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venerdì 15 gennaio 2010

L'invasione degli ultradroni (articolo di Antonio Mazzeo)

Pubblichiamo un meticoloso articolo di Antonio Mazzeo tratto dal blog Scienzamarcia dell'amico Corrado Penna. Il testo verte sui droni, i velivoli senza pilota, ufficialmente impiegati per scopi di "difesa", ma che in realtà rientrano in un programma di militarizzazione, un piano che coinvolge moltissime nazioni. I droni, come è noto, sono usati sia per la sorveglianza sia soprattutto per le irrorazioni clandestine. Sovente questi modelli di aeromobili sono scorti, fotografati e ripresi mentre sorvolano pericolosamente, a bassa o a bassissima quota, i centri abitati. Da sottolineare almeno due aspetti: l'enorme e vergognoso spreco di risorse finanziarie per acquistare aerei da guerra nonché i rischi per l'ordinaria navigazione, giacché questi droni incrociano anche a quote coincidenti con quelle dei velivoli civili durante le fasi di discesa o salita ed anche alle quote di volo convenzionali.


È destinato a crescere enormemente il numero dei velivoli senza pilota (U.A.V.) in dotazione alle forze armate internazionali. Per questo i principali paesi N.A.T.O. sono impegnati in una frenetica ricerca di spazi aerei dove i nuovi sistemi possano volare senza interferire con le rotte civili e militari. In Spagna, per ospitare gli aerei senza pilota dell’aeronautica nazionale e di quelli dell’agenzia spaziale statunitense N.A.S.A., dopo anni di studi e simulazioni è stata scelta una piccola località della Galizia, Trasmiras, sfuggita sino ad oggi al passaggio in quota dei velivoli ed 80 chilometri distante dall’aeroporto di Vigo. Per poi scongiurare pesanti restrizioni al traffico aereo, il governo Zapatero ha ritirato la candidatura di Zaragoza come principale base d’appoggio in Europa per i nuovi U.A.V. della N.A.T.O.

In Italia, invece, impera la deregulation e già nei prossimi mesi i piloti delle compagnie aeree dovranno stare attenti a non incrociare i micidiali velivoli senza pilota delle forze armate italiane e statunitensi. Il generale Giuseppe Bernardis, sottocapo di stato maggiore dell’Aeronautica militare, ha preannunciato all’agenzia di stampa Defensenews che, entro la fine dell’anno, i nuovi velivoli “Predator B” dell’A.M.I. saranno liberi di volare in qualsiasi parte del Mediterraneo, “all’interno dello spazio nazionale e comunque fuori dal traffico regolare, a 50.000 piedi d’altitudine”. Qualcosa più di 15.000 metri dal livello del mare, ben al di sopra delle quote di crociera dei voli civili. Peccato che per volare, gli U.A.V. dovranno comunque decollare proprio da alcuni scali militari che sorgono in prossimità di grandi centri urbani ed importanti hub aeroportuali. I “Predator B” saranno installati nella base pugliese di Amendola, a metà strada tra le città di Foggia e Manfredonia, ai piedi del Gargano. Andranno a fare compagnia al gruppo di Predator di prima generazione (quelli indicati con la lettera “A”), operativi dal dicembre 2004. Insieme si contenderanno il passaggio nel “corridoio di volo” che l’aeronautica militare sta predisponendo tra la Puglia e il poligono sperimentale di Salto di Quirra in Sardegna.

“Il nostro piano è, però, quello di creare una serie di nuovi corridoi di raccordo tra la principale rotta di volo dei Predator e le basi di Sigonella e Trapani in Sicilia, l’isola di Pantelleria e Decimomannu in Sardegna”, ha aggiunto il generale Bernardis. “Il corridoio di Sigonella potrebbe essere usato pure dai velivoli senza pilota Global Hawks che saranno installati in Sicilia nell’ambito del programma N.A.T.O. Allied Ground Surveillance AGS”. Entro il 2010, nella grande base siciliana arriverà pure una squadriglia di Global Hawk dell’U.S. Air Force; nel 2012 finanche i prototipi di una versione più sofisticata di aerei senza pilota della marina militare statunitense. I ciechi strumenti di guerra saranno così gli unici veri padroni dei cieli del Mezzogiorno d’Italia. In Sicilia sovraffolleranno le piste e le rotte dei cacciabombardieri e dei giganteschi aerei cargo U.S.A. a capacità nucleare, sfrecciando a poca distanza dallo scalo di Catania-Fontanarossa, il terzo per traffico aereo in tutta Italia (più di sei milioni di passeggeri all’anno).

I Predator non sono, però, solo una grave minaccia alla sicurezza; rappresentano, infatti, l’ennesimo caso di spreco delle risorse finanziarie nazionali a favore del complesso militare industriale statunitense. Per quattro velivoli dell’ultima versione “B” prodotti dalla General Atomics Aeronautical Systems Incorporated di San Diego, California, l’Italia dovrà spendere non meno di 80 milioni di euro nei prossimi due anni. Per i cinque Predator A acquistati nel 2004, sono stati spesi invece 47,8 milioni di dollari. Dopo un incidente ad un Predator italiano durante un volo sperimentale nel deserto della California, il governo ha pensato bene di ordinare nel 2005 altri due velivoli, con un costo aggiuntivo di 14 milioni di dollari, più altri 2 milioni per equipaggiamenti vari.

I Predator sono, però, divenuti il fiore all’occhiello dell’Aeronautica militare, la prima forza aerea in Europa ad impiegare gli U.A.V. Il battesimo del fuoco è avvenuto in Iraq nel gennaio 2005, quando tre unità iniziarono ad operare dalla base di Tallil in supporto del contingente terrestre nell’ambito della missione “Antica Babilonia” (uno di essi precipitò al suolo a causa di un’avaria al motore nel maggio 2006). Lasciato il territorio iracheno, nel maggio 2007 i Predator italiani sono stati trasferiti nella base di Herat, sede del Comando regionale interforze per le operazioni in Afghanistan. Alla data del giorno 1 gennaio 2008, i velivoli senza pilota dell’A.M.I. avevano già superato le 3.000 ore di volo, 300 nello spazio aereo italiano e 2.700 nell’ambito di missioni nei teatri di guerra iracheno ed afghano. Sempre secondo quanto dichiarato dal generale Bernardis, entro la fine del 2009 tre velivoli di prima generazione previamente modificati e potenziati negli Stati Uniti d’America, saranno dislocati nuovamente ad Herat per rafforzare il dispositivo militare N.A.T.O. in Afghanistan. Poi arriveranno i quattro Predator B, progettati proprio per migliorare le capacità strategiche del velivolo bellico.

