sabato 22 luglio 2006

MD-80: confutazioni

- > MD-80: confutazioni (seconda parte)

Cosa sta succedendo sopra le nostre teste? Perchè?

Parlamento Italiano

Le interrogazioni presentate su questo tema della passata legislatura:

Onorevoli Sandi e Ruzzante

Al Ministro della salute.(4-05922)

Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della salute, al Ministro della difesa. (3-02792)

Onorevole Galante

Al Ministro della difesa, al Ministro della salute.(4-12711)

Risposta dell'Ex Ministro della Difesa Antonio Martino

Ecco i testi delle interrogazioni e della risposta:

http://www.pieroruzzante.it/primopiano2005/giugno/28a.html


Consiglio regionale della Sardegna XIII legislatura (attuale)

On. Luciano Uras,

Interrogazione n. 514/A del 31 maggio 2006, Sullo strano fenomeno delle cosiddette "scie chimiche" che appaiono sui cieli della Sardegna centrale.

Altri cofirmatari:

DAVOLI - URAS - PISU, con richiesta di risposta scritta, sullo strano fenomeno delle cosiddette "scie chimiche" che appaiono sui cieli della Sardegna centrale.

Ecco il testo della interrogazione:

http://consiglio.regione.sardegna.it/sito/XIIILegislatura/Interrogazioni/Irg0514.asp

(Pervenuta risposta scritta in data 21/07/2006)

Parlamento Europeo

14 gennaio 1999 A4-0005/99

RELAZIONE

on. Maj Britt Theorin sull’ambiente, la sicurezza e la politica estera.

Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa.

Relatore per parere*

on. Olsson, commissione per la protezione dell'ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori

(*Procedura "Hughes")

vedi dettaglio Haarp pagina 34 punto 11 del pdf dell'europarlamento al seguente link:

http://www.europarl.europa.eu/omk/sipade3?PUBREF=-//EP//NONSGML+REPORT+A4-1999-0005+0+DOC+PDF+V0//IT&L=IT&LEVEL=4&NAV=S&LSTDOC=Y

E' stata inoltre presentata denuncia scritta a cura di alcuni attivisti presso la Procura della Repubblica di Milano.

E' necessaria la partecipazione di tutti. Queste operazioni non sono autorizzate né dalla popolazione italiana né, in via ufficiale e pubblica, dal nostro governo.

Confutazioni

Absit iniuria verbis

Gli “esperti” bontemponi del sito dedicato all’MD 80, essendosi accorti evidentemente che i cittadini non sono tutti degli imbecilli patentati, hanno deciso di correre ai ripari per tentare di dimostrare che le scie velenose (alias scie chimiche) non esistono, dedicando un ampio e prolisso “studio” al tema. Dopo una premessa in cui coloro i quali si occupano seriamente del problema sono definiti simpaticamente “loschi” individui e sono accostati a coloro che gestiscono siti turpi (che delicato abbinamento!) si cimentano in un dilettantesco tentativo di confutazione, viziato sin dall’inizio da una petizione di principio, che è la seguente: “Le scie chimiche non esistono, ergo tutte le strisce del cielo sono semplici ed innocue scie di condensazione”.

Da un punto di vista metodologico, l’approccio alla questione è del tutto errato, in quanto l’indagine di questi piloti alcuni dei quali forse laureati (non sempre una preparazione tecnica è sinonimo di rettitudine), parte dal presupposto di conoscere già quello che si vuole raggiungere. Non è perciò una vera, onesta analisi, intesa come ricerca di una verità che può essere anche diversa dalle distorte convinzioni che sono veri e propri pregiudizi. A prescindere da ciò, il testo in esame, non avvalora minimamente la tesi enunciata, anzi. Vediamo perché. Preciso che ho introdotto i miei commenti in corsivo. Ricordo anche che tale testo non è propriamente una confutazione dell’indagine pubblicata sul sito di cui sopra: non è necessario, infatti, controbattere certe affermazioni che non sono argomenti più o meno plausibili, ma o semplici esposizioni di dati oggettivi su cui mi sono soffermato in numerosi articoli, oppure gratuite elucubrazioni basate sul nulla e sulla sgusciante abilità (l’unica abilità che riconosco a codesti azzeccagarbugli dell’aeronautica) di eludere la questione fondamentale. Qual è la questione fondamentale, l’arco di volta della controversia? Il nodo delle quote: infatti questi disinformatori d’accatto glissano neanche tanto elegantemente circa la quasi totale impossibilità che le scie si generino ad altitudini medio-basse. Sono costretti perciò, in quei rari casi in cui sfiorano il tema, ad arrampicarsi sugli specchi senza ventose, affermando che i velivoli ripresi e fotografati e visibili con facilità anche ad occhio nudo, considerata la relativa vicinanza al suolo, in realtà starebbero incrociando più in alto, sebbene misurazioni trigonometriche ed altri mille parametri smentiscano questa loro bugia.

