Quando crollano gli idoli, il fragore è assordante, ma alla fine si guadagna spazio.
L'intera vita delle società, in cui dominano le moderne condizioni di produzione, si annuncia come un immenso accumulo di spettacoli. Tutto ciò che era direttamente vissuto si è allontanato in una rappresentazione. (G. Debord)
Per molti è stata una mazzata. Che cosa? La recente uscita di Massimo Mazzucco che in un suo editoriale ha messo in dubbio il carattere sostanzialmente cinematografico degli eventi accaduti a Bruxelles il 22 marzo 2016 ed a Parigi il 13 novembre 2015. Parecchi attivisti sono rimasti molto delusi e persino scandalizzati di fronte alle “argomentazioni” addotte da Mazzucco per tentare di confutare le acquisizioni di chi – a ragione – considera gli avvenimenti di cui sopra delle sceneggiate create con il contributo decisivo dei media di regime. Sono “argomenti” e domande che ricalcano quelli dei disinformatori classici e ciò ha provocato sconcerto ed imbarazzo.
Occorre qui essere molto diretti ed espliciti, a costo di suscitare l’”ira funesta” di certuni. Vogliamo in primo luogo rassicurare chi pensa che le divisioni all’interno dell’informazione indipendente siano dannose. Non esiste alcuna divisione! Infatti coloro i quali oggi gettano la maschera non sono MAI appartenuti al movimento per la verità. Ragioniamo: un intellettuale come Mazzucco, preparato, dalla dialettica incisiva, abilissimo affabulatore non è e non è mai stato uno sprovveduto. Allora perché anni fa il Nostro, come denunciato anche dal magistrato Clementina Forleo, fece fallire l’operazione “prelievo in quota” finalizzata a stabilire una volta per tutte quali veleni contengono le scie chimiche? Mazzucco scrisse su Luogocomune un articolo in cui rendeva pubblico il progetto che sarebbe dovuto restare riservato fino alla sua attuazione, con la scusa di raccogliere fondi per la “missione”. Chi aveva già organizzato (insieme a noi di Tanker enemy) l’operazione si infuriò peggio di Orlando nel poema ariostesco e ne ebbe ben donde. Eppure Massimo volle aver ragione. Incredibile! “Bruciato” in maniera tanto impudente il prelievo in quota, predisposto grazie alla tenacia ed all’intraprendenza di volenterosi attivisti, si provò negli anni successivi a compiere qualcosa di simile, ma era ormai troppo tardi: si frapponevano innumerevoli ostacoli pratici, burocratici e normativi.

Possiamo poi dimenticare che Mazzucco ha approcciato il problema della geoingegneria clandestina in modo ambiguo e strumentale, accogliendo e vezzeggiando sul forum di Luogocomune negazionisti più o meno dichiarati, mentre i ricercatori indipendenti sono stati osteggiati e sovente espulsi, da quando l’ottimo Franco Caddeo, che gestiva la sezione sulle scie chimiche, sparì misteriosamente? Inoltre Mazzucco e gli altri comandanti delle truppe ausiliarie (Tom Bosco, Paolo Ferraro etc.), mentre criticano, con discorsi capziosi, i ricercatori seri, tacciono sulla questione per eccellenza: la biogeoingegneria illegale. E’ un silenzio assordante!
Truppe ausiliarie: è così. Oggi, visto che l’esercito dei disinformatori istituzionali è costretto a ripiegare grazie alle incursioni di giornalisti e ricercatori liberi, sono stati mobilitati i reparti di sostegno per tentare di riguadagnare le posizioni perdute. Invano.
Intanto Mazzucco ed altri fanno outing, dimostrando di essere schierati con chi hanno in segreto cooperato, pur fingendo schermaglie (si pensi ai falsi duelli Tom Bosco versus Paolo Attivissimo, Massimo Mazzucco versus Paolo Attivissimo), ma dalla parte della verità abbiamo dei pezzi da novanta, dei divulgatori la cui caratura è notevole, oltre ad un plotone di degnissimi bloggers attivi sulla Rete. Ci riferiamo almeno a Daniele Penna, Ghigo Battaglia, Krommino, Koenig con le sue preziose traduzioni, Wlady e tanti, tanti altri. Sono tutti personaggi il cui acume e capacità comunicative nulla hanno da invidiare a blasonate penne. Non solo, le loro competenze culturali e la loro perspicacia si sostanziano di un valore che non si acquisisce con alcuna laurea o titolo né con tutti i tesori del mondo: la Coscienza.
Per molti è stata una mazzata! Non per noi che da anni seguiamo tutte le mosse di certi personaggi, aspettando solo che compiano un passo falso. E’ un passo falso che il depistatore mascherato da attivista, il gate keeper, compie prima o poi, perché alla propria natura non si comanda: essa non può essere per sempre del tutto occultata.

