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mercoledì 24 dicembre 2014

Scie chimiche: minacce di morte al Consigliere Gabriele Chiurli

Il consigliere regionale della Toscana, Gabriele Chiurli, è una mosca bianca: è davvero uno dei pochi uomini delle istituzioni che, recepite le istanze dei cittadini, sta provando ad aprire una breccia nel muro della disinformazione e dell’omertà, muro eretto per nascondere la geoingegneria illegale. Non sorprende quindi che il consigliere abbia subìto delle intimidazioni. Se veramente, come sostiene, tra gli altri il chimico Simone Angioni, in forza al C.I.C.A.P, le chemtrails fossero solo una leggenda metropolitana, perché tanto accanimento contro scienziati ed attivisti? Certo, non confidiamo molto nell’A.R.P.A.T., già protagonista, nel 2011, di una stizzita reazione di fronte alle legittime doglianze di cittadini preoccupati, ma l’azione benemerita di Chiurli vale come sprone e come incitamento a vincere l’inerzia.

Chiurli: “L’A.R.P.A.T. compia uno studio sulle cosiddette scie chimiche”. Polemiche in Rete e minacce per il consigliere regionale toscano.

19 dicembre 2014 dalla Regione Toscana Gabriele Chiuli ritiene sia necessario far eseguire all’ ARPAT, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Toscana, uno studio per appurare la natura delle cosiddette “scie chimiche”, rilasciate dagli aerei. E’ la richiesta avanzata in occasione di un convegno organizzato nella sala del Consiglio regionale della Toscana, simposio voluto dal consigliere Gabriele Chiurli (Gruppo misto).

L’incontro, ha spiegato Chiurli, ha sollevato polemiche su Internet, tanto che il consigliere toscano ha anche ricevuto minacce di morte sul suo profilo Facebook.

La scelta di organizzare questa conferenza deriva da precise istanze dei cittadini. Il mio lavoro è dar voce alle loro richieste – ha sottolineato – e portarle all’interno delle istituzioni. Chiediamo di investire l’A.R.P.A.T. del compito di svolgere accertamenti approfonditi sul fenomeno delle scie chimiche”.

Chiurli ha spiegato di non comprendere “il perché di tanta ostilità nei confronti di questa mozione e di questo convegno. Si tratterebbe di investire su questo fronte qualche migliaia di euro”. “I motivi di scandalo sono ben altri – ha aggiunto – basti pensare ai 400 milioni di euro persi con il buco dell’A.S.L. di Massa o le risorse che vengono tagliate alla nostra Regione dal Governo. Vedendo tanto accaloramento, mi viene da pensare che allora ci sia del vero in tutta la questione delle scie chimiche”.

Fonte: gonews.it

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venerdì 23 marzo 2012

Allarme per la siccità nell'Italia centro-settentrionale

Si aggrava di giorno in giorno la siccità nel Nord Italia. Dimentichiamo le "spiegazioni" dei centro meteo ufficiali: la principale, se non unica causa dell'anomalia climatica, che sta prosciugando l'Italia centro-settentrionale, è da ricercarsi nelle incessanti e massicce attività igroscopiche. I fronti imbriferi vengono, infatti, intercettati già sulle coste del Portogallo ed in quei pochi casi in cui una perturbazione riesce ad intrudersi, per quanto indebolita, sulla Francia e sulle Alpi occidentali, viene distrutta senza pietà. La carenza di piogge è quindi da imputare a pesanti manipolazioni atmosferiche perpetrate con il fine di aggirare il risultato del referendum sull'acqua, con cui fu evitato che la gestione del prezioso liquido finisse tra le grinfie di diaboliche multinazionali. Una volta in cui la quantità d'oro blu sarà ancora più esigua, con il pretesto di un'oculata amministrazione delle risorse idriche, si creeranno società in cui i privati avranno un ruolo preponderante e strategico. Le tariffe saliranno in modo esponenziale, consentendo alle aziende di accumulare profitti enormi, mentre l'agricoltura sarà danneggiata in modo tanto grave da convincere gli imprenditori del settore a coltivare piante transgeniche, resistenti all'aridità. Infine l'Italia, con la scusa di voler affrontare il problema, stipulerà contratti con società israeliane che si occupano di generare la pioggia, attraverso la tecnica del 'cloud seeding'... La siccità, addebitata da meteorologi bugiardi e collusi con gli avvelenatori, ad aberrazioni naturali del clima, è uno dei tanti "doni" elargiti dal funesto governo di Matto Morti. Auspichiamo che, per contrappasso, colui precipiti nell'inferno per essere divorato da una sete inestinguibile.

L’inverno meteorologico si è ormai da poco concluso ed ha lasciato un’eredità pesante in termini di mancanza di piogge nel Nord Italia. Purtroppo il trend séguita ad essere sempre orientato a condizioni favorevoli al persistere della siccità.

