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venerdì 23 marzo 2018

Boati nel Nord Italia: false le spiegazioni dell'aeronautica militare



SONO STATI SEGNALATI BOATI NEL NORD ITALIA. DIFFIDATE DELLE SPIEGAZIONI UFFICIALI

https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/forti-boati-avvertiti-in-lombardia--le-possibili-cause-184913

Sicuramente le tecnologie laser da non poco implementate sono all'origine dei boati che si odono da alcuni anni. Infatti, ogni qualvolta il particolato abbonda che, non a caso, è indicato con il neologismo di "innocue velature", si registrano casi di fragori nel cielo, poi ridicolmente giustificati con i soliti caccia che oltrepassano il muro del suono durante uno scramble. E' la solita risibile scusa. D'altronde gli aerei di linea deviano sempre dalla rotta dei corridoi "ufficiali", ma hanno deroghe, dunque possono. Quindi figuriamoci se hanno bisogno di operare un'intercettazione.

I clangori si producono quando un fascio di energia laser entra in contatto con uno strato di atmosfera contenente l'igroscopico carbonato di calcio, additivato nei carburanti per aviazione.

Premesso che le normative vigenti vietano di infrangere la barriera del suono sui centri abitati ed a bassa quota, il "bang" provocato dai velivoli militari è del tutto diverso da quello generato da questa fonte sconosciuta. Già negli Stati Uniti, dove il fenomeno è ormai diffusissimo e frequente, sono state eseguite delle simulazioni che hanno dimostrato, senza ombra di dubbio, che i due fenomeni sono distinti. Perciò le spiegazioni fornite dagli enti ufficiali nonché dai media sono prive di ogni fondamento.

Una delle ipotesi più attendibili si riferisce all'impiego di armi scalari, legate all'uso del laser atmosferico (Optical Wireless Broadband). [1]

Per maggiori informazioni, si leggano i seguenti articoli:

- I boati nel Wisconsin sono di origine artificiale
- Esplosivo documento E.N.A.V. attesta l’impiego di droni nelle attività di geoingegneria clandestina

Il portale Varese News, tra l'altro, ha redatto l'articolo prima ancora che il "tuono" nel Nord Italia fosse segnalato e cioé alle 11:11, mentre i boati sono occorsi alle 11:20 (vedi immagine e PDF dell'articolo). Com'è possibile? Com'è possibile inoltre che il suono assordante sia stato percepito in un'area vastissima dal Nord all'Italia centrale? Neanche si fosse schiantato un gigantesco meteorite sulla Terra o Giuliano Ferrara fosse caduto dal seggiolone.

Jeffrey Braun, Ph.D., fisico dell’università di Evansville: "A questo punto, nessuno più si raccapezza. I geologi affermano che i boati non dipendono da sommovimenti tellurici. L'aviazione militare nega che sia un fenomeno aereo. Gli astronomi asseriscono che i rimbombi non c’entrano con fenomeni cosmici".

[1] Optical Wireless Broadband (OWB)

Questa tecnologia rappresenta lo stato dell’arte per la trasmissione di informazioni. A solo titolo d'esempio, la società Skyfiber propone sistemi che possono trasmettere voce, video e dati a 100 Mbps sino a 1,25 Gbps ed è prevista a breve l’uscita di nuove versioni da 2,5 Gbps e da 10 Gbps, valore quest’ultimo migliaia di volte superiore alla velocità di una normale connessione DSL. Da sottolineare che grazie a innovazioni sia sul fronte dell’hardware sia su quello del software, si sono potuti raggiungere livelli di affidabilità operativa che non era possibile garantire con la precedente FSO. Operativamente i sistemi OWB lavorano nello stesso modo di un cavo in fibra ottica: ad un terminale, quello a lato trasmissione, il sistema è collegato a un cavo in fibra ottica in cui si immettono i dati sotto forma di segnali luminosi; successivamente si ha la trasmissione dei “light beam” di luce visibile o all’infrarosso nello spettro dei Terahertz, con successiva focalizzazione a destinazione tramite lenti collegate via fibre ottiche a ricevitori di elevata sensibilità. A questo punto l’informazione può continuare a viaggiare in fibra verso le stazioni di fruizione oppure subire una conversione in segnale a radiofrequenza secondo le modalità WiFi, e raggiungere l’utente finale. Le soluzioni OWB sono molto versatili, potendo essere installate sia indoor che outdoor, e in questo caso sui tetti di edifici o su torri predisposte allo scopo. Attualmente la distanza ottimale per un carrier-grade OWB system va dai 500m ai 2Km, ma non mancano applicazioni di tipo point-to-multipoint o di tipo mesh (a maglia) dove con accorgimenti strutturali basati su elementi riflettenti si può espandere la copertura del segnale. Dato che i fasci luminosi sono in genere costituiti da luce laser, viene spontanea una domanda in merito alla sicurezza.

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Con l'eliminazione (senza giustificati motivi) dell'account Scribd, sul quale Tanker enemy aveva negli anni ospitato centinaia di documenti relativi a "guerra del clima", vaccini, campi elettromagnetici etc., diventa ancora più cogente la necessità di possedere un hosting di proprietà non soggetto ad arbitrari banning, finalizzati alla censura sistematica di notizie che DEVONO essere nascoste al grande pubblico. Tra i documenti ufficiali "cassati", uno per tutti è l'accordo Italia-USA su cambiamenti climatici, intesa siglata il 20 giugno 2003 dell'allora Governo Berlusconi e definita "Piano dettagliato Accordo Italia U.S.A. sul Clima". L'accordo sancì "ufficialmente" l'inizio delle operazioni di aerosol clandestine con il beneplacito di tutte le autorità governative e con il paravento del "global warming" . Per anni questo "patto scellerato", il cui documento fu subito rimosso dal sito del Dicastero, è stato disponibile (grazie a Tanker enemy che lo aveva scovato per primo) nella la sua visione integrale, grazie all'hosting fornito gratuitamente da Scribd.com che, ha cancellato il nostro account ed espunto tutto quello che vi era archiviato. Quanto è stato rimosso, è disponibile, in parte, sotto il dominio www.tanker-enemy.com dove via via saranno ricaricati gran parte dei file andati perduti. Ciò, ovviamente, vale anche per i video a suo tempo censurati ed ospitati su www.tanker-enemy.tv. E,' però, utile un ausilio di tutti al fine di mantenere attivo domini ed hosting con relativi pacchetti per il traffico di Rete. Vi chiediamo quindi un sostegno per riconfermare (il dominio scade questo mese) il contratto di hosting per l'anno a venire. Per una donazione, si faccia riferimento a questo link. Grazie infinite per il Vostro contributo.


