mercoledì 28 ottobre 2015

L’uragano Joaquin è stato creato con le scie chimiche



Un’alluvione spaventosa è occorsa sulla Costa orientale degli Stati Uniti, mentre una siccità storica continua ad imperversare sulla West Coast. Le "fonti ufficiali", naturalmente, affermano che questi fenomeni atmosferici senza precedenti sono "naturali" e la maggior parte della popolazione purtroppo accetta questa bugia senza nemmeno pensarci due volte. Anche se numerose attività antropiche hanno causato immensi danni al sistema climatico, l’ingegneria del clima è il fattore più dirompente di tutti.

Le immagini satellitari relative all’uragano Joaquin, che ha colpito la Carolina del sud, devono essere attentamente esaminate. Il flusso di umidità del tornado è stato manipolato in senso orario tra una zona di alta pressione a nord ed una zona di bassa pressione ad ovest. […]



L'uragano Joaquin è stato essenzialmente una specie di pompa dell’acqua per i geoingegneri che ne hanno concentrato l’umidità su una regione specifica e circoscritta. E’ la manipolazione intenzionale dei processi climatici che sta rendendo alcuni eventi disastrosi e letali. I meteorologi di regime sono pagati per spacciare manifestazioni artificiali come "naturali": essi coprono le tracce della geoingegneria clandestina. A partire dal 5 ottobre 2015, sulla direzione e sulla potenza di Joaquin hanno influito i soliti intrecci chimici, come le foto satellitari mostrano chiaramente.

Joaquin è stato accompagnato da piogge molto copiose, del tutto eccezionali e con valori molto elevati di umidità. Sono condizioni che stanno incidendo su numerosi processi. Molti scienziati sono preoccupati per la “bolla fredda”, per le sue ripercussioni sulla circolazione marina (Corrente del Golfo): è possibile che i geoingegneri stiano tentando di manipolare la Gulf stream. Intanto sulla costa opposta degli Stati Uniti continuano il caldo record, la siccità e gli incendi.



Anche alcuni accademici si stanno chiedendo come sia possibile che gli Stati uniti orientali siano stati durante gli ultimi tre anni tanto freschi, rispetto a quasi tutto il resto del mondo. Questa ed altre contraddizioni meteorologiche sono un ulteriore riflesso della modificazione totale in corso del sistema climatico.

Il caso particolare dell’aridità in California deve essere considerato una conseguenza diretta della geoingegneria che di fatto è una guerra non dichiarata contro la popolazione e l’ambiente, avvelenati dai composti delle chemtrails. Ricevo molte comunicazioni provenienti da persone di tutto il mondo. Esse mi chiedono: "Dove posso trasferirmi al fine di sfuggire a queste operazioni?" Rispondo che non esiste un luogo in cui nascondersi. Abbiamo solo una scelta: unire i nostri sforzi per smascherare e fermare la follia nota come “ingegneria climatica”. Facciamo sentire la nostra voce in questa battaglia per la vita ed il pianeta. Forse si può ancora salvare il salvabile.

Fonte: geoengineeringwatch.org


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venerdì 23 ottobre 2015

La vergognosa rimozione dell’articolo referato scritto dal geofisico Michael J. Herndon



A fine estate 2015 lo scienziato di San Diego (California) Michael J. Herndon ha pubblicato uno studio inerente alla geoingegneria clandestina su una rivista scientifica, previa disamina del testo che è risultato rispondente a criteri di scientificità ed obiettività. Subito, però, si sono scatenate le mute rabbiose dei disinformatori: su pressione di codesti personaggi, in primis Mick West di contrailscience.com, l’articolo è stato rimosso, ma Herndon non deflette e denuncia gli attacchi volti a far espungere il suo articolo. La vicenda è esemplare e ricorda l’episodio dell’accademico italiano, L.Z., che, collaborando con la Dottoressa Hildegarde Staninger, elaborò un’indagine sui filamenti polimerici, collegandoli alle chemtrails. Intimidazioni più o meno velate convinsero lo specialista a tirare i remi in barca…

La rivista scientifica “Enviromental research and public health” ha rimosso l’articolo di J. Marvin Herndon, studio inerente alla geoingegneria clandestina. Alcuni responsabili della rivista hanno affermato che si è scoperto che l’articolo del geofisico conteneva errori e mancava di rigore scientifico (sic!!!).

