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venerdì 27 agosto 2021

E state tranquilli! Non molto

E’ ovvio: l’opinione pubblica in questo periodo è concentrata sui vari ed inquietanti sviluppi della fantapandemia e sugli eventi afghani. Sono senza dubbio passi decisivi dell’agenda mondialista che possono essere compresi solo se si compie una rivoluzione copernicana nel modo di pensare, superando un ingenuo dualismo e con l’attitudine a discernere i veri scopi della feccia apolide, obiettivi riassumibili nella strategia delle tre D, ossia Denaro, Dominio, Distruzione.

Tuttavia non possiamo esimerci da una panoramica sui deleteri effetti della geoingegneria illegale che pure nell’estate 2021 è proseguita in un crescendo rossiniano. Quali sono e sono state le manifestazioni nonché le conseguenze delle famigerate attività inerenti alla “guerra climatica”, limitandosi a considerare gli aspetti ambientali? [1]

- Aumento artificiale delle temperature
- Sensibile diminuzione dei valori relativi all’umidità relativa
- Incendi micidiali che hanno divorato boschi ed aree coltivate in Italia (specialmente Sardegna, Sicilia, Calabria e Molise), Stati Uniti (California in primis), Federazione russa (Siberia) e causato la morte di un numero impressionante di animali sia selvatici sia allevati
- Erosione dell’humus con il terreno che tende a diventare sterile e vulnerabile, quindi franoso, in caso di intense e violente precipitazioni, le cosiddette “bombe d’acqua”
- Avanzata della desertificazione
- Progressiva salinizzazione di bacini costieri
- Anomalo scioglimento del permafrost e dei ghiacciai
- Decremento delle piogge e scomparsa pressoché totale, in alcune regioni, dei temporali di calore
- Deviazione ed indebolimento delle perturbazioni con contemporanea concentrazione delle energie atmosferiche in specifiche zone così da provocare devastanti alluvioni (Germania, Francia, Belgio)
- Ingenti danni alle infrastrutture (ponti, strade…) e morti a seguito di inondazioni e roghi

Insomma, niente di nuovo sotto il sole… chimico, ma ci è sembrato doveroso denunciare lo scempio.

[1] Sui metodi adoperati per controllare i fenomeni meteorologici, si legga “Attacco dal cielo Geoingegneria clandestina ed altri crimini governativi", 2019, capitolo V.

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mercoledì 1 febbraio 2017

Inquinamento aereo e patologie



A dimostrazione che i pericolosissimi PM 2.5 sono prodotti in gran parte dagli aerei, possiamo analizzare i dati del portale "aqicn.org". Questo sito ci permette di seguire, quasi in tempo reale, la situazione relativa alla formazione di nanoparticolato in diverse località francesi.

A mero titolo di esempio, riportiamo il link che rappresenta i dati di Nizza e, precisamente, quelli della zona identificata come "Nice Aeroport, PACA" (LINK).

Salta subito agli occhi la bandierina gialla (Moderate air pollution). Vi si indicano PM 2.5 pari al valore di "97", dove una stima attorno ai 27 (bandiera verde) starebbe a significare un livello accettabile (good). Osservando la mappa, si può notare come i PM 2.5 si concentrino proprio nell'area aeroportuale. A Milano Linate il valore è "93", a Pavia addirittura “107”. Non è proprio il caso si tirare un… sospiro di sollievo.



Lo conferma uno studio dell’ISDE-Medici per l’Ambiente. L’ISDE-Italia, l’associazione Medici per l’Ambiente, ha tenuto a Firenze il 29 ottobre scorso la Prima Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo. Qui il video dell'evento.

Secondo l’ISDE, il traffico aereo è ascrivibile tra le più importanti fonti di inquinamento ambientale e danno alla salute e devono quindi essere predisposti interventi, azioni e politiche nazionali e internazionali che ne prevedano una rapida quanto concreta razionalizzazione e riduzione. Durante i lavori sono emersi tutti i rischi derivanti da questa tipologia di mobilità. L’inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico che ne deriva comporta un fattore di danno inconfutabile per la salute e l’ambiente. Secondo la relazione del 2015 dell’Agenzia Europea per l’Ambiente- EEA ( LINK ), l’inquinamento atmosferico è il principale fattore di rischio ambientale per la salute in Europa e riduce la durata di vita delle persone, contribuendo alla diffusione di gravi patologie quali malattie cardiache, problemi respiratori e tumori (si stima che nel 2011 l’inquinamento atmosferico sia stato responsabile di oltre 430 000 morti premature in Europa!).



Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, ogni anno sono circa 12,6 milioni le morti attribuibili all’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, alle esposizioni chimiche, ai "cambiamenti climatici" ed alle radiazioni ultraviolette; è quindi urgente e necessaria una riduzione dell’esposizione a fonti di inquinamento insieme con interventi di risanamento, bonifica e tutela dell’ambiente. Solo una minima parte della popolazione mondiale viaggia in aereo, mentre le drammatiche conseguenze degli sconvolgimenti climatici, derivanti anche dal trasporto aereo, ricadono sull’intera umanità in termini di desertificazione, alluvioni, cicloni, fenomeni così gravi che determinano distruzioni e carestie in aree sempre più estese del pianeta […].

QUI la mozione conclusiva della I Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo. La mozione è stata approvata all’unanimità.


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venerdì 13 luglio 2012

Il meteo tra realtà ed invenzione

Il vero paradosso meteorologico dell’estate 2012 è la permanenza (sino al 9 luglio 2012) di una vasta area di bassa pressione che, con il suo centro sull’Africa settentrionale, avrebbe dovuto estendere il suo influsso per lo meno sull’Italia centro-meridionale e sulle isole maggiori. Invece l’intera Europa mediterranea è stata sotto una cappa di afa soffocante. Che cosa è successo? Come è possibile che valori barici medio-bassi (da 1.000 millibar in giù) non siano stati associati a cielo con nuvole ed a qualche precipitazione? [1]

I bollettini meteo di regime si riferiscono ad aree di alta pressione, cui sono state assegnate sinistri nomi (Scipione l’Africano, Caronte, Minosse, Lucifero), corrispondenti ad altrettante ondate di caldo torrido. Le carte delle isobare di queste ultime settimane, però, smentiscono le informazioni di regime, mostrando che l’anticiclone delle Azzorre, tipicamente estivo, staziona sull’Atlantico, mentre gran parte del continente europeo è tenuto in una condizione artificiale di “bel tempo”, sinonimo di una siccità cronica, sempre più allarmante. Anche l’umidità non è poi così alta, essendo decurtata dalle consuete attività igroscopiche, cui concorrono apparati elettromagnetici.

In questa fiera di menzogne propalate dai siti meteorologici militarizzati, si distingue qualche dispaccio che rivela le reali condizioni atmosferiche. Ad esempio, recentemente il centro della Croazia ha diramato la seguente diagnosi: "Il campo di bassa pressione si mantiene sopra l'Adriatico". E’ proprio così! Tuttavia il pubblico si lascia abbindolare ora da ufficiali e sottoufficiali dell’Aeronautica militare ora dalle ammiccanti meteorine (anche in divisa) che, indicando simboli del “sereno”, del “poco nuvoloso” e delle “innocue velature”, lasciano credere che a quelle carte falsificate corrisponda una concreta situazione meteorologica.

Intanto, mentre Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Grecia, Cipro... sono in un forno a microonde, la bassa pressione sopra la Russia è esplosa in un inferno d’acqua. E’ il solito contraccolpo dovuto all’ingente accumulo di energia in una zona accerchiata da regioni in cui le attività chimiche ed elettromagnetiche sono costanti e parossistiche. Si assiste quindi sempre più spesso a fenomeni estremi: prolungati periodi di aridità in alcune aree e nubifragi violentissimi in altre.

Senza dubbio contrastare e ridurre in maniera significativa l’evapotraspirazione è un mezzo adottato dai militari per impedire che si formino nuvole foriere di pioggia: gli stessi temporali estivi che, una volta, davano un po’ di refrigerio, sebbene il loro contributo idrico fosse poco rilevante, sono quasi del tutto scomparsi, semmai sostituiti da tempeste di vento ed intensa attività elettrica in atmosfera che di rado si traduce in un acquazzone. Molto è dunque cambiato nei fenomeni atmosferici; ma le irrorazioni sono sempre identiche: quotidiane, deturpanti, mortali.

