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giovedì 12 agosto 2010

Allarme per un superbatterio

Una rivista britannica ha lanciato l'allarme in relazione ad un batterio resistente agli antibiotici. Se la notizia sarà confermata, si potrebbe ipotizzare che i militari abbiano in mente di diffondere una pandemia per mezzo non tanto del patogeno in sé, quanto mediante una nuova campagna di vaccinazione, paventata, ad esempio, dalla giornalista scientifica Jane Burgermeister. Saremmo di fronte ad un nuovo pretesto per attuare il piano fallito l'autunno-inverno scorso, con l'influenza AH1N1 e le misure di "profilassi" imposte dall'Organizzazione mondiale della "sanità". Lascia increduli che l'agente biologico sia originario del Pakistan e dell'India: il fatto che sia il risultato di un gene che ha aggredito dei batteri, induce a pensare che il microorganismo sia stato modificato in un laboratorio militare del Regno Unito o di qualche altro stato occidentale, come avvenuto in passato, almeno sin dagli anni '40 del XX secolo. Il dottor Donald Scott ci ricorda che virus, spore fungine e batteri sono diffusi nell'ambiente soprattutto con gli aerei... Intelligenti pauca.

ROMA (11 agosto) - Un nuovo superbatterio, importato nel Regno Unito da pazienti sottoposti ad interventi chirurgici in India e in Pakistan, sta rendendo le cure antibiotiche inefficaci e rischia di diventare una seria minaccia anche per altri paesi. Il microrganismo è, infatti, resistente a quasi tutti i farmaci disponibili e non ci sono nuovi medicinali in sviluppo clinico che possano combatterlo.

L'allarme arriva dalla rivista "Lancet Infectious Diseases", dove gli esperti della Cardiff University e della "Health Protection Agency" britannica si riferiscono ai 37 casi rilevati oltre Manica, oltre ai 44 già isolati nella città indiana di Chennai, i 26 nella regione dell'Haryana e gli altri 73 in diverse altre zone del paese di Gandhi e del Pakistan. La minaccia è rappresentata in particolare da un gene che si chiama New Delhi-Metallo-1 (Ndm-1), rilevato in pazienti che si trovavano in Asia e che hanno subìto interventi di chirurgia estetica, asportazione di tumori o trapianti di organi, ricoverati poi in Gran Bretagna per altre cure sanitarie.



L'équipe di studiosi ha rilevato casi in alcune donne con infezioni del tratto urinario, in un vittima di incidente stradale in India che ha sviluppato l'infezione nel piede fratturato ed in un altro paziente che è stato colpito dal batterio dopo un'operazione di addominoplastica. Il Ndm-1 non è un batterio in sé, ma un gene che “attacca” altri batteri come l'Escherichia coli e la Klebsiella pneumoniae (la Klebsiella pneumoniae è stata rintracciata nelle scie chimiche, n.d.r.), anche se pare possa facilmente unirsi anche ad altri microrganismi, rendendoli ancora più pericolosi. Risulta infine resistente anche ad una classe di antibiotici conosciuti col nome di carbapenemici che solitamente si impiegano solo quando gli altri farmaci hanno fallito. Insomma, scrivono gli esperti: «La possibilità che questo diventi un problema di salute pubblica in tutto il mondo è concreta e serve un sistema coordinato di sorveglianza internazionale».



Fonte: Il Messaggero.it





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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 23 maggio 2010

Una micosi letale si sta diffondendo in Oregon

La notizia tratta dal sito della giornalista Linda Moulton Howe induce a porsi degli interrogativi: in laboratori canadesi e statunitensi (Donald Scott docet) i militari stanno creando o modificando funghi ed altri patogeni? Spore fungine vengono diffuse dagli aerei delle morte o ricadono, insieme con altri agenti e veleni? A queste domande non è forse difficile rispondere; più difficile è accettare le risposte.

“La cosa allarmante è che si manifesta in questa regione, è che interessa le persone sane e che è geograficamente in espansione."

Edmond Byrnes Edmond, Ricercatore del Laboratorio Joseph Heitman della Duke University.

