venerdì 28 ottobre 2011

Scie chimiche: oltre l’approccio retinico

Nella questione “scie chimiche” è ormai necessario superare un approccio meramente retinico: l’osservazione è importante, ma occorre evidenziare gli scopi della biogeoingegneria, evitando di limitarsi a constatare la presenza di chemtrails o, peggio, di impantanarsi in oziosi dibattitti sulla distinzione tra scie tossiche e le rarissime scie di condensazione.

Il validissimo ricercatore indipendente Stefano, curatore del canale You-Tube “Felce e Mirtillo”, ci soccorre, con la sua lucida analisi, per comprendere, ad esempio, la relazione tra sole e dispersione di composti chimici nell’atmosfera. Tempo addietro, qualcuno aveva congetturato che le coltri artificiali fossero volte a contenere le conseguenze di un’attività solare molto intensa. E’ ipotesi da scartare senza indugio. In verità, esiste un nesso tra la luce della nostra stella e le scie, ma non nel senso ipotizzato sopra. Le coperture indotte da un lato filtrano le radiazioni solari benefiche, così da privare gli esseri viventi di energie salutifere, dall’altro lasciano passare i raggi atti ad interagire con i nanopolimeri o che facilitano le reazioni fotochimiche dei composti diffusi nella biosfera. Gli uomini, gli animali e le piante sono stati defraudati della giovevole radiazione solare e lo stesso ciclo del carbonio, in cui è inclusa la fotosintesi clorofilliana, risulta compromesso: le molecole di carbonio che nel D.N.A. raccolgono le informazioni dalla luce solare per equilibrare il sistema immunitario, sono alla base della vita.

Le armi esotiche non funzionano solo con gli irraggiamenti di onde elettromagnetiche, ma pure con la luce solare e con le sue attuali caratteristiche: tali armi inibiscono la vitalità, diminuendo l’elettronegatività nell’organismo in modo da impedire l’assorbimento di protoni dal cosmo. Gli esseri viventi sono dunque costantemente irradiati per essere infiacchiti e soggiogati. Mentre fino a pochi lustri fa, tali strumenti militari operavano solo dall’alto per mezzo dei satelliti, oggi agiscono anche in orizzontale attraverso le frequenze analogiche liberate dall’introduzione del digitale terrestre. Le armi psicotroniche sono frequenze hertziane polarizzate che possono colpire in modo selettivo il singolo individuo (target individual), una specie prescelta oppure in modo indiscriminato.

L’umanità è oggi sottoposta a questo trattamento. Molti sentono un ronzio nell’orecchio sinistro o vedono dei bagliori: sono sintomi di un’aggressione elettromagnetica che provoca vari disturbi e patologie, dall’insonnia fino all’emorragia cerebrale. Esistono tuttavia delle precauzioni che si possono adottare, perché il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi: le contromisure si basano sulla conoscenza della fisica della risonanza su cui, tra l’altro, verte l’interessantissimo articolo intitolato Crop circles, Overlap ed overton, la fisica delle onde, 2011


[1] A proposito dell’atomo di carbonio, è stata osservata una correlazione tra il 666 di “Apocalisse” (pare, però, che in origine, “il numero d’uomo” fosse il 616) ed il carbonio. Il carbonio, come il silicio, è un elemento del tutto particolare, per la sua spiccata capacità di combinarsi con sé stesso sì da formare catene più o meno lunghe e più o meno ramificate. Ciò lo rende l'elemento fondamentale di tutti i composti organici, biologici e no. Scrive il Professor Alessio Di Benedetto: "L'Homo sapiens sapiens è l'unità carbonio, la cui base atomica è formata da 6 protoni, 6 elettroni e 6 neutroni. Unità carbonio, sesto elemento derivato dall'idrogeno”.

Fonti:

A. Di Benedetto, I figli della Sfinge: quando gli dei scesero sulla terra, Foggia, 2008
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. carbonio
Felce e Mirtillo (Stefano) su H.A.A.R.P., scie chimiche e controllo mentale (videoediting by TheAntitanker)



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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 24 ottobre 2011

Geoingegneria: la Germania in prima linea

In Germania, evidentemente apripista nel campo in oggetto, il Ministero dell’istruzione e della ricerca “informa” i cittadini sulla cosiddetta Geoingegneria, presentando come programma quanto è da decenni una triste realtà. L’immagine, oltre ai testi, sul sito del dicastero è eloquente: sono riprodotti i soliti apparati che dovrebbero favorire il raffreddamento del pianeta. E’ ovvio: l’ente inganna su tutta la linea. Il global warming dovuto al biossido carbonio è una colossale montatura e le istituzioni non intendono preservare la Terra da cambiamenti climatici dannosi, ma devastarla. Anzi i militari hanno già quasi portato a termine la loro diabolica missione di morte.

