martedì 20 giugno 2006

Proprietà diamagnetiche dell'ossigeno (studio di Scott Stevens)

Nuvole magnetizzateIl meteorologo statunitense Scott Stevens da anni investiga le modificazioni climatiche provocate dal sistema HAARP e dalle scie chimiche, che egli, fino a qualche tempo fa, era costretto a denominare in modo eufemistico, scie “inusuali”, per evitare di attirarsi l’anatema della comunità degli scemenziati. Dal suo validissimo sito, che contiene studi rigorosi ed un’agghiacciante documentazione fotografica relativa a fenomeni meteorologici artificiali, ho estratto un articolo sul nesso tra fattori magnetici e scie. Il testo fa da pendant alle osservazioni del contributo intitolato “Effetti dello spargimento di quarzo”, articolo elaborato con la consulenza scientifica di Phantom XIII.

Preciso che Stevens è tra i principali sostenitori dell’ipotesi secondo cui le scie velenose sono volte a determinare cambiamenti climatici.

L’ossigeno in realtà non è magnetico, ma paramagnetico. (1) Ciò significa che l’ossigeno è attratto da un campo magnetico, ma non rimane magnetico una volta in cui lascia il campo. L’ossigeno è paramagnetico, poiché la sua molecola ha due elettroni spaiati. Gli elettroni non solo ruotano nei loro orbitali, ma anche attorno al loro asse, il che crea un campo magnetico. Gli elettroni spaiati ruotano nella stessa direzione: ciò accresce l’effetto del campo magnetico. Quando l’elettrone in un orbitale si appaia con un altro elettrone in quell’orbitale, il nuovo elettrone ruota nella direzione opposta e questo elide l’effetto del primo elettrone. In accordo con la teoria dell’orbita molecolare, l’ossigeno liquido si attacca ad un magnete.

Si comprende meglio allora la funzione di alcuni componenti delle scie chimiche, come il solfato di bario e gli ossidi di alluminio, in relazione alla necessità di trasmettere onde a bassissima frequenza e per concentrare le cariche elettriche in specifiche zone meteorologiche nell’atmosfera.


(1) L’ossigeno è un gas incolore, inodore ed insapore; liquido e solido ha colore azzurrognolo. La sua molecola è biatomica (distanza internucleare 1, 20 angstrom) ed è leggermente paramagnetica per la presenza di due elettroni spaiati aventi spin uguali. L’ossigeno si combina, direttamente o indirettamente, con tutti gli altri elementi, compresi alcuni gas nobili.

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