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giovedì 21 aprile 2011

E’ imminente il crollo di Babilonia la Grande?

"Lasciati prendere per mano dal bambino di Betlemme, non temere, fidati di lui, la forza vivificante della sua luce ti incoraggia ad impegnarti nell’edificazione di un Nuovo ordine mondiale." Papa Benedetto XVI

Un nostro amico e collaboratore ha evidenziato che in una delle lame appartenenti alle "Illuminati cards", è raffigurata probabilmente la Chiesa di S. Agnese, tempio su cui intervenne Francesco Castelli (Bissone, Canton Ticino, 1559 – Roma, 1667) noto come Borromini. Alla Chiesa di S. Agnese in Piazza Navona, Borromini lavorò tra il 1652 ed il 1655.

Il favore incontrato presso papa Innocenzo X gli aveva, infatti, aperto le porte per alcuni prestigiosi incarichi, tra cui l'assunzione del cantiere della chiesa di Sant'Agnese in Piazza Navona, incarico da cui fu sollevato nel 1657, dopo la morte del papa ed un parziale crollo dell'edificio, fatti avvenuti due anni prima, per cui perse il suo lavoro, prima che esso fosse terminato. Il nuovo papa, Alessandro VII, ed il principe Camillo Pamphili richiamarono Carlo Rainaldi, che portò a termine i lavori senza, però, apportare modifiche sostanziali al progetto borrominiano.

Con la chiesa di Sant'Agnese in Agone, Borromini capovolse il progetto originario di Girolamo Rainaldi (e di suo figlio Carlo Rainaldi), che prevedeva l'ingresso principale in Via di Santa Maria dell'Anima. La facciata fu ampliata per includere alcune parti dell'attiguo palazzo Pamphili, guadagnando così dello spazio per le due torri campanarie, ciascuna delle quali ha un orologio, come in San Pietro: uno per l'ora di Roma, l'altro per il tempo ultramontano, ossia l'ora europea. Inoltre trasformò la pianta da una croce greca in un ottagono sfondato da cappelle alternate a larghi pilastri; su un alto tamburo si innesta la cupola.

Bisogna ammettere che, a differenza delle immagini raffigurate nelle altre carte, il disegno dell’”arcano” in oggetto è piuttosto stilizzato ed alquanto rozzo, tuttavia si riconoscono nella raffigurazione due campanili. Nella Chiesa di Sant’Agnese le due torri connotano l’inconfondibile stile del Borromini. Le costruzioni presentano il secondo ordine animato da colonne doppie il cui sensibile aggetto è contrastato da rientranze: gli elementi architettonici sono sormontati da un architrave dal perimetro ellittico spezzato. La cupola delle torri ha pianta dal profilo irregolare.

La somiglianza dunque tra la carta, in cui non è disegnata la cupola, e le torri non è notevole. Vengono, però, in mente le voci circa un terremoto che dovrebbe colpire Roma il giorno 11 maggio 2011. Sono previsioni, attribuite da alcuni a Raffaele Bendandi, ma che i portavoce del ricercatore faentino hanno recisamente smentito.

Bendandi o non Bendanti, terremoti artificiali o naturali, è inquietante che la lama delinei un edificio che crolla, accompagnato dalla didascalia "Earthquake projector". La dicitura si riferisce in maniera esplicita ad un’arma sismica, tratteggiata in un marchingegno attorniato da cerchi concentrici (onde soniche?). In basso è riprodotto il grafico di un sismografo…

Certo, qualora veramente le élites oscure intendessero scatenare un terremoto a Roma, bisognerebbe porsi la classica domanda: Cui prodest?

Scrive Revolution Harry nell’articolo “Tutte le strade portano a Babilonia” (Roma, n.d.r.): “ E’ possibile che il Vaticano sia in procinto di rivelare sé stesso: il Vaticano stesso sarà distrutto in un cataclisma da 'Fine dei Tempi' che vedrà il centro del potere spirituale spostarsi a Gerusalemme. Questo sarà ancora il sistema babilonese, ma in una nuova veste ‘spirituale’, la cui forma exoterica sarà probabilmente qualche variante degli attuali insegnamenti New age”.

