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sabato 25 luglio 2020

PUBMED: provato scientificamente il nesso tra 5G e Coronavirus



Ricordate quando in tempi non sospetti, nel febbraio 2020, mi soffermai sulla correlazione tra 5G e Coronavirus? Fui subito dileggiato da Giorgio Romiti (Gaston Zama) delle Iene. Egli pensò bene di realizzare un servizio trappola per ridicolizzare la questione e mandare tutto in caciara. Ora si scopre che avevo ragione. Infatti, il 9 giugno 2020, è stato approvato uno studio che addirittura imputa alle frequenze del 5G la creazione di Coronavirus nelle cellule bersaglio! Quindi non solo il 5G inibisce il sistema immunitario (QUI), ma crea virus! Si comprende per quale motivo le autorità sono sicure di una seconda e pure una terza ondata. Certo... i ponti 5G aumentano a dismisura e di conseguenza saranno sempre maggiori le strane "influenze stagionali".

A seguito della segnalazione di tale studio sul mio profilo Facebook, qualcuno nelle alte sfere ha richiesto la rimozione del post e, contestualmente, ha fatto cancellare i contenuti della ricerca su biolifesas.org. Ciò fa intendere che l'ordine di eliminare il testo e la sospensione dell'account sono derivati da ordini che partono dal Governo. La ricerca può essere comunque ancora visionabile su Pubmed, ma non per molto. Salvatela!

LINK allo studio referato sul sito PUBMED. QUI.

QUI il documento PDF completo che il Ministero dell'Interno ha fatto rimuovere nel tentativo di occultare la verità sul 5G. Il file è archiviato sui nostri server. Fai una donazione per sostenere le spese di hosting su tanker-enemy.com. Clicca QUI.

Di seguito un estratto dello studio e relativa traduzione.

5G Technology and induction of coronavirus in skin cells

M. Fioranelli, A. Sepehri, M.G. Roccia, M. Jafferany, O. Yu. Olisova, K.M. Lomonosov and T. Lotti

Department of Nuclear, Sub-nuclear and Radiation Physics, G. Marconi University, Rome, Italy; Central Michigan Saginaw, Michigan , USA; Department of Dermatology and Venereology, I.M.

Sechenov First Moscow State Medical University, Moscow, Russia

Received May 13, 2020 – Accepted June 9, 2020

In this research, we show that 5G millimeter waves could be absorbed by dermatologic cells acting like antennas, transferred to other cells and play the main role in producing Coronaviruses in biological cells. DNA is built from charged electrons and atoms and has an inductor-like structure. This structure could be divided into linear, toroid and round inductors. Inductors interact with external electromagnetic waves, move and produce some extra waves within the cells. The shapes of these waves are similar to shapes of hexagonal and pentagonal bases of their DNA source. These waves produce some holes in liquids within the nucleus. To fill these holes, some extra hexagonal and pentagonal bases are produced. These bases could join to each other and form virus-like structures such as Coronavirus. To produce these viruses within a cell, it is necessary that the wavelength of external waves be shorter than the size of the cell. Thus 5G millimeter waves could be good candidates for applying in constructing virus-like structures such as Coronaviruses (COVID-19) within cells.

Traduzione:

Tecnologia 5G ed induzione del Coronavirus nelle cellule della pelle

In questa ricerca, mostriamo come le onde millimetriche 5G potrebbero essere assorbite dalle cellule dermatologiche che agiscono come antenne, trasferite ad altre cellule, sino a svolgere il ruolo principale nella produzione di Coronavirus nelle cellule biologiche. Il DNA è costruito da elettroni ed atomi carichi ed ha una struttura simile ad un induttore. Questa struttura potrebbe essere divisa in induttori lineari, toroidali e circolari. Gli induttori interagiscono con le onde elettromagnetiche esterne, si muovono e producono alcune onde extra all'interno delle cellule. Le forme di queste onde sono simili alle forme delle basi esagonali e pentagonali della loro fonte di DNA. Queste onde producono alcuni buchi nei liquidi all'interno del nucleo. Per riempire questi buchi, vengono prodotte alcune basi extra esagonali e pentagonali. Queste basi potrebbero unirsi le une alle altre e formare strutture simili a virus come il Coronavirus. Per produrre questi virus all'interno di una cellula, è necessario che la lunghezza d'onda delle onde esterne sia più corta della dimensione della cellula. Pertanto, le onde millimetriche 5G potrebbero essere buoni candidati per l'applicazione nella costruzione di strutture simili a virus come i Coronavirus (COVID-19) all'interno delle cellule.

* Per inciso, l'idea che i danni delle radiazioni 5G si estendano oltre la superficie della pelle, come comunemente condivisa dall'industria delle telecomunicazioni e dai suoi potenziali regolatori e che la pelle umana possa agire come un ricevitore di radiazioni 5G, è stata discussa in un articolo pubblicato nel 2018, intitolato "La pelle umana come ricevitore sub-THz - Il 5G rappresenta un pericolo o no?"

Traduzione dell'abstract: "Nell'interazione delle radiazioni a microonde e degli esseri umani, la pelle è tradizionalmente considerata solo una strato di spugna assorbente riempito con acqua. In lavori precedenti, abbiamo dimostrato che questa visione è imperfetta e quando lo facciamo abbiamo dimostrato che la porzione a spirale del condotto del sudore nello strato superiore della pelle è considerata come un'antenna elicoidale nella banda sub-THz. Sperimentalmente abbiamo dimostrato che ciò dipende dalla riflettanza della pelle umana nella regione sub-THz sull'intensità del sudore, cioè la conduttività del dotto del sudore e si correla con i livelli di stress umano (fisico, mentale ed emotivo). Successivamente, abbiamo rilevato dicroismo circolare nella riflettanza della pelle, a firma della modalità assiale di un'antenna elicoidale. Le ramificazioni complete di ciò che questi risultati rappresentano nelle condizioni umane non sono ancora chiare. Abbiamo anche rivelato la correlazione dei parametri elettrocardiografici (ECG) con il coefficiente di riflessione sub-THz della pelle umana. In un recente lavoro, abbiamo sviluppato uno strumento di simulazione unico per la pelle dell'uomo, tenendo conto della struttura multistrato del derma insieme al segmento elicoidale del condotto del sudore incorporato in esso. La presenza del dotto sudoriparo ha portato ad un alto tasso di assorbimento specifico (SAR) della pelle banda per frequenza estremamente alta. In questo documento, riassumiamo le prove fisiche per questo fenomeno e consideriamo le sue implicazioni per il futuro sfruttamento dello spettro elettromagnetico mediante comunicazione wireless. A partire dal luglio 2016 la Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha adottato nuove regole per il wireless nelle operazioni a banda larga superiori a 24 GHz (5 G). Si prevede che questa tendenza allo sfruttamento si espanda a frequenze più elevate nella regione sub-THz. Bisogna considerare le implicazioni dell'immersione umana nel rumore elettromagnetico, causato da dispositivi che funzionano alle stesse frequenze di quelli a cui il condotto del sudore (come un'antenna elicoidale) è più in sintonia. Stiamo lanciando un allarme contro l'uso indiscriminato delle tecnologie sub-THz per la comunicazione, prima che vengano esplorate le possibili conseguenze per la salute pubblica".