Come si può intuire il CO2 è il “nemico pubblico numero uno” chiamato in causa nelle didascalie: per riverberare una parte della radiazione solare e ridurre l’impatto dei gas serra, si propone di impiantare alberi sintetici, di impiegare navi che diffondano solfato di ferro in modo da fertilizzare gli oceani e favorire la proliferazione delle alghe (sic). Si suggerisce di installare specchi atti a riflettere la luce del Sole, di creare nuvole artificiali. Non manca infine l’immagine di un bell’aviogetto chimico, mentre genera la sua bella scia di veleni… Si noti che non si tratta dei piccoli velivoli adoperati per il cloud seeding, ma di un aereo molto simile a quelli notoriamente impegnati nel disperdere le famigerate scie chimiche! Insomma il solito atroce scenario dipinto dai governi come la risoluzione dei problemi climatici che in modo deliberato i governi stessi creano per lucrare, per crearsi un pretesto in modo da avvelenare ed uccidere, mostrandosi con somma improntitudine come benefattori.

Quanto pubblicato sul sito del Ministero tedesco dimostra quello che tempo fa preconizzammo, ossia le chemtrails, prima o dopo, sarebbero state obliquamente ammesse e spacciate come un mezzo per diminuire il riscaldamento globale.


Articolo correlato: Il governo federale della Germania informa i cittadini sulla geoingegneria climatica, 2011



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sabato 22 ottobre 2011

Un giorno tutto questo sarà tuo...

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mercoledì 19 ottobre 2011

Piante che assorbono metalli pesanti

L'articolo che pubblichiamo riguarda alcune piante che sono in grado di assorbire metalli, contribuendo a decontaminare l'ambiente. Recenti studi hanno focalizzato l'attenzione sull'Alyssum betolonii, una specie vegetale che accumula nickel. Certo, è una buona notizia, se si prescinde dalla concreta possibilità che si cerchi il pretesto per creare piante transgeniche. E' evidente: l'interesse dei ricercatori è dettato dalla consapevolezza che gli ecosistemi sono pieni di inquinanti, soprattutto metalli, la cui massiccia presenza, come ben sappiamo, non si deve soltanto alle attività industriali...

Gli scienziati propongono di scegliere un modello per studiare lo strano comportamento dei vegetali iperaccumulatori

Il fogliame di Alyssum betolonii, una pianta dai fiori gialli che vive nelle fessure delle rocce, può contenere fino all'uno per cento di nickel: duecento volte il livello che ucciderebbe la maggior parte delle altre piante. Comprendere in che modo simili vegetali, chiamati iperaccumulatori, gestiscono il metallo potrebbe aiutare a sviluppare colture in grado di crescere su terreni contaminati, di fornire quello che manca nelle diete povere di metalli, di assorbire l'inquinamento industriale e persino di raccogliere (sic) il metallo dal suolo. Per conseguire questi obiettivi, i ricercatori di tutto il mondo stanno cominciando a riconoscere l'esigenza di lavorare sulla stessa varietà di pianta - un organismo modello - per essere in grado di confrontare il proprio lavoro. Wendy Ann Peter e colleghi della Purdue University hanno preso in esame venti diverse specie selvatiche di cavolo. Da queste, hanno selezionato la Thlaspi caerulescens (erba storna alpina), una scelta che è stata fatta indipendentemente anche da un gruppo di studiosi olandesi dell'Università di Waeningen. Si tratta di una pianta che cresce facilmente in laboratorio e iperaccumula nickel, zinco e cadmio. Inoltre, il suo genoma è per circa l'88 per cento identico a quello dell'Arabidopsis thaliana, il cui D.N.A. è già stato sequenziato, il che renderebbe l'analisi genetica molto più semplice.

