sabato 30 novembre 2019

Due chiarimenti doverosi



Si discute molto in questi giorni del MES, il cosiddetto Meccanismo europeo di stabilità, un fondo ufficialmente creato per prestare denaro a quei paesi, come l’Italia, in perenni difficoltà economiche. E’ ovvio che è una delle tante frodi legate alla finanza ed alla speculazione, un pretesto per dare il colpo di grazia ad una realtà produttiva già dissestata. E’ sacrosanto condannare chi in modo surrettizio, cioè Giuseppe Conte e l’ex ministro Tria, hanno avallato l’accordo, ma non bisogna dimenticare che l’attuale polemica come la presente crisi socio-economica non avrebbero ragione di esistere, se si considerassero i seguenti punti.

· Anche chi, a ragione, oggi contesta l’adesione al MES, non è in grado neppure per un attimo di uscire dalla solita logica perversa del debito e dell’interesse alias usura. Il denaro, infatti, nato come mezzo di pagamento, è diventato con il tempo merce tra le merci con un suo costo. E’ diventato moneta-merce, moneta-debito. Questa, però, è un’aberrazione. Il denaro non dovrebbe essere prestato, pretendendo degli interessi, ma semplicemente elargito. Centra il bersaglio l’autore statunitense Ezra Pound che attribuisce all’usura ogni male. Furono, nel tardo Medioevo, soprattutto i banchieri fiorentini e genovesi a creare un capillare apparato creditizio che, se in parte favorì la fioritura culturale del Rinascimento, gettò pure le basi per un sistema basato sull’intreccio deleterio tra finanza e politica, tra finanza e guerra. Non è un caso se Dante Alighieri esecra l’usura e gli usurai tanto da ideare un girone infernale solo per loro.

· Si ripete che il MES è stato escogitato per salvare le banche tedesche che rischiano di fallire. Ora, le cose non stanno propriamente in questi termini, giacché gli istituti di credito oggigiorno, grazie alla prerogative definite signoraggio secondario e riserva frazionaria, difficilmente possono subire un tracollo. Essi prestano denaro scritturale creato dal nulla e, anche quando si avventurano in investimenti azzardati, alla fine si possono appropriare dei beni che appartengono ai debitori insolventi nonché usufruire di aiuti statali. Semmai il “crollo” delle piccole casse di risparmio, che ancora finanziano gli imprenditori, è volto a costruire un sistema bancario centralizzato sempre più potente e di natura soltanto speculativa.

· Per risolvere la crisi economica con annessi e connessi (stagnazione, inflazione, chiusura di imprese, decremento dei consumi…), a nulla servirà inasprire la pressione fiscale e ridurre la spesa pubblica, perché si dovrebbe in primis ripristinare la sovranità monetaria per poi abolire l’economia finanziaria, infine eliminare il denaro digitale. La finalità ultima sarebbe quella di annullare i soldi tout court, sostituendoli un po’ alla volta con altre modalità per lo scambio delle merci e per il compenso delle prestazioni.

Tutto ciò ha attinenza con la geoingegneria clandestina: infatti, se veramente fossero carenti le risorse, dove si troverebbero tutti i fondi per gestire le dispendiose operazioni di “guerra climatica”, attività che non si interrompono mai?



Molti si sono chiesti il motivo delle abbondanti piogge dei giorni scorsi: le alterazioni nell'attività solare (assenza di macchie) e le armi meteorologiche hanno modificato i flussi delle correnti a getto (jet streams) e quest'anomalia sembra destinata a durare. Perciò ci aspettiamo altri periodi dominati da imponenti perturbazioni atlantiche che, via via, una volta che avranno deviato verso la zona calda equatoriale, per poi risalire verso l'Europa, si scontreranno con aria fredda settentrionale per provocare altri nubifragi, oltre a nuovi picchi di marea a Venezia. Intanto l’Europa del Nord e la regione artica sono per lo più libere da aree cicloniche e con temperature leggermente sopra la media: lo scioglimento del pack propizierà lo sfruttamento dei giacimenti ivi presenti e su cui si concentrano i famelici appetiti di Stati Uniti d’America, Federazione Russa, Norvegia e Cina. Non è fortuito se Donald Trump – ma Trump è solo una marionetta del genero, il ricchissimo ed influente Jared Kushner, lo spin doctor fautore di una politica ultrasionista – ha chiesto al governo danese di poter acquistare la Groenlandia, scrigno di minerali anche rari. Per ora la Danimarca ha rigettato la profferta, ma non si sa mai… Insomma, basta unire i puntini e si capiscono molte cose.

Per approfondire sia i temi economici sia gli argomenti relativi alla geoingegneria illegale, è disponibile il volume "Attacco dal cielo: geoingegneria clandestina ed altri crimini governativi".


