domenica 2 luglio 2006

Chemtrails: teoria delle ombre

In talune circostanze, si è avuto modo di assistere ad uno strano fenomeno: le scie chimiche emesse dai velivoli preposti all'"Operazione Chemtrails" proiettano la propria ombra verso l'alto. Pare, infatti, che le sostanze contenute nelle scie, abbiano la capacità di riflettere la luce, come uno specchio (contengono quarzo, alluminio, bario), di conseguenza, quando i raggi del sole le attraversano, queste ne riflettono la radiazione luminosa e producono la propria ombra sulle nuvole sovrastanti. Ciò dimostra, una volta di più, che non si tratta di semplici scie di condensa, ma che, al contrario, sono scie chimiche, proprio perché riflettono la luce. Ciò, di conseguenza, conferma (anche se in modo empirico ed indiretto), che esse sono composte da metalli e non da solo vapore acqueo e pochi gas incombusti.

Se, come credo, alcune particelle sono composte da cristalli prismatici e dall'alluminio, tutto si spiega. Le ombre create dalle chemtrails, sono un dato di fatto, non una fantasia. Con ciò... concorderete con me che... la cosa appare a dir poco strana. Avete mai visto una contrail che riflette la luce?

La sorgente di luce è costituita dall'atmosfera, che riflette a causa del particolato presente, la luce solare. A quel punto la scia funge da ostacolo e crea l'ombra sopra di essa.

Qualche accenno di fisica, oltre che di chimica...


Quarzo

Minerale trigonale trapezoedrico, composto di biossido di silicio (silice).

E' un comune costituente di molti tipi di rocce; si presenta in cristalli prismatici quasi sempre terminati da due romboedri che simulano una bipiramide esagonale, spesso geminati, o anche in masse compatte microcristalline con forme svariate; generalmente incolore, talvolta leggermente colorato in varie tonalità, trasparente o translucido. La varietà color giallo pallido (alcune scie chimiche appaiono di color giallo pallido) è usata in gioielleria con i nomi di falso topazio e topazio di Scozia; la varietà limpida e trasparente è nota come quarzo ialino o cristallo di rocca.

Il quarzo ha durezza 7 nella scala di Mohs, frattura concoidale; è piezoelettrico; è dotato di notevole stabilità chimica, viene attaccato solo dagli alcali fusi e dall'acido fluoridrico; fonde a 1550 C ed esiste in due modificazioni allotropiche: il quarzo "alpha"; che è la forma stabile e comune (sistema trigonale) con densità 2,65; esso si trasforma a 575 C nella forma "beta" (sistema esagonale) con densità 2,50.

Gli usi del quarzo sono svariati, in genere viene impiegato per fabbricare recipienti che debbano sopportare elevate temperature e contemporaneamente resistere a reattivi chimici molto corrosivi, oppure per costruire apparecchi che subiscano piccolissime alterazioni (dimensioni, elasticità) con la temperatura (industria vetraria, dei refrattari, delle ceramiche, nelle fonderie e nella costruzione di oscillatori radio, di apparecchi scientifici e ottici e di crogioli per l'industria chimica); ha tuttavia lo svantaggio di essere molto fragile.


Bario

Bario Elemento della tavola periodica di simbolo Ba e numero atomico 56, appartenente ai metalli alcalino-terrosi. Fu isolato per la prima volta nel 1808 dallo scienziato britannico Humphry Davy. Ha peso atomico 137,34; fonde a 714 °C, bolle a 1640 °C e ha densità relativa 3,75. Reagisce vivacemente con l'acqua e si corrode rapidamente in aria umida. A causa della sua elevata reattività, non si trova in natura allo stato puro ma solo in composti, in particolare nei minerali baritina (solfato di bario) e witherite (carbonato di bario).

Il bario metallico ha poche applicazioni pratiche, sebbene sia talvolta usato per ricoprire i conduttori elettrici in apparati elettronici e nei sistemi di accensione delle automobili. Il solfato di bario (BaSO4) trova impiego nell'industria della gomma, delle vernici e del linoleum. Il nitrato di bario è usato per i fuochi artificiali, mentre il carbonato come veleno per i topi. Il solfato di bario, opaco ai raggi X, è utilizzato come mezzo di contrasto in radiologia.