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giovedì 7 settembre 2017

Boato a La Spezia



11 agosto 2017. Udito uno spaventoso boato a La Spezia ed avvistato un bagliore: sono stati fenomeni normali o riconducibili a qualche sinistra operazione, una delle tante, in atmosfera? Certo è che molti rintronanti fragori di questi ultimi anni non si possono riferire a cause ordinarie. Di seguito la cronaca dei fatti, resoconto frammisto a qualche interpretazione su cui sospendiamo il giudizio.

La Spezia, 11 agosto 2017 - Un bagliore e un tremendo boato. Paura alla Spezia nella serata di venerdì 11 agosto a causa di quello che all'inizio è sembrato un incidente aereo, ma si indaga su che cosa sia davvero successo. Una delle probabilità è che si sia verificato un guasto con incendio delle linee elettriche. E' accaduto intorno alle 21:00. I cittadini della zona di Buonviaggio hanno visto appunto bagliori arancio nel cielo, come quelli di un rogo.

Hanno anche udito un boato assordante. Sono state decine le chiamate ai Vigili del fuoco ed alle altre forze dell'ordine. Tanti post su Facebook ed un video comparso su "Spezzino Vero" nel quale si vede il bagliore dietro la collina.

I pompieri e le forze della Protezione civile hanno cercato di capire la causa. La cittadinanza si è allarmata, anche perché in molti hanno segnalato cali di tensione dell'elettricità e black out. Nella zona, al momento del bagliore, era in corso un temporale. Sono state compiute ricerche approfondite nella zona, anche per escludere l'ipotesi di un incidente aereo. Sembra, però, che il corto circuito sulle linee elettriche sia la causa più probabile. Un pilone dell'alta tensione potrebbe, infatti, essere stato colpito da un fulmine. Sembrano del tutto infondate le voci sulla caduta di un piccolo velivolo (alcuni parlavano di un ultraleggero), visto che le immagini paiono indirizzare verso fenomeni elettrici. I Vigili del fuoco avrebbero inoltre riscontrato problemi ad un traliccio, forse colpito da una folgore.

Fonte: lanazione

Articolo corrrelato: Boati in atmosfera: una nuova ipotesi


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giovedì 20 novembre 2014

Liguria: avvertito un altro boato

Il giorno 14 novembre un ennesimo fragore ha inquietato gli abitanti della Liguria. Dell'allarmante fenomeno ci siamo occupati in altre occasioni (vedi, ad esempio, Boati in atmosfera: una nuova ipotesi), tuttavia la ricerca è in fieri: Elana Freeland nel saggio intitolato “Chemtrails, H.A.A.R.P. and the full spectrum dominance of planet Earth", collega ipso facto le deflagrazioni in atmosfera alla pratica delle trivellazioni e del fracking. Tuttavia gli studi che stiamo compiendo a proposito dei nubifragi artificiali, ci inducono ad ipotizzare ulteriori connessioni di cui renderemo conto, non appena possibile. Di seguito la breve cronaca.



Un assordante boato è stato udito in Liguria, intorno alle ore 11.00 il 14 novembre scorso. Molti hanno pensato ad una scossa di terremoto, tuttavia non dovrebbe essersi trattato di un movimento tellurico, poiché i principali istituti di sismologia non hanno rilevato alcun evento in Liguria. Segnalazioni sono giunte in particolare dalla Liguria occidentale, quindi dalla provincia di Imperia, in particolare Ventimiglia e Sanremo, dove per qualche secondo hanno tremato i vetri degli edifici. Al momento non si hanno informazioni certe su ciò che è successo.

Fonte: inmeteo.net

Articoli correlati:

- Segnalazioni di luglio: rapsodia di misfatti
- Boati in atmosfera: una nuova ipotesi
- "Meteotron", il macchinario dei nubifragi artificiali


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sabato 12 luglio 2014

Boati anche in Finlandia


E’ la prima volta in cui, per quanto ci consta, sono segnalati rintronanti clangori in Finlandia. A nord est della capitale, Helsinki, la popolazione si è allarmata per una serie di boati sulle cui vere cause gli organi ufficiali o non si pronunciano o divulgano versioni for dummies. Da ricordare che l’enigmatico fenomeno potrebbe essere collegato all’uso dei riscaldatori ionosferici (esplosioni radianti) – un impianto del genere è ubicato a Tromsø, in Norvegia – forse in concomitanza con manifestazioni più o meno naturali, come cambiamenti nel nucleo terrestre e nella magnetosfera. La magnetosfera si è indebolita di circa il 15 per cento negli ultimi due secoli, mentre, da alcuni decenni, i militari la intaccano con le emissioni elettromagnetiche irradiate dalle installazioni basate sui brevetti di Bernard Eastlund e Nikola Tesla.

Più volte il 28 e 29 giugno 2014, i residenti di Kouvola e Kotka, Finlandia, a nord est di Helsinki, hanno pensato che fossero esplosi degli ordigni, avendo udito dei formidabili boati. Molti residenti hanno chiamato la polizia ed i servizi di emergenza, ma i responsabili delle forze dell’ordine hanno dichiarato di ignorare la causa dei fragori. Il 30 giugno esperti (?) dell’Istituto di sismologia (Universita di Helsinki) hanno riferito che in quei due giorni sono stati rilevati quattro terremoti di magnitudo intorno ad 1,9 della scala Richter. Secondo il parere degli specialisti, i sismi spiegano le assordanti deflagrazioni. I residenti, però, ritengono che la delucidazione degli scienziati sia poco persuasiva. Sommovimenti tellurici sono stati registrati negli ultimi due anni nella regione di Kouvola, ma non erano mai stati segnalati rimbombi.