Il fungo Cryptcoccus gattii, originario della Papua Nuova Guinea, dell'Australia e di alcune regioni del Sud America, si sta ora diffondendo in Oregon dove ha ucciso sei delle ventuno persone contagiate, pari a circa il 25%. Attualmente, non esistono alcuna vaccinazione (?) o altre misure di prevenzione disponibili per questo fungo letale. I sintomi comprendono tosse e fiato corto: sono sintomi che si conclamano anche mesi dopo l'esposizione. Il fungo ha contagiato pure gli animali domestici e selvatici.


Fonte: earthfiles



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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 26 aprile 2010

La città verrà distrutta all'alba

"La città verrà distrutta all'alba" (titolo originale "The crazies") rappresentò , nel 1973, il ritorno di George A. Romero ad un cinema dinamico ed apocalittico, dopo il fondamentale "La notte dei morti viventi". Agli zombies si sostituivano persone normali rese pazze da un virus colpevolmente propalato da istituzioni governative. [...]

Il rifacimento omonimo, per la regia del californiano Breick Esner, è ambientato nella tranquilla cittadina di Ogden Marsh, dove la gente comincia a comportarsi in modo strano. Un tizio, armato di fucile, irrompe nel campo di baseball dove si sta giocando una partita. Lo sceriffo, David Dutten, lo conosce, come conosce tutti in città: pensa che sia semplicemente ubriaco e cerca di convincerlo ad abbassare il fucile, ma, quando il'uomo gli punta contro il fucile, è costretto a ucciderlo. La dottoressa Judy Dutten, moglie dello sceriffo, cerca di alleviare il senso di colpa del marito per un omicidio così incongruo, ma le cose sono destinate a peggiorare. Di fronte ad una situazione totalmente inaspettata per un tutore dell'ordine di provincia, David non si perde comunque d'animo ed indaga assieme al suo aiutante, Russell. I due trovano un aereo precipitato nella palude vicina all'abitato. Il micidiale carico dell'aereo ha contaminato l'acqua di Ogden Marsh, liberando un virus che causa la follia. Inimicandosi le autorità cittadine che temono per i raccolti, David ordina l'interruzione dell'erogazione idrica, ma è troppo tardi. I militari circondano l'area per evitare che il virus si diffonda ed il caos domina sovrano.

I segni dei comportamenti instabili che screziano la perfetta armonia della tipica cittadina di provincia statunitense sono introdotti con gradualità e sapienza, attraverso un meccanismo narrativo fluido ed oliato. La suspense è creata con cura ed abilità, partendo dal rovesciamento inspiegabile della normalità per conflagrare nell'ossessivo scatenamento di una violenza sempre più selvaggia. La disumanità dell'intervento militare aggiunge ulteriori cupi dettagli ad un quadro senza speranza, nel quale le persone perdono ogni connotazione umana o se la vedono negare da quelli che dovrebbero portare loro salvezza".
[...] (Rudy Salvagnini)

E' questo l'intreccio di una pellicola in cui si può senza dubbio enucleare un avvertimento circa l'operazione "chemtrails": non ci riferiamo "soltanto" alla sinistra circostanza del velivolo schiantatosi nell'acquitrino, aereo con un carico di morte, ma alla decisione del regista di montare, nella parte iniziale del lungometraggio, una sequenza che mostra degli inconfondibili aerei chimici. E' un'immagine, incastrata quasi a forza, che salda la finzione cinematografica alla realtà più cruda con l'eloquente invito a considerare gli apparecchi che incrociano nei cieli di quasi tutto il mondo, come la causa delle contaminazioni.

Sia nella produzione originale sia nella rivisitazione, le calamità che si abbattono sulla cittadina, sono presentate come la conseguenza di un incidente, poiché il patogeno, destinato alla guerra batteriologica, si diffonde in modo fortuito. Tuttavia, all'interno del remake, la sottolineatura iconica dei velivoli nella sequenza sopra citata, è una denuncia inequivocabile, per quanto fugace di un programma condotto in modo deliberato. I virus, infatti, sono scientemente sparsi nella biosfera: non occorre alcun disastro aereo per diffondere veleni ed agenti infettivi. I militari nel film sono dipinti come individui cinici e spregiudicati, ma è un errore considerarli solo maldestri ed imprudenti: essi sanno chi, dove, come e quando colpire. La guerra biologica non è combattuta contro un nemico esterno, ma contro la popolazione mondiale. Infine nulla o quasi avviene per caso.

Si ringraziano gli amici Davy e Menphis per la preziosa segnalazione.

Fonte: mymovies



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