AGGIORNAMENTO DEL 25 LUGLIO 2020: I censori di regime hanno fatto rimuovere lo studio referato anche da PubMed!

ARTICOLO CORRELATO:

5G Radiation Linked To Coronavirus Infection, New Study Suggests


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domenica 20 gennaio 2019

Una sola regia per eliminare i fratelli Marcianò



Le connessioni tra apparati dello Stato, il C.I.C.A.P. e la disinformazione istituzionalizzata, indicano chiaramente un'unica regia nell'intento di eliminare, una volta e per sempre, i fratelli Marcianò, impiegando il braccio armato della Magistratura telecomandata.

E' nel mese di gennaio del 2011, allorquando cominciano a fioccare i primi rinvii a giudizio a carico di Rosario Marcianò e fratello. Questi procedimenti hanno un comune denominatore: le segnalazioni anonime di un tizio che si firma "Task Force Butler". Il nickname è mutuato dal nome assegnato ad una brigata di corazzati statunitensi in azione nel territorio abruzzese sul finire del Secondo conflitto mondiale. Questo dettaglio si evidenziò rilevante ai fini dell'identificazione, nel 2014, del soggetto che si nasconde dietro questo pseudonimo e che, sempre dal 2011, perpetra attività persecutorie a danno dei fratelli Marcianò. Lo schema seguito da Task Force Butler è il seguente: mantenere sotto costante controllo tutte le attività svolte sulla Rete da Rosario Marcianò e dal fratello e riportare, ridicolizzandoli, tutti i contenuti pubblicati sul blog denominato Tanker enemy nonché sui profili Web che fanno capo alla sua "vittima designata".

Nel contempo, se qualche frase o parola può essere usata affinché questa possa sfociare in una querela di parte, allora lo stalker Task Force Butler invia una "segnalazione" alla potenziale "parte lesa". Non importa se i contenuti riportati risultano una forzatura o, addirittura, sono il frutto di una manipolazione, poiché l'importante è il risultato. Fatto è che, in tutti i procedimenti a carico dei Marcianò fuorché uno (ma qui abbiamo a che vedere con la tutela della letale chemioterapia...), le "parti lese" sono colluse con lo stesso Task Force Butler e, come lui, orbitano intorno al comitato, fondato dal "divulgatore scientifico" Piero Angela C.I.C.A.P., che è ora l'acronimo di "Comitato italiano per il controllo delle affermazioni delle pseudoscienze", originariamente "Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale". Indicativa questa metamorfosi, che adatta il Comitato e le sue attività, attraverso conferenze e meeting in tutta Italia, alle nuove esigenze dettate dall'intenzione di contrastare il pensiero non allineato. Il fatto che Piero Angela sia il figlio di un illustre massone di 33mo grado, il medico Carlo Angela, è solo una coincidenza...



Ma torniamo a Task Force Butler ed ai suoi contatti eccellenti, che vedono tra questi geologi, avvocati, piloti, biologi, matematici, agenti di Polizia giudiziaria, militari della Marina e dell'Aeronautica etc. Un buon numero tra questi fu in più occasioni dai Marcianò denunciato, ma senza alcun riscontro da parte della Magistratura che, nella gran parte dei casi, ha semplicemente ignorato le denunce, mentre in altri ha archiviato, adducendo scuse incredibili. Ma facciamo dei nomi. Tra questi personaggi ci sono Lorenzo Bertoni, radarista di Marina, Massimo della Schiava alias il Fioba, geologo, impegnato in attività di "bonifica ambientale" e, nel tempo libero "debunker" (sul suo blog - I pensieri del Fioba - si legge: "Raccolta di alcune 'perle, bufale, tarocchi e falsificazioni' realizzate da Straker al secolo Rosario Marcianò"), Aldo Piombino (debunker C.I.C.A.P.), geologo, Serena Giacomin, ora conduttrice televisiva meteo ed ex dipendente Enichem (settore carburanti alternativi), David Puente (debunker C.I.C.A.P.), Paolo Attivissimo (debunker C.I.C.A.P.), intestatario del blog di diffamazione "Strakerenemy", Angelo Ruggieri (debunker C.I.C.A.P. e meteorologo), Silvia Bencivelli (giornalista, conduttrice per la RAI e relatrice per il C.I.C.A.P., autrice del noto articolo per il giornale "La Stampa" intitolato "Scie chimiche: la leggenda di una bufala" e sempre impegnata, nelle sue conferenze, in opera di discredito di Rosario Marcianò.

Ed ancora... Lucio Tonello alias Axlman, biomatematico (debunker C.I.C.A.P. e gestore del blog "Giorni di ordinaria follia"), Simone Angioni (debunker C.I.C.A.P.), creatore del portale "Scientificast", della cui redazione fa parte anche il già menzionato Massimo Della Schiava, Stefano Luciani alias eSSSe, gestore, insieme a Task Force Butler, del blog di diffamazione "Strakerenemy", anch'egli debunker C.I.C.A.P. e dipendente, in ruoli non marginali, di aziende farmaceuticche tra le quali la Roche...

Guarda caso, buona parte di costoro sono o sono state "parti lese" nei processi istruiti dalla Magistratura a carico dei fratelli Marcianò. Ciononostante non disdegnano tuttora di partecipare alle animate e scurrili discussioni screditanti ed insultanti che ogni giorno Task Force Butler pubblica sulla sua intoccabile pagina Facebook, sino dal 2011.



Ma chi è Task Force Butler e quali sono i suoi collegamenti con apparati dello Stato e le compagnie petrolifere? Una ricerca che durò alcuni mesi, portò ad identificare con assoluta certezza l'individuo in questione: si tratta del Dottore commercialista ed informatico (quest'ultima consiste in attività di copertura) Federico De Massis, di Pescara, fratello del noto avvocato Fabio De Massis, socio (e legale per un certo periodo) del negazionista WWF Abruzzo ed in contatti stretti anch'egli con apparati di dirigenza del C.I.C.A.P. abruzzese. Federico De Massis ha lavorato in questi ultimi anni prima per la Delta System s.r.l. e poi per la SPER s.r.l., entrambe aziende pescaresi e per le quali risultano appalti statali nell'ambito di forniture e servizi che hanno a che vedere, guarda caso, con aziende petrolifere. Non dimentichiamo, a questo proposito, che nei carburanti avio si trovano (vedi gli studi referati della scienziata svizzera Ulrike Lohmann) ben 16 metalli neurotossici e tra questi proprio l'alluminio, il bario ed il manganese, impiegati nella geoingegneria clandestina mediante l'aviazione civile. L'additivo avio al manganese, denominato MMT, è prodotto dalla Enichem.