L’inverno, sebbene non sia la stagione delle precipitazioni per il Nord Italia, è stato quest’anno particolarmente secco. Gran parte dell’Arco alpino ha ricevuto pochissima neve ed in alcune zone del Settentrione si raggiungono deficit pluviometrici compresi tra il -60% ed il -80% della piovosità media.

La mappa pluviometrica illustra la quantità media di pioggia giornaliera caduta in Europa ed in Italia durante l’inverno meteorologico appena terminato. Concentrando l’attenzione sull’Italia, si nota come, mentre nel Sud Italia sia presente una piovosità media giornaliera che raggiunge i 6 mm al giorno sui settori ionici, al Nord e sulla Toscana tale quantitativo è inferiore ad 1 mm. Infatti su alcune vallate alpine, ma anche in vaste aree del Triveneto in tre mesi sono caduti meno di 50 mm. Le precipitazioni sono comunque risultate scarse anche su molte regioni del Centro.

Il livello dei fiumi e dei laghi alpini è piuttosto basso e la situazione è destinata a peggiorare, se non interverrà un deciso cambio di circolazione in grado di riportare le piogge, anche perché con il progredire della stagione, l’aumento delle temperature incrementerà l’evaporazione, disseccando ancor più il suolo. La causa del fenomeno, come già spiegato in altre occasioni, è da imputare all’anomala persistenza dell’alta pressione sull’Europa occidentale, anticiclone che impedisce alle perturbazioni atlantiche di raggiungere l’Italia da Ovest(sic).

Fonte: centrometeoitaliano.it

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venerdì 24 febbraio 2012

Allarme per la siccità in provincia di Pistoia

L'articolo che pubblichiamo offre un piccolo ma significativo saggio del problema sempre più allarmante e diffuso che affligge molti paesi e regioni, un tempo irrorati da piogge copiose o comunque non colpiti da siccità sahariane. La carenza di precipitazioni, la cui causa principale, se non unica, deve essere ricondotta alle criminali ed illegali operazioni chimiche di natura igroscopica, è destinata, se non si invertirà la tendenza, a devastare le produzioni agricole e di conseguenza l'economia nel suo complesso. Isabella Bonamini, dirigente del servizio tecnico dell'Autorità di Bacino dell'Arno, prospetta l'estate del 2012 come una delle più aride degli ultimi decenni. Ha ragione, ma si guarda bene dall'additare la vera ragione del collasso idrico. Intanto sembra del tutto inutile sperare in qualche pioggia per marzo, come azzardato da qualche meteorologo ottimista.

"L'estate 2012 sarà una delle più critiche degli ultimi decenni, dal punto di vista della siccità". Lo ha affermato Isabella Bonamini, dirigente del servizio tecnico dell'Autorità di Bacino dell'Arno, intervenendo al forum «Verde e acqua», che si è svolto al Cespevi, promosso dall'"Associazione internazionale produttori del verde Moreno Vannucci", nell'ambito del 12° Meeting sul florovivaismo. «Nel bacino dell'Ombrone Pistoiese - ha spiegato Bonamini - le piogge cadute negli ultimi 180 giorni, che sono il periodo tradizionalmente più piovoso, sono state esigue, dell'ordine di poco più di 400 millimetri, quando ci sono stati degli anni in cui si è superata abbondantemente quota 2.000 millimetri. Abbiamo una serie di rilevazioni pluviometriche molto estese sul territorio, nell'arco temporale di quasi cento anni e questo si colloca tra i casi veramente più critici, quindi c'è da aspettarsi un'estate molto tosta».

Il tema preoccupa molto i vivaisti, dato che l'acqua è una materia prima insostituibile per la loro attività. «Dall'estate del 2003, quando ci fu la grande siccità - ha detto Vannino Vannucci, presidente del Distretto vivaistico ornamentale pistoiese - abbiamo operato molti interventi per far fronte a queste evenienze: abbiamo cercato di organizzarci, realizzando invasi e impianti che riusano più volte la stessa acqua ed abbiamo investito nell'irrigazione goccia a goccia, che permette il massimo risparmio della risorsa idrica».

Alla tavola rotonda, coordinata da Renzo Benesperi, hanno partecipato anche Paolo Marzialetti, direttore del Cespevi, Angelo Biagini, dirigente del Genio civile, l'assessore provinciale, Rino Fragai, e quello comunale, Mario Tuci, il dirigente della Regione Toscana Stefano Barzagli, il consigliere regionale, Gianfranco Venturi, ed il dirigente provinciale, Renato Ferretti. Una delle risoluzioni indicate per fronteggiare la siccità annunciata è quella di riuscire a trattenere più acqua possibile, attraverso la realizzazione di invasi.

Ringraziamo nienteecomesembra per la segnalazione.