[1] La pressione atmosferica è esercitata dall’aria sul suolo; varia a seconda dell’altitudine e da luogo a luogo, in quanto dipende dalla composizione locale delle masse d’aria, dalla temperatura e dai venti. Nei bassi strati atmosferici, fra l’equatore ed i 10-15 gradi di latitudine, si ha un regime medio di basse pressioni (circa 1.000 millibar); fra 10-15 e 30-40 gradi, si hanno in genere pressioni medio-alte (pressappoco 1.020 millibar); fra 30-40 e 60-70 gradi, si rilevano di solito basse pressioni (1.005 millibar); infine sulle calotte polari alte. Vedi “Enciclopedia delle Scienze”, Milano, 2005, s.v. inerente.

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Bassa pressione sul Mediterraneo, ma non piove, 2012

Mentire sull’alta pressione, 2012

Massive chemtrail spraying of North Pacific, 2012

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sabato 7 aprile 2012

Giganteschi ionizzatori per generare le piogge

L’anno scorso il quotidiano britannico “Sunday Times” riportò la notizia relativa a piogge cadute negli Emirati Arabi Uniti, grazie all’impiego di giganteschi ionizzatori. I "maghi della pioggia" appartenenti alla società elvetica “Meteo Systems”, coordinati dal Max Planck Institute for Meteorology di Amburgo, provocarono una serie di acquazzoni. Il "miracolo" si compì nella regione orientale di Al Ain, nel periodo più arido dell'estate araba, tra luglio ed agosto. In alcuni casi la pioggia si trasformò in grandine, in altri scese accompagnata da tuoni, fulmini e vento. La particolarità del progetto, fortemente voluto dallo sceicco, Khalifa bin Zayed al Nayhan, è quella di essere il primo in grado di produrre pioggia a ciel sereno.[1]

A rendere possibile gli scrosci furono giganteschi ionizzatori in grado di creare campi di particelle cariche negativamente (ioni negativi) sopra l'area di Al Ain. Questi campi favoriscono la formazione di nuvole imbrifere, purché l’umidità relativa sia pari almeno al 30 per cento.[2]

E’ assodato che esistono numerose tecnologie finalizzate sia a favorire le precipitazioni (il noto cloud seeding) sia ad impedirle. Vari intrugli chimici (gel di silicio, sali di bario etc.) sono impiegati per distruggere o indebolire le perturbazioni, spesso in sinergia con onde elettromagnetiche che scindono, nella molecola dell’acqua, l’idrogeno dall’ossigeno. E’ evidente altresì che, nella stragrande maggioranza dei casi, non sarebbe necessario alcun intervento sui fenomeni meteorologici: le varie manipolazioni, anche in quelle rarissime circostanze in cui, almeno all’apparenza, sono dettate da fini nobili, diventano un pretesto per dominare il tempo ed il clima.

A prescindere dalle piogge artificiali negli Emirati Arabi Uniti, osserviamo che la positivizzazione dell’atmosfera, cui concorre la degradazione dei biomi, è un altro dei perniciosi risultati correlati alla Geoingegneria clandestina ed illegale.

[1] L’idea di adoperare enormi ionizzatori per propiziare le piogge era stata ventilata da chi scrive, prima che fossero prodotte le precipitazioni negli Emirati Arabi Uniti: il principio era giusto, anche se suscitò la stolta ilarità dei disinformatori che evidentemente non ne indovinano una, neppure per caso.