Ovviamente, anche per quanto riguarda le denunce-querela nei confronti di Federico De Massis, le Procure di mezza Italia non hanno agito e si comprende bene il motivo, anche perché indagini investigative, svolte da agenzia autorizzata sanremese, portarono a collegare il soggetto ed in modo inequivocabile, ad apparati dello Stato, in special modo presso il Ministero della Giustizia. La cosa non ci stupisce, visto e considerato che diversi contenuti diffamatori nei confronti dei Marcianò portano agli indirizzi IP univoci del Ministero della Giustizia, appunto, nonché del Ministero dell'Interno, così come dimostrato con schermate e filmati già nel 2014. Prove documentali fortunatamente archiviate, visto che, quasi subito, a seguito della denuncia dei fatti, tutti i risultati mostrati dai motori di ricerca, furono fatti sparire da una manina solerte e premurosa, che ordinò a Google ed altri motori di ricerca la rimozione degli imbarazzanti e compromettenti contenuti.

Ora è chiaro come le frenetiche attività di certi magistrati, volte all'eliminazione di soggetti scomodi come i fratelli Marcianò (impegnati dal 2006 in opera di divulgazione sulla guerra climatica in corso, peraltro confermata da illustri scienziati nel mondo) attraverso processi farsa e condanne sbrigative, non sono altro che il frutto di un'azione ad hoc, gestita ai più alti livelli dello Stato. I fatti, ad oggi, lo confermano senza ombra di dubbio.


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mercoledì 10 maggio 2017

Dalla caccia al personaggio alla caccia alle streghe



Caccia al personaggio

• E’ una donna.
• Il suo contegno è spocchioso e dispotico, ma l’arroganza è intervallata, a blandizie.
• E’ tutta compresa del suo ruolo.
• Ritiene di saper distinguere tra il bene ed il male, tra vero e falso.
• E’ convinta che bisogna inculcare la sua visione del mondo negli altri.
• Non si stanca mai di combattere le sue crociate per il trionfo del bene.

Chi è? No, non è la Signora Laura Boldrini, Presidente della Camera dei deputati. Siete voi ad essere maliziosi… Gli indizi riportati sono i tratti distintivi di donna Prassede, celebre personaggio dei “Promessi sposi”. Davvero, però, la letteratura a volte rispecchia in modo icastico la realtà. Così leggere o rileggere il ritratto di donna Prassede, l’aristocratica che ospita Lucia a Milano, assieme al consorte, don Ferrante, dopo che la giovane è stata liberata dall’Innominato, è quanto mai illuminante.

Caccia alle streghe

La Signora Laura Boldrini pare una figura letteraria catapultata nella nostra povera Italia e proiettata sulla terza poltrona della Repubblica per annunciare, dall’alto del suo scranno, la Verità. Non è un’esagerazione: la Presidente della Camera, attorniata dai quadrumviri e da vari littori, è purtroppo persuasa di possedere la Verità e di doverla dispensare in ogni dove. E’ un atteggiamento dogmatico, manicheo che non ammette né critiche né discussioni. Secondo quali criteri colei ed i suoi collaboratori possano discernere tra notizie autentiche ed informazioni ingannevoli, secondo quali procedimenti si possa distinguere una fonte sincera da una spuria, non è dato sapere. Mistero della fede. Bisogna credere e fidarsi: assurdo! Uno storiografo sa che è arduo sceverare tra documenti veridici e documenti infondati, senza dimenticare che in molte fonti si intrecciano ragguagli più o meno plausibili. Questi qui gettano alle ortiche il metodo scientifico che è fondato sull’analisi paziente e sulla verifica delle acquisizioni, per sbandierare le loro “verità” preconfezionate. Ora, di quali inesplicabili e portentose abilità dispongono la Signora Boldrini ed accoliti per stabilire, con un taglio netto, preciso, che cosa è veritiero e che cosa non lo è? Da chi possono ricavare queste certezze? Forse da sedicenti “esperti” della comunicazione e della Rete? Chi controllerà i controllori? Chi decide chi è “esperto” e chi non lo è?

Le iniziative in esame ricordano da vicino la diabolica prassi della “Santa” Inquisizione, depositaria della “Verità” cattolica che è, invece, solo un insieme di dogmi. Non bisogna sottovalutare le campagne della Signora Boldrini. Ella non demorde e, con la furia di un Erinni, ha bandito una sorta di caccia alle streghe.

Recentemente la nostra eroina ha organizzato in una sede istituzionale un incontro cui hanno presenziato, oltre ai famigerati quadrumviri, il Presidente di Confindustria (?), il Ministro, pardon, la Ministressa dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Signora Valeria Fedeli nonché, come cantastorie di corte, Geppi Cucciari.

Ci piace qui soffermarci sulla simpatica Geppi, prima di esaminare il sintomatico intervento della Signora Fedeli. La soubrette è apparsa a disagio, come un pesce fuor d’acqua, costretta lei che comunque è dotata di un’innata vena satirica, ad adulare personaggi per cui non nutre alcuna stima, pur scoccando ogni tanto qualche freccia spuntata. Lo spettacolo è stato davvero patetico: si constata, con infinita amarezza, come ci si possa abbassare alla cortigianeria ed al mercimonio per restare all’interno di un sistema che, per quanto orrendo, garantisce denaro, successo e privilegi, almeno fin quando li garantisce… Forse, attraverso un lapsus freudiano o un superstite sussulto di dignità, la Cucciari ha “sbeffeggiato” l’iperattivo Paolo Attivissimo, affermando che vorrebbe una foto dello storico negazionista sul comodino, quindi vicino al letto… Ci pare che colui sia vicino al letto, ma appunto come scendiletto. Insomma, la cabarettista è stata una nota stonata nel contesto della marcia funebre suonata da un’orchestra di larve. Dispiace che il talento artistico, per quanto non eccelso, sia venduto per un piatto di lenticchie. Il discredito per tale autodegradazione resta come macchia indelebile ed è ancora più umiliante per chi avrebbe preservato il suo onore, se avesse declinato di partecipare a questa tristissima mascherata.

Accennavamo prima alla dotta prolusione della Ministressa Fedeli: è stata un’allocuzione sintomatica, piena di quei tic linguistici ed ideologici che punteggiano il linguaggio invertito dei “potenti”. Con la Fedeli il Ministero dell’”istruzione” si è trasformato ipso facto nel Ministero della “verità”, il dicastero di orwelliana memoria: moralismo di facciata, culto del sistema, malcelato astio ed insofferenza nei confronti delle voci libere, fanatismo, autocelebrazione, volontà stalinista di indottrinare insegnanti ed allievi, considerazioni capziose sul concetto di formazione ed informazione, spudorato stravolgimento della realtà per cui le notizie vere, ma scomode per l’establishment, sono bollate come fallaci e vice versa, settaria propaganda a tal punto che Goebbels, in confronto, risulta non un dilettante, ma un deficiente. Questo è il quadro di un’arringa che possiamo definire, senza tema di smentita, incarnazione dell’odio e della paura: è un’avversione congenita, incoercibile nei rispetti della cultura e della scienza, soprattutto della libertà di pensiero; è il terrore di chi trema di fronte alla Verità, paventando che il castello, costruito dai compagni di merende su fondamenta di bugie e con pietre di inganni, crolli su di loro e li seppellisca per sempre.

Dello stesso tono e “stile” sono stati i discorsi pronunciati dagli altri ospiti di Madame Pompadour. Com’era facile immaginare, per darsi un contegno, hanno abusato delle solite parole e locuzioni straniere (fact checking, fake news…): è stata la consueta solfa, confusa e fuorviante, a base di deliri, di nessi privi di nesso, di idiozie al cubo (“post verità”, “cittadinanza digitale”, “qualità dell’informazione”, “dibattito democratico”…), spacciate per argomentazioni profonde.

