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sabato 15 maggio 2021

Norimberga II attende!

A quasi un anno e mezzo dall'inizio della psicopandemia, inventata a tavolino dalle élites globaliste, siamo ad un probabile punto di non ritorno e questo grazie, innanzitutto, alla magistratura che, pur avendo a disposizione tutte le informazioni utili per indagare e poi processare i nostri Governanti per tutta una serie di delitti (dalla truffa dei tamponi all'omicidio di Stato per le omesse cure nonché per l'imposizione di sieri sperimentali...), non alza un dito. Anzi, bisogna tristemente constatare che da "regime sanitario" siamo passati ad un conclamato "regime totalitario", nel quale coloro che espongono dati inconfutabili a detrimento di questo colossale inganno, vengono osteggiati, malmenati, sottoposti a TSO, perseguitati e perseguiti. Nel frattempo i Social Media si sono organizzati (Speranza ha, nel febbraio 2020, preso accordi specifici per contrastare l'informazione libera) per stroncare sul nascere l'"opposizione", cancellando o sospendendo decine di account, rei di pubblicare documenti scientifici, ritenuti da Facebook, Linkedin, Twitter, Google etc., disinformazione ed incitamento all'odio. Siamo giunti al punto che, se non vuoi arrivare alla cancellazione del tuo profilo o canale, sei costretto a non pubblicare niente che sia considerato un ostacolo alla propaganda imperante sulla falsa pandemia da COV-SARS-2 che, ricordo, non è mai stato isolato, per stessa ammissione del CDC statunitense, l'omologo dell'Istituto Superiore di Sanità italiano.

Intanto il paese è allo sfascio, mentre l'esecutivo Draghi, con l'acquiescenza della cosiddetta opposizione, si prepara ad istituire l'obbligo vaccinale per l'intera popolazione italiana, sebbene fiocchino a migliaia i report di decessi e reazioni avverse a seguito di inoculazione. E' chiaro ormai a tutti il disegno criminale, che difficilmente potrà essere fermato, visto che forze dell'ordine e toghe non intendono rinunciare ai loro stipendi e, come nelle migliori dittature della storia, chiudono non un occhio, ma due ed eseguono senza discutere. Norimberga 2 attende!

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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 30 ottobre 2020

La parcellizzazione del potere nella società contemporanea

Tutte le persone che incontriamo ci insegnano qualcosa, alcune a non essere come loro. (Anonimo)

Nel mondo non è che volgo. (N. Machiavelli)

La devozione nei confronti del potere è un sacrilegio. (Anonimo)

Fino a qualche tempo fa, gli individui in grado di pensare erano perseguitati e denigrati per lo più dal sistema con le sue varie propaggini, ossia soprattutto la truce setta dei disinformatori alias negazionisti, gli esponenti della “scienza” ufficiale, la “giustizia”, le forze della coercizione, i “giornalisti” a cottimo… In questi ultimi tempi, però, l’oppressione si è come diffusa nei vari strati della società. Inoltre non sono solo gli attivisti contro la geoingegneria clandestina ed il signoraggio bancario, i temi più spinosi tra quelli oggetto di aspra censura, ad essere attaccati: è sufficiente, infatti, non aderire all’ideologia oggi dominante, il covidiotismo, per essere bersagliati più dall’uomo della strada che dalle istituzioni. A tale proposito, risultano profetiche le analisi di Foucault cui dedicammo un articolo tempo fa: è un testo quanto mai attuale che per questo motivo rilanciamo. Veramente si accappona la pelle, a leggere certe riflessioni sullo zelante cittadino diventato gendarme pronto, ad esempio, a biasimare, se non a punire chi non indossa la mascherina. E’ il segno comunque di una spaventosa degradazione della società ormai retta sulla superstizione, l’oscurantismo, l'intolleranza.

Nelle sue ultime opere, il filosofo e storico francese Michel Foucault (1926-1984), analizzando la “fisica” dei poteri, ne enuclea una componente fondamentale. Egli non interpreta tanto il potere nella società contemporanea come luogo da cui si dipartono gli ordini e le regole del comportamento, individuale e collettivo, piuttosto è visto come disseminato nel consorzio umano.

Esso si alimenta, più che attraverso una repressione diretta, per mezzo dei meccanismi di censura e di autocensura che vengono indotti negli stessi soggetti, garantendo la stabilità dello status quo. Così l’establishment si rafforza mediante l’autocontrollo del singolo, ormai ridotto a mero strumento. Secondo Foucault, la sollecitudine antropologica che, a partire dal XVIII secolo e definitivamente con il trascendentalismo kantiano, trasforma l’uomo nel contempo nel soggetto e nell’oggetto del sapere, non celebra l’avvento di un mondo finalmente civile, ma annuncia la prossima morte dell’uomo...

E’ sintomatico che il “cittadino” stia diventando in questi ultimi decenni il censore di se stesso, oltre che il ferreo vigile degli altri. La pratica della delazione che la propaganda istiga con messaggi in cui si incita a denunciare il nuovo capro espiatorio, l’evasore fiscale (oggi chi rifiuta di portare la mascherina o la visiera), si tradurrà in una spontanea confessione di delitti reali o presunti?

Ci pare che questa sia la tendenza: il “cittadino” è schierato in modo del tutto inconsapevole con l’autorità che lo schiaccia, a tal punto che il potere centrale può quasi dissolversi, delegando ai singoli psico-agenti l’amministrazione della “giustizia”. Nella Londra sconvolta dai tumulti dell’agosto 2011, sono stati impeccabili sudditi di Sua Maestà, ad affiancare le forze dell'ordine nella caccia ai saccheggiatori. Gli sguardi dei Londinesi si sono così assommati agli obiettivi delle telecamere, formando un gigantesco occhio, simile a quello di un’abnorme mosca bionica. La perfida Albione, ritratta da Orwell, popolata di sicofanti, è il vestibolo del “mondo nuovo”.

Pare che il senso della subordinazione sia stato introiettato, fino a stratificare una “seconda natura”. Nei nuclei familiari, nelle relazioni interpersonali, nelle interazioni educative… si esprimono rapporti di forza e conflitti: agisce in ognuno di noi una forma di sado-masochismo? E’ comunque uno snaturamento antropologico: la celebrazione illuminista dell’uomo si infila in un vicolo cieco ed itera l’impasse in cui era venuto a trovarsi Nietzsche con l’illusorio vagheggiamento dell’Übermensch.