Peer, W. A. et al. Identifying model metal hyperaccumulating plants: germplasm analysis of 20 Brassicaceae accessions from a wide geographical area. New Phytology, 159, 421 - 430, (2003). Assunçao, A. G. L. et al. A cosegregation analysis of zinc (Zn) accumulation and Zn tolerance in the Zn hyperaccumulator Thlaspi caerulescens. New Phytology, 159, 383 - 390, (2003). Assunçao, A. G. L., Schat, H. & Aarts, M. G. M. Thlaspi caerulescens, an attractive model species to study heavy metal hyperaccumulation in plants. New Phytology, 159, 351 - 360, (2003)

Fonte: Le Scienze-Espresso


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domenica 16 ottobre 2011

Segnalazioni di ottobre

La rivista telematica di archeologia, storia e scienza, “Runa bianca”, nel numero 3, settembre 2011, ha ospitato tre articoli dedicati alla Biogeoingegneria e dintorni. Ci riferiamo ai seguenti testi: "Le scie chimiche, tra inganno ed evoluzione: imparare a vedere", a firma di Cristian Martinis; "Chemtrails, reticoli bianchi che oscurano il sole", contributo del biologo Giorgio Pattera; infine "H.A.A.R.P. tra scienza ed alchimia", ricerca di un altro biologo, Samuele Venturini. Sono articoli documentati e precisi in cui vengono evidenziati non solo i tratti salienti del problema, ma pure messi in luce i vari addentellati. I testi in esame formano un trittico che squaderna il tema con dovizia di particolari e di fonti. Da segnalare, tra le varie conclusioni reperibili all’interno di questi reportages, la correlazione individuata da Samuele Venturini tra la dislocazioni delle basi H.A.A.R.P. e la cintura di fuoco, dove si rilevano i sismi più frequenti e rovinosi.

Segnaliamo che dal mese di settembre è visitabile il blog “Tanker enemy meteo”. Incrociando i dati sulle previsioni del tempo con i riscontri riferiti alle attività chimiche, vengono stilati dei bollettini in cui le proiezioni meteo sono rettificate. Questa è la ratio di un blog che riconduce “innocue velature”, “velature sterili” "cielo sereno e soleggiato, senza nubi significative”, “cielo sereno e senza fenomeni” e scempiaggini simili alle operazioni militari compiute in bassa, media ed alta atmosfera.

I servizi meteorologici preconizzano con esattezza la velatura del cielo, fenomeno a tutti gli effetti artificiale, prodotto dall’uomo. Sulla base di ciò, è possibile preannunciare le attività di aerosol e quindi le condizioni atmosferiche conseguenti che di solito si manifestano sotto forma di eventi estremi, ossia siccità prolungata e disastrosi nubifragi.

E’ soprattutto un intervento di transcodificazione, ossia traduciamo l’elocuzione mistificante della neo-meteorologia orwelliana in un linguaggio veritiero e diretto: così, ad esempio, le “innocue velature” sono denunciate come formazioni nuvolose indotte che, giacché contengono veleni, tutto sono, fuorché innocue!

A proposito di impostura, segnaliamo il sito OsservatorioApocalittico.it, un portale in cui la disinformazione cerca di presentarsi con un volto umano. Gli autori cercano di evitare i toni veementi ed offensivi dei negazionisti classici, ma la sostanza non cambia, poiché è il solito coacervo di fanfaluche e bugie. Non sarebbe neanche necessario indicare che la Rete ha partorito un altro mostro, se non fosse che, dietro parvenze più o meno normali (per quanto possa essere normale il milieu perverso della disinformazione), si nasconde un progetto veramente sinistro. Il principale curatore del sito nonché intestatario del dominio, tale Roberto Paura alias oppard - nomen omen - non sembra essere soltanto un altro dei numerosi scombiccheracarte, ma uno che la sa molto lunga. Pur non essendo proprio un pezzo grosso, Paura pare adempiere un ruolo cruciale, relativo al reclutamento di giovani che, sguinzagliati sia nel mondo virtuale sia in quello reale, agirebbero da infiltrati e da spie nei movimenti e nei gruppi degli attivisti. Abbiamo buone ragioni per ritenere che dietro OsservatorioApocalittico.it agiscano i servizi segreti che non lesinano risorse, proprio come il Ministero dell’inferno, per arruolare sicofanti.

