domenica 27 gennaio 2008

Elettrosmog, D.N.A. e scie chimiche (articolo di BACAB)

Intervista di Beatrice Bardelli (del quotidiano “L’Unione Sarda”) al Professor Angelo Gino Levis (Ordinario di Mutagenesi ambientale all’Università di Padova - Membro della Commissione tossicologica nazionale dell’Istituto superiore di sanità - Consulente dell’Organizzazione mondiale della sanità presso l’Agenzia internazionale per le ricerche sul cancro di Lione).


«Il prestigioso Karolinska Institutet di Stoccolma che, ogni anno, sceglie il Nobel per la Medicina, nell’ottobre 2004, ha confermato che l’esposizione di almeno 10 anni alle radiazioni emesse dai cellulari quadruplica il rischio di neuroma acustico, tumore benigno del nervo uditivo. Questo tipo di tumore è aumentato in Gran Bretagna del 45 per cento negli ultimi 30 anni ed ogni anno si registrano 400 nuovi casi, mentre sono già 100.000 le persone al mondo che hanno il neuroma acustico. Nel dicembre 2004 sono stati resi noti i risultati del Progetto Reflex, una ricerca scientifica finanziata dalla Commissione Europea e che ha coinvolto, per quattro anni, studiosi di 12 prestigiosi istituti scientifici ed università europee. Esponendo ai campi elettromagnetici cellule umane coltivate in vitro, si sono registrati tra l’altro aberrazioni cromosomiche ed aumenti delle rotture delle catene del Dna».

E l’Umts, il videofonino, per intenderci? Si dice che sia più sicuro perché usa potenze più basse.
«Ma utilizza frequenze più alte, intorno ai 2.250 Megaherz vicine a quelle del forno a microonde. È del 1997 lo studio del dottor Henry Lai, statunitense, che ha dimostrato come queste particolari frequenze siano in grado di rompere i filamenti del Dna. È un dato tutt’altro che tranquillizzante».

Allora la preoccupazione a senso unico sugli effetti cancerogeni è fuorviante?
«Ad oggi non esistono ancora dati certi sugli eventuali effetti cancerogeni dell’uso massivo del cellulare, ma ci sono dati molto allarmanti che riguardano l’alterazione della barriera sangue-cervello, la barriera che i capillari del cervello formano per non fare entrare nell'encefalo sostanze tossiche che circolano nel sangue. I ricercatori dell’Università di Lundt, guidati dal professor Leif Salford, che si occupa da 25 anni del problema, hanno scoperto che, irradiando gruppi di topi di età compresa tra le 12 e le 26 settimane, per due ore consecutive a radiazioni emesse da un cellulare Gsm a valori bassissimi, di 1, 2 volt metro, la barriera emato-encefalica si altera e lascia passare nel cervello sostanze nocive quali la sieroalbumina. E siccome l’età dei ratti corrispondeva a quella degli adolescenti di 12-14 anni, estrapolando il risultato dal ratto all’uomo, Salford ha messo in guardia sul fatto che stiamo allevando una generazione di giovani che andrà incontro a fenomeni di senescenza cerebrale estremamente anticipata».

Esiste già una discreta bibliografia sugli effetti biologici provocati dalle radiofrequenze-microonde a livelli di esposizione non termici, meno di 2 volt metro, in particolare disturbi della memoria e della capacità applicativa, modificazioni dell’elettroencefalogramma, danni al DNA ed ai cromosomi, malformazioni fetali, aumentata permeabilità della barriera ematoencefalica.

Ed anche sulle antenne cominciano ad esserci importanti studi epidemiologici che mettono in evidenza una correlazione statisticamente significativa tra la diversa distanza delle antenne dalle abitazioni e la distribuzione di particolari sintomatologie tipiche della elettrosensibilità come nausea, disturbi cutanei, cefalee, irritabilità, insonnia, difficoltà di memoria e di concentrazione. Ci sono gli studi di Roger Santini ed il fondamentale lavoro di Navarro del 2003 che correla tali sintomatologie a valori di campo molto bassi, tra 0,6 e 0,2 volt metro, valori raccomandati fin dal 2000 da molti scienziati indipendenti di tutto il mondo.

Fonte: http://www.elettrosmog.com/

Vorrei far notare di aver riportato uno degli articoli meno allarmanti tra quelli pubblicati in Rete e che fa riferimento a dati ufficiali, seppur aggiornati ad alcuni anni fa.
I dati non pubblicati dalla scienza "pubblica", frutto di ricerche indipendenti, sono molti e, se fossero riconosciuti come reali, ci sarebbero conseguenze spropositate per molte multinazionali della telefonia mobile e non solo.
Ancora una volta ci troviamo di fronte, come per le scie chimiche o i cibi OGM, ad un offuscamento dell'informazione, seppur in parte, in questo caso, vi sia l'ammissione della pericolosità dell'elettrosmog sull'uomo.
Se queste sono le informazioni a cui è dato libero accesso e, personalmente, le giudico angoscianti, immaginiamo pure i tanti dati relativi all'inquinamento elettromagnetico che molti scienziati conoscono, ma non divulgano.

