sabato 1 novembre 2025

IL CASO GIANINI ED IL CONCOMITANTE INTENZIONALE OSCURAMENTO DELLE VICENDE GIUDIZIARIE CHE HANNO INTERESSATO I FRATELLI MARCIANO'

Piena solidarietà per l'amico Enrico ma, giunti a questo punto e dopo otto mesi di disinformazione e depistaggio, assieme al discutibile silenzio dell'informazione non allineata sulle spregiudicate azioni giudiziarie a danno di chi scrive e del fratello Antonio, è opportuno che qui si chiariscano alcuni aspetti della vicenda.

Come tutti sanno Enrico Gianini è ospite in un centro definito R.E.M.S. (Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza) in applicazione di una misura del Tribunale di sorveglianza, poiché Enrico, a seguito di una condanna definitiva per lesioni personali nei confronti di un agente di Polizia (non è questa la sede per stabilire se le accuse siano vere o meno), si rifiutò per due anni (una volta scontata la detenzione domiciliare) di sottostare all'obbligo di firma ed inoltre non si rese disponibile agli incontri con gli psicologi che - sempre il Tribunale di sorveglianza - aveva disposto, sulla base delle nuove procedure dettate dalla riforma Cartabia.

La condanna ad un anno di reclusione gli era stata inflitta senza colpo ferire, giacché Enrico optò per il patteggiamento. Nel patteggiamento de facto si ammette la colpa! Oltretuttto Enrico, essendo un fautore della "sovranità individuale" (o "autodeterminazione") e confidando nella "protezione aliena", era convinto di essere al riparo dai fendenti di una "giustizia" implacabile ed iniqua. Inutili dunque furono i miei inviti rivoltigli affinché presentasse ricorso in secondo grado di giudizio. Dopo che la condanna passò purtroppo in giudicato (divenne esecutiva), Enrico non avanzò istanza per le misure alternative al carcere, perciò trascorse due mesi in cella, prima di poter espiare il rimanente periodo di pena ai domiciliari, su richiesta del difensore.

Alla luce di questo seppur stringato resoconto, risulta che l'amico Enrico non subì prima la carcerazione e l'inserimento coatto dopo, poiché aveva denunciato la geoingegneria clandestina. Egli preferì ignorare il codice di procedura penale che gli avrebbe permesso, in prima istanza, di evitare la conferma della condanna per presunte lesioni e, in seconda battuta, se avesse seguito le imposizioni di firmare con cadenza settimanale presso una caserma dei Carabinieri, non sarebbe stato inserito nella R.E.M.S.! Questi sono i fatti: si tratta di una persecuzione giudiziaria esacerbata da una condotta che, se da un punto di vista etico, è lodevole - il rifiuto di conformarsi a prescrizioni assurde e lesive della libertà nei confronti di un individuo irreprensibile, mentre criminali pericolosi e i responsabili di veri misfatti, a cominciare da banchieri, mercanti d'armi, "politici", funzionari corrotti etc. sono liberi come il vento - sul piano pratico si è rivelata infausta.

Diverso è il caso che riguarda me e mio fratello Antonio, che siamo stati oggetto di ben quindici (15) procedimenti penali dal 2012 ad oggi (dove le parti lese sono sovente negazionisti di professione) ed il sottoscritto deve ancora affrontare tre processi, con il pericolo che il cumulo di condanne porti alla detenzione.

Forse pochi sanno che il sottoscritto ha subìto una condanna a dodici mesi di reclusione (senza il beneficio della sospensione condizionale della pena, benché spettante), poiché, nel 2015, insieme con altri come Giulietto Chiesa, Maurizio Blondet, Roberto D'Agostino, Tommaso Minniti (Tommix) etc., mise in dubbio la veridicità degli eventi relativi ai fatti del Bataclan a Parigi. L'unico che fu sottoposto a processo fu di fatto SOLO Rosario Marcianò. Gli altri non furono toccati! Questo è un altro esempio di accanimento ad personam.

Recente è poi una condanna presso la Corte di appello sita a Brescia (verdetto che si deve assolutamente appellare in Cassazione con un esborso di circa 4000 euro) ad altri sedici (16) mesi di reclusione, sulla base di accuse per atti persecutori e diffamazione assolutamente false, portate in Tribunale da un persecutore organico al sistema, soggetto che già nel 2014 era stato querelato, ma senza che la Procura di Imperia intervenisse.

Certi giornalisti facenti capo a "Byoblu" di Messora ed altri hanno giustamente dato spazio al caso Enrico Gianini e al suo contributo di conoscenza circa la guerra climatica, ma si sono dimenticati di ricordare che Tanker enemy sin dal 2005 svolge un compito decisivo nella divulgazione sulla geoingegneria militare con annessi e connessi, ad esempio con le analisi chimiche eseguite presso il laboratorio francese "Analytica", ancor prima con il progetto del prelievo in volo, fallito - come denunciato dall'esimio magistrato donna, Clementina Forleo, a causa del sabotaggio perpetrato da un noto attivista di cui preferiamo omettere nome e cognome. Né si deve ignorare che agli albori di "Tanker enemy" fummo contattati dall'ambasciata austriaca in Italia per essere insigniti di un riconoscimento scientifico per gli studi condotti nel campo e sul campo, attestato poi sfumato a causa di un'azione ostativa compiuta dal famoso negazionista Paolo Attivissimo.

Già noi avevamo fatto analizzare i filamenti di ricaduta nel 2007 e nel 2014 ed avevamo dimostrato la stretta correlazione tra questi composti non organici ed i carburanti per aviazione, attraverso decine di articoli nonché con il documentario (il primo in Italia) "Scie chimiche: la guerra segreta", oltre che con il libro omonimo, pubblicato sempre nel 2015. Tra gli altri, si unì a noi il sodale Enrico che ci fornì campioni di carburante poi, come si diceva, analizzati in Francia.

Veniamo a noi...

Nel caso che riguarda Rosario Marcianò, il Tribunale di sorveglianza, a seguito della condanna definitiva a dodici mesi di reclusione e su istanza del condannato e del difensore, avvocato Alessandro Fusillo, ha concesso l'affidamento in prova ai servizi sociali, il che implica dover offrire alcune ore di lavoro socialmente utile a titolo gratuito e partecipare a sedute obbligatorie con gli psicologi. Oltre a ciò, è stato ritirato il documento di identità e si ha l'obbligo di restare in casa dalle 22:00 alle 08:00 né si può uscire dalla Provincia di Imperia. Se il sottoscritto avesse violato, anche per una sola volta, una soltanto di queste disposioni, avrebbe subìto la revoca delle misure alternative alla detenzione e sarebbe stato immediatamente trasferito in una struttura penitenziaria. Come si può ben capire, la legge terrena è questa e ci si deve adeguare, se non si vogliono peggiorare le cose. Nessuno di noi è invulnerabile. Non ci sono gli extraterrestri biondi con le tute attillate a proteggerci e nemmeno un finto documento di identità della Repubblica sovrana delle banane.

Enrico Gianini ha subito e sta subendo un trattamento orribile e ingiusto, ma ciò si deve all'influsso di Piergiorgio Caria che bandisce convincimenti inverosimili e fallaci sugli alieni buoni e saggi. Così Enrico è vittima di un sistema draconiano e forse porterà a lungo i segni di interventi sanitari dannosi per l'equilibrio psico-fisico. Per fortuna di recente gli è stato accordato il trasferimento presso una struttura esterna alla R.E.M.S. con un miglioramento complessivo della situazione. Intanto numerosi altri sono bersagliati per le loro idee o perché non si adeguano: i media, anche quelli alternativi, dedicano qualche articolo ai casi più interessanti per poi confinare tutto nel dimenticatoio. Nessuno o pochissimi mettono in discussione tutto l'apparato di costrizioni e menzogne che schiaccia gli individui onesti, anche quelli che non ottengono risonanza su piattaforme sociali, siti e canali anti-sistema. Si trasforma Enrico in un eroe solitario in modo da acquisire consenso, sì da dimostrarsi battaglieri: si trova così il pretesto per non agire e per abbandonare tutti gli altri oppositori al loro destino.

