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giovedì 30 settembre 2010

Nel bosco e nel sottobosco della disinformazione

Abyssus abyssum invocat.

Un vecchio detto recita: "Non svegliare il can che dorme". Non è mia abitudine soffiare sul fuoco, ma mi vedo costretto, dopo diverse settimane, ad affrontare una questione della quale non avrei voluto occuparmi e questo semplicemente, poiché ritengo che a certe beghe di bassa lega vada anteposta la discusione di problemi reali.

Fatto sta che, incalzato dagli eventi (mi riferisco all’articolo del 29/9/2010 a firma Tom Bosco “Storie di Stra(ker)ordinaria follia”), ritengo doveroso puntualizzare alcuni aspetti della controversia scatenatasi nel mese di settembre 2010, in seguito alla segnalazione di un lettore (il 28 agosto), il quale ci informò (legittamamente) della presenza di un noto disinformatore, tale Gucumatz sul forum di Nexus. Tale individuo era già presente sulla Rete in altri forum e conosciuto (scoprii successivamente) tra i fruitori del forum di Luogocomune.net come Francesco Grassi, esponente del famigerato C.I.C.A.P.

Edotto sul fatto che, addirittura, tale Gucumatz sembrava pure ricoprire la funzione di "moderatore" [ screenshot ], mi affrettai ad inviare una email a Tom Bosco, direttore della rivista Nexus e quindi responsabile del forum annesso al sito web. Nel messaggio gli chiesi se ne sapeva qualcosa.

Bosco mi rispose in tempi brevi, chiarendo che non ne era informato, ma che comunque, dato che loro linea editoriale era imperniata sulla libertà di vedute e sul libero scambio di opinioni, Gucumatz sarebbe rimasto al suo posto.

Tom Bosco: "È possibile, dato che non seguo il forum (non ne ho mai il tempo!) e lo stesso viene gestito da Andrea Rampado, che ci legge in copia. Va detto che il forum di NEXUS è di natura decisamente atipica (sai bene quale sia la mia posizione al riguardo, eppure vi sono alcuni moderatori di posizione "scettica" riguardo alle scie chimiche): non esiste una posizione prestabilita sugli argomenti, ma esiste la volontà di confrontarsi liberamente, da qualunque posizione. Ad ogni modo ti posso assicurare che se il gestore del forum lo ha fatto moderatore, avrà avuto i suoi buoni motivi".

A questo punto entrò in azione il fraterno amico di Tom Bosco, il quale mi scrisse che l'utente Gucumatz era ancora in fase di identificazione e che qualora fosse stato identificato come disinformatore, sarebbe stato certamente bannato. Rampado mi raccomandò di non rivelarlo a nessuno, poiché stava cercando di capire chi fosse questo Gucumatz e per questo mi invitò ad iscrivermi al forum ed a partecipare alle discussioni nelle quali ero chiamato in causa.

"In questo modo mi aiuterai ad acquisire (spero) un po di fiducia da parte di Gucu ed ottenere le informazioni che vogliamo; sapere chi è e che cosa fa nella vita".

Risposi che la cosa non mi interessava e che non avevo alcuna intenzione di prender parte a discussioni pilotate col solo scopo di menare il can per l'aia. Precisai altresì che erano almeno quattro anni che seguivo questa linea di condotta e che non intendevo cambiarla.

A questo punto il Rampado, dopo una lunga serie di "botta e risposta", perse le staffe e finalmente gettò la maschera.

Il giorno 03 settembre 2010, ore 10:00, Andrea Rampado scrisse:

SCIE CHIMICHE: LA PROVA DEFINITIVA..che non si deve mai gridare al lupo al lupo!
« inserita:: Luglio 22, 2010, 02:13:50 pm »

Di certo non vado a fare le figure di cacchetta che fai tu!!! Leggi attentamente le mie chiacchere visto che ho avuto il "potere paragnosta" che avresti fatto una magra figura uscendo con quell'articolo "scie chimiche la prova definitiva", ti potrebbero essere utili per il futuro Rosario. Lunga vita". [ Qui il post modificato dal Rampado il 30 settembre 2010 ]

Così scoprii che, mentre Tom Bosco rilanciava i nostri articoli sul caso del KC-10, il Rampado (Armando de Para), amministratore del forum di Nexus, aperse, badate bene, il 22 di luglio 2010, una discussione nella quale prima affermava che il video del KC-10 era un falso creato per screditare i veri ricercatori, poi segnalò il post di contrailscience.com (noto sito - italiano - dei disinformatori, già famoso per i suoi, quelli sì, falsi) per ripiegare infine sulla conclusione che si trattava solo di innocue scie di condensa generate dai profili alari (Sic!).