Fonte: iltalehti

Articolo correlato: Continuano i misteriosi boati negli Stati Uniti: affiora una nuova ipotesi, 2013


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venerdì 27 settembre 2013

I suoni dell’Apocalisse: cambiamenti geofisici… ma pure qualcos’altro?

In questi ultimi anni in varie regioni del mondo sono stati uditi misteriosi suoni: sono rumori a bassa frequenza, simili ora a trombe ora a bramiti ora a gemiti. Questi inquietanti suoni non hanno ancora trovato una causa certa: come avviene per gli enigmatici boati che squassano isolati e città un po’ in tutto il pianeta, si cercano delle spiegazioni plausibili del fenomeno.

Sulla base delle ipotesi formulate dal geofisico Elchiv Khalivov, si potrebbe pensare che cambiamenti nel nucleo della Terra e nell’attività solare siano la matrice dei singolari echi. E’ significativo che lo scienziato si riferisca alla ionosfera: è verosimile che non siano soltanto processi naturali all’origine delle manifestazioni acustiche, visto che la ionosfera è da anni “bombardata” da onde ad alta frequenza irradiate dagli impianti H.A.A.R.P. E’ una congettura che può integrare i chiarimenti del geofisico, aiutandoci a comprendere perché il fenomeno, con peculiarità inconfondibili, si sia palesato solo in questi ultimi tempi funestati dall’uso di armi esotiche.

Profetica l’affermazione con cui Khalivov conclude la sua indagine...

Di seguito l’analisi di Khalivov.



"Molti li definiscono ‘i suoni dell'Apocalisse’. Le segnalazioni arrivano da tutto il mondo: Stati Uniti, Regno Unito, Costa Rica, Russia, Repubblica Ceca, Australia etc. Abbiamo analizzato le registrazioni di queste sonorità e scoperto che la maggior parte del loro spettro si trova all'interno della gamma infrasuoni, ovvero non è udibile per l'uomo. Quello che la gente sente è solo una piccola frazione dell'effettiva potenza di questi suoni. Si tratta di emissioni acustiche a bassa frequenza in una gamma tra 20 e 100 hz modulata da onde bassissime di infrasuoni pari a 0,1-15 hz. In geofisica sono chiamate onde acustiche di gravità. Si formano nell'alta atmosfera, in particolare al confine tra atmosfera e ionosfera.

Numerose possono essere le cause che generano queste onde sonore: terremoti, eruzioni vulcaniche, uragani, tempeste, maremoti. Tuttavia la scala del brusio rilevata, sia in termini sia di superficie coperta sia per quanto concerne la potenza, supera di gran lunga ciò che può essere determinato dai succitati processi tettonici e meteorologici.

A nostro parere, la fonte di tale manifestazione è legata a potenti eruzioni solari i cui flussi energetici scorrono sulla magnetosfera e sulla ionosfera, destabilizzandole. […]

Va sottolineato che l'attività solare ha cominciato a salire bruscamente dall'inizio del 2011. (Questa affermazione è, però, controversa, n.d.r.)

Un’altra fonte dei suoni può trovarsi al centro della Terra. L’evento è anche connesso all'accelerazione della deriva del Polo nord magnetico, spostamento che è aumentato di oltre cinque volte tra il 1998 e il 2003. […] Il rilascio di un'enorme quantità di energia dal centro del pianeta, occorso alla fine dell’anno passato (il 2011, n.d.r.), ha dato l’abbrivo ai successivi mutamenti.

L'intensificazione dei processi energetici nel centro della Terra è in grado di modulare il campo magnetico terrestre. Il campo, attraverso una catena di conseguenze fisiche che si manifestano nella ionosfera, produce onde acustiche di gravità, percepite come suoni a bassa frequenza.

Dovremo aspettarci per la fine del 2012 un sensibile aumento di terremoti, eruzioni vulcaniche, di eventi climatici estremi con picchi tra il 2013 ed il 2014”.


Fonte: dioni.altervista.org


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giovedì 4 aprile 2013

Fil rouge: segnalazioni di aprile 2013

Segnaliamo un articolo pubblicato dalla rivista “Rinascita” sul numero del 9 marzo 2013 (pagiina 14). “Un crimine globale: la guerra climatica” a firma di Michael Picasso, è un pezzo caustico e risentito dove è denunciata la Geoingegneria assassina, intesa come incarnazione di un sistema ipocrita e nefasto. Riportiamo un passaggio dell’editoriale che ben ne esprime la vis folgorante: “Joe Fallisi, il noto tenore ed attivista, sostiene correttamente che in questa fase abbiamo ormai abbiamo superato la politica spettacolo per entrare di diritto e di fatto in quella degli spettri: la realtà viene negata con l’ausilio di tutto l’armamentario ‘democratico’ di guerriglia o guerra (disinformazione, trolls, pressioni economiche e giudiziarie, anatemi politico-sociali, delegittimazione nonché violenza privata fino alla strage)”. Il testo è un’analisi affilata non tanto delle operazioni chimico-biologiche, quanto dell’inestricabile rete di collusioni e coperture che rendono possibile ed impunito un misfatto così mostruoso.

E’ un misfatto le cui conseguenze sono sempre più devastanti: il sito governativo australiano di meteorologia ha riferito il 30 marzo scorso che in un’area al di sopra dell’India è stata rilevata un’anomalia ionosferica… Come volevasi dimostrare. Gli scienziati australiani brancolano, anzi fingono di brancolare nel buio. In che cosa consista tale aberrazione non è chiaro: pare si tratti di uno strappo nella sfera di plasma. Sembra che siano state registrate anche irregolarità gravitazionali. Ricordiamo en passant che l’interazione gravitazionale, fra le quattro conosciute, è la più enigmatica, non solo perché, a differenza delle altre forze, si ritiene che non sia mediata da particelle (i gravitoni non sono mai stati individuati), ma anche giacché più debole di quanto ci si attenderebbe. Infatti taluni scienziati hanno ipotizzato che gran parte della gravità sia annidata in altre dimensioni, mentre nella nostra ne emergerebbe solo un residuo. I fenomeni non saranno correlati agli arcinoti interventi dei sistemi H.A.A.R.P. o addirittura ad armi esotiche in grado di influire sul continuum spazio-temporale?

