericolose scariche che esso può trasmettere all'esterno. L'assemblaggio di più ionizzatori elettricamente isolati, ma che lavorano in simbiosi, dovrebbe conseguire l'obiettivo che ci si prefigge: propiziare l'agognata pioggia e contrastare gli effetti prosciuganti delle cosiddette "scie chimiche".



PROGETTO PIOGGIA - MULTI-IONIZZATORE A FLUSSO INCROCIATO

L'apparato è composto da un numero minimo di sette ionizzatori, disposti in modo da generare un flusso incrociato di ioni negativi. Il dispositivo è costituito da una piattaforma di alluminio e da ionizzatori di media capacità, collocati in modo da formare un cerchio. Il tutto è sormontato da una struttura di metallo dertivata da un comunissimo ombrello, così da riprodurre la struttura degli ionizzatori della Meteo Systems. Quanto maggiori saranno le dimensioni del congegno e quanti più saranno gli ionizzatori operanti all'unisono, tanto più elevate saranno le probabilità di formare nuvole e di produrre precipitazioni piovose. Coloro che vorranno sperimentare direttamente, potranno seguire il progetto qui mostrato. Chi intendesse affidare la realizzazione del sistema al Comitato Tanker enemy, potrà contribuire con una donazione, cliccando al seguente link. Grazie infinite per la collaborazione.

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mercoledì 9 agosto 2017

Faine



Semplificando, suddivideremmo la società in tre gruppi: gli odiatori della vita, della verità e della bellezza, gli indifferenti ed i consapevoli. Purtroppo, come hanno confermato molti studi e il raggelante stato delle cose, i primi dominano il pianeta, con la complicità di una pletora di politicanti, usurai, pennivendoli, soldatini, pseudo-scienziati, negazionisti e compagnia cantante. Essi hanno deciso di asservire gli uomini, almeno quei pochi che resteranno, perché intendono sfoltirne il numero.

E’ inutile: non si può spiegare il male straripante nel nostro martoriato mondo, se non postuliamo la presenza di una cricca formata da adoratori di Satana. Esiste Satana? Non esiste? Quei mentecatti credono in lui e lo venerano. Sfortunatamente costoro hanno facile gioco nel plagiare la massa: bastano una partita di pallone ed una birra per controllarla; nel caso delle donne, una borsa firmata ed una serata in discoteca. Li abbiamo definiti indifferenti, ma dovremmo chiamarli ebeti. Si lasciano abbindolare agevolmente. Non solo, diventano i carcerieri di loro stessi e dei pochi svegli stretti da catene sempre più strette.

E’ diffuso un luogo comune: si favoleggia di una progressiva presa di coscienza, per cui il numero dei desti aumenterebbe sempre più. Crediamo, invece, che i consapevoli diventino ogni giorno più consapevoli, ma anche più impotenti a contrastare il potere ed i suoi collaborazionisti, quindi più frustrati. Forse ci sbagliamo, ma non vediamo molte prospettive per questa ex umanità…



Pensiamo che le sedicenti élites siano formate da persone più scaltre di faine, simulatrici e dissimulatrici, eppure le consideriamo totalmente imbecilli, quando paventano chissà quali conseguenze dalla pubblicazione di un libro o di un documentario contro il sistema. Ghettizzare, denigrare, perfino uccidere gli oppositori dell’establishment? Fatica e rischi sprecati! La divulgazione e l’operato dei rari uomini onesti e coraggiosi potranno mai intaccare le granitiche menzogne del sistema? Potranno mai destare dal letargo intere legioni di dormienti? Anche se ne svegli un paio ogni tanto, quanti – e ci riferiamo soprattutto alle nuove generazioni, prive di strumenti culturali per comprendere la realtà reale dietro la realtà finta – quanti finiscono nel tritacarne degli apparati! E sono pure contenti di essere condotti al macello, come se avessero vinto un viaggio premio in una località turistica fra le più ambite.