Si tratta di una mera speculazione: nondimeno è vero che sono stati elaborati piani volti ad espellere Ebrei ed Islamici dalla Palestina per innalzare a Nazareth una mastodontica croce, segnacolo di conquista per opera di una setta universale (cattolica) fondata su un culto solo all'apparenza cristiano. Fantasie? Congetture del tutto illogiche? E’ ingenuo cercare una logica nelle menti di psicopatici, autori di un evento come il 911, tanto atroce quanto inimmaginabile, prima che accadesse.

Ricordiamo che la F.E.M.A., in questo periodo, sta compiendo strane operazioni (stoccaggio di scorte alimentari, bare, esercitazioni...) in vista di un'emergenza. Forse il governo segreto ha scelto come prossimo bersaglio gli Stati Uniti?

Incrociamo le dita.





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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 22 gennaio 2010

Il vaso di Pandora

Pubblichiamo un estratto da un articolo elaborato dal Professor Alessio Di Benedetto, il maggiore esperto di H.A.A.R.P. in Italia. Come è noto, alcuni ricercatori hanno attribuito a H.A.A.R.P., quindi ad emissioni elettromagnetiche artificiali, il sisma che ha colpito il 12 gennaio scorso lo stato di Haiti e soprattutto la popolosa capitale Port Au Prince. E' ancora prematuro addivenire ad una conclusione, ma vari indizi raccolti dagli scienziati indipendenti e la conoscenza del potere distruttivo che connota H.A.A.R.P. inducono ad ipotizzare che il disastroso terremoto sia stato scatenato con micidiali armi tettoniche. Il Professor Di Benedetto pare propendere per l'artificialità del fenomeno tellurico. E' anche possibile che i sismi di questi ultimi anni siano stati provocati da una sinergia tra situazioni naturali (presenza di fratture, slittamenti tettonici, fenomeni di subsidenza...) e sollecitazioni esterne (armi tettoniche) che hanno determinato il cedimento delle faglie con le tragiche conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.

La scienziata indipendente, esperta in Fisica delle alte energie, Elisabeth Rauscher, avverte che si stanno artificialmente irradiando “energie spaventose all’interno di una configurazione molecolare estremamente delicata” qual è la ionosfera, una sorta di bolla di sapone che si muove a mulinello intorno alla superficie terrestre. Un foro sufficientemente grande potrebbe farla scoppiare. La
Dottoressa Rosalie Bertell denuncia che “gli scienziati militari statunitensi si stanno occupando dei sistemi meteorologici come potenziale arma. Le metodologie comprendono l’aumento delle tempeste e la deviazione delle correnti di vapore dell’atmosfera terrestre allo scopo di causare siccità o inondazioni mirate…”

Anche il fisico Daniel Winter (Waynesville, North Carolina) puntualizza che le emissioni ad alta frequenza potrebbero unirsi con le pulsazioni ad onde lunghe presenti nella griglia terrestre (la magnetosfera n.d.r.) e causare effetti non previsti e collaterali alla “danza della vita nella biosfera”. Le emissioni in Gigawatt (miliardi di W) del Centro H.A.A.R.P. incideranno un lungo taglio sulla ionosfera come un coltello a microonde. H.A.A.R.P. potrebbe far vibrare ogni corda armonica di Gaia con frequenze discordanti. Questi rumorosi impulsi scombussoleranno le linee di flusso geomagnetico, distruggendo le bioinformazioni che mettono in risonanza le corde della vita, predisponendo ogni cosa alla malattia ed alla morte. Due dei maggiori oppositori al sistema globale di distruzione di massa H.A.A.R.P., gli scienziati indipendenti Begich e Manning, autori del libro Angels don’t play this H.A.A.R.P. Advances in Tesla Technologies, avvertono che addizionare energia al substrato ambientale potrebbe avere effetti molto vasti, indefinibili ed incontrollabili.
[...]