Se possibile, ancora più sinistri di questa anomalia, sono i forti boati che continuano a squassare varie località degli Stati Uniti. Come sempre, ne dà conto l’investigatrice Linda Moulton Howe che riporta l’ipotesi di un ingegnere elettronico in pensione. L’esperto spiega: “Le detonazioni provengono dalla Terra stessa. Profondi cambiamenti all'interno del nucleo causano vibrazioni della litosfera che le riverbera come fosse un diffusore fino alla ionosfera da cui le onde sonore sono deflesse come frequenze udibili. Queste vibrazioni sono all’origine pure dei sink holes”. E’ uno scenario che ricorda la pellicola “The core”. Mistero risolto? Forse. Fatto sta che anche lo scienziato statunitense Broocks Agnew chiama in causa la ionosfera, collegandola alle correnti a getto. Egli puntualizza: “H.A.A.R.P. non influisce sulle correnti a getto direttamente, ma in modo indiretto. Se la ionosfera si espande nello spazio, la stratosfera sottostante ad essa tende a modificarsi per colmare quel vuoto e, modificandosi, devia il corso delle jet streams di migliaia di chilometri. Così si alterano gli spostamenti delle correnti umide nell'atmosfera”.

Il sito “Tanker enemy meteo” continua le ricerche in ordine alla deviazione ed alla scissione della corrente a getto, connettendo tali eventi agli estremi climatici che stanno sconvolgendo il globo. La testata “Dailymail” ha confermato quanto era stato acquisito già tre anni addietro: la jet stream si è diramata, inducendo variazioni atmosferiche eccezionali, con temperature artiche nel Nord Europa e terribile calura nel Maghreb.

Rimaniamo negli Stati Uniti. Ormai è ufficiale: la pratica del fracking, ossia la disintegrazione del sottosuolo per estrarne combustibili fossili, provoca sismi. Leggiamo sul “Bloomberg”: “Gli scienziati hanno collegato il più grande terremoto avvenuto in Oklahoma allo smaltimento delle acque da produzione petrolifera, aggiungendo altre prove che possono condurre ad una regolamentazione del fracking per petrolio e gas. Il terremoto di magnitudo 5,7 del 2011 fu seguìto da un aumento di ben 11 volte dell'attività sismica in tutto il Midwest, mentre venivano perforati pozzi di smaltimento per gestire l'aumento di acque reflue da fracking. I ricercatori dell'Università dell'Oklahoma, della Columbia University e dell'U.S. Geological Survey, che hanno pubblicato la loro ricerca sulla rivista ‘Geology’, sostengono che i risultati evidenziano il rischio a lungo termine che pongono le migliaia di pozzi e mostrano la necessità di un monitoraggio migliore e la supervisione del governo”.

Sempre dall’Impero di U.S.A.tana giunge l’agghiacciante notizia che il farabutto noto come Barack Obama (Barry Soetoro), licenziando la legge di bilancio HR933, ha promulgato al suo interno una norma che rafforza le tutele a vantaggio della diabolica Monsanto. Il codicillo approvato, denominato “Farmer assurance provision”, nega alle corti federali l'autorità di interrompere immediatamente la piantagione e la vendita di colture transgeniche, qualunque possa essere il rischio per la salute dei consumatori (sic!). [1]

Insomma, l’agenda delle multinazionali e dei poteri mondialisti pare inarrestabile: la Geoingegneria-Bioingegneria è il mostro bicipite che minaccia l'umanità ed il pianeta.

Un lettore ci ha informato di aver colto frutti privi di semi. Siamo alla frutta… transgenica.

[1] La legge di riforma sanitaria voluta da Obama contempla l’obbligatorietà del microprocessore sottocutaneo: anche se il riferimento al microchip è stato rimosso dall’attuale testo, opportunamente censurato, l’obbligo è esplicitato nell’originale, che a suo tempo, nel mese di marzo 2010, provvedemmo ad archiviare. Vedi qui. La disinformazione di regime (vedi RAI e Mediaset in testa), basandosi su questa epurazione orwelliana, nega la realtà dei fatti.

Alle pagine 1001 e 1004 del documento epurato, il dispositivo viene descritto più approfonditamente:

"[...] Un dispositivo impiantabile di transponder a radiofrequenza che sia in grado di registrare i crediti, i dati di anamnesi del paziente - standardizzati e con immagini analitiche che permettano la condivisione degli stessi in diversi ambiti - oltre a qualsiasi altro dato ritenuto opportuno dal Segretario".



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domenica 24 febbraio 2013

Misteriosa moria di storni in Tennessee

Abbiamo deciso di rispolverare una notizia non recente, ma che non merita di cadere nel dimenticatoio. Ci riferiamo ad un’altra all’apparenza inesplicabile moria di volatili, occorsa l’ultimo giorno del 2012 a Seymour, nel Tennessee. La fine del 2011 era stata funestata da identici eventi, refrattari a qualsiasi spiegazione convenzionale (fuochi d’artificio, avvelenamento, fulmini…). Semmai l’ecatombe potrebbe appartenere a quella galassia di manifestazioni aberranti, di cui i boati sono il fenomeno più rappresentativo. E’ inutile che negazionisti di ieri e di oggi si affannino per sminuire o ricondurrre alla normalità queste anomalie, indizi di sinistre operazioni collegate ad apparati militari. Mentre un altro adepto della nefasta setta composta dai disinformatori, tale Tony Elliot, disconosce l’esistenza della Geoingegneria e definisce quella delle deflagrazioni una “mania” (sic), la giornalista investigativa Linda Moulton Howe, fornisce un aggiornamento circa le detonazioni, proprio in Tennessee…

1 gennaio 2013 - Una scena raccapricciante si è presentata davanti agli occhi dei residenti di una cittadina del Tennessee, Seymour, nell'ultimo giorno del 2012: decine di volatili giacevano senza vita su una corsia della Boyd Creek Highway. Altri pennuti erano disseminati su un campo ai lati della carrozzabile: molti di loro si muovevano ancora, quando sono state scattate queste fotografie.

