martedì 25 luglio 2006

Fulmini assassini a ciel sereno - eventi naturali?

Da domenica sette casi mortali per episodi del genere. Oggi due uomini sono deceduti sulle coste della Sardegna.

Fulmini-killer, altre due vittime. In una settimana 85mila scariche.

CAGLIARI - Sembrano l'evento naturale più pericoloso dell'estate 2006: si tratta dei fulmini, che anche oggi hanno fatto delle vittime, un ragazzo di 25 anni e un uomo, uccisi entrambi lungo la costa sud-occidentale della Sardegna. I due casi si aggiungono alle quattro vittime di domenica e alle due di ieri. Dal 17 al 24 luglio si sono scaricati in tutto il territorio italiano 85.370 fulmini (il dato è del Sirf, Sistema italiano rilevamento fulmini), con un picco di 40.381 scariche nella giornata di ieri.

La prima vittima si chiamava Gianluca Masala, ed era originario di Ploaghe, in provincia di Sassari. E' stato ucciso da un fulmine sulla spiaggia di Nora, nel comune di Pula, nel cagliaritano. Il giovane si trovava sulla battigia in compagnia della ragazza, quando, intorno alle 13, è stato colpito dal fulmine che lo ha ucciso sul colpo. Vani i primi soccorsi dei bagnanti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale e i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo. La fatalità che ha determinato la morte di Masala è ancora più drammatica poiché il cielo era completamente sereno e sgombro di nuvole.

La seconda vittima è un uomo, del quale non si conosce ancora l'identità, morto nelle campagne di Villa San Pietro, cioè nella stessa zona del primo incidente. Ma secondo gli esperti non esiste un "allarme fulmini" e il fenomeno trova una giustificazione scientifica.

"In primo luogo - spiega Marina Bernardi, responsabile del Sirf - si deve capire che i casi di morte per fulminazione sono purtroppo frequenti: il fulmine è la seconda causa di decesso per avvenimenti naturali, dopo le alluvioni. Inoltre in estate le persone stanno all'aperto, soprattutto al mare ed in montagna, ossia i luoghi dove solitamente si scaricano le saette. E vista la situazione metereologica di quest'ultima settimana, caratterizzata da temporali localizzati, non c'è da stupirsi se si manifestano questi fenomeni".

Ma se l'eventuale caduta di un fulmine non deve destare stupore, quella di una scarica a ciel sereno è sicuramente più rara. "Infatti si deve compiere una distinzione - prosegue Marina Bernardi - I fulmini a ciel sereno sono rarissimi e in Italia non sussistono le condizioni perché si verifichino. Possono però essere scambiati per i primi alcuni fenomeni provenienti da cumuli nuvolosi molto distanti dal luogo dove si scaricano". In pratica da una nuvola distante anche chilometri può partire un fulmine che procede in orizzontale fino alla terra, dove poi si scarica. E questo anche se in quel punto il cielo è sereno.

Fonte:
Repubblica.it

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