martedì 24 giugno 2008

Dispositivo contro i campi elettromagnetici

Sul problema dei campi elettromagnetici, collegati alle scie chimiche, pubblicheremo nei prossimi giorni una ricerca in cui sono messe in luce nuove sfaccettature del tema. Intanto richiamiamo l'attenzione sul pericolo costituito da queste onde non ionizzanti, raccomandando la lettura dell'articolo tradotto dall'amico Freenfo, Due miliardi di possibili malati di cancro a causa delle radiazioni elettromagnetiche, ma proponiamo pure un testo, tratto dal sito hwh22.it/, riguardante un semplice dispositivo che protegge da deboli campi elettrodinamici. Per quelli potenti, emessi da antenne, radar e stazioni H.A.A.R.P. occorrono, invece, l'alluminio o tende e rivestimenti in fibra di carbonio.

Sulla base di un articolo pubblicato anni fa sul "Corriere della Salute", scritto da Angelo De Micheli, è stato realizzato un piccolo prototipo di sistema per neutralizzare nocive onde elettromagnetiche a breve distanza. Riportaiamo l'articolo in questione.

Siamo circondati dallo "smog" elettromagnetico: telefoni cellulari, forni a microonde, televisori, monitor di computer, lampade al neon sono tutte fonti di deboli onde elettromagnetiche. Ma sarebbe sufficiente tenere in tasca della grafite, in pratica della polvere di matita temperata, per avere sempre con noi un valido "antidoto" contro i possibili effetti nocivi di queste emissioni (cefalea, astenia, debolezza, depressione). L'ideale, anzi, sarebbe mettere la grafite in una provetta di vetro a contatto con la pelle.

E' quanto consiglia ai suoi pazienti il professor Maurizio Riccardi, fisiologo dell'Università di Roma Tor Vergata, che spiega: "Basta una normale provetta di vetro, che bisogna riempire per tre quarti, temperando una mina di matita. Ma attenzione: non serve tenere direttamente in tasca una matita, perché la grafite è isolata dal legno. Naturalmente, si dovrà poi avere l'accortezza di scaricare la provetta, una volta a casa a fine giornata, lasciandola, per esempio, per tutta la notte a contatto del termosifone o sui tubi dell'acqua, per "mettere a terra" le cariche elettriche.

Il professor Riccardi ricorda, inoltre, che il televisore anche spento non dovrebbe essere tenuto nella stanza dove si dorme né dovrebbero esserci delle luci accese, poichè emettono onde elettromagnetiche deboli che interferiscono con quelle biologiche naturali emesse dalle nostre cellule. [...]

Ogni oggetto che ha un campo elettromagnetico, sia pur debole, può compromettere la salute. Lo prova il fatto che in Germania esistono già delle norme di legge a tutela degli utenti. Il metodo della fiala di grafite è stato sperimentato proprio in Germania, precisa il professor Riccardi, dove le provette sono addirittura in vendita, a ben 300 mila lire l'una. Ma, in realtà, ciascuno può costruire da solo la sua fialetta protettiva, a costo zero.

In Italia sono molti i medici che hanno adottato questa precauzione: anch'io porto sempre in tasca, a scopo preventivo, la mia provetta di grafite. E' una specie di "schermo", capace di assorbire le frequenze elettromagnetiche: ci protegge dai microsegnali emessi, per esempio, dall'antifurto dell'automobile o da altre fonti, come il telefonino cellulare. "Abbiamo notato che molte cefalee, astenie e depressioni migliorano dopo pochi giorni, se il paziente tiene con sé la grafite", conclude il professor Riccardi. Perché non provare?

Leggi qui l'articolo pubblicato da www.h22.it



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9 commenti:

  1. Ciao Straker,
    ok per la grafite e la provetta in vetro, ma per l'antennino captatore e il dispositivo di chiusura come li reperisco, di che materiale sono ?

    Intanto qui nel lodigiano-pavese hanno "spruzzato" soltanto domenica mattina. Ieri niente, anche questa mattina niente ma sono sicuro che in bassa lombardia riprenderanno questo pomeriggio. Il solito sito web meteo ha messo l'iconcina delle innocue velature:
    http://www.motonline.com/meteo/index.cfm

    Un saluto e incoraggiamento.
    VibraVito

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  2. Ciao Vibravito, continuano a spargere veleni, anche se non li vediamo. Il cielo è livido, violaceo, solcato da nuvole a forma di vertebre.

    La spirale di rame non credo sia indispensabile: il problema è che per i campi potenti ci vogliono altre contromisure.

    Ciao!

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  3. la spirale di rame da quello che ho capito serve anche a scaricare "a terra" il dispositivo a fine giornata, il materiale dovrebbe essere un qualsiasi metallo, non dovrebbe fare molta differenza

    quanto alle scie in lombardia vibravito ha ragione, oggi sono persistenti

    .. e con questo il colonnello de simone si è smentito da solo: "d'estate le scie non si vedono quasi mai"

    oddio ... forse mi sono sbagliato, forse è inverno?

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  4. Ciao Corrado, grazie della precisazione.

    Il tempo è relativo: siamo a dicembre.

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  5. Buttando di tanto in tanto l´occhio fuori dalla finestra, per ora ho visto un solo velivolo.

    Ma nonostante cio´ ed il temporale di ieri sera, il celo e` colore celeste pallido metallizzato misto a nuvole cotonate dalle forma indefinita. Afa ed aria pesante.

    Da dove viene tutta questa schifezza?

    Hanno trovato un nuovo sistema per irrorare senza farsi vedere?

    Domenica pomeriggio intorno alle 16.15, e´ passato un tanker senza emettere rumore.

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  6. @ Vibravito

    Per la spirale di rame si può usare in conduttore elettrico di quelli usati per gli avvolgimenti degli alimentatori, oppure si può recuperarlo da vacchi cavi eltettrici (una volta avevano il filo in rame rigido). Lo si attorciglia facilmente intorno all'asta di un sottile cacciavite ed il gioco è fatto.

    Come contenitore possono andare bene le provette per la raccolta delle urine, che hanno il tappo in plastica facilmente forabile.

    Ciao!

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  7. Ciao a tutti, sono Luana (gruppo HWH22), il contenitore che vedete nella foto è semplicemente un flaconcino dei campioni di profumo che è piccolo, quindi lo potete portare con vuoi ovunque, io lo tengo sempre nella borsa.
    L'avvolgimento invece è in rame.

    In ogni caso se avete necessità di chiedere informazioni potete scriverci a: resources.admin@hwh22.it

    Un salutone

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  8. Ciao Lexy, grazie delle puntualizzazioni. Ti volevo chiedere: il dispositivo va tenuto a contatto con la pelle? Avete misurato l'intensità del campo, prima e dopo l'uso del dispositivo?

    Ciao e grazie.

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  9. Eccomi di nuovo Zret!
    Certo, sarebbe meglio tenere il dispositivo a contatto con la pelle, per una maggiore efficacia.
    Ti posso dire che al momento non lo abbiamo testato con alcuna strumentazione, ma una verifica era comunque in programma.
    Spero che riusciremo a farlo presto anche perchè abbiamo altre apparecchiature costruite da noi e ancora da testare.
    :-)

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