Essi affermano, senza mezzi termini, che il genere umano ha già aggiunto sostanziali quantità di energia elettromagnetica nel suo ambiente, senza aver la benché minima idea di che cosa potrebbe essere la massa critica o il punto del non ritorno. Stiamo per imbarcarci in un altro assurdo esperimento sull’energia che sguinzaglierà un nuovo e terrificante assortimento di demoni dal vaso di Pandora.

Già il consigliere della sicurezza nazionale del presidente Carter, Brzezinski, metteva sull’avviso che una società, dominata da un gruppo elitario (Brzezinski appartiene alla stessa élite, n.d.r.) e non ostacolato dalle restrizioni tradizionali dei valori liberali, non esiterebbe ad usare le tecniche più moderne per influenzare il comportamento pubblico e tenere la società sotto stretta sorveglianza e controllo. È del resto un fatto ormai assodato che la U. S. Air Force punti sui sistemi elettromagnetici (E.M.) e sulle armi vibrazionali per produrre scompiglio psicologico, distorsione percettiva o disorientamento, per annullare da una parte le capacità di combattimento del nemico e dall’altra accrescere le potenzialità paranormali di altri. Come conferma il geofisico Gordon Macdonald, bombardamenti elettronici prodotti artificialmente produrrebbero pannelli o vortici magnetici in determinate zone terrestri che potrebbero danneggiare seriamente le funzioni cerebrali d’intere popolazioni. Tra le ripercussioni fisiche ricordiamo le seguenti: dolori articolari, mal di testa, vertigini, bruciore agli occhi, nausea, affaticamento, difficoltà respiratorie, allergie, asma, disordini circolatori e cardiaci (infarti che aumentano di circa il 50%), caduta della capacità reattiva, embolie polmonari e trombosi... A livello psicologico, le onde H.A.A.R.P. provocano squilibrio emozionale, irritazione, avversione alla vita, al lavoro ed alla scuola, insicurezza, ansia e depressione (specialmente tra i 40-50 anni), tendenza al suicidio (aumentata del 20% negli ultimi tempi, un milione di morti all’anno specialmente tra i giovani), tossicodipendenza ed omicidi.



H.A.A.R.P. ha la capacità, lavorando in collaborazione con lo Spacelab, di produrre energie elevatissime, paragonabili alla bomba atomica e può provocare distruzioni epocali e di massa in qualsiasi parte della Terra. Naturalmente il programma può modificare l’ambiente vibrazionale naturale e scatenare inondazioni, uragani e terremoti di qualsiasi entità. Eppure esso sarà “venduto e spacciato” al pubblico come un’arma di difesa, ossia lo “Scudo stellare” o addirittura di studio sull’Aurora Boreale (Alice nel paese delle meraviglie)! La stampa straniera e gli stati occidentali hanno comunque denunciato che il piano antimissile e di laser orbitali “Joint Vision 2020” è estremamente pericoloso: il suo fine è il dominio degli U.S.A. su tutto il mondo.


Qui il sito del Professor Alessio Di Benedetto.




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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 29 novembre 2009

Fenomeni gravitazionali, onde a bassa frequenza, esperimenti militari e terremoti: dagli studi di Bendandi alla fisica iperdimensionale (ultima parte)

Dopo averlo studiato a fondo, nel 1931 Bendandi affidò all'Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole. In seguito riuscì a pubblicare il saggio "Un principio fondamentale dell’Universo", in cui descrive la sua teoria. Nel 1972 l'astronomo statunitense Wood e nel 1976 l'astronomo britannico Smith ripresero il metodo elaborato dal Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, migliorando l'analisi ed i risultati. Anche il terremoto del Friuli del 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente Bendandi cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano. Bendandi preannunciò una scossa di terremoto devastante per la città di Roma ed aree limitrofe per il giorno 11 maggio 2011, ed un altro sisma di dimensioni ancora più apocalittiche per tra il 5-6 aprile 2012, quando parecchie scosse di terremoto colpiranno a macchia di leopardo tutta la Terra.