Significativo che i coltissimi conferenzieri si siano sentiti in obbligo di anticipare certe contestazioni: “Non è censura la nostra” (come no!), “Non vogliamo istituire il Ministero della verità” (come no!). Allora Silvio Berlusconi è altissimo, Matteo Renzi è intelligente, Beppe Grillo è pacato, Sergio Mattarella è esuberante: ma a chi credono di raccontare le loro fandonie?!

Le raccontano purtroppo. Le raccontano in primo luogo attraverso i media di regime ed inoltre attraverso numerosi portali-civetta (ad esempio, La chiave orgonica), gestiti direttamente o indirettamente dal governo e con il contributo della disinformazione di Stato. Questi siti pubblicano notizie fraudolente, ma con una vaghissima apparenza di credibilità: le frottole, abilmente mescolate ad una pseudo-verità, si diffondono con velocità strepitosa, eclissando lo studio, quello sì genuino, di un ricercatore. Le fandonie sono poi usate come pretesto per generalizzare e dimostrare che la Rete è piena di sciocchezze: così si giustificano politiche censorie ai danni dei pochi siti indipendenti, mentre i produttori di baggianate continuano indisturbati a sfornarle.

E’ dunque in questo modo che funziona il negazionismo di regime nelle sue innumerevoli e deleterie articolazioni. E’ bene conoscere le strategie governative per contrastarle nel modo più efficace possibile. Conosci il tuo nemico.


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lunedì 10 aprile 2017

Un altro singolare incidente aereo: se volare diventa sempre più pericoloso



Recentemente è occorso un altro strano incidente ad un velivolo di una compagnia aerea francese. L’aeroplano incrociava a 36.000 piedi di quota sopra il Golfo del Messico, quando è stato centrato da qualcosa. I danni al muso dell’aereo sono stati significativi. Sono stati esclusi sia l’impatto di un meteorite sia la collisione con un altro velivolo. Qualcuno ha congetturato che il jet sia stato colpito da un “folletto”, un fulmine d’alta quota.



Il Dottor Bruce Banner del N.O.O.A. (Non ci risulta un Bruce Banner del N.O.O.A.) si è avventurato in una congettura tanto bislacca quanto forviante: stando all’”esperto”, le scie di condensazione (sic) generate dai motori contengono una sufficiente quantità di metalli, soprattutto di metalli pesanti (ma Attivissimo e tutto lo stuolo dei negazionisti non hanno sempre ripetuto che le “contrails” sono formate da innocuo vapore acqueo?), il cui particolato, interagendo con i fulmini d’alta quota, si trasforma in pericolosi proiettili. Se ciò sarà confermato, l’industria aeronautica dovrà attrezzarsi per riprogettare i velivoli di modo che tali incidenti siano evitati. Uno scherzo di cattivo gusto?

In realtà, la spiegazione del sinistro è un’altra: una semplice occhiata al tipo di ammaccatura sulla parte anteriore dell’aviogetto ci lascia intuire che cosa può essere accaduto, una volta accantonate tutte le supposizioni di copertura. Non è la prima volta in cui un velivolo chimico ha un inatteso e sgradito incontro ravvicinato…

Fonte: Facebook (Nota: il post è stato rimosso. Di seguito copia cache).




Articoli correlati:

- Qantas: ennesimo incidente in volo, 2008
- Singolare incidente aereo in Cina, 2013
- Aereo di linea si scontra con un U.F.O., 2016


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domenica 19 febbraio 2017

L’oracolo di Sibilia



"Querelerò qualsiasi giornalista o presunto tale che associ il mio nome al tema scie chimiche". Così ammonisce su Facebook Carlo Sibilia, deputato del Movimento Cinquestelle; il perentorio messaggio è del 25 gennaio 2017.

"Buongiorno a tutti. In questo periodo siamo sotto attacco mediatico continuamente. I servi disonesti del sistema sono spaventati al sol (sic) pensiero di vederci al governo. Sanno di avere le giornate contate. E hanno paura". Questo però non giustifica nessun giornalista (anche blasonato) ad offenderci o ad inventare notizie false e infondate sul conto dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. Pertanto voglio chiarire che querelerò qualsiasi giornalista o presunto tale che associ il mio nome al tema scie chimiche [mai trattato dal sottoscritto, il PD ha fatto (sic) interrogazioni in merito], proposte (di legge) mai fatte (sic) o tweet e post fb inesistenti o cancellati. Se non ci sono sulle mie pagine ufficiali vuol dire che non rappresentano il mio pensiero", aggiunge l’onorevole.

E ancora:

"Ok criticare, non mi sottraggo al confronto serio su temi legati alla politica del movimento 5 stelle, altra cosa è la diffamazione, denigrazione e offesa ingiustificata. Settimana scorsa ne ho querelato uno, questa settimana ne querelerò un altro de (sic) ‘Il giornale’. Gli altri sono avvisati", conclude.

Insomma, il deputato Carlo Sibilia non vuole, considerandolo un’onta, che il suo nome sia associato alla questione della biogeoingegneria clandestina (alias scie chimiche in inglese chemtrails). Siamo d’accordo con lui: non desideriamo che un problema tanto cruciale sia soltanto sfiorato da persone che non hanno le competenze per comprendere ed analizzare anche soggetti più semplici.

Dunque non collegheremo (né mai l’abbiamo collegato) il nome dell’onorevole Sibilia al tema della “guerra climatica”, soprattutto perché il deputato è celeberrimo per altre proposte politiche, ad esempio “la possibilità di sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse, purché consenzienti".

Ogni commento è superfluo.


Fonte: Adnkronos

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martedì 20 dicembre 2016

Il grado zero dell’informazione



Ormai non è facile reperire aggettivi per definire l’attuale livello dell’”informazione”: anche l’epiteto “infimo”, che è un superlativo assoluto ci sembra inadeguato. Qualcuno vorrebbe distinguere tra notizie “vere” e notizie “false”: ma chi può stabilirlo, chi può discernere tra “vero” e “falso”? Forse la Presidente della Camera, Laura Boldrini, che, con la sua crociata contro la “disinformazione”, aspira a diventare titolare di un orwelliano “Ministero della verità”, l’apparato che in “1984” promuove e diffonde le menzogne del potere, spacciandole per oro colato? Colei, chiamando a raccolta i dinosauri del negazionismo più incallito, Paolo Attivissimo, David Puente, Michelangelo Coltelli, Walter Quattrociocchi… ha una credibilità pari a zero. E’ paradossale: è come affidare il Ministero dell’istruzione ad una con il diploma di una scuola trienniale e che, a prescindere dal titolo di studio, è di un’ignoranza spaventosa. [1] Ah, mi riferiscono che l’hanno affidato ad una così

Si sono inventati il cosiddetto fact checking, ossia un metodo che servirebbe a stabilire il grado di veridicità di una notizia, ma è un sistema non solo soggettivo, piuttosto nato morto, perché gestito da chi, per mestiere, divulga frottole a bizzeffe e censura i fatti realmente accaduti. Insomma, quis custodiet custodes? Chi vigila su coloro che devono vigilare? Chi controlla coloro che manipolano gli organi di stampa sia cartacei sia telematici?

