martedì 17 novembre 2015

Cucù, c’est moi!



Il giorno 13 novembre 2015 Parigi è stato il palcoscenico di un ennesimo inside job-false flag. E’ difficile stabilire se la strage parigina, sicuramente orchestrata e perpetrata dai servizi segreti internazionali o, meglio, da una potente e feroce confraternita come l’Hathor Pentalpha (Hathor nell’antico Egitto è un’ipostasi della dea Iside… Iside evoca l’I.S.I.S., il califfato anti-islamico), abbia causato veramente vittime o sia stata una sorta di “girato” cinematografico con tanto di set, comparse, sangue finto, effetti speciali, come nel caso di Charlie Hebdo. Le fonti ufficiali non sono attendibili; i filmati e gli scatti fotografici sono quello che sono, spesso sfocati, con angolazioni improbabili; inoltre riprendono ambulanze, gente spaventata, forze dell’ordine, pattuglie, ma non inquadrano feriti e vittime, se non in contesti dubbi, con persone uccise (?) i cui vestiti non presentano una sola macchia di sangue. Le interviste rilasciate da “parenti” ed “amici” delle presunte vittime sembrano esibire il solito copione, con dolore e sdegno simulati.



Ci vorrebbe molto tempo per sviscerare l’episodio parigino: già molti giornalisti indipendenti hanno cominciato ad evidenziare le contraddizioni ed i particolari inverosimili delle versioni propalate dai media di regime. Qui basti, almeno per ora, ricordare che la verità su quanto accaduto nella capitale francese è certamente diversa da quanto raccontano gazzettieri e falsi testimoni: in un altro ambito, si ripete quanto avvenne con il disastro dell’aereo appartenente alla compagnia Germanwings, quando, a distanza di poche ore dall’incidente, la disinformazione cominciò a creare un groviglio tanto inestricabile di antefatti, vicende, personaggi, scopi, azioni… da far invidia ad un indigesto romanzo di Umberto Eco.

Vorremmo, ripromettendoci di tornare sull’accadimento, se sarà possibile, sottolineare un aspetto rilevante: da solo, per sineddoche, riesce pressoché a dimostrare che la carneficina allo stadio di calcio ed al teatro Bataclan, è stata una sceneggiata, in stile Palazzo Chigi. Tra le numerose foto che immortalano spettatori del concerto o dell’amichevole, si nota una giovane che abbiamo già visto in altre occasioni tra le persone disperate che erano nei pressi della scuola di Sandy Hook, nel cinema di Aurora e durante la maratona di Boston, dove esplosero degli “ordigni”. Le ipotesi sono due: o questa donzella è talmente sfortunata che si trova sempre nel luogo sbagliato al momento sbagliato o è una crisis actress, un’attrice abituata a recitare la parte della consanguinea o amica affranta sul luogo di un’operazione false flag (psychological operation).

La presenza di questa figurante in almeno tre occasioni diverse dovrebbe insinuare qualche perplessità sulle ricostruzioni ufficiali che, anche a prescindere da ciò, fanno acqua da tutte le parti.

Per adesso rinviamo alla lettura degli articoli salienti su questo nuovo vaudeville, non mancando, però, di sottolineare che, interpretando la situazione parigina, bisogna evitare di cadere nel solito dualismo: non si deve attribuire, per esempio, la mattanza (?) solo alla N.A.T.O. o ai servizi segreti di un singolo stato, come se queste entità agissero contro la Francia o l’Unione europea per costringerle ad accettare chissà quale clausola-capestro di chissà quale accordo. E’ palese che tali atti sono ideati e compiuti da poteri sovranazionali, rispetto ai quali la stessa N.A.T.O. ed il Mossad sono come pedoni rispetto alla regina nel gioco degli scacchi. La longa manus è pericolosissima soprattutto perché ignora e trascende qualsiasi appartenenza nazionale oltre che qualsivoglia scrupolo etico.


Fonti:

- Maratona di Boston: quando il governo è il tuo peggiore nemico, 2013
- Quando il mondo è un palcoscenico: canovacci ed attori per le operazioni “falsa bandiera”, 2015
- Precipita velivolo commerciale sulle Alpi francesi: completamente falsa la versione ufficiale!, 2015
- Paris Shooting: 10 Ways It Looks Like A Hallmark False Flag Op, 2015
- Paris Terror Attacks Executed To Lock Down Climate Summit Conference, 2015
- Paris Attacks: A Perfect Pretext For NATO To Mobilize in Syria and Iraq, 2015
- Strage a Parigi, operazione militare truccata da jihadismo
- Attentato Isis Parigi, “terroristi bianchi, come soldati”, 2015
- Ci vogliono in guerra, l’Isis è solo manovalanza (di fiducia), 2015
- Charlie Hedbo: Secretati i documenti. Perché?