Fonte:
http://www.liceoalberti.it/~werty/scienze/mohs.html


Notare la particolare rifrazione generata da questa chemtrail
Il filmato che ritrae la scia (e l'aereo) passare sotto le nubi e lasciarne la relativa ombra.


Brevemente...

Il fatto che una scia chimica proietti l'ombra di sé stessa è assai rilevante, perché dimostra che non si tratta di una normale scia di condensa. In secondo luogo, se essa genera un'ombra anomala, è evidente che dipende dalla sua composizione chimica. E' indubbio che, visti gli elementi si qui considerati, non può essere una comune scia composta da soli gas incombusti e vapore acqueo.

Il fatto che, in prossimità dei raggi solari la chemtrail appaia più lucente, dimostra che essa stessa amplifica la radiazione solare e che nel contempo la riflette in una certa percentuale. Per contro, comportandosi come un tubo di gas sensibile alla luce, la parte più distante dal sole appare più opaca.

In questa foto...
...la scia proietta l'ombra sulla foschia creata dal continuo passaggio nella giornata dei famigerati velivoli, creata per ricaduta. Questo è un fenomeno noto che taluni fortunati cittadini non possono ancora conoscere e nemmeno lontanamente immaginare. Date tempo al tempo. Arriveranno anche da voi.


::.Sanremo.::

Condizioni climatiche: cielo sereno. Passaggio voli tankers...

Risultato: visibilità limitata nelle prime ore - cielo che tende al bianco lattiginoso e che con il passare del tempo si copre totalmente di una fitta foschia. Visibilità a fine giornata di irrorazione: 400/500 metri. Cielo sgombro di nubi, ma è impossibile vedere alcunchè anche con luna piena.

Condizioni climatiche: cielo sereno. day-off dei tankers...

Risultato: visibilità ottima tutto il giorno. Colore del cielo di azzurro intenso. Nella serata la visibilità è ancora ottima ed il firmamento è interamente visibile. La luna, se presente, si specchia nel mare ed è possibile intravvederne la superficie.


DOMANDA: "Ma perchè tutto questo? e perchè le scie chimiche dovrebbero riflettere la luce?".


RISPOSTA: "Attraverso le operazioni di aerosol, si mira ad ottenere principalmente due scopi, (al di là del discorso sulla composizione chimica delle scie, ed omettendo altre teorie più esotiche)...".

a) Ci si prefigge di limitare l'irragiamento solare. Gli scopi sono sconosciuti, ma si può ipotizzare che vi sia l'intento di modificare forzosamente il ciclo naturale degli organismi del globo (sintesi clorofilliana sulle terre emerse, crescita del plancton, che è all'origine del ciclo alimentare, nei mari) ecc.;

b) Aumentare, nel contempo, l'effetto serra (maggiori temperature nei periodi estivi = più morti per il caldo, meno pensioni da pagare). Ricordate le migliaia di decessi tra gli anziani in Francia ed altrove, durante l'estate torrida di qualche anno fa?

Risultato inevitabile con questi ritmi (ed escludo i danni, ancora da valutare nella loro gravità, numero e tipologia, dovuti alle sostanze rilasciate): diminuzione forzata della popolazione terrestre.

Tra l'altro, per tornare al tema di questo articolo... il tutto è coerente con i fatti assodati (Ricordo che le analisi chimiche e spettroscopiche, negli States ed in Canada, sono state già fatte), secondo cui le scie chimiche contengono diversi metalli e minerali in formato di nanoparticelle. Infatti, per far sì che le scie possano riflettere la luce solare e, nel contempo, assorbire l'umidità dell'aria, assolvendo ad uno degli scopi prefissati (oppure, ribaltando la frittata - visto che piove meno, ed è un dato di fatto incontrovertibile, significa che l'umidità dell'aria è minore), le scie devono, gioco forza, contenere anche sali di bario (sostanza usata come liquido di contrasto nelle diagnosi mediche). E qui... torniamo da dove siamo partiti, e cioè all'ombra anomala delle scie chimiche...

Dimenticavo di aggiungere un particolare non indifferente...