Guardiamo! Sopra di noi è tutto un indiavolato andirivieni (a bassa quota) di aerei civili che ammorbano la biosfera con i loro carburanti e che modificano i fenomeni meteorologici, causando, fra gli altri disastri, una siccità di proporzioni spaventose. Quanti sono consci di questo problema? Eppure avviene ogni giorno, in tutto il mondo o quasi e solo un drappello se ne accorge. E’ assurdo, ma è così! E’ come se entrasse un ladro in casa e cominciasse a mettere a soqquadro l’appartamento per svaligiarlo sotto i nostri occhi e noi non solo lo lasciassimo agire indisturbato, ma indicassimo al furfante di nostra spontanea volontà dov’è la cassaforte ed il codice per aprirla. Non solo, dopo aver subito il furto ed essere stati malmenati, è come se offrissimo al malfattore il tè con i pasticcini. E’ pazzesco, ma è così!


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domenica 6 agosto 2017

Test nucleari: quando i militari distruggono il pianeta senza remore



Il seguente articolo annienta una fra le obiezioni topiche di molte persone: la geoingegneria clandestina non può esistere, perché, se fosse attuata, i potenti danneggerebbero anche loro stessi. Ebbene, tra il 1945 ed il 1962, più di duecento test atomici furono condotti in atmosfera dagli Stati Uniti (altre potenze, in primis Unione Sovietica e Francia, non furono da meno), anche se i vertici militari e “politici” sapevano che le radiazioni nucleari erano nocive per gli ecosistemi e gli esseri viventi.

Dal 1945 al 1962 sono stati condotti dagli Stati Uniti ben 210 test nucleari in piena atmosfera: sono state generate imponenti esplosioni in zone remote della Terra ed all'insaputa della popolazione. Come molti sapranno, dal 1963 non è più consentito (ufficialmente) compiere simili sperimentazioni sub divo, ma di recente alcuni documenti filmati, che immortalano quei diabolici “funghi”, sono stati declassificati.

Il fisico Greg Spriggs, impiegato al Lawrence Livermore national laboratory (LLNL), è riuscito a preservare dal deterioramento una buona parte dei 7000 video realizzati. In questi ultimi cinque anni, grazie proprio ad un progetto del LLNL, ben 4200 filmati sono stati trasferiti su formato digitale e circa 750 resi disponibili al pubblico. Spriggs ritiene che serviranno almeno due anni per digitalizzare le altre pellicole; bisognerà poi attendere altro tempo, prima che la restante documentazione sia divulgata, in base alle garanzie sancite nel F.O.I.A. (Freedom of information act).

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Fonte: hdblog

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mercoledì 2 agosto 2017

Dal bar al bario



Nella seconda metà di luglio ci siamo presi qualche giorno di pausa nella pubblicazione degli articoli su “Tanker enemy”: molti lettori si sono chiesti che cosa fosse successo. La verità è semplice: abbiamo ritenuto che non fosse necessario rilanciare ricerche su temi già abbondantemente sviscerati. Inoltre siamo fautori della divulgazione in merito alla biogeoingegneria clandestina (alias scie chimiche, in inglese chemtrails), purché essa si traduca in azioni, se non risolutive, almeno con una certa efficacia, altrimenti si rischia di restare nell’accademia, anche se di alto livello. Gli stessi studi che dimostrano come il riscaldamento globale da biossido di carbonio è una gigantesca montatura, rischiano di essere più deleteri che inefficaci, se non si precisa contestualmente (e pochissimi lo precisano) che comunque gli sconvolgimenti climatici e le catastrofi ambientali (siccità in primis) sono causati dalla geoingegneria illegale, dall’uso di aviocarburanti che prosciugano l’umidità atmosferica nonché dai riscaldatori ionosferici.

