sabato 10 novembre 2007

Gambling with Gaia (articolo di Alessio Mannucci)

E' in atto la distruzione dell'ecosistema marino!

Ogni giorno quantità industriali di sostanze inquinanti sono rilasciate nell'atmosfera, ma anche l'ecosistema marino è gravemente danneggiato dall'operazione "scie chimiche": infatti, come mostrano le immagini satellitari (quando non censurate), lunghissime e persistenti “cicatrici” solcano i cieli soprastanti gli oceani ed i mari. Come sempre accade, dopo che il piano criminale è attuato, si cerca di legittimarlo presentando iniziative che, ufficialmente, dovrebbero contrastare i cosiddetti cambiamenti climatici: è il caso della diabolica iniziativa intrapresa dalla Ocean Nourishment Corporation, una società australiana che sta diffondendo urea nelle acque che circondano le Filippine. Gli scopi dichiarati sono due: nutrire il plancton e - udite! udite! - ridurre le emissioni di CO2. Il fine reale, come per la mostruosa attività chimica-biologica, è un altro: la sistematica distruzione dell'ecosistema marino, della flora e della fauna che lo popolano. Qui qualcuno obietterà: "Perché dovrebbero danneggiare tale bioma da cui comunque dipendono le varie industrie che basano i loro profitti su una pesca indiscriminata ma, per ora, molto redditizia?". Intanto - lo dimostra l'inquietante articolo dell'ottimo Mannucci - l'inquinamento deliberato dei mari è un fatto, come è un fatto il volontario avvelenamento dell'atmosfera. Inoltre è evidente che coloro che veramente detengono il potere nel nostro martoriato pianeta, hanno deciso, per motivi cui abbiamo già accennato (vedi Zret, Denaro, dominio e distruzione) e sui quali, se sarà possibile, ci soffermeremo di nuovo, di attuare la "soluzione finale". Da notare, infine, che l’I.P.C.C. e gli ipocriti di Greenpeace fingono di essere contrari a questi interventi di geoingegneria.

Mentre i governi si stanno per riunire a Londra per discutere se diffondere su larga scala limature di ferro sulla superficie degli oceani, in modo da nutrire il plancton ed assorbire l'anidride carbonica, una compagnia privata australiana sta portando avanti un piano per scaricare tonnellate di urea - un composto chimico presente nel sangue e nell'urina - prodotta industrialmente nell'oceano del Sud est asiatico. Si tratta della Ocean Nourishment Corporation (O.N.C.) di Sydney, autorizzata a compiere tale esperimento dal governo delle Filippine, in particolare nel mare di Sulu tra le Filppine ed il Borneo.

Una coalizione di gruppi della società civile ha fatto appello alla London Convention2 - stipulata nel 1972 dalle Nazioni Unite proprio con lo scopo di prevenire possibili scarichi tossici nelle acque - per fermare la O.N.C. La coalizione chiede anche una moratoria su tutti i progetti di geoingegneria finché non abbiano luogo un ampio dibattito internazionale ed un intervento intergovernativo che stabilisca i potenziali impatti sociali, economici ed ambientali. “Questa volta sono i nostri oceani ad essere presi di mira da schemi di geoingegneria ad alto rischio su cui non è stato avviato alcun consulto pubblico né un intervento intergovernativo”, dice Neth Dano del Third World Network malesiano.

Solo qualche mese fa, la Planktos Inc. aveva annunciato di voler scaricare nanoparticelle ferrose nell'oceano vicino alle Galapagos. “Quel che più fa rabbia”, dice ancora la Dano, “è che le corporations provano a far passare questi esperimenti come progetti umanitari volti a combattere i cambiamenti climatici”. “Si tratta di tecnologie molto pericolose e dunque inaccettabili, perché potrebbero impoverire di molto il nostro ambiente marino, che è la principale fonte di sopravvivenza per i più poveri che vivono nelle Filippine”, dice Ruperto Aleroza d Kilusang Mangingisda, un movimento formato da pescatori filippini. Wilhelmina Pelegrina, di Searice, concorda: “Lo scarico di grandi quantità di urea rappresenta una grave minaccia ai nostri ecosistemi marini, che già tanto bene non stanno. Non possiamo permettere che la O.N.C. persegua i suoi profitti a danno della popolazione”.

Lo scorso giugno, gli scienziati che fanno capo alla London Convention avevano avvisato che i piani per fertilizzare l'oceano vicino alle Galapagos, usando particelle ferrose pongono alti rischi ambientali e che non vi è alcuna prova scientifica sull'efficacia di tale strategia. La O.N.C. dichiara, invece, che scaricare grandi quantità di urea disciolta nell'oceano provocherà una grande fioritura di plancton, che assorbe in teoria più gas serra di quanto ne emetta (ma non è stato dimostrato, n.d.r.) e che quindi sarà utile per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici. Secondo l'International Panel on Climate Change (I.P.C.C.) contribuirà ad intossicare le acque e a decimare gli animali marini.

