mercoledì 14 maggio 2008

Scie chimiche: DORizzazione finale del pianeta? (Articolo di Alessandro Rosselli - Quinta parte)

Leggi qui la quarta parte


Nel pubblicare la quinta parte di questa preziosa ricerca, intendiamo sottolineare che davvero, come è evidenziato nel testo, gli ecosistemi sembrano prossimi al collasso: si consideri come esempio l'ambiente del bosco di conifere descritto nell'articolo Danni alla vegetazione nell'entroterra di Sanremo. Che già le aghifoglie, alberi sempreverdi siano spoghi e secchi è inquietante, ma ancora più terribile è notare come le montagne, per mezzo della diuturna e massiccia irrorazione di veleni, siano state denudate, ossificate, diventando simili a scheletri scarnificati.


Gli impianti nucleari di solito diffondono significative quantità di radiazioni che si possono misurare nel sistema di raffreddamento ad acqua o nell'impianto di ventilazione dell’aria che passa attraverso l’installazione. A parte il fatto che la popolazione locale respira e comunque assume queste scorie radioattive, che si accumulano nella catena alimentare, sussiste il problema di oranur e Dor. Entrambi sono creati dagli impianti nucleari e l’energia atmosferica in queste aree è intaccata. Le persone sensibili sentono realmente la differenza in una regione, dopo che un reattore nucleare è rimasto operante per un certo periodo ed inoltre accurate osservazioni qualche volta possono rilavare cambiamenti nella situazione meteorologica.

I test atomici sotterranei sono forse i più dannosi poiché colpiscono e agitano negativamente il campo dell’energia orgonica dell’intero pianeta. Qualche analisi suggerisce che fenomeni estremi come siccità o forti temporali, nonché gli epidemici sintomi influenzali, possono essere innescati da esplosioni atomiche sotterranee, attraverso un disturbo molto esteso del campo energetico della Terra. Alcune prove, attualmente sotto analisi, hanno suggerito che l’intera Terra è disturbata nella sua rotazione dinamica e che le esplosioni nucleari ipogee surriscaldano e sconvolgono l’atmosfera superiore. Questo genere di effetti non ha nessun senso dal punto di vista della biologia e della fisica classica, che negano l’esistenza di qualsiasi principio energetico e postula uno spazio vuoto. Dal punto di vista della biofisica orgonica, questi fatti hanno un senso. Individui sensibili possono sentire l’effetto oranur, attraverso una sensazione di sovreccitazione nervosa, associata a febbricola.

Qualcuno può sentirsi, a causa dell’effetto oranur costantemente agitato, mentre qualcun altro può avvertire delle contrazioni in presenza di tale effetto. Il forte oranur intacca ogni persona nel suo punto debole e tende a portare in superficie sintomi latenti. I palmi delle mani possono esibire caratteristiche chiazze e dormire può risultare quasi impossibile. Si nota anche scarsa concentrazione sul lavoro o in altre attività.

L’espressione atmosferica dell’oranur è anche quella della sovraccarica. Il cielo può mantenere un forte colore blu, ma all’orizzonte appare una foschia densa. Le nuvole non si uniscono né crescono sotto le condizioni oranur, perché l’atmosfera altamente caricata e agitata non può contrarsi e poiché la carica dentro le nuvole non può aumentare oltre un certo limite. I venti possono essere caotici con le condizioni oranur. I fronti temporaleschi di solito cominciano a frammentarsi o a dissiparrsi come si avvicinano ad una regione intaccata dall’oranur. L’atmosfera può avere una qualità tesa o artificiale, che riflette le condizioni generalmente sovraccaricate. La pioggia diminuisce, in particolare appena l’oranur è rimpiazzato dalla condizione Dor.

Anche Dor implica manifestazioni atmosferiche e, quando tale energia negativa è sufficientemente estesa, si associa a condizioni di siccità e di aridità. Esso appare sul panorama come un grigio/acciaio che riduce la visibilità, dà alla luce del sole una qualità ardente, rende la pioggia acida o la blocca completamente. Le nuvole appaiono come brandelli, simili a cotone lacerato, leggermente sporco e non crescono mai oltre una certa misura. A volte appaiono insolite piccole nuvole di colore nero o grigio scuro; in contrasto con altre piccole nembi nell’aria, queste formazioni scurastre mantengono la loro colorazione opaca anche quando sono illuminate direttamente dalla luce del sole. Queste sono quelle che Reich chiamava nuvole Dor. Spesso si formano e si riformano continuamente sopra alcune località, come se fossero attaccate in quel punto energeticamente.