Secondo un testimone, è stata una scena terribile vedere tutti quegli storni come improvvisamente colpiti da una misteriosa forza che li aveva schiantati al suolo.

Gli esperti hanno prelevato alcuni esemplari per eseguire analisi di laboratorio (di cui non si è saputo più nulla, n.d.r.). Non è la prima volta in cui ci occupiamo di questo fenomeno che continua a verificarsi in diversi paesi del mondo e che nella maggior parte dei casi non ha trovato e non trova una spiegazione ufficiale convincente.

Fonte: Latanadizak


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giovedì 17 gennaio 2013

Continuano i misteriosi boati negli Stati Uniti: affiora una nuova ipotesi

"A questo punto, nessuno più si raccapezza. I geologi affermano che i boati non dipendono da sommovimenti tellurici. L'aviazione militare nega che sia un fenomeno aereo. Gli astronomi asseriscono che i rimbombi non c’entrano con fenomeni cosmici. Quindi siamo a corto di spiegazioni". Così chiosa Jeffrey Braun, Ph.D., fisico dell’università di Evansville, nello stato dell’Indiana, a proposito dei misteriosi ed inquietanti boati che continuano a squassare gli Stati Uniti e non solo.

Cittadini esterrefatti seguitano a segnalare le spaventose deflagrazioni: le autorità brancolano (o fingono?) di brancolare nel buio. Si balbetta qualche timida delucidazione, ma subito dopo la si smentisce, poiché già rivelatasi del tutto destituita di fondamento (un aereo ha infranto la barriera del suono, è scoppiata una bombola di gas, è brillata una mina…).

La ricercatrice Linda Moulton Howe sta raccogliendo le testimonianze ciirca le assordanti detonazioni: negli ultimi tempi ne sono state udite parecchie talora associate a lampi di luce nei centri e negli stati di seguito elencati. La lista va a ritroso nel tempo: dal 9 gennaio 2013 al 3 dicembre 2012.

• Albuquerque, New Mexico
• Salem, Massachusetts
• Riverdale, Utah
• Indiana sud occidentale
• Kentucky occidentale
• Illinois meridionale
• Anchorage, Alaska
• Verde Valley, Arizona
• Narragansett Bay, Rhode Island

Biosogna precisare che il fragore udito ad Anchorage ha preceduto di ventisei ore il terremoto che ha colpito la città di Anchorage in Alaska. Vari esperti interpellati, però, tendono a respingere una correlazione tra il suono ed il sisma che ha toccato la magnitudo 7,5 della scala Richter.

Alcuni residenti hanno osservato che i suoni (spesso di bassa frequenza) sembrano provenire dall'atmosfera. Sono dovuti forse a meteore? Il Professor Jeff Braun è incline ad escludere tale ipotesi: "La caduta delle meteore può essere associata a rumori, ma ma quasi sempre gli aeroliti, quando entrano nell’atmosfera terrestre diventano visibili come sfere infuocate. Nondimeno tale fenomeno non è stato riportato dai testimoni”.

La manifestazione è sempre più enigmatica: alcune persone si riferiscono ad una serie di fragori, seguiti da un sordo brontolio. Intanto comincia ad essere ventilata una nuova congettura che, in verità inerisce a due ambiti, uno artificiale e l’altro naturale: la Moulton Howe, infatti, chiama in causa un non meglio definito “interfacciamento informatico” con altre dimensioni e cambiamenti relativi al Sole ed al pianeta Giove. Speculazioni? Fantasie? Può darsi. Vero è che molte situazioni anomale vedono il coinvolgimento dei militari spesso intenti a compiere pericolose sperimentazioni di cui possiamo solo vagamente immaginare la vera natura. (Vedi "Il nucleo", 2012) E’ anche possibile, come suggerito da recenti studi, che qualcosa nella struttura della materia-energia stia mutando. I boati potrebbero essere la conseguenza di una concomitanza tra l’uso di dispositivi strategici e fenomeni nel sistema solare? La dichiarata ignoranza degli scienziati in merito denota che siamo di fronte a qualcosa di eccezionale? Questione intricata, ma forse non del tutto inestricabile.

Articolo correlato: "Quelle strane emissioni dal Sole che mutano la materia", 2011

Fonte: earthfiles.com

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giovedì 3 febbraio 2011

Boati e voragini in Cadore: quali sono le vere cause?

Fra i numerosi articoli che, in questi ultimi tempi, riferiscono di assordanti deflagrazioni udite in varie regioni d'Italia, abbiamo scelto una cronaca in cui l'inquietante evento (probabilmente dovuto alla costruzione di basi sotterranee) è associato all'ancora più spaventevole comparsa di voragini nel terreno. Si tratta dei cosiddetti sinkholes, giganteschi buchi spesso dalla forma perfettamente circolare e dalle pareti lisce: sono baratri che, da un anno circa, si aprono all'improvviso nel terreno sia in zone urbane sia in aree rurali. Le spiegazioni ufficiali talora possono essere persuasive, ma a causa della notevole frequenza del fenomeno e per la stranezza delle caratteristiche, si potrebbe ventilare l'ipotesi che i fori siano causati da armi satellitari cui alcuni ricercatori attribuiscono - forse non a torto – anche i 'crop circles'.

Domegge. Non c’è solo il Fadalto ad avere il problema dei boati provenienti dalla terra: un fenomeno simile si verifica da tempo a Domegge. Più volte, tra il 1960 ed oggi, dal suolo sono arrivati dei forti boati. Non è stato facile trovare persone disposte a confermare queste voci, a Vallesella. Una di queste è Giovanni Fedon che abita vicino alle sponde del lago. «Sento spesso dei rumori sordi provenire dal lago, ma il più delle volte sono riconducibili alle lastre di ghiaccio che si rompono e cadono nell'acqua. Ho udito, però, altri rumori vicino al cimitero che si trova a metà strada tra Domegge e Vallesella. L'ultima volta che ho sentito un forte rumore, ero proprio in cimitero: era un rumore forte e secco che proveniva dal sottosuolo. Posso anche confermare che, a poca distanza dalla mia casa, tempo addietro, senza ragione, si è aperto un buco nel prato».