Tra i vari ricercatori che hanno aperto nuove strade nell’ambito della fisica iperdimensionale, costruendo modelli simili tra loro, è, per quanto mi consta solo Thomas Bearden ad aver correttamente sottolineato che queste conoscenze di frontiera sono appannaggio da tempo dei militari. I militari sono presto passati dalla padronanza teorica della fisica eterica alle applicazioni per la modificazione climatica e meteorologica, ma chi può scartare la congettura che sofisticate tecnologie non siano impiegate pure per influire su fenomeni solari e planetari? Bearden cita le cosiddette “armi scalari”, mentre la scienziata statunitense Rosalie Bertell chiama in causa energie elettromagnetiche, tra cui emissioni a bassa frequenza, in grado, minando gli equilibri tettonici, di provocare disastrosi terremoti. Anche Bendandi considera i disturbi a bassa frequenza come uno dei prodromi di un sisma. E’ risaputo che molti animali odono questi infrasuoni: dal loro comportamento si potrebbe quindi desumere l’imminenza di una scossa. Sappiamo anche che i sistemi H.A.A.R.P. irradiano onde a bassa frequenza; inoltre molti movimenti tellurici di questi ultimi anni sono stati preannunciati da archi chimici legati alla diffusione di metalli elettroconduttivi in atmosfera. Sono in gioco per lo meno energie elettromagnetiche che agiscono sulle ionosfera.

Recentemente la N.A.S.A. ha ammesso la connessione tra terremoti e ionosfera. “La N.A.S.A. scende in campo con un annuncio rivoluzionario sulle previsioni sismiche. Secondo Stuart Eves, che lavora presso l'agenzia statunitense, vi sarebbe sempre una stretta correlazione tra i terremoti che superano il quinto grado della Scala Richter e particolari perturbazioni che avvengono nell’atmosfera più alta, la ionosfera.

'Perturbazioni nella ionosfera si possono verificare quando le faglie terrestri, ossia le fratture il cui movimento genera i sismi, raggiungono punti di elevata tensione e creano correnti interne nella crosta terrestre che possono interessare l’atmosfera. Queste correnti sono troppo deboli per essere captate vicino alla superficie della Terra, ma in quota dove anche le più piccole perturbazioni elettriche influenzano le molecole ionizzate dell’alta atmosfera, creano delle alterazioni rilevabili dai satelliti', ha spiegato Eves. Il ricercatore avrebbe dimostrato che in almeno undici casi di forti sismi tali manifestazioni si sarebbero evidenziate da due a quatro giorni prima del sisma. Alcuni geofisici tuttavia, non credono a quando sostiene Eves, in quanto ritengono che le alterazioni della ionosfera siano frequenti e che, al momento, sia difficile identificare quelle imputabili davvero ad un sisma, piuttosto che ad altre cause. Il geofisico ha raccolto in una ricerca tutte le possibili cause di terremoti che sono stati prodotte dall’uomo. Ebbene, ogni anno sono centinaia i sismi prodotti dalle attività umane. La maggior parte di essi, per fortuna, non è rilevata dalle persone, perché così deboli da essere percepibili solo dagli strumenti. In alcuni casi, però, i sismi raggiungono intensità anche molto elevate. In un'occasione, ad esempio, un sisma provocato dall’uomo ha raggiunto il 7.3 della Scala Richter. Christian Klose, della Columbia's Lamont-Doherty Earth Observatory (Stati Uniti), ha classificato le sei attività dell’uomo che più di altre provocano sismi.