Mentre oranur e Dor spesso coesistono in una determinata regione, generalmente un’espressione predomina sull’altra. Dato che Oranur e Dor sono fenomeni energetici, non possono essere soffiati via dal vento, anche se un forte temporale potrebbe isolarli e spazzarli via. Con condizioni Oranur e Dor eccezionalmente forti, i temporali vengono bloccati e deviati, dando origine ad una siccità prolungata. I luoghi deserti sono generalmente pieni di grandi quantità di Dor, particolarmente nella porzione topografica situata più in basso. Regioni con numerose centrali nucleari, raffinerie e grandi installazioni di depositi tendono ad essere molto cariche di Dor e di Oranur. In quelle regioni occorrono spesso, come conseguenza, periodi di siccità, dato che l’energia vitale si trova raramente in uno stato naturale e periodicamente è sovreccitata o indebolita.

Le suddette descrizioni delle condizioni Oranur e Dor contrastano con quelle dell’energia orgonica nella sua condizione brillante e pulsante. Quando il continuum di orgone (o etere) mantiene uno stato di pulsazione atmosferica sano e vigoroso, avvengono cicli regolari di tempo piovoso-asciutto-piovoso-asciutto. L’atmosfera è pulita e trasparente, brillante e viva. Il contrasto fra le nuvole ed il blu del cielo è visibile fino all’ orizzonte. Il cielo aperto ha un colore blu profondo ed i bordi delle nuvole sono netti e ben definiti. Le nuvole mantengono una forma arrotondata, come le gemme dei cavolfiori e crescono verticalmente senza inclinarsi lateralmente o sgonfiarsi.

Le montagne distanti mantengono una colorazione bluastra o porpora. Anche la vegetazione è ricca e piena di vita. Gli uccelli sono attivi e anche la vita degli altri animali è alacre. La luce del sole scalda, ma non scotta. La generale sensazione soggettiva durante le condizioni di cielo limpido è di grande espansione, di abbondante energia e vitalità. Respirare è così facile che l’aria si spinge letteralmente dentro i polmoni. La maggior parte delle persone si sente eccezionalmente viva, agile e più rilassata del solito. Tutto ciò che vive spinge verso l’alto, contro la forza di gravità, come un’espressione della natura ondeggiante, dolcemente energica ed espansiva dell’energia vitale. Durante i giorni piovosi, ci si può sentire meno energici o assonnati, ma tranquilli ed a proprio agio. La pioggia cade con una regolarità ciclica.

La maggior parte delle persone più anziane è consapevole che questa qualità dell’atmosfera è sempre più rara. In passato veniva osservata più comunemente di oggi. Le qualità Dor fosche, stagnanti, sono ormai la norma cosicché molte persone giovani, particolarmente nelle grandi città inquinate, non sanno come possa essere realmente un giorno scintillante. Per esempio, i piloti di linee aeree più anziani ricordano quando la caligine Dor si addensava solo sopra ad alcune zone industriali nel Nordest degli USA; oggi, invece, la bruma Dor può essere osservata in maniera ininterrotta, da costa a costa, così come pure sul mare ad una considerevole distanza dalla linea costiera.


La stessa cosa accade con lo sfrenato disboscamento e desertificazione che sta affliggendo tutto il mondo: le condizioni Dor del deserto si stanno diffondendo in regioni che una volta erano molto più piovose. Nelle regioni più piovose, non appena l’atmosfera diventa dor, i temporali regolari sono sostituiti da nebbiose pioggerelle acide. I naturalisti comunicano che il bagliore blu dell’orgone sopra le montagne svanisce circa due anni prima dell’inizio della morte massiccia della foresta, un fenomeno che probabilmente è associato all’inquinamento nebbioso e stagnante dell’aria. Infatti il blu splendente dell’orgone degli oceani, dei fiumi, delle foreste e dell’atmosfera sta svanendo ad un ritmo preoccupante. Questo è il sintomo di un collasso dell’intero ecosistema. Proprio quando l’energia vitale era stata documentata e oggettivata, è stata inquinata ed uccisa.


Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.


Aggiorna Tanker Enemy nei tuoi preferiti. D'ora in poi questo blog è raggiungibile digitando http://www.tankerenemy.com/

TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

17 commenti:

  1. tutto sommato fanno bene a spazzare via il genere umano... non dimentichiamo che una parte di quelli che reggono il mondo sono convinti che sia un bene, lo pensano da sempre (Razza Ariana), o aspettano un nuovo messia ( Intermatrix docet), o la venuta di nuovi ceppi umani ( Bambini indaco), le cose non sono scollegate tra loro; cmq per eliminare il Dor che avvolge le nostre vite dovremmo eliminare tutte le comodità moderne dalle auto ai telefonini fino a questo pc... ovvero tornare all'età preindustriale? mi sembra che il mondo non fosse cmq così idilliaco nemmeno prima, ... forse dovreste approfondire di più il tema della peste emozionale, altrimenti sembra che tutto il male viene dalla modernità.

