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venerdì 13 maggio 2016

Canada, incendi in Alberta. Evacuate 100.000 persone


Un pauroso rogo sta fagocitando ampie aree dell’Alberta in Canada. Senza dubbio la siccità globale, che da anni i ricercatori denunciano come di origine indotta – si legga alla voce “scie chimiche igroscopiche” – è la causa principale di questa apocalisse di fiamme, insieme con l'accumulo di sostanze infiammabili che si depoisitano sul fogliame. A proposito di tali devastazioni (inondazioni, terremoti, incendi etc.), che sembrano un danno per il sistema, hanno ragione, invece, David Icke et al. che le reputano utili per realizzare obtorto collo l’Agenda 21: si rovinano vaste proprietà che poi, una volta espulsi agricoltori ed allevatori, sono acquisite dallo Stato: diverranno territori in cui sarà proibita l’agricoltura biologica e dove sarà consentito solo l’uso di sementi e piante transgeniche. Per i farabutti la DISTRUZIONE è sinonimo di esorbitanti introiti e soprattutto di COSTRUZIONE del Nuovo ordine mondiale. [1]

7 maggio 2016. Rimane alta l'allerta in Alberta, nel nord est del Canada, per il vasto incendio che ha colpito la zona di Fort McMurray. Si teme che le fiamme possano raddoppiare entro la giornata di oggi. Ai residenti le autorità hanno chiesto di lasciare le proprie case: sono circa 100 mila le persone finora evacuate. La televisione mostra file di auto che attraversano la città fantasma e che vengono lasciate passare, 50 alla volta, sull'unica strada percorribile, a una velocità di 50-60 chilometri l'ora. La città colpita si trova proprio nel cuore dell'area petrolifera del Canada ed almeno un quarto della produzione è stata bloccata a causa del fuoco. L'impatto economico si prevede negativo in un Paese già colpito dalla caduta dei prezzi del petrolio. Il governo dell'Alberta ha dichiarato lo stato di emergenza ed ha già stanziato 100 milioni di dollari canadesi a sostegno degli sfollati.

Fonte: quotidiano.net

[1] “Agenda 21”, ossia azioni da intraprendere nel XXI secolo, è una scellerata iniziativa dell’O.N.U. (Organizzazione dei nazisti uniti) che, dietro il paravento della necessità di promuovere uno “sviluppo sostenibile”, attua piani di sfoltimento della popolazione e di sfruttamento di interi paesi. Il tutto, come sempre, con la ridicola scusa del riscaldamento globale, accollato alle emissioni in atmosfera di biossido di carbonio.

Articolo correlato: La Geoingegneria all'origine del caos climatico e della catastrofe planetaria, 2013


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venerdì 27 novembre 2015

Frequenze, DNA e controllo della popolazione



Il recente, voluminoso saggio di David Icke, “L’imbroglio della realtà e l’inganno della percezione”, contiene, oltre agli approfondimenti dei temi che l’autore britannico tratta da alcuni lustri, nuove ed interessanti intuizioni che si possono rapportare al problema per antonomasia, la biogeoingegneria clandestina.

Preveniamo subito l’obiezione di coloro che considerano Icke figura ambigua e non del tutto credibile: concentriamoci sul messaggio e non sul messaggero. Se il messaggio si incastra bene, come una tessera nel mosaico che da anni stiamo componendo, significa che bisogna meditarlo e vagliarlo con serenità e discernimento per decidere quanto è plausibile e quanto non lo è.

Veniamo ora al dunque, ossia all’argomento frequenze ed al loro collegamento con l’RNA/DNA che è possibile modificare (snaturare) non solo per via chimica, ma anche per via vibrazionale.