Con la nuova versione dell’aereo, cresceranno le sue dimensioni (una lunghezza di 11 metri ed un’apertura alare di 20) ed il peso massimo al decollo (oltre 4.500 chilogrammi ). Verranno sensibilmente incrementate le prestazioni del motore; la velocità massima supererà i 440 km/h, mentre quella di crociera si attesterà intorno ai 400, valori tre volte superiori a quelli del Predator A. L’autonomia di volo si attesterà tra le 24 e le 40 ore, a secondo del carico trasportato, ad una quota di più di 15.200 metri. L’incremento delle dimensioni e delle prestazioni dell’U.A.V. si rifletterà ovviamente sul carico di armamento trasportabile. Si tratterà di circa 1.360 chilogrammi di nuovi sofisticati sistemi di morte come i missili Hellfire, le bombe a guida laser Gbu-12 Paveway II e le Gbu-38 Jdam (Joint direct attack munition) a guida G.p.s. Si spiega così come mai il Predator di prima generazione sia costato 3,2 milioni di dollari ad esemplare, mentre con la versione B si supereranno gli 8 milioni di dollari.

“Il Predator B si presenta come un velivolo multiruolo in grado di unire una grande autonomia (per una persistenza sul campo di battaglia significativa) a un’elevata velocità di transizione (per colpire tempestivamente eventuali bersagli di opportunità), con una suite completa di sensori ognitempo, con un altrettanto completa dotazione di sistemi d’arma e con sistemi di guida, controllo e distribuzione dei dati affidabili”, annunciano entusiasti gli analisti del ministero della "Difesa". “Il velivolo è in grado di fornire immagini ed informazioni in ogni condizione di tempo, di giorno e di notte e con un’elevata precisione. Resta poi inalterata la possibilità di imbarcare altri tipi di carichi per missioni specifiche quali sistemi Sigint/Esm (Signal intelligence - Electronic support measures) o apparati per le comunicazioni. Le sue elevate prestazioni lo rendono un valido strumento d’intelligence in grado di evadere i normali compiti bellici, rivelandosi anche un efficace mezzo da impiegare nell’ambito dell’attività diretta all’antiterrorismo ed alla sorveglianza del fenomeno dell’immigrazione clandestina”.

Per acquisire e condurre le operazioni aeree con velivoli “Predator”, lil giorno 1 marzo 2002 è stato costituito il Gruppo Velivoli Teleguidati dell’A.M.I. (poi significativamente denominato “Le Streghe”). Il Gruppo è stato assegnato al 32° Stormo di Amendola, uno dei più importanti reparti strategici delle forze armate italiane. Alle dipendenze del 32° Stormo c’è, infatti, il 13° Gruppo C.B.R. (cacciabombardieri e ricognitori), reparto assegnato direttamente alla N.A.T.O. e dotato dei caccia italo-brasiliani AM-X e AMX-T. Dalla base di Amendola partirono buona parte dei raid italiani contro obiettivi civili e militari in Serbia e Kosovo nella guerra contro Milosevic del 1999. I velivoli del 32° Stormo impiegarono centinaia di bombe israeliane IR “Opher” a guida all’infrarosso e le Mk 82 a caduta libera, nonché un imprecisato numero di missili SA-2 Guideline, SA-3 Goa ed SA-6 Gainful.

Dopo l’arrivo dei Predator, l’aeroporto di Amendola è divenuto pure il centro sperimentale dei velivoli senza pilota “Sky-X”, prodotti da Alenia Aeronautica (gruppo Finmeccanica). Una campagna voli dei nuovi A.U.V. è stata sviluppata lo scorso anno nello spazio aereo dello scalo pugliese, con tanto di simulazioni di rifornimento in quota dei prototipi.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì 22 dicembre 2009

Copenhagen: la truffa del riscaldamento globale

Si è svolto a Copenhagen, dal 7 al 18 dicembre, il vertice sul clima. Al summit hanno partecipato i potenti, anzi i prepotenti della Terra, per continuare a recitare l'ignobile farsa del riscaldamento globale causato dal biossido di carbonio. I bugiardi, sostenuti nelle loro dichiarazioni ed iniziative da "ambientalisti" collusi o ingenui, affermano che occorre ridurre le emissioni di gas serra, se si intende salvare il pianeta dagli sconvolgimenti climatici. Come sempre il biossido di carbonio, gas che determina un lievissimo effetto atmosfera e che è indispensabile alla vita, viene demonizzato, mentre non si accenna neppure alle vere fonti di inquinamento. Quali sono le effettive cause dei disastri ambientali e dell'aumento di patologie? Le onde elettromagnetiche, il benzene nei carburanti (sostanza cancerogena), i veleni diffusi con le scie chimiche (dal bario all'alluminio, dal torio radioattivo al litio e via discorrendo), l'uranio impoverito, le nanoparticelle degli inceneritori, i pesticidi usati in agricoltura, il fluoro nei dentifrici... Pseudo-scienziati e pupazzi della politica cianciano di riscaldamento globale, ma, ad esempio, non citano mai il biossido di zolfo, composto chimico diffuso clandestinamente tramite gli aerei (militari e civili) e che determina un effetto serra decine di volte superiore a quello del biossido di carbonio.

A che cosa serve dunque la gigantesca pagliacciata di Copenhagen? Non certo a salvare la Terra ed i suoi abitanti da catastrofi climatiche, ma ad introdurre nuove tasse per strangolare i cittadini (vedi la futura Carbon Tax). Serve a creare sensi di colpa in una popolazione sempre più controllata. Siamo seri: Obama e gli altri burattini del governo occulto mondiale fingono di agire a favore dell'umanità, ma essi stessi attuano TUTTE le operazioni più criminali (scie chimiche in primo luogo) finalizzate alla diffusione di inquinanti per distruggere gli ecosistemi ed avvelenare le persone. Infine, gli "esperti" e le marionette dei governi glissano sul climategate, la truffa perpetrata da molti "scienziati" che sono stati colti in flagrante, mentre falsificavano statistiche e studi per propagandare la menzogna del "global warming" dovuto al biossido di carbonio.



Responsabili di queste mistificazioni sono i media di regime che fanno da cassa di risonanza delle affermazioni di “pseudoscienziati” (italiani e stranieri) e ministri dell’ambiente: i mezzi di informazione di massa manipolano l’opinione pubblica, creando pregiudizi e plasmando una “realtà” completamente finta, ma creduta vera.