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Range finder: come si sono svolti i fatti

49 commenti:

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  2. Incredibile. Tutti figuranti??? Sarebbe utile capire chi sono le foto delle presunte vittime

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  3. Probabilmente si tratta di un miscuglio male assortito di attori e di persone realmente confuse e disperate. La confusione giova a chi non vuole lasciare osservare la verità. Vorrei far notare i 'petardi' esplosi allo stadio ... c'era bisogno di un artificiere? Comunque, dalle ricostruzioni in corso, non sarà difficile riconoscere l'artificiosità dell'evento parigino, così come è stato per quelli precedenti, attribuibili alla stessa disgustosa e fredda mano. Mentre nei talk-show si balbetta su fatti inesistenti, la macchina dell'orrore affila le sue armi al suono del coro unanime della 'marsigliese', quanta ignobile ipocrisia in questo desolante patriottismo. ciao

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  4. I più sono come aquiloni dentro un uragano di emozioni telecomandate.

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    1. Il terrorismo islamico non esiste“.
      ‘Terrorismo islamico’, ‘Attentato di matrice musulmana’, ‘Guerra religiosa’, ‘Caccia ai cristiani’ …fermiamoci un po’ a riflettere su queste frasi senza preconcetti”.

      Manlio Di Stefano

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  5. Un cellulare che resiste al proiettile di un AK-47?

    https://youtu.be/pLH5JeTWzx8

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  6. quella foto in carrozzella che ha di strano?

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    1. La "ferita" non ha neppure una smorfia di dolore. E' solo annoiata.

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  7. P.S. ne parlaste tempo fa. Ora NESTLE' è indagata in california.
    fonte: (per tramite di terrarealtime) http://www.greenreport.it/news/acqua/ambientalisti-denunciano-nestle-illegale-limbottigliamento-dellacqua-della-california-video/

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  8. OT. http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2015/11/02/un-nano-robot-di-dna-che-cammina-nel-corpo-umano_2603805a-e5fc-4dd8-a896-7b820734c5bc.html

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  9. Primo Ministro francese: "non escludiamo attacchi chimici e batteriologici". Neanche noi li escludiamo. Li vediamo ogni giorno.

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  10. http://www.maurizioblondet.it/parigi-qualche-kamikaze-era-radiocomandato/

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  11. INFORMAZIONE DA FONTE ATTENDIBILE: MOLTI MILITARI SONO STATI RICHIAMATI PER ADDESTRAMENTO VELOCE.

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    1. Immagino per schierarli a presidio dei già individuati obiettivi sensibili

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    2. Spero che non sia per fare esercitazioni e simulazioni perché abbiamo visto cosa succede durante

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    3. militari,quali reparti se è possibile saperlo?

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    4. Carri armati ieri su treni ferrovia adriatica e oggi per le strade a roma. Giornali confermano "esercitazioni" di forze armate speciali d'intervento immediato in tutta italia.

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    5. L'aeroporto di Cagliari-Elmas è crocevia di traffici di ordigni bellici verso i paesi arabi. Alla luce del sole.

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  12. Presto stringero" la mano a Rosario ed Antonio!

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  14. Per comprendere le cause dell’incuria che dimostrano i registi degli eventi globali si debba focalizzare l’attenzione sulla natura assunta dal mondo attuale. La realtà di oggi è mediatica non solo perché è trasmessa dai media, ma soprattutto in quanto è mediata, filtrata, costruita dai media. Essi creano delle narrazioni, delle storie in cui sono più importanti la suspense e l’intreccio accattivante della verosimiglianza. Così i passeggeri degli aerei che si schiantano o spariscono sono morti, ma sono vivi. Il velivolo è un Boeing, ma ha i motori di un Piper. E’ caduto in due luoghi diversi. Ha seguito più corridoi. E’ stato abbattuto dai Russi, dagli Ucraini, dalle tartarughe Ninja, dai frombolieri di Corinto, da uno sciame di calabroni... Le liste dei viaggiatori cambiano di continuo, come il numero dei deceduti (possibilmente è un numero simbolico). I defunti resuscitano; i sopravvissuti non si riescono a rintracciare. Oggi su quel volo viaggiava uno scienziato nucleare, ieri si era imbarcato un gigolò di Tortona, domani salirà a bordo un ragioniere di Caniccattì. La madre di un ebreo ortodosso non conosce una parola di ebraico, ma parla con accento californiano ed è talmente disperata per il rapimento del figlio che se la ride. Che importa? Lo scopo di questi romanzi d’appendicite è scatenare un conflitto planetario. Molti giurano e spergiurano che ci riusciranno. Non importa come! Tanto il pubblico-spugna assorbe tutto, come fosse (e, in parte, lo è) un teleromanzo in cui la trama tanto più è avvincente, quanto più è imbrogliata e surreale. Le differenze tra realtà e finzione sono sempre più labili: la finzione spesso è più realistica ed esercita maggiore attrattiva su una massa anestetizzata e stupida. Si prova dolore non per gli innocenti che muoiono, ma per un contrattempo che ci impedisce di vedere una puntata di “Cento vetrine”.