La prima è la costruzione di dighe, i cui invasi agendo sulle pareti delle montagne producono spinte tali da provocare terremoti, la seconda è la costruzione di grandi edifici, quelli che superano i 5-600 metri d’altezza, la terza è l’immissione di liquidi in profondità, la quarta è l’estrazione dei gas dal sottosuolo ed è proprio in un caso del genere che si è prodotto il sisma più grave, in Uzbekistan. La quinta è l’immissione di gas in profondità, come quando si immette biossido di carbonio per sottrarlo dall’atmosfera. Infine la sesta causa è legata allo sfruttamento di giacimenti di carbone o di altri minerali, allorché si devono aprire grandi miniere a cielo aperto".

A queste cause se ne può aggiungere un'altra: H.A.A.R.P. H.A.A.R.P., infatti, spinge in alto la ionosfera: il successivo rimbalzo verso il basso provoca i sismi. Questo fenomeno è spiegato nel documentario di History Channel dedicato ad armi elettrodinamiche e chemtrails ed intitolato Weather warfare. E’ un fenomeno illustrato da esimi scienziati: dalle loro dissertazioni traspaiono i risvolti militari di vari interventi sul clima e sugli equilibri naturali.

Leggi qui la seconda parte.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì 15 ottobre 2009

Fenomeni gravitazionali, onde a bassa frequenza e terremoti: dagli studi di Raffaele Bendandi alla fisica iperdimensionale

L'aspetto più innovativo delle indagini eseguite da Bendandi è il nesso tra attività solare e sismi, tra attività solare e comportamento di uomini ed animali.

Per quanto riguarda l'attrazione gravitazionale della nostra stella, della luna e dei pianeti, siamo inclini a ritenere che Bendandi enfatizzasse una forza quale la gravitazione. A tutt'oggi, tra le forze fondamentali dell'universo, quella gravitazionale appare la più arcana, non essendo mediata, a differenza delle altre, da particelle. E' stata ventilata l'ipotesi dell'esistenza dei gravitoni, particelle “messaggere” della gravitazione, ma tali corpuscoli non stati sperimentalmente rilevati. La teoria gravitazionale classica si deve ad Isaac Newton ed è per questo motivo definita anche legge di Newton. "Essa è enunciata nel modo seguente: due corpi si attraggono in ragione diretta al prodotto delle masse ed in ragione inversa al quadrato delle distanze. La teoria gravitazionale classica non riesce a spiegare alcuni fenomeni cosmici, lascia insoluto il problema relativo all'origine delle forze di attrazione e quello dell'analogia formale tra campo di gravitazione e campi elettromagnetici. Albert Einstein elaborò una nuova teoria gravitazionale in cui quella classica rientra come caso particolare... Per Einstein le azioni gravitazionali non sono più istantanee, ma si propagano con la velocità della luce e tale velocità diminuisce quanto più ci si avvicina alla massa. Le prove sperimentali della teoria gravitazionale relativistica sono tuttora oggetto di discussione, poiché non sono accettate da tutti come dimostrazioni definitive della validità della teoria".(J. Gribbin)

E', come si nota, questione complessa e controversa che, in questa sede, non occorre approfondire. [1] Qui mi limito a ricordare che alcune incongruenze della fisica relativistica potrebbero essere risolte, reintroducendo il concetto di etere: in fondo, il campo quantistico, che è un medium continuo presente in ogni dove nello spazio, ricorda l'etere. Le particelle, in tale contesto, sono condensazioni locali del campo, concentrazioni di energia temporanee. Il "vuoto" quindi non è vuoto, essendo simile ad un oceano ribollente di energia. Scrive Thirring: "Il campo esiste sempre e dappertutto, non può essere eliminato. Esso è il veicolo di tutti i fenomeni materiali. E' il 'vuoto' dal quale il protone crea il mesone pi greco. L'esistere ed il dissolversi delle particelle sono forme di moto del campo”. Perfetto: l'etere, espulso dalla porta con l'esperimento di Michelson e Morley, rientra dalla finestra sotto forma di 'vacuum'.