Tramontato Dio, è sorto il nuovo astro, lo Stato, uno Stato diffuso in modo capillare: non più istituzione verticalizzata, ma trasversale alla società. Intanto, mentre l’amministrazione centrale può eclissarsi, il potere disperso, parcellizzato in una miriade di regioni individuali, si concentra e consolida: la coercizione è ancora necessaria, ma sono alcune minoranze non integrate ad essere sottoposte alla costrizione ed alla punizione; la maggioranza si castra e bandisce (ed impone) il modello della castrazione. Quanto più si è allineati, da un punto di vista sia “culturale” sia comportamentale, con l’ideologia dominante, tanto più ci si sente appagati. L’unica identità possibile è nell’identificazione con il complesso indifferenziato della collettività.

Ciò spiega il successo del “pensiero” unico incarnato dalla “scienza” televisiva: tale “pensiero” elementare, schematico, acritico, soddisfa da un lato il bisogno filisteo della sicurezza conoscitiva (le cose sono razionali, spiegabili e sono come le presenta il divulgatore "scientifico") sia, nell’equazione tra sapere e potere, consente di condividere una frazione del potere, non più appannaggio di gerarchie esterne. Intanto la rinuncia alla creatività ed all’indagine personale ingrossano le legioni degli schiavi-padroni, degli ignoranti laureati. Come Luigi XIV, il cittadino benpensante può oggi dichiarare: "L’Etat c’est moi". "Sono io che denuncio l’evasore e chi non indossa la mascherina. L’azione del singolo precede l’azione del potere primario, la cui apparente latitanza e debolezza spronano l’intraprendenza del “cittadino”.

Vero è che, se il potere è in ogni dove ed abita in ognuno, i centri di resistenza risiedono dappertutto, in quanto l’opposizione coincide con ciò che Foucault denomina l’elemento “plebeo” presente, in linea teorica, in ciascun individuo ed in ciascun gruppo. Tuttavia si ha l’impressione che questo “nocciolo” sia stato ormai, nella stragrande maggioranza dei casi, disintegrato.

L’ultima frontiera rischia di essere l’autodenuncia, neppure per aver trasgredito una delle innumerevoli, assurde, draconiane norme dettate dal sistema, ma semplicemente per il fatto di esistere, delitto di lesa maestà. La vaporizzazione sarà autoinflitta.

Fonte: La parcellizzazione del potere

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sabato 25 luglio 2020

PUBMED: provato scientificamente il nesso tra 5G e Coronavirus



Ricordate quando in tempi non sospetti, nel febbraio 2020, mi soffermai sulla correlazione tra 5G e Coronavirus? Fui subito dileggiato da Giorgio Romiti (Gaston Zama) delle Iene. Egli pensò bene di realizzare un servizio trappola per ridicolizzare la questione e mandare tutto in caciara. Ora si scopre che avevo ragione. Infatti, il 9 giugno 2020, è stato approvato uno studio che addirittura imputa alle frequenze del 5G la creazione di Coronavirus nelle cellule bersaglio! Quindi non solo il 5G inibisce il sistema immunitario (QUI), ma crea virus! Si comprende per quale motivo le autorità sono sicure di una seconda e pure una terza ondata. Certo... i ponti 5G aumentano a dismisura e di conseguenza saranno sempre maggiori le strane "influenze stagionali".

A seguito della segnalazione di tale studio sul mio profilo Facebook, qualcuno nelle alte sfere ha richiesto la rimozione del post e, contestualmente, ha fatto cancellare i contenuti della ricerca su biolifesas.org. Ciò fa intendere che l'ordine di eliminare il testo e la sospensione dell'account sono derivati da ordini che partono dal Governo. La ricerca può essere comunque ancora visionabile su Pubmed, ma non per molto. Salvatela!

LINK allo studio referato sul sito PUBMED. QUI.

QUI il documento PDF completo che il Ministero dell'Interno ha fatto rimuovere nel tentativo di occultare la verità sul 5G. Il file è archiviato sui nostri server. Fai una donazione per sostenere le spese di hosting su tanker-enemy.com. Clicca QUI.

Di seguito un estratto dello studio e relativa traduzione.

5G Technology and induction of coronavirus in skin cells

M. Fioranelli, A. Sepehri, M.G. Roccia, M. Jafferany, O. Yu. Olisova, K.M. Lomonosov and T. Lotti

Department of Nuclear, Sub-nuclear and Radiation Physics, G. Marconi University, Rome, Italy; Central Michigan Saginaw, Michigan , USA; Department of Dermatology and Venereology, I.M.

Sechenov First Moscow State Medical University, Moscow, Russia

Received May 13, 2020 – Accepted June 9, 2020

In this research, we show that 5G millimeter waves could be absorbed by dermatologic cells acting like antennas, transferred to other cells and play the main role in producing Coronaviruses in biological cells. DNA is built from charged electrons and atoms and has an inductor-like structure. This structure could be divided into linear, toroid and round inductors. Inductors interact with external electromagnetic waves, move and produce some extra waves within the cells. The shapes of these waves are similar to shapes of hexagonal and pentagonal bases of their DNA source. These waves produce some holes in liquids within the nucleus. To fill these holes, some extra hexagonal and pentagonal bases are produced. These bases could join to each other and form virus-like structures such as Coronavirus. To produce these viruses within a cell, it is necessary that the wavelength of external waves be shorter than the size of the cell. Thus 5G millimeter waves could be good candidates for applying in constructing virus-like structures such as Coronaviruses (COVID-19) within cells.

Traduzione:

Tecnologia 5G ed induzione del Coronavirus nelle cellule della pelle

In questa ricerca, mostriamo come le onde millimetriche 5G potrebbero essere assorbite dalle cellule dermatologiche che agiscono come antenne, trasferite ad altre cellule, sino a svolgere il ruolo principale nella produzione di Coronavirus nelle cellule biologiche. Il DNA è costruito da elettroni ed atomi carichi ed ha una struttura simile ad un induttore. Questa struttura potrebbe essere divisa in induttori lineari, toroidali e circolari. Gli induttori interagiscono con le onde elettromagnetiche esterne, si muovono e producono alcune onde extra all'interno delle cellule. Le forme di queste onde sono simili alle forme delle basi esagonali e pentagonali della loro fonte di DNA. Queste onde producono alcuni buchi nei liquidi all'interno del nucleo. Per riempire questi buchi, vengono prodotte alcune basi extra esagonali e pentagonali. Queste basi potrebbero unirsi le une alle altre e formare strutture simili a virus come il Coronavirus. Per produrre questi virus all'interno di una cellula, è necessario che la lunghezza d'onda delle onde esterne sia più corta della dimensione della cellula. Pertanto, le onde millimetriche 5G potrebbero essere buoni candidati per l'applicazione nella costruzione di strutture simili a virus come i Coronavirus (COVID-19) all'interno delle cellule.