Scrive Icke, basandosi sulle informazioni del musicologo Steve Clarke: “Le frequenze armoniche, definite anche sovratoni o ipertoni, sono espressioni di una frequenza primaria. Quando pizzichiamo la corda di una chitarra o di un violino, ad esempio la nota “la” (corrispondente a 440 hertz, ovvero 440 vibrazioni al secondo), questa è la frequenza primaria o fondamentale, ma, allo stesso tempo, ciò innesca altri cicli che si avvicendano in una sequenza ricorrente e prevedibile (E’ quanto avviene anche con la risonanza Schumann, il “battito cardiaco” della Terra, n.d.r.) e che insieme producono la musica che udiamo. La frequenza primaria, in questo caso 440 hertz, si chiama prima armonica, 880 hertz è la seconda armonica etc. […] Qualcuno ha regolato i toni, usando l’ingegneria genetica ed altre tecniche per sincronizzare il Corpo-Mente degli esseri umani con determinati toni e frequenze, formando delle onde stazionarie. Le onde stazionarie si creano quando onde identiche collidono e, in termini di movimento in avanti, si cancellano a vicenda. Nel momento in cui un’onda cancella l’’altra, si produce un’onda risonante che “corre sul posto”, allora le onde assumono la forma di picchi e solchi. L’altezza dei picchi (creste, n.d.r.) dipende dalla frequenza. Questa forma ricorda il DNA che è un fenomeno in configurazione d’onda. Il DNA è effettivamente un’onda sonora e può essere modificato da altre onde sonore che sincronizzino la propria frequenza con la sua. […] La sincronizzazione distruttiva avviene quando le frequenze disarmoniche fanno vibrare altre frequenze (come quelle della Terra e dei campi energetici umani) in uno stato di squilibrio e distorsione”. […]

Lo stato vibrazionale dell’RNA/DNA è sincronizzato con la falsa realtà della Matrice (la “realtà” ridotta alla minuscola gamma di frequenze coincidenti con la luce visibile, n.d.r.). Non solo, questa situazione implica pure la disattivazione di molti filamenti di DNA, lasciandone soltanto due. (In effetti alcuni scienziati ipotizzano che un tempo il DNA umano avesse dodici filamenti… n.d.r.).

[…] Un fatto significativo è che la frequenza musicale standard – quella del diapason – a causa delle élites, è stata ufficialmente fissata a 440 hertz per la nota “la”, cui corrisponde la modifica di tutte le altre note. Questa regola fu adottata nel 1917 dall’American Federation of Musicians e nel 1920 divenne lo standard statunitense; in Germania nel 1939 i nazionalsocialisti imposero che la nota “la” fosse accordata sui 440 hertz”.

“Prima della standardizzazione del diapason a 440 hertz (unificazione già propugnata alla fine del XIX secolo dalla Chiesa di Roma ed avversata da Giuseppe Verdi, n.d.r.), la frequenza era per lo più fissata a 432 hertz. L’originale violino Stradivari era costruito per essere accordato a 432 hertz che è un multiplo di 54 cicli di 8: è questa la vibrazione che armonizza i due emisferi del cervello. L’universo reale dovrebbe essere fondato su una serie di frequenze ed armoniche, serie includente i numeri 72, 144 e 432, il che è molto interessante, poiché 72 si ottiene moltiplicando 9 x 8; 144 è il risultato di 18 x 8 e 432 di 54 x 8”.

I numeri 8, 72, 144, 432 ricorrono troppo spesso nelle varie tradizioni (miti, religioni, arte etc.) per essere casuali e sono numeri sacri, laddove il 440 non lo è. L’Istituto Schiller, con sede a Washington D.C., si batte per il ripristino dell’intonazione a 432 hertz, sostenendo che “l’attuale standard potrebbe causare un effetto dannoso per la salute ed un comportamento antisociale”. I 440 hertz sono dissonanti. […] Quando l’orecchio interno è sotto stress a causa di interferenze artificiali (ad esempio, il brusio di Taos, n.d.r.), possiamo sperimentare una sorta di nebbia cerebrale o sentirci intontiti. Il DNA opera in base ai principi del Phi e del numero di Fibonacci ed è in grado di oscillare per proteggersi dall’ambiente e dal logorio derivante dai patttern di interferenza delle onde meccaniche ed elettromagnetiche. Un’intonazione più alta ottenuta artificialmente potrebbe influire sulla capacità del DNA di regolare in modo corretto la nostra composizione genetica”.

Il tema si ripresenta: il Dottor Andrija Puharic, già negli anni ‘50 del XX secolo, scoprì che le frequenze influiscono sul comportamento e sulla percezione nonché sull’RNA/DNA. Gli 8 hertz sono collegati ad uno stato di consapevolezza e sensitività, i 10, 8 hertz alla collera ed all’aggressività, i 6,6 hertz alla depressione.

Questo è un compendio di una parte desunta dal capitolo intitolato “La Matrice è un’onda stazionaria (così come il DNA)”. La trattazione comprende molti altri risvolti ed addentellati che presuppongono ulteriori ricerche e riflessioni. Crediamo che, almeno per ora, possano essere sufficienti queste note. Invitiamo i lettori ad analizzare il soggetto che è piuttosto complesso, ma ricco di “sincronismi” appartenenti sia alla Tradizione sia alla Scienza, quella vera, non la pseudo-scienza dei negazionisti e dei baroni universitari.