Intanto, imperterriti Obama e le altre marionette ripetono le loro falsità, come dischi incantati. Non lasciamoci ingannare da questi ipocriti del clima, come Al Gore, Luca Mercalli, Mario Tozzi e tanti altri, che hanno ricavato da questa immane frode notevoli vantaggi ed una immerita popolarità da ecologisti.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì 3 dicembre 2009

Scie chimiche su Woodstock nel 1969

Woodstock è una cittadina degli Stati Uniti (stato di New York) divenuta celebre, poiché vi si svolse nel 1969 un grande festival di musica rock, divenuto simbolo dell'aggregazione giovanile. L'evento fu contraddistinto da una pioggia torrenziale che, a distanza di parecchio tempo, si scopre essere stata indotta attraverso la dispersione di composti chimici nelle nubi con il ricorso ad appositi aerei. L'acquisizione è importante, perché retrodata di parecchi lustri le operazioni clandestine di aerosol, dimostrando che le tecniche per la manipolazione del tempo erano efficaci e collaudate già alla fine degli anni '60 del XX secolo. Possiamo immaginare quali “progressi” siano stati compiuti in quarant’anni.

Importante la testimonianza di due giovani che, nell'ambito del documentario sul concerto tenutosi a Woodstock, così si esprimono: "Ho qualcosa da dire: vorrei sapere perché quei porci fascisti inseminano le nuvole. Li ho visti passare più volte nell'ultima ora, con tutto quel fumo che usciva ed inseminava le nubi. Che cos'è quella roba che viene giù? Perché i media non riportano queste cose alla gente? Si, vi dico quello che sta accadendo. Li ho visti più volte: aerei di origine sconosciuta inseminano le nuvole e provocano la pioggia!"

Ringraziamo l'amico Paso per la segnalazione.

Articolo correlato: 1969: scie chimiche su Woodstock, 2009




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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 16 ottobre 2009

Draghi e polli (articolo di Claudio Messora)

Con viva sorpresa, ieri abbiamo scoperto che Claudio Messora, recalcitrante ad occuparsi di scie tossiche, ha pubblicato un editoriale dove, pur non trattando lo spinoso tema, rimpiange i tempi in cui "il cielo era una tela azzurra senza scie bianche". Intendiamoci: Messora è uomo intelligente e se, fino ad ora, non ha affrontato l'argomento, è per il timore delle aggressioni perpetrate dai triviali disinformatori. E' chiaro che, aprendo le finestre al mattino, Messora constata lo scempio chimico. Tacere va bene, ma fingere che tutto sia normale è molto più difficile. Non so quanti lettori abbiano colto l'allusione alle chemtrails, magnetizzati da altri contenuti del testo scritto da Messora, non tutti condivisibili, ma efficacemente raggrumati in uno scenario che ricorda la sfigurata, orrida pittura di Francis Bacon. Che il blogger di Byoblu accenni alle manipolazioni atmosferiche è comunque un buon segno. E' l''indizio di un cambiamento di rotta, benché probabilmente tardivo, poiché il tempo corre inesorabile.


Mario Draghi dice che dobbiamo andare in pensione dopo.

La medicina ci fa vivere più a lungo, mentre la tecnologia fa in modo che il nostro corpo si usuri di meno. I bambini nati oggi vivranno almeno fino a cento anni. Stando così le cose, potremmo finalmente avere la possibilità di smettere di lavorare quando ancora siamo in ottima forma e abbiamo ancora trenta o quarant’anni di perfetta salute. Potremmo finalmente goderci la vita. Invece Draghi dice che, siccome la vita si allunga, allora bisogna lavorare di più.

A questo punto è evidente che il fine di ciò che comunemente viene chiamato progresso non è il benessere. Diecimila anni fa la vita durava cinque volte di meno, ma si vedeva un numero di tramonti infinitamente superiore: perfino uno al giorno, volendo. L’acqua dei fiumi si poteva bere e il cielo era una tela azzurra senza scie bianche. Si potevano raccogliere i funghi senza tesserino, si poteva girare il mondo senza respingimenti alle frontiere - Maroni non era ancora nato – e c’era sempre qualcosa di utile da fare e da poter offrire in cambio di cibo, cure e protezione. Non serviva niente di più e niente di meno.

Che cos’abbiamo ottenuto diecimila anni dopo? I nostri figli vivranno cento anni ma lavoreranno fino a novantanove. La fatica stessa sarà scissa dalle finalità di produzione cui è applicata, cosicché un uomo sarà il corrispondente di un cavallo vapore nel cilindro di un motore a scoppio. I fiumi attraverseranno le nostre città come vene varicose dalle pareti incrostate di colesterolo, come tubi di scarico mefitici e velenosi, come intestini che veicolano liquami e composti chimici. Il cielo somiglierà sempre di più al filtro di un’aspirapolvere dopo l’utilizzo di una domestica eccessivamente zelante. L’atmosfera diverrà calda, maleodorante e irrespirabile come l’aria intrappolata sotto alle coperte quando la pancia vi riversa il suo fiato nauseabondo. Le case diverranno sempre più piccole, le camere più claustrofobiche, gli schermi che proiettano una vita immaginaria sempre più larghi, la fantasia sempre più fervida per soddisfare il richiamo ancestrale verso un mondo primordiale fatto di atavici istinti di cui si sono persi ricordo e significato.

Non stiamo aumentando la durata della vita, ma quella della morte.

Come le galline in una batteria di polli, che devono solo essere spremute fino all’ultimo uovo. Come i bovini in un allevamento di carni da macello, che devono solo crescere fino a quando il cervello non verrà loro aspirato. Come le pecore, che devono solo essere tosate fino all’ultima ciocca di vello.

Così noi… che per Draghi dobbiamo solo lavorare, fino all’ultima rata del mutuo.

Leggi qui l'articolo pubblicato su Byoblu.



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mercoledì 23 settembre 2009

Il gallio nelle scie chimiche (articolo di Kimberly Dawley)


Pubblichiamo un breve articolo di Kimberly Dawley, tratto da Rense.com. Lo studio, che abbiamo integrato con notizie tratte da una pubblicazione scientifica, si riferisce alla presenza di gallio rilevato, insieme con molti altri elementi, in seguito ad analisi condotte a Phoenix, Arizona, città pesantemente bersagliata dagli aerei della morte. E’ palese che le alte concentrazioni di gallio nell’atmosfera si possono spiegare solo con la dispersione deliberata di elementi e composti chimici, nell’àmbito della criminale operazione di avvelenamento del pianeta e dei suoi abitanti. Ringraziamo [***] per la segnalazione.