* Per inciso, l'idea che i danni delle radiazioni 5G si estendano oltre la superficie della pelle, come comunemente condivisa dall'industria delle telecomunicazioni e dai suoi potenziali regolatori e che la pelle umana possa agire come un ricevitore di radiazioni 5G, è stata discussa in un articolo pubblicato nel 2018, intitolato "La pelle umana come ricevitore sub-THz - Il 5G rappresenta un pericolo o no?"

Traduzione dell'abstract: "Nell'interazione delle radiazioni a microonde e degli esseri umani, la pelle è tradizionalmente considerata solo una strato di spugna assorbente riempito con acqua. In lavori precedenti, abbiamo dimostrato che questa visione è imperfetta e quando lo facciamo abbiamo dimostrato che la porzione a spirale del condotto del sudore nello strato superiore della pelle è considerata come un'antenna elicoidale nella banda sub-THz. Sperimentalmente abbiamo dimostrato che ciò dipende dalla riflettanza della pelle umana nella regione sub-THz sull'intensità del sudore, cioè la conduttività del dotto del sudore e si correla con i livelli di stress umano (fisico, mentale ed emotivo). Successivamente, abbiamo rilevato dicroismo circolare nella riflettanza della pelle, a firma della modalità assiale di un'antenna elicoidale. Le ramificazioni complete di ciò che questi risultati rappresentano nelle condizioni umane non sono ancora chiare. Abbiamo anche rivelato la correlazione dei parametri elettrocardiografici (ECG) con il coefficiente di riflessione sub-THz della pelle umana. In un recente lavoro, abbiamo sviluppato uno strumento di simulazione unico per la pelle dell'uomo, tenendo conto della struttura multistrato del derma insieme al segmento elicoidale del condotto del sudore incorporato in esso. La presenza del dotto sudoriparo ha portato ad un alto tasso di assorbimento specifico (SAR) della pelle banda per frequenza estremamente alta. In questo documento, riassumiamo le prove fisiche per questo fenomeno e consideriamo le sue implicazioni per il futuro sfruttamento dello spettro elettromagnetico mediante comunicazione wireless. A partire dal luglio 2016 la Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha adottato nuove regole per il wireless nelle operazioni a banda larga superiori a 24 GHz (5 G). Si prevede che questa tendenza allo sfruttamento si espanda a frequenze più elevate nella regione sub-THz. Bisogna considerare le implicazioni dell'immersione umana nel rumore elettromagnetico, causato da dispositivi che funzionano alle stesse frequenze di quelli a cui il condotto del sudore (come un'antenna elicoidale) è più in sintonia. Stiamo lanciando un allarme contro l'uso indiscriminato delle tecnologie sub-THz per la comunicazione, prima che vengano esplorate le possibili conseguenze per la salute pubblica".

AGGIORNAMENTO DEL 25 LUGLIO 2020: I censori di regime hanno fatto rimuovere lo studio referato anche da PubMed!

ARTICOLO CORRELATO:

5G Radiation Linked To Coronavirus Infection, New Study Suggests


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martedì 16 giugno 2020

Vero/falso



• Dopo due decenni di inside job (autoattentati) e false flag (operazioni falsa bandiera), praticamente falliti nel loro obiettivo finale e cioè atterrire i popoli e sottometterli, a qualcuno è balenata un'idea geniale: "Perché non ci inventiamo una pandemia?". Detto, fatto e, in men che non si dica, ci si ritrova tutti con la mascherina ancora a giugno, con la falsa convinzione di doversi proteggere da un pericolo che, in realtà, non esiste. La mascherina, o meglio... la museruola: il simbolo della sottomissione e dell'idiozia. Bisogna ammettere che le élites sono riuscite nel loro scopo. In effetti, “è più facile generare paura che costruire muri”.

• In contrasto con una falsa pandemia, dobbiamo purtroppo evidenziare problemi reali: i lettori hanno notato che, durante la quarantena, le operazioni di geoingegneria illegale non si sono interrotte del tutto. E’ vero, comunque si sono sensibilmente diradate ed è stato uno scialo: ma, passata la festa, gabbato lo santo. Ecco allora che, in concomitanza con la pur limitata e graduale riapertura di varie attività, è ripreso in questi giorni il traffico aereo civile con le tristissimi conseguenze che si possono facilmente immaginare: cielo deturpato da scie evanescenti e durevoli, anomalo aumento delle temperature, aria povera di umidità, piogge inibite… Certe mascherine potranno essere utili, sì, ma non contro presunti virus, bensì per filtrare un po’ del particolato disperso dagli aerei chimici, non appena i trattamenti diventeranno massicci, diuturni.

• Intanto si stringe la morsa della censura: anche qui bisogna, però, distinguere. E’ stato chiuso, ma per poco tempo, il canale You-tube di Radio Radio, emittente che evidentemente è andata un po’ sopra le righe. D’altronde, per ottenere consenso, ogni tanto bisogna tirare il guinzaglio. Tuttavia, se consideriamo che Radio Radio ha ospitato ed ospita nei suoi programmi un negazionista incallito come Bario Tozzi nonché un inutile e futile Diego Fusaro, ci possiamo rendere conto dell’ambiguità che contraddistingue certe fonti di “informazione indipendente”. Non è un vero e proprio attacco alla libertà di pensiero, semmai un richiamo all’ordine o probabilmente una sceneggiata atta ad illudere che esiste ancora una dialettica tra potere e dissenso. Certi autori, da Mazzucco a Messora, senza dimenticare i vari medici che subito si affrettano a precisare di non essere contrari alle vaccinazioni per poi asserire che, però, un vaccino contro il Covid19 sarebbe inefficace, non appartengono neppure ad un’opposizione controllata, semplicemente perché non appartengono all’opposizione. In questi anni per caso Fusaro, Mazzucco, Messora, Minniti, Pamio, la Perrucchietti etc. hanno subito delle persecuzioni giudiziarie o di altra natura? Ci pare di no. Alla fine della fiera, le vere vittime del sistema, da reali antagonisti dell’establishment, si contano sulle punte delle dita di una mano: Andrea Castellani, Enrico Gianini e Rosario Marcianò. Riflettiamoci, quando vogliamo discernere tra veri e falsi divulgatori.