E' indubbio che i cellulari, i cordless, le numerosissime antenne-pseudo-ripetitori piazzate di proposito nelle vicinanze delle nostre case abbiano effetti funesti sul nostro organismo, proprio come le attività clandestine di rilascio di sostanze chimico-biologiche nei nostri cieli, che giudico strettamente connesse a tale inquinamento per il controllo (soprattutto) delle zone abitate, dove l'uomo vive ed assimila tale invisibile mistura.

Ad esempio, il professor Angelo Gino Levis ci informa che le nostre barriere sangue-cervello sono alterate da determinate frequenze e ciò sta ormai avvenendo da molto tempo.
Quali sostanze tossiche, dagli ultimi 10 anni ad oggi, entrano nel nostro organismo e lentamente si depositano nel cervello a causa di ciò? Come mai proprio le patologie legate a metalli pesanti nell'organismo e nel cervello sono in aumento spropositato?

Siamo diventati ciò che da tempo volevano: delle "antenne di spugna".

Infine, molte radiazioni elettromagnetiche danneggiano il nostro D.N.A.
Ciò avviene anche a causa dei cibi transgenici, sempre più in voga proprio a causa delle chemtrails.

Effetti irreparabili sulla corteccia cerebrale. Danneggiamento dei filamenti del DNA.
Vi sembrano una casualità tali conseguenze ai danni del corpo umano?

I piani per il controllo umano sono chiari e, a dir poco, tremendi.

Il passo successivo a tale esito non potrà che divenire una raccapricciante parte di storia, in un futuro non molto lontano.


Leggi qui l'articolo pubblicato su Vedo, sento, parlo

13 commenti:

  1. da notar proprio ad inizio articolo;
    per esposizione alle radiazioni emesse si intende usare il cellulare ovvero parlare al telefonino.

    un dato che trovo difficoltà a confrontare è la pericolosità del telefonino accesso e non utilizzato per comunicare.

    ovvero sapere come un telefonino anche se non usato ma comunque acceso possa interferire nella comunicazione telefono - cella telefonica (ripetitore)...

    non penso sia lo stesso che usarlo, ma il semplice standby penso che comunque un minimo di effetto dovrebbe averlo

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  2. "Le onde elettromagnetiche (EMR) possono intrappolare i metalli pesanti all’interno delle cellule, ostacolando la disintossicazione del corpo e creando danni."

    Una pura casualità?

    Dottor George Carlo

    Cellulari e autismo:
    http://www.ilnuovomondo.it/artcellulariautismo.htm

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  3. Il cellulare anche in stand-by e addirittura, per molti modelli, spento, emette comunque, ogni 15-20 minuti segnali di invio o ricezione che durano 4 secondi circa.
    Basterebbe metterlo nei pressi di un impianto audio (casse computer, radio...) per accorgersi, verificare e sentire con le proprie orecchie le onde in emissione.

    Bisognerebbe analizzare che a tipo di frequenza appartengono. Tuttavia l'effetto non può che essere negativo.

    Da ricordare che le emissioni elettromagnetiche provocano nelle cellule dei danni che riescono sì a riparare, ma sino ad un certo punto, ovvero sino a quando, logorate dal lungo periodo, non riescono più a ristabilirsi.
    A tal proposito sarebbe utile assumere abitualmente vitamina C.

    Un saluto a tutti.

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  4. Ciao,

    Negli anni sessanta, nella vecchia URSS, iniziarono le prime ricerche sull'effetto dei campi elettromagnetici, controllando cosa avveniva a delle mucche che pascolavano sotto i tralicci dell'alta tensione. E' strano che ad oggi non si sia riuscito a scoprire qualcosa. Basta un piccolo esempio, usando un trasmettitore in onde corte nelle frequenze radioamatoriali si usa di frequente l'amplificatore lineare, ossia un amplificatore che aumenta la potenza del trasmettitore di solito intorno ai 100 W portandola anche ai 2.000 W, usando un'antenna direzionale ad alto guadagno, anche 10 dB, significa che la potenza irradiata effettivamente è di 20.000 W. Ora applichiamo questi dati alle antenne collineari usate nelle trasmissioni radiotelevisive e di comunicazioni ed immaginatevi quanta potenza potrebbe uscire, tenendo presente però che frequenze altissime richiedono minore potenza per propagarsi. Ci sono ripetitori radiotelevisivi in frequenza VHF ed UHF che arrivano anche a 10.000 W, inviando questa radiofrequenza in antenne collineari ad altissimo guadagno si possono raggiungere oltre 100.000 W. Su frequenze dei 2 GH, a disposizione anche dei radioamatori le emissioni sono potenzialmente più basse ma le frequenze sono molto, molto più pericolose.

    Roberto Capponi - Terni

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  5. insomma, questo vuol dire che è tutto iniziato coscientemente da tanti anni?

    Voglio dire il mercurio, ma soprattutto l'alluminio che contamina i nostri cibi.