Fonte: D. Icke, L’imbroglio della realtà e l’inganno della percezione, Cesena, 2015, pp. 411-418.

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domenica 22 novembre 2015

Segnalazioni di fine novembre 2015



Il geofisico J. Marvin Herndon ha organizzato un prelievo in quota per portare l’ennesima prova circa l’esistenza delle cosiddette “scie chimiche”. Il prelievo e l’analisi dei campioni saranno eseguiti con il contributo dell’associazione denominata National Crime Scene Cleanup Association (NCSCA). Il regista Michael J. Murphy documenterà l’evento. Il pilota che ha dato la sua disponibilità per compiere la “missione” si chiama Enzo Pagani. Auspichiamo che nessuno riesca a sabotare l’iniziativa e che niente si frapponga all’operazione onde si possa fornire un’ulteriore dimostrazione a proposito delle attività di geoingegneria clandestina. Se nondimeno, per qualche ragione, il progetto non dovesse andare in porto, continueremo a divulgare ed a denunciare le attività chimico-biologiche di cui esiste già ora una mole impressionante ed inconfutabile di prove.

E’ recente la pubblicazione del nuovo saggio di David Icke, intitolato “L’imbroglio della realtà” (il titolo originale in inglese, “Perception deception”, è più efficace, poiché abbina due parole dalla notevole somiglianza fonica e semantica). Il monumentale tomo di Icke, circa mille pagine, è la summa delle ricerche condotte in più di due decenni dall’autore britannico. All’interno del capitolo “Intossicazione di massa”, Icke dedica una sezione, “Veleni dal cielo”, alle chemtrails. Sebbene la sezione non sia molto ampia, il saggista è esplicito ed offre informazioni per lo più aggiornate. Scrive, ad esempio, “Un’altra forma di avvelenamento di massa è rappresentata dalle scie chimiche rilasciate dagli aeroplani nell’atmosfera di tutto il mondo”, […] “Il programma delle scie chimiche è stato fortemente compartimentalizzato affinché solo i veri insiders sappiano davvero di che cosa si tratta. Ai piloti ed al resto del personale coinvolto è raccontata una storia di copertura, ad esempio che le chemtrails servono per schermare la luce del Sole al fine di arginare il riscaldamento globale”. Se colleghiamo le notizie riportate a proposito della geoingegneria illegale a tutte le altre squadernate nel volume e riguardanti gli innumerevoli e proditori attacchi sferrati dalle sedicenti élites all’umanità, ne emerge un quadro che, sia Icke più o meno attendibile, dovrebbe suscitare un’ondata mondiale di indignazione contro governi infernali ed i loro scandalosi lacché.

Non ha avuto la risonanza che avrebbe meritato lo scandalo circa la mancata differenziazione dei rifiuti in Provincia di Imperia ed altre “irregolarità”: sono “anomalie” denunciate dal Dottor Cavallone, sostituto procuratore del Tribunale di Imperia. Il Dottor Cavallone ha dato l’assenso a desecretare il contenuto della sua audizione avvenuta nella Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ad Imperia. Il Dottor Roberto Cavallone riferendosi anche alla Ditta Aimeri osserva: “[…] l’unica cosa che sappiamo è che in questo momento sta facendo una raccolta dei cassonetti della differenziata, per poi sversare tutto in discarica senza portarlo nei siti di riciclaggio. Questa ovviamente è una truffa ai danni del Comune di Sanremo, perché il Comune paga perché la ditta prenda la campana del vetro e la porti dove il vetro viene raccolto e riutilizzato e così per la plastica e la carta. Se la ditta butta tutto in discarica, ovviamente è un discorso diverso”. Il problema dei rifiuti, delle discariche e del mancato smaltimento dell’immondizia sembra esulare dalla questione “scie chimiche”, ma, come abbiamo dimostrato, fili sottili, eppure tenaci legano i due ambiti. Sorprende, anzi no, il silenzio pressoché assoluto dei media ufficiali sulla dirompente notizia.

Non meno ignominioso della censura sullo scandalo rifiuti in provincia di Imperia ci è parso l’intervento del filosofo Diego Fusaro, intervistato, meglio adulato da una testata di occultatori-negazionisti. L’esimio Fusaro si avventura in un’”analisi” di deprimente pressapochismo e banalità concernente la storia non ufficiale, la politica, l’economia, sciorinando luoghi comuni e termini tipici del peggior negazionismo. Il Nostro continua a tentare di interpretare la realtà contemporanea con gli strumenti ormai logori di un Marxismo arrugginito. Ci sembra di vedere un cavernicolo alle prese con un computer. Oggigiorno gli studi accademici conducono o ad una sterile erudizione o alla disinformazione: Fusaro riesce a centrare due bersagli, fallendo in tutto. Alcuni hanno affermato che Fusaro è solo uno dei numerosi “guardiani del cancello”. Può darsi, ma preferiamo pensare che colui sia solo un fanatico di Marx a tal punto che, invece che con l’orsacchiotto di peluche, va a dormire con una copia del “Capitale”.