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giovedì 16 aprile 2020

L'operazione di Polizia del 23 marzo 2020


Vi racconto come si sono svolti i fatti: il sottoscritto, il 21 marzo, realizza una diretta dal titolo "Byoblu, non mi piaci tu", in risposta a questo video. Il filmato è subito censurato da Facebook. Dopo qualche minuto lo reinserisco, grazie ad un amico che lo aveva scaricato. Il giorno successivo un magistrato ordina una perquisizione ed il sequestro di materiale hardware, tutti gli account di posta elettronica e Google (compreso il cloud), tutti gli account social, tutti i cellulari, router per la connessione ad Internet. Il 23 marzo il PM autorizza la Polizia Postale a forzare la porta blindata, se necessario. Nella stessa giornata tre agenti e l'ispettore capo della Polpost entrano nell'abitazione, ottengono gli accessi ai sistemi, sostituiscono le password di tutti gli account di Google e dei vari Social Network (Facebook, Twitter, YouTube). Appongono il logo della Polizia postale e lasciano aperti i profili ai commenti dei negazionisti e dei vari diffamatori di Stato. L'operazione, che si protrae dalle 14:00 alle 21:00 e che si conclude con il sequestro di materiale informatico di proprietà di Antonio Marcianò (non indagato), scaturisce dalla segnalazione del disinformatore David Aleandro Puente, soggetto che ha fatto carriera, dapprincipio sotto le ali protettive della Casaleggio associati e poi sotto quelle del depistatore, Paolo Attivissimo, nonché del C.I.C.A.P.

La carriera di Puente vede un balzo inaspettato, quando è la stessa ex Presidente della Camera, Laura Boldrini, a presentarlo alla Camera dei deputati come "Fact checker" contro le notizie false. E' un fatto che la segnalazione di Puente ai magistrati imperiesi sortisce immediatamente il risultato desiderato e cioè quello di ottenere la seconda perquisizione in 7 anni presso l'abitazione di chi scrive e fratello. Subito, ovviamente, si scatena la stampa di regime e lo stesso Puente riferisce sulla sua pagina personale Facebook, nonché sul sito Open, diretto dall'illustre Enrico Mentana. Ovviamente i contenuti sono fortemente diffamatori e screditanti. Il 24 marzo il Questore di Imperia, attraverso la sezione anticrimine di Imperia, fa consegnare a domicilio un ammonimento all'indagato, che è accusato di "istigazione a delinquere". Il dispositivo di "restrizione preventiva" si richiama alla legge 159/2011 (legge antiterrorismo), ex articolo 3, commi 1 e 4. Rosario Marcianò è invitato a non esprimersi più sulla Rete sugli argomenti all'origine della perquisizione e del sequestro. In tutta questa sequela di iniziative, l'avvocato d'ufficio, incaricato dalla Procura di Imperia, si rende irreperibile, costringendo chi scrive ad agire in sua difesa per conto proprio. Infatti l'inquisito prepara di proprio pugno l'opposizione al "dispositivo di prevenzione" nonché "l'istanza di dissequestro". Dopodiché cade il silenzio, poiché le Procure sono chiuse per COVID19. La notte del 3 aprile, alle 04:12 ed alle 04:13 sono bloccati i due account Paypal preposti alle donazioni. Le richieste di chiarimenti non sortiscono effeto. Infine entrano in campo i guardiani del cancello, Claudio Messora di Byoblu e Massimo Mazzucco di Luogocomune.net. Quest'ultimo realizza un video dal titolo "Il Ministero della verità" in cui lamenta come gli altri di essere vittima di censura come altri soggetti citati. Mazzucco evita scrupolosamente di citare l'unico divulgatore che ha subìto REALMENTE l'attacco del sistema. Operazione compiuta: i pastori del gregge si autolegittimano, si atteggiano a vittime ed escludono dall'elenco degli investigatori indipendenti proprio colui che davvero costituisce un pericolo per il regime, con il plauso di Puente e gli altri che, nonostante le apparenze, sono d'accordo. Non solo! Puente, pochi giorni dopo questi fatti, viene incluso nella comissione governativa, istituita dal Governo per contrastare le cosiddette "fake news”!.



Il 4 aprile mi chiama (sulla nuova scheda SIM) il Commissariato di Polizia di Sanremo. Un agente che non si è voluto qualificare, mi comunica che ho una notifica da ritirare e mi dà appuntamento per venerdì 10 alle 18:30. Il giorno dell’appuntamento telefona mio fratello, riferendo che io non sto bene e che potranno eseguire la notifica al domicilio. L’operatore dall’altra parte del telefono dice: “La richiamo… devo fare mente locale”. Dopo mezz’ora richiama e sposta l’appuntamento alle 10:30 del 14 aprile 2020. Il martedì mi reco (insieme con mio fratello al Commissariato di Sanremo per ritirare la notifica. All'ingresso le due agenti ci indirizzano verso l'entrata dell'Ufficio stranieri. Una volta lì un agente, intima a mio fratello di allontanarsi, mentre invitano me ad entrare nell’ufficio. A quel punto gli spiego velocemente che il fratello funge da testimone ed assistente legale, come da delega prodotta e da normativa vigente. L'agente si rifiuta di leggere e mi ingiunge di entrare. Decido di allontanarmi, invitando l’operatore a recapitare la notifica al mio domicilio, a tutela dei miei diritti. A questo punto ci avviamo verso l'uscita. Mentre ci accingiamo ad attraversare la strada, sopraggiunge un agente in borghese. Costui mi ingiunge di tornare indietro e mi comunica che potrei essere denunziato per “resistenza a pubblico ufficiale”.


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mercoledì 10 maggio 2017

Dalla caccia al personaggio alla caccia alle streghe



Caccia al personaggio

• E’ una donna.
• Il suo contegno è spocchioso e dispotico, ma l’arroganza è intervallata, a blandizie.
• E’ tutta compresa del suo ruolo.
• Ritiene di saper distinguere tra il bene ed il male, tra vero e falso.
• E’ convinta che bisogna inculcare la sua visione del mondo negli altri.
• Non si stanca mai di combattere le sue crociate per il trionfo del bene.

Chi è? No, non è la Signora Laura Boldrini, Presidente della Camera dei deputati. Siete voi ad essere maliziosi… Gli indizi riportati sono i tratti distintivi di donna Prassede, celebre personaggio dei “Promessi sposi”. Davvero, però, la letteratura a volte rispecchia in modo icastico la realtà. Così leggere o rileggere il ritratto di donna Prassede, l’aristocratica che ospita Lucia a Milano, assieme al consorte, don Ferrante, dopo che la giovane è stata liberata dall’Innominato, è quanto mai illuminante.