Il documento è stato pubblicato nel mese di agosto ed è stato integrato da un comunicato stampa in cui Herndon ha asserito che "le conseguenze per la salute pubblica sono profonde, compresa l'esposizione ad una molteplicità di metalli tossici pesanti e no (tra cui l’alluminio) ed elementi radioattivi. Sono composti molto nocivi che sono inalati o che entrano nell’organismo attraverso il derma”.

Il comunicato stampa comprendeva numerose fotografie che immortalano le famigerate scie chimiche, quelle che la Federal Aviation Administration (ed altri enti governativi dediti alla disinformazione più scandalosa, ad esempio, la N.A.S.A.) chiama con infinita improntitudine "scie di condensazione" degli aeromobili.

Paul B. Tchounwou, fra i redattori della rivista, ha pubblicato la ritrattazione il 2 settembre, osservando che "Il linguaggio della ricerca non è sufficientemente scientifico ed obiettivo per un articolo di ricerca." Tchounwou non ha, però, spiegato perché i responsabili della pubblicazione non si siano accorti di tali limiti, quando l’articolo è stato inviato e prima di divulgarlo.

Herndon ha replicato con fermezza: "La rimozione del mio articolo referato è dovuta solo ad un attacco sistematico e strumentale per opera di uno o più individui (negazionisti di regime, n.d.t.). L’aggressione sferrata è la riprova che ho centrato il bersaglio. Continuerò ad oppormi alla decisione assunta ed a denunciare la censura, fino a quando prevarranno la verità e la ragione”.

Le controdeduzioni di Herndon sono state pubblicate su nuclearplanet.


Fonte: Sandiegouniontribune.com

Articolo correlato: Studio rivela che i nanotubi di carbonio possono causare il cancro, 2008

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lunedì 19 ottobre 2015

Watergate



Innumerevoli volte abbiamo osservato aerei commerciali sorvolare a bassa quota insediamenti densamente abitati e scaricare, con estrema precisione, sempre dalla medesima area, composti chimici dal piano di coda e precisamente dalla zona inferiore della fusoliera. Non si confonda quindi lo scarico A.P.U. (Auxiliary Power Unit) con quanto ora descritto.

Pur ammettendo che le regole sullo scarico di oggetti o sostanze da un velivolo, fossero rispettate (cosa che non è), è chiaro che, se certi episodi si verificano sempre nel medesimo modo e sulle stesse circoscritte aree geografiche, non può comunque trattarsi, a differenza di quanto spiegato in modo mendace dalla disinformazione, di comune scarico del WC. Ciò, innanzitutto poiché risulta quanto meno improbabile che un eventuale viaggiatore decida sempre e comunque di "tirare lo sciacquone" nello stesso punto e con scientifica precisione al di sopra di un determinato quartiere. Anche se così fosse, le giustificazioni presentate dai negazionisti cadono miseramente nel momento in cui abbiamo infine conferma che le acque reflue degli aerei passeggeri sono trattenute a bordo, all'interno di serbatoi preposti e scaricate solo dopo che il velivolo è atterrato. L'informazione autorevole ci arriva dalla serie televisiva "MEGA AEROPORTO AI RAGGI X", trasmessa su "Focus Tv" la sera del 30 settembre 2015.

Dunque... se quelle "spruzzatine" che ogni giorno scorgiamo fuoriuscire dalle fusoliere di EasyJet, Rayanair, Alitalia, Germanwings, Lufthansa, Air Canada, Emirates, Cargolux etc. non sono il frutto dello scarico del WC, che cosa sono? Interrogate sull'argomento le autorità, queste ovviamente non rispondono.