Fonte: toscanatv

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sabato 3 dicembre 2011

La siccità a Firenze e provincia è provocata da forze criminali

Anche oggi, 28 novembre 2011, alle prime luci del mattino abbiamo potuto constatare, almeno in Mugello, come il cielo fosse coperto di nuvoloni a quota relativamente bassa che promettevano pioggia. Promettevano appunto, ma passata non più di un'ora, dissipati o quasi i nuvoloni, abbiamo scoperto che la bassa copertura nuvolosa era sovrastata da una griglia di scie rilasciate da aerei che si incrociavano nei modi più svariati. Riteniamo che almeno su Firenze e provincia sia in atto da mesi un'azione deliberata a creare una situazione di preoccupante siccità per opera di chi ha il controllo di fatto dei nostri cieli nazionali. Non è possibile, con i vari passaggi nuvolosi che ci sono stati negli ultimi mesi, che il risultato in termini di precipitazioni sia prossimo allo zero. L'arrivo dell'inverno, con tutta probabilità, non potrà che peggiorare la situazione già molto grave, a Firenze e provincia, come in altre parti della regione.

Ma che cosa sta succedendo?

Da alcuni anni ci preoccupiamo di informare su quanto di strano sta succedendo sopra le nostre teste. Il fenomeno è meglio noto al pubblico come "scie chimiche" ed è oggetto di denunce in molti stati del mondo. Negli anni, solo limitandoci all'Italia, numerosi sono stati gli esposti, le denunce, le interrogazioni parlamentari che chiedevano informazioni agli organi competenti in materia e, in generale, alle istituzioni. Risposte? Praticamente zero.
Se non vogliamo aprire gli occhi sul fatto che ormai tecnologicamnte si dispone dei mezzi per condizionare il tempo meteorologico e che questi mezzi vengono impiegati regolarmente, un giorno sarà troppo tardi per rivendicare la legittimità a gestire il nostro spazio aereo nazionale, spazio che, di fatto, oggi non è più in mano allo stato nazionale, così come lo intendiamo costituzionalmente.

A questo punto serve a poco continuare a rivolgersi speranzosi ad istituzioni inquinate da responsabili conniventi o ricattabili, o anche peggio, sordi a qualsiasi ragione. Allora ci rivolgiamo veramente a tutti coloro che hanno a cuore la libertà e la sovranità nazionale affinché si ribellino a questa vera e propria sottrazione degli spazi aerei nazionali, perché si ribellino al fatto che poteri non ben identificabili, ma probabilmente riconducibili a chi è in grado di dominare economicamente e militarmente il pianeta, usino queste tecnologie per condizionare sempre più la vita e la libertà di ognuno di noi, riversando in atmosfera composti che, oltre a condizionare il tempo e il clima, hanno e avranno effetti collaterali dannosi sul nostro organismo, sulla flora e sulla fauna.

Pensiamo che oggi il nostro paese, come altri, subisca oltre al ricatto, ormai palese, della finanza e della politica internazionale, che richiederà sacrifici sempre più pesanti, un ricatto più subdolo e nascosto, di cui sono oggetto e strumento i nostri governanti, per opera di quegli stessi interessi elitari che controllano queste vere e proprie armi in grado di scatenare eventi atmosferici eccezionali. Siccità e bombe d'acqua sono in molti casi facce della stessa medaglia e sono in molti casi fenomeni non naturali, ma riconducibili all'operazione di geoingegneria internazionale, meglio conosciuta con la dicitura "scie chimiche".



Pensiamo inoltre che la pletora di parole che si spendono sui media circa gli effetti del riscaldamento globale, non sia che un paravento per queste operazioni ed un tentativo per legittimare, come già successo in paesi come la Germania, l'operazione scie chimiche, operazione che oggi i governi, sotto ricatto, negano. Non è la natura il nostro nemico, come vogliono farci credere quando sentiamo ai telegiornali frasi come "scuole violentate dal fango", "persone uccise dalle precipitazioni atmosferiche" etc. Non siamo noi, piccoli abitanti di questo pianeta, il nemico su cui vogliono scaricare la responsabilità del disastro climatico mondiale. Il nostro nemico, oggi, è chi vuole conquistare una nuova frontiera: dominare i cieli fino a condizionare e "regolare" gli eventi atmosferici, per scopi militari ed economici.

Ci appelliamo a chi ricopre ruoli di responsabilità a qualsiasi livello, a chi ha informazioni riservate in materia di operazioni clandestine di aerosol atmosferico (militari, politici etc.) affinché si metta una mano sulla coscienza e fornisca in qualsiasi modo informazioni in materia. Ci appelliamo ancora una volta a chi ci governa a livello locale e nazionale perché prendano seriamente in considerazione la questione, invece di rimpallarsi responsabilità. Ci appelliamo a chi, come gli agricoltori e le varie associazioni di riferimento, si misura ogni giorno con i risultati di queste operazioni, vedendo sempre più rovinato e condizionato il proprio lavoro, con danni pesanti per l'ambiente e l'agricoltura. Ci rivolgiamo ai medici che ogni giorno devono trattare patologie di cui non si spiegano l'origine. Aprite gli occhi, per favore.

COMITATO STOP SCIE FIRENZE

Fonte: ilcielosufirenze


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