Caccia alle streghe

La Signora Laura Boldrini pare una figura letteraria catapultata nella nostra povera Italia e proiettata sulla terza poltrona della Repubblica per annunciare, dall’alto del suo scranno, la Verità. Non è un’esagerazione: la Presidente della Camera, attorniata dai quadrumviri e da vari littori, è purtroppo persuasa di possedere la Verità e di doverla dispensare in ogni dove. E’ un atteggiamento dogmatico, manicheo che non ammette né critiche né discussioni. Secondo quali criteri colei ed i suoi collaboratori possano discernere tra notizie autentiche ed informazioni ingannevoli, secondo quali procedimenti si possa distinguere una fonte sincera da una spuria, non è dato sapere. Mistero della fede. Bisogna credere e fidarsi: assurdo! Uno storiografo sa che è arduo sceverare tra documenti veridici e documenti infondati, senza dimenticare che in molte fonti si intrecciano ragguagli più o meno plausibili. Questi qui gettano alle ortiche il metodo scientifico che è fondato sull’analisi paziente e sulla verifica delle acquisizioni, per sbandierare le loro “verità” preconfezionate. Ora, di quali inesplicabili e portentose abilità dispongono la Signora Boldrini ed accoliti per stabilire, con un taglio netto, preciso, che cosa è veritiero e che cosa non lo è? Da chi possono ricavare queste certezze? Forse da sedicenti “esperti” della comunicazione e della Rete? Chi controllerà i controllori? Chi decide chi è “esperto” e chi non lo è?

Le iniziative in esame ricordano da vicino la diabolica prassi della “Santa” Inquisizione, depositaria della “Verità” cattolica che è, invece, solo un insieme di dogmi. Non bisogna sottovalutare le campagne della Signora Boldrini. Ella non demorde e, con la furia di un Erinni, ha bandito una sorta di caccia alle streghe.

Recentemente la nostra eroina ha organizzato in una sede istituzionale un incontro cui hanno presenziato, oltre ai famigerati quadrumviri, il Presidente di Confindustria (?), il Ministro, pardon, la Ministressa dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Signora Valeria Fedeli nonché, come cantastorie di corte, Geppi Cucciari.

Ci piace qui soffermarci sulla simpatica Geppi, prima di esaminare il sintomatico intervento della Signora Fedeli. La soubrette è apparsa a disagio, come un pesce fuor d’acqua, costretta lei che comunque è dotata di un’innata vena satirica, ad adulare personaggi per cui non nutre alcuna stima, pur scoccando ogni tanto qualche freccia spuntata. Lo spettacolo è stato davvero patetico: si constata, con infinita amarezza, come ci si possa abbassare alla cortigianeria ed al mercimonio per restare all’interno di un sistema che, per quanto orrendo, garantisce denaro, successo e privilegi, almeno fin quando li garantisce… Forse, attraverso un lapsus freudiano o un superstite sussulto di dignità, la Cucciari ha “sbeffeggiato” l’iperattivo Paolo Attivissimo, affermando che vorrebbe una foto dello storico negazionista sul comodino, quindi vicino al letto… Ci pare che colui sia vicino al letto, ma appunto come scendiletto. Insomma, la cabarettista è stata una nota stonata nel contesto della marcia funebre suonata da un’orchestra di larve. Dispiace che il talento artistico, per quanto non eccelso, sia venduto per un piatto di lenticchie. Il discredito per tale autodegradazione resta come macchia indelebile ed è ancora più umiliante per chi avrebbe preservato il suo onore, se avesse declinato di partecipare a questa tristissima mascherata.

Accennavamo prima alla dotta prolusione della Ministressa Fedeli: è stata un’allocuzione sintomatica, piena di quei tic linguistici ed ideologici che punteggiano il linguaggio invertito dei “potenti”. Con la Fedeli il Ministero dell’”istruzione” si è trasformato ipso facto nel Ministero della “verità”, il dicastero di orwelliana memoria: moralismo di facciata, culto del sistema, malcelato astio ed insofferenza nei confronti delle voci libere, fanatismo, autocelebrazione, volontà stalinista di indottrinare insegnanti ed allievi, considerazioni capziose sul concetto di formazione ed informazione, spudorato stravolgimento della realtà per cui le notizie vere, ma scomode per l’establishment, sono bollate come fallaci e vice versa, settaria propaganda a tal punto che Goebbels, in confronto, risulta non un dilettante, ma un deficiente. Questo è il quadro di un’arringa che possiamo definire, senza tema di smentita, incarnazione dell’odio e della paura: è un’avversione congenita, incoercibile nei rispetti della cultura e della scienza, soprattutto della libertà di pensiero; è il terrore di chi trema di fronte alla Verità, paventando che il castello, costruito dai compagni di merende su fondamenta di bugie e con pietre di inganni, crolli su di loro e li seppellisca per sempre.

Dello stesso tono e “stile” sono stati i discorsi pronunciati dagli altri ospiti di Madame Pompadour. Com’era facile immaginare, per darsi un contegno, hanno abusato delle solite parole e locuzioni straniere (fact checking, fake news…): è stata la consueta solfa, confusa e fuorviante, a base di deliri, di nessi privi di nesso, di idiozie al cubo (“post verità”, “cittadinanza digitale”, “qualità dell’informazione”, “dibattito democratico”…), spacciate per argomentazioni profonde.

Significativo che i coltissimi conferenzieri si siano sentiti in obbligo di anticipare certe contestazioni: “Non è censura la nostra” (come no!), “Non vogliamo istituire il Ministero della verità” (come no!). Allora Silvio Berlusconi è altissimo, Matteo Renzi è intelligente, Beppe Grillo è pacato, Sergio Mattarella è esuberante: ma a chi credono di raccontare le loro fandonie?!

Le raccontano purtroppo. Le raccontano in primo luogo attraverso i media di regime ed inoltre attraverso numerosi portali-civetta (ad esempio, La chiave orgonica), gestiti direttamente o indirettamente dal governo e con il contributo della disinformazione di Stato. Questi siti pubblicano notizie fraudolente, ma con una vaghissima apparenza di credibilità: le frottole, abilmente mescolate ad una pseudo-verità, si diffondono con velocità strepitosa, eclissando lo studio, quello sì genuino, di un ricercatore. Le fandonie sono poi usate come pretesto per generalizzare e dimostrare che la Rete è piena di sciocchezze: così si giustificano politiche censorie ai danni dei pochi siti indipendenti, mentre i produttori di baggianate continuano indisturbati a sfornarle.

E’ dunque in questo modo che funziona il negazionismo di regime nelle sue innumerevoli e deleterie articolazioni. E’ bene conoscere le strategie governative per contrastarle nel modo più efficace possibile. Conosci il tuo nemico.