Riflettiamo. E’ mai possibile che persone sagaci e smaliziate come Massimo Mazzucco cadano nelle ridicole trappole della stampa e della televisione mainstream, pensando che il false flag di Bruxelles (come i precedenti) sia stato un attentato reale, magari perpetrato da qualche fanatico levantino, anziché dai servizi segreti internazionali? [1] Le possibilità sono due: o sono soggetti del tutto ingenui oppure… Ai lettori la non ardua sentenza.
[1] Abbiamo persino incontrato degli adolescenti che, visti i servizi televisivi sull’inside job di Bruxelles, hanno esclamato: “Ma va: è tutta una finzione. Ci sono pure gli attori!” Mazzucco, invece, sarebbe così limitato da non capire ciò che molte persone comuni hanno intuito? Ricordiamo che Mazzucco dal 2001 si rifiuta di prendere in esame la ricostruzione corretta ed accreditata secondo cui gli aerei che si schiantarono sulle Torri gemelle erano in toto delle contraffazioni televisive, come ampiamente dimostrato da numerose ricerche. L’ostinato attaccamento alla balzana ipotesi dei velivoli reali mostra che Mazzucco intende negare il ruolo cruciale giocato dai media accademici nella sostituzione della realtà con una finzione narrativa, dimenticando che viviamo, per parafrasare Walter Benjamin, nell’era della riproducibilità tecnica dei “fatti”.
Ecco come Mazzucco ha risposto alle doverose e lucide critiche di Tommix: "Mi dispiace per Tommix, mi sembrava una persona intelligente. Ma confondere il falso lunare con i presunti falsi di Bruxelles dimostra il contrario. Per la luna hanno dovuto falsare le missioni, proprio perchè NON erano in grado di andarci. Tutto il contrario di Bruxelles, dove non c'era alcun bisogno di falsare nulla, perché bastava mettere una bomba vera. Come ho detto già altre volte, questa purtroppo è una malattia, che prescinde dalla capacità di ragionare. Anzi, che ti annulla completamenrte la capacità di ragionare".
E’ una replica offensiva oltre che speciosa. Tra l’altro, la Luna probabilmente fu raggiunta, anche se non con la missione Apollo 11.

Alla fine più di tante analisi anche molto acute, ma un po' cerebrali per comprendere il gioco cui giocano certi personaggi, vale la riflessione di Giulio Carlo Argan: "E' un'opposizione voluta ed autorizzata dal sistema". E' un'opposizione, quella di Mazzucco et al. addirittura necessaria per l’establishment al fine di illudere e rabbonire l'opinione pubblica, di incanalarla verso verità parziali, monche, verso una concezione del mondo che si discosta appena dalla Weltanschauung ufficiale: si offre così l'impressione di essere indipendenti, mentre si adempie nel campo dell’”informazione” lo stesso ruolo di Grillo e tribuni simili nell’ambito della “politica”. Come sempre il linguaggio, l’idioletto tradisce l’appartenenza allo schieramento del negazionismo: chi usa termini come “credere”, “complottismo”, “complottistoide” (sic!!!) etc. o li adopera per mero conformismo lessicale o per etichettare, proprio come i disinformatori canonici, chi non si adegua al non-pensiero unico.
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