Dopo che la trasmissione “Mistero” ha mandato in onda nella puntata del 9 ottobre scorso un pur ridondante e poco significativo servizio sulle scie chimiche, Paura si è affrettato a scrivere un articolo dove prova a ridimensionare ed a smentire le affermazioni dei vari ricercatori interpellati. La vera natura dell’occultatore incallito è affiorata nello scartafaccio, tra insinuazioni e denigrazioni, con i soli argomenti ad personam ed elucubrazioni capziose, sempre con quel tono sprezzante che ricorda il messia italo–svizzero dell’esecranda setta sciacondensara.

Certo, Paura scrive un po’ meglio, ma la stoffa (di pessima qualità) è la medesima. Ciò non toglie che ci imbattiamo nella consueta sciatteria linguistica, ma molto più grave è la campagna di diffamazione perpetrata contro i ricercatori indipendenti. Secondo lui, Corrado Penna è sì laureato in Fisica, ma, essendo un docente di scuola superiore, non è che sia poi tanto attendibile: sarà attendibile lui, in campo scientifico, avendo conseguito il titolo in “scienze” politiche. Tuttavia non ogni male viene per nuocere: il Nostro, passando in rassegna le varie spiegazioni circa gli scopi delle scie chimiche, per lui inverosimili, rivela (si lascia sfuggire?) l’obiettivo precipuo. Tra i collaboratori troviamo il famigerato il geologo Michele Galloni (Hanmar), già noto per le sue violente scorribande sia sulla Rete, sia nelle conferenze nel ruolo di provocatore.

Il portale OsservatorioApocalittico.it, vera sentina, naturalmente si impegna nel coprire i crimini compiuti dai governi e da centri occulti di potere contro la popolazione, dipingendo le istituzioni in modo deamicisiano, come benevole ed oneste. Mai ricostruzione fu più falsa! Se ne è accorto di recente il magistrato Paolo Ferraro, alle cui vicissitudini ha dedicato un’inchiesta, “Il caso Ferraro – prima parte” Enrica Perucchietti sul numero 32 di “X Times”. Il magistrato denuncia progetti di controllo mentale in Italia e l’esistenza di un’associazione segreta che interesserebbe alte cariche militari, con legami negli ambienti della giustizia, della politica, della psichiatria e della massoneria deviata. Le indagini di Ferraro l’hanno portato a scoprire una fazione connessa al Sovrano militare ordine di Malta (S.M.O.M.), di cui è accertato il coinvolgimento nell’omicidio dell’imprenditore Enrico Mattei.

Come volevasi dimostrare.

Si ringrazia l’amico e collaboratore Gianni Ginatta per la segnalazione inerente agli articoli apparsi su "Runa bianca".



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mercoledì 12 ottobre 2011

Nella Rete delle "enciclopedie"

La cultura è destinata ad evaporare nell’informazione.”(G. Leopardi)

Di recente il mondo della Rete è stato scosso da due eventi: la chiusura, purtroppo temporanea di “Nonciclopedia”, e l’autooscuramento di “Wikipedia”.

Nel primo caso, gli avvocati di Vasco Rossi hanno ottenuto la chiusura di “Nonciclopedia”, viste le pesanti e triviali diffamazioni nei confronti del cantante che è stato subito accusato dagli Internauti di ogni nefandezza, di essere ricorso alla più deplorevole censura nei confronti di un portale “satirico”. Qui casca l’asino, anzi ne cascano tantissimi: “Nonciclopedia” non è un sito basato sulla satira, poiché la vera satira (Giovenale docet) nasce dall’indignazione ed è una sferzante ed implacabile critica del potere. Nonciclopedia è, invece, strumento del potere stesso: blasfema, scurrile, immorale (si leggano le voci su Anna Frank e sull'olocausto), si compiace della sua laidezza. Si accanisce contro coloro che sono sgraditi al sistema, in luogo di stigmatizzare le strutture oppressive e chi le incarna. Si troveranno beffe di Paolo Attivissimo o di altre mosche cocchiere, ma sono addomesticate e sono pretesti per aggredire i dissidenti. “Nonciclopedia”, questa lurida accozzaglia di scempiaggini, è ideologizzata: gli estensori sono degli ignoranti che diffondono l’ignoranza, credendo di suscitare ilarità. La vera satira è amara, ma gli “autori” di codesta cloaca sono dei teppistelli che, con la loro sboccata insolenza, riescono solo patetici.

