
Scrive il filosofo nella raccolta di conferenze, tenutesi a Dornach (Svizzera) nel 1917, silloge intitolata “La caduta degli spiriti delle tenebre I retroscena spirituali del mondo”: “Se oggi camminiamo su zolle di terra, ci moviamo su qualcosa che va in frantumi, su qualcosa che, rispetto alle condizioni di crescita del passato, non è in continuo incremento. Prima dell’epoca atlantica e fino alla sua metà, la Terra era piuttosto un organismo in crescita, germogliante. Poi cominciò, diciamo, ad avere crepe e fessure e solo in seguito si formarono le rocce con le loro crepe e fessure. Non solo la scienza dello spirito è al corrente di questo. Che la Terra attuale si stia screpolando e fendendo, che stia andando incontro alla sua disgregazione, si trova ben esposto dalla scienza ufficiale nella notevole opera di Sueß, “L’aspetto della terra”. […] Sueß giunge a concludere che noi oggi abbiamo a che fare con un mondo che si avvia alla sua fine, che va frantumandosi”. [1]
E’ così: ci si sta incamminando verso un mondo sempre più decaduto, sotto il profilo spirituale, etico e fisico. La Terra è oramai agonizzante, isterilita, stanca. Questo corso non risparmia alcunché né alcuno, poiché è ineluttabile. E’ nell’ordine delle cose, piaccia o no. Non si può più guardare alla realtà, come in passato: essa è inquinata alle radici.
Non devono dunque stupirci recenti fenomeni come i sink holes, i giganteschi fori nel suolo dalla circonferenza perfetta o quasi: essi si aprono all’improvviso di solito in corrispondenza di strade, sia in città sia in zone rurali. Le pareti interne delle voragini, profonde alcune decine di metri, sono di solito lisce. La precisione del perimetro ha indotto alcuni ricercatori ad escludere che i sink holes siano manifestazioni naturali, ma che siano creati con potenti armi satellitari. Sono comunque la dimostrazione – se ancora se ne avvertisse l’esigenza – di un tempo in cui la tecnologia, assurta a strumento di controllo e di morte, è tutt’uno con una volontà diabolica. Le legioni delle tenebre hanno invaso silenziosamente la Terra e, come predisse Steiner al principio del XX secolo, molti uomini sono oggi soggiogati da distruggitrici entità ahrimaniche.

La geologia potrà evidenziare i cambiamenti che stanno investendo la tettonica, i processi orogenetici, il vulcanismo, le loro relazioni con il clima, ma invano si cercheranno le cause fisiche di situazioni che trovano la loro origine in una sfera che trascende la semplice materia.
[1] Non è questa l’unica “profezia “ di Steiner che, nelle sue opere, prefigurò gli attuali scenari tecnocratici a base di eugenetica, sterilità maschile e femminile, automazione della società, creazione di un Messia sintetico etc.
Fonti:
Freeskies, Sink holes: i buchi lavandino, 2010
R. Steiner, La caduta degli spiriti delle tenebre: i retroscena spirituali del mondo”, Milano, 2010
Zret, L’enigma del doppio in Steiner, 2009
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