Recenti analisi dell’aria hanno consentito di determinare la presenza di gallio in alte concentrazioni. E’ veramente difficile trovare il gallio nell’aria, metallo usato in numerose e singolari applicazioni.

“Il gallio è un elemento chimico il cui simbolo è Ga. Metallo bianco argenteo, molle e fragile, è, con il cesio ed il mercurio, tra i pochi metalli allo stato liquido a temperatura ambiente; si trova combinato nella blenda e si ottiene per elettrolisi da soluzioni alcaline dei suoi sali; viene ricavato come sottoprodotto dalla produzione industriale dell’alluminio, dalla bauxite e, in minor quantità, dall’estrazione dello zinco. Chimicamente è un elemento abbastanza reattivo. Nei composti è generalmente presente con numero di ossidazione +3 e, in questo stato, mostra analogia con l’alluminio. Tra i composti si ricordano il fosfuro di gallio (GaP), l’arseniuro di gallio (GaAs) e l’antimoniuro di gallio (GaSb), che appartengono alla classe dei semiconduttori e che, per le loro caratteristiche elettriche, hanno trovato importanti impieghi nei dispositivi elettronici. Allo stato elementare, il gallio viene usato in vece del mercurio, per la fabbricazione di termometri per elevate temperature (superiori ai 500° C)”. (Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, s.v. gallio)

Come componente dei semiconduttori, l’arseniuro di gallio è impiegato negli strumenti optoelettronici (soprattutto diodi laser e diodi ad alta emissione di luce). Piccole quantità di arseniuro di gallio sono adoperate nelle industrie dei microprocessori ultraveloci e per i pre-amplificatori a microonde a basso rumore di fondo.

Il gallio è usato anche nei transistors e nella tecnologia dei satelliti. I rovers di Marte e parecchi satelliti impiegano una tripla giunzione di arseniuro di gallio su celle di germanio. Questo metallo è anche adoperato nei pannelli solari di nuova generazione, poiché è più efficiente del silicio. Può essere usato anche nella produzione di specchi molti brillanti.

Sono in corso delle ricerche per stabilire se si possa ricorrere al gallio per combattere infezioni batteriche come quelle che causano la fibrosi cistica. Sembra che sia in grado di interferire con batteri, come lo pseudomonas e di causarne la morte.

Un altro impiego è relativo all’individuazione dei neutrini. Probabilmente la più grossa quantità di gallio puro che sia stata raccolta in una singola apparecchiatura è presente nel telescopio usato nel quadro del SAGEexperiment, nell’osservatorio dei neutrini sito a Baksan, in Russia. Questa apparecchiatura contiene circa 57 tonnellate di gallio liquido.

Sebbene non sia considerato tossico, le ricerche sul gallio sono ancora interlocutorie. Alcune fonti suggeriscono che un’esposizione prolungata possa causare dermatiti.



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sabato 22 agosto 2009

Scie chimiche sul quotidiano "La gazzetta del Sud" (articolo di Corrado Penna)

Il 30 luglio del 2009 sul quotidiano locale "La Gazzetta del Sud", uno dei giornali più diffusi nell'estremo sud d'Italia (e sicuramente il più diffuso nella provincia di Messina), è comparso un articolo sulle scie chimiche (a firma di E.C.), intitolato Taormina: Avvistata la "chemtrail" - A distanza di un anno si ripete il fenomeno delle scie chimiche. Un altro segnale che la reale esistenza del fenomeno scie chimiche (in inglese chemtrails) è difficile da nascondere.

In tale articolo si afferma correttamente che, dal 1996, le scie chimiche sono divenute un'emergenza a livello mondiale e che si pensa che esse siano causa tanto della siccità quanto di danni alla salute umana.

Nell'articolo viene riportato correttamente anche che "si tratta di scie tossiche che appaiono al di sotto dei 4 mila metri circa di quota, rilasciate non da aerei civili, ma da veivoli non identificati, verosimilmente militari, che per scopi ignoti starebbero provando a modificare il clima terrestre".

Si segnala poi che un reticolo di scie chimiche ha eliminato alcuni cumuli in arrivo sulla costiera ionica della Sicilia, lasciando sotto di sé "una sorta di nebbia biancastra".

Alla fine dell'articolo viene riportata la dichiarazione del
Centro Ufologico Siciliano (che si occupa da tempo del fenomeno delle scie chimiche) secondo il quale "la prova evidente che non si tratta di una normale scia di condensa rilasciata da aerei di linea, starebbe nel fatto che la sua traccia è visibile solo in prossimità della zona di cancellazione, ma non era presente lungo la traiettoria dell'aereo né prima né dopo il suo passaggio". In effetti i meteorologi, pur di giustificare in qualche modo il "fenomeno" delle scie interrotte, si arrampicano sugli specchi, senza nemmeno preoccuparsi di contraddirsi a vicenda.

In questo articolo viene, però, affermato che si sarebbe avvistata una formazione di scie chimiche ad un anno di distanza da un precedente avvistamento nella stessa zona, come se il rilascio di scie chimiche in Sicilia avvenisse una volta l'anno. Di certo non si può chiedere ad un quotidiano di larga diffusione di riportare tutta la verità a propsito di un fenomeno sul quale vige un segreto di stato, però, essendo stato personalmente in Sicilia la scorsa estate, posso testimoniare che, nonostante il caldo torrido, persino a luglio ed agosto si osservavano scie persistenti per ore, scie evidentemente chimiche rilasciate quasi quotidianamente in piena luce (appena una o due al giorno oltre a qualche rara scia "evanescente" prodotta da aerei che volavano a quote ridicolmente basse e quindi sicuramente chimiche anch'esse).

Un avvistamento degno di nota è stato quello di una scia rilasciata esattamente lungo la costa ove si trovavano i bagnanti, scia generata solo lungo alcuni chilometri della costa tirrenica, ma che non era presente né durante l'avvicinamento né durante l'allontanamento dell'aereo, la classica scia interrotta che non può certo derivare da un fenomeno di condensa. Quella scia è rimasta in cielo addiritttura 6 ore prima di dileguarsi e l'aereo volava decisamente basso: col caldo torrido dell'estate siciliana ci vuole un bel coraggio a pensare che quella fosse una "scia di condensa di vapore acqueo". La velenosa irrorazione degli ignari turisti é avvenuta intorno alle 11 di mattina (orario di punta per chi vuole farsi il bagno) sulla riviera della zona di Patti, in provincia di Messina.