Ci si dovrebbe strappare le vesti per la chiusura di una discarica? La diffamazione, la calunnia e la denigrazione ai danni di cittadini che non hanno le aderenze ed il denaro per intraprendere dispendiose iniziative legali sono crimini, non umorismo. Gli indemoniati di “Nonciclopedia” infieriscono contro i ricercatori indipendenti consci che il regime li protegge, al riparo da qualsiasi contromisura. In verità, questo sito di pseudo-pasquinate andrebbe annichilito definitivamente non tanto per le infamie di cui trabocca, quanto per lo stupro della tradizione comica ed umoristica che annovera autori in cui la capacità di muovere il riso, non è mai disgiunta dalla padronanza degli accorgimenti retorici e soprattutto dal rifiuto dell’esistente, requisiti che i filibustieri in esame non hanno e non avranno mai.

Anche la redazione di “Wikipedia” ha pianto le classiche lacrime di coccodrillo. Paventando che un codicillo inserito in un decreto dal governo portasse all’obbligo di rettifica entro quarantotto ore a vantaggio di chi si ritiene leso da un’affermazione, la nota enciclopedia della Rete ha per qualche giorno reso inaccessibili i lemmi. Subito si sono levate le doglianze e le giaculatorie, poiché il portale mette a disposizione dei lettori contenuti corposi a costo zero, mentre i tomi enciclopedici cartacei, oltre ad essere ingombranti, hanno prezzi altissimi. Riconosciamo che alcune voci sono utili, ma quasi prelevate sic et simpliciter da siti specialistici. Inoltre non sono insostituibili e non sono prive di errori anche grossolani sia linguistici sia – ed è più grave – concettuali. In Rete, però, si possono compulsare altre pubblicazioni simili, con voci meno approfondite ma di tenore simile. Le “summae” tradizionali poi sono sempre migliori di Wikipedia: scritte meglio, benché allineate, non sono sottoposte a quell’incessante e subdolo processo di revisione con cui i compilatori di “Wikipedia” adattano i contenuti di certi argomenti “caldi” alle esigenze manipolatorie del Minculpop. Wikipedia, con la sua reputazione “culturale” è solo un’altra costola della Nomenklatura e sa essere assai più dannosa della sgangherata consorella. Certe voci, naturalmente bloccate e gestite da agenti della psico-polizia, (si pensi a quella sulle “scie chimiche”) sono piene di interpolazioni, di contraffazioni e di oblique maldicenze.

Attenti ai falsi profeti, ai fanatici estimatori della tecnologia che promette le “magnifiche sorti e progressive”: gli araldi del libro telematico, della posta elettronica certificata, della digitalizzazione dei documenti in nome del risparmio, dell’efficienza, della velocità, della condivisione dei contenuti “educativi” e delle informazioni, non sono meno pericolosi dei censori.

La società in cui la cultura (o, meglio, la labile traccia che ne rimarrà) sarà completamente smaterializzata ed informatizzata, sarà l’incubo orwelliano divenuto tragicamente reale.

Articolo correlato: C. Penna, Che strano mondo, 2011



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domenica 9 ottobre 2011

Waste land

Continuano senza requie i voli della morte: passaggio dopo passaggio, il cielo viene come intonacato. Da quando, dopo qualche giorno di fermo tecnico, gli aerei chimici hanno ricominciato a tessere le loro ragnatele, l’azzurro del firmamento è virato prima nel celeste, infine in un bianco in cui affiora appena una sfumatura grigio-cilestrina.

La nebbia di ricaduta, risultato dei voli notturni e delle irrorazioni con scie non persistenti durante il giorno, è sempre più fitta, soffocante, mefitica. I pochi cumuli che si sono formati sono stati fagocitati dai composti igroscopici. Qualcuno, non notando scie durevoli, crede che le operazioni si siano interrotte: in realtà la caligine densa impedisce talora di scorgere i velivoli, inoltre le attività sono spesso concentrate nottetempo. Già, all’imbrunire ad un occhio attento non sfuggiranno i sorvoli per opera dei soliti aerei. Al mattino l’orizzonte sarà mezzo cancellato dalla bruma, la visibilità ridotta ad un miglio.

Tonnellate di mortale nanoparticolato vengono riversate ogni giorno nell’atmosfera, fra la beata indifferenza della maggioranza della popolazione, mentre i negazionisti, per tentare di dimostrare che è tutto normale, continuano a proporre fotografie realizzate con programmi di videografica, in cui il cielo appare di un blu falso, sintetico.