Tralasciando le quisquilie per occuparci di temi rilevanti, segnaliamo i risultati di analisi tissutali e di altro tipo da cui si evince l’’intossicazione da metalli e da altri veleni. Questi gli inquietanti risultati dello studio: ”Sessantasei persone residenti tra la Basilicata e la Campania affette da patologie neoplastiche, tiroidee e neurodegenerative (sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, Alzheimer e Parkinson), sono state esaminate nell’ambito del progetto ‘Un’analisi per la vita’, seguito dal Dottor Vincenzo Petrosino e dal Professor Giancarlo Tenore. Dai primi dati emersi, si evidenzia una costante: nella quasi totalità dei pazienti si è rilevata un’eccessiva presenza di alluminio. Citiamo il dottor Petrosino: ‘Confermo come notizia che tutti i campioni di sangue analizzato (63 su 66), contengono alluminio in valori superiori ai 33,3 microgrammi litro. Questo conferma il dato mondiale e ne terrò conto per lo studio”.

Come volevasi dimostrare [ LINK ]

Venerdì 20 novembre si è tenuta a Torino la presentazione del libro "Scie chimiche-la guerra segreta", presenti l'editore del volume e la sua collaboratrice. L'evento ha visto la partecipazione di un pubblico motivato e competente; il relatore, Rosario Marcianò, nell'illustrare i tratti salienti del testo, ha approfondito alcuni addentellati della biogeoingegneria clandestina. La documentazione del simposio è resa disponibile sul canale You-Tube dell'amico Tommaso Minniti, che ha effettuato le riprese. [ LINK ]

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martedì 28 luglio 2009

Agli albori dell'"operazione scie chimiche": manipolazioni climatiche nel continente africano

E' noto come l'emigrazione di indigenti da stati in grave difficoltà economica e sociale o da paesi dilaniati da conflitti interetnici spesso fomentati dalle multinazionali, costituisca una grave questione di questi ultimi decenni.

Il continente africano, pur afflitto da vari problemi e da squilibri interni, fino agli inizi degli anni ‘70 del XX secolo, era quasi autosufficiente sotto il profilo alimentare: l'agricoltura e l'allevamento, anche se spesso praticati con metodi rudimentali, nell'ambito di un'economia di sussistenza, coprivano il fabbisogno interno, senza il ricorso massiccio ad importazioni e senza gli interessati aiuti della criminale F.A.O. e delle organizzazioni "umanitarie". Poi qualcosa cambiò. Siccità sempre più frequenti in Etiopia, in tutto il Sahel ed altrove portarono alla desertificazione di vaste aree, alla morte per sete e per inedia di moltissimi africani. I pascoli diventarono sempre più magri ed il bestiame contribuì ad isterilire altri territori: là dove si estendevano lussureggianti foreste, cominciò ad allargarsi la savana. La savana si impoverì sino a trasformarsi in una landa inospitale ed arida. La scarsità di precipitazioni e l’intenso sfruttamento delle poche zone ancora produttive aggravarono sempre più la situazione.

Per fortuna, intervennero organismi internazionali per risollevare le attività produttive dei paesi poveri: il Fondo monetario e la Banca mondiale prestarono denaro a governanti corrotti per controllare, un po' alla volta, interi stati sempre in più in difficoltà a restituire i capitali con gli interessi. Società statunitensi, canadesi ed europee, che avevano insediato in Africa le loro filiali per promuovere lo "sviluppo economico", si impadronirono presto di ricchi giacimenti minerari e petroliferi nonché di altre risorse. Intanto le industrie belliche vendevano armi a crudeli presidenti-fantoccio ed a generali ambiziosi, scatenando guerre tra etnie che convivevano in stati i cui confini erano stati disegnati artificialmente dai colonialisti, tenendo conto solo della necessità di convogliare le merci in punti strategici (porti fluviali e costieri). Cristiani contro musulmani, cristiani contro animisti, Hutu contro Watussi, movimenti secessionisti contro il potere centrale (Biafra, Katanga) etc.: le ostilità divamparono in ogni dove, con il loro corollario di eccidi, strupri, distruzioni, esodi di massa, epidemie, carestie. Per “arginare” la diffusione di molte malattie, si agì con perniciose campagne di vaccinazione, cui si deve anche la diffusione dell'A.I.D.S. che ha falcidiato e falcidia intere generazioni.

