domenica 30 settembre 2007

Il rapporto Staninger (terza parte)

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Disintossicazione

Gli enzimi della fase 1 e della fase 2 convertono le sostanze chimiche estranee in forme che possono essere facilmente espulse; esse sono spesso riferibili agli enzimi di disintossicazione. Comunque dovrebbe essere sottolineato che la biotrasformazione non è strettamente legata alla disintossicazione. In un certo numero di casi, i prodotti del metabolismo sono più tossici dei composti originali. Questo è particolarmente vero per alcuni composti chimici cancerogeni e per un numero di sostanze che causano la necrosi cellulare del polmone, del fegato e del rene. In molte circostanze, un metabolita tossico può essere isolato ed identificato. In altri casi, sostanze intermedie altamente reattive, vengono formate durante la biotrasformazione di una sostanza chimica. Il termine “bioattivazione” è spesso usato per indicare la formazione enzimatica delle sostanze intermedie reattive. Si pensa che esse determinino gli eventi che portano alla morte della cellula, al tumore indotto chimicamente, alla teratogenesi e ad altre patologie.

Le persone malate di Morgellons hanno le reazioni contrarie della fase 1 e 2, poiché esse sperimentano parametri fisiologici specifici come bassa temperatura corporea, pressione sanguigna elevata, alta conducibilità dell’urina, gel e fibre fluorescenti sul corpo simili a microscopici tatuaggi fluorescenti. Tutti i pazienti affermano di aver percepito come la puntura di un ago, attraverso la pelle e soffrono di un insopportabile prurito.


Nanotecnologie

La nanotecnologia presenta nuove opportunità per creare migliori materiali e prodotti. Da tempo, nanomateriali sono disponibili sul mercato statunitense, nell’ambito dell’abbigliamento, dei tessuti, dei computers, dei cosmetici, dell’equipaggiamento sportivo e degli strumenti medici. Un quadro generale della ricerca Mtech relativo alle società che lavorano nel campo della nanotecnologia, ha identificato circa 80 prodotti e più di 600 materiali grezzi, componenti intermedi ed articoli industriali che sono usati dai produttori. La nostra economia sarà sempre più condizionata dalla nanotecnologia, quanto più si diffonderanno i prodotti contenenti nanomateriali che passeranno dal campo della ricerca e dello sviluppo a quello della produzione e del commercio.

La nanotecnologia ha anche la potenzialità di migliorare l’ambiente, sia attraverso le applicazioni dirette dei nanomateriali per individuare ed eliminare gli inquinanti, sia indirettamente, usando la nanotecnologia per sviluppare processi industriali più puliti e per creare prodotti ecocompatibili. Tuttavia esistono domande senza risposta sull’impatto dei nanomateriali e dei nanoprodotti sulla salute umana e sull’ambiente e l’E.P.A. ha l’obbligo di assicurare che i rischi potenziali siano adeguatamente compresi per proteggere la salute umana e l’ambiente. Dal momento che i prodotti nanotecnologici diventano sempre più numerosi e diffusi nell’ambiente, l’E.P.A. sta considerando come agire circa i progressi della nanotecnologia per rafforzare la protezione ambientale. Inoltre sta esaminando l’impatto delle nanotecnologie in relazione ai programmi ambientali, alle esigenze di ricerca ed agli approcci decisionali. Attualmente l’unico codice di regolamentazione che mira a valutare il rischio ambientale delle nanotecnologie, fa capo alla città di Berkley, in California. Alcuni esempi di questa tecnologia applicata alla ricerca privata si riferiscono alla composizione di fibre usate per indirizzare le ricerche.

Iniettori di nano tubi di carbonio - Un nano tubo al carbonio unito a punti quantici rivestiti di streptavidina, sviluppato da Xing Chen, Andrax Kis, Alex Zetti e Carolyn Bertozzi della Università della California di Berklely. La loro caratteristica unica è la capacità di trasferire i geni.