Ormai siamo al grottesco, al ridicolo: i media di regime inventano e distorcono i fatti e pretendono che siano considerati fonti attendibili, mentre le voci del dissenso e della libertà sono bollate come bugiarde.

Ormai siamo al patetico: suscita infinita pena più che indignazione ascoltare un Bario Tozzi dalla precoce senescenza. L’onnipresente geologo, intervistato da un’arrendevole presentatrice di non so quale becero programma (non abbiamo il televisore e ne siamo compiaciuti), arrabatta la solita accozzaglia di scempiaggini circa il cloud seeding con lo ioduro d’argento, per negare la realtà incontrovertibile della biogeingegneria clandestina.

Intanto il C.I.C.A.P. organizza dispendiosi corsi per formare “indagatori del mistero” (sic): tra i docenti si contano tutti i più improbabili protagonisti dello pseudo-giornalismo: Stefano Bagnasco, Andrea Ferreri, Luca Antonelli, Lorenzo Montali, Silvia Bencivelli, Paolo Attivissimo (di nuovo lui!) [2], Salvo Di Grazia, Marta Annunziata, Enrica Matteucci, Marco Ciardi, Matteo Borrini, Elena Iorio, Massimo Polidoro, Silvano Fuso, Marco Morocutti, Sergio Della Sala, Andrea Ferrero, Beatrice Mautino, Luigi Garlaschelli, Francesco Grassi, Lorenzo Rossi.

Come si vede da questo elenco, abbiamo tutto il bric à brac della “scienza accademica”: oltre ai decani della propaganda, come il Fuso, il polveroso Polidoro, lo spettrale Morocutti, si accalcano le nuove leve, munite di credenziali adatte, acquisite con qualche brogliaccio pieno di strafalcioni e di paralogismi.

E’ grave che il sistema continui a sfornare senza requie fandonie; più grave che quasi tutti abbocchino all’amo, fidandosi di quanto attestano le testate della dittatura.

Come si accennava, siamo ormai al grado zero dell’”informazione”, quel punto in cui cambia la polarità, dove il positivo diventa negativo: così le presunte notizie certe sono del tutto mendaci, ma propagate in modo tanto ossessivo e capillare da diventare vangelo. Si assiste ad una battaglia impari tra le armate dell’ipocrisia e della mistificazione, da un lato, il drappello degli onesti, dall’altro: sarà una lotta sempre più difficile, sempre più aspra. Eppure, come scrive Platone nel Simposio, “la verità è quella che non puoi contrastare” e la verità non è certo la velina di un Attivissimo.

Articolo correlato: Oscuri desideri di censura, 2016

[1] Un piccolo ma significativo campione del suo terrificante italiano: "Io tolgo l’alibi a chi pensa ‘tanto stiamo lì fino al 2018’ perché pensano alla propria sedia. Io non penso alla propria sedia”.

Qui un esempio di delirio ideologico: "La consapevole prospettiva di genere nei processi educativi importa primariamente la decostruzione critica delle forme irrigidite e stereotipate attraverso cui le identità di genere sono culturalmente e socialmente plasmate, stimolando al contempo l’auto-apprendimento della e nelle complessità”.

[2] Impiegato per vario tempo presso la "Top One UK Ltd" (azienda che produce tegole e vasi di ceramica), Paolo Attivissimo è incredibilmente assurto come "esperto" di debunking a seguito del false flag del 9 11 2001.


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sabato 17 dicembre 2016

Lettera aperta al Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini



Gentilissima ed egregia Presidente Boldrini, mi rivolgo a Lei che, nei giorni scorsi, ha annunciato di voler contrastare le cosiddette "bufale" e con questo fine si sta consultando con quelli che Lei ritiene degli esperti nel settore del "debunking" e cioé Paolo Attivissimo, David Puente, Michelangelo Coltelli, Walter Quattrociocchi (egli stesso ammise di aver creato notizie false). Immagino che Lei sia al corrente del fatto che costoro non sono "debunkers", ma disinformatori per mestiere e che ormai da oltre un decennio sono parte integrante di un gruppo numerosissimo di agenti disturbatori-stalkers-diffamatori impuniti ed impunibili. Immagino che Lei, Presidente, ne sia perfettamente consapevole. In caso contrario, non si spiegherebbe l'incredibile grado di protezione che questi soggetti hanno ad ogni livello. Sono degli intoccabili ed i reati che Lei stessa, Presidente Boldrini, denuncia, sono il loro pane quotidiano.

Questi soggetti ricorrono all'attacco (argomento ad personam), senza mai riferirsi ai contenuti. Ora... mi chiedo: "La legge è valida solo se i cittadini criticano o denigrano Lei? Per quale motivo si affida a certi discutibili personaggi? Ingenuità? Non credo! Lei è troppo intelligente per non sapere di che cosa vivono questi protagonisti della disinformazione e del negazionismo. Allora mi sorge un dubbio: che siano davvero agenti governativi? Forse è per questo motivo che le mie querele nei confronti di Paolo Attivissimo, David Puente, Federico De Massis, Massimo Della Schiava, Aldo Piombino e sodali sono puntualmente archiviate? Il dubbio diviene certezza, allorquando leggo sui media nazionali che Lei, Presidente Boldrini, si sta rivolgendo proprio ai noti negazionisti ed autori di vituperi che Lei stessa dichiara di voler combattere. Ha sbagliato barricata: Lei, Presidente Boldrini, sta combatendo una battaglia contro i cittadini e contro la verità. Lei ci conferma che lo Stato ed i cosiddetti "debunkers" sono una cosa sola. Lei non mi rappresenta, Lei non rappresenta i cittadini italiani.

P.s. Ricordi che la decadenza della società comincia con il declino del linguaggio: per una volta ha ragione l'ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a biasimarLa, quando si ostina ad usare e ad esigere che gli altri adoperino abomini linguistici come "sindaca", "ministra" etc. Italo Calvino definì questo scadimento lessicale "peste della lingua". Rifletta anche su questo.


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sabato 31 gennaio 2015

Il fantastico mondo del negazionismo

In che modo i negazionisti "confutano" le prove addotte dagli scienziati e dai ricercatori indipendenti



Ormai la Rete è quasi del tutto sotto l’egemonia dei negazionisti: di recente la famigerata piattaforma Feccia del buco, nota anche come Facebook, ha implementato una funzione che penalizza gli articoli contenenti notizie scomode per l’establishment. Questi articoli sono così eclissati dalle veline, dai vaniloqui che imperversano in ogni dove. Ormai le pubblicazioni più serie sono quelle sull'ikebana; per il resto è tutto un pullulare di sproloqui in cui, oltre alla disinformazione più stolida, spicca l'ignoranza di "giornalisti" il cui vocabolario è rimpicciolito in modo talmente pauroso che - non è un'iperbole - il lessico appreso dalle scimmie antropomorfe è più ampio e soprattutto più profondo. Il repertorio dei negazionisti comprende, infatti, i seguenti termini e pochi altri: "bufala", "sbufalare", "boccaloni", "perculare", "complottardi", “rosicata”, "sciachimisti", "sciacomici", "teoria", (quest'ultimo lessema è uno dei pochi di registro medio, ma è usato a sproposito).

