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venerdì 16 maggio 2014

Smart clouds spacciate per cirri: un esempio di disinformazione abbinata ad ignoranza


La disinformazione è, tra le altre cose, sinonimo di ignoranza. In un suo recente scartafaccio, “Cirri scambiati per scie chimiche”, l’”esperto” Angelo Ruggieri, crede di poter dimostrare che la copertura artificiale del 12 e 13 maggio scorsi [1], quando l’Italia era coperta da un intrico fittissimo di scie chimiche in espansione, erano dei cirri (sic). I cirri sono nubi di alta quota, formati da cristalli di ghiaccio e che di solito anticipano delle perturbazioni. Affinché si generino l’aria deve essere molto fredda.

Inutile ribadire che la spaventosa trama chimica tessuta dagli aerei civili e militari intenti a rilasciare composti tossici non ha alcuna attinenza con i cirri, come più volte dimostrato. Eppure l’ineffabile autore, non sapendo più a che santo votarsi, per normalizzare il tutto, scova un quadro del pittore romantico John Constable (1776-1837) in cui sono dipinte delle nuvole sottili. Orbene, in primo luogo in tutto il repertorio iconografico dell’artista, l’opera esibita dal Nostro è una delle pochissime in cui sono rappresentati dei cirri, mentre Constable ritrae quasi sempre altocumuli, cumuli, cumulonembi, strati etc, ossia tutte quelle formazioni oggi rarissime, poiché sbranate dalle sostanze igroscopiche.



Stranamente da alcuni anni, con tutti i valori di temperatura ed umidità (il 13 maggio scorso avevamo una UR del 7% ad 11.000 metri di quota), si formerebbero solo cirri: è inverosimile. Ancora: Constable non è un fotografo e rappresenta il cielo per mezzo di uno stile atmosferico che tende a schiacciare gli oggetti della composizione di cui valorizza gli aspetti cromatici, luministici e tonali rispetto ad una realistica scansione prospettica dei piani e delle distanze. E’ per questa ragione che i cirri sembrano aleggiare ad altitudine non elevata.

Non dimentichiamo le differenze morfologiche: le smart clouds (espressione coniata nel 1995 dall'U.S.A.F.) hanno sembianze innaturali, spesso con grotteschi artigli ed uncini. Filtrano la luce solare, tendono a diluirsi in un’”ovatta” biancastra alla quota dei cumuli, dissolvendoli, mentre i cirri veri hanno configurazioni delicate, non si espandono in aloni foschi, sono trasparenti alla luce e si trovano ad alta quota.

E’ vero, come scrive Ruggieri, che Constable aveva già capito tutto; purtroppo è il nostro meteorologo a non aver capito un emerito iota. Se ci si vuole cimentare in un’analisi di un’opera d’arte, bisogna possedere gli strumenti culturali per evidenziarne i valori stilistici e compositivi. Sono strumenti e conoscenze che Ruggieri non ha neppure a livello embrionale. Certo, non è l’unica carenza: scrive “dà” (verbo) senza l’accento, ma questo è un peccato veniale, mentre l’obiettivo di disinformare è imperdonabile.

[1] Il fenomeno osservato sull'Italia il 12 maggio 2014 risulta, per quel giorno, unico. Infatti le mappe satellitari N.A.S.A. non evidenziano alcun intervento di geoingegneria clandestina in tutto il globo, eccetto che sulla nostra penisola. E' dunque interessante valutarne i motivi.

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Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 11 maggio 2011

L’analisi scientifica mediante il radar ad effetto Doppler esclude che le chemtrails possano essere delle scie di condensazione

Il radar Doppler è un particolare tipo di radar che si basa sull'effetto di slittamento in frequenza, detto, appunto, effetto Doppler. L'effetto Doppler è l'apparente variazione di frequenza delle onde emesse da una sorgente in moto rispetto ad un osservatore: la frequenza aumenta, se sorgente ed osservatore si avvicinano, mentre diminuisce in caso di allontanamento. Il fenomeno fu scoperto dal fisico e matematico tedesco Johann Christian Doppler (1803-1853) per le onde sonore, ma si verifica anche per quelle elettromagnetiche. L'effetto Doppler ha molte applicazioni nella tecnica (radar), in medicina (ecografia), in astronomia. Esso permette al radar di distinguere bersagli in movimento anche in presenza di oggetti fissi. Le strumentazioni Doppler sono dotate di apparecchiature capaci di misurare la differenza tra la frequenza emessa dal trasmettitore e quella dell'onda riverberata dall'oggetto. Questa deviazione è proporzionale alla velocità radiale del bersaglio. I radar ad effetto Doppler quindi consentono, oltre al rilevamento di bersagli mobili, anche la misura della loro velocità radiale.



L'obiettivo del C.D.D.P., che ha realizzato il video [ LINK ], è quello di fornire la documentazione inoppugnabile circa le attività chimico-biologiche (chemtrails), attraverso immagini digitali e rilevazioni di radar meteorologici i cui i dati sull'atmosfera superiore indicano che le condizioni meteorologiche presenti alla quota degli aerei chimici NON sono idonee per la formazione di scie persistenti in base ai parametri fisici.

Dunque le nuvole filiformi di bassa quota, create dai velivoli clandestini, non sono cirri, a differenza di quanto affermano i meteorologi di regime, ma scie tossiche. I cirri veri, infatti, che si trovano a quote molto più alte, non possono essere rilevati dai radar meteorologici Doppler.