    RispondiElimina
  2. Non sono d'accordo su molte linee di fondo del blog di Bojs ma non è certo uno di quelli che reggono il mondo.
    Che vengano alla luce bambini con caratteristiche genetiche innovative e talenti inaspettati, forse perchè qualcosa nei geni umani inizia a ricordare le potenzialità umane è decisamente auspicabile, anzi è forse uno dei motivi per cui l'operazione scie chimiche è iniziata (per capire bene questa storia bisognerebbe informarsi sul back-up del codice genetico e sul campo morfogenetico delle specie). Ci potrebbe essere a presto un risveglio, cambiamento della razza umana, e forse l'operazione SC serve ad impedirlo.

    Tornare all'età pre-industriale potrebbe essere una bellissima cosa, se oltre al cambiamento prettamente tecnologico ci fosse anche un mutamento dello spirito, una condivisione di valori positivi, una stigmatizzazione assoluta di qualsiasi forma di potere.

    L'unico inconveniente potrebbe essere quello di essere alla mercede di qualsiasi razza aliena che ci voglia sfruttare (e per questo non consiglierei molto il semplice ritorno indietro).

    In ogni caso allontanarsi da tanta tecnologia potrebbe anche significare riprendere in mano, ricordare, ri-acquisire i poteri della mente e dello spirito, la sintonia con la natura. Proprio tutto quello che i nostri Potenti Demoni vogliono temono che facciamo.

    Non credo che tutto il male venga semplicemente dalla modernità, ma che la modernità sia sempre stata utilizzata dalle élite dominanti a fin di male, che la scelta delle tecnologie, delle fonti energetiche, delle strutture sociali collegate alla nuova realtà industriale sia stata fatta ad arte per scopi negativi.

    Questa modernità non è la causa prima del male, ma è il mezzo più potente utilizzato per portare il male sulla terra da quei Potenti Demoni che tirano le fila di tutto, dai vertici della Piramide, dagli indefinibili "Loro".

    Se non ci fosse un mondo da salvare dal NWO spegnerei il PC e starei sempre nell'orto.
    Se non ci fosse l'inquinamento e la distruzione dell'ambiente credo che potrei vivere benissimo facendo a meno di tutte le fottute tecnologie moderne.

    Se un giorno qualcosa di questo mondo sopravviverà alla grande distruzione spero torneremo tutti a coltivare il rapporto diretto con terra e con tutti i suoi abitanti, vegetali ed animali.

    RispondiElimina
  3. Immagina una modernità al servizio del l'uomo e non al servizio degli infami e già tutto sarebbe differente. I fautori di questo disastro sono pochi, schifosi, tenocrati, banchieri, scienziati, politici e le genti che lavorano per un tozzo di pane sono le vittime. La colpa non è dell'uomo, ma di pochi uomini bramosi si potere e denaro e che faranno di tutto per distruggere la terra, pur di rimanere incontrastati dominatori dei destini dell'intera umanità.

    RispondiElimina
  4. E' più la "scienza" baconiana, come strumento di dominio della natura, ma l'uomo è parte della natura e questa smania di egemonia si è ritorta contro di lui, forse ad essere responsabile che non la techne, destino della "civiltà" occidentale.

    Esiste purtuttavia una tecnologia meno invasiva e dannosa, ma essa è negata dai sinarchisti.

    RispondiElimina
  5. "L’atmosfera è pulita e trasparente, brillante e viva. Il contrasto fra le nuvole ed il blu del cielo è visibile fino all’ orizzonte. Il cielo aperto ha un colore blu profondo ed i bordi delle nuvole sono netti e ben definiti. Le nuvole mantengono una forma arrotondata, come le gemme dei cavolfiori e crescono verticalmente senza inclinarsi lateralmente o sgonfiarsi."

    E' la perfetta descrizione di quello che avveniva fino a 10 anni fa. Ormai un lontano ricordo...