    Per parafrasare Walter Benjamin, ormai l’opera d’arte vive nell’epoca della sua falsificabilità tecnica. La televisione e la Rete permettono di falsificare, ritoccare i dettagli, cambiare il plot (ed il complotto) a posteriori, correggere gli errori di sceneggiatura, montare nuove sequenze, il tutto ad uso e consumo di spettatori scemi ma avidi di effimere emozioni: il 9 11 fu una tragedia... televisiva.

    Invano oltre e dietro molte sequenze narrative cercheremo i fatti ed i nessi logici. I fatti, se mai sono esistiti, oggi non esistono più. Non esistono i fatti, ma solo le televisioni.

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  15. Di ritorno dalla conferenza di Uno Editori, svoltasi ieri sera all'Hotel Royal di Torino, intendo qui ringraziare gli amici che vi hanno partecipato con interesse e partecipazione e che hanno dimostrato, se mai ve ne fosse stato bisogno, che il problema della geoingegneria clandestina alias scie chimiche, è molto sentito da una fetta sempre più ampia della popolazione. Ho potuto verificare con mano che si tratta di persone sveglie, desiderose di sapere e, soprattutto, oneste e trasparenti.

    Ieri ho avuto il piacere di conoscere di persona Prank (Fabrizio), ma anche altri attivisti come Elena e Giulio. Un grazie particolare all'amico Tommaso Minniti, il quale ha registrato l'intera conferenza e la pubblicherà a breve. E non si può dimenticare il supporto discreto da parte di Koenig, invisibile, ma sempre presente!

    Ovviamente ringrazio gli organizzatori dell'incontro (Uno Editori): Prabhat e Chiara, per la cortesissima disponibilità.

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    1. ;-)
      https://www.facebook.com/koenig.johnny/photos/a.1554928131441192.1073741826.1554928101441195/1669444029989601/?type=3

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  16. RIPORTO DAL SITO DI BLONDET:

    "Lo so che mi darete del pazzo, ma una impressione del genere ha dato qualche sbavatura negli attentati di Londra: quattro esplosioni simultanee nel metrò il 7 luglio 2005. Io ero là come inviato, e me lo ricordo. I quattro terroristi, abitanti a Luton, lasciano la macchina nel parcheggio di Luton per prendere il treno per Londra, con tanto di bollo orario sul parabrezza, come se il loro programma fosse quello di tornare la sera a casa e non di finire i loro giorni da kamikaze. Hanno degli zaini, che esplodono in tre stazioni del metrò. Il quarto, Hasib Mir Husain, di 18 anni, sale invece su un autobus a due piani; si spargono le prime voci che qualcosa di orribile è accaduto nel metrò. Il bus esce misteriosamente dal suo percorso e si mette in una piazzetta appartata: Tavistock (mai saputo chi ha avvisato l’autista). Il giovane – testimonieranno gli altri passeggeri sopravvissuti – si mette a frugare freneticamente nel suo zaino, tutto sudato – e lo zaino gli esplode in faccia. Come sappiamo era stata indetta un'esercitazione che simulava esattamente quella quadruplice esplosione a Londra. Forse i quattro ragazzi erano stati ingaggiati per “l’esercitazione” (che a loro insaputa diventò reale?), forniti dello zaino che ciascuno di loro aveva? Sono tutti morti, e non possono rispondere.

    Anche a Parigi il 13 novembre si è avuta un'esercitazione di soccorritori, poliziotti e pompieri proprio mentre avvenivano le stragi. O anche le mancate stragi.

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  17. Il terrorismo esiste: è quello di Stato.

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  18. l'usurato aldo grasso si scaglia contro fiorella mannoia che ha avuto il coraggio di affermare di NON credere alla stampa ufficiale circa l'attentato di parigi.

    http://www.corriere.it/cronache/15_novembre_22/fiorella-mannoia-stragi-parigi-copione-usurato-cantante-radical-724496fc-90e8-11e5-bbc6-e0fb630b6ac3.shtml

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  19. miracolo. rinvenimento di alcune vittime dell'attentato ancora vive. una è attrice...
    azz.
    certo. facile. se qualcuno chiede a codeste attrici come mai il suo nome risultava nell'elenco? basta sempre dire si son sbagliati i giornalisti.

    bravo Ghigo
    http://offskies.blogspot.it/2015/11/la-legge-del-consenso-anomalie-parigine.html

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  20. tagliente e spietato, blondet cita un bell'articolo del corriere

    http://archiviostorico.corriere.it/1994/aprile/24/Taviani_disse_Viminale_mette_bombe_co_0_9404241214.shtml

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