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giovedì 23 ottobre 2025

Terrore in quota: aereo colpito da un oggetto non identificato

Un aereo Boeing 737 MAX della compagnia “United Airlines” è stato colpito da un oggetto non identificato in volo, mentre era in volo tra Denver e Los Angeles il 16 ottobre 2025. La collisione ha costretto il pilota ad un atterraggio di emergenza a Salt Lake City (Utah).

L’ordigno, che potrebbe essere un detrito spaziale o un meteorite o qualcos’altro…, ha danneggiato gravemente il parabrezza della cabina di pilotaggio, ferendo uno dei piloti ad un braccio. Nonostante i danni, la cabina non ha perso pressione, grazie alla struttura multistrato del vetro. Lo riportano fonti della Federal Aviation Administration (F.A.A.), evidenziando che nessun segno di guasto strutturale è stato rilevato sul resto del velivolo.

Alcune immagini pubblicate sulla piattaforma “X” mostrano i danni significativi all’intero parabrezza, insieme con un evidente punto di impatto nell’angolo in alto a destra.

Non si escludono comunque altre ipotesi, come un guasto elettrico o grandine di grandi dimensioni (evento comunque raro all’altitudine dove avrebbe incrociato il mezzo, ossia 11.000 metri). Se si dovesse stabilire che la causa dell’incidente, avvenuto giovedì, è da attribuire a detriti spaziali, si tratterebbe del primo caso mai registrato su un aereo commerciale.

Secondo le prime ricostruzioni, dopo l’allarme il velivolo è atterrato in sicurezza allo scalo internazionale di Salt Lake City.

I passeggeri sono stati successivamente trasferiti su un altro aeromobile, un Boeing 737 Max 9, ed hanno raggiunto Los Angeles con circa sei ore di ritardo. La “United Airlines” ha confermato l’episodio e annunciato “piena collaborazione” con le autorità federali per tentare di chiarire le circostanze dell’incidente.

Fonte: adnkronos

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sabato 18 ottobre 2025

Nanotecnologie negli iniettabili COVID-19

Ricerche, recentemente pubblicate da Corea e Giappone, hanno confermato precedenti segnalazioni sulla nanotecnologia negli iniettabili per il COVID-19. Il contenuto dei composti per il COVID - prodotti da Pfizer e Moderna - è stato esaminato al microscopio stereoscopico con un ingrandimento di 400 volte. I campioni sono stati coltivati ​​in diversi terreni per osservarne l'effetto sulle cellule viventi.

Lo studio ha concluso che le lesioni anomale, verificatesi in tutto il mondo da quando gli iniettabili sono stati somministrati a miliardi di persone, sono state causate dai contenuti nanotecnologici dei sieri per il COVID. La ricerca ha rilevato una tossicità cellulare e, nel corso di poche settimane, semplici strutture monodimensionali si sono trasformate in complesse strutture tridimensionali.

Numerosi oggetti artificiali autoassemblanti di dimensioni nanometriche di diverse forme, tra cui entità animate simili a vermi, dischi, catene, spirali, tubi e strutture ad angolo retto contenenti altre strutture artificiali al loro interno, sono apparsi per poi scomparire nel tempo. Tutto ciò è risultato ben oltre qualsiasi livello di contaminazione previsto e accettabile. Ciò è stato segnalato per la prima volta, quasi tre anni fa, dal Dr. Ricardo Delgado de "La Quinta Columna" dalla Spagna, il quale ha scoperto una relazione diretta tra nanotecnologia iniettabile e frequenze 5G.

La quinta columna ha recentemente pubblicato i risultati e le conclusioni sulla strana nanotecnologia autoassemblante, scoperta nei vaccini a mRNA della Pfizer, tramite analisi al microscopio ottico. Gli oggetti trovati nel "vaccino" corrispondono ad elementi noti nella documentazione scientifica e la conclusione a cui giungono sembra piuttosto chiara. L'obiettivo scientifico ben documentato di utilizzare la nanotecnologia e gli esseri umani viventi per formare reti, in grado di controllare diverse nanomacchine, è attualmente implementato nei cosiddetti "vaccini" contro il COVID, il che equivale all'attacco più invasivo contro l'umanità di tutta la storia documentata.

Le torri 5G sono state attivate per la prima volta a Wuhan, nello stesso periodo in cui si segnalava un'epidemia di COVID.

Utilizzando la microscopia in campo oscuro, la Dott.ssa Ana Maria Mielchia ha trovato queste stesse nanostrutture artificiali nel sangue sia di coloro che hanno ricevuto i sieri per il COVID-19 sia di coloro che non li hanno ricevuti.

Decenni fa, il guru della Silicon Valley Ray Kurzweil affermò che entro il 2045 la maggior parte della civiltà umana sarà composta da macchine non biologiche, grazie ai progressi dei nanorobot, che potrebbero curare l'invecchiamento e la morte. Mentre il dibattito sull'mRNA sta diventando sempre più diffuso, la nanotecnologia viene ignorata. Secondo il lavoro svolto da "La Quinta Columna", non esiste una proteina spike nell'mRNA. Infatti, secondo la loro ricerca, tutto ruota attorno alla nanotecnologia, che, come hanno recentemente dimostrato, può essere completamente distrutta da una miscela di nicotina derivata da tabacco e acqua distillata. Si spera che questo studio sulla nicotina venga ripetuto da altri scienziati indipendenti, perché l'infezione di massa dell'umanità con la nanotecnologia sperimentale è stata ignorata per almeno tre anni e tutti gli schieramenti politici ci stanno indirizzando verso un mondo nuovo, fatto di intelligenza artificiale ed Internet delle cose, in cui essere un essere umano organico sembra non essere un'opzione.

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venerdì 3 ottobre 2025

Una nuova aberrante sentenza. La Giustizia è morta!

Una nuova sentenza iniqua. La Corte di Appello di Brescia, il 30 settembre scorso, ha confermato la condanna in primo grado - inflitta dal Tribunale monocratico di Bergamo - a sedici mesi di reclusione. Il tutto sulla base di una querela temeraria, nata in risposta ad una mia denuncia per diffamazione ed atti persecutori, risalente al 2014. Denuncia, come al solito, letteralmente evaporata.

E' il mese di aprile 2023, quando il Pubblico Ministero della Procura di Bergamo mi comunica la conclusione delle indagini a mio carico, informandomi che è mio diritto presentare memoria difensiva entro 10 giorni dalla consegna della notifica. Ovviamente invio la mia memoria, precisando che gli addebiti non corrispondono alla realtà dei fatti, in quanto:

a) I contenuti che si ritengono diffamatori nei confronti della supposta "parte lesa", non sono stati vergati dal sottoscritto, ma da tale F.C., che si firma con il nickname di Mister Jones;

b) nel lasso di tempo contestato dalla Procura di Bergamo il mio account Facebook risultava bloccato;

c) la pagina Facebook a cui si fa riferimento, all'epoca, non era ancora esistente sul Social Network.