[2] Gli ioni sono atomi che hanno perso o acquisito carica elettrica. Vengono generati in natura dalla scissione di molecole, scissione provocata dall'azione dei raggi solari, delle radiazioni, dei venti e delle maree. Quelli che hanno acquisito carica elettrica sono definiti ioni negativi, invece quelli che hanno perso tale carica sono denominati ioni positivi. Gli ioni negativi sono chiamati anche "ioni buoni", grazie ai loro effetti benefici sull'umore, sull'energia, sulla libido e sul benessere delle persone. Produttori naturali di ioni negativi sono cascate, montagne, spiagge o temporali. Questi atomi aiutano a migliorare la qualità del sonno, l'appetito ed accelerano la convalescenza. L'aria analizzata in prossimità di cascate, litorali, montagne o dopo un temporale presenta concentrazioni di centinaia di migliaia di ioni negativi per centimetro cubo. Innumerevoli ricerche scientifiche hanno dimostrato che elevate quantità di ioni negativi hanno degli effetti benefici e che, al contrario, un eccesso di ioni positivi nell'aria produce conseguenze deleterie sulla salute. Alcuni scienziati russi hanno applicato gli ioni negativi per curare asma, bronchiti ed altre affezioni dell’apparato respiratorio. I risultati delle ricerche confermano che gli ioni caricati negativamente giovano a tutti gli organismi viventi: le piante, ad esempio, crescono più sane e più velocemente, mentre gli esseri umani sono più attenti e più rilassati. Infatti gli ioni negativi agiscono sulla capacità di assimilare ed usare l'ossigeno che passa nel sangue e nei tessuti. Propiziano pure l'ossidazione della serotonina (idrossitriptamina). E'infine dimostrato che diminuiscono la percezione del dolore.



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venerdì 11 febbraio 2011

Islabonita

"Islabonita" è l'ultimo romanzo scritto da Nico Orengo. Riprendiamo dalla quarta di copertina la presentazione dell'opera narrativa.

"La Riviera luccicante degli anni Venti, tra i balli e la casa da gioco, le spiagge ed i campi da golf: è lo scenario di questa storia in cui cospirazioni di corte, trame massoniche e manovre dei servizi segreti sospingono i destini dei personaggi in un gioco che può rivelarsi mortale. A Sanremo, infatti, soggiorna Maometto VI, sultano in esilio; poco distante, a Bordighera, ha la sua dimora la regina madre Margherita di Savoia. Ma quando il medico del sultano muore in circostanze misteriose, Fatima viene fatta fuggire dalla corte, perché ha visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Sotto una copertura insospettabile si nasconde ad Isolabona, paesino dell'entroterra ligure che 'crede nella Madonna e nel silenzio'. Qui trascorre le sue giornate, aspettando Michel e l'ineluttabile compiersi del destino, mentre dal grammofono di Ricò, all'ingresso del paese, escono le note malinconiche di una canzone sudamericana che inspiegabilmente si interrompe sempre prima della fine. Intanto il nascondiglio di Fatima diventa sempre meno sicuro: sono in troppi a voler conoscere il suo segreto, a partire da Gino Cariolato, lo chauffeur-coiffeur della regina che, invidioso delle sue doti di pettinatrice, rischia di mettere a repentaglio la vita del sultano".

E’ gia notevole che, nel suo volumetto, Orengo (Torino 1944-2009), autore di “narrazioni apparentemente sbrigliate, ma sorrette da una notevole sapienza costruttiva e capaci di affrontare temi seri”, non disdegni di sceneggiare congiure orchestrate dai servizi segreti internazionali.

Colpisce, però, che, con palese e volontario anacronismo, lo scrittore torinese, naturalizzato ligure, affidi ad un personaggio secondario una curiosa osservazione che verte sulle chemtrails: il personaggio, infatti, si lamenta delle "scie lungo l'orizzonte" che modificano il clima e porteranno entro la fine del XX secolo a desertificare le regioni lambite dal Mar Mediterraneo. L’attante asserisce che l’area del Mediterraneo è terreno di sperimentazione per opera di Statunitensi e Russi con l’obiettivo di dominare i fenomeni atmosferici per fiaccare i loro nemici.

Che cosa pensare di questa strana digressione all'interno di un romanzo comunque un po' affettato? Nel cuore della rutilante e fatua belle epoque, si incunea un aguzzo cenno ad un’atroce realtà ormai sotto gli occhi di tutti. Una denuncia attraverso la finzione narrativa? Orengo non è nuovo a caustiche contestazioni: nel romanzo “La guerra del basilico” (1994), lo scrittore "muove da un'indagine alla James Bond su un 'alga assassina' per alludere alle grandi furfanterie dei nostri tempi che rendono veniali i peccati dei personaggi". Nel libro "Gli spiccioli di Montale", l'autore attacca la speculazione edilizia che ha sfigurato la Liguria.

E’ plausibile che Orengo abbia abbandonato alla corrente il messaggio nella bottiglia, alla corrente di un mare ormai avvelenato.


Ringraziamo F. per la segnalazione.





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