Per altro nel periodo che sono stato in Sicilia ho osservato i seguenti fenomeni:

a) di giorno passavano al massimo 2 o 4 aerei, quasi sempre con scia; quelli che non rilasciavano scia erano visibilmente aerei militari che volavano a quote ancora più basse e con un suono assordante;

b) la notte, al contrario, ne passava uno ogni 15 minuti, il che significa un traffico aereo notturno maggiore di quello diurno secondo un rapporto di 16 a 1 (un aumento del 1600%), evidentemente dovuto agli aerei della morte che irrorano massicciamente ed occultamente durante le ore notturne;

c) all'alba spesso era visibile (benché ormai in dissolvimento) una ragnatela di scie persistenti rilasciate nelle ore notturne dai suddetti aerei.

In ultimo, faccio notare che, sebbene le mie osservazioni siano state eseguite sulla costa tirrenica della Sicilia, sono arrivato e ripartito in aereo da Catania dove ho potuto osservare il rilascio di scie chimiche persistenti in entrambe le circostanze anche su quella zona. Ne posso concludere che anche in Sicilia il rilascio di scie chimiche è quotidiano e non certo occasionale.


Leggi qui l'articolo sul blog di Corrado Penna.



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martedì 11 agosto 2009

Clima: la sospetta "sensibilità" dei militari

Pubblichiamo un trafiletto tratto dal sito dell’A.N.S.A., circa l’interesse dei militari statunitensi per i cosiddetti “cambiamenti climatici”. Il breve articolo si commenta da sé: è una delle ormai numerose ed oblique ammissioni che le forze armate statunitensi sono dentro fino al collo nella catastrofica operazione “scie chimiche”. E’ cosi che si deve leggere questa “sensibilità” per il problema, dietro la quale si nasconde il pluridecennale coinvolgimento dell'esercito a stelle e strisce (e non solo!) in attività di distruzione della biosfera, sempre con il pretesto di mitigare il global warming.

(A.N.S.A.) - WASHINGTON, 9 agosto 2009 - Il cambiamento climatico (sic) pone sfide così potenti che sarà necessario coinvolgere anche le forze militari, sostengono esperti statunitensi. Alcune fonti dell'"intelligence" militare hanno, per la prima volta, reso noti i risultati di simulazioni compiute dal Pentagono per studiare l'”effetto serra”. (correttamente, “effetto atmosfera”, n.d.r.) In base agli scenari realisticamente futuribili, gli Stati Uniti stanno pensando di coinvolgere le forze armate, perché il cambiamento climatico avrà effetti diretti sulla sicurezza di ampie zone del pianeta.


Leggi qui la notizia riportata sul sito dell’A.N.S.A. Abbiamo corretto gli strafalcioni di un testo scritto in modo tanto barbaro da sembrare uscito dalla penna di Kattivix.





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mercoledì 5 agosto 2009

L'incredibile carriera di Pier Luigi Torreggiani (riosaeba): dalla taverna alla Sorbona

Sagace introduzione di Kattivix (Heidi, la guardia svizzera)

"Purtroppo il pregio e il difetto della Rete è che dà voce a tutti, dagli esperti ai ciarlatani. Comunque anche la Tv è pericolosa e sto pensando a trasmissioni che propongono al pubblico tesi assurde, senza il minimo di (sic) fondamento scentifico (sic).

Ho notato che in molti forum o nei commenti ci sono sia coloro che cercano di agomentare (sic) con prove e documenti, spesso con link, e altri che hanno un atteggiamento più isterico e che vogliono solo confermare la loro visione del mondo. C’è poi anche un problema deontologico per i giornalisti: quando si accorgono di un errore, possono fare i furbi e cambiare l’articolo, cancellando frasi o dati sbagliati, senza avvertire il lettore.

Quella delle scie bianche lasciate dagli aerei che non sono tutte innocue e che sarebbero lasciate (sic, si sentiranno sole...) da aerei militari americani, camuffati da aerei di linea, e contengono sostanze chimiche fatte (sic) per uccidere 4 miliardi di persone o per imporre le coltivazioni geneticamente modificate o per altri scopi altrettanto nefasti. Ho consultato alcuni piloti ed esperti (sic). Il responso? Una panzana
".


Pier Luigi Torreggiani, un eccelso geologo che si nascondeva dietro il rutilante nickname di riosaeba, è uscito dell'anonimato. Grazie alla sua vanagloria, dopo aver disseminato vari significativi indizi, simili alle briciole di Pollicino, ha infine mostrato le sue credenziali e disvelato i suoi augusti nome e cognome. Infatti qualche settimana or sono, con giustificato orgoglio, il divino scienziato si vantò di aver conseguito un premio di laurea (secondo ex aequo) con un collega. Ecco quindi il suo nome e cognome pubblicati ad imperitura memoria, sul sito dell'ordine dei geologi dell'Emilia Romagna. Colui, con la sua vera laurea, è veramente tra gli insigni vincitori (quale profonda emozione!) del "Premio di Laurea "Gianfranco Bruzzi", edizione 2009" .

Bella Immortal, Scienza ai trionfi avvezza, scrivi anche questo, allegrati, ché più superba altezza al divin Paolo, giammai non si chinò.

Di seguito il tonitruante curriculum del torreggiante Torregiani, per chi intenda abbeverarsi alla sua scienza e qualche breve, ma luminoso esempio del suo lucido intelletto.


Pier Luigi Torreggiani, profilo dell'Autore

Ciambellano degli innumerevoli tremori chimici del comitato Banfer enemy, nemico dei (sic) sciachimisti e di tutti gli inetti che non usano il cervello ma il loro pene per pensare. Vero Geologo con VERA laurea sudata con VERO sudore e non con Photoshop.

Sarebbe bello poterli vedere dietro al gabbio ma le autorità li considera ancora poco degni di interesse, non fanno ancora abbastanza danno. Ho provato a parlarne con un mio amico dell’Arma (i Carabinieri n.d.r.), gli ho fatto leggere qualche cosa ma, oltre che a conoscerli già di fama e tacciati per poco meno che venditori di acqua colorata, l’Arma non da tanta importanza. E ha anche ragione, anche se in parte, loro hanno preoccupazioni ben maggiori che star dietro a due vecchi,tristi e ignoranti venditori di fantasia. Per fortuna che sono veramente pochi in Italia a credere a queste fanfaronate, quasi 200 persone iscritte al Comitato Tankerenemy (che non esiste ufficialmente) e altri pochi disgraziati, il più delle volte complessati, sclerati, megalomani, maniaci di protagonismo, repressi, amanti di film di fantascienza.