A rafforzamento alle mie argomentazioni presento al Pubblico Ministero una serie di screenshot, risalenti ad un periodo compreso tra il 2012 ed il 2018, nei quali sono presenti contenuti pesantemente diffamatori nei miei confronti, a firma del soggetto che è considerato, invece, parte lesa e che mi ha a sua volta querelato. Inoltre segnalo al P.M. che, non essendo stata verificata l'origine dei post (identificazione certa degli IP di provenienza), che si ritiene arbitrariamente scritti dal sottoscritto, le accuse restano infondate e per questo chiedo l'archiviazione.

Invece vengo rinviato a giudizio, con l'accusa di diffamazione ed atti persecutori e nel 2024 il Giudice di Bergamo Beatrice Purita mi condanna ad un anno e quattro mesi di carcere senza la sospensione condizionale della pena. Tutto ciò sulla base di semplici indizi e con il solo supporto delle mendaci dichiarazioni della "parte lesa" e del suo testimone financo pregiudicato, considerandole attendibili senza ombra di dubbio. Al contrario il togato ritiene fallaci le mie prove a sostegno della mia estraneità ai fatti, poiché, a suo giudizio, il mio "profilo criminale" non permette di valutare come vere e credibili le "argomentazioni a difesa". Ciò in base ad un mero pregiudizio, tanto che il Togato ha addirittura suggerito al testimone come descrivermi: "No Vax".

La Corte di Appello di Brescia, nonostante lo stesso Procuratore Generale abbia proposto una revisione delle valutazioni complessive a mio nocumento, fa invece sue le precostituite argomentazioni del Giudice di Primo Grado e conferma la prima sentenza del febbraio 2024. Una decisione aberrante.

In estrema sintensi si ripete lo schema che è stato già percorso in tutti gli altri procedimenti penali a mio carico e cioé: colui che mi ha diffamato e che per anni ha operato "stalking", supera indenne le querele sporte dal sottoscritto (che vengono costantemente ignorate (e viene magicamente trasformato in "parte lesa" e, di conseguenza, chi scrive viene sottoposto ad ingiusto processo, istruito sulla base di becere menzogne e volgari manipolazioni.

La giurisprudenza della Cassazione italiana ha affrontato più volte la questione dell'onere probatorio nei reati commessi tramite social network, con particolare riferimento all'accertamento dell'effettiva paternità dei messaggi.

Principi generali consolidati:

La Cassazione ha stabilito che "non è sufficiente dimostrare che un profilo social sia intestato a una determinata persona" per attribuirle automaticamente la responsabilità dei contenuti pubblicati. È necessario un accertamento rigoroso sulla "paternità effettiva" del messaggio.

Elementi probatori richiesti:

Nelle sentenze in materia, la Suprema Corte ha evidenziato che l'accusa deve fornire prove concrete, tra cui:

- **Tracciamento IP**: l'identificazione dell'indirizzo IP da cui è partita la comunicazione è considerato elemento probatorio significativo
- **Analisi tecnica del dispositivo**: accertamenti sui dispositivi in possesso dell'imputato
- **Elementi di contesto**: contenuto del messaggio, linguaggio utilizzato, conoscenze personali dimostrate
- **Testimonianze** o altri riscontri oggettivi.
Caso di assoluzione per carenza probatoria:

In diverse pronunce, la Cassazione ha confermato assoluzioni quando mancava l'accertamento degli IP o altri elementi tecnici inequivocabili. Il principio è che la semplice titolarità formale dell'account non basta, perché:

- L'account potrebbe essere stato hackerato.
- Potrebbero esservi altri utilizzatori.
- Le credenziali potrebbero essere state sottratte.

Esempio rilevante: Cassazione Penale, Sez. V, sentenza n. 5352/2018 ha evidenziato la necessità di accertamenti tecnici approfonditi sull'effettiva provenienza dei messaggi.

Una condanna di 16 mesi in appello, nonostante la presenza di prove di estraneità e l'assenza di accertamenti IP, rappresenta una situazione preoccupante che si discosta chiaramente dalla giurisprudenza consolidata della Cassazione.

Un ricorso in Cassazione, viste e considerate le precedenti negative esperienze, mi restituirà Giustizia?

1. - Violazione di legge processuale (art. 606 c.p.p.)
- Vizio di motivazione della sentenza d'appello
- Contrasto con la giurisprudenza consolidata sulla necessità di accertamenti tecnici rigorosi
- Inversione dell'onere della prova.
2. - Mancanza di accertamenti IP
- Assenza di analisi forensi sui dispositivi
- Violazione del principio "in dubio pro reo".



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sabato 27 settembre 2025

Federico De Massis (Task Force Butler) finalmente a processo!

Federico De Massis (alias Task Force Butler), nato a Pescara il 29/12/1966, è stato rinviato a giudizio dalla Procura di Pescara, imputato del reato p. e p. dall'art. 167 c.2 D.Lvo 30/6/2003 n. 196 come sostituto dell'art. 15 c. 1 lett. b) D.Lvo 10(ì/8/2018 n. 101, "per avere, al fine di trarre profitto per sé o per altri, pubblicando On Line, in assenza di autorizzazioni, su alcuni social network tra cui certamente tramite la propria pagina Facebook, il certificato generale del casellario giudiziale, riferito a Rosario Marcianò, in violazione delle disposizioni di cui agli articoli 9 e 10 del regolamento CE 27/04/2016/679/UE [Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)] ed in violazione delle disposizioni di cui agli artt. 2-sexies e 2-octies o delle misure di garanzia di cui all'art. 2-septies D.L.vo 196/2003 e successive modifiche".

La Procura di Pescara ha fissato l'udienza per il processo a carico del sopracitato soggetto, per il giorno 18/11/2025, alle ore 10:00. Il dibattimento è pubblico e per quella data è stata richiesta la mia presenza in veste di testimone.

Tribunale di Pescara in composizione Monocratica, via A. Lo Feudo, n.1. Sezione Penale, Giudice Dott.ssa Francesca Got* Manduzio, (aula: mand).

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giovedì 31 luglio 2025

La guerra dei dazi e la geoingegneria clandestina

Il 4 aprile 2025, la Cina ha introdotto restrizioni all’esportazione di sette terre rare e magneti usati nei settori della "difesa", dell'energia e dell'industria automobilistica, in risposta all’aumento dei dazi statunitensi sui prodotti cinesi.

Molto probabilmente per questo motivo le operazioni di geoingegneria clandestina (che sono coordinate dai militari, ma affidate alle compagnie civili per la loro attuazione), hanno subìto un rallentamento, in attesa di una riorganizzazione della logistica, in merito all’approvvigionamento di bario, litio, alluminio, manganese etc., solitamente additivati ai carburanti della N.A.T.O.

Si noti che, in questi giorni, nonostante gli alti valori di umidità relativa, non si vedono scie nel cielo, semplicemente perché quelle rilasciate dai velivoli non sono formate da vapore acqueo.

Ciò dimostra che la “guerra climatica” e l'attacco sferrato alla biosfera sono globali e che avvengono sotto l’egida di un unico centro di potere mondiale: infatti molti non sanno che sia le materie prime sia i composti chimici impiegati nelle “chemtrails” sono originari della Cina, sebbene pure l’Ucraina e il Sud America siano piuttosto ricchi di giacimenti. D’altronde l’ex Impero Celeste cooperò con i vari governi del pianeta nell'operazione "COVID-19", con tutti i corollari che conosciamo, anzi fu Wuhan (武漢, 武汉) la città dove tutto cominciò.