E’ un dato di fatto che, non appena l’alta pressione comincia a cedere, gli avvelenatori si sbizzarriscono con le scie durevoli che, allargandosi, formano una coltre “pettinata”, sotto la quale aleggiano sfilacci di cumuli, da cui non cadrà una sola goccia.

La conseguenza principale è la siccità: la Liguria è diventata, soprattutto nel Ponente, regione più riarsa. Lo stesso Pelìde Achille ha recentemente ammesso che ormai l’aridità è un problema. Se e quando pioverà, le precipitazioni dilaveranno l’humus dal suolo bruciato, rendendo ancora più sterile un terreno crepato in cui non crescono più neanche le erbe infestanti. Le piogge, se saranno copiose e con la caduta di parecchi millimetri in poco tempo, causeranno più danni che altro, a causa dello Pseudomonas syringae che rende friabile la terra. Il suolo, inoltre, dopo un prolungato periodo di siccità, non riuscirà ad assorbire l’acqua: danni alle colture, frane, tracimazioni di fiumi e torrenti saranno l’inevitabile ripercussione, come avvenuto negli anni passati, quando si sono succeduti fenomeni meteorologici estremi, con il solito corollario di rovinosi incendi e di dissesti idro-geologici.

Al declino del turismo, ormai endemica, si aggiunge la crisi dell’agricoltura: una regione già debole e marginale come la Liguria, la cui economia si impernia su un terziario sempre più traballante, è destinata a diventare una “terra desolata”.



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mercoledì 5 ottobre 2011

Stazioni H.A.A.R.P. mobili

Esistono stazioni H.A.A.R.P. mobili, impiegate dalla Marina degli Stati Uniti d’America. L'immagine, che correda l’articolo, ritrae il "Sea based H.A.A.R.P". X-band radar (S.B.X.), una di queste piattaforme usate a complemento dei vari impianti H.A.A.R.P. dislocati in vari paesi del pianeta (Stati Uniti, Norvegia, Russia, Francia...) [1] Sul ponte della S.B.X. è installata una particolare struttura, componente chiave della "Missile Defense Agency"(M.D.A.), sistema G.M.D.

La “nave” militare include una centrale per la produzione di energia elettrica, un ponte, sale di controllo, alloggi per il personale, aree di stoccaggio e le infrastrutture necessarie a sostenere l'enorme radar in banda X. Il radar S.B.X. è un apparato molto sofisticato. Il sistema radioricevente “phased array antenna” è costituito da migliaia di antenne azionate da moduli di rice-trasmissione. Il radar è progettato e costruito dalla "Raytheon Integrated Defense Systems" (si ritiene che la "Raytheon", una delle magiori industrie belliche mondiali, sia controllata, attraverso società di comodo, dal Vaticano, n.d.t.) per la "Boeing", il più importante appaltatore per il progetto negli Stati Uniti, attuato dalla "Missile Defense Agency".

H.A.A.R.P. esiste. Il programma H.A.A.R.P. non è un segreto. Sul sito ufficiale è spiegato che con H.A.A.R.P. si colpisce temporaneamente una zona limitata della ionosfera. Le finalità sarebbero “scientifiche”. In realtà sono sì irradiati campi ad alta frequenza su alcune aeree della ionosfera, ma, sfruttando la lieve discrepanza tra due propagazioni elettromagnetiche ravvicinate nel tempo, sulla Terra vengono riflesse onde a bassa frequenza, consentendo pesanti manipolazioni geofisiche e climatiche. [2]

La Stanford University conosce e pubblica rapporti sulle attività condotte negli impianti H.A.A.R.P. Si veda .


[1] Si noti che i riscaldatori ionosferici H.A.A.R.P. sono ubicati per lo più lungo la “cintura del fuoco”, la fascia costellata da vulcani e solcata da faglie... una singolare correlazione.

[2] Recentemente l’insigne scienziato brasiliano Fran De Aquino ha compiuto un’importantissima ricerca su H.A.A.R.P., giungendo alla conclusione che il sistema in oggetto può essere collegato a fenomeni tettonici e climatici indotti. Si legga C. Penna, “Il rinomato fisico Fran De Aquino ha realizzato uno studio per dimostrare che H.A.A.R.P. può generare terremoti, cicloni e riscaldamento localizzato”, 2011


Fonte: trentslist.org


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sabato 1 ottobre 2011

I disinformatori: singolari ed inquietanti connessioni

AGGIORNAMENTO del 3 ottobre

I responsabili di "Telefono Azzurro" ci comunicano di aver informato le autorità competenti in merito ai reati segnalati in questo articolo.