    Un saluto e incoraggiamento.
    VibraVito

    RispondiElimina
  6. Riporto integralmente questa notizia apparsa questa sera alle 20.49 sul televideo di RAI2

    "Clima, Nature: confermato effetto serra

    I cambiamenti climatici hanno ormai fatto sentire i loro effetti in tutto il pianeta. Lo afferma un'analisi di più di trentamila articoli e raccolte di dati effettuata da dieci centri di ricerca nel mondo pubblicata sulla rivista Nature.
    I ricercatori hanno esaminato migliaia di studi su ecosistemi, piante e animali in tutto il mondo raccolti a partire dagli anni 70.
    I dati dimostrano che gli essri umani hanno un'influenza sul clima attraverso l'aumento delle emissioni di gas serra."

    Sti ricercatori fenomenali, (addirittura 10 centri di ricerca), in tutti i loro meticolosi studi, non hanno mai osservato e considerato il cielo!!! Mai viste le potenti irrorazioni chimiche, il cielo perennemente biancastro, la nebbia chimica etc.. e consegnano un rapporto che accusa senza mezzi termini la popolazione!!
    Ma non é la popolazione che ha fatto "sparire" la "Eolo" dalla produzione e dalle cronache così come le innumerevoli fonti di "clean power".

    Una ricerca ad hoc!

    RispondiElimina
  7. Lo scenario logorante a cui si è costretti nostro malgrado ad assiste è a dir poco da INCUBO, non passano un solo giorno o una sola notte senza che questi indegni facciano sentire la loro presenza pesantissima sulle nostre teste; a volte ho quasi il timore di alzare lo sguardo per paura di non reggere.... vorrei scappare via da tutto questo ma dove????!!!??? E' proprio vero che stanno rovinando tutto; non si illudano gli scellerati, i pochi bramosi di potere e denaro rischiano di rimanere incontrastati dominatori del destino del NULLA!

    RispondiElimina
  8. http://www.ilmeteo.it/portale/situazione-immagini-satellite

    Ragazzi dalle 7.30 che stanno irrorando merda...ad es. Roma è coperta da una cappa schifosa...c'è pure una strana foschia... ILLUMINATI BASTARDI!!!
    Ieri sera sopo il temporale cielo sereno, ed i soliti aerei che spruzzavano roba nel cielo...fino a coprire il sole che stava tramontando, tra l'altro sarebbe stato uno spettacolo in condizioni normali, visto dai Castelli Romani dove mi trovavo...peccato!!!
    Un triste saluto a tutti!!!

    RispondiElimina
  9. qui il sole non si vede piu' da quattro mesi
    quando c'è e' filtrato bene bene, foschia e nebbia artificale, copertura chimica, nuvole
    la notte ogni 5 -10 minuti passa un aereo volando basso (il rumore e' troppo forte)

    che siamo nella cacca e' evidente a chiunque apra gli occhi e
    (e tenda le orecchie)

    RispondiElimina
  10. Andassero a caxxare!

    Cerchiamo di rimenere saldi nella positività che poi il dor se va a farsi benedì

    Ciao a tutti,sono con voi

    Stefano

    RispondiElimina
  11. Qui adesso hanno spazzato via quello che riamaneva delle nuvole ed è uscito il sole...!!! In aria tra una nuvola e l'altra si vedono benissimo quelle finte...tipo nebbiolina o a piccoli banchi...tipo "pecorelle"...non so se ho reso l'idea...:-))

    RispondiElimina
  12. Rettifico...stanno di nuovo spruzzando... C...o!!!!

    RispondiElimina
  13. Ho appena inviato questa email a sardegna@wwf.it

    Salve a tutti,
    sono un padre di famiglia preoccupatissimo per le continue irrorazioni di prodotti chimici (anche biologici?) che da anni ma soprattutto in questi giorni gli aerei bianchi senza livrea stanno effettuando sulle teste di noi cittadini inermi e sui nostri figli.
    Siamo un bel gruppo di persone che già da un po' di tempo sta monitorando la situazione, scattando foto, registrando filmati, cercando su tutta la rete informazioni su questo scempio che non è solo nostro ma di tutto il pianeta. C'è un silenzio totale su questa faccenda, i media non ne parlano e quando trattano raramente l'argomento cercano di sminuirlo adducendo a scuse svariate tra cui le scie sono semplici scie di condensa degli aerei civili.
    Noi sappiamo che non è così perché abbiamo verificato anche le quote di sorvolo di questi aerei-cisterna e a quelle altitudini non ci sono le condizioni per una "naturale condensa" dei motori a reazione. Abbiamo migliaia di dati che ce lo confermano, anche emessi da strutture ufficiali come la FAA statunitense.
    Stanno cambiando il clima e la nostra salute e continuano imperterriti senza sosta anche aiutati da una generale disinformazione e da innumerevoli e quotidiani interventi di persone evidentemente pagate da non si sa bene chi, che in tutti i modi si infiltrano nei forum e nei blogs dove cittadini preoccupatissimi come noi si ritrovano per cercare di scoprire la verità. Chiunque di buon senso vede e capisce che non sono normali scie, checché ne dicano siti pseudo scientifici che in modo volgare e aggressivo attaccano chi con dati di fatto vuole arrivare alla verità.
    E' sicuramente un progetto segreto militare che coinvolge moltissimi Paesi (NATO in particolare) e migliaia di persone in tutto il mondo lo hanno appurato. E' stata fatta un'interrogazione parlamentare alla quale è stato risposto in modo vago e assolutamente non esaustivo.
    E proprio questo ci preoccupa tantissimo visto che chi deve difendere la nostra salute, le nostre vite e i nostri bambini, evade e minimizza il problema. Anche oggi Cagliari è uno schifo di nebbiolina causata dai continui passaggi iniziati di mattina prestissimo.
    Basta guardare una scia e notare l'espandersi per ore e ore. Gli aerei civili ad altissima quota (quasi invisibili a occhio nudo) rilasciano una tipica scia come la stella cometa del presepe...la scia cammina di pari passo con la stella. Queste altre persistono tutta la giornata. Date un'occhiata al sito sardo approntato per scoprire la verità.
    Almeno voi aiutateci, a voi danno voce....abbiamo paura per i nostri figli.


