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mercoledì 5 settembre 2012

L’uragano "Isaac" colpisce la Louisiana per mezzo delle bombe chimiche

L'uragano Isaac ha colpito la Louisiana il 29 agosto 2012, esattamente sette anni dopo Kathrina (che singolare coincidenza...) che causò danni ingenti e mietè moltissime vittime. Il motto degli assassini del pianeta dev’essere “Repetita iuvant”: la Louisiana è stata di nuovo scelta come bersaglio. ”Il ciclone atlantico ha anche lambito Alabama, Mississippi e Georgia, dopo aver flagellato la Florida con piogge torrenziali e venti impetuosi. Molti ricercatori sostengono che "Isaac" è stato diretto verso lo stato in cui sorge New Orleans, per mezzo di una vasta operazione chimica, gestita dalla funesta “Evergreen international aviation”. Nulla di più facile: il vortice, infatti, è circondato da una strana raggiera che di naturale non sembra possedere alcunché. Non solo, in un’ampia area tra l’America meridionale ed il Mar delle Antille si notano le tracce di una massiccia attività di irrorazione nei giorni che hanno preceduto la deviazione dell'uragano verso nord ovest.

Alla conferenza "La consapevolezza oltre le scie chimiche", il relatore Bruce Douglas ha analizzato un nuovo metodo di distribuzione di aerosol, un sistema che egli ha definito "chembombs", ossia "bombe chimiche": sono scie esili ed increspate, simili per la forma ai cirri. Le immagini satellitari e le osservazioni da terra suggeriscono che le "chembombs" sembrano aver sostituito, in alcune circostanze, le classiche scie chimiche.

In cima alla lista dei sospettati per la diffusione delle "chembombs" è la flotta dell’Evergreen international aviation, la società che impiega spesso aerei cisterna B-747. Sono velivoli dotati di sistemi brevettati per dispedere una vasta gamma di composti chimici, a seconda della missione da compiere.

I serbatoi di alcuni aerei dell'Evergreen possono contenere sino a 20.000 galloni di acqua o di altri liquidi: inizialmente le unità dell’impresa statunitense sono state presentate come utili nella lotta contro gli incendi, sebbene i brevetti si riferiscano pure alla capacità di diffondere aerosol con il fine della modificazione dei fenomeni atmosferici.

Crescono i sospetti che i velivoli antincendio fossero solo un pretesto per nascondere la missione primaria della famigerata Evergreen: la manipolazione meteorologica.



Fonte: chemtrailsplanet


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mercoledì 8 febbraio 2012

L’evidenza delle irrorazioni chimiche (articolo di Isaac Lewis)

L’articolo di Isaac Lewis, gentilmente segnalatoci della Dottoressa Hildegarde Staninger, cui va il nostro ringraziamento, irridendo il solito mantra dei disinformatori che esigono gli articoli referati, offre proprio quella documentazione scientifica di cui tanto si discute. In vero, anche quando si presentano ricerche con tutti i crismi dell’ufficialità, i negazionisti accampano sempre mille pretesti per negarne o sminuirne il valore. Sono individui in mala fede, senza etica, senza coscienza e soprattutto senza spina dorsale che, per compiacere i loro padroni, sono disposti a tutto. Sono degli incapaci, capaci di tutto.

Spesso, quando viene evocato il tema delle "scie chimiche", la reazione istintiva è quella di vederlo come una "teoria della cospirazione", a causa del fatto che le testimonianze dei nostri sensi - cioè vedere davvero gli aerei chimici con i nostri occhi - non sono considerate una prova sufficiente. Siamo indotti a credere che solo la scienza ed il suo primo escremento – l’articolo referato, la ricerca pubblicata su una rivista accademica - possano sostituire i testimoni oculari o le varie informazioni. Chi intende sfatare l'idea che le 'scie persistenti” che vediamo ogni giorno non contengono solo vapore acqueo e/o cristalli di ghiaccio, nega la loro esistenza a priori. I negazionisti spesso sostengono che non esiste alcuna prova delle chemtrails in fonti autorevoli. Contestano infine che esse contribuiscano a causare malattie.

Quale luogo migliore, dunque, della National Library of Medicine, la sorgente ed il "gold standard" per ricavare la tanto necessaria "prova autorevole" che gli aerei stanno spargendo veleni?

Sulla rivista medico-scientifica “Medline” il tema "diffusione di aerosol in atmosfera" figura. Un autore in particolare (il dottor Mark Purdey), suggerisce che l'esposizione cronica e l'intossicazione da bario possono essere di origine atmosferica. Il bario è disperso "per migliorare la trasmissione dei segnali radio e radar, lungo i corridoi aerei dei velivoli militari, test sulla gittata dei missili etc." Egli ritiene che il bario possa dar ragione dell’alta incidenza di casi di sclerosi multipla e di altre malattie neurodegenerative, come l’encefalopatia spongiforme trasmissibile (T.S.E.) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), soprattutto in alcune regioni dove il bario è un importante contaminante ambientale.

In un secondo articolo sullo stesso argomento Mark Purdey identifica l’argento (Ag), il bario (Ba), lo stronzio (Sr) ed il rame (Cu) come metalli che si sono ormai accumulati nella catena alimentare, a causa, almeno in parte, dell’"irrorazione aerea con ioduro d’argento per produrre pioggia in aree colpite dalla siccità nel Nord America nonché dalle irrorazioni atmosferiche con aerosol a base di bario per migliorare la rifrazione dei segnali radar e nelle radio comunicazioni. "Il bioaccumulo di questi elementi nella catena alimentare può conclamare in un processo neurodegenerativo che può essere confuso con encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) di origine infettiva.

Un altro studio, a firma di Cody L Wilson, Darryl P. Arfsten, Robert L. Carpenter, William K. Alexander, Kenneth R. Still, pubblicato sulla rivista “Ecotossicologia e sicurezza ambientale” nel 2002, riferisce che: "Negli ultimi venticinque anni, diverse centinaia di migliaia di tonnellate di chaff sono state rilasciate nel corso delle operazioni di volo su un'area della baia di Chesapeake." Un altro articolo, elaborato da Darryl P. Arfsten, Cody L. Wilson, Barry J. Spargo, apparso nella stessa rivista sempre nel 2002, ricorda che "Almeno 500 tonnellate di chaff vengono disperse ogni anno durante operazioni di addestramento all'interno di determinate zone operative militari negli Stati Uniti".

"La chaff è una contromisura a radiofrequenza emessa dagli aeromobili militari, da navi e veicoli per confondere i radar nemici. La chaff consiste di alluminio rivestito di fibre di vetro che variano in lunghezza da 0,8 a 0,75 cm. Questo materiale viene rilasciato in pacchetti contenenti da 0,5 a 100 milioni di fibre. […]

Gli autori toccano anche i problemi di salute connessi alla diffusione aerea dei succitati inquinanti. "Sono state sollevate preoccupazioni circa l'impatto sull'ambiente e la loro potenziale tossicità per l'uomo, il bestiame e la fauna selvatica. Molti di questi problemi sono oggetto di ricerca per opera del Dipartimento della difesa e di altre agenzie, ma gran parte dei dati è rimasta inedita”. [...]

Avendo ancora una volta evidenziato che esistono articoli referati, che gli aeromobili diffondono sostanze chimiche sia per scopi militari sia di geoingegneria, si dovrebbe spostare la controversia dal regno della fantomatica "teoria della cospirazione" sul terreno di un dibattito intelligente e di un'inchiesta pubblica.


Fonte: greenmedinfo.com



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