Fatto è che il tono della discussione aperta dal Rampado era palesemente orientato al discredito ed alla negazione del fatto che il video del KC-10 rappresentasse la prova certa delle irrorazioni clandestine nel mondo. Strano, vero? Strano che un ambientalista come il Rampado avesse ed abbia tali convinzioni. Strano che il Rampado miri non tanto a negare (apparentemente) l'evidenza delle chemtrails, ma a gettare fango su chi scrive e cioè su Rosario Marcianò.

Ovviamente non mi risparmiai un legittimo sfogo nei confronti del Rampado, chiedendogli se fosse un venduto oppure uno stupido. Intanto Tom Bosco ci leggeva in copia.

La nostra conclusione gettò quindi un'ombra sinistra sulla gestione del forum di Nexus, ma certamente non era nostra intenzione interferire con le decisioni editoriali di Tom Bosco e così, in risposta all'email del direttore, nella quale egli si dichiarava deluso per le nostre osservazioni, risposi così:

"Ciao Tom, non ritengo di aver ecceduto, anche perché gli eccessi sono opera di Andrea. Gli insulti, anche se velati, sono suoi. Non approvo il suo metodo e censuro assolutamente il suo atteggiamento paternalistico nei confronti di uno che egli ritiene "complottista" allo stesso modo, né più né meno di uno dei peggiori disinformatori presenti sulla piazza, portando gli stessi beceri esempi che porterebbe un negazionista delle attività di aerosol clandestine ed avallando le loro stesse tesi balzane, sin da prima di un nostro contatto.

Andrea: "Di certo non vado a fare le figure di cacchetta che fai tu!!!

Leggi attentamente le mie chiacchere visto che ho avuto il "potere paragnosta" che avresti fatto una magra figura uscendo con quell'articolo "scie chimiche la prova definitiva", ti potrebbero essere utili per il futuro Rosario
".

Andrea forse dimentica i ben tre articoli sul KC-10 (rilanciati poi da Nexus) e, mi dispiace affermarlo, ma di fotografia non capisce uno iota. Lo sbandamento dello sfondo è dovuto allo stabilizzatore ottico delle videocamere Canon ed è lui (visto che è in buona fede...) a farsi infinocchiare dai soliti noti, che quando non possono confutare, gridano al falso. Quindi si dovrebbe risparmiare certe sparate, perché non sono il tipo che non si incazza.

Così, mentre noi lavoriamo con fatica (da soli) per svelare le porcherie nei nostri cieli, altri si adoperano per delegittimare il nostro lavoro e - si noti - non da un blog di un disinformatore, ma dal forum di Nexus! Ciò è ben peggio! Sì, perché quello che si dice (male) sul mio conto su un forum di informazione indipendente appare più attendibile di quanto può apparire se letto sul blog di Attivissimo e soci. Sarà un caso? Io penso di no.

Non mi interessano le scelte ed i metodi di Andrea. Io d'altronde avevo chiesto a te un parere (e non ad Andrea), visto che i miei lettori avevano mostrato perplessità circa alcune scelte discutibili ed intendevo avvertirti della piega ambigua (agli occhi di chi legge) del forum. Se per te va bene, non ci sono problemi e non sono affari miei. Non ho intenzione (come crede Andrea) di imporre i miei convincimenti ad alcuno. Pensavo di farti un favore nell'informarti su quanto accade (da mesi) sul forum che non puoi giustamente seguire (giusto come non lo seguo io), per mancanza di tempo.

Quindi, scusa, ma non vorrei passare per quello che ha torto. Non sono stato io ad essere subissato di bla bla bla senza fine da un tizio che ha eccessiva stima di sé stesso e che pensa di poter giudicare gli altri, senza nemmeno conoscerli.

Comunque sia, carissimo Tom, rispetto le Tue opinioni e non sarò certo io a sindacare le Tue scelte editoriali. Saranno, come sempre, i lettori del forum a farlo.

Un caro saluto .

Rosario".


Per tutta risposta il direttore di Nexus pubblica, il 09/09/2010 un articolo dal titolo: "Scie chimiche, disinformazione e paranoia", il cui fulcro è la delegittimazione di chi scrive, attraverso frasi ambigue, falsità e melliflue allusioni.