La forma ed i falsi colori delle immagini radar riguardanti le nubi chimiche sono del tutto diversi dalle configurazioni e dall'aspetto cromatico delle nuvole naturali. Inoltre l'angolo e la distanza tipici dei radar ad effetto Doppler - afferma il responsabile del C.D.D.P. - hanno valori inferiori all'elevazione ed alla distanza dei cirri veri. Pertanto le "strisce" registrate sono senza dubbio formazioni di origine artificiale, l'evidenza dei crimini perpetrati nel cielo.

Il C.D.D.P., ad integrazione di questa esemplare analisi, osserva, sempre basandosi sui dati ufficiali delle stazioni meteorologiche, che i valori di umidità relativa sono del tutto inadatti alla generazione di scie di condensa per giunta persistenti. Infine le coperture chimiche non sono quasi mai foriere di precipitazioni.


Fonte: Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. Doppler e radar.




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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 20 novembre 2010

Cani lunari o cerchi chimici?

I cani solari o pareli ed i cani lunari o paraseleni sono cerchi o archi colorati che sembrano circondare il Sole e la Luna. L’alone è dovuto alla rifrazione o alla riflessione della luce nei cristalli di ghiaccio presenti nella zona dei cirri o dispersi nell’atmosfera alle alte latitudini. Questa aureola, che è visibile a circa 22 gradi dal corpo celeste, presenta il rosso all’interno ed il violetto all’esterno.

La notte del 19 novembre 2010 è stato avvistato in varie parti d’Italia un alone attorno alla Luna che non sembrava un fenomeno naturale comunque molto raro: infatti il disco luminoso non aveva i contorni netti dei paraseleni, ma era quasi confuso con la nebbia chimica creata dagli aerei che hanno incrociato per tutto il giorno. Anche il nostro satellite è sfocato, poiché velato dalla coltre di particolato metallico. Inoltre il cerchio è stato scorto in concomitanza con temperature non particolarmente rigide grazie alle quali si formano i cirri, tipi di nuvole che si possono ritenere quasi del tutto sparite, essendo state rimpiazzate dai cirri artificiali aleggianti a quote molto più basse e la cui morfologia è solo simile a quella dei cirri naturali.

Last but not least, nell’anello visto e fotografato il 19 novembre, non si nota la gradazione dei colori spesso peculiare dei paraseleni. Si è trattato quindi di un fenomeno indotto dalle attività illegali di aerosol chimico-biologico? Siamo tentati di rispondere in modo affermativo.

Fonti:

Cani solari o cerchi chimici?, 2008
Enciclopedia dell’Astronomia e della Cosmologia, a cura di J. Gribbin, Milano, 2005, s.v. alone



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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 16 maggio 2010

Scie chimiche e crollo dell’umidità

Passata la festa, gabbato lo santo.

Il 4 maggio 2010, tra gli altri argomenti, il programma trasmesso da Italia 1, "Mistero", ha trattato la questione "scie chimiche". Per i due giorni successivi, le attività di aerosol clandestino si sono interrotte, come per miracolo, in tutta Italia. Gli avvelenatori, consci del fatto che molti cittadini, con l’osservazione, avrebbero cercato conferma delle dichiarazioni all'interno di "Mistero", per non dare nell'occhio, non hanno usato gli aerei chimici: si è potuto così finalmente ammirare, dopo tanto tempo, un cielo azzurro intenso e con una profondità ormai divenuta uno sfocato ricordo. Si sono formate delle nuvole naturali, per lo più cumuli che, pur di notevoli dimensioni, non hanno offuscato i raggi solari. Una luce adamantina, infatti, ha reso i colori del paesaggio brillanti ed i contorni netti.

A queste constatazioni empiriche, di per sé significative, ma non probanti, si devono aggiungere dei dati oggettivi utili a testimoniare in modo inoppugnabile che, non appena le operazioni chimiche sono sospese o diradate, i parametri meteorologici (umidità relativa, radiazione solare etc.) tendono ad assestarsi sui valori delle medie stagionali. Si considerino, ad esempio, i valori igrometrici rilevati in alcune località della Liguria sia del litorale sia dell'entroterra: si noterà che l'umidità atmosferica ha toccato livelli alti o altissimi. Questo suffraga le acquisizioni di vari ricercatori e scienziati, tra cui l'astrofisico Paolo C. Fienga, che, tempo addietro, notava un drastico e repentino crollo dell'umidità in concomitanza con le operazioni chimiche. L'aria diventa asciutta anche in località costiere un tempo molto umide, mentre si genera una foschia biancastra che, a poco a poco, vela il sole.

E' quindi evidente che spesso le scie hanno una funzione igroscopica, funzionale più che al controllo dei fenomeni meteorologici, a programmi di tipo militare: l'umidità attenua, infatti, la trasmissione dei segnali elettromagnetici.

Purtroppo, confidando nella superficialità dei telespettatori, rimasti con il naso all'insù solo per qualche giorno, gli artefici dell'operazione “scie chimiche” hanno ripreso i voli, prima alla chetichella, quindi in modo sfacciato: la situazione è presto precipitata. Attualmente si assiste ad uno spaventoso crescendo delle attività chimico-biologiche con il solito infernale corollario, a base di pseudo-cirri a forma di uncino o di serpente, nebbie sulfuree, ronzii di elicotteri, sinistri e rimbombanti aerei C-17 ed A-330 a bassa quota…


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