Il conflitto commerciale scatenato da Trump, il cui vero fine non è quello di proteggere e rafforzare l’economia statunitense - gli Stati Uniti da decenni producono quasi esclusivamente trapani elettrici spacciati per autovetture ed il colbertismo è quasi sempre deleterio - piuttosto quella di affossarla e di danneggiare nel contempo il sistema produttivo europeo, determina questo effetto collaterale positivo per l'ambiente.

Sia gli Stati Uniti sia l'Europa sono in condizioni molto precarie sul piano economico, sociale, demografico..., ma ciò non è una conseguenza di politiche errate, piuttosto il risultato di un preciso progetto ideato ed eseguito da chi decide i destini del mondo. Comunque sia, speriamo che la pausa nelle attività di ingegnerizzazione del tempo e del clima duri a lungo.

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lunedì 21 luglio 2025

Abbiamo ancora bisogno del vostro aiuto

Antonio e Rosario Marcianò cominciarono ad occuparsi di geoingegneria clandestina, alias "scie chimiche" sin dal lontano 2005 e già da allora si scatenarono attacchi ad personam e minacce. Poi, dal 2011, allorquando morì il padre, la banda dei bulli negazionisti si orientò verso un livello superiore, impiegando le norme penali sulla "diffamazione". Fu così che, coloro che oggi amano definirsi "controllori dei fatti" - "fact checkers", divennero parti lese in una dozzina di processi penali a carico dei due fratelli. Attualmente Rosario Marcianò sta scontando una pena detentiva di dodici mesi, convertita in affidamento ai servizi sociali. Ciò sulla base di un processo che si è svolto, però, con una serie di violazioni inerenti a norme del Codice di procedura penale. Nel contempo sono ancora in corso altre tre azioni penali nei confronti di Rosario Marcianò ed è concreto il rischio che egli subisca ulteriori condanne, poiché le prove a difesa non sono considerate dai Giudici. Infatti essi di solito ritengono che il "profilo criminale" di Marcianò non consenta di ritenere le sue dichiarazioni nonché le prove fattuali, addotte a discolpa, valide.

Tutto questo avviene, dopo vent'anni di battaglie, nel totale disinteresse per opera della cosiddetta "informazione libera", salvo rarissime eccezioni. Il focus dei divulgatori "antisistema" si è spostato altrove. I fratelli Marcianò, attraverso i loro canali divulgativi ed in primis con il loro blog denominato "Tanker enemy", hanno portato alla luce informazioni dirimenti in merito alla "guerra climatica". Hanno fornito dati ed analisi, studi referati, traduzioni da collaboratori esteri e sono stati i primi che, nel 2014 e nel 2017, commissionarono le analisi - presso un laboratorio certificato francese - dei filamenti di ricaduta nonché dei carburanti per aviazione. I campioni di jet-fuel furono loro forniti dall'amico Enrico Gianini, ora ospite, suo malgrado, di una struttura destinata a cittadini ritenuti socialmente pericolosi.

In questi anni i fratelli Marcianò hanno dovuto sostenere ingenti esborsi per difendersi nelle aule di giustizia. Si arriva ad oltre 80.000 euro. Grazie alla generosità di tanti amici, una percentuale di questa enorme mole di denaro è arrivata tramite le donazioni, ma non è finita, purtroppo. I prossimi mesi saranno cruciali per il destino dei Marcianò e per l'informazione indipendente e senza compromessi. Antonio e Rosario hanno ancora bisogno del vostro aiuto. Seguite le indicazioni in descrizione.

Un grande abbraccio.



🔷 DA GIUGNO 2006 AUTONOMIA ED INDIPENDENZA. IL TUO SOSTEGNO E' DECISIVO. SOSTIENI ANTONIO E ROSARIO MARCIANO'. SOSTIENI TANKER ENEMY. CLICCA SU QUESTO LINK.

🔷 Nota: nel caso la donazione tramite la piattaforma Donorbox non dovesse avere buon fine, scrivete a: sostienitankerenemy@gmail.com.

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mercoledì 16 luglio 2025

Verso una nuova mini era glaciale

Già nel 2017 fummo lungimiranti, avvisando di un possibile imminente periodo in cui le temperature globali sarebbero state più basse, in concomitanza con una diminuita attività solare, il minimo di Maunder, un fenomeno che si ripete ogni undici anni circa in cui la nostra stella produce poche macchie.

Rinfreschiamo quindi la memoria contro i falsi allarmismi su un inesistente riscaldamento climatico che sarebbe dovuto al biossido di carbonio che è, invece, il gas della vita. Intendiamoci, le anomalie meteorologiche sono reali, ma vanno addebitate “in toto” alle micidiali attività di geoingegneria militare.

In effetti, lo abbiamo verificato in più occasioni: ogni volta in cui il traffico aereo civile subisce un qualche blocco (come nella prima decade di luglio 2025), anche di poche ore, i valori termici si riducono, nel cielo si vedono soffici e vaporose nuvole, il sole splende senza accecare né scottare, ritornano le piogge ed il cielo assume nuovamente la sua naturale colorazione blu cobalto. Ciò significa che il riscaldamento globale, ora definito furbescamente “cambiamento climatico”, è determinato SOLO dagli aerei.

Per motivi su cui qui non ci soffermiamo, ad esempio, il giorno 8 luglio 2025, gran parte del traffico aereo civile non è stato autorizzato a volare nei cieli italiani a bassa quota, per cui l’afa e la nebbia sono sparite, mentre sono ricomparsi i cumuli di alta pressione. Ciò dimostra - una volta di più - che il cosiddetto “cambiamento climatico” è dovuto alle migliaia di velivoli (cargo e passeggeri, in qualche raro caso sono unità militari) che, attraversando in lungo ed in largo la bassa troposfera, impediscono la formazione di nubi e causano l’incremento artificiale delle temperature, impedendo altresì le piogge. Il tutto avviene, diffondendo composti tossici e nocivi per gli ecosistemi e gli esseri viventi. Rammentiamo che le celle temporalesche autorigeneranti non esistevano trent’anni fa. Un tempo si scatenavano i temporali di calore, che portavano refrigerio e non generavano grandine distruttiva.

Quindi, quando subite danni, non prendetevela con il povero lavoratore che usa un furgone euro 4 o con chi d’inverno accende la stufa, ma con coloro che finanziano la geoingegneria clandestina con i denari dei contribuenti, tartassati e vessati in ogni modo da un sistema criminale.

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lunedì 23 giugno 2025

Armageddon

Il 13 giugno 2025 Israele ha sferrato un improvviso attacco contro l’Iran: sono state neutralizzate presunte installazioni nucleari. E’ un evento che alcuni interpretano come il vero preludio della Terza guerra mondiale. Per capire quello che sta succedendo e che potrebbe accadere nei prossimi mesi, bisogna in primo luogo accantonare tutte le analisi che puntano esclusivamente su moventi economici, militari, ideologici. Chi veramente governa il mondo usa questi moventi, di un certo rilievo, ma non cruciali, come pretesti: il riferimento di Benjamin Netanyahu alla Repubblica islamica, che sarebbe in procinto di costruire un’arma nucleare, arricchendo l’uranio, è solo una scusa per scatenare l’inferno.

Chi veramente governa il mondo, i Gesuiti, i Sionisti, i Massoni neri, sta soltanto seguendo un’agenda (letteralmente insieme delle cose che devono essere fatte), sta svolgendo un compito preciso, quello di far adempiere le profezie bibliche sia dell’Antico sia del Nuovo Testamento (Apocalisse). Queste profezie prevedono che Israele sia aggredito nei tempi finali da Gog e Magog (Russia, Cina, Iran e loro alleati), che il teatro dello scontro decisivo, dove dovrebbero trionfare gli Ebrei, coincida con l’antica Palestina. Molti Ebrei attendono ancora l’avvento del Messia (falso Messia): costui tornerà solo se sarà ricostruito il Terzo Tempio e se saranno create le premesse per il Terzo conflitto globale. Si legga a tale riguardo il cosiddetto carteggio Pike-Mazzini.