Pier Luigi Torreggiani

L’ultimo commento di nonciclopedia è mio:

Esiste un curioso legame tra telemetri, geometri e architetti: la presenza materiale simultanea di tutti e tre nello stesso universo è statisticamente impossibile. Se un geometra compare in un video con un telemetro, uno dei due svanisce o viene teletrasportato in un altro universo. Un geometra e un architetto possono coesistere nello stesso universo, a patto di usare un sofisticato arnese rettiliano chiamato photoshop. Un geometra, un architetto un telemetro e questo marchingegno superano l’orizzonte degli eventi dove ogni cosa può accadere ed è vera, producendo un’inflazione di stronzate a catena.

Pier Luigi Torreggiani

Posted luglio 23, 2009 at 10:37 PM

Eh si, ma cosa ci vuoi fare, prima o poi doveva capitare. Lui sarà contento, per lo meno quello dai, non possiamo prenderlo sempre per il culo, qualche soddisfazione dovrà pure averla anche lui!
Pelato.
Disoccupato.
Cazzeggiatore.
Alle spalle del fratello che pure lui, poveretto, è preso per il culo da tutti, anche da dei ragazzini delle superiori.
Alle spalle dello Stato.
Photoshopparo incallito.
Furbetto.
E la lista continua.Non sono offese, è la realtà.


Pier Luigi Torreggiani

27 luglio 2009

Geoingegneria.

Geoingegneria.

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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 24 luglio 2009

History Channel: documentario sulle scie chimiche

Domani il canale History Channel manderà in onda un documentario sulle scie chimiche (That's Impossible - Weather Warfare) intese come strumento per la guerra climatica e meteorologica. Nel programma sono intervistati il giornalista canadese William Thomas, il ricercatore indipendente statunitense, Jerry Smith, e Nick Pope, britannico, ex segretario dell'ufficio preposto alla raccolta di segnalazioni di avvistamenti U.F.O. presso la Royal air force. Sebbene il documento si inoltri solo nella prima infernale bolgia delle scie tossiche, relativa appunto alla possibilità di intervenire sui fenomeni atmosferici per causare alluvioni, nubifragi, siccità, per potenziare e dirigere gli uragani etc., si può considerare un passo avanti nell'informazione, anche perché finalmente viene superato il tabù linguistico che induce ancora alcuni tremebondi studiosi ad usare la forviante espressione "scie di condensazione persistenti" (persistent contrails): infatti finalmente si adopera il termine "chemtrails". Né, pur ricordando che altri ed assai più sinistri sono gli scopi delle scie chimiche, si possono dimenticare i disastri, con vittime umane, provocati dalla geo-ingegneria: rovinosi incendi (vedi Piromani con le ali), inondazioni, temperature torride, danni agli ecosistemi.

Ringraziamo la gentillissima Dottoressa Staninger per la segnalazione.





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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 17 luglio 2009

24 ore

Il blog "Straker: a great survivor", nacque nel luglio 2006 (sono tre anni esatti oggi) con lo scopo di raccontare umilmente quello che i media asserviti non dicono. Nel mare infinito dei blogs, il blog di Straker rappresenta obiettivamente un granello di sabbia nel deserto di menzogne, ma era doveroso tentare di contrastare l'imperante disinformazione che, soprattutto in questo paese, ha avuto modo di attecchire come un mostruoso parassita, grazie all'acquiescienza di giornalisti e networks, in gran parte di proprietà degli stessi personaggi che ci governano.

Quel 17 luglio 2006 non mi sarei mai aspettato che un giorno sarei divenuto un problema. Scopro, infatti, che il mio blog è stato sottoposto ad uno scrupoloso esame per opera del Comando generale dei Carabinieri, durato addirittura 22 ore e 58 minuti. Molto probabilmente tutto il materiale contenuto nella pagina personale è stato ricopiato, stampato ed archiviato da solerti militari che si sono avvicendati in almeno due turni, come si evince dai logs delle visite al sito.

Lo scopo di tutto ciò? Provate ad indovinare...

Non è una novità se il sottoscritto è uno dei principali "responsabili", insieme con il fratello e pochi altri coraggiosi ricercatori indipendenti, dell'uscita dall'ambito Internet della "questione scie chimiche". Il problema ha scavalcato i confini della Rete grazie ad alcune mie/nostre apparizioni in televisione e grazie anche a numerose conferenze in giro per l'Italia.

E' chiaro quindi che Rosario Marcianò (Straker) è divenuto un ostacolo e, dopo il fallimento degli innumerevoli tentativi di discredito ad opera di agenti incaricati di danneggiare la mia immagine e quindi di ridurre la questione chemtrails ad una semplice leggenda metropolitana collegata a pazzi paranoici, resta solo un'opzione, se si vuole escludere, almeno per ora, l'eliminazione fisica. [1] Questa opzione è un classico nelle regie occulte di stato e consiste nel neutralizzare il soggetto scomodo con un'indagine su un qualsivoglia reato infamante perfettamente inventato. Probabilmente, concludo, si sta tentando di aprire un fascicolo sul sottoscritto che non abbia assolutamente alcuna attinenza con le scie chimiche, in modo tale che la magistratura possa agire, senza particolari imbarazzi ed impedimenti: in questo progetto i Carabinieri svolgono un più o meno inconsapevole compito.

E' amaro constatare che, dopo aver eseguito esposti alla magistratura ed anche segnalato di persona (presso il comando del N.O.E. di Genova) le attività clandestine di aerosol, siano proprio i Carabinieri stessi ad aver probabilmente avuto l'incarico (da parte di chi?) di trovare materiale penalmente utile a rendermi, una volta per tutte, inoffensivo.

Le mie conclusioni sono dettate da esagerata fantasia? Lo escludo, anche se mi piacerebbe sbagliarmi. Non penso, però, che il Comando generale dei Carabinieri sia particolarmente interessato ad un anonimo blog per "studiare" e documentarsi sulle verità che i media ufficiali censurano, come, ad esempio, gli autoattentati del giorno 11 settembre 2001 oppure sul danno dei vaccini o ancora sulla chemioterapia. Dubito fortemente che il motivo sia questo.

Dobbiamo aspettarci quindi un colpo di scena? Marcianò finirà sui giornali accusato di un reato del tutto inventato alla bisogna? Volendo citare una frase di Paolo Attivissimo, il famigerato capofila della disinformazione in Italia, la questione scie chimiche "sta mietendo vittime anche a livello governativo e questo è pericoloso per noi tutti".