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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 25 novembre 2019

La bestia. Dai misteri d'Italia ai poteri massonici che manovrano le “democrazie”



Pubblichiamo la presentazione di un saggio dovuto alla penna di Carlo Palermo, ex Magistrato. Il testo, pur non riferendosi direttamente alla geoingegneria clandestina e sebbene non individui, se non di scorcio, la vera cupola del potere, si situa in un sinistro quadro in cui sono ricompresi quelli che nel recente volume “Attacco dal cielo”, 2019, abbiamo definito senza tema di smentita “crimini governativi”. Lo studio del Dottor Palermo si connette alle ricerche del compianto Ferdinando Imposimato, anch’egli acuto indagatore degli scenari nascosti riguardanti soprattutto la cosiddetta “strategia della tensione” di matrice statunitense e volta a destabilizzare per mantenere lo status quo.

Il libro in oggetto tuttavia non si limita a denunciare le scelleratezze dei servizi segreti che dovrebbero garantire la sicurezza dei vari paesi, laddove sono in prima fila nell’orchestrare e perpetrare omicidi ed attentati [si pensi a casi emblematici, come l’assassinio di Salvador Allende, compiuto il giorno 11 settembre 1972 o l’eliminazione di Aldo Moro (9 maggio 1978), epurazioni fortemente volute dal diabolico Henry Kissinger]: infatti correttamente individua in certe logge massoniche i centri decisionali dove si escogitano piani di dominio globale e dove si dirigono traffici illeciti di armi, organi e stupefacenti. Sono piani, in gran parte attuati, simili a tentacoli di una piovra di cui la “guerra climatica” è solo uno dei tanti. Proprio in questi giorni abbiamo avuto la ventura di vedere giganteschi manifesti che incitano la popolazione a vaccinarsi contro l’influenza: è un altro aspetto di un disegno nefando che vede nella coercizione, nell’avvelenamento e nella propaganda le strategie adottate dal sistema per asservire, con le buone o con le cattive, i cittadini. Rispetto ad altri tomi simili, la fatica del Dottor Palermo, che addita nell’intreccio inestricabile fra apparati occulti, criminalità organizzata, vertici di governi, militari, confraternite sataniche… il cuore nero della cospirazione, si segnala per gli accenni all’esoterismo. Sono note che si inseriscono in un contesto simbolico di cui l’Apocalisse di Giovanni-Cerinto fornisce un canovaccio criptico inopinatamente attuale.

2 aprile 1985: l'auto che porta il giudice Carlo Palermo al suo ufficio, nella Procura di Trapani, salta per aria. Il magistrato e la scorta si salvano, muoiono, invece, una giovane donna e i suoi due bambini. Che cosa, nelle sue inchieste, ha scatenato la vendetta? Il giudice continua a indagare, anche dopo aver lasciato la magistratura. Le sue ricerche prendono corpo quando, nel 2016, scopre che, pochi mesi prima di morire, Giovanni Falcone aveva curato un'operazione segreta: l'estradizione negli Stati Uniti di un terrorista arabo, il primo fabbricatore di autobomba, realizzate con l'esplosivo militare usato per gli attentati di Pizzolungo, dell'Addaura, di via D'Amelio. Una nuova luce sulle stragi «mafiose»? Di più. Vecchie carte ed atti processuali rimasti per anni sepolti negli archivi conducono ad un'inedita lettura di alcuni tra i più grandi misteri italiani, dall'omicidio di Aldo Moro all'”attentato” a papa Wojtyla, alle stragi del 1992-1993 ed anche degli attacchi terroristici alle Torri gemelle (inside job, n.d. r.) ed al Bataclan (operazione falsa bandiera), a Parigi.

Collegamenti criminosi documentati permettono di individuare incredibili attività concepite da un direttorio internazionale - radicato negli apparati politici e militari degli Stati, nella Chiesa di Roma, nei vertici delle oligarchie finanziarie - che ha manovrato la storia europea, gli equilibri nel Mediterraneo, la crescita dell'estremismo “islamico”, la democrazia incompiuta del nostro Paese fino al suo inesorabile declino. Le chiavi interpretative di questo complesso quadro sono massoniche. Sono nascoste nei palazzi del potere d'Italia, Francia, Svizzera, di Londra e New York. L'autore le insegue in una ricerca infaticabile tra enigmi, occulte ispirazioni e macchinazioni diaboliche che riconduce, alla fine, a Trapani, proprio là dove, trent'anni prima, l'indagine aveva avuto inizio.

CARLO PALERMO (Avellino, 1947), avvocato, è stato Giudice istruttore presso il Tribunale di Trento dal 1980 al 1985, anno in cui, da febbraio a ottobre, è stato Sostituto procuratore presso la Procura di Trapani. Nel 1990 ha lasciato la Magistratura. È stato deputato e consigliere regionale e provinciale a Trento, dove abita. Ha pubblicato, tra gli altri, "L'attentato" (1993), "Il quarto livello", "Integralismo islamico, Massoneria e mafia" (1996), "11 settembre 2001, ultimo atto?" (2002).


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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 17 novembre 2019

Disponibile il volume "Attacco dal cielo: geoingegneria clandestina ed altri crimini governativi"

ATTENZIONE: Il Governo Conte, a seguito dell'illegale ed incostituzionale "decreto emergenza Coronavirus", ha colto la palla al balzo e, con questa scusa, ha vietato la vendita delle nostre pubblicazioni, per cui esse non sono più disponibili su Amazon.it. Consiglio quindi di iscriversi ad Amazon.co.uk, in modo tale da poter acquistare comunque "Attacco dal cielo: geoingegneria clandestina ed altri crimini governativi" e gli altri libri.