    www.sciesardegna.it

    RispondiElimina
  14. ps: l'ho forwardata anche a Italianostra e a Greenpeace italia

    RispondiElimina
  15. Condivido tutto e confermo l'incredibile "bianchezza" odierna del cielo su Cagliari, col solito effetto di luce solare "al neon"...

    RispondiElimina
  16. Riporto l'infallibile resoconto di Ray Milano postato sul sito di Comoretto. Non c'è che dire. Le mazzate finali di Straker e Ray Milano hanno affondato la nave.:) Ray ho riportato il tutto sul mio sito! Non avresti potuto commentare meglio.

    “Su quali fondamenti si basa la deduzione?”

    E' un fenomeno “osservabile”, quindi in quanto tale non richiede di attrezzature particolari per effettuare una valutazione di base. L'osservazione del fenomeno risponde ad uno dei fondamenti scientifici che assieme alla “riproduzione in laboratorio” avvalorano le teorie.

    “Che cosa possiamo osservare guardando il cielo?”

    E' possibile riscontrare diverse incongruenze nella formazione, nella consistenza, nella durata e nella dispersione delle lunghe scie persistenti. Se passassimo qualche oretta col naso rivolto all'insu, anziché guardare solo avanti a noi o per terra senza limitarsi ad una visuale orizzontale del mondo che ci circonda, noteremmo che qualcosa di strano in quelle scie c'è!

    “Cosa vediamo di strano?”

    Anzitutto la loro presenza anche quando non dovrebbero esserci.
    Mancando le condizioni meteorologiche necessarie per gran parte dei giorni esaminati gli aerei non avrebbero dovuto rilasciare nessun tipo di scie, né brevi né persistenti. Il fenomeno che si verifica da sempre origine alla categoria di scie definite “Persistenti che si allargano”. L'evoluzione delle scie persistenti osservate e documentate non rispettano la legge della Transazione di Fase (spiegato di seguito). Sebbene sia dimostrato che questo tipo di scie possa persistere per diverse ore esse non svaniscono (ritorno allo stato gassoso originario) ma nebulizzano dando origine a filamenti sfrangiati che una volta riuniti ad altre scie parallele o perpendicolari si trasformano in innaturali cirrostrati. Osserviamo che dopo giorni o notti di intensa irrorazione il cielo appare completamente biancastro con un forte riverbero della luce.

    A tal proposito è mia premura dotarvi degli strumenti che vi consentano di determinare le condizioni atmosferiche, alfine di valutare l'artificioso fenomeno.
    Indico quindi il link del Satellite Meteorologico AERONET, raggiungibile con rete internet normale, al seguente indirizzo:

    http://rapidfire.sci.gsfc.nasa.gov/aeronet

    Da qui è possibile scaricare giornalmente una panoramica ad alta definizione della maggior parte del pianeta. La nostra penisola rientra nella panoramica di questi indirizzi:

    http://rapidfire.sci.gsfc.nasa.gov/aeronet/?Ispra
    http://rapidfire.sci.gsfc.nasa.gov/aeronet/?Carpentras
    http://rapidfire.sci.gsfc.nasa.gov/aeronet/?Rome_Tor_Vergata
    http://rapidfire.sci.gsfc.nasa.gov/aeronet/?ETNA

    L'umidità relativa dell'aria la si può reperire dai centri delle radiosonde sparse per l'Italia:

    16080 LIML Milano
    16044 LIPD Udine
    16113 Cuneo-Levaldigi
    07761 LFKJ Ajaccio
    16245 LIRE Pratica Di Mare
    6320 LIBR Brindisi
    16560 LIEE Cagliari
    16429 LICT Trapani

    Reperibili sul sito:

    http://weather.uwyo.edu/upperair/sounding.html

    Con l'ausilio di questi strumenti e delle conoscenze necessarie all'interpretazione dei dati prodotti, si è in grado di constatare il naturale verificarsi del fenomeno piuttosto che la sua artificiosa riproduzione.