Ab uno disce omnes. (Virgilio)

E’ arcinoto che i disinformatori sono paranoici e psicolabili, ma recenti acquisizioni ci hanno permesso di completare il loro identikit. Non è sufficiente stigmatizzarli come sicari al soldo del governo: non è solo la venalità a muovere i loro bassi impulsi, anche se non sbaglieremo a considerarli dei materialoni, privi di cultura, sensibilità ed intelligenza.

Solo delle profonde tare psichiche possono definire la loro struttura.

In primo luogo i negazionisti sono affetti da una sorta di invasamento scientista. Per mezzo della “scienza” non solo spiegano e razionalizzano tutto, ma giustificano l’esistente, vedendovi il migliore dei sistemi possibili: lo stato è buono, il governo è buono, le istituzioni sono buone. I risvolti nevrotici (sindrome di Stoccolma, regressione a stati infantili, complessi di inferiorità...) connessi a tale interpretazione autoconsolatoria, banalmente compensatrice e puerile della realtà, sono il preludio di situazioni psicotiche? Crediamo di no, ma il loro idioletto, la condotta, l'insieme di disvalori talora si associano a tendenze, per così dire, particolari. Ad esempio, un tale Stefano Petrò alias stebondage alias ste90, oltre ad essere un cultore della pratica nota come bondage, manifesta pure un’inclinazione per soggetti tutelati (a parole) dalla legge.

Ora, lungi da noi il solo dubbio che tale disdicevole personaggio incarni il mondo “etico” dei disinformatori, tale da assurgere a rappresentante più insigne per inverecondia della turpe schiera: sicuramente colui è un caso isolato, una spaventosa aberrazione in un gruppo di spostati. Nondimeno due aspetti ci inducono a riflettere: in primo luogo Stefano Petrò palesa la medesima fisionomia psicologica di molti suoi sodali, tra cui il famigerato tipografo di Sanremo Wasp-Angelo Nigrelli, inducendo a sospettare che, dietro parole ed azioni incuranti di qualsiasi senso morale, si nasconda un’anima nera. Questo elemento ha comunque soltanto un valore relativo e bisogna ammettere che è forse una mera coincidenza.

Un insieme di fatti incontrovertibili, però, dichiara la pericolosa contiguità, se non somiglianza tra stebondage ed i suoi compagni di merende. Scoperti i suoi gusti, ci siamo premurati di avvertire, oltre che le autorità preposte, "Facebook" e "Telefono azzurro", ma gli amministratori del noto social network, invece di intervenire per neutralizzare il pericoloso figuro, hanno cancellato le nostre segnalazioni. E’ davvero paradossale oltre che vergognoso.

Anche "YouTube" non scherza: compie una vendetta a sostegno della pedofilia, dichiarando un'inesistente violazione di copyright per un semplice screenshot (fermo immagine). Questa è l'inconsulta ed ignominiosa reazione a seguito della denuncia, per opera di "Tanker Enemy", della presenza di un pervertito fra gli intoccabili disinformatori iscritti al portale di "Mountain View".

Che pensare inoltre della reazione per opera dei soliti noti che, invece di dissociarsi o di nicchiare, almeno di fronte ad un caso così grave, hanno fatto quadrato attorno al loro complice, avallandone il deplorevole contegno? Difeso a spada tratta, protetto da una rete di collusioni e di omertà, Stefano Petrò avrà l'opportunità di continuare nei suoi adescamenti.

Non è il caso di generalizzare, come si accennava. Non bisogna generalizzare, perché questa legione di “esperti” del C.I.C.A.P. che bazzica sulla Rete, è nella maggioranza dei casi, formata da semplici falliti, da denigratori che, con la monotonia delle loro infide calunnie e diffamazioni, alla fine rafforzano la credibilità dei loro antagonisti. E’ opportuno comunque vigilare, poiché essi sanno di godere della totale impunità. Pertanto, se troveranno l’occasione per compiere qualche misfatto serio, non ci penseranno due volte, sapendo che il regime è sempre dalla loro parte... almeno fino a quando non saranno vaporizzati dallo stesso sistema che li ha sostenuti e tutelati. Allora sì che finalmente vedremo del vapore in atmosfera... e non delle scie tossiche.


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