Notiamo che queste previsioni bibliche si stanno avverando. In tale contesto, i vari protagonisti della politica internazionale assumono il ruolo di attori diretti da un regista che, come sempre, rimane nascosto e non combacia neppure con la megafinanza internazionale (Black rock, State Street, Vanguard), trovandosi molto più in alto. Si pensi a Donald Trump: egli incarna probabilmente la “Bestia” di Rivelazione. Non è un caso se fu eletto il 5 novembre del 2024: il 5 novembre è il “giorno delle polveri”. Non a caso, per essere sicuro di essere scelto come presidente degli Stati Uniti ricorse alla patetica farsa della sparatoria, inscenata 13 luglio 2024. E’ Trump a stabilire come e quando dare fuoco alle polveri? No, semmai l’influente genero, Jared Kushner, che lo convinse a riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele. Fu una decisione gravissima, perché irritò i Cristiani (non tutti, non i Cristiani filosionisti.) e i Musulmani per i quali Gerusalemme è città santa.

Accadrà il finimondo? Temiamo di sì, perché ai vertici sono tutti d’accordo. Ormai i vari governi (anche quello russo, cinese, gli esecutivi europei etc.) sono infiltrati da Gesuiti, Sionisti e Massoni: a loro, che sono apolidi e cinici, non interessa alcunché dei popoli e della loro identità culturale, che siano Semiti, Camiti, Indoeuropei, Africani, Asiatici…: i popoli possono essere tranquillamente vessati con le tasse più esose e le leggi più assurde, salvo poi, dopo averli spremuti come limoni, mandarli a combattere al fronte affinché si massacrino a vicenda. Se la gente comune non morirà al fronte, sarà sterminata dalle bombe e dai missili, come sta accadendo ora, ad esempio, a Tel Aviv, i cui abitanti pensavano di essere al sicuro, protetti dai mirabolanti sistemi antimissile come” Iron Dome”, sistemi che si sono rivelati un colabrodo. Ora vivono sulla propria pelle come i Palestinesi che cosa significa ritrovarsi la casa ridotta ad un cumulo di macerie. Forse lo comprenderemo anche noi Occidentali (Europei, Statunitensi, Canadesi…) , abituati, bene o male, a vivere nella bambagia, comunque con un tetto sulla testa. I potenti faranno leva, come accadde negli anni precedenti la Prima guerra mondiale (1914-1918), sull’odio etnico, sul nazionalismo, sulle differenze religiose (Ebrei e Cristiani contro Islamici sunniti e sciiti), sulla paura del nemico e delle sue presunte armi micidiali. Infine, vinta la resistenza di chi considera tutte le guerre (non esistono guerre giuste, sante e necessarie) solo strumenti per distruggere, destabilizzare e per istituire una dittatura mondiale (ab chaos ordo), comincerà lo spettacolo pirotecnico.

Come sempre il popolino si farà abbindolare, schierandosi da una parte o dall’altra, quando la contrapposizione non è orizzontale, ossia Ebrei contro Arabi, Cristiani contro Maomettani, Europei contro Levantini e via discorrendo, bensì verticale, cioè sedicenti “élites” contro i cittadini, a qualsiasi paese essi appartengano. Purtroppo riteniamo che le nazioni si faranno condurre al macello dai carnefici. Succederà quindi il finimondo? Crediamo di sì: il primo contraccolpo di una deflagrazione destinata ad estendersi (non dimentichiamo la Cina che, in modo del tutto pretestuoso, ambisce a conquistare Taiwan) sarà il collasso economico in Europa e Stati Uniti (inflazione, carenza di materie prime, tracollo di aziende ed imprenditori, impoverimento generale etc.). Non si può escludere, però, una “climax” dello scontro con bombardamenti su città e basi della N.A.T.O. in Europa, Italia inclusa. Non ci sentiamo di escludere una guerra guerreggiata anche in teatri che da decenni non vedono eserciti e battaglie. Questa è a grandi linee la trama degli accadimenti: resterebbe da tessere l’ordito, visto che la trama e l’ordito fanno il tessuto. Per chi fosse interessato appunto a conoscere anche l’ordito, consigliamo di approfondire gli aspetti simbolici, etnico-genetici, storico-culturali della questione, soffermandosi sui seguenti ambiti.



- Il significato del nome assegnato all’operazione attuata da Netanyahu, “Rising Lion”: esiste un collegamento con papa Leone XIV e soprattutto con la tribù di Giuda?
- Recenti acquisizioni genetiche ed archeologiche dimostrano che i Palestinesi non sono “sic et simpliciter “Arabi che vivono in Terra santa, ma discendenti dei Cananei che almeno dal 2000 a.C. sono insediati in Palestina e Terra di Canaan. E’ stato confermato che presso lo 0,01 per cento della popolazione mondiale è presente un rarissimo gruppo sanguigno, denominato MAL. Questo gruppo è concentrato tra gli attuali… Palestinesi.
- Gli odierni Israeliani sono per lo più di origine medio-orientale, africana ed asiatica, i Mizrahi, ed europea, gli Ashkenaziti (Letteralmente Germanici): gli Ashkenaziti non provengono dagli Ebrei della Palestina, ma da altre genti. Sono i Mizrahi, i Sefarditi e i Beth Israel i veri discendenti delle tribù ebraiche: i Beth Israel o Ebrei etiopi sono comunque un’esigua minoranza. Da un punto di vista religioso ed ideologico, gli Ebrei/Israeliani sono molto eterogenei: molti sono laici (44 per cento circa), altri sono antisionisti, altri professano dottrine che non si richiamano solo alla Bibbia, ma anche a tradizioni e testi tardo-antichi, medievali e moderni, ad esempio lo Zohar e il Talmud. I cosiddetti ortodossi (pressappoco 14 per cento nello Stato di Israele) hanno aggiunto molte prescrizioni ed insegnamenti rispetto a quelli riportati nella Torah, un po’ come è avvenuto con la Chiese cristiane che si sono discostate assai dal Cristianesimo delle origini.
- La Bibbia come testo per comprendere la geopolitica: in particolare i libri profetici, ma anche il Deuteronomio. In tempi non sospetti, abbiamo indagato il tema della possibile costruzione del Terzo Tempio e le sue ripercussioni sullo scenario internazionale. Vedi “Ufologia eretica, vol. II, 2024, pagg. 249-251, dove ci siamo soffermati sul rituale della giovenca rossa.
- Gli addentellati astrologici rispecchiano e predicono gli attuali nefasti accadimenti? Pare di sì. - Il nesso con la geoingegneria militare: le attività chimiche nella biosfera si intensificano in caso di conflitti o di situazioni che li precedono, inoltre esse aggravano la crisi idrica ed economica che è un obiettivo della cricca.
- Il ruolo dei Gesuiti: chi ritenesse che essi, ai vertici, siano tutti dei ferventi e caritatevoli cristiani, è invitato a leggere il loro spaventoso giuramento. Tra l’altro un vero cristiano non può giurare.
- La guerra come stratagemma per sfoltire la popolazione del pianeta, assieme ad altri mezzi, ad esempio, le pozioni magiche.

