venerdì 9 marzo 2007

Nanotecnologie e scie chimiche: quale collegamento? (seconda parte)

Si precisa che i suggerimenti indicati nel testo non sostituiscono in nessun modo e per alcun motivo i consigli ed i trattamenti prescritti dal proprio medico.

Come spesso avviene, i ritrovati tecnologici, che potrebbero essere usati per migliorare le condizioni dell’umanità, sono, invece, impiegati per esperimenti abominevoli e con fini odiosi: esiste la possibilità di diffondere invisibili nanomacchine alimentate dall’energia solare o dall’energia elettromagnetica.

Si chiama Sunny perché funziona ad energia solare, è a quattro tempi come un motore a scoppio, ma è formato da due sole molecole. È il supermotore molecolare messo a punto da un’équipe del dipartimento di Chimica dell'Università di Bologna, Il dipartimento è diretto da Vincenzo Balzani. Sunny è descritto sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti nei termini seguenti: "I motori molecolari – spiega la pubblicazione - potrebbero servire per attraversare la membrana delle cellule per introdurre farmaci all'interno, oppure potrebbero diventare i componenti di computers chimici dalle straordinarie capacità di calcolo”.

“Il nuovo nanomotore è formato da due molecole, una dalla forma allungata che funziona da asse di scorrimento, e una a forma di anello, che scorre lungo la prima, percorrendo una distanza inferiore al nanometro in meno di un millesimo di secondo.

"La prima cosa da fare", ha spiegato Balzani, uno dei chimici più accreditati nella comunità scientifica internazionale, "sarà orientare i nanomotori nella stessa direzione. Nella soluzione in cui sono disciolti, infatti, i motori colpiti dalla luce entrano in azione tutti insieme. Fanno tutti la stessa cosa, ma sono orientati in modo diverso. La scommessa è quindi riuscire a orientarli tutti nella stessa direzione per farli lavorare all'unisono e sommare il loro lavoro."

"Da 15 anni lavoriamo in questo campo", ha affermato Balzani, "un campo in cui l'Italia è in ottima posizione. Oggi si può progredire, solo grazie alla collaborazione tra gruppi con esperienze molto specifiche e approfondite", ha aggiunto. "Qui a Bologna abbiamo compiuto un piccolo miracolo e siamo aperti a tutte le collaborazioni, dagli Stati Uniti alla Cina."

In realtà, le tecnologie note dalla stragrande maggioranza delle persone e comunemente usate sono rudimentali, rispetto ai risultati già conseguiti nell’ambito dei black projects, i progetti ultrasegreti sviluppati in ambito militare e sfociati nella costruzione di sistemi d’arma, apparati e congegni adoperati in occasione di conflitti o di infami sperimentazioni clandestine.

Perciò è lecito arguire che le nanomacchine siano da tempo strumenti per causare patologie: queste nanomacchine possono penetrare nell’organismo di uomini ed animali e rilasciare sostanze dannose. Non si può escludere che esse, contenute in fibre polimeriche, ospitino al loro interno microorganismi patogeni in grado di riprodursi all'interno delle cellule. Si potrebbe anche congetturare che siano state prodotte delle strutture piccolissime in cui il confine tra organico ed inorganico è stato quasi abolito: potrebbe trattarsi di elementi bionici, non molto dissimili dai virus che, secondo Alessio Feltri ed altri, sarebbero riconducibili all’ambito artificiale più che a quello naturale, in considerazione, ad esempio, della loro morfologia. Si pensi alla forma geometrica dei capsidi, ossia gli involucri che racchiudono l’acido nucleico costituente il genoma del virus.

Si pone il problema di come difendersi da questa ulteriore minaccia: è opportuno, in primo luogo, evitare qualsiasi contatto con i filamenti sparsi con le scie chimiche. In caso di infezione, si potrebbe ricorrere allo zapper. Lo zapper, ideato dalla dott.sa Hulda Clark, è un piccolo dispositivo elettronico che genera un'onda quadra positiva a 30.000 hertz.(1) I due elettrodi dell'apparecchio vengono applicati al corpo, di solito braccia o arti inferiori, in modo che la debolissima corrente lo attraversi. L'esperienza di molte persone testimonierebbe che questa corrente può distruggere o contrastare i vari microorganismi, siano essi parassiti, batteri, funghi, virus.

Secondo alcune opinioni, i benefici effetti dello zapper deriverebbero da tre fattori. Il primo è un’azione diretta contro il microrganismo patogeno. Questo, investito dalla sua particolare frequenza presente nell'onda quadra che, per sua natura, ne contiene moltissime, entra in risonanza e viene distrutto. Il secondo meccanismo implicherebbe il danneggiamento delle barriere proteiche erette dal patogeno per dissimularsi all’interno del sistema immunitario che così può riconoscerlo ed aggredirlo. Infine il terzo aspetto riguarderebbe un’azione di stimolo generale del sistema immunitario.

Bisogna rispondere infine alla domanda cruciale sulla relazione tra nanotecnologie e scie chimiche: la nuova patologia denominata Morgellons presenta caratteristiche tanto assurde da sembrare la conseguenza di criminali progetti ideati in laboratori soprattutto militari. Come già evidenziato in altri articoli, il terribile morbo è legato alla diffusione di strani filamenti polimerici e - osserva il dottor Edward Spencer - a “polvere intelligente”, ossia a nanomacchine.

A questo punto i lettori potranno trarre le loro conclusioni.

(1) L’onda quadra è un segnale elettrico composto solo da due stati logici, 0 ed 1, ossia assenza e presenza di tensione.


Fonti:

A. Feltri, Virus, 2006
Anonimo, Ecco Sunny, il nanomotore tecnologico che parla italiano, 2007
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. capsidi
E. Spencer, La causa del morbo di Morgellons, 2007


Leggi qui la prima parte.

2 commenti:

  1. ma come possiamo fermare tutto cio?abbattiamo gli aerei?io ci sto pensando seriamente a costo della mia vita stessa!!!

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  2. Purtroppo abbbiamo solo le fionde e non sono sufficienti.

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