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mercoledì 8 febbraio 2017

La Signora Boldrini ed i baldanzosi quadrumviri



Così, com’era facilmente prevedibile, la Presidente (o Presidentessa? O Presidenta?) della Camera, Signora Laura Boldrini, ha lanciato la sua insana iniziativa contro l’informazione libera, spacciandola per una battaglia contro le “notizie false” che circolano, secondo la sua visione ideologica, nella Rete. E’ evidente che la Signora Boldrini, perfetta incarnazione del sistema, ha calato la maschera: ha nominato un quadrumvirato di negazionisti formato dall’iperattivo Paolo Attivissimo, incallito e storico capofila dei disinformatori, dal tagliente Michelangelo Coltelli, dal petulante David Puente e da Walter Quattrociocchi in padella. La pasionaria, coadiuvata dai quadrumviri, chiama a raccolta le istituzioni per tentare di cancellare le verità scomode per il potere, usando tutti gli strumenti più sofisticati della propaganda e della retorica. Non solo, ella ed i suoi solerti collaboratori si avvalgono di concetti mutuati proprio da coloro che studiano le strategie dell’”informazione” ufficiale, quali “bias di conferma”, “narrazione” … concetti che si riferiscono, invece, a chi accetta supinamente le versioni di regime che sono delle pure menzogne. Siamo al cospetto della solita inversione orwelliana. E’ il consueto tentativo di vilipendere e ghettizzare gli scrittori ed i ricercatori non allineati, evocando circostanze psichiatriche, quando gli unici ad essere paranoici ed alienati sono proprio loro, come dimostrato da insigni studi scientifici. Gli attivisti sono anche accusati di essere venali, quando sono proprio i depistatori ad essere finanziati in modo generoso dai Ministeri.

La crociata della Signora Boldrini dipende solo dal terrore che qualche cittadino si svegli: decida di gettare il televisore in una discarica autorizzata, decida di non leggere più gli immondi scartafacci governativi (Il Corriere della pera, La Zampa, Il Pesto del Carlino, Il Disfatto quotidiano e TUTTE le altre laide gazzette nazionali e locali). Se veramente i negazionisti istituzionali avessero a cuore il bene collettivo per difenderlo da truffe e bugie, agirebbero per promuovere la libertà di pensiero e di espressione, unico antidoto contro la tirannia; agirebbero per tutelare la salute ed il pianeta che, invece, sono devastati dalla geoingegneria clandestina e da altri crimini di Stato.

E’ ovvio che coloro non conoscono il filosofo illuminista Antonio Genovesi. (Castiglione, Salerno, 1713, Napoli, 1749) Il pensatore campano, a ragione, sostiene che non è deplorevole che la stampa pubblichi, accanto ad informazioni veritiere, pure notizie distorte: l’opinione pubblica deve imparare a discernere il vero dal falso, il plausibile dall’improbabile, deve abituarsi a confrontare le fonti, a cercare la verità in modo autonomo, senza l’intervento del potere che stabilisce che cosa è reale e che cosa è fittizio. Il cittadino (in senso aristotelico) non ha bisogno di essere istruito da uno Stato paternalistico e coercitivo, ma deve da solo sviluppare lo spirito critico e la coscienza politica.

Chiamiamo l’operazione della Boldrini con il suo nome: censura di Stato! E’ una censura capillare, invadente, presuntuosa, ipocritamente spacciata per sollecitudine. L’artefice di questa malsana crociata è già responsabile di un vergognoso stupro della lingua italiana con i suoi obbrobriosi “ministra, sindaca, assessora…”: è un’aggressione che grida vendetta al cospetto di Dio. Ora è responsabile di questo assalto proditorio ai danni dei pochi autori liberi: ella si avvale dell’ausilio di famigerati occultatori che sono stati spesso denunciati per le loro diffamazioni e calunnie (associate a deliri paranoidi) che impunemente hanno diffuso e diffondono sulla Rete. Naturalmente una magistratura quasi sempre telecomandata ha insabbiato, archiviato, legittimando de facto e de iure una condotta, per lo meno, discutibile.

E’ ora di respingere con tutte le misure legali questa ignobile campagna contro la verità e la libertà! E’ ora di denunciare la doppiezza di codesto attacco che, paradosso dei paradossi, arruola i più accaniti agenti governativi per “preservare” la correttezza nell’informazione. E’ come se ci si rivolgesse a fabbricanti di armi per la promozione della pace nel mondo: è assurdo!

Liberiamoci del televisore, strappiamo i giornali, non leggiamo le testate governative, boicottiamo in ogni modo TUTTE le iniziative degli apparati, denunciandone la natura violenta, mistificatrice ed insincera. Prima di progettare e costruire una nuova società, è necessario fare tabula rasa del presente sistema che è corrotto, ingiusto, disonesto, illegale in modo irreparabile. Non è possibile alcun dialogo, non è possibile alcun compromesso con certi personaggi. Non concediamo loro neppure l’onore delle armi: saranno spazzati via, colpiti dalla damnatio memoriae. Di loro non resterà neppure la polvere.

Firma QUI la petizione per chiedere le dimissioni della Presidente della Camera Laura Boldrini.

AGGIORNAMENTO:

Come anticipato nelle settimane scorse, la Presidente della Camera Dott.ssa Laura Boldrini è stata denunciata per attentato all’articolo 21 della Costituzione [ LINK ] nonché per concorso nei reati di diffamazione, calunnia ed atti persecutori etc., perpetrati a mio danno da quegli stessi soggetti che ella presenta in pompa magna come i tutori della verità ma che, invece, sono stalkers di mestiere. Qui di seguito uno stralcio della denuncia, presentata alle Procure di Roma ed Imperia. Mentre qui è disponibile copia PDF.




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martedì 20 dicembre 2016

Il grado zero dell’informazione



Ormai non è facile reperire aggettivi per definire l’attuale livello dell’”informazione”: anche l’epiteto “infimo”, che è un superlativo assoluto ci sembra inadeguato. Qualcuno vorrebbe distinguere tra notizie “vere” e notizie “false”: ma chi può stabilirlo, chi può discernere tra “vero” e “falso”? Forse la Presidente della Camera, Laura Boldrini, che, con la sua crociata contro la “disinformazione”, aspira a diventare titolare di un orwelliano “Ministero della verità”, l’apparato che in “1984” promuove e diffonde le menzogne del potere, spacciandole per oro colato? Colei, chiamando a raccolta i dinosauri del negazionismo più incallito, Paolo Attivissimo, David Puente, Michelangelo Coltelli, Walter Quattrociocchi… ha una credibilità pari a zero. E’ paradossale: è come affidare il Ministero dell’istruzione ad una con il diploma di una scuola trienniale e che, a prescindere dal titolo di studio, è di un’ignoranza spaventosa. [1] Ah, mi riferiscono che l’hanno affidato ad una così

Si sono inventati il cosiddetto fact checking, ossia un metodo che servirebbe a stabilire il grado di veridicità di una notizia, ma è un sistema non solo soggettivo, piuttosto nato morto, perché gestito da chi, per mestiere, divulga frottole a bizzeffe e censura i fatti realmente accaduti. Insomma, quis custodiet custodes? Chi vigila su coloro che devono vigilare? Chi controlla coloro che manipolano gli organi di stampa sia cartacei sia telematici?