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Le nubi che non ci sono più

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Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 11 giugno 2025

Ponte Morandi, la perizia svizzera scomparsa: non fu la rottura degli stralli a causare il crollo

E' una piovosa mattina del 14 agosto 2018. La visibilità è azzerata, per via di un violento nubifragio indotto tramite una mirata operazione di geoingegneria climatica. Il teatro è pronto per il misfatto. Alle 11:36 Il ponte Morandi di Genova collassa improvvisamente. Il crollo coinvolge una campata di circa 250 metri del viadotto Polcevera a Genova, causando la morte - secondo la versione ufficiale - di 43 persone ed il ferimento di diverse altre.

GUARDA IL VIDEO

Il ponte, progettato dall'ingegnere Riccardo Morandi ed inaugurato nel 1967, era gestito da Autostrade per l'Italia. Dopo il crollo è stato completamente demolito e sostituito dal nuovo ponte "Genova San Giorgio", progettato da Renzo Piano e inaugurato nell'agosto 2020.

Nonostante tutti gli elementi e le testimonianze portassero a supporre una demolizione controllata, immediatamente le autorità dichiararono che il gioiello dell'architetto italiano era crollato a causa di un cedimento strutturale. E' davvero così?

Occhio ai giudizi affrettati. La perizia dell’Empa (Swiss Federal Laboratories for Materials Science and research) finì con il ribaltare le affrettate tesi dell'allora ministro delle infrastrutture Toninelli e del ministero del Governo pentastellato dell'epoca: gli stralli ruppero dove non erano corrosi, quindi le cause del crollo andavano ricercate altrove e sinanco le responsabilità, evidentemente, tutt'ora attribuite esclusivamente alla società Autostrade dei Benetton e ad una supposta mancata manutenzione del manufatto.

Gli stralli non furono quindi la causa del crollo del Ponte Morandi. Questo noi lo sappiamo sin da subito ed è quel che asseriva la scomoda perizia dell’Empa (della quale ormai resta solo una parte epurata sul portale del Ministero), il laboratorio svizzero incaricato a suo tempo dall’autorità giudiziaria di esaminare i reperti provenienti da Genova, che, come riportava il Sole24Ore, documentò con foto e analisi come la parte di strallo disintegrata mostrasse “evidenti differenze” rispetto al caso di un cedimento strutturale. In altre parole: gli stralli del viadotto dell’A10 erano sì corrosi, ma sarebbero collassati nella parte “sana”! La causa del crollo del ponte, secondo la perizia, andava quindi ricercata altrove, ovvero nel cedimento di un’altra componente che avrebbe poi trascinato con se lo strallo incriminato.

Non era una novità da poco, nell’accertamento delle responsabilità sulla tragedia del 14 agosto 2018: di fatto, tutto l’impianto accusatorio del ministro Toninelli e del ministero delle infrastrutture e trasporti contro Autostrade per l’Italia si fondava su questa ipotesi: che a cedere fosse stato l’impalcato del cassone – la parte che si cianciava sostenesse (ma in realtà così non era, visto che la campata era progettata per restare in piedi senza i tiranti) la carreggiata proprio in corrispondenza del pilone con gli stralli – a causa della rottura di uno dei medesimi. Così fosse stato, sarebbe stata chiara la responsabilità di Aspi, relativa alla manutenzione del sistema e degli stralli, per l’appunto.

Le ragioni del crollo – si leggeva nella perizia, della quale, come si diceva, non v'è più traccia nè in tedesco né in italiano. E' praticamente sparita – sarebbero da ricercare invece in un’altra componente, che poi avrebbe forzato lo strallo a collassare: l’impalcato a cassone, in altre parole, sarebbe ceduto a causa di un fattore esterno. Esplosivo?

Già in precedenza Giuseppe Mancini, coordinatore dei periti di Autostrade per l’Italia e professore ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso il Politecnico di Torino, aveva dichiarato che «quello che è finora emerso dalle analisi di Zurigo sembrerebbe confermare che il cedimento degli stralli non sia la causa del crollo del Ponte», aggiungendo che «Interpretando quanto riportato nella nota del laboratorio di Zurigo, con una corrosione media del 50% della totalità della sezione resistente dei fili ci sarebbe ancora un ampio margine di capacità resistente, tale da non poterne causare la rottura».

E ancora, a dicembre 2018, nel corso di una conferenza un altro accademico, era stato il professor Gianmichele Calvi, ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso l’Università di Pavia ed esperto internazionale di tecniche della costruzione e di ingegneria sismica, a sostenere che «Per arrivare a far collassare uno strallo come questo è necessario ridurre del 70% tutti i cavi che stanno al suo interno. È un numero percentuale così elevato che è difficile pensare che possa essere stato questo ciò che è avvenuto perché fino a quel punto si hanno grandi spostamenti, ma l’impalcato resta in piedi”, dichiarazioni formulate da Calvi anche simulando le cause del crollo del Ponte Morandi grazie all’utilizzo di un innovativo software di analisi strutturale.

Ancora... Il professore e docente Enzo Siviero, ingegnere strutturale dichiarava: "C’è una fortissima probabilità, superiore al cinquanta per cento, che si tratti di attentato". Siviero, per anni docente allo Iuav di Venezia, che non è solo uno dei massimi esperti al mondo di ponti (è colui che ha collaudato «Calatrava» a Venezia; oltre ad aver scritto libri, realizzato centinaia di progetti e aver preso una laurea ad honorem in Architettura a Bari). Siviero, durante un'intervista televisiva dichiarò quanto segue: «Un attentato? Stanno circolando dei video e da questo punto di vista io non mi sento in questa fase di escluderlo. Anzi, è un’ipotesi che sto esplorando io stesso. La dinamica è compatibile». Di fronte all’incredulità del giornalista, il professore andò nei dettagli: «Il ponte Morandi è molto pulito, ha degli elementi, mancando i quali non tiene più. Se sono state messe delle microcariche di un certo tipo in pochi secondi salta. Al momento è un’ipotesi che valuto sopra al 50 percento. Ci sono dei lampi, c’è un crollo verticale, il cemento risulta carbonizzato. Insomma ci sono molti elementi». Ma chi sarebbe stato allora, gli veniva chiesto? «Autostrade è diventato il leader mondiale delle autostrade — affermava Siviero — ci sono altri soggetti che potrebbero essere interessati a prendere in mano le situazioni, non ci dimentichiamo che fine a fatto Mattei».

Dunque, sebbene come da tradizione consolidata ormai in questo paese per buona parte dei delitti e delle stragi che hanno interessato l'Italia, anche il caso del crollo del Ponte Morandi sembri un caso chiuso, non lo è affatto e delle versioni ufficiali poco ci importa. Il ponte Morandi non è crollato per un cedimento strutturale, ma è stato abbattuto. La verità sulle origini della tragedia è ancora lontana, insomma, ma da oggi abbiamo qualche certezza in più. Una su tutte: attenzione alle versioni di comodo.

Per approfondimenti si legga il nostro articolo del 30 agosto 2018 qui.

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venerdì 6 giugno 2025

Deliberata riduzione delle piogge: come e perché

In questi ultimi cinque giorni le attività di geoingegneria si sono notevolmente intensificate e purtroppo la stragrande maggioranza delle persone che osservano il fenomeno, non sono in grado di motivare la presenza di quelle scie, persistenti e non, che poi si espandono sino a creare delle compatte coperture artificiali che, contestualmente, dissolvono le nubi naturali (i cumuli) e trasformano il cielo in un letale sudario grigiastro.