E' da oggi disponibile [ LINK VERSIONE CON TAVOLE IN SCALA DI GRIGI ] [ LINK VERSIONE CON TAVOLE A COLORI SU CARTA LUCIDA ] il volume (autopubblicato) "Attacco dal cielo: geoingegneria clandestina ed altri crimini governativi". Di seguito la prefazione del libro a cura di Tanker enemy.

Nel 2015 pubblicammo “Scie chimiche: la guerra segreta”. A distanza di quasi un lustro, proponiamo un nuovo saggio sul tema: è un testo che è la necessaria prosecuzione del precedente e dove trovano spazio sia le nuove acquisizioni circa il problema della biogeoingegneria clandestina (alias “scie chimiche”, in inglese chemtrails) sia tutti quegli addentellati che, per ragioni editoriali, non poterono essere inclusi nel volume sopra citato. Quindi con “Attacco dal cielo” ci cimentiamo in un doveroso approfondimento tale da abbracciare àmbiti e questioni che sono collegati al tema centrale. Passati circa cinque anni, possiamo confermare sia il quadro tracciato in precedenza sia le diverse osservazioni: nulla è stato smentito né in parte né in toto.

Tuttavia abbiamo ritenuto opportuno da un lato chiarire certi aspetti, dall’altro aggiungere le informazioni che contribuiscono a focalizzare con sempre maggiore accuratezza il fenomeno, un fenomeno che, come avemmo occasione di scrivere, non è un problema, ma il problema. Cogliemmo nel segno: infatti sempre più la “guerra climatica” si rivela, ca va sans dire, il mozzo da cui si diramano tutti i raggi della ruota. Fuor di metafora, occuparsi di scie chimiche implica, volenti o nolenti, una full immersion nelle discipline più disparate, dalla biologia alla medicina, dalla storia alla psicologia, dall’ingegneria aeronautica alla meteorologia, dall’economia alla politica, dalla chimica alla fisica quantistica e via discorrendo.

Non è possibile esaurire tutti i risvolti, perché il saggio, se ambisse ad essere completo, risulterebbe ponderoso e forse disorganico, mentre intendiamo privilegiare un taglio divulgativo, benché puntuale, sempre nutrito di fonti, di dati, di riscontri, dove le ipotesi sono esaminate con metodo scientifico e le conclusioni espresse con senso critico, aperte ad ulteriori sviluppi, ad eventuali emendamenti.

Rispetto al volume che lo ha preceduto, “Attacco dal cielo” si discosta da un taglio monografico per abbracciare diversi ambiti correlati: ne risulta un’impostazione più varia ed accattivante, talora inquietante. Ci riferiamo, in particolare, al capitolo “Misteri nel cielo”.

Se, come si accennava, la cornice del problema è rimasta invariata, bisogna ricordare altresì che la geoingegneria illegale è un complesso di progetti e di attività in continua evoluzione, in fieri: è un “progresso” che non è facile seguire in ogni sua dinamica spesso assai rapida. Fine precipuo di questa nuova fatica è appunto dar conto delle più recenti tendenze ed applicazioni, ma – i lettori potranno constatarlo – quasi sempre esse trovano l’impulso iniziale in premesse già esplorate: si pensi al 5G, il sistema di radiofrequenze millimetriche che è una perniciosa estensione della struttura di telecomunicazioni (e di sistemi bellici) che usano le microonde.

Mandiamo alle stampe questo tomo in un periodo particolarmente difficile, cruciale per la storia dell’umanità e del pianeta sotto il profilo politico, strategico, socio-economico, ambientale, etico… Non è un’affermazione iperbolica. Se facciamo tabula rasa della disinformazione circa i cambiamenti climatici di origine antropica e dovuti al biossido di carbonio, ci accorgiamo che siamo sull’orlo dell’abisso a causa non di una generica (e falsa) impronta umana, ma soprattutto a motivo dei numerosi crimini governativi, attribuibili ad una cupola mondialista, apolide, cinica, rapace e spregiudicata che predica bene e razzola malissimo. Il guaio maggiore è, però, il seguente: le sedicenti élites sanno come imbrogliare l’opinione pubblica, come generare le reazioni più utili al mantenimento dello status quo ed alla realizzazione dei loro diabolici piani. Esse si avvalgono di un’arma molto più letale degli arsenali chimici, biologici, elettromagnetici etc: quest’arma è la propaganda, la guerra psicologica, spacciata per informazione. Il negazionismo ha nella sua faretra moltissime frecce e molto acuminate. Per questo siamo consapevoli di essere come una vox clamantis in deserto. Per questo siamo consapevoli che questo nostro contributo è simile ad un messaggio in una bottiglia. Qualcuno troverà mai il messaggio scritto dal naufrago? Se lo troverà, non sarà troppo tardi? Non lo sappiamo. Nondimeno abbiamo affidato la bottiglia alle correnti dell’oceano, perché – ci rammentano gli Stoici – la virtù è premio a sé stessa.


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