    “Come si distinguono?”

    Per rispondere alla domanda dobbiamo prima di tutto aver presente i meccanismi chimico-fisici di base che determinano la presenza di normali Scie di Condensazione.
    Per aiutarvi a capire vi diciamo che la formazione delle scie di condensazione al passaggio di un aeromobile non è un evento che si manifesta sempre e comunque. Per far sì che si verifichi è necessaria una concatenazione di eventi che si debbono creare nello stesso momento. Tre fattori sono fondamentali:

    • L’altitudine del velivolo deve superare gli 8.000 mt. (in relazione alla temperatura dell'atmosfera);
    • La temperatura dell’atmosfera deve essere di almeno –40°;
    • La percentuale di umidità non deve essere inferiore al 70%;

    La probabilità del ripetersi del fenomeno per 2 giorni consecutivi è del 1,68%, tant'è che fino a pochi anni fa il fenomeno veniva registrato per non più di 20 giorni all'anno, mentre oggi è visibile con proporzioni a parti inverse. Per essere credibile si dovrebbe vivere in una condizione atmosferica “perpetua”, cioè con le stesse condizioni climatiche che favoriscono sempre lo stesso tipo di fenomeno. La probabilità che ciò si verifichi per diverso tempo continuativamente è di una virgola con 36 zeri.
    Nel caso in cui le condizioni atmosferiche consentano il naturale verificarsi del fenomeno, quello che avviene col manifestarsi delle scie di condensazione viene definita Transazione di Fase.
    Non dunque una mutazione di fase ma una transazione, cioè un passaggio temporaneo di un corpo da uno stato chimico ad un altro. In questo caso trattandosi dell'umidità, quindi del vapore acqueo, le particelle di H2O passano dallo stato gassoso a quello solido a seguito del temporaneo raffreddamento dell'aria. Secondo le definizioni tratte da pubblicazioni di enti come l’EPA (Environmental Protection Agency) o la FAA (Federal Aviation Administration) una scia di condensazione consiste fondamentalmente di vapore acqueo, immesso nell’atmosfera dagli scarichi caldi di un motore in quantità sufficiente a saturare, una volta a contatto con l’aria fredda d’alta quota, e condensarsi momentaneamente in cristalli di ghiaccio o goccioline d’acqua, attribuendogli il classico colore biancastro. Terminato il verificarsi del temporaneo raffreddamento, le particelle tornano allo stato gassoso originale e la scia svanisce. Le condizioni di raffreddamento, in circostanze normali, non dura più di un paio di minuti.

    “Classificazione delle scie di condensazione”

    Il sito della NASA spiega che, sebbene le scie si formino tutte a seguito degli stessi meccanismi atmosferici (appena spiegati), ve ne sono di tre forme:

    Brevi;
    Persistenti che non si allargano;
    Persistenti che si allargano (le quali danno origine a cirrostrati);

    Brevi

    "Le scie a vita breve sono piccole e corte, e seguono l'aereo a breve distanza, scomparendo praticamente nel tempo che l'aereo ci mette ad attraversare il cielo, qualche minuto al massimo. In questi casi, l'aria è appena umida, è c'è solo una piccola quantità di vapor acqueo disponibile per formare la scia. Le particelle di ghiaccio che si formano tornano rapidamente allo stato gassoso."

    Persistenti

    "Le scie persistenti (che non si allargano) sono lunghe striscie bianche che restano visibili in cielo anche quando l'aereo se n'è andato. Questo indica che l'aria attraversata dall'aereo è carica di umidità, e c'è a disposizione una grande quantità di vapor acqueo per formare le scie. Le scie persistenti a loro volta si dividono in due categorie, quelle che non si allargano, e quelle che si allargano. Le prime sono come lunghe righe di matita sottili, le seconde come righe bianche molto larghe e dai contorni indefiniti. Queste sono quelle che hanno le maggiori probabilità di influire sul clima, perché coprono un'area molto maggiore, e perché durano più a lungo di quelle a vita breve o persistenti."