Recentemente l'ingegnere Maurice Cotterel, esperto della civiltà Maya, è approdato a conclusioni simili a quelle del faentino, pur probabilmente senza conoscere gli studi dell’italiano Bendandi. Cotterel afferma che il Sole emette dodici tipi di radiazioni durante l’anno ed il fenomeno crea dodici tipi di campo elettromagnetico che influiscono sui bioritmi e sulla secrezione di melatonina. Inoltre le macchie solari favoriscono la proliferazione dei virus influenzali e squilibri psicologici. Come si può constatare, l’ingegnere statunitense ha individuato effetti identici dovuti all’attività solare a quelli identificati da Bendandi. Cotterel ritiene che nel 3313 a.C., anno in cui cominciò il Quinto sole dei Maya e che corrisponde alla “nascita di Venere”, il campo magnetico del nostro astro si rovesciò ed il pianeta ciprigno invertì la rotazione del suo asse.

L’obiezione che viene di solito mossa a Bendandi è la seguente: il Sole, i pianeti e la Luna non possono esercitare un’azione tale da scatenare sismi sulla terra, essendo l’interazione gravitazionale molto debole. Se, però, con Bearden, Haramein e molti altri, ipotizziamo l’esistenza di un etere iperdimensionale, si comprende come pianeti quali Giove e Saturno possano influire sul Sole e sugli altri globi. Questo perché, stando a vari scienziati, Saturno e Giove possiedono quasi tutto il momento angolare (circa il 99 per cento) del sistema solare. Haramein rammenta che le equazioni di Einstein non comprendono né il momento angolare-torsione né l’effetto Coriolis. Escludendo la torsione dall’universo (tutto ruota nel cosmo, dalle galassie, agli astri, dai pianeti agli elettroni), si perde una notevole quantità di energia che i corpi celesti irradiano nel vacuum. Così, reintroducendo l’etere, si sopperirebbe al deficit energetico collegato all’estrema debolezza dell’azione gravitazionale: tra l’altro, Pierluigi Ighina sosteneva che la scienza accademica non aveva compreso la gravità.


[1] In questa sede non è importante discutere le falle della teoria attribuita erroneamente ad Einstein né soffermarsi sulla teoria dell'universo elettrico cui sarà dedicato spazio in altre occasioni.


Leggi qui la prima parte.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 2 ottobre 2009

Fenomeni gravitazionali, onde a bassa frequenza, esperimenti militari e terremoti: dagli studi di Bendandi alla fisica iperdimensionale (prima parte)

Gli studi compiuti dallo statunitense Jim Berkland e dal faentino Raffaele Bendandi possono offrire un contributo alla comprensione dei fenomeni tellurici. Cristiano Fidani, nel suo articolo intitolato Raffaele Bendandi (1893-1979), fornisce delle informazioni che, correlate ai dati acquisiti su H.A.A.R.P., scie chimiche e nuove frontiere della fisica, consentono di delineare un quadro più articolato, includente sia manifestazioni naturali sia artificiali. Riporto un ampio stralcio del testo elaborato da Fidani, per enuclearne addentellati collegabili all'attualità ed a nuovi indirizzi di ricerca.

"Terremoti, maree e comportamento degli animali sono gli argomenti di un libro pubblicato all'inizio di quest'anno dalla giornalista Cal Orey. Il titolo del libro è The man who predicts earthquakes, Jim Berkland, maverik geologist', 2006. Alla domanda se sono prevedibili i terremoti l'autrice risponde che Jim Berkland sta sperimentando con successo un metodo di previsione da circa 30 anni.