“Il problema è che non esiste alcuna regolamentazione”, fa notare Jim Thomas dell'ETC Group, “che ponga dei limiti alle pratiche di geoingegneria e non esiste nessun corpo intergovernativo con il potere di decidere su questioni così delicate”. David Santillo, della Unità Scientifica di Greenpeace International, che parteciperà al prossimo meeting della London Convention, dice: “Gli scienziati che fanno capo alla London Convention hanno mostrato una grave preoccupazione per i rischi ecologici che pone il progetto di fertilizzazione degli oceani. Occorrono subito delle decisioni politiche per prevenire speculazioni economiche come quella della O.N.C.”



9 commenti:

  1. Avevo già letto circa la fertilizzazione degli oceani e relativi dubbi sull'opputunità di tale esperimento...
    gli sciemenzati da una parte e i polli tici dall'altra...entrambi dei poveri umani non all'altezza della situazione in ogni caso!
    Purtroppo però sia gli uni che gli altri sono certamente in grado di contribuire alla totale rovina del pianeta.....o con tentativi d'intervento al buio gli uni o non intervenendo gli altri...
    E' buio totale!
    amen!
    ciao Zret!
    angelotta

    RispondiElimina
  2. A parte la pipì in mare...

    Solo qualche mese fa, la Planktos Inc. aveva annunciato di voler scaricare nanoparticelle ferrose nell'oceano vicino alle Galapagos.

    Nanoparticelle di ferro. Sono semplicemente impazziti!

    RispondiElimina
  3. ciao, sono sempre piu' convinto che gli autori materiali di queste manovre(chi veramente sale sull'aereo e spruzza dove gli viene ordinato) non hanno figli, ne nipoti o fratelli, sorelle, genitori e purtroppo nessun caro amico, penso anche che non gliene freghi neanche della loro propria vita, perche' anche loro sono soggetti a bere acqua inquinata,o mangiare schifezze artificiali e respirare la stessa aria che loro danneggiano.
    pensate che siano immuni?
    io non lo penso proprio. se si tratta di esseri umani, penso che i primi a pagarne le conseguenze saranno proprio loro(vedi uranio impoverito e militari morti o ammalati in attesa della morte).
    se per caso qualcuno di questi, diciamo, piloti, dovesse avere dei figli, sicuramente saranno figli scemi e incapaci di intendere o volere. ciao.

    RispondiElimina
  4. Ciao. Negli anni scorsi vi furono dei casi di "strane intossicazioni" di alcuni non ben identificati piloti. La notizia fu resa pubblica attraverso alcuni media inglesi. Da allora si è deciso di sostituire i velivoli standard con droni completamente automatizzati e controllati da una selva di satelliti orbitali. In definitiva, i problemi legati alla diretta inalazione delle pozioni chimico/biologiche sono stati egregiamente risolti impiegando aerei senza equipaggio. A questo punto i mandanti si comportano come i mandanti di un omicidio: non si preoccupano affatto di quanto ordinano di fare eppoi non è detto che queste attività siano perfettamente assimilabili ad azioni di origine completamente indigena. In basso, nella catena gerarchica, Franco Prodi per l'Italia e gli altri dirigenti nel mondo, operano essendo a conoscenza di ben poco rispetto a quanto effettivamente stanno avallando. I politici sono abbastanza cerebrolesi da non pensare minimamente alle conseguenze sulla salute. Il quadro è completo: siamo nella mota.

    Video 1

    Video 2

    RispondiElimina
  5. Oltre ad essere usati droni, molti militari sono costretti o ingannati o ricevono stipendi molto lauti, ma sono banconote grondanti di sangue. In ogni caso, ricorda che non per tutti gli esseri i veleni sono veleni: ad esempio, esistono batteri che si nutrono di metalli ed altri inquinanti, ma non mi riferiscono ai batteri.

    In ogni caso, ormai siamo vicini alla distruzione totale della Terra.

    Ciao

    RispondiElimina
  6. amentapietro!...sono robot!senza anima,senz'etica e con molta vigliaccheria!
    qui stamane cielo coperto interamente da scie...si può fare gemellaggio con San Remo!è arrivato pure qui il nostro momento...sciato!
    faccio finta di niente e mi preparo ad affrontare la giornata più serenamente possibile...
    un caro saluto a tutti
    angelotta

    RispondiElimina
  7. gia', zret, penso di aver capito cosa vuoi dire, infatti dicevo,"se si tratta di esseri umani".ciao.

    RispondiElimina
  8. Il progetto globale di ipnosi di massa dev'essere all'apice della sua espressione ormai, perchè altrimenti questa cosa non si spiega! Ma che sta succedendo?! Come è possibile tutto ciò?! Urea e limature di ferro nei mari... macchè siamo pazzi?! Madonna santissima...
    Stiamo giungendo al capolinea... che la "Forza" sia con noi...

    Buona domenica ragazzi.

    RispondiElimina
  9. Salve a Tutti.
    I post che leggo da mesi sono molto interessanti e ben fatti ma oramai superati.
    Dobbiamo ''USCIRE'' dal Web e FONDARE un MOVIMENTO Nazionale contro le SCIECHIMICHE, e dobbiamo farlo SUBITO,Basta con le Ciance !. Fare attivita' in Strada e' l'UNICA possibilita' che abbiamo per coinvolgere la massa.Chiunque voglia seriamente agire in questo modo mi contatti via Email.
    GRAZIE

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...