TRASCRIZIONE "MEGA AEROPORTO AI RAGGI X" (DA FOCUS TV DEL 30 SETTEMBRE 2015)

C'è un motivo se alcuni pensano che gli escrementi umani vengano sganciati fuori dagli aerei. Prima succedeva davvero. I vecchi sistemi igienici degli aerei si basavano su grandi quantità di liquido disgregante blu. Sfortunatamente questi sistemi spesso subivano delle perdite che formavano una palla congelata di ghiaccio e feci. Appena l'aereo perdeva quota, il ghiaccio in parte si scioglieva, si spaccava e precipitava al suolo. In tutto il mondo sono state segnalate queste palle di neve fetide. Hanno sfondato tetti e distrutto automobili. Oggi le cose sono cambiate e tutti gli escrementi restano a bordo, grazie a questo ingegnoso sistema: il vacuum system. Questo sistema elimina la necessità di grandi quantità di liquido disinfettante, basandosi su un forte risucchio e su pareti scivolose. La tazza del water è ricoperta di teflon antiaderente, proprio come le vostre padelle.

Quando viene tirato lo sciacquone, si apre una valvola che cattura il contenuto della tazza. Escrementi e odori vengono risucchiati ad una velocità superiore a quella di un'auto di formula uno. In pochi secondi il contenuto della tazza raggiunge grandi serbatoi, sistemati nella parte posteriore dell'aereo. Appena il velivolo tocca terra, il serbatoio deve essere svuotato. per quanto possa sembrare un'operazione banale, l'aereo non può decollare per il prossimo volo se non vengono scaricati gli escrementi. Ed ecco che interviene l'honey truck. Un nome carino per un veicolo che svolge un lavoro sporco. E' uno dei primi mezzi che raggiunge l'aereo al Gate. Questo furgoncino per la raccolta dei liquami, ha un serbatoio in acciaio inossidabile da 3000 litri. Una potentissima pompa da vuoto lo riempie in soli dieci minuti. Ma il pilota dell'honey truck deve collegare la pompa a mano. Il pilota deve lavorare in fretta. Collega attentamente il tubo alla valvola dell'aereo e si assicura che sia sistemato bene. [...]

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venerdì 16 ottobre 2015

I più recenti stupri della disinformazione



Con il passare del tempo le strategie del negazionismo diventano sempre più scaltre e subdole: mentre la geoingegneria bellica provoca carneficine e danni incalcolabili, i media di regime provano, oltre che ad occultarla, a sminuirla. Si pensi agli articoli segnalati dalle multinazionali che gestiscono i motori di ricerca: quando non sono pezzi diffamatori nel classico stile della disinformazione, sono beceri trafiletti in cui il primo deficiente di turno usa la dicitura “scie chimiche” in un contesto “ironico” e di understatement, considerando l’espressione in oggetto sinonimo di sciocchezza, inezia. [1]

Pochi sfuggono a questo malvezzo linguistico che serve a relegare nel novero delle leggende metropolitane una questione cruciale, un problema scottante. Lo stesso sovente acclamato (a torto) Matteo Salvini è ricorso a tale deplorevole espediente lessicale. Si insiste poi sul “credere” (“quelli che credono nelle scie chimiche”, “i fan delle scie chimiche”), come se gli scienziati che da decenni studiano e denunciano la geoingegneria illegale fossero gli adepti di una confraternita religiosa. In verità, il dogmatismo ed il fanatismo trasudano nelle parole adoperate dai normalizzatori e nella loro pseudo-scienza ogni giorno più falsa ed inverosimile.

Così, in questi ultimi mesi, stuprando la meteorologia, quella vera incarnata ad esempio dal compianto Colonnello Edmondo Bernacca, gli idiots savant si sono inventati i ”cicloni mediterranei”. Attenti! La mistificazione linguistica è quanto mai scaltrita e surrettizia nella sua gradualità: il termine “ciclone” è anche sinonimo di “area di bassa pressione” e, in quanto tale, è il contrario di “anticiclone”, ossia “zona di alta pressione”. Sennonché gli occultatori, dopo aver impiegato il vocabolo “ciclone” nel senso di fronte perturbato, di vortice depressionario un po’ alla volta, hanno cominciato ad abituare l’opinione pubblica all’idea che gli uragani (il lessema “ciclone” designa pure l’uragano o tifone) si possono generare anche nel Mar Mediterraneo. Non solo, i tornado, muovendosi in contrasto con la forza di Coriolis, secondo la “scienza” orwelliana, si dirigerebbero da ovest verso est o cambierebbero direzione a loro piacimento. Assurdo! Si intende insinuare l’idea che bisogna aspettarsi distruttivi cicloni nelle regioni mediterranee, a seguito del solito riscaldamento dei mari dovuto al biossido di carbonio. La pessima enciclopedia della Rete, Wikipedia, ha sùbito recepito questa mistificazione per elaborare il lemma ad hoc: un plateale e vergognoso stupro della Scienza.