Nanomotore – Carlo Montemagno della Cornel University ha creato un motore molecolare delle dimensioni pari ad un quinto di un globulo rosso. I componenti chiave sono le proteine dell’Helicobacter Coli, attaccato ad un asse di nichel e ad un’elica che è alimentata dall’ATP, l’energia che l’organismo stesso usa per tutte le funzioni vitali. Questo motore molecolare, però, funziona con un’efficienza che va dall’1 al 4%, notevolmente inferiore a quella degli organismi viventi, che possono raggiungere un’efficienza del 100%.

Nanobombe - I ricercatori del Michigan hanno creato nanobombe intelligenti che sono in grado di aggirare il sistema immunitario e di introdursi nelle cellule malate per ucciderle o per diffondere dei farmaci.

Nanoelettrosensori – Strumenti elettronici che possono far secernere specifici ormoni alle cellule, allorquando l’organismo ne ha bisogno e generatori di elettricità che si autoassemblano all’interno della cellula.

Nanofarmaci - Un’altra idea è quella di interagire direttamente con le cellule, così che esse possano essere trasformate in “industrie farmaceutiche” per produrre medicine su richiesta. Milan Mrksich, chimico dell’Università di Chicago, progetta di agganciare le cellule a circuiti elettronici legandoli ad un tappeto di bracci molecolari. Catene di carbonio della lunghezza da 10 a 20 atomi, sono attaccate ad una lamina dorata con atomi di zolfo. I trefoli sono addensati così strettamente che stanno dritti sulla superficie. Ciò crea una “boscaglia” di villi metallici appiccicosi molecolari, per catturare e manipolare le cellule.

Punti quantici, nanoparticelle, nanotubi di carbonio (nella microelettronica) ed altri nanostrumenti usa e getta, possono costituire nuove classi di nanospazzatura di inquinanti ambientali non bio-degradabili che potrebbero causare patologie assimilabili ad una subdola forma tumorale da amianto (asbestosi).

Il quadro delle possibili reazioni immunitarie avverse è già stato precisato. Gli scienziati hanno già sviluppato materiali sintetici che non causano (?) problemi quando vengono introdotti nell’organismo, a cominciare dalle protesi di silicone per il seno. Gli strumenti nanotecnologici sono peggiori. David Williams, consigliere dell’unione Europea per i problemi della percezione delle tecnologie mediche afferma: “Il corpo umano è disegnato per respingere o attaccare agenti estranei delle dimensioni di una cellula”. Ancora peggio, gli strumenti nanotecnologici potrebbero inibire il sistema immunitario irreversibilmente.

Se strumenti così piccoli sono in grado di sfuggire al sistema immunitario, ci si chiede quali saranno gli effetti sulle membrane cellulari, sul nucleo del DNA e sulla sua membrana. Se i nanomateriali sono costituiti da plasmidi di funghi, batteri o virus, questi nuovi materiali si mescoleranno e si legheranno ai nostri costituenti interni delle cellule? (Mutazione genetica – ndr)


Le nanotecnologie e l’ambiente

Nel libro bianco del NIOSH sulle nanotecnologie, si afferma specificamente che i nanomateriali sono così piccoli che essi non danneggiano le cellule viventi. Tuttavia, recenti studi sull’uso dei nanotubi nei polmoni dei ratti, hanno dimostrato che essi si ammalano o muoiono dopo il trattamento.

Nel progetto FMN, due persone affette da Morgellons hanno sottoposto dei campioni ad un’analisi che si è avvalsa del microscopio elettronico; i campioni sono stati confrontati con il materiale di ricaduta delle scie chimiche diffuse nei cieli del Texas. L’esame ha rivelato che il materiale in tutti i campioni erano rintracciabili vari stadi di sviluppo o degradazione delle sostanze trovate negli ospiti (Anna e Lilly): il campione delle scie chimiche corrisponde a quello delle donne esaminato. I campioni provenivano da zone distanti 1.500 miglia l’una dall’altra.

Il nostro ambiente ha visto i risultati della diffusione di sostanze chimiche nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Il DDT immesso rapidamente sul mercato quasi quarant’anni fa dalla American Bald Eagle, è stato un esempio perfetto di come una sostanza chimica può danneggiare la catena alimentare di altri animali. I nanomateriali, che vengono diffusi nei fiumi e nell’aria, sono una bomba ad orologeria per l’ambiente. E’ importante sia per gli scienziati sia per l’opinione pubblica controllare da vicino gli sviluppi della nanotecnologia e discernerne i fatti reali, per determinare se realmente può migliorare la nostra vita senza compromettere la dignità e l’integrità della specie umana.