Vediamo qual è la situazione attuale: ci si alza al mattino e, oltre a constatare che il cielo è la solita pattumiera (di rendere le città delle discariche si occupano con successo molti sindaci con il “porta a porta”), si è costretti a subire la cialtroneria e l’ignoranza dei sudditi che al bar berciano a favore o contro Berlusconi, Renzi, Gentiloni, Alfano, Salvini, la Meloni. Non hanno ancora capito che sono TUTTI uguali: sì, tutti questi … “oni” ci hanno triturato i… didimi. Gli stessi Salvini e Meloni, che giustamente tuonano contro l’immigrazione selvaggia, sono soltanto dei demagoghi. Entrambi si guardano bene dal denunciare, anzi dal gridare ai quattro venti il problema per eccellenza: la “guerra climatica” finalizzata a desertificare e ad impoverire interi paesi, tra cui l’Italia. Tra l’altro, il giorno in cui lor signori dovessero salire al “potere”, comincerebbero con la solita solfa: “Chi ci ha preceduto ha prodotto ed aggravato il debito pubblico ed ora non è facile intervenire”; “Siamo contrari all’immigrazione indiscriminata, ma è colpa dell’Unione europea, dei trattati siglati dai governi di ‘centro-sinistra’” etc. Intendiamoci: l’invasione di “profughi”, la crisi economica e sociale sono difficoltà (non “emergenze”) spinosissime ed annose, ma NESSUNO all’interno della classe “politica” possiede né l’intelligenza né il coraggio né l’onestà per affrontarle. Sono tutti burattini pilotati dalle multinazionali e dai think thank apolidi: “destra”, “centro”, “sinistra”, tutta spazzatura, passando per il Movimento cinque ascelle che è un ibrido in cui si concentra il peggio del peggio. Si vedano, a titolo di esempio, le iniziative scellerate delle sindachesse Raggi ed Appendino.

Insomma, siamo ancora alle chiacchiere da bar, anche se spacciate per programmi. Ne abbiamo una lampante conferma se consideriamo come è stata affrontata la questione delle vaccinazioni obbligatorie decise, su diabolica pressione delle voraci ed avide industrie farmaceutiche, dalla ministressa Beatrice Lorenzin, per gli amici “Erode il Grande”.

Gli stessi movimenti avversi al decreto Lorenzin, poi purtroppo convertito in legge, manifestano la solita ambiguità e talora non poca dabbenaggine: perché molti temono di dichiarare di essere contrari tout court alle inoculazioni che la scienza medica, quella vera, ha dimostrato essere, quando non dannose, perfettamente inutili? Perché si devono trincerare dietro la storiella dei vaccini monovalenti o degli antidoti “puliti e sicuri”: i vaccini “puliti e sicuri” non esistono per definizione, in quanto, anche prescindendo dai veleni aggiunti come conservanti ed adiuvanti, si introducono nell’organismo, spesso di bambini il cui sistema immunitario è allo stadio embrionale, degli agenti patogeni. L’idea della vaccinazione per rafforzare le difese è di per sé folle, una fra le tante aberrazioni della “medicina” contemporanea. Così lo stesso intervento alla Camera dei deputati dell’onorevole Paola Taverna (Movimento cinque bretelle), apprezzabile nel momento in cui mette alla berlina l’esecutivo e la zelante ministressa della “salute”, scade in maniera paurosa, quando ella, con infinita incompetenza (si analizzino, invece, le sagaci dichiarazioni del senatore, il biologo Vincenzo D’Anna, ben consapevole dei pericoli legati alle inoculazioni), asserisce che si è adoperata affinché suo figlio fosse siringato. Contenta lei... che è favorevole ai vaccini, purché non siano imposti, ma una “libera scelta” dei genitori. Poveri genitori, poveri noi, poveri figli soprattutto! Insomma, chiacchiere da… taverna.

Questo editoriale vuole essere anche un appello, l’ennesimo, rivolto a ricercatori indipendenti, docenti universitari, sindaci, tecnici, esponenti di comunità montane, semplici cittadini con conoscenze adeguate, affinché si mobilitino per approcciare il problema odierno per antonomasia: la SICCITA’. La principale strada da percorrere è indicata nel seguente testo: “Giganteschi ionizzatori per generare le piogge”, 2012

Basta con i piagnistei, le solite domande (perché lo fanno? Ma non si intossicano anche loro?): agiamo! Basta con le solite ciance da bar!!! Pensiamo alle scie tossiche, al bario, alle carestie che ci attendono, se non ci muoviamo noi, mandando al diavolo i politicanti (TUTTI!!!, inclusi Trump e Putin o chi per lui), capaci solo di cicalare per ottenere voti e poltrone. O ci decidiamo ad intervenire in modo incisivo, capillare oppure non ci resta che pregare, perché, solo con gli articoli ed i video, NON se ne esce.

Infanrix Hexa - Foglio Illustrativo


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