L’evento noto come inside job del giorno 11 settembre 2001 ha inaugurato l’era dell’ipocrisia e soprattutto della menzogna. Da quel fatidico giorno, abbiamo assistito ad un lento, ma irreversibile processo di erosione dell’informazione a favore della propaganda in ogni campo: dalla medicina alla politica, dall’economia alla fisica, dalla storia alla psicologia… I risultati sono disastrosi: bisogna continuamente combattere per tentare di ripristinare un minimo di oggettività e di autenticità nella divulgazione delle notizie, un minimo di logica e di scientificità nella trattazione di questioni fisiche, chimiche e biologiche.

Tra gli stratagemmi ideati dai disinformatori per creare confusione bisogna anche ricordare l’abitudine a confezionare, tramite siti appositamente concepiti, news fittizie, ma all’apparenza verosimili circa le operazioni chimico-biologiche e soggetti affini: a causa dell’ingenuità di molti lettori ed attivisti, queste baggianate dilagano, eclissano le informazioni genuine e screditano la ricerca seria. Sono gli stessi agenti del sistema ad ammettere di produrre codeste esche per saggiare la reazione dei fruitori: invero gli inganni sono perpetrati per gettare scompiglio. Purtroppo gli adescatori hanno successo: all’amo abboccano in parecchi. Dopo che certe corbellerie sono state disseminate, mettono radici in ogni dove ed è difficile svellerle.

In un’epoca in cui la cultura è evaporata, in cui il giornalismo si è prostituito ail potere, è necessario affinare sempre più gli strumenti concettuali e semantici per sopraffare il plagio e per ridurre al silenzio quanti vorrebbero ridurre al silenzio gli ultimi banditori della Verità.

[1] Nell’elenco degli articoli reperiti attraverso i motori di ricerca figurano nelle prime pagine immondi scartafacci, costellati di calunnie e di solecismi, mentre solo nelle ultime si può reperire qualche studio serio, ma spesso datato.

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UN AIUTO PER TANKER ENEMY - Il Comitato "Tanker enemy" dal 2006 è impegnato nella divulgazione e nella denuncia dello spinoso tema noto come "scie chimiche" o "geoingegneria clandestina", tramite la pubblicazione di articoli, video, documenti, traduzioni e per mezzo di varie iniziative (ad esempio, l'indagine sulle polveri sottili). Questo lavoro ha richiesto e richiede un impegno quotidiano con il conseguente dispendio di energie e risorse. In questi anni il blog "Tanker enemy" e quelli collegati hanno garantito, anche grazie al contributo di lettori e sostenitori, un'informazione indipendente e circostanziata a tal punto da suscitare la reazione del sistema. Questa reazione si è tradotta, oltre che in attacchi di ogni genere, nell'apertura di procedimenti "legali", volti all'oscuramento del blog e dei siti ad esso correlati. Sono procedimenti all'origine di notevoli difficoltà pratiche e di cospicui esborsi per avvocati e consulenti tecnici. Auspichiamo perciò un fattivo sostegno sotto forma di donazioni e di altri interventi (gratuito patrocinio, consulenze...) affinché il Comitato possa continuare ad agire nell'interesse della collettività. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che accoglieranno, per quanto nelle loro possibilità, il presente appello. Il Vostro contributo è assolutamente fondamentale al fine di permetterci di proseguire con il nostro operato. Qui la pagina Paypal per eseguire una donazione.


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sabato 10 ottobre 2015

Il nostro angelo ci ha lasciati



E' improvvisamente mancata all'affetto dei familiari e parenti tutti Rita Ciniglio, vedova Marcianò. Ne danno l'annuncio i figli Rosario, Antonio e Giancarlo, che ringraziano quanti si uniranno alle loro preghiere per l'adorata mamma, allontanatasi serena da questo mondo e fiduciosa nella misericordia divina. Le esequie si svolgeranno lunedì 12-10-2015, alle ore 15:30 nella Chiesa di nostra Signora del Rosario, in via Margotti a Sanremo.






giovedì 8 ottobre 2015

Aumenta il livello dei mari?