Visti i precedenti nella storia di questo paese, non sarebbe poi così impossibile chiudere i giochi attraverso l'ultima opzione valida prima dell'eliminazione fisica dell'avversario.



[1] Nei paesi cosidetti "democratici" vige una regola: riportare l'ordine attraverso la diffusione di notizie distorte, ma abilmente congegnate, in tal modo da apparire realistiche. In principal modo, si mira a delegittimare il nemico del sistema (colui che esce dal gregge) attraverso il discredito e la diffamazione. In un paese "democratico" si preferisce non eliminare fisicamente l'avversario, ma renderlo innocuo, dandogli del pazzo psicopatico, meglio ancora se ladro, disonesto, paranoico etc. Questo è il principale obiettivo del disinformatore, al quale non mancano mezzi e risorse, oltre che denaro. Chi paga costoro? Lo stato. Chi li gestisce? I servizi segreti "deviati".


Nel libro "Colpo di Stato: manuale pratico", di Edward Luttwak, esperto militare nonché consigliere di Ronald Reagan, superconservatore e militarista, leggiamo:

"Ogni individuo che si oppone dovrà operare in isolamento. Quindi dobbiamo fare ogni sforzo per sopprimere quel genere di notizie. Se qualche resistenza compare, dobbiamo SOTTOLINEARE CON FORZA CHE ESSA VIENE DA INDIVIDUI ISOLATI, OSTINATI, MAL INFORMATI E DISONESTI, che non sono affiliati a nessun gruppo o partito importante. Il lavoro costante sul tema dell'isolamento farà APPARIRE LA RESISTENZA INUTILE E PERICOLOSA".

"Faremo uso di SELEZIONE adatta di FRASI SGRADEVOLI (per esempio ANTI-AMERICANISMO ANTI-SEMITISMO... oppure, aggiungo io, 'SCIACHIMISTA, termine dispregiativo coniato da Paolo Attivissimo') anche se il loro significato è stato oscurato dal loro normale uso costante e deliberato, esse restano utili come indicatori del nostro impeccabile nazionalismo".



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giovedì 14 maggio 2009

Disinformatori allo sbando: Paolo Attivissimo e lo spam di disturbo

Le e-mails con provenienze false del peyoteAbsit uniuria verbis

Nella prima serata del 13 maggio 2009 il nostro account di posta elettronica comincia ad essere bombardato da decine di mails al secondo che, nell'arco di pochi minuti, divengono alcune migliaia. Un sistema automatico invia alla casella di Tanker enemy messaggi che, in apparenza, provengono dal nostro stesso indirizzo e-mail. Ovviamente si tratta di un ridicolo mezzuccio cui sono ricorsi i soliti noti e, in questo caso, si palesano attraverso un famigerato nickname sul Web: il peyote, alias canarinomannaro. E' un losco individuo, probabilmente un dipendente statale molto particolare che arrotonda lo stipendio, partecipando alle missioni di sabotaggio del suo guru Paolo Attivissimo, insieme con un gruppo di esaltati sempre pronti all'azione, pur di disinformare con il denaro dei contribuenti.

I dettagli di una e-mail regolareEcco perché con certi deficienti non si può e non si deve avere alcun contraddittorio. Per convincere il radioamatore con nominativo IZ2CPT ad interrompere l'invio di spam, l'ho dovuto [ qui ] avvertire che stavo inoltrando (in automatico) le sue mail spazzatura al grande capo (Paolo Attivissimo). Dopo qualche minuto, come ben immaginabile, non appena dall'ISP I.N.P.S. il peyote ha letto il messaggio, le mails hanno smesso di arrivare. Peccato però che Attivissimo ne avesse già ricevute migliaia. Qui si può dare uno sguardo al "lavoro" dello stupido canarinomannaro alias il peyote.

Attivissimo incoraggia certi metodi (si ricordi il sondaggio truccato sul blog di Maurizio Decollanz), con la differenza che, quando gli va male, finge di non saperne nulla ed anzi si atteggia a vittima, accusando il Comitato Tanker enemy di essere lo spammer. Queste azioni di disturbo del peyote, nico murdock, kattivix, acarterminator, axlman (Alessandro, l'agente di Perugia) e soci appartengono al modus operandi di Heidi, la guardia svizzera. Purtroppo per loro, un po' alla volta, acquisiamo le varie identità di codesti scribacchini che, un domani, inseriremo nel corposo esposto per genocidio di massa, disastro ambientale e favoreggiamento per opera di ben identificati personaggi. Coraggio, avanti il prossimo.




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martedì 24 febbraio 2009

Non vedo, non sento, ma sparlo

Diligite iustitiam qui iudicatis terram.

Chiunque sia dotato di raziocinio e sia soprattutto animato da onestà intellettuale nonché morale non può negare l'esistenza di un grave fenomeno come quello rappresentato dalle chemtrails e da H.A.A.R.P.

Eppure è un fiorire continuo di nuovi disinformatori, occultatori della verità, i quali con estrema improntitudine negano l'evidenza ed accusano i ricercatori seri di ogni possibile reato, compreso il procurato allarme. Non sono forse essi, piuttosto, responsabili di reato penale come il favoreggiamento? Non a caso questi individui non sono mai operai, massaie, contadini, ma sono sempre ed immancabilmente bioingegneri, geologi, atronomi, astrofisici, informatici, esperti in robotica, militari, piloti.



Un fulgido esempio è la "new entry" nello squallido panorama della disinformazione e della campagna di discredito operata da componenti del C.I.C.A.P., da militari, dai servizi. Ci riferiamo all'egregio dottor Francesco Contini, ingegnere aeronautico, che giunge a dar man forte agli ansimanti Massimo della Schiava (geologo), Gianni Comoretto (astrofisico - C.I.C.A.P.), Michele Galloni (geologo), Riccardo Cassinis (robotica wireless - Univ. Brescia), Paolo Attivissimo etc.

Sito dei Verdi Toscana - Francesco Contini scrive il 23/02/09 alle 19:08 (i commenti tra parentesi quadra sono nostri)...