La nostra mini inchiesta si sposta verso Domegge, nelle vicinanze del campo sportivo, dove c'imbattiamo in Fulvio Pinazza, che conferma di aver udito dei boati e di aver visto delle voragini nel terreno: «I rumori che si sentono provenire dal sottosuolo e dal lago», spiega l'imprenditore ultraottantenne, «sono di due tipi, logicamente di origine diversa: il primo è collegato allo scioglimento del ghiaccio; tutto questo provoca dei forti rumori che si odono nelle aree tra Domegge e Vallesella più vicine al lago. Gli altri rumori, che si sentono ormai da molti anni, sono dei veri e propri boati che arrivano dal sottosuolo, accompagnati a volte dall'improvviso formarsi di buchi e voragini in mezzo ai prati. Non è certo rassicurante pensare di vivere su un territorio dove si verificano tali fenomeni».

Ma quale potrebbe essere la causa? A questa domanda cerca di rispondere Antonio Pinazza, che, insieme con Fulvio, sta compiendo la passeggiata giornaliera lungo la strada che collega il paese di Vallesella a Domegge: «Difficile rispondere, perché questo fenomeno è nato poco dopo la nascita del lago di Centro Cadore. Secondo quanto ho potuto capire, i boati potrebbero essere causati dalle gallerie sotterranee che si trovano nel sottosuolo tra Vallesella e Domegge, in modo particolare nella zona del campo sportivo. Queste gallerie sarebbero formate dall'acqua che corrode il terreno sottostante composto da gesso e marmorino, creando degli ampi tunnel che ogni tanto crollano, provocando forti rumori».

Del fenomeno è a conoscenza anche il sindaco, Lino Paolo Fedon, che comunque tende a rassicurare la popolazione: «Il problema dei boati è nato con il riempimento dell'invaso formato dalla diga di Sottocastello. Il Comune di Domegge è sempre stato molto attento a questi fenomeni, tanto che tempo fa sono stati eseguiti dei sondaggi che hanno chiarito la situazione. Sulla base dei rilievi, risulta che il territorio edificabile di tutto il comune è sicuro: unica eccezione è la zona dichiarata non edificabile nel momento dello spostamento a monte del paese. Anche per l'elaborazione del P.A.T., lo scorso anno, sono state eseguite delle perizie geologiche, che hanno confermato la non pericolosità del territorio».

Fonte: corrierealpi





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mercoledì 1 dicembre 2010

Il misterioso boato di Kokomo

Kokomo è una cittadina dell'Indiana (Midwest degli Stati Uniti d'America) dove il 16 aprile 2008 fu udita una fragorosa esplosione che generò una fortissima onda d'urto: i vetri delle finestre e gli infissi degli edifici tremarono nel raggio di 30 kilometri. La stessa notte molti abitanti di Kokomo e delle contee limitrofe videro una sfera arancione (altri testimoni descrissero una fila di luci fluttuanti all'orizzonte). A causa del boato, i centralini della Polizia e dei Vigili del fuoco furono subissati di telefonate per opera di cittadini spaventati. Almeno quaranta unità di soccorso furono allertate ed inviate sul luogo dove qualche testimone, come Mike Blake, aveva scorto precipitare un velivolo, ma le unità non reperirono rottami di nessun tipo né altre tracce di uno schianto.

Poiché presso Kokomo è ubicata la base aerea militare di Grissom, le autorità, pensando ad un bang prodotto da un velivolo in grado di superare la barriera del suono, interpellarono i responsabili della struttura: essi risposero che alle 22 e 15 tutti i jet erano a terra. In seguito, però, i militari e la Guardia nazionale cambiarono versione, chiarendo, con un dispaccio, che il boato era stato prodotto da un F-16. Fu dichiarato che i bagliori erano in realtà dei flares sganciati dall'F-16, flares usati per confondere i missili a ricerca di calore. Nei giorni successivi ai misteriosi eventi, il quotidiano “Indianapolis Star” pubblicò un articolo in cui si prendeva in considerazione l'ipotesi secondo la quale il fragore e le luci erano riconducibili ad una pioggia di meteoriti.

L'inchiesta sul caso, condotta da Glenn Means del M.U.F.O.N., consentì di scartare via via le spiegazioni che erano state fornite per giustificare sia i bagliori sia il formidabile bang. Non furono trovati rottami di aereo; non furono individuati crateri di impatto scavati dagli aeroliti; il rumore assordante non poteva essere stato determinato da un velivolo che aveva infranto il muro del suono, giacché i velivoli che producono bang ultrasonici devono incrociare a non meno di 30.000 piedi: a terra il bang prodotto a quell'altitudine è percepito come uno schiocco.

I ricercatori Acwort, Birnes ed Uskert hanno impiegato un cannone ad hoc per tentare di riprodurre l'intensità della detonazione udita dai cittadini di Kokomo, ma quasi tutti i testimoni hanno affermato che la deflagrazione del 16 aprile 2008 era stata molto più assordante rispetto a quella generata dall’apparecchiatura.

Alcuni investigatori hanno correlato il caso di Kokomo all’avvistamento, avvenuto il 16 gennaio 2008 a Denver (Indiana), a 45 km a nord di Kokomo, di una “torre volante”. L’ordigno, costellato di luci, fu notato dal ventiduenne Robbie Becks. L’oggetto, immortalato dal giovane in un video della durata di quattro minuti e realizzato con un cellulare, era diretto verso Kokomo.

Resta una congettura che non è stata presa in considerazione dai vari ricercatori ed è la seguente: il rimbombo di Kokomo potrebbe essere ascritto ad un esperimento militare in atmosfera, implicante tecnologie segrete e manipolazioni della materia-energia. E’ naturale che si tratta solo di una supposizione, ma il fenomeno dei rumori tonitruanti non attribuibili a cause note è sempre più frequente e le interpretazioni tradizionali (brillamento di mine, bang ultrasonici, collisioni in volo…) si rivelano sempre meno adeguate.