Perché l'ombra della scia si possa proiettare sulla nuvola sovrastante (o su di una superficie composta dalla fitta nebbiolina, tipica in queste circostanze), si devono verificare diversi fattori concomitanti.

a) Il sole deve essere posto dietro alle scie (non importa a che ora, ma deve essere dietro);
b) Le scie devono essere poste sotto le nubi o la foschia;
c) Il manto di nubi o la foschia devone essere abbastanza dense;
e) Le scie chimiche devono essere state generate da poco (in media non si superano i 15/20 minuti dal passaggio dell'aviocisterna).

Detto questo, si può ben capire perchè, in tutto il database disponibile sulla rete sia difficile trovare molte foto ritraenti il fenomeno.

Un'altra caratteristica peculiare delle scie chimiche è rappresentata dalla possibilità che, in seguito al loro formarsi, si osservino degli arcobaleni anomali, come quello della foto qui riportata.


Il video...


Alcuni fotogrammi...



Concludendo... i punti salienti utili a condensare i motivi per cui i velivoli irroranti non superano mai i 5.000/6.000 metri di quota, sono i seguenti:

1) Interferire con il processo di formazione delle nuvole preposte alle precipitazioni;
2) Creare le condizioni per cui le sostanze emesse possano ricadere in bassa atmosfera;
3) Formare una sorta di mega antenna preposta alla trasmissione dei segnali radio (telefonia mobile? H.A.A.R.P?). Se fossero troppo alti, perderebbero in efficienza - A quote più alte ci pensano i satelliti.
4) Aggravare il famigerato effetto serra, impedendo alle radiazioni infrarosse emesse dal suolo, di dissiparsi in alta atmosfera.

Vogliamo escludere i quattro punti precedenti? Ebbene...

5) Evitare di interferire con le quote occupate dai voli commerciali. In caso contrario, vista la concentrazione incredibile di passaggi, si rischierebbero collisioni in volo che, in ambito di traffico commerciale, già non sono poi minaccia tanto remota.



OSSERVAZIONE:

Come mai l'aviocisterna deve trovarsi SOTTO le nuvole, se è più semplice irrorare le nubi, non farle condensare e quindi farle precipitare...


RISPOSTA:

Giusta osservazione. Il fatto è... che sono i tankers stessi, con le loro scie, a generare le nuvole artificiali atte ad interferire con il normale formarsi dei normali cumolonembi, che si formerebbero leggermente più in alto e che sarebbero portatori di pioggia.

Un esempio che vale per tutti (ma il discorso, purtroppo è applicabile anche al nostro paese ed altri):

La Gran Bretagna è un paese conosciutissimo per il fatto che, immancabilmente, si può dire ogni giorno, in normali condizioni, piove. Ricordate il famoso gentleman con bombetta ed inseparabile ombrello? Un'icona britannica, ma che la dice lunga sulla abituale convivenza dei cittadini di Albione con le giornate di pioggia. Ebbene: ora, la Gran Bretagna è afflitta, udite udite, dalla siccità! Perché? Semplice... il territorio anglosassone è da diversi anni vittima dei passaggi di questi maledetti tankers.

- Più scie chimiche -> minori precipitazioni;
- Più scie chimiche -> estati più calde;
- Più scie chimiche -> comportamenti climatici a dir poco bizzarri, se non disastrosi (vedi le alluvioni in Cecoslovacchia, Germania, Polonia - se ci riferiamo alla sola Europa - nazioni entrate a far parte della N.A.T.O.).

Sicuramente... si eccepirà: "Ma come! Non hai detto che piove di meno?". Certo. Le valutazioni sin qui fatte non si contraddicono affatto. E' infatti vero che il clima della terra, se considerato nella sua globalità e quindi... se lo guardiamo come un'enorme macchina nella quale ogni meccanismo è funzionale a mille altri, subisce danni tali che, inevitabilmente, "esplode" con squilibri improvvisi. E' come se gonfiassimo un palloncino d'aria senza fermarne l'afflusso. Il palloncino, una volta superato il limite di pressione interna ammesso dalla sua struttura, scoppierà. Non dimentichiamo inoltre che l'immissione di alcuni composti chimici, sembra avere l'intento di assorbire le molecole di ossigeno dalle formazioni nuvolose.

**Straker**

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