Non contenti di tutto questo, il 14 settembre il nostro Gucumatz apre una discussione dal titolo "Storie di ordinaria paranoia": presto interviene (al quarto post) un fake di nome "::Straker::". Costui, già con il suo primo contributo, rivela tutte le intenzioni di voler apparire Rosario Marcianò. Infatti la discussione diventa incandescente, con diversi utenti compiacenti, compreso il Rampado e lo stesso Bosco con utenza... segreta ma non troppo, che danno spago al falso utente, rivolgendosi in alcuni casi a lui, apostrofandolo "Rosario", "Rosariuccio" etc. [ screenshot ] Alla pagliacciata si unirono i famigerati negazionisti come il fioba, eSSSe, riosaeba ed altri, tutti a loro agio in un contesto volto alla diffamazione ed al dileggio con la collaborazione di tutti ed il beneplacito del Rampado. [ screenshot ]

Ora, ovviamente, il primo strumento che ha a disposizione un amministratore di un forum o di un sito Web è l'identificazione degli IP di connessione, così da poter tracciare gli accessi ed eventualmente bloccare le utenze indesiderate. Senza dubbio il Rampado era a conoscenza del mio reale IP, in quanto negli stessi giorni aveva provveduto a bloccarne l'ingresso nel forum. Eppure il nostro ambientalista che interviene allegramente nella discussione con il fake di Straker, non sembra avvedersi (incapace?) del fatto che quell'utente non è Marcianò e quindi come agisce, secondo voi? Chiude la discussione? Cerca di verificare la genuinità dell'utenza che vuol apparire Rosario Marcianò alias Straker? Chiede chiarimenti? Mitiga gli entusiasmi di Gucumatz e gli altri nel proferire insulti? No. Nulla di tutto questo. Anzi, divertito e compiaciuto di quanto è furbo, sta al gioco per sei (6) pagine, sino a quando interviene chi scrive (utente Straker RM - già bannato) con un comunicato inequivocabile e non fraintendibile [ screenshot ]. Pensate che ciò sia stato sufficiente? No. La farsa prosegue, mentre nella chat del forum [ vedi screenshot ] il Rampado afferma (con troppa ed incauta sicumera) che l'IP dell'utente fittizio è identico a quello dell'utenza StrakerRM (il vero Marcianò). Nulla di più falso, ovviamente e Rampado lo sa benissimo, ma egli pare sicuro di poter alzare la posta e prosegue imperterrito nel mantenere quella "democratica" politica garantita nel forum. Democratica...

Il 15 settembre 2010, alle ore 16:35 inviai un'email di diffida al direttore di Nexus, Tom Bosco [ screenshot ] nella quale richiedevo la rimozione dei contenuti ed il blocco della falsa utenza. Non ricevendo risposta alcuna (sebbene il Rampado ne fosse venuto a conoscenza... lo si evince dalle sue batture nel topic in questione), il giorno successivo, alle ore 17:00 e quindi diverse ore dopo la scadenza del termine ultimo, sporsi denuncia presso la locale sede dei Carabinieri, nei confronti dei responsabili del forum, facendo anche presente che il falso straker poteva benissimo essere quello che già nei mesi precedenti (eventi regolarmente a suo tempo segnalati alla magistratura) aveva usato una mail falsa (rosario.marciano@email.it) per chiedere denaro spacciandosi per il sottoscritto [ screenshot ]. Intanto la discussione era ancora viva e vegeta.

Il 22 di settembre, Gucumatz segnalò la presenza di un fermo immagine che avrebbe evidenziato una denuncia nei confronti di Nexus: lo screenshot era inserito nel video, creato da noi di Tanker Enemy, per segnalare la presenza sulla Rete di falsi utenti che si spacciano per i Marcianò. A quel punto, dopo qualche istante di smarrimento, Rampado ne confezionò un'altra, indicando con uno screenshot che aveva finalmente identificato il personaggio che si gabellava per Marcianò. Accidenti! Dopo quattro giorni e nove (9) pagine di discussione! Congratulazioni!

Rampado scrisse che l'indirizzo IP del fake è 151.22.5.34 (provider IUnet). Tenete a mente questo IP. [ screenshot ]

Il 23 il fake inviava ancora [ screenshot ] messaggi privati ad altri utenti (sul forum di Nexus) spacciandosi ancora per Marcianò.