Berkland è un geologo statunitense di San Jose, California, che ha avuto il coraggio di portare avanti una serie di osservazioni sulle congiunzioni luni-solari, lo smarrimento di animali domestici ed i terremoti, nonostante lo scetticismo dei colleghi. Dalle sue osservazioni ha potuto appurare che, durante l'anno, è possibile individuare delle "finestre temporali" entro le quali è molto probabile che si verifichino forti terremoti. Queste "finestre" sono determinate dall'allineamento Sole-Terra-Luna in concomitanza con la posizione del nostro satellite in prossimità del perigeo. Ciò capita da due a cinque volte l'anno. L'epicentro dell'evento è, invece, individuato attraverso il monitoraggio degli animali domestici scomparsi, con l'aiuto degli annunci dei quotidiani locali.

Già negli anni '20 un sismologo italiano tentò delle previsioni, ricorrendo alla forza di marea. Si tratta del faentino Raffaele Bendandi (1893-1979). Bendandi scrisse un primo libro che pubblicò completamente a sue spese nel luglio 1931. Tale libro, intitolato 'Un principio fondamentale dell'universo' era dedicato all'attività solare e conteneva il primo caposaldo su cui egli basava le sue ricerche, il ciclo undecennale che venne interpretato come un battimento delle sollecitazioni mareali prodotte dai pianeti che ruotavano attorno al Sole.

La variabilità delle altre stelle venne spiegata attraverso lo stesso principio e descritta in un secondo volume ancora inedito. Essendo anche il fenomeno sismico inquadrabile sotto lo stesso ragionamento, nella situazione di non poter divulgare le previsioni dei terremoti, Raffaele Bendandi volle probabilmente fissare un primo principio che, se apprezzato, gli avrebbe permesso di far riconsiderare le sue previsioni. Nello studio dei terremoti si occupò del fenomeno delle variazioni di inclinazione del terreno e degli effetti dei moti planetari sui movimenti della crosta terrestre. Strettamente legato a questi fu lo studio della migrazione della posizione del polo. La soluzione dell'enigma del ciclo undecennale solare costituì uno dei suoi maggiori argomenti, assieme a quello delle stelle variabili.

Bendandi ipotizzò anche l'esistenza di cinque nuovi pianeti: quattro extra-nettuniani ed uno situato fra il Sole e Mercurio. L'esistenza dei primi quattro fu dedotta dall'osservazione dei terremoti, mentre quella dell'ultimo dall'attività solare [...] Dopo la Seconda guerra mondiale, attraverso una bussola ed alcuni radio ricevitori su onda corta, ma probabilmente anche prima attraverso strumenti per la ricetrasmissione radio-telegrafica, realizzò osservazioni sistematiche delle interferenze elettromagnetiche che accompagnavano le tempeste solari e che, qualche volta, sembravano essere associate ai terremoti. Anche Jim Berkland, come riportato nel libro di Cal Orey, considera la manifestazione delle anomalie elettromagnetiche, le variazioni del campo magnetico terrestre e gli altri disturbi a bassa frequenza come quei segnali che gli animali sono in grado di percepire prima di un terremoto e che li spinge ad abbandonare l'area interessata dall'evento.

Raffaele Bendandi fu uno dei primi a riconoscere tali anomalie come responsabili di strani effetti sugli esseri viventi. Dal 1950 inaugurò, infatti, un nuovo genere di osservazioni sull'aumento di aggressività delle forme influenzali e sulla recrudescenza della criminalità, legate all'attività solare. Si servì delle scoperte di Giorgio Piccardi (1895-1972) per giustificare l'effetto dei vari tipi di radiazioni solari sulle forme viventi. Introdusse un nuovo genere di previsioni meteorologiche e compì utili osservazioni sulle esplosioni nelle miniere, ma, soprattutto, comprese tutti questi argomenti in un quadro più ampio che egli chiamò "crisi cosmica".

L'attività di pochi scienziati è paragonabile a quella di Raffaele Bendandi, innanzitutto per i risultati ottenuti, cioè per i contributi alla previsione dei terremoti, dell'attività solare e delle 'crisi cosmiche'".

Nota: le fonti del presente articolo saranno indicate in calce all'ultima parte.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

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