Sono guazzabugli tutti uguali, con sempre le stesse bubbole riciclate, con le solite sesquipedali fandonie. Bisogna, però, riconoscere che tali scartafacci, se non suscitano tedio, sono spassosi: ciò accade quando i paranoici si cimentano nella “confutazione” delle prove addotte dagli scienziati, quelli veri, non i polverosi baroni universitari o i loro viscidi pupilli.



Vediamo quali sono le loro persuasive "argomentazioni".

- Di fronte ad una dimostrazione irrefragabile circa l'esistenza della geoingegneria clandestina o di altri crimini governativi, gli occultatori scrivono "gombloddo!". Per Bacco! Che sagacia, che dialettica!

- Quando si dimostrano le responsabilità di certe istituzioni, di taluni enti civili, di qualche militare…, i pennivendoli ribattono con "Sarà la Spectre..." Che lucida analisi! Comunque la loro cultura cinematografica è amplissima.

- Nel momento in cui si evidenzia che tale o tal'altra operazione è un false flag, ossia un atto compiuto dai servizi (più o meno deviati) o da apparati di uno Stato per incolpare un nemico esterno, i disinformatori "precisano" che "in realtà un false flag è un atto compiuto dagli apparati di uno Stato per attribuirlo ad un nemico esterno". Si noti l'abissale differenza.

- Nelle occasioni in cui gli scienziati esibiscono documenti ufficiali, questa prova è bellamente ignorata.

- Al cospetto di argomenti decisivi sulla geoingegneria illegale, gli irregimentati sviano il discorso con frasi del genere: "E già, non siamo mai stati sulla luna; Le Torri gemelle se le sono buttate giù da soli (sic... si apprezzi il pleonasmo); Sono stati gli alieni...".

- Allorquando si attesta in modo inoppugnabile che i depistatori hanno contraffatto libri, adulterato fonti, frodato nel compiere gli esperimenti, gli araldi del sistema prorompono in insulti e, se possono, si adoperano per far rimuovere i documenti.

- Ad ogni piè sospinto, gli influencers si aggrappano alle toghe che garantiscono loro impunità e sostegno: ecco allora fioccare bislacche querele e strumentali rinvii a giudizi. Protetti e vezzeggiati da certa magistratura, agiscono contro la legge: senza quest'arma, non sarebbero così arroganti.

Questo è il pittoresco mondo del negazionismo, un mondo in cui ad un infinito squallore si associa la protervia più ridicola. Questi sono i puffi che bandiscono l''’informazione” di regime. E’ una fruizione comunque istruttiva ed esilarante, soprattutto quando si legge di “scie pettinate dal vento”… pronte per la messa in piega e la tinta.


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sabato 5 ottobre 2013

Le Iene della disinformazione

Ritengo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta in cui qualcuno accende il televisore, vado in un'altra stanza a leggere un libro. (G. Marx)


La lotta contro la Geoingegneria clandestina ed illegale denota un evidente squilibrio di forze tra i cittadini da un lato, ed il potere dall’altro. Di fronte ad un crimine così orrendo l’uomo della strada non si capacita del fatto che le leggi e le istituzioni sono inutili per contrastare la guerra climatica. Anzi egli presto si accorge che lo Stato, autore di ogni sopruso, ha eretto una barriera insormontabile. Non è disfattismo, ma bisogna riconoscere che è ingenuo ed illusorio pensare che le raccolte di firme, le manifestazioni, le interpellanze parlamentari possano anche solo scalfire un sistema granitico.

Constatata la totale inanità di queste strategie, molti attivisti credono di poter ottenere qualcosa, sensibilizzando i media. Peggio che andar di notte… I quotidiani sono organici al regime e gli stessi programmi televisivi che sembrano dalla parte della “gente” sono congegnati come valvola di sfogo per il popolo vessato e sfruttato. In realtà sono il peggio del peggio: emblematiche sono trasmissioni come “Striscia la notizia” e “Le iene”, entrambe di Me*daset, la cloaca catodica in forza a Berlusconi per cui qualcuno ancora prova simpatia a causa dei suoi guai giudiziari.

Recentemente il famigerato persecutore, il tafano Task Force Butler, sodale del raffinato Angelo Nigrelli (Mario Lipuma su Facebook) ci ha inviato, tutto compiaciuto, un inqualificabile commento diffamatorio (in screenshot) di una fra le ultime leve della disinformazione, occultando accuratamente il nome dell’autore, corrispondente a questo profilo, aperto di recente. E’ un guitto delle Iene, tale Francesco (Frank) Matano, in “arte” Frank Matano. Costui (divenuto noto per gli scherzi telefonici) è, in tutta evidenza, il regista ed ispiratore dei messaggi telefonici a mittente falso inviatici nel pomeriggio del giorno 12 settembre 2013. E' anche l'autore delle due chiamate (inoltrate da un numero sconosciuto) durante un estemporaneo intervento su Radio Padania nonché di altre tre telefonate da numero insesistente. Perfetto esemplare dei cosiddetti “nativi digitali”, (definirli “nativi vegetali” è un insulto per le piante) Matano incarna l’ignoranza più becera ed il nulla assoluto di una generazione degenere. Inutile ricordare che sia l'utenza falsa sia l'utenza da profilo ufficiale negano ogni addebito, anzi sulla pagina clone è stato modificato il nome da "Frank Matano" a "Frankie il cuoco Matano". Frank Matano, anziché chiedere la chiusura della pagina “pirata”, invita il sottoscritto a rimangiarsi tutto. Curiosa reazione. Se veramente la Iena non coincidesse con "Frankie il cuoco Matano", che si è creato alla bisogna un profilo su Facebook utile per partecipare alle discussioni dei disinformatori, usufruendo tra l'altro di immagini preconfezionate del social network, per quale ragione lo stalker Task Force Butler si sarebbe premurato di nascondere il nome di un disinformatore qualunque nell’allegato inviatoci? Comunque sulla Rete non si trovano tracce del 47enne "FranKie il cuoco Matano”.



Francesco Matano è un conduttore televisivo per Italia Uno (Mediaset). Il saltimbanco, oltre che frequentare la pagina "Le scie chimiche sono una cazzata" (sic), si cimenta in deliranti diagnosi da psicologo d’accatto. E’ chiaro qual è il perverso ruolo della televisione pubblica e commerciale nella “denuncia” delle italiche storture. E’ facile accanirsi contro qualche scalcinato parlamentare. E’ facile demonizzare una classe dirigente che non potrebbe dirigere neanche una banda di paese. Questi vendicatori televisivi sono, però, infinitamente più dannosi dei tanto vituperati “politici”, perché, sfruttando una reputazione mal acquisita, ingannano il pubblico e stuprano l’informazione. Pupazzi rossi e gialli dotati di ventose e di ammennicoli simili sono diventati gli avvocati del popolino. Visti i presupposti non ci stupiamo di quanto scrive il Matano: sono glosse che gridano vendetta al cospetto di Dio per l’immondo squallore ed il livore che trasudano da ogni sillaba.