Dott. ssa
Hildegarde Staninger
Traduzione di Zret & Straker



Un particolare ringraziamento va alla Dottoressa Staninger per la fattiva collaborazione.

REFERENCE(s)

1. Amdur, Mary O., J. Doull, and C.D. Klaassen. Casarett and Doull's Toxicology: The Basic Science of Poisons, 4th Edition. Chapter 4: Biotransformation of Toxicants by I. Glenn Sipes and A. Jay Gandolfi. Pergamon Press. New York. © 1991. Pgs. 88 ­ 126.

2. Staninger, Hildegarde. Far-Infrared Radiant Heat (FIR RH) Type Remediation for Mold and Other Unique Diseases. National Registry of Environmental Professionals. Annual Conference in Nashville, Tennessee. NREP, Des Plaines, IL © October 18, 2006,
http://www.dldewey.com/stan.htm
3. Staninger, Hildegarde. 'Size Matters'
http://www.rense.com/morgphase/sizematters.htm © March 2007

4. Dutton, G.J. Glucuronidation of Drugs and Other Compounds. CRC Press, Inc.. Boca Raton, FL. © 1980

5. Guengerich, F.P. and Liebler, D.C. Enzymatic activation of chemicals to toxic metabolites. CRC Crit. Rev. Toxicol. 14:259-307. © 1985

6. Hawkins, D.R. (ed): Biotransformaitons. Vol. 1: A Survey of the Biotransformations of Drugs and chemicals in Animals. Royal Society of Chemistry. London. © 1988

7. Weber, W.W. The Acetylator Genes and Drug Response. Oxford University Press. New York. © 1987

8. U.S. EPA Environmental Protection Agency. External Review Draft Nanotechnology White Paper. Science Policy Council. U.S. EPA, Washington, D.C. December 2, 2006,
http://www.epa.gov/osa/nanotech.htm

9. City of Berkley, California County Commissioner's Meeting. Testimony of
Dr. Edward Spencer and other public citizens on the risk of
nanotechnology to the environment. (City developed an
ordinance/regulation to evaluate the risk to the environment from
nanotechnology.) Berkley, California © 2006,
http://www.seektress.com/berkeley.htm

10. Staninger, Hildegarde. Project: Fiber, Meteroite & Morgellons. Phase I and II.
http://www.rense.com/morgphase/phase2_1.htm, © March 2007.

11. Ho, Mae-Wan. Nanotecnology, a Hard Pill to Swallow.
http://www.i-sis.org.uk/nanotechnology.php © July 16, 2007

12. Lam, et. al. Pulmonary Toxicity of Single-Walled Carbon Nanotubes in Mice 7 and 90 Days after Intratracheal Instillation. Toxicol. Sci. 77:126-134 © 2004

13. Staninger, Hildegarde. Project: Fiber, Meteroite & Morgellons. Phase I and II.
http://www.rense.com/morgphase/phase2_1.htm © March 2007

14. Environmental Defense Fund & Dupont. Brochure: NANO Risk Framework. (http://www.dupont.com/ & http://www.environmentaldefensefung.com/)

6 commenti:

  1. Ancora complimenti al duo!
    70% della popolazione contagiata.

    ciò che non spiego per la miseria è:

    ma che cavolo di rotte fanno?
    perchè quelle rotte ?
    Perchè a volte persistenti le scie e a volte no?
    E ora evidente che quelli spruzzano nanomacchine

    ma quando provo a dare una parziale risposta mi saltano fuori tanti altri interrogativi...

    che le scie abbiano anche un secondo terzo e forse quarto scopo oltre alla modifica di dna!

    la tela tramata è così complessa che bisogna fare come con i puzzle!
    ovvero tassello per tassello.
    questo è un buon punto ma non spiega tutto!
    ma ciò che spiega è già abbastanza allarmante!