Fonti:

Boati in atmosfera: una nuova ipotesi, 2010
Investigazione condotta da Ted Acworth, Bill Birnes, Pat Uskert






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mercoledì 13 ottobre 2010

Boati in atmosfera: una nuova ipotesi

Qual è la vera causa degli spaventosi boati che sempre più spesso si odono in atmosfera?

Da alcuni anni si impiega, nell'ambito della ricerca archeologica, una nuova tecnologia laser con cui si bruciano gli strati formati da depositi di carbonato di calcio. Queste stratificazioni si formano in ambienti ipogei come le catacombe, a causa dell'assenza di aria e dell'elevata umidità. Elminando questi sedimenti, è possibile portare alla luce opere pittoriche in modo da consentire studi artistici, storici ed iconografici. Recentemente, durante un restauro, sono stati scoperti, nella catacomba di Santa Tecla a Roma, alcuni ritratti di apostoli, ritenuti i più antichi finora individuati. Gli affreschi risalgono ad un periodo compreso tra la seconda metà del IV ed il V secolo d.C.

Ora, il laser crea una micro-esplosione di vapore quando interagisce con il carbonato di calcio. Sapendo che il carbonato di calcio è uno dei composti distribuiti con le chemtrails, ci domandiamo se alcune delle misteriose deflagrazioni in atmosfera non possano essere provocate dalla medesima reazione chimica, ma su scala più ampia e con l'uso di maggiori energie, per mezzo di sistemi satellitari ed impianti a terra. Questa è solo un'ipotesi, ma che sembrerebbe corroborare le affermazioni di A.C. Griffith e di Marc Filterman, autori che imputano le detonazioni all'impiego di apparati bellici.

Riassumiamo le principali interpretazioni a proposito di questi inquietanti boati.

- Le deflagrazioni sono determinate da armi elettromagnetiche e scalari, basate su H.A.A.R.P. e scie chimiche.(Griffith)
- I suoni tonitruanti sono dovuti a manipolazioni delle linee spazio-temporali (Filterman).
- Gli assordanti rimbombi si spiegano come conseguenza di esperimenti di scomposizione e ricomposizione molecolare (Alto ufficiale italiano). Questa spiegazione non è incompatibile con la precedente, in quanto potrebbe implicare un intervento sui wormholes, ossia passaggi dimensionali del microcosmo, in cui le coordinate cronotopiche assumono singolari caratteristiche, in contrasto con le ordinarie configurazioni spaziali e temporali del macrocosmo.


Fonte:

BBC News, Trovati i primi ritrattti degli apostoli, in Fenix n. 23, settembre 2010





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sabato 10 aprile 2010

Misteriosi boati a Portland, Oregon

Pubblichiamo una notizia tratta da "Earthfiles" e che verte su alcuni strani boati uditi nella città di Portland (Oregon). Per un'analisi dell'inquietante fenomeno, non riconducibile a bang sonici, si leggano i seguenti articoli: Un altro boato nel Ponente ligure: inverosimile la versione ufficiale; Boato a Sanremo ed a Taggia: che cosa è accaduto veramente?

Deflagrazioni misteriose sono echeggiate nella città di Portland, stato dell'Oregon. Le autorità le hanno infine "spiegate" come boati dovuti all'esplosione di bombe artigianali(?). L'evento risale al 28 marzo scorso, ma diversi residenti affermano di aver sentito rimbombi simili il 15 marzo 2010. La Koin.TV ha riferito: "Il 911 ha ricevuto chiamate di persone che chiedevano che cosa fosse successo. La maggior parte dei cittadini ha descritto un rumore molto forte, simile a quello di un'esplosione. Sono stati contattati anche centri di sismologia ed altre agenzie per avere delle risposte. Alcuni hanno affermato che la deflagrazione ha fatto vibrare vetri ed infissi. Altri hanno paragonato il rumore tonitruante al bang prodotto da un aereo a reazione che ha infranto il muro del suono. L'ufficio Nord occidentale della F.A.A. ha asserito di non avere notizia di un boom sonico nella zona di Portland, ma ha aggiunto che la F.A.A. non controlla i jet militari ed i jet militari, non i velivoli civili, sono quelli in grado di rompere la barriera del suono".

Fonte: Earthfiles

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giovedì 24 settembre 2009

Un altro boato nel Ponente ligure: inverosimile la tranquillizzante versione ufficiale

L’essenziale e l’esiziale sono invisibili agli occhi

La verità è inverosimile (Eraclito)

E’ stato avvertito in buona parte di Sanremo, pochi minuti prima di mezzogiorno (per la precisione alle 11:56 del 23 settembre 2009, n.d.r.), un forte boato. In molti hanno pensato, come spesso capita in questi casi (?), ad un aereo che ha infranto il muro del suono nel cielo sovrastante la città. Invece, questa volta, si è trattato di un'esplosione nel cantiere dell’Aurelia Bis, sul nuovo tratto, compreso tra via Pascoli e la zona del Tinasso.

Qualche momento di paura e molte telefonate ai Vigili del fuoco che, avvisati con un fax ieri dall’azienda che sta lavorando all’importante arteria, sta tranquillizzando i residenti. Sono tremate porte e finestre di molte abitazioni, sia a Sanremo sia ad Arma di Taggia sia ad Ospedaletti
”.

Siamo alle solite: Sanremo News riporta in maniera del tutto acritica le spiegazioni circa un'assordante deflagrazione udita a Sanremo, Ospedaletti, Ceriana e per giunta sino a Grimaldi, al confine con la Francia, come rileva un cittadino. Infatti, M.T. scrive, rispondendo ad una lettrice in riferimento al boato percepito alle 11:56 del 23 settembre 2009, in varie località della provincia di Imperia: 'Devo precisare che non solo fino ad Ospedaletti si è sentito, ma anche qui alla frontiera francese esattamente a Grimaldi al punto che anche noi abbiamo preso in considerazione qualche scossa sismica, ma ieri sera, leggendo le notizie su Sanremo News, abbiamo avuto conferma di ciò che accade nella costruzione dell'Aurelia bis! Sono perfettamente d'accordo con la lettrice che si è lamentata'".

