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lunedì 1 dicembre 2014

Caronia: il sindaco ritiene che i roghi siano dovuti ad esperimenti militari

A differenza della stragrande maggioranza dei media ufficiali, riteniamo doveroso dar spazio all’odissea che stanno vivendo gli abitanti di Canneto di Caronia (Messina). Reputiamo che gli incendi ed altri fenomeni all’apparenza inspiegabili siano il fulcro di operazioni cruciali, anche se per lo più ignorate. Per ora, una sola osservazione: dopo che la frazione di Caronia è stata sgomberata, i roghi continuano: è la conferma che erano insinuazioni calunniose quelle di chi accusava i residenti di essere dei piromani.



Palermo. Potrebbero essere gli esperimenti militari la causa dei misteriosi incendi che, dal 2004, sgomentano gli abitanti di Canneto di Caronia (Messina). Ad asserirlo, ai microfoni di “Restate scomodi”, programma trasmesso da Radio Uno dal lunedì al venerdì alle 15:30, è il sindaco di Caronia, Calogero Beringheli. Beringheli ha affermato di essere in possesso di una relazione riservata, preparata da una commissione scientifica incaricata di studiare il fenomeno.

“Lo studio - spiega il primo cittadino - rivela che fra le ipotesi più probabili delle combustioni bisogna annoverare proprio la sperimentazione di armi che diversi stati starebbero usando. Noi vogliamo sapere quali sono questi paesi. Tutto è fermo dal 2007, i monitoraggi sono stati interrotti, la commissione ha proposto alla Protezione civile di potenziare la rete dei sensori. Noi vogliamo sapere che cosa sta accadendo”.

Gli incendi, cominciati nel 2004, sono ripresi qualche mese addietro dopo una pausa. Il sindaco di recente è stato costretto ad ordinare lo sgombero delle case dei 148 abitanti della frazione. “Finché non saranno state individuate le cause - afferma Beringheli - la popolazione sgomberata non tornerà nelle abitazioni”.

Oltre ai roghi altri strani fenomeni hanno interessato la zona: dallo moria di alcune specie ittiche ai danni subiti da un elicottero della Protezione civile che sorvolava la frazione.

“A mio parere, lo Stato sa se ci sono esperimenti in corso – chiosa il sindaco - Lo Stato o qualche istituzione sa ed è assurdo che non sia stato comunicato nulla”.


Fonte: lasicilia.it




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martedì 12 agosto 2014

Canneto di Caronia (Sicilia) e Bitlis (Turchia): quale collegamento?


Canneto è una frazione di Caronia, in provincia di Messina. E’ salita alla ribalta della cronaca dal 19 febbraio 2004, per via di strani fenomeni di combustione: contatori ed oggetti contenenti parti metalliche prendevano fuoco senza alcuna ragione apparente. I fenomeni, protrattisi nel tempo, hanno causato anche un parziale allontanamento di alcuni abitanti dalle proprie case ed hanno dato una sinistra rinomanza alla piccola località.

Il 10 maggio 2005 fu istituito Il Gruppo Interistituzionale per l'osservazione dei fenomeni con ordinanza emergenziale della Protezione civile n.3428. L’iniziativa prevedeva una collaborazione tra Stato italiano e Regione Sicilia, anche nello stanziamento di fondi. Secondo l’équipe, diretta dal professor Francesco Mantegna Venerando, Canneto di Caronia "era stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata che dovrebbe raggiungere una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt" (pari a quella prodotta da circa dieci centrali nucleari). A questo gruppo partecipò anche il professor Clarbruno Vedruccio, laureato in Fisica ed Ingegneria elettronica negli Stati Uniti, già collaboratore dell’Istituto di Fisica dell’atmosfera del C.N.R. a Bologna e docente di Metodologia della ricerca all’Università di Urbino.



Dei roghi si interessò pure il mitico C.I.C.A.P. che tentò di insabbiare, insinuando che erano stati gli abitanti della frazione ad aver appiccato le fiamme.
Il 24 giugno 2008 in seguito ad ulteriori indagini per opera dei periti nominati, il caso fu archiviato dalla Procura di Mistretta. La conclusione dei consulenti fu che si trattò di fiamme libere e di mano umana (sic!!!).

Tuttavia il 17 luglio 2014 il problema ha ricominciato a manifestarsi. Non solo! Curiosamente eventi come quelli ripresi a Canneto sono occorsi e stanno accadendo nella città di Bitlis in Turchia, nel quartiere di Mehmet Eli Bakir. Qui in alcune abitazioni scoppiano incendi per autocombustione. I residenti riferiscono di fuochi spontanei di divani, tappeti, armadi, letti e piumoni, ma anche di danni agli elettrodomestici. Il tutto è stato documentato da una rete televisiva turca.

Che cosa collega Caronia a Bitlis e qual è la causa degli accadimenrti? Entrambe le località sono situate a 38 gradi latitudine Nord. L’ipotesi più accreditata è riconducibile, come abbiamo scritto in altre occasioni, all’uso di armi elettromagnetiche: molti aspetti, però, rimangono ancora enigmatici e bisognerà ancora indagare. Tra l’altro malfunzionamenti di apparati elettronici ed incendi si registrano anche in altre località siciliane, ad esempio nella galleria di Tremonzelli.

Comunque l’archiviazione della Procura di cui sopra ci sembra un modus operandi molto significativo: quando non si riesce a disinformare, si occulta.

Fonte: ansu



Canneto di Caronia: ritorna l’incubo degli incendi che divampano senza causa apparente

Da alcune settimane sono ricominciati i roghi a Canneto di Caronia (Messina): anche se i media nazionali scrivono che l’origine degli incendi è, a tutt’oggi, ignota, non saremo molto lontani dalla verità, se vedremo nel fenomeno la conseguenza dell’uso di armi a microonde. L’imminente implementazione del M.U.O.S. a Niscemi forse gioca il suo ruolo nello… scottante problema.

E’ emergenza a Canneto di Caronia (Messina), dove gli incendi misteriosi proseguono senza sosta. Negli ultimi giorni gli episodi si sono moltiplicati e la gente è atterrita. Perciò il sindaco Calogero Beringheli, con un’ordinanza comunale, ha disposto di sgomberare gli appartamenti in cui si sono divampati i roghi, ma la psicosi (sic) sembra solo all’inizio, tanto che anche i vicini di casa che abitano poco distanti delle abitazioni sgomberate hanno preso armi e bagagli e si sono trasferiti altrove.

L’ultimo episodio è avvenuto lunedì 21 luglio, quando una mansarda ha preso fuoco e le fiamme in pochi istanti hanno avvolto tutto l’appartamento. Tre persone sono anche rimaste intossicate, mentre cercavano di spegnere il fuoco. Un altro rogo era divampato alcuni giorni prima, quando un materasso e alcuni mobili si erano incendiati senza una ragione. Non solo! Cavi e quadri elettrici, televisori, frigoriferi… tutti bruciati, senza che nessuno abbia mai scoperto la causa. Nei prossimi giorni in paese dovrebbe arrivare una squadra di tecnici per capire che cosa sta accadendo.

Fra il 2004 e il 2005 Canneto era stata già interessata da roghi “inspiegabili” che avevano portato la frazione in cui vivono poco più di duecento persone al centro della ribalta nazionale. Indagini, ispezioni, sopralluoghi, ma alla fine tutto era stato insabbiato e adesso le combustioni spontanee sono ricominciate.

Fonte: resapubblica


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