    Grazie alla Dottoressa!

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  2. Ciao amico, le scie sono un vaso di Pandora, da cui fuoriescono sventure a iosa. Il mistero resta fitto anche se cominciamo a scoprire ed a capire qualcosa.

    Ciao!

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  3. Una precisazione è d'obbligo: il 70% del globo è irrorato. Difficile sapere esattamente quale sia la percentuale di contagio.

    Un dato è certo: le scie chimiche assolvono a vari scopi e ciò chiarisce perché non tutte le irrorazioni hanno effetti identici. Gli interessi sono molteplici ed è per questo che la cortina di silenzio su tutta la vicenda, è granitica.

    Eppoi mi tocca leggere queste cose...

    Un nostro lettore risponde sulle presunte scie chimiche

    Un altro nostro lettore, Andrea Lanteri, è intervenuto in relazione all'articolo sulle scie nel cielo...

    Prego, passatemi un fucile.

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  4. Macchè fucile, qui occorronno armi speciali: cannoni a particelle, laser ad alta energia ecc.ecc.
    Se non li abbatti quei mostri, non li fermi. Secondo me la stragrande maggioranza non ha nemmeno equipaggio, come già s'era accennato su questo blog. Giorni fa sono riuscito con il binocolo ad osservarne uno abbastanza basso ed obliquo rispetto alla mia posizione, ma di cabina di pilotaggio neanche l'ombra.Tutto bianco.
    Ahimè,siamo costretti a fare da spettatori per sempre.
    Ma i costi!! Ma quanto ci fanno pagare per irrorarci ed intossicarci? I soldi per le scie chimiche non mancano mai e, come dicono da sempre i governi degli Illuminati, 'bisogna fare sacrifici perchè così un domani staremo meglio'. Si, ma fra quattro assi di legno, ribadisco.
    E' d'altronde quelli sono maledettamnete furbi: lasciano perdere i contestatori e le loro maledizioni,facendo finta di niente. Sanno infatti che questi, non ottenendo mai nulla, prima o poi si stancheranno ed impareranno anche loro a convivere quotidianamente con il fenomeno.
    Io pure avverto come una sensazione di stanchezza... il cielo anche oggi è lattiginoso come sempre e, nonostante quanto affermino i gazzettieri di regime, qui - ma anche altrove - di precipitazioni nei giorni scorsi se ne sono viste ben poche. Non sono in grado di rimediare e così comincio a lasciar perdere. Mi lascio uccidere giorno dopo giorno...
    Si, avete ragione: quando cominciai ad interessarmi di scie chimiche alla fine del 2001 , mai avrei pensato ad un fenomeno così ricco di sfaccettature e di lati oscuri. Davvero il maggior 'puzzle' degli ultimi giorni dell'Umanità.

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  5. Mai arrendersi. E' quello che vogliono e noi non possiamo dar loro questa soddisfazione.

    Ogni volo costa circa 12.000 euro l'ora, moltiplicato per almeno 100 velivoli impiegati su un territorio di 400 KM quadrati, porta ad una cifra astronomica. Si immagini il costo a livello planetario.

    Essi sperperano il nostro denaro per avvelenarci e di tutto ciò dobbiamo ringraziare nell' ordine i seguenti soggetti:

    1) I governi (TUTTI)
    2) I politici (Quasi tutti)
    3) I giornalisti asserviti/venduti
    4) Gli scie-menziati asserviti/venduti
    5) I militari asserviti/venduti
    6) la popolazione beota e dormiente.

    Voglio però sperare che verrà un giorno in cui potrò assistere alla loro lapidazione in piazza!

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  6. Manzoni diceva che per la guerra i denari si trovano sempre. Gi� per la guerra e per l'avvelenamento globale. Senza dubbio, Straker ha ragione, ma alla lista degli infami, aggiungerei tutti quei pennivendoli di siti "indipendenti" che dovrebbero dedicare almeno un testo al giorno al genocidio occulto, invece di baloccarsi con le corbellerie sull'effetto "serra". Intravedo, per� la longa manus dei...

    "Verr� il giorno..."

    Ciao

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