Sono le consuete veline dei militari che i quotidiani allineati riportano un po' per la pigrizia mentale dei redattori del tutto disabituati ad indagare sui fatti, un po' per supina ubbidienza alle direttive del sistema che non tollera filtrino verità sconvolgenti. Così, in questa occasione, invece di raccontare la frottola del velivolo che ha oltrepassato la barriera del suono, ci si è inventati la storiella delle mine che sarebbero state fatte brillare nel cantiere dell'Aurelia bis.

Ora, questa versione for dummies, versione che ha suscitato le patetiche e ridicole doglianze di chi subito ha abboccato all'amo (perché la cittadinanza non è stata avvisata dai Vigili del fuoco circa l'uso delle cariche?) è per lo meno poco plausibile. Infatti, da decenni, le gallerie vengono scavate, usando sofisticati mezzi meccanici di trivellazione (vedi Tunnel boring machine -TBM) che non richiedono l'impiego di esplosivi; inoltre, il brillamento delle cariche avrebbe prodotto forti vibrazioni registrabili dai sismografi, ma non un rimbombante fragore udibile in atmosfera anche a decine di kilometri di distanza. E' assai più plausibile che, come sostengono lo statunitense A.C. Griffith ed il francese Marc Filterman, entrambi ex militari, il boato sia stato ancora una volta causato da pericolosi esperimenti che coinvolgono l'impiego di sistemi d'arma funzionanti con armi elettromagnetiche e scalari, basate su H.A.A.R.P. e scie chimiche. Filterman si spinge anche oltre, chiamando in causa la guerra spazio-temporale e la guerra quantica. Sono temi di frontiera cui l'autore dedica due documentati capitoli all'interno del suo saggio, "Les armes de l'ombre": è comprensibile che l'uomo medio non riesca neppure a concepire la folle audacia dei militari che stanno scherzando con il fuoco, ma, se penseremo ai sinistri esperimenti del C.E.R.N. a Ginevra, avremo un'idea, per quanto vaga, delle operazioni che sono forse una continuazione dell'esperimento Philadelphia, risalente al 1943. La manipolazione delle linee spazio-temporali ed il trasferimento molecolare per Filterman sono scenari verosimili. Tale interpretazione ci è stata confermata anche da un ufficiale italiano di alto grado.

Stando così le cose, la prossima volta consigliamo ai vari giornalisti, tanto zelanti nel riferire le spiegazioni delle fonti ufficiali, quanto sonnacchiosi, allorquando si tratta di verificarle, di comunicare la prossima volta, che la deflagrazione è stata causata da Giuliano Ferrara, caduto dal seggiolone. Risulteranno molto più credibili.


Vedi qui e qui gli articoli su sanremonews.it


Che cos'è la TBM (Tunnel Boring Machine)

http://it.wikipedia.org/wiki/Tunnel_boring_machine
http://en.wikipedia.org/wiki/Tunnel_boring_machine
http://www.tbmexchange.com/pages.php?page=boring_machines


Esaminando in sezione la macchina, possiamo riconoscere gli elementi principali che la definiscono:

1 - la testa di scavo, su cui sono montati gli utensili di scavo;
2 - l’unità di guida, sistema costituito da cuscinetto cilindrico e motori che imprime il moto alla testa di scavo;
3 - i martinetti di spinta, che poggiandosi sull’ultimo anello di rivestimento posato consentono l’avanzamento dello scudo;
4 - la camera iperbarica, che consente di accedere alla camera di scavo per eventuali interventi di emergenza;
5 - la coclea, una vite senza fine che preleva dalla camera di scavo il terreno da allontanare;
6 - l’elevatore, dispositivo che consente la posa del rivestimento della galleria;
7 - l’uscita coclea, che trasferisce il materiale escavato sul nastro trasportatore;
8 - il trasporto conci allo scudo;
9 - la gru di movimentazione;
10 - il nastro trasportatore.


Articoli correlati

Le dichiarazioni di A.C. Griffith sulle scie chimiche
Marc Filterman, Les armes de l'ombre
Boato a Sanremo ed a Taggia: che cosa è accaduto veramente?
Collisione tra due aerei chimici nei cieli della Sila?
La verità sull’incidente aereo nei cieli della Sila del maggio 2008
Bang sonico su Firenze: l'ennesima menzogna


A.C. Griffith è uno dei ricercatori (ex militare) sulle operazioni globali di irrorazione che è venuto allo scoperto. In merito ai boati, egli scrive:

"I boati si odono in tutti gli U.S.A. Non sappiamo quale sia la vera causa: probabilmente è l'effetto di un trasmettitore interferometro che scuote la terra, può scatenare terremoti. A volte si possono udire delle deflagrazioni che attraversano le città. È o stesso sistema che sta provocando uragani, aumentandone la potenza". [...]



AGGIORNAMENTO del 25 settembre 2009

L'impresa incaricata per la realizzazione del terzo tratto dell'Aurelia Bis smentisce che si sia fatta brillare una mina, in profondità o in superficie, all'ora in cui è stato udito il forte boato.

Sanremonews pubblica così la rettifica:

Boato di ieri: l'impresa smentisce il brillamento della mina

L’impresa edile degli Ingg. Provera e Carrassi di Roma, che sta costruendo l’Aurelia Bis, sia a Taggia che a Sanremo, sul nuovo tratto, ha smentito seccamente la notizia da noi pubblicata ieri, in riguardo al forte boato, udito intorno alle 12 su buona parte della costa.

“La mina che noi abbiamo ‘brillato’ – ha detto il capo cantiere dell’impresa – è stata fatta esplodere, come da comunicazione alla Prefettura, alle 15.25 e comunque, ricordo che le esplosioni delle nostre mine non vengono avvertite mai in superficie”. Al momento, quindi, non si conosce ancora la natura del boato di ieri, probabilmente riconducibile ad un aereo, anche se è da considerare che sono tremati vetri e porte, cosa che accade di rado quando un aereo sfonda la barriera del suono.

Carlo Alessi

Giovedì 24 Settembre 2009 ore 12:14





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