    Sono decenni che l'alluminio è sempre più presente, in farine e cacao in polvere (come essiccante), nell'acqua che beviamo (processo di flocculazione all'interno del processo di depurazione) e poi le lattine di bibite gasate e le padelle di alluminio (tutti i ristoranti e le mense cucinano in padellone di alluminio).

    Era tutto preparato da anni, ed adesso arriviamo al culmine con le scie che ci fanno respirare alluminio.

    Il tutto per trasformarci in soggetti facilmente eccitabili/diseccitabili/controllabili con segnali elettromagnetici propagati nell'etere?

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  6. Grazie Robin hood, grazie Corrado per i vostri importanti contributi.

    Stiamo diventando "unità alluminio"?

    Ciao

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  7. Unità silicio, direi... atte a trasmettere ma soprattutto a ricevere segnali.

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  8. Grazie a Zret per aver riportato questo ottimo articolo e grazie a Bacab per averlo redatto.

    Comincia finalmente a divenirvi chiaro il "LINK" tra le scie chimiche e le onde elettromagnetiche.. ora..??

    Ripeto, quanto ho riportato nei primi 10 articoli che il vuon zret ha pubblicato sul suo blog.. LO SCOPO FINALE "non è affatto l'avvelenamento della sfera biologica" (anche se questo esiste come EFFETTO COLLATERALE) ma la saturazione di TUTTO per renderlo INTERCONNESSO a livello di FREQUENZA ELETTROMAGNETICA per un'altro scopo..!!

    Non sono e non voglio sembrare egocentrico, ma sono stato il primo ed unico in tutto il mondo dal 2001 a mettere in RELAZIONE le SCIE con le EM.. spero solo che QUALCUNO si ricordi un giorno non lontano dei miei AVVERTIMENTI.

    In ogni caso ulteriori info le troverete a breve sul blog di Zret e sul mio.

    Non fermiamoci all'apparenza.. ma andiamo alla SOSTANZA.

    Il futuro sarà una RIVELAZIONE per molti e non in senso positivo..!!

    Un forte e caro abbraccio a tutti voi cari fratelli.

    Sinceramente.

    #B O J S#

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  9. Bisogna riconoscere che anni fa Bojs intuì il legame tra chemtrails e controllo della popolazione. Vale più l'intuizione di mille lauree. Certo, le scie sono un'arma polivalente, ma lo scopo principale è l'interconnessione, come si evincerà anche dai prossimi articoli.

    Basti pensare al silicio usato nell'informatica ed al silicio sparso nell'atmosfera. Non credo sia una coincidenza. Il computer, i sistemi telematici e le nuove tecnologie (dal cellulare multifunzione alla televisione interattiva) sono destinati non solo a cambiare, come è ovvio – in gran parte ciò è già avvenuto – le dinamiche economiche, professionali, comunicative… ma anche a determinare una rivoluzione antropologica, ossia l’uomo non sarà più lo stesso. Si assisterà ad una trasformazione dell’individuo, in una sorta di protesi bio-elettronica di una realtà virtuale. Il suo mondo interiore di valori e sentimenti sarà sostituito da un’identità numerica, coinciderà con la memoria di un microprocessore?

    Speriamo di no.

    Un abbraccio ed un caloroso saluto.

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  10. Ciao BOYS. Riporto quanto scrivevo poco fa in risposta all'amico Corrado sul blog di Straker...

    Ciao Corrado. Penso che tu abbia centrato il fulcro dei loro scopi: indebolire le difese immunitarie, rendere la popolazione sempre più debole e soggetta a malattie, portarla alla fame ed alla sete. In questo modo potranno, quando decideranno di farlo, scatenare una pandemia e riportare la popolazione a 3 miliardi o anche meno. Intanto il DNA è forzatamente portato ad evolversi (vi sono bambini nati già col morbo di Morgellons, come raccontava la Staninger) e le prossime generazioni, se le irrorazioni proseguiranno, saranno pronte ad eseguire qualsivoglia ordine venga loro impartito, questa volta senza nemmeno porsi il problema del perché.

    Benvenuti nel 21mo millennio.

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  11. potresti fornirmi info o link su questi bambini nati col morbo di morgellons?

    grazie

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  12. Le dichiarazioni sono presenti nella intervista che abbiamo messo on-line sul canale You-Tube...

    Dr Hildegarde Staninger Interview (Part One)

    Potrebbe essere nella seconda o terza parte.

    La Staninger dice, in risposta ad una precisa domanda...

    Conduttore: - Ok, prima di ritornare alla questione dei nano-robot, il nostro co-produttore ha fatto una domanda. Siete forse al corrente di bimbi nati con questa condizione?

    Staninger: Io non ho lavorato direttamente con neonati, però so che ci sono stati casi di bambini che sono nati con questa sindrome. Me lo ha riferito Shoshanna Allison, la mia collaboratrice addetta alla la raccolta di tutte le informazioni.

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  13. Purtroppo loro giocano sulle onde tetha alfa ecc. che sono imboscate dalle onde "sane" che vorrebbero farci credere.

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