Ecco l’autoritratto della Iena, in una prosa sciancata.

"Il mio nome vero è Francesco Matano. Sono nato nel 1989. Parto cesareo. Frank l’ho scelto (già solo questo pleonasmo ci causa l’orticaria), perché sono italo - americano, doppio passaporto. Mi sono diplomato a Providence, RI. Sì, sono madrelingua inglese, non fatevi infinocchiare dalla mia dislessia campana. Ho iniziato nel 2008 su Youtube. Ho caricato degli scherzi telefonici. Questi scherzi telefonici sono piaciuti e persone della tv hanno cominciato a mandarmi mail. Io ho letto queste mail e li ho incontrati (sic). Non potevo crederci all’inizio. Sicché i miei scherzi hanno raggiunto 80 milioni di visite e in più la mia pagina Facebook conta circa 650mila LIKE. Lo so, avevo detto che non volevo cadere in presunzioni ma tu puoi pur sempre essere un potenziale datore di lavoro. Nel 2009, inizia una meravigliosa esperienza alle iene. Sto un mese, faccio due servizi. Nel 2010 mi chiama SKY, mi propone un programma sugli scherzi telefonici, lo faccio. Si chiamava “SKY SCHERZANDO”, 20 puntate da mezz’ora l’una. Nel 2011 partecipo al programma della Clerici su Rai 1 “Ti lascio una canzone”. Qui ho fatto delle piccole interviste ai bambini canterini, che in realtà erano dei mostri sacri della canzone. Nel 2012 ritorno alle iene, faccio una serie di servizi comici, altri no, nel senso che dovevano essere comici ma non hanno fatto ridere. Nel novembre del 2012 partecipo al programma “2012 prima di morire” insieme a Jacopo Morini andato in onda su LA3. Mi sono divertito tanto anche perché Jacopo è una gran testa di cazzo (sic) oltre che grande amico! Siamo nel 2013, le iene sono tornate, mi raccomando non perdetevi neanche un servizio!".

Francesco nasce a Santa Maria Capua Vetere, di madre americana, si diploma a Providence, città dello stato del Rhode Island, negli Stati Uniti. Arriva al grande successo grazie al suo canale di YouTube lamentecontorta, arrivando a più di 90 milioni di visualizzazioni, più di 425 mila iscritti e su Facebook oltre 1 milione di fan. Nel 2009 arriva la prima esperienza televisiva, realizzando dei servizi per il programma televisivo “Le Iene”. Nel 2010 ha un programma su Sky, dedicato agli scherzi telefonici chiamato “Sky Scherzando?” Nel 2011 partecipa al programma di Antonella Clerici, “Ti lascio una canzone” facendo piccole interviste ai bambini del cast. Nel 2012 partecipa alla Webserie “Lost in Google” con i the JackaL. Nel novembre del 2012 partecipa al programma “2012 prima di morire”, in onda su La3, insieme con Jacopo Morini. Famosi (sic) sono i suoi video sulle "Scorregge alla gente".

Insomma delle credenziali scatologiche di tutto rispetto. Qualcuno riesce ad immaginare quale potrà essere la levatura etica e culturale di chi, nelle alte sfere, sguinzaglia i negazionisti, visto la natura infima di questi scagnozzi?

AGGIORNAMENTO IMPORTANTE QUI.



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giovedì 25 aprile 2013

La saga degli "influencers"

Lo abbiamo sempre ribadito: la Giustizia con la "G" maiuscola, intesa nella sua mera accezione, non esiste, anzi, essa viene usata, nei modi più biechi e fantasiosi, per mettere a tacere le voci fuori dal coro. Chi ci segue da tempo saprà che, almeno dal 2005, esiste un gruppo di cosiddetti disinformatori o "influencers" o negazionisti (essi si autodefiniscono impropriamente "debunkers"), ben coordinati tra loro ed in tutta evidenza finanziati dallo Stato, giacché attuano, 24 ore su 24 le loro azioni di stalking, unite a quasi quotidiane pubblicazioni (sui loro blog, sui forum infiltrati, su Facebook e nei canali video dedicati) calunniose e diffamanti. Essi costituiscono senza dubbio una vera e propria associazione a delinquere.

In questi anni codesti individui hanno cercato in tutti i modi di screditare i principali componenti del Comitato Tanker Enemy ed in special modo i fratelli Marcianò, dedicandovi decine di blog che sputano odio, veleno e risentimento da tutti i pori e che, nel contempo, usano le più sofisticate tecniche della programmazione neuro-linguistica per convincere chi legge che le loro bugie sono tutte sacrosante verità. Costoro hanno violato o tentato infinite volte di violare accounts, hanno provocato la chiusura di servizi di hosting video, hanno commesso il reato di sostituzione di persona, hanno perpetrato azioni di spionaggio, anche con l'uso di sofisticate apparecchiature elettroniche, hanno pubblicato dati sensibili, hanno scritto lettere anonime piene di falsità etc.

Chi scrive, nel gennaio 2012, fu informato di avere a suo carico due procedimenti penali. Uno di questi scaturiva da una querela di Angelo Nigrelli anche conosciuto con gli pseudonimi Mario Lipuma, Giuseppe Cirone, Beppe Ciro e che, ora, è... udite udite... testimone per l'"accusa" nel processo-farsa a mio carico, istruito su querela del figlio e della nuora. Un diffamatore di professione testimone in un processo per diffamazione. Sublime!

Chi è Angelo Nigrelli? E' un tipografo in pensione che, nonostante tutto, mantiene aperta la sua tipografia e da lì, si sbizzarrisce nella diffamazione più volgare e scatologica, tramite l'accesso ad Internet OKcom S.P.A. (ex Teleunit), indirizzo IP 89.148.154.153, proseguendo con le sue centinaia di incursioni sui vari canali di condivisione, con l'uso di innumerevoli nomi di comodo. Sin qui non ci sarebbe nulla di strano... conoscendolo, tranne che per il fatto che costui, lo ribadisco, è testimone per l'"accusa" nel buffonesco processo imbastito a carico di Rosario Marcianò. E' superfluo ricordare che le diverse denunce-querela nei suoi confronti per vari reati penali sono... evaporate. E' tutto inutile anche per la richiesta di rimozione delle pagine Facebook e Blogger gestite da costui, nelle quali si incita pure ad eliminare fisicamente il suo nemico numero uno: Marcianò. In regalo un I-Phone! E' ovvio: questo soggetto è coadiuvato ed affiancato da decine di "influencers", così definiti dalla U.E. nel momento in cui sono stati stanziati altri 3 milioni di euro per sostenere il... lavoro di codesti negazionisti.

"Basta, porca puttanaccia Eva, non se ne può più, fateli smettere questi imbecilliii!!! Sindaco, vicesindaco, assessori!!! Poi gli albergatori danno la colpa ai previsori meteo, se non vengono i turisti a Sanremo, si tratta di foschia densa da correnti umide sciroccali! e non altro!
Achille Pennellatore, meteo Porto Sole Sanremo, assonautica IM e LIMET (Associazione ligure di meteorologia)
".