Il 25 settembre, alle ore 1:20, mi pervenne un'email [ screenshot ] con mittente emiliano.luisi@hotmail.it nella quale un omuncolo asseriva che era pentito e che "Non è di pubblico dominio però quella che è stata la mia reale intenzione nel postare quegli interventi che, ricalcavano comunque il pensiero espresso dal Sig. Marcianò nel suo blog www.tankerenemy.com. Prima di tutto non era mia intenzione impossessarmi dell'idendità di nessuno, tantomeno tentare di delegittimarlo o creare dei problemi a lui o al forum di Nexus. L'unica mia vera intenzione era quella di aprire un canale di dialogo costruttivo, attraverso una rappresentazione caricaturale di quello che era il clima instauratosi nei confronti di armando de para".

La mail del contrito Emiliano ha un altro IP di provenienza, che è il seguente: 95.75.127.6 (Provider Telecom Italia Mobile).

Già su questa incongruenza si potrebbe ragionare...


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venerdì 10 settembre 2010

Scie chimiche, forum, intrecci e linguaggio orientato (Troppo tardi, Tom)

E' vero: è spiacevole ed anche doloroso addivenire a certe conclusioni, ma non si può sottacere che l'informazione considerata controcorrente è – piaccia o no - una costola del sistema. E' vero: crollano dei miti. Chi scrive un tempo ha dato fiducia a giornalisti e ricercatori che reputava liberi ed in buona fede, nonostante legittime divergenze di opinioni. Era una fiducia mal riposta, poiché alcuni personaggi hanno saputo e sanno coagulare attorno a sé il consenso, la stima e pure la simpatia di lettori nauseati dai media di regime.

Queste persone hanno creato siti, pubblicato riviste, organizzato e tenuto conferenze, non mirando al risveglio delle coscienze, ma per mantenerli nel recinto di infinite ed inutili discussioni. La loro strategia è come quella di Quinto Fabio Massimo: si basa sul temporeggiamento. Per discutere il luogo virtuale per eccellenza è il forum ed è proprio nei forum, simili a vivai, che sono nati e cresciuti disinformatori mascherati non di rado scelti come onnipotenti e tirannici moderatori. Non ci si riferisce ai forum del "Corriere" o della "Stampa", ma a quelli annessi a portali "indipendenti". Che cosa accade? Accade che un utente che denuncia le scie chimiche o altri temi scomodi subito è tollerato, ma poi diventa oggetto di denigrazioni e di angherie di ogni tipo. Il dibattito presto degenera e l'iscritto onesto viene isolato: ogni pretesto è utile poi per calunniare quei pochi ricercatori che non si lasciano traviare e che non si piegano alle intimidazioni.

Così, su un noto forum Fighter è espulso, il suo indirizzo IP è - in modo molto democratico - bloccato, mentre Gugumatz (figura legata al C.I.C.A.P.) è nominato moderatore: può avvenire ciò all'insaputa del capo e dei suoi esimi collaboratori, anzi senza il loro avallo? Su un altro forum, l’utente Brunotto che, tra l’altro, era stato sempre pacato e costruttivo, è estromesso, laddove i negazionisti imperversano con scherni e volgari offese.

Non sapendo più come colpire la ricerca, utenti subdoli e pseudo-attivisti si inventano accuse ridicole che sono vere e proprie falsità: "X ha indossato il cappellino della C.I.A., ergo è un agente segreto" (sic). "Y finge di occuparsi di scie chimiche, ma, con il suo atteggiamento rigido (la rettitudine viene definita “rigidità” o “ossessione” o “paranoia”), danneggia la causa, ergo è un disinformatore". "Noi, invece, utenti tolleranti e sinceri dibattiamo con tutti, persino con Attivissimo: noi siamo democratici". Si scambia la licenza per democrazia. Dietro il paravento della democrazia, certi iscritti ai forum compiono tutte le azioni più vergognose: diffondono insinuazioni, diffamano, seminano discordia, escogitano trappole per mettere in cattiva luce gli attivisti veri ed i loro collaboratori. Sono tecniche tipiche dei servizi (queste sì!): prima di uccidere i dissidenti, essi vengono sbeffeggiati, intimiditi, isolati.