La N.A.S.A., l’ente militare statunitense in pallide sembianze scientifiche, con l’infinita ipocrisia che la contraddistingue, lancia l’allarme circa l’aumento del livello degli oceani, “dimenticando” di ricordare che il fenomeno, connesso, come è evidente, ad un incremento delle temperature, è di natura artificiale. Sono, infatti, i riscaldatori ionosferici e le coltri chimiche, che intrappolano la radiazione infrarossa negli strati bassi dell’atmosfera, a determinare un’intensificazione del cosiddetto “effetto serra”, all’origine di vari sconvolgimenti. Pubblichiamo l’articolo, ricordando che le conclusioni di catastrofisti-negazionisti vanno comunque prese con le pinze.

26 agosto 2015. Il livello dei mari è aumentato in media di circa 8 centimetri in tutto il mondo a partire dal 1992, a seguito dell’incremento della temperatura dell’acqua: il calore sta liquefacendo il pack. Lo afferma un gruppo di scienziati della N.A.S.A. in una ricerca pubblicata su Livescience.com.

Nel 2013, una commissione delle Nazioni Unite aveva previsto che il livello del mare sarebbe salito tra 0,3-0,9 metri entro la fine del secolo. Il nuovo studio dimostrerebbe che la stima era errata: stando al geofisico Steve Nerem della University of Colorado, il livello degli oceani ha conosciuto un accrescimento molto più veloce di quanto ci si attendeva anni fa e la situazione è destinata a peggiorare in futuro.

I cambiamenti tuttavia non sono uniformi: alcune aree hanno mostrato una crescita di oltre 25 centimetri; altre regioni, come la costa occidentale degli Stati Uniti, hanno registrato un calo, secondo i risultati di un’analisi durata ventitré anni e basata su dati satellitari.

Le pianure sono particolarmente vulnerabili, secondo l’opinione di Michael Freilich, direttore della Divisione di Scienze della Terra della N.A.S.A. “Più di 150 milioni di persone, per lo più in Asia, che vivono ad un metro dal mare - ha chiarito Freilich – sono a rischio e quindi questo allarme deve essere compreso dai capi dei governi dei paesi asiatici e non solo”.

La più grande incertezza a proposito degli scenari futuri concerne la difficoltà di determinare quanto velocemente il ghiaccio polare si scioglierà, in risposta alle temperature più alte. Gli studiosi ritengono che l’aumento dei valori termici potrebbe portare a perdere un terzo del ghiaccio delle calotte polari e ad una parziale fusione dei ghiacciai montani.


Fonte: Segnidalcielo.it

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lunedì 5 ottobre 2015

Fumo in cabina su un volo della Germanwings



Un altro episodio, l’ennesimo, di cosiddetto “fumo in cabina”, il problema collegato alle operazioni di “guerra climatica” ed all’origine della sindrome aerotossica. Davvero rilevante la testimonianza di un viaggiatore, dalle cui parole si evince che le cause del problema sono quelle che intuimmo tempo fa.

3 settembre 2015. Un volo della “Germanwings”, decollato da Roma e diretto a Colonia, in Germania, con 120 passeggeri, è stato dirottato su Pisa per un atterraggio d'emergenza, perché si era sprigionato del fumo a bordo.

Il primo sopralluogo eseguito dai Vigili del fuoco non ha individuato problemi evidenti. Sarà quindi necessario un esame più approfondito che sarà compiuto dai tecnici della compagnia. I quattro componenti della cabina di pilotaggio – informa l'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa - “sono rimasti lievemente intossicati e sono stati ricoverati per precauzione negli ospedali di Pisa e Livorno”. […]

Il volo 4U887 della “Germanwings” era diretto a Colonia ed era decollato con ritardo dalla capitale. Lo si è appreso da uno dei passeggeri, il napoletano Francesco Pagliuca, che stava rientrando in Germania, dove lavora, dopo un periodo di ferie trascorso in Italia. Ha riferito Pagliuca, appena sbarcato: “Ci siamo accorti subito che qualcosa non quadrava, perché l’aereo è partito con quasi un'ora di ritardo e, subito dopo il decollo, abbiamo avvertito puzza di bruciato provenire dalle bocchette dell'aria condizionata. Le hostess ci stavano servendo il caffè, ma, dopo pochi minuti di viaggio ci hanno comunicato la necessità di un atterraggio d'emergenza, senza fornire ulteriori spiegazioni”.