    Tuttavia nel sito della NASA non si trova alcuna spiegazione scientifica sul fattore che determina la formazione di una scia persistente che non si allarga da quelle che invece si allargano e formano cirrostrati. Una lacuna inconcepibile.
    ***

    Appurato dunque anche le cause che favoriscono il verificarsi del fenomeno Scie di Condensazione e acquisite le conoscenze base utili a distinguerle per tipologia, forma e consistenza si è in grado di valutare l'osservazione.
    ***

    Come mostrato dall'immagine presa dal sito dell'ESA (European Space Agency), le particelle di vapore acqueo volatilizzano negli strati inferiori dell'atmosfera, ovvero nella Troposfera.



    Fig 1 - http://www.eduspace.esa.int/subdocument/images/image3.gif



    “La Troposfera”
    (Tratto da Wikipedia)

    La troposfera è la fascia dell'atmosfera diretto contatto con la superficie terrestre ed ha uno spessore variabile a seconda della latitudine: ai poli è spessa solamente 8 chilometri mentre raggiunge i 20 chilometri all'equatore.
    In essa sono concentrati i ¾ dell'intera massa gassosa e quasi tutto il vapore acqueo dell'atmosfera. È lo strato dove avvengono la maggior parte dei fenomeni di carattere meteorologico, causati dalla circolazione delle masse d'aria e che danno vita ai venti, alle nuvole ed alle precipitazioni atmosferiche, compreso la formazione della grandine.
    La troposfera è scaldata principalmente dalla terra. Ne deriva che la temperatura diminuisce con l'altitudine, e varia da 15°C a -70°C, con un gradiente termico verticale medio di 6,5°/1000m. Ad un certo punto la temperatura si stabilizza a -60°C circa: è la tropopausa, la zona di transizione fra troposfera e stratosfera. La maggior parte degli inquinanti atmosferici emessi rimane confinata nella troposfera, alcuni concentrati vicino alla superficie terrestre, altri come O3 (ozono), CO2 (anidride carbonica), CH4 (metano), sono distribuiti in modo più uniforme.
    La troposfera è il luogo della vita: tutte le piante e tutti gli esseri umani vivono in essa, utilizzando alcuni dei gas che la costituiscono.

    “Cosa sono se non scie di condensazione?”

    Se a seguito delle osservazione riusciamo ad appurare che non si tratta di un fenomeno naturale, bensì di un evento artificiale, il passo successivo è capire che cosa sono.
    Prendendo in esame un discreto lasso temporale, supportati da strumenti audio/visivi, si nota che tutte le scie sono per il 90% del tipo definite persistenti che si allargano e generano infine cirrostrati.
    Ho preso in esame i giorni dal 01 gennaio 2007 al 22 gennaio 2007.
    Visionate voi stessi le immagini di AERONET TOR VERGATA, nelle giornate indicate.

    Satellite Aeronet



    NOTE DEL PDF
    * I valori della radiosonda fanno riferimento ai dati della 16245 LIRE Pratica Di Mare Observations at 12Z (valori delle ore 12.00). Vengono riportati i valori massimi che più si avvicinano a quelli necessari per il naturale verificarsi del fenomeno.
    ** In rosso vengono riportati i valori insufficienti per il naturale verificarsi del fenomeno.
    *** Giornate in cui era impossibile il verificarsi del fenomeno.

    Da queste osservazioni si evince che in nessuno dei 22 giorni presi in esame si sono mai verificate contemporaneamente le condizioni climatiche necessarie, dimostrando quanto sia raro il loro manifestarsi, contando 4 giorni su 22 nei quali non sussisteva nemmeno uno dei fattori necessari al naturale verificarsi del fenomeno.

    L'osservazione visiva ci permette di riscontrare l'evoluzione e la metamorfosi di queste strane scie.
    Non a caso infatti se ne notano più di una affiancate in parallelo e in diverse situazioni se ne osservano altre perpendicolari che si intersecano con le prime.

    “Gli aerei seguono le rotte?”

    Ci siamo premuniti di carte aeree che evidenziano i corridoi seguiti dagli aeromobili durante i voli di crociera. Escludiamo i corridoi di atterraggio e decollo in quanto non contemplano le condizioni del naturale verificarsi del fenomeno (altitudine e temperatura).
    Così facendo siamo in grado di stabilire se le scie rilasciate rispettano almeno le direzioni riportate sulle mappe delle aerovie cercando di determinare la natura civile del volo. Possiamo così dire che moltissime direttrici seguite dagli aeromobili che rilasciano scie non sono contemplate nelle carte. Questa circostanza rafforza l'idea che si tratti per gran parte di traffico aereo militare.