Ormai siamo al grottesco, al ridicolo: i media di regime inventano e distorcono i fatti e pretendono che siano considerati fonti attendibili, mentre le voci del dissenso e della libertà sono bollate come bugiarde.

Ormai siamo al patetico: suscita infinita pena più che indignazione ascoltare un Bario Tozzi dalla precoce senescenza. L’onnipresente geologo, intervistato da un’arrendevole presentatrice di non so quale becero programma (non abbiamo il televisore e ne siamo compiaciuti), arrabatta la solita accozzaglia di scempiaggini circa il cloud seeding con lo ioduro d’argento, per negare la realtà incontrovertibile della biogeingegneria clandestina.

Intanto il C.I.C.A.P. organizza dispendiosi corsi per formare “indagatori del mistero” (sic): tra i docenti si contano tutti i più improbabili protagonisti dello pseudo-giornalismo: Stefano Bagnasco, Andrea Ferreri, Luca Antonelli, Lorenzo Montali, Silvia Bencivelli, Paolo Attivissimo (di nuovo lui!) [2], Salvo Di Grazia, Marta Annunziata, Enrica Matteucci, Marco Ciardi, Matteo Borrini, Elena Iorio, Massimo Polidoro, Silvano Fuso, Marco Morocutti, Sergio Della Sala, Andrea Ferrero, Beatrice Mautino, Luigi Garlaschelli, Francesco Grassi, Lorenzo Rossi.

Come si vede da questo elenco, abbiamo tutto il bric à brac della “scienza accademica”: oltre ai decani della propaganda, come il Fuso, il polveroso Polidoro, lo spettrale Morocutti, si accalcano le nuove leve, munite di credenziali adatte, acquisite con qualche brogliaccio pieno di strafalcioni e di paralogismi.

E’ grave che il sistema continui a sfornare senza requie fandonie; più grave che quasi tutti abbocchino all’amo, fidandosi di quanto attestano le testate della dittatura.

Come si accennava, siamo ormai al grado zero dell’”informazione”, quel punto in cui cambia la polarità, dove il positivo diventa negativo: così le presunte notizie certe sono del tutto mendaci, ma propagate in modo tanto ossessivo e capillare da diventare vangelo. Si assiste ad una battaglia impari tra le armate dell’ipocrisia e della mistificazione, da un lato, il drappello degli onesti, dall’altro: sarà una lotta sempre più difficile, sempre più aspra. Eppure, come scrive Platone nel Simposio, “la verità è quella che non puoi contrastare” e la verità non è certo la velina di un Attivissimo.

Articolo correlato: Oscuri desideri di censura, 2016

[1] Un piccolo ma significativo campione del suo terrificante italiano: "Io tolgo l’alibi a chi pensa ‘tanto stiamo lì fino al 2018’ perché pensano alla propria sedia. Io non penso alla propria sedia”.

Qui un esempio di delirio ideologico: "La consapevole prospettiva di genere nei processi educativi importa primariamente la decostruzione critica delle forme irrigidite e stereotipate attraverso cui le identità di genere sono culturalmente e socialmente plasmate, stimolando al contempo l’auto-apprendimento della e nelle complessità”.

[2] Impiegato per vario tempo presso la "Top One UK Ltd" (azienda che produce tegole e vasi di ceramica), Paolo Attivissimo è incredibilmente assurto come "esperto" di debunking a seguito del false flag del 9 11 2001.


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sabato 17 dicembre 2016

Lettera aperta al Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini



Gentilissima ed egregia Presidente Boldrini, mi rivolgo a Lei che, nei giorni scorsi, ha annunciato di voler contrastare le cosiddette "bufale" e con questo fine si sta consultando con quelli che Lei ritiene degli esperti nel settore del "debunking" e cioé Paolo Attivissimo, David Puente, Michelangelo Coltelli, Walter Quattrociocchi (egli stesso ammise di aver creato notizie false). Immagino che Lei sia al corrente del fatto che costoro non sono "debunkers", ma disinformatori per mestiere e che ormai da oltre un decennio sono parte integrante di un gruppo numerosissimo di agenti disturbatori-stalkers-diffamatori impuniti ed impunibili. Immagino che Lei, Presidente, ne sia perfettamente consapevole. In caso contrario, non si spiegherebbe l'incredibile grado di protezione che questi soggetti hanno ad ogni livello. Sono degli intoccabili ed i reati che Lei stessa, Presidente Boldrini, denuncia, sono il loro pane quotidiano.

Questi soggetti ricorrono all'attacco (argomento ad personam), senza mai riferirsi ai contenuti. Ora... mi chiedo: "La legge è valida solo se i cittadini criticano o denigrano Lei? Per quale motivo si affida a certi discutibili personaggi? Ingenuità? Non credo! Lei è troppo intelligente per non sapere di che cosa vivono questi protagonisti della disinformazione e del negazionismo. Allora mi sorge un dubbio: che siano davvero agenti governativi? Forse è per questo motivo che le mie querele nei confronti di Paolo Attivissimo, David Puente, Federico De Massis, Massimo Della Schiava, Aldo Piombino e sodali sono puntualmente archiviate? Il dubbio diviene certezza, allorquando leggo sui media nazionali che Lei, Presidente Boldrini, si sta rivolgendo proprio ai noti negazionisti ed autori di vituperi che Lei stessa dichiara di voler combattere. Ha sbagliato barricata: Lei, Presidente Boldrini, sta combatendo una battaglia contro i cittadini e contro la verità. Lei ci conferma che lo Stato ed i cosiddetti "debunkers" sono una cosa sola. Lei non mi rappresenta, Lei non rappresenta i cittadini italiani.

P.s. Ricordi che la decadenza della società comincia con il declino del linguaggio: per una volta ha ragione l'ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a biasimarLa, quando si ostina ad usare e ad esigere che gli altri adoperino abomini linguistici come "sindaca", "ministra" etc. Italo Calvino definì questo scadimento lessicale "peste della lingua". Rifletta anche su questo.