Anche in seguito, secondo quanto riportato dal passeggero italiano, il personale non avrebbe dato chiarimenti ai passeggeri. “Una volta atterrati a Pisa - conclude Pagliuca - abbiamo visto salire a bordo tre Vigili del fuoco che si sono diretti in cabina, mentre le assistenti ci hanno invitato a scendere con ordine. Non sappiano ancora se ci metteranno a disposizione un altro volo o se dovremo cercare altre soluzioni di viaggio per arrivare a destinazione”.

Fonte: Il Messaggero

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venerdì 2 ottobre 2015

Se l'ignoranza avanza...



L’ignoranza avanza e non abbiamo più speranza: sarebbe sufficiente questa amara massima per commentare e liquidare quanto sta accadendo tra Bussana (frazione di Sanremo, provincia di Imperia) e Taggia dove si sta ampliando una discarica in una zona collinare, un tempo amena, nota come Collette Ozzotto.

E’ una discarica che giustamente gli abitanti del luogo, capitanati da “donne coraggio” contestano da anni: le manifestazioni, a volte pittoresche, contro lo scempio ai danni di ambiente e salute, si susseguono, ma gli amministratori procedono come Panzer. Perché? In Italia – e non solo – le discariche rendono moltissimo: sono legate ad un astronomico giro d’affari. Sono molto più fruttuose rispetto al riciclaggio di carta, vetro ed alluminio: stando a molte fonti, in Italia una frazione irrisoria di rifiuti è destinata al riciclaggio, mentre la maggior parte della spazzatura o è interrata in siti ad hoc o è bruciata nei dannosi inceneritori. Si trovano quindi sempre degli alibi per costruire o ingrandire le ammorbanti discariche: si accusano i Comuni e le persone di non attuare la raccolta differenziata o di non attuarla in modo adeguato. Si è creato il problema, si è scatenata la reazione e si propone la “risoluzione”: qual è la “risoluzione”? La “raccolta porta a porta” chiesta a gran voce da ignare vittime. Possibile che Tabiesi e Bussanesi non abbiano capito che il pattume tanto diligentemente differenziato, anche con il “porta a porta”, confluisce tutto nello stesso centro o è incenerito nei mortali “termovalorizzatori”? Aumenteranno solo i tributi sullo “smaltimento” dei rifiuti, mentre la quota di quelli recuperati continuerà ad attestarsi su un deprimente 0 per cento!



Non poche cooperative e società, cui è affidata la raccolta dei rifiuti urbani, sono state a volte sfiorate da indagini per opera di qualche giudice che aveva raccolto prove, testimonianze ed indizi relativi al truffaldino conferimento indiscriminato di immondizia in precedenza separata. Purtroppo queste indagini si sono arenate: gli inquirenti hanno trovato di fronte a loro il classico muro di gomma. Trasferimenti, mobbing, promoveatur ut amoveatur… hanno vanificato ogni impegno investigativo. Tra l’altro, esistono inestricabili intrecci tra mondo delle discariche e disinformazione, fra taluni geologi e negazionismo, fra certe iniziative di settori della magistratura e tentativi di censurare l’informazione concernente la geoingegneria clandestina, legata a stratosferici interessi economici non meno di tanti altri àmbiti.

Mentre le “donne coraggio” continuano la loro lodevole ma ingenua lotta, la lotta di chi combatte contro l’ampliamento di Collette Ozzotto, dimenticando il cielo sopra di noi, gli amministratori comunali della ridente cittadina ligure hanno avuto un colpo di genio: realizzare una scultura nella rotatoria del Quadrivio Rossat ad Arma di Taggia. La mirabile opera d’arte raffigura (?) delle monumentali olive taggiasche, prodotto rappresentativo del territorio.

Consoliamoci: una volta contaminato l’ambiente, causate patologie con l’inquinamento di falde e suolo, distrutta l’agricoltura, potremo contemplare questa magnifica espressione artistica di fronte alla quale gli immortali capolavori scultorei di Michelangelo impallidiscono.


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