Quali sono dunque i motivi per cui, in alcuni periodi, le operazioni si intensificano? Semplice: sono previsti in arrivo fronti perturbati, i quali saranno inibiti. Le precipitazioni saranno dunque ritardate e pioverà con meno intensità. In taluni casi, se però il fronte perturbato è troppo grande per essere distrutto, si inquineranno le nubi temporalesche, affinché l'acqua in esse contenuta, verrà additivata di magnetite e ferro, così da evitare il problema dei problemi: lo "scattering". Che cosa è lo "scattering"? E' un disturbo radio, procurato dall'acqua presente nelle nubi. L’umidità e le nuvole, soprattutto i cumuli che sono i serbatoi della pioggia e che si trovano a quote basse, sono nemiche dei sistemi radar e satellitari che operano in un particolare range di frequenze (banda KA). Le nubi naturali disturbano e diradano i segnali elettromagnetici. La magnetite ed il ferro permetteranno ai militari di vedere ugualmente attraverso i cumulonembi che, diversamente, creerebbero un muro invalicabile.

In questo periodo, durante il quale la guerra elettronica e l'impiego di micidiali armi comandate da remoto sono essenziali, è fondamentale che aerei civili e militari si adoperino per modificare a piacimento il meteo, con buona pace dei soliti negazionisti d'accatto che continuano a pubblicare inutili scartafacci di disinformazione sul tema.

Nelle mappe riportate in testa all'articolo si osservi come le coperture igroscopiche (definite "innocue velature" dai servizi meteo), fungano da barriera prosciugante, tanto che la perturbazione in arrivo dalla Francia nella serata del 30 maggio, è stata agevolmente fermata ai confini con il territorio italiano.

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domenica 25 maggio 2025

Geoingegneria clandestina: due nuovi rapporti lanciano l'allarme

In tempi recenti sono state condotte due analisi, una sul sudore umano e l'altra su campioni d'acqua piovana. Entrambe arrivano a simili e sconvolgenti risultati. Partiamo dalla prima. Il dottor Henry Healy dell'Energetic Health Institute ha scoperto elementi inquietanti che collegano la geo-ingegneria clandestina al pericoloso accumulo di metalli nell'organismo umano. La sua ultima ricerca, discussa nell'intervista con il tecnico di laboratorio e giornalista Mike Adams, mostra che i campioni di sudore raccolti nei giorni di intensa attività di geo-ingegneria contengono livelli notevolmente più elevati di alluminio, bario e altri metalli tossici rispetto ai giorni in cui non sono presenti scie, persistenti o evanescenti. Lo studio del dottor Healy ha previsto la raccolta di campioni di sudore da individui esposti alle operazioni di aerosol e la loro analisi per rilevare il contenuto di metalli pesanti. I risultati sono stati sorprendenti. I livelli di alluminio sono aumentati di dieci volte, da 281 a 2958 nanogrammi per grammo dopo un solo giorno di esposizione alle attività di geo-ingegneria. Il bario è quasi raddoppiato, mentre i livelli di piombo sono aumentati di cinque volte. Anche nickel, cesio e altri metalli hanno mostrato picchi significativi. Il materiale rilevato è di dimensioni nanometriche, aerosolizzato e si infiltra nelle nostre cellule. Compromette il nostro sistema immunitario, interferisce con le funzioni cellulari e facilita l'insorgenza di malattie.

L'analisi microscopica dei residui delle operazioni clandestine di aerosol rivela organismi sintetici che si nutrono di zucchero, osservati con un ingrandimento di 1500 volte. Questi risultati trovano conferma nel lavoro del dottor Leonardo González Bayona, medico di lunga data che ha presentato pubblicamente i risultati di un'analisi della polvere di ricaduta che rimane sulle superfici dopo le piogge, a Merlo, a San Luis, in Argentina. Gli studi sono stati condotti dal laboratorio JLA, accreditato a livello nazionale a General Cabrera, utilizzando un metodo ad alta precisione, ICP-MASA.

Si tratta di un metodo di analisi con spettrometria di massa a plasma, accoppiato induttivamente. Il rapporto, che evidenzia la presenza di metalli in nanoparticelle, come alluminio, bario, arsenico, zinco e litio, solleva l'allarme per l'impatto sulla salute della popolazione e per la mancanza di risposte istituzionali. Secondo quanto dichiarato dal dottor González Bayona, da diversi anni si osservano cambiamenti insoliti nel cielo sopra Merlo, scie persistenti, nuvole artificiali ed una diminuzione della limpidezza dell'aria, caratterizzata da nebbia chimica.

«Non abbiamo più il cielo terzo e azzurro tipico della Valle del Sole», ha aggiunto. Questa osservazione, unita all'aumento delle malattie respiratorie, lo ha spinto a svolgere delle ricerche per proprio conto, raccogliendo l'acqua piovana, facendola evaporare ed analizzando i sedimenti. In due campioni, uno raccolto ad ottobre ed uno a dicembre 2024, il laboratorio ha rilevato alluminio fino a 20.400 microgrammi per chilo, bario 372 microgrammi per chilo, zinco fino a 349 microgrammi per chilo, stronzio, gallio, boro, litio, arsenico, rame e cromo, presenti a livelli significativi, un resultato mecanico quattro volte in più rispetto alla media naturale nella crosta terrestre.

Per il dottor Gonzales Bayona, quanto accade è parte di una guerra silenziosa contro l'umanità, in cui i cieli vengono manipolati, gli elementi tossici vengono dispersi e la popolazione viene deliberatamente resa malata. Il medico mette in guardia dalle gravi conseguenze che queste nanoparticelle hanno sulla salute umana e sull'ambiente. Spiega che grazie alle loro dimensioni e alle proprietà fisiche e chimiche, le nanoparticelle penetrano in tutte le membrane cellulari, si distribuiscono in tutto il corpo, influiscono sul DNA e sull'RNA e possono rimanere nei tessuti per anni, generando infiammazioni, stress ossidativo e danni genetici.

Sia il dottor González Bayona sia il dottor Henry Healy denunciano che queste tecnologie, promosse dall'elite antiumanità, rappresentano una minaccia a lungo termine per gli esseri viventi e per l'ecosistema nel suo complesso. Hanno anche osservato che elementi come l'alluminio e l'arsenico sono associati a malattie neurologiche come l'Alzheimer e l'autismo e da patologie respiratorie croniche. I livelli rilevati nell'aria sono incompatibili con un ambiente sano.

Se non si indaga si tratta di negligenza o peggio, ha affermato il dottor González Bayona. Questi risultati si vanno ad aggiungere ad altre decine di preoccupanti rapporti, pubblicati dagli inizi degli anni 90 ad oggi, senza che vi siano state risposte concrete a livello istituzionale. A questo proposito è bene ricordare che le operazioni di geo-ingegneria hanno fini militari, collegati alle comunicazioni in alta frequenza e che il solar management è solo una copertura.

Le dichiarazioni secondo cui la geo-ingegneria sarebbe stata interdetta in alcuni stati della federazione sono solo fumo negli occhi, in quanto è impossibile rinunciare all'aviodispersione di composti chimici idroscopici ed elettroconduttivi, che sono funzionali alle tecnologie più avanzate per la trasmissione dei segnali elettromagnetici in banda kA, cui attualmente si ricorre in quasi tutte le nazioni nel mondo. Ne si deve dimenticare che il controllo del ciclo dell'acqua è basilare nell'ambito della geo-ingegneria per gestire il flusso delle risorse economiche ed in particolar modo agricole.

Guarda il video sul nostro canale YouTube.

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venerdì 16 maggio 2025

L'alluvione del 1966 ed il progetto C.N.R. di semina delle nuvole: una diretta correlazione

Ricordate le devastanti alluvioni del 1966? Proprio nel fatale 1966 furono condotti esperimenti di “cloud seeding”, cioè di “inseminazione delle nubi” con agenti chimici.