Qui si sta cercando di dare credito ad una teoria (sic) che é stata ampiamente non solo smentita, ma anche ridicolizzata da parte dei suoi stessi sostenitori. [Da chi? Dall'ex D.J. Paolo Attivissimo?] Non si può uscirsene (sic) dicendo di voler aprire un dibattito, l’ennesimo, quando molti si sono adoperati con tantissima pazienza [La pazienza è rappresentata dagli insulti?] nel dialogare con queste persone che sostengono misteriosi piani di governo mondiale e non si arrendono nemmeno di fronte all’evidenza [L'evidenza mostra l'opposto di quanto vuol far credere Lei, esimio dottore], ma complice la loro ignoranza in materia oltre che la cattiva fede di alcuni palesi imbrogli messi in campo, continuano a propugnare posizioni insostenibili [Da quale pulpito!]. Ne è esempio lo stesso articolo scritto qui, dove si citano due fantomatiche “condizioni” per la formazione di scie di condensa, condizioni assolutamente risibili, perché la formazione di scie di condensa dipende da una serie di parametri non immediatamente valutabili, e non soltanto dalla temperatura o dall’umidità relativa.

["Le scie di condensazione sono delle nuvole di forma lineare prodotte a volte dagli scarichi dei motori degli aerei. La combinazione dell'alta umidità con le basse temperature, che esistono alle altitudini di crociera degli aerei, favoriscono la formazione delle scie di condensa. Le scie di condensa sono composte primariamente da acqua sotto forma di cristalli di ghiaccio e non sono pericolose per la salute umana". (U.S. Air Force)

"L'immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e, quindi, la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell'aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%". (Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l'U.A.I. (Unione Astrofili Italiani) - Gremese Editore "2006" pag 86)

"Una scia di condensazione consiste fondamentalmente di vapore acqueo (immesso nell’atmosfera dagli scarichi caldi di un motore) in quantità sufficiente a saturare, una volta a contatto con l’aria fredda d’alta quota, e condensarsi momentaneamente in cristalli di ghiaccio o goccioline d’acqua. Di norma le scie di condensazione si formano soltanto dagli 8.000 metri in su, con temperature inferiori ai -40 °C ed umidità relative non inferiori al 70%. Le scie di condensazione si dissipano mediamente in una cinquantina di secondi, o al massimo qualche minuto." (E.P.A.)]

Tutte queste considerazioni, e non mi dilungo oltre in merito, sono ampiamente a disposizione del pubblico, anche in Rete, e gratuitamente consultabili. [C.I.C.A.P., Attivissimo? N.A.S.A.? C.N.R.?]. Prima di dare credito a qualcuno che dice che i governanti stanno avvelenando la popolazione mondiale, affermazioni ricordo che sono passibili di denuncia penale come è giusto che sia, converrebbe informarsi almeno un pochino in merito, soprattutto in casi come questo nei quali informarsi è semplicissimo. [Infatti noi ci siamo informati e Le ricordo che Lei, come altri, invece incorre nel favoreggiamento. Chi meglio di Lei può saperlo?]

Se non altro il dubbio sulla serietà dei signori “sciachimisti” dovrebbe sorgere semplicemente dal fatto che sentono la necessità di falsificare alcuni video, oppure riportano affermazioni campate in aria, oppure decontestualizzate e mischiate in maniera da sostenere la loro strampalata teoria. [Il termine "sciachimista" è offensivo e settario. Come possiamo definirla noi? Disinformatore è sufficiente o sarebbe opportuno definirla in modo ancora più efficace? Gravissima la sua gratuita accusa, Dottor Contini, perché, come abbiamo dimostrato, sono stati i Suoi sodali a falsificare dei libri! Vuole accusare di ciò anche il senatore Kucinich e tutti gli scienziati che hanno assodato, in modo inoppugnabile, che le scie chimiche esitono e sono nocive? Vuole coinvolgere nella Sua requisitoria anche i parlamentari italiani che hanno presentato delle interrogazioni parlamentari, con cognizione di causa?]

Ripeto, le vicende descritte non sono nuove, sono state smontate (sic) in ogni loro parte, è stato fatto un lavoro sistematico e faticoso di informazione a riguardo [Ora le asciughiamo il sudore dalla fronte?], sono state dimostrate manomissioni di video [questa è un'affermazione non veritiera di cui Lei si assume la responsabilità], ci sono innumerevoli pubblicazioni scientifiche che descrivono il fenomeno delle contrails [pubblicazioni di parte e quindi prive di obiettività e scientificità], e non si può pretendere di nuovo di riaprire il “dibattito” senza che chi per diversi mesi, o anni, ha avuto a che fare con queste castronerie non perda almeno un pochino la pazienza [Siamo noi che abbiamo perso la pazienza, ci permetta, nel dover leggere certe menzogne propalate da gente incompetente ed in perfetta malafede].

Non esibisco i miei titoli di studio confidando nella forza dell’evidenza. [Apprezziamo la Sua modestia]



Bell'esempio che fornisce ai cittadini, Dottor Contini. Noi le rispondiamo con questo video, che vale più di mille parole e La sfido a dimostrare che si tratta di un falso o che quelle riprese il giorno 21 febbraio 2009 su Sanremo erano innocue contrails di normali aerei di linea. Dimostri, in un sussulto di dignità, che la vera giustizia è sempre sinonimo di verità, altrimenti taccia. Non calpesti il diritto più di quanto già non lo sia.


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giovedì 16 ottobre 2008

Ringraziamenti e segnalazioni

Intendiamo ringraziare i gentilissimi lettori che hanno offerto il loro contributo per il telemetro, strumento ormai ordinato e che attendiamo di ricevere.

Vogliamo segnalare il dossier sulle scie chimiche realizzato dall’infaticabile Corrado Penna di Scienza marcia e menzogna globale. E' una corposa ed analitica ricerca che, a differenza del guazzabuglio partorito dal C.I.C.A.P., è stato elaborato sulla base di un rigoroso metodo scientifico. Consigliamo di leggere e stampare il documento idoneo ad un'esauriente divulgazione del problema.

Infine ci preme, nell'ambito della correlazione tra U.F.O. e scie chimiche, (vedi, ad esempio, Cilindro "sciante", 2008), riportare la notizia, pubblicata sul sito Segni dal cielo dell’amico Massimo Fratini, dell'avvistamento relativo ad un sigaro in un cielo tramato di scie tossiche. Lo straordinario avvistamento è avvenuto a Ciampedie di Val di Fassa, nel Trentino, il 10 agosto 2008: la fotografia è stata esaminata dal Professor Sebastiano di Gennaro dell'U.S.A.C. ed è risultato che è stato ripreso un oggetto solido. Pare proprio che l'istantanea sia autentica: l'analisi dei pixel dell'O.V.N.I., raffrontati con quelli degli altri oggetti immortalati (cumuli, scie...) depone a favore della genuinità dell'immagine.


UPDATE del 23 novembre 2008

La fattura d'acquisto del telemetro.



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