    “Incongruenze?”

    L'osservazione empirica permette anche di stabilire eventuali incongruenze. E' possibile infatti talvolta osservare aerei che pur volando molto vicini tra loro, incrociandosi nel loro passaggio o transitare sulla stessa direttrice con qualche minuto di ritardo, rispondono alle leggi chimico/fisiche in maniera diversa.
    L'incongruenza è un dubbio che si insinua in chi osserva. Lo stesso fatto che indica la sistematica incidenza del fenomeno nella sola parte superiore del globo, in corrispondenza dei continenti più industrializzati (Nasa World Wind 4.1 RC5) come il fatto che si ipotizza la persistente presenza di alte percentuali di umidità relativa a fronte di un prolungato periodo di siccità, le improbabili rotte seguite che prevedono svolte a “U” o veri e propri girotondi, nonché il manifestarsi del solo fenomeno definito persistente, portano ad avere qualche dubbio.

    “Se non sono composte da particelle di vapore, di quali sostanze si compongono le scie?”

    Non abbiamo certezze sulla natura delle sostanze immesse con l'aerosol in atmosfera.
    Abbiamo commissionato le analisi hortensia - neve e acqua - polveri (elementi al suolo), al Laboratorio ConsulChimica Ambiente (Certificato UNI EN ISO 9001:2000 - TÜV ITALIA) di Civitanova Marche (MC), dai quali è emerso, ad esempio nelle hortense, un tasso (in mg/100g) di Alluminio (Al) a 2,368 e di Bario (Ba) a 1,858. Valori decisamente elevati per il luogo di raccolta dei campioni.

    Non trattandosi di un falso allarme sono già state avviate due interrogazioni parlamentari in relazione al fenomeno delle Chemtrails, indirizzate ai sigg. Ministri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, della Difesa e della Salute. Una presentata dall’On. Piero Ruzzante il 24 novembre 2003 e l’altra presentata dal senatore Gianni Nieddu, il 13 Giugno 2006. Ad oggi sono state indicate risposte incomplete e fuorvianti da parte dei rappresentanti del Nostro Governo, che come nel caso della risposta fornita dal Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, in occasione dell’interrogazione del 13 giugno 2006, paiono un insulto a quanti abbiano conoscenza e coscienza sulle condizioni necessarie al naturale verificarsi del fenomeno delle scie di condensazione. Altrettante e più numerose interrogazioni regionali sono state avviate in Sardegna (che risulta essere la Regione più colpita dal fenomeno) e in Piemonte. L'europarlamentare Giulietto Chiesa sta analizzando un dossier per presentarne un'altra all'Europarlamento.
    Ci chiediamo preoccupati:
    C’E’ PERICOLO PER LA SALUTE PUBBLICA?

    “Quali sono le probabili applicazioni dell'aerosol?”
    Dalle poche informazioni che cittadini di tutto il mondo hanno raccolto sembra che sia in atto un imponente progetto militare atto al controllo e alla manipolazione del clima terreste o/e alla propagazione di onde elettromagnetiche a bassissima intensità (Progetto H.A.A.R.P), progetti sui quali disponiamo di ampia documentazione e per i quali vengono esplicitamente contemplate erogazioni massicce di metalli pesanti sotto forma di nano-particelle ionizzate negli strati inferiori dell’atmosfera (troposfera/tropopausa).
    "Considerazioni personali"
    Data la segretezza con la quale si svolge e si sviluppa tale progetto, l’enorme dispendio di risorse, la quantità di figure coinvolte, la diffusione della censura applicata al fenomeno, le malattie che si stanno riscontrando in concomitanza delle aree sopposte a maggiore irrorazione (Sindrome di Morgellons) e il pericolo che da esso ne deriva, siamo propensi a credere che non sia un progetto volto a migliorare la qualità della vita dell’uomo.

    [1] Regolamento dell’Aria adottato da ENAC - CAPITOLO 3 - REGOLE GENERALI – Punto 3.1.2 (Altezze minime) Ad eccezione dei casi in cui è necessario per il decollo o l'atterraggio, o nei casi di permesso accordato dall’ENAC, gli aeromobili non devono volare al di sopra di aree abitate di città e paesi, su insediamenti o assembramenti di persone all'aperto […].
    [2] Secondo il Regolamento dell’Aria adottato da ENAC, solo gli aerei militari possono viaggiare appaiati.

    RispondiElimina
  17. un plauso al lavoro di tutti e un grazie sentito da parte mia e di tutti coloro che come me hanno a cuore la propria vita.

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...