Intanto è passato del tempo, durante il quale la richiesta di persegure Marcianò per "atti persecutori" (sic) per opera di Angelo Nigrelli è stata rigettata (si legga qui il dispositivo di archiviazione. ), ma cionostante il Nigrelli, spalleggiato dai suoi piccoli fans, continua a scrivere a destra e manca che il sottoscritto è sotto processo per stalking. Questo non è assolutamente vero e colui lo sa bene, ma sa anche che è intoccabile, date le aderenze che egli vanta all'interno del Tribunale di Sanremo. Osserviamo la famiglia Nigrelli al completo conversare in modo amichevole con la cancelliera del Tribunale alla fine del dibattimento, oppure leggiamo commenti stupidi a sostegno del "Mario Lipuma" e del sodale Achille, il meteorologo (il quale urla "cacciamoli da Sanremo!), per poi scoprire che una di queste chiose offensive è a firma di un agente della Polizia penintenziaria sempre del Tribunale di Sanremo. Costui si esibisce in questo lirico intervento: "Anch'io ho mal di testa, Achille, sarà la ricaduta della nebbia psicopatologica della supercazzola della Maremma infestata. Fatemi sapere...".

Tuttavia non finisce qui, poiché Angelo Nigrelli alias Mario Lipuma, continua a pubblicizzare il post calunnioso e diffamatorio del suo amico, il Fioba, al secolo Massimo Della Schiava, noto negazionista, geologo toscano, anche'egli denunciato, ma senza che la Magistratura si sia assolutamente presa la briga di occuparsi di costui. Allora che cosa dobbiamo concludere? E' chiaro che questi omuncoli non solo sono intoccabili, ma appartengono ad un solido apparato volto a screditare e mettere a tacere i fratelli Antonio e Rosario Marcianò. Non bisogna stupirsi, giacché siamo una colonia degli Stati Uniti: una "Repubblica" delle banane con "governi del Presidente", dove i pupi sono mossi certamente da entità sovranazionali, mentre la Magistratura, tranne qualche lodevole eccezione, esegue degli ordini, ignara dei veri principi della giustizia.

Mi viene da pensare che i continui rinvii nel processo in cui Marcianò si deve difendere da false accuse di diffamazione, siano serviti e servano a dare ulteriore tempo a questi agenti affinché essi provino a distruggere, sempre con l'uso spregiudicato ed illegale della Rete, la reputazione di Marcianò, sperando di conseguire i loro scopi, prima della sentenza. Eh sì, perché i Giudici sanno bene che non hanno niente contro l'"indagato" ma che, anzi, Nigrelli e soci rischiano grosso, essedosi esposti oltremodo, dopo aver costruito un castello di menzogne che, inevitabilmente, li seppellirà. Quel giorno arriverà, prima o poi: non temete.


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sabato 1 ottobre 2011

I disinformatori: singolari ed inquietanti connessioni

AGGIORNAMENTO del 3 ottobre

I responsabili di "Telefono Azzurro" ci comunicano di aver informato le autorità competenti in merito ai reati segnalati in questo articolo.

Ab uno disce omnes. (Virgilio)

E’ arcinoto che i disinformatori sono paranoici e psicolabili, ma recenti acquisizioni ci hanno permesso di completare il loro identikit. Non è sufficiente stigmatizzarli come sicari al soldo del governo: non è solo la venalità a muovere i loro bassi impulsi, anche se non sbaglieremo a considerarli dei materialoni, privi di cultura, sensibilità ed intelligenza.

Solo delle profonde tare psichiche possono definire la loro struttura.

In primo luogo i negazionisti sono affetti da una sorta di invasamento scientista. Per mezzo della “scienza” non solo spiegano e razionalizzano tutto, ma giustificano l’esistente, vedendovi il migliore dei sistemi possibili: lo stato è buono, il governo è buono, le istituzioni sono buone. I risvolti nevrotici (sindrome di Stoccolma, regressione a stati infantili, complessi di inferiorità...) connessi a tale interpretazione autoconsolatoria, banalmente compensatrice e puerile della realtà, sono il preludio di situazioni psicotiche? Crediamo di no, ma il loro idioletto, la condotta, l'insieme di disvalori talora si associano a tendenze, per così dire, particolari. Ad esempio, un tale Stefano Petrò alias stebondage alias ste90, oltre ad essere un cultore della pratica nota come bondage, manifesta pure un’inclinazione per soggetti tutelati (a parole) dalla legge.

Ora, lungi da noi il solo dubbio che tale disdicevole personaggio incarni il mondo “etico” dei disinformatori, tale da assurgere a rappresentante più insigne per inverecondia della turpe schiera: sicuramente colui è un caso isolato, una spaventosa aberrazione in un gruppo di spostati. Nondimeno due aspetti ci inducono a riflettere: in primo luogo Stefano Petrò palesa la medesima fisionomia psicologica di molti suoi sodali, tra cui il famigerato tipografo di Sanremo Wasp-Angelo Nigrelli, inducendo a sospettare che, dietro parole ed azioni incuranti di qualsiasi senso morale, si nasconda un’anima nera. Questo elemento ha comunque soltanto un valore relativo e bisogna ammettere che è forse una mera coincidenza.

Un insieme di fatti incontrovertibili, però, dichiara la pericolosa contiguità, se non somiglianza tra stebondage ed i suoi compagni di merende. Scoperti i suoi gusti, ci siamo premurati di avvertire, oltre che le autorità preposte, "Facebook" e "Telefono azzurro", ma gli amministratori del noto social network, invece di intervenire per neutralizzare il pericoloso figuro, hanno cancellato le nostre segnalazioni. E’ davvero paradossale oltre che vergognoso.

Anche "YouTube" non scherza: compie una vendetta a sostegno della pedofilia, dichiarando un'inesistente violazione di copyright per un semplice screenshot (fermo immagine). Questa è l'inconsulta ed ignominiosa reazione a seguito della denuncia, per opera di "Tanker Enemy", della presenza di un pervertito fra gli intoccabili disinformatori iscritti al portale di "Mountain View".

Che pensare inoltre della reazione per opera dei soliti noti che, invece di dissociarsi o di nicchiare, almeno di fronte ad un caso così grave, hanno fatto quadrato attorno al loro complice, avallandone il deplorevole contegno? Difeso a spada tratta, protetto da una rete di collusioni e di omertà, Stefano Petrò avrà l'opportunità di continuare nei suoi adescamenti.

Non è il caso di generalizzare, come si accennava. Non bisogna generalizzare, perché questa legione di “esperti” del C.I.C.A.P. che bazzica sulla Rete, è nella maggioranza dei casi, formata da semplici falliti, da denigratori che, con la monotonia delle loro infide calunnie e diffamazioni, alla fine rafforzano la credibilità dei loro antagonisti. E’ opportuno comunque vigilare, poiché essi sanno di godere della totale impunità. Pertanto, se troveranno l’occasione per compiere qualche misfatto serio, non ci penseranno due volte, sapendo che il regime è sempre dalla loro parte... almeno fino a quando non saranno vaporizzati dallo stesso sistema che li ha sostenuti e tutelati. Allora sì che finalmente vedremo del vapore in atmosfera... e non delle scie tossiche.


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