mercoledì 14 febbraio 2007

MESSAGGERO VENETO: Denuncia contro le scie degli aerei

Giungono altri interessanti dettagli sull'esposto dell'avvocato Claut, per conto del Codacons Friuli...

<< Nel 2005 - dopo che anche in Italia sono stati osservati simili fenomeni - il Cnr (Consiglio Nazionale per le Ricerche) ha compiuto analisi su campioni di pioggia.
In entrambi i casi è stata rilevata una concentrazione molto al di sopra della norma di sostanze come quarzo, ossido di titanio e idrossido di bario, ritenute pericolose per la salute
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MESSAGGERO VENETO
Giornale del Friuli
11 febbraio 2007

Denuncia contro le scie degli aerei

La denuncia presentata dal presidente regionale del Codacons Vitto Claut rileva come nell'atmosfera vengano rilasciate sostanze nocive e cancerogene.


Esposto sulle ''scie chimiche'' degli aerei.

A produrle sarebbero i cargo militari riconducibili all'attività della Base di Aviano.

Una denuncia-querela contro ignoti per chiedere certezze e tutela della salute. Una salute che, per chi vive in provincia di Pordenone e in particolare nell`area limitrofa ad Aviano, potrebbe essere in pericolo.

A lanciare l'allarme è il presidente regionale del Codacons, Vitto Claut, che ha presentato al Procuratore della Repubblica di Pordenone, Luigi Delpino, un esposto nel quale chiede analisi e accertamenti sul fenomeno delle scie chimiche. Si tratta di tracce prodotte da aerei cargo militari - secondo il legale è presumibile che siano riconducibili all`attività della Base Usaf nel territorio - che depositerebbero sostanze nocive e cancerogene nell`atmosfera e. di conseguenza, nei terreni.

L`OSSERVAZIONE. "Da più di un anno - spiega l'avvocato - mi sono accorto, e non sono il solo, della presenza nel cielo di scie diverse da quelle prodotte da voli di linea e anche da aerei militari. Allora ho cominciato a documentarmi e ho scoperto una cosa che ha fatto crescere in me una tremenda preoccupazione per la salute dei cittadini della nostra provincia e che mi ha spinto a presentare la denuncia".

LE SCIE. Quello che l'avvocato ha scoperto e che ha riportato nell'esposto, allegando documentazione cartacea oltre a immagini e filmati, è l'esistenza di scie chimiche, "ovvero scie, si presume, composte da sostanze chimiche nebulizzate nell'aria tramite sistemi di irrorazione montati su aeroplani che non appartengono al normale traffico aereo". La loro diversità è visibile a occhio nudo. "A differenza di quelle prodotte dal normale traffico aereo - spiega Claut - queste non si dissipano in pochi secondi o minuti, ma permangono nel cielo, espandendosi sino a generare una formazione nuvolosa che tende a ricoprire tutta l'area interessata. Tendono inoltre a collocarsi a reticolo o a scacchiera senza alcuna giustificazione in un normale traffico aereo".

LO STUDIO. Partendo da queste osservazioni, il legale ha raccolto materiale per capirne di più e ha scoperto che questo tipo di fenomeno è studiato in diverse parti del mondo e che, stando a riprese e testimonianze, queste scie vengono rilasciate da aerei cargo che volano a bassa quota e non compaiono nelle ordinarie mappe di volo.
I primi studi scientifici sono stati eseguiti in Canada alla fine degli anni 90 su campioni di acqua prelevati nelle aree dove si avvistarono le prime scie.

Nel 2005 - dopo che anche in Italia sono stati osservati simili fenomeni - il CNR ha compiuto analisi su campioni di pioggia. In entrambi i casi è stata rilevata una concentrazione molto al di sopra della norma di sostanze come quarzo, ossido di titanio e idrossido di bario, ritenute pericolose per la salute.

I PRECEDENTI. "Sull'argomento - mette in evidenza Claut - sono già state presentate tre interpellanze parlamentari: due in Italia nel 2003 e una a livello europeo. Ciononostante le informazioni fornite dagli organismi ufficiali risultano insufficienti o, in alcuni casi, nulle e questo fa crescere la preoccupazione e i dubbi sul fenomeno. In provincia di Pordenone questi timori sono accresciuti dalla presenza della Base di Aviano".

LA RICHIESTA. Tutte queste ragioni hanno spinto il presidente del Codacons, preoccupato soprattutto per le conseguenze che potrebbero derivare per la salute dei cittadini, a presentare l'esposto alla procura di Pordenone. Nella denuncia Claut chiede che sia svolta un`apposita perizia sulla composizione delle acque, del terreno, delle colture, nonché delle infrastrutture "specie nel territorio circostante la base di Aviano - e comunque nel circondario di Pordenone - per valutare l'eventuale presenza di percentuali sopra la soglia di sicurezza di alluminio, bario e di altre sostanze".
L`esposto dell`avvocato arriva in un momento delicato visto che la Base di Aviano è stata al centro delle polemiche che hanno interessato la decisione di ampliare la Base di Vicenza. "Mi rendo conto che questo mio atto potrebbe essere strumentalizzato - dice Claut -, ma francamente al momento non mi interessa. Ritengo più importante che si discuta di questo problema e si facciano tutte le verifiche del caso per accertare la sicurezza della salute pubblica". Analogo articolo è uscito sul Gazzettino di Pordenone l’11 febbraio u.s.

Un sentito ringraziamento a Corrado per la segnalazione

3 commenti:

  1. Complimenti all'Avv. Claut per la coraggiosa e circonstanziata denuncia. Evidentemente egli ha fatto un buon lavoro. La Magistratura non può continuare a fare la politica dello struzzo. Non ci vuole un professore d'Università o un genio per capire che ci troviamo di fronte alla più colossale ed efferata delle macchinazioni.
    Ma anche qualora la Procura ne prendesse atto, non succederebbe niente lo stesso. Gli americani sono i padroni incontrastati delle Nazioni e dei popoli che hanno soggiogato con la Seconda guerra Mondiale. Di essi non ci si libera con le buone maniere. Ergo non ce ne libereremo sino a quando gli Stati Uniti non verranno sommersi da uno tsunami. Se Kissinger e Ratzinger hanno deciso che le cie chimiche devono continuare, queste continueranno fino al completamento della missione. Anche le Procure, qualora animate da buona volontà, non possono fare nulla. Esistono poteri che vanno ben oltre tutte le Magistrature di questo mondo.

    Comunque avete ragione: la composizione delle scie, anche se non per la totalità di esse, è cambiata. Si sono fatti 'furbi' e credo che abbiano variato alquanto gli eccipienti. Ve ne sono molte di tenui nonchè un pò meno persistenti. L'operazione si fa dunque molto più subdola.

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  2. Ciao Paolo. Più esposti verranno fatti, come ho sempre affermato, e più sarà difficile nascondere i fatti. Qualche testa, prima o poi, dovrà cadere.

    Riguardo alle tecniche di irrorazione, si sono fatte più mirate.

    Confido in una sempre maggiore presa dicoscienza da parte della popolazione e spero in un cambiamento radicale.

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  3. Ciao Paolo, noi proviamo tutti insieme a far fallire la missione nazicattostatunitense. Che non possano MAI dire: Mission accomplished. Ciao

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