Se si indaga un po’, si scoprono gli altarini: non ci riferisce qui tanto a certi colori simbolici ed ai loro abbinamenti che campeggiano sulla pagina principale di alcuni siti o riviste, piuttosto agli strani intrecci tra curatori di siti ed esperti… Segui la scia della nanotecnologia, della cavitazione, degli “studi” sull’ambiente, della gestione di sistemi informatici e di telecomunicazione… e troverai il disinformatore occulto. Cerca il collegamento con le università, centri di controllo mentale e luoghi di arruolamento e di addestramento per ciarlatani. Vi troverai il disinformatore.[1]

Non intendiamo disconoscere le benemerenze di direttori e redattori di pubblicazioni “eretiche”: hanno proposto articoli validi e contribuito ad incrinare l’egemonia del pensiero unico, ma il vero scopo dei vertici non è né la divulgazione né la lotta contro il potere costituito. Abbiamo pubblicato anche alcuni loro articoli di cui riconosciamo lo spessore: le verità possono prescindere dal messaggero. Il vero obiettivo, però, è acquisire una buon nome per poi anestetizzare l’opposizione ed impedire, fingendo di cambiare tutto, mentre non cambia niente, che la verità si affermi e che i cittadini agiscano.



Qui viene a taglio l’analisi di Giulio Carlo Argan, a proposito di Andy Warhol e più in generale della Pop art. Lo storico dell’arte scriveva che quella di Warhol era “un’opposizione voluta ed autorizzata dal sistema”. L’opposizione è voluta, poiché è valvola di sfogo, perché è un modo per liberare energie che potrebbero indebolire, se focalizzate, l’establishment. E’ autorizzata, perché il sistema può ostentare graziosamente il suo atteggiamento “democratico”. Non di rado questa “opposizione” è creata dal sistema stesso con il fine di surrogare quella vera: ad esempio, molti movimenti contro il nucleare sono stati fondati e finanziati da imprenditori che costruiscono centrali atomiche!

All’interno di questa strategia (che è soprattutto un raffinato metodo comunicativo), il giornalista “libero” gioca un ruolo fondamentale, il ruolo di guardiano del gregge o di custode del cancello, gatekeeper. Gugumatz ha come avatar una pecora: molto interessante.

Questa dissidenza blanda o fittizia ama il contraddittorio con i disinformatori di professione: un contraddittorio con questi figuri significa legittimare la propaganda, coonestare le menzogna di stato. Non solo, oltre a dare credibilità a personaggi la cui mala fede è arcinota, si perpetua la solita vana diatriba sul 9 11 e temi simili. Si continua a pestare l’acqua nel mortaio: la conferenza come brillante conversazione, come argomento da salotto. Intanto la gente si ammala e muore, il pianeta è devastato, ma le priorità sono altre: affibbiare l’aggettivo “paranoico” a chi contesta il sistema, raccogliere le “prove”. Fermate il mondo! Devo partecipare ad un convegno.

Intanto utenti e moderatori infiltrati o, meglio, reclutati ad hoc, sfruttando il mal acquisito credito di portali “autonomi” bazzicano in quasi tutti i forum della Rete, incuranti di negare la linea editoriale del sito di riferimento (una linea ufficiale), per subornare iscritti genuini: raccontano loro menzogne di ogni tipo e costringono gli altri fruitori ad estenuanti controversie sul punto di rugiada, sulla legge di Clausius Clayperon e quisquilie simili. Pontificano, sviano, plagiano, insultano… Quando si mettono al corrente i responsabili dei forum di questa condotta non proprio cristallina, che cosa avviene? I responsabili prima nicchiano, affermano di non avere tempo di leggere tutti gli interventi sul forum, quindi, criticati per la loro “clemenza”, prendono le difese degli imbonitori ed anzi ne giustificano le iniziative, con il consueto pretesto della “democrazia”. Infine ricorrono al termine “paranoico”: la maschera è stata gettata.

E’ così: sono dei disinformatori occulti e, se non lo sono, agiscono e scrivono come loro. Dai frutti li riconosceremo e non ci sembrano, nonostante le apparenze, gustosi frutti di bosco.




[1] Tra tutti gli atenei spicca l’Università di Pavia, roccaforte del C.I.C.A.P. Qui accenniamo al fatto che, come avviene nell’ambito delle società segrete (si pensi anche alla distinzione tra Partito interno ed esterno, in “1984” di George Orwell), è probabile che esista un C.I.C.A.P. esterno, cui appartengono i noti Eco, Morocutti, Toselli, Polidoro, Angela, Grassi, Hack etc., ed uno interno, dove operano personaggi insospettabili, ufficialmente autori e responsabili di alcuni siti ritenuti di informazione “libera”. A causa della compartimentalizzazione della struttura, si deve presumere che gli esterni non siano al corrente di chi siano gli interni, anzi costoro agiscono come detrattori dei primi.





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