
Un commentatore, rivolgendosi all’eccelso Valerio Rossi Albertini, scriveva: "Studiati questa reazione: Al2O3 => 2Al(OH)3. 8H2O... e poi ne riparliamo...". L'intervento mi ha incuriosito e così ho chiesto lumi ad un chimico che, una volta studiata la formula, mi ha risposto così:
"Il reagente Al2O3 è un ossido d’alluminio che, per mezzo di una reazione di idratazione (compiuta attraverso l’introduzione di 11 molecole di H2O al reagente originario) ha prodotto due molecole d’idrossido d’alluminio. 8 molecole di H2O compaiono come residui all’interno dei prodotti. Sono giunto a questa conclusione dopo aver evidenziato come, eliminando gli elementi del reagente a quelli del prodotto, non restano che 22H e 11O (pari ad 11 molecole d’acqua che contribuiscono così a quadrare il bilancio). E' in questo modo che si formano scie chimiche (e non di condensazione) anche con parametri atmosferici inidonei".

A margine di questa illuminante analisi, concludiamo che l'impiego di carburante speciale a base di nanoparticelle di alluminio rivestite d'acqua (carburante AL-ICE) è ormai l'unica spiegazione valida a giustificare la presenza di quelle pseudo-scie di vapore che oscurano e deturpano i nostri cieli, avvelenando l’ambiente in modo abnorme. [1] Non a caso questo video, che reperimmo anni addietro sul canale You-Tube della nasuta N.A.S.A., è ora scomparso. Qualcosa da nascondere?
[1] Naturalmente molte altre scie tossiche sono a base di bario, stronzio, litio etc. L'U.S.A.F. le definisce "smart clouds".
"Il reagente Al2O3 è un ossido d’alluminio che, per mezzo di una reazione di idratazione (compiuta attraverso l’introduzione di 11 molecole di H2O al reagente originario) ha prodotto due molecole d’idrossido d’alluminio. 8 molecole di H2O compaiono come residui all’interno dei prodotti. Sono giunto a questa conclusione dopo aver evidenziato come, eliminando gli elementi del reagente a quelli del prodotto, non restano che 22H e 11O (pari ad 11 molecole d’acqua che contribuiscono così a quadrare il bilancio). E' in questo modo che si formano scie chimiche (e non di condensazione) anche con parametri atmosferici inidonei".

A margine di questa illuminante analisi, concludiamo che l'impiego di carburante speciale a base di nanoparticelle di alluminio rivestite d'acqua (carburante AL-ICE) è ormai l'unica spiegazione valida a giustificare la presenza di quelle pseudo-scie di vapore che oscurano e deturpano i nostri cieli, avvelenando l’ambiente in modo abnorme. [1] Non a caso questo video, che reperimmo anni addietro sul canale You-Tube della nasuta N.A.S.A., è ora scomparso. Qualcosa da nascondere?
[1] Naturalmente molte altre scie tossiche sono a base di bario, stronzio, litio etc. L'U.S.A.F. le definisce "smart clouds".
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