Titolo dello studio, in inglese: “A Biennal Systematic Test of some Newly-Developed Cloud-Seeding Nucleants, under Orographic Conditions” (documento allegato - vedi link). Tre ricercatori – Alberto Montefinale, Gianna Petriconi [1] (Ricordate la Petriconi?) ed Henry Papee, spiegano che, dal gennaio del 1966 al giugno del 1968, fu condotto un “test sistematico” di sollecitazione delle nuvole sui Colli Prenestini, ad est di Roma. Obiettivo: provocare l’aumento delle precipitazioni mediante “dispersione di aerosol” in atmosfera.

Riassunto: "Un esperimento sistematico di inseminazione delle nuvole è stato condotto nelle Colline Prenestine, ad est di Roma, nel periodo gennaio 1966 - giugno 1968. L'obiettivo era determinare se l'uso di nuclei giganti di condensazione monodispersi, emettitori di elettroni, e di nuclei giganti di formazione del ghiaccio di AlzSa, entrambi recentemente sviluppati nei nostri laboratori, potrebbero aumentare le precipitazioni su un'area circostante al sito di dispersione dell'aerosol. Il metodo di valutazione prevedeva confronti di precipitazioni cadute durante la settimana successiva all'aerosol di circa 15 kg di particolato, alle precipitazioni raccolte nelle due settimane successive a tale periodo. I risultati mostrano che, nonostante una quantità relativamente piccola di nuclei utilizzati per l'operazione di semina e nonostante un disegno di valutazione dei dati apparentemente svantaggiato, i rapporti normalizzati e cumulati degli eventi di precipitazione, associati a quei periodi di tempo, indicano aumenti significativi durante l'estate e l'autunno e diminuzioni significative durante la stagione invernale, sull'area considerata. NdR".

[1] La Dottoressa Gianna Petriconi fu tra coloro che presentarono un brevetto utile ad impedire la formazione di nubi. Un brevetto del C.N.R., ovviamente. E' possibile modificare le condizioni meteorologiche e manipolare i cicli pluviometrici, intervenendo sulle nubi tramite l'impiego di carburanti idonei? La risposta è affermativa. Infatti trattasi di un brevetto risalente al lontano 1973 e nel 1977 assegnato al Consiglio Nazionale per le ricerche (C.N.R.). Nel testo è spiegato in modo approfondito com'è possibile alterare la composizione del combustibile al fine di abbattere l'umidità atmosferica e dissolvere le formazioni nuvolose che potrebbero causare precipitazioni piovose. Ciò è possibile additivando alluminio, magnesio ed altri elementi alcalini che, reagendo con i solfuri di scarto, derivanti dalla combustione, determinano una fine miscela di nanopolveri igroscopiche. E' quindi evidente com'è vantaggiosa ed economica la collaborazione delle compagnie civili, giacché la capillarità delle rotte commerciali permette di intervenire ovunque si intenda distruggere o deviare intere perturbazioni. Cade così ogni fantasiosa spiegazione negazionista, volta a screditare quella che, secondo i media di regime, sarebbe solo una leggenda metropolitana nata dalla sfrenata fantasia di due fantomatici appassionati di bioterrorismo. Curioso, come dicevo, che gli stessi autori del brevetto, poi scrivono un libro proprio su quelle nubi che, ora, grazie a quello stesso brevetto, non esistono più.

🔹 LEGGI QUI L'ARTICOLO CORRELATO.

🔹 GUARDA QUI IL VIDEO.

🔹LEGGI QUI LO STUDIO "A Biennal Systematic Test of some Newly-Developed Cloud-Seeding Nucleants, under Orographic Conditions".

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giovedì 1 maggio 2025

TANKER ENEMY SPEGNE LA SUA VOCE

"Tanker enemy" è il nome che abbiamo scelto per il nostro blog ed il canale video, nati nel lontano 2006. In quasi vent'anni abbiamo pubblicato oltre 5000 articoli di informazione alternativa, che trattano in gran parte di geoingegneria clandestina. Con taglio obiettivo e rigorosamente scientifico abbiamo affrontato un tema che ci è costato caro, sia in termini economici sia dal punto di vista della tranquillità. Infatti abbiamo subìto minacce, diffamazioni, discredito, infine decine di procedimenti penali. Lo scopo? Zittirci. E ci sono riusciti. Così tra poche settimane Tanker enemy spegnerà la sua voce nel Web. I fratelli Marcianò oggi devono affrontare l'esperienza più dura del loro percorso. Infatti Rosario Marcianò, a causa della sua attività di divulgazione, ha subìto una condanna a dodici mesi di reclusione, da scontare nelle patrie galere o, nella migliore delle ipotesi, in detenzione domiciliare. Nel frattempo, altri processi sono in corso e potrebbero peggiorare lo stato delle cose.

Questo comunque non è un addio, ma in un anno possono accadere molte cose e non sappiamo in che modo questa storia finirà. Un particolare ringraziamento va a tutti coloro che ci hanno seguito in questi anni e che ci hanno fattivamente sostenuto. Un grande abbraccio da Antonio e Rosario Marcianò.

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lunedì 28 aprile 2025

"CHEMICAL RAINBOWS" - "IRIDESCENZE CHIMICHE"

Era il 16 giugno 2006, quando il fisico canadese Neil Finley, mentre guidava nella Statale 1, vicino a Victoria, ossservò per la prima volta un fenomeno che così descrisse: "Mi fermai per vedere una piatta nuvola bianca, incredibilmente bianca, incredibilmente ampia. Era sconvolgente da vedere".

La luce solare riflessa da quella enorme nuvola innaturale "occultava" il sole ed era caratterizzata da una serie di strisce prismatiche di colore rosa, verde e viola. Una tale "birifrangenza", spiegò Finley, "non si verifica mai con il vapore acqueo, perché la separazione dei colori si ottiene solo in un sistema di rifrazione cristallino".

Tali interferenze prismatiche con lunghezze d'onda luminose avvengono solo con "materiale solido estremamente fine", precisò Finley. Queste microscopiche particelle sospese "generano campi di interferenza attorno ad ogni particella, cambiando il colore della luce".

Finley confermò che si stava riferendo specificamente agli agenti chimici rilasciati artificialmente in atmosfera da velivoli civili e militari.

Il fenomeno della birifrazione (o birifrangenza o doppia rifrazione) non avviene mai con il vapore acqueo, con cui si assiste al fenomeno della rifrazione e della riflessione. Il particolato molto fine, sospeso nell'atmosfera genera dei campi di interferenza attorno ad ogni particella. I raggi luminosi vengono birifratti: : il raggio incidente r si divide in due raggi rifratti, r' e r'' della stessa intensità e polarizzati lungo piani perpendicolari. Tale fenomeno occorre soprattutto con il quarzo, il rame, l'alluminio ed il litio.

Tale iridescenza é il tipico ''optical rainbow effect'' che viene descritto a pagina 8 del brevetto numero 29142, datato 22 febbraio 1977. Brevetto realizzato dal C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche), su commissione del Governo statunitense. A pagina 8, laddove si fa riferimento ai ''rainbow effects'', si parla chiaramente, tra le altre cose, di dispersione di alluminio sotto forma di micro particelle.

In tutta evidenza, quindi, le iridescenze, che spesso si formano in concomitanza con operazioni di geoingegneria, caratterizzate da scie persistenti (per bloccare le perturbazioni), non sono dovute alla presenza di goccioline d'acqua in sospensione, come mendacemente dichiarato dalle fonti ufficiali, ma da piccole, letali, particelle metalliche aviodisperse.

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