Stando così le cose, i flussi migratori, un tempo contenuti, aumentarono a dismisura: moltitudini di disperati cominciarono ad affluire verso l'Europa, attratti dal miraggio di una vita migliore o per fuggire dalla miseria, dalle stragi, dalle vessazioni di esecutivi autoritari. Le nazioni europee si trovarono a dover fronteggiare i numerosi problemi collegati all'immigrazione sia legale sia clandestina.

Bisogna a questo punto chiedersi: lo scenario appena tratteggiato fu casuale, dovuto solo a variazioni naturali del clima o qualcuno operò affinché circostanze critiche deflagrassero? In un pianeta dove le élites orchestrano operazioni su vasta scala, giocando con i destini dei popoli, è difficile pensare che i cambiamenti climatici all'origine, insieme con altre cause e concause, della crisi alimentare africana, furono un fenomeno del tutto naturale. Si può ipotizzare che i neo-colonialisti, che controllano altresì il mercato delle materie prime, siano ricorsi a manipolazioni dei fenomeni atmosferici per determinare rovinose e prolungate siccità, da cui, poi, con un effetto domino, sono scaturite tutte le altre instabilità. D'altronde se già con successo l'esercito statunitense, durante la guerra del Vietnam, impiegò armi chimiche per indurre piogge torrenziali che causarono enormi difficoltà ai Vietcong, perché escludere un intervento di guerra climatica nel continente africano per conseguire scopi di controllo economico e demografico? Ex chaos ordo.

Il pur controverso David Icke ha il merito di aver volgarizzato una dialettica para-hegeliana utile non solo per comprendere alcuni avvenimenti del nostro martoriato mondo, ma a volte anche per prevederne gli sviluppi.[1] La triade para-hegeliana si basa sull'articolazione di problema-reazione-risoluzione. Il problema (determinato ad hoc, ossia creato in modo del tutto artificiale) è costituito dalla carestie in Africa; la reazione coincide con lo sradicamento di interi gruppi umani e con i loro spostamenti; la gamma delle "risoluzioni" comprende l'introduzione di cereali geneticamente modificati per “sopperire” alle esigenze produttive, l'erogazione di prestiti con cui rapidamente si sono strangolate e soggiogate intere nazioni, l’imposizione, per opera di organismi esteri, di politiche "liberiste" volte a ridurre in modo drastico le spese sociali affinché i paesi indebitati possono versare gli interessi ai creditori, la cessione di ampie zone forestali (con grave danno per la flora e la fauna) a società minerarie straniere... Alla fine, sebbene molti stati africani siano de iure sovrani, sono diventati del tutto dipendenti dai fondi e dai sussidi alimentari generosamente elargiti dai istituzioni (inclusa la Chiesa cattolica) e governi occidentali: il tutto è avvenuto con la complicità delle classi dirigenti africane, composte da individui avidi e spregiudicati, scelti o rimossi in base ai programmi ed alle necessità dei burattinai. Si è creata una spirale perversa a base di debiti insolvibili, di devastazioni ambientali, epidemie, movimenti migratori incontrollati... : è un vortice in cui sta per essere risucchiato anche il mondo cosiddetto sviluppato, con la sua sfrontata opulenza e le sue fragili certezze.


[1] E' qui doveroso segnalare l'articolo di Corrado Penna, intitolato Cosa si nasconde dietro i libri di David Icke?, 2009. Con sguardo acuto ed argomenti persuasivi, Penna mette in luce le contraddizioni del noto saggista, soffermandosi sulla superficialità con cui è affrontato il cardinale tema delle scie chimiche. Nota Penna: “L''autore si dilunga a parlare di antenne, H.A.A.R.P., manipolazione e controllo mentale in maniera molto simile a come ne parliamo noi, ma quelle due paginette sulle scie chimiche sono concepite come una piccola appendice alla trattazione (molto più ampia) circa la questione delle onde elettromagnetiche e l'autore si limita ad affermare che chi ci governa sta aggiungendo particolato metallico per ottimizzare la trasmissione di segnali per il controllo mentale che operano su particolari frequenze. In queste due paginette, si trova appena una riga e mezzo per descrivere genericamente il morbo di Morgellons, mentre non si trova alcun accenno ai nanosensori ed alle ricerche della dottoressa Staninger".




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