martedì 24 luglio 2007

Il segreto più letale dell'America aziendale (articolo di S. Ross)

Proponiamo un articolo del giornalista indipendente Sherwood Ross. Gli inquietanti contenuti dell'ottima ricerca devono soltanto essere integrati con due precisazioni: l'amministrazione Bush ha le sue responsabiltà, ma, come correttamente osserva Greg Szymanski, il burattino è manovrato da altri, ossia, in primo luogo, dal Vaticano che - si potrebbe scommettere - ha cospicui interessi e quote almeno in alcune delle aziende menzionate da Ross. L'altra puntualizzazione è la seguente: i numerosi bioagenti creati o manipolati in laboratorio, sono, sin dagli anni '50 del XX secolo, sperimentati sulle popolazioni ignare ed inermi di mezzo mondo. Tali diabolici tests, da saltuari e circoscritti, sono purtroppo diventati pressoché quotidiani ed estesi su vaste areee del pianeta, per mezzo dell'operazione "scie chimiche". Forse non sempre virus e batteri letali sono diffusi con gli aerei della morte, ma resta il fatto che vari agenti patogeni sono stati ritrovati nel materiale di ricaduta delle scie.

I grandi profitti della ricerca sulla guerra biologica

Molte delle principali aziende farmaceutiche e biotecnologiche nascondono la natura delle loro ricerche biologiche che stanno svolgendo per il governo statunitense.

Poiché i loro finanziamenti provengono dai National Institutes of Health, i destinatari sono obbligati dalle direttive NIH a rendere pubblica la loro attività. Non rivelare le loro operazioni fa crescere il sospetto che possano essere occupate in qualche tipo di ricerca biologica proibita.

Secondo il Sunshine Project – una authority senza fini di lucro volta al controllo sulle armi, associazione che opera vicino Austin, Texas – tra le aziende che trattengono le informazioni sulle loro attività, ci sono le seguenti: Abbott Laboratories, BASF Plant Science, Bristol-Myers Squibb, DuPont Central Research and Development, Eli Lilly Corp., Embrex, GlaxoSmithKline, Hoffman-LaRoche, Merck & Co., Monsanto, Pfizer Inc., Schering-Plough Research Institut e Syngenta Corp. of Switzerland.

Nel caso non lo sapeste, la Casa Bianca a partire dal 9 11 ha chiesto di spendere 44 miliardi di dollari nella ricerca sulla guerra biologica, una somma senza precedenti nella storia: un Congresso compiacente l’ha autorizzata.

Perciò, alcuni degli agenti patogeni più letali noti all’uomo vengono riaccesi in centinaia di laboratori di case farmaceutiche, dipartimenti universitari di biologia e basi militari.

Una convenzione internazionale firmata dagli Stati Uniti vieta di produrre, usare o accumulare scorte di armi biologiche. Ma se gli USA non diranno che cosa sta succedendo in quei laboratori, altri paesi penseranno al peggio e comincerà una corsa alle armi biologiche, se non è già iniziata.

La Sunshine afferma che il tener nascoste le operazioni mette a rischio anche i dipendenti di quelle aziende. Solo 8500, cioé il 16%, dei 52 mila impiegati delle maggiori aziende biotecnologiche USA, lavora in una società che segue le direttive NIH.

Francis Boyle, un esperto di diritto internazionale presso la University of Illinois, a Champaign, ricorda che, in seguito alla strategia nazionale approvata da Bush nel 2002, il Pentagono “sta accelerando per combattere e vincere la guerra biologica senza che prima l’opinione pubblica lo sappia e dica la sua”. Boyle ha asserito che il Programma di difesa chimica e biologica del Pentagono è stato rivisto nel 2003 per legittimare un attacco di “primo uso” in guerra. Boyle ha rivelato che il programma include il c.d. “Red Teaming”, descritto come “una trama ed un piano per usare le armi biologiche”.

A parte le grandi case farmaceutiche, la crescita del settore sta avendo una reazione entusiastica nell'ambito del mondo accademico, che vede nuovi fondi uscire dalla cornucopia di Washington. “Le università statunitensi hanno una lunga tradizione nell’accettare di buon grado che le agende di ricerca, i ricercatori, gli istituti e i laboratori siano cooptati, corrotti e subornati da Pentagono e CIA”.

Quel che è peggio è che l’amministrazione Bush sta gettando miliardi nella ricerca sulle armi biologiche mentre alcune patologie vere, come l’influenza (e come il Morgellons, n.d.c.), non vengono curate.

Nel 2006, l’NIH ha ricevuto 120 milioni per combattere l’influenza, che uccide circa 36000 statunitensi ogni anno, ma ha avuto 1,76 miliardi di dollari per la biodifesa, la maggior parte dei quali spesi per studiare l’antrace. Quanta gente ha poi ucciso l’antrace? Dunque, vediamo, ci furono quei cinque morti nei misteriosi attacchi al Congresso nell’ottobre 2001 – attacchi che provenivano in modo sospetto da un laboratorio governativo a Fort Detrick, Maryland.

Uno penserebbe che l’FBI potrebbe aver arrestato l’autore dell’attacco che ha interrotto il lavoro del Congresso degli Stati Uniti, ma sono passati circa sei anni e nessuno è stato incriminato. Non vi sembra un po’ strano? Un po’ di gente sospetta che l’aggressione con l’antrace sia stato un affare interno per gettare la nazione nel panico in un crescendo di guerra biologica per “proteggere” gli USA dai “terroristi”.

Milton Leitenberg, della University of Maryland - School of Public Policy, nondimeno dice che il rischio che terroristi non statali usino agenti biologici contro gli Stati Uniti “è stato sistematicamente e deliberatamente esagerato” dall’allarmismo dell’amministrazione.

Il biologo molecolare Jonathan King del Massachusetts Institute of Technology sostiene che “l’amministrazione Bush ha lanciato un grande programma che minaccia di mettere la salute della gente molto più a rischio rispetto al pericolo cui affermano di aver risposto”. King aggiunge che le politiche del presidente Bush “non aumentano la sicurezza del popolo statunitense” ma “producono nuovi rischi più terribili”.

In assenza di qualsiasi minaccia straniera credibile, Hammond della Sunshine ha dichiarato: “La nostra ricerca biologica ci sta difendendo da noi stessi. È un cane che cerca di mordersi la coda”. Mestamente, sembra ogni giorno di più un cane impazzito.


Sherwood Ross ha lavorato come reporter per i maggiori quotidiani e agenzie di stampa. Potete contattarlo al seguente indirizzo: sherwood1@yahoo.com


Fonte: http://www.counterpunch.org

Traduzione di Luca Paolo Virgilio per www.comedonchisciotte.org

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