Un’efficace e definitiva dimostrazione di falsità di tutti i sofismi e paralogismi in merito a quote, rotte, frequenza dei voli, aerovie etc., capziosità partorite dalle menti pusille dei legulei con il joystick, si trova al seguente indirizzo: http://www.spazioufo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=891

Il testo elaborato dall’équipe di Icaro fornisce delle informazioni in merito alla meteorologia, su cui nessuno potrebbe eccepire, essendo tra l’altro quelle già riportate in tutti i siti che spiegano la differenza tra scie di condensazione e scie chimiche.

Così possiamo leggere: “Il vapore acqueo, pur essendo più leggero dell'aria, si trova solo negli strati più bassi dell'atmosfera poiché salendo condensa, per poi ricadere sulla superficie del pianeta sotto forma di acqua allo stato liquido o solido”.

Questo è un accenno al ciclo dell’acqua che studia già un allievo di scuola secondaria di primo grado. La spiegazione del ciclo e dei principali fenomeni atmosferici è nelle righe seguenti.

Lo strato più basso, a contatto con la superficie terrestre, si chiama troposfera, e si estende per un'altezza variabile da circa 8.000 metri sulla verticale dei poli, fino a 20.000 metri sulla verticale dell'equatore. Caratteristica della troposfera è la diminuzione di temperatura che accade in modo più o meno uniforme dalla superficie terrestre fino alle quote sopra citate. La troposfera è una massa d'aria di forma ovale che circonda la Terra, contenuta da una sottile superficie chiamata tropopausa, lungo la quale la temperatura dell'aria cessa di diminuire dopo aver raggiunto il valore medio di -56,5°C e si mantiene pressoché costante per buona parte dello strato superiore chiamato stratosfera.

Le nubi e le nebbie sono masse di piccolissime goccioline d'acqua (o di aghetti di ghiaccio se la temperatura è sotto lo zero termico), che si formano per condensazione o per sublimazione del vapore acqueo presente nell'aria. La condensazione dà alternativamente luogo a nebbie o a nubi, secondo che il fenomeno si manifesta al livello del suolo oppure ad una certa quota sopra di esso. Ogni gocciolina si forma intorno ad un nucleo solido, detto nucleo di condensazione, che può essere un granello di polvere, di carbone proveniente da una combustione o un piccolo cristallo di sale sulla superficie del mare, ma che deve comunque essere presente, altrimenti la condensazione non può aver luogo.



Se una massa d'aria povera di nuclei diventa satura senza che in essa possa aver luogo la condensazione, si dice che è sovrasatura. Al contrario, se i nuclei di condensazione sono molto numerosi, il valore minimo dell'umidità relativa necessaria perché abbia luogo la condensazione può scendere anche al 75%. Le goccioline e i cristalli che formano le nubi hanno dimensioni piccolissime, dell'ordine del centesimo, o al più del decimo di millimetro e perciò riescono a "galleggiare" nell'aria, ad essere respinti verso l'alto dalle correnti ascendenti oppure a rievaporare o a sublimare scendendo a temperature maggiori. Essi cadono al suolo sotto forma di precipitazioni, quando, per aggregazione, raggiungono dimensioni e peso che non permettono più il loro sostentamento.



Le nuvole vengono sostenute nell'atmosfera dai movimenti verticali dell'aria, si trasformano continuamente e si presentano in una lunga serie di forme e dimensioni.
Le quattro principali sono i cirri, i cumuli, gli strati e i nembi. (…)

Fin qui niente di nuovo sotto il sole, il pallido sole oscurato dalle nubi chimiche, aggiungerei. Lo studio quindi si inoltra nella dissertazione sulle scie, che sono illustrate nel modo seguente.

Si tratta di nuvole a forma di linee