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lunedì 16 febbraio 2015

L’attivista intemelio Marco Ballestra nel mirino



Gli attivisti sono nel mirino: si susseguono le iniziative “legali” per zittirli e neutralizzarli. Al blogger ed apicoltore intemelio, Marco Ballestra, è stata di recente sequestrata dalla Polizia municipale di Camporosso (Imperia) un’area di circa 13mila metri quadrati. Il provvedimento è stato disposto dalla Procura di Imperia per presunte violazioni della normativa urbanistica e di quella edilizia nonché delle leggi relative allo smaltimento dei rifiuti.

Nel corso dell’operazione, sono stati requisiti anche due escavatori ed un autocarro. Secondo l’accusa, Ballestra avrebbe proceduto ad un’opera di livellamento del suo terreno, situato presso la sponda del torrente Nervia, alzando il livello del fondo di un paio di metri, in un’area a riassetto fluviale sottoposta a vincolo idrogeologico.

Da alcuni anni Ballestra deve affrontare dispendiosi e logoranti procedimenti scaturiti dalle solite querele per “diffamazione”. Sono denunce sporte da personaggi locali su cui Ballestra aveva pubblicato qualche articolo di cronaca.

Le vicissitudini del blogger ligure sono veramente sintomatiche: poiché forse Ballestra ha ammucchiato un po’ di terra, si mobilitano con zelo degno di miglior causa, Polizia municipale, Corpo forestale dello Stato e Procura, mentre per i veri e comprovati reati ambientali (leggi almeno alla voce “geoingegneria clandestina”) nessuno muove un dito.

In realtà, l’autore ci pare vittima di ignobili vessazioni per aver denunciato il malaffare diffuso nella città di confine con connivenze tra la classe “politica” e la criminalità organizzata. Tra l’altro le imputazioni nei confronti del blogger risultano ancora più bizzarre, se si ricorda che Ballestra è un apicoltore ed un ambientalista vero, conoscitore dell’avifauna (stanziale e di passo) che popola l’oasi del Nervia.

Si continuano ad imbastire processi-farsa contro gli attivisti: l’alibi è sempre il medesimo, una fittizia diffamazione. Dietro le accuse di ingiurie et similia, si nasconde l’inquisizione del libero pensiero, il perseguimento di “reati” d’opinione. Ogni querela ed ogni procedimento per “diffamazione” nei confronti di attivisti e cittadini onesti sono SINONIMO di azione oppressiva, censoria, liberticida, intimidatoria per opera di alcuni settori dell’establishment.

Esprimiamo la nostra solidarietà a Marco Ballestra ed invitiamo i nostri lettori a sostenerlo. E’ necessario creare una rete di supporto con cui non solo difendere gli attivisti, ma utile pure ad inchiodare alle loro responsabilità gli influencers ed i loro fiancheggiatori.


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sabato 31 gennaio 2015

Il fantastico mondo del negazionismo

In che modo i negazionisti "confutano" le prove addotte dagli scienziati e dai ricercatori indipendenti



Ormai la Rete è quasi del tutto sotto l’egemonia dei negazionisti: di recente la famigerata piattaforma Feccia del buco, nota anche come Facebook, ha implementato una funzione che penalizza gli articoli contenenti notizie scomode per l’establishment. Questi articoli sono così eclissati dalle veline, dai vaniloqui che imperversano in ogni dove. Ormai le pubblicazioni più serie sono quelle sull'ikebana; per il resto è tutto un pullulare di sproloqui in cui, oltre alla disinformazione più stolida, spicca l'ignoranza di "giornalisti" il cui vocabolario è rimpicciolito in modo talmente pauroso che - non è un'iperbole - il lessico appreso dalle scimmie antropomorfe è più ampio e soprattutto più profondo. Il repertorio dei negazionisti comprende, infatti, i seguenti termini e pochi altri: "bufala", "sbufalare", "boccaloni", "perculare", "complottardi", “rosicata”, "sciachimisti", "sciacomici", "teoria", (quest'ultimo lessema è uno dei pochi di registro medio, ma è usato a sproposito).

Sono guazzabugli tutti uguali, con sempre le stesse bubbole riciclate, con le solite sesquipedali fandonie. Bisogna, però, riconoscere che tali scartafacci, se non suscitano tedio, sono spassosi: ciò accade quando i paranoici si cimentano nella “confutazione” delle prove addotte dagli scienziati, quelli veri, non i polverosi baroni universitari o i loro viscidi pupilli.



Vediamo quali sono le loro persuasive "argomentazioni".

- Di fronte ad una dimostrazione irrefragabile circa l'esistenza della geoingegneria clandestina o di altri crimini governativi, gli occultatori scrivono "gombloddo!". Per Bacco! Che sagacia, che dialettica!

- Quando si dimostrano le responsabilità di certe istituzioni, di taluni enti civili, di qualche militare…, i pennivendoli ribattono con "Sarà la Spectre..." Che lucida analisi! Comunque la loro cultura cinematografica è amplissima.

- Nel momento in cui si evidenzia che tale o tal'altra operazione è un false flag, ossia un atto compiuto dai servizi (più o meno deviati) o da apparati di uno Stato per incolpare un nemico esterno, i disinformatori "precisano" che "in realtà un false flag è un atto compiuto dagli apparati di uno Stato per attribuirlo ad un nemico esterno". Si noti l'abissale differenza.

- Nelle occasioni in cui gli scienziati esibiscono documenti ufficiali, questa prova è bellamente ignorata.

- Al cospetto di argomenti decisivi sulla geoingegneria illegale, gli irregimentati sviano il discorso con frasi del genere: "E già, non siamo mai stati sulla luna; Le Torri gemelle se le sono buttate giù da soli (sic... si apprezzi il pleonasmo); Sono stati gli alieni...".

- Allorquando si attesta in modo inoppugnabile che i depistatori hanno contraffatto libri, adulterato fonti, frodato nel compiere gli esperimenti, gli araldi del sistema prorompono in insulti e, se possono, si adoperano per far rimuovere i documenti.

- Ad ogni piè sospinto, gli influencers si aggrappano alle toghe che garantiscono loro impunità e sostegno: ecco allora fioccare bislacche querele e strumentali rinvii a giudizi. Protetti e vezzeggiati da certa magistratura, agiscono contro la legge: senza quest'arma, non sarebbero così arroganti.

Questo è il pittoresco mondo del negazionismo, un mondo in cui ad un infinito squallore si associa la protervia più ridicola. Questi sono i puffi che bandiscono l''’informazione” di regime. E’ una fruizione comunque istruttiva ed esilarante, soprattutto quando si legge di “scie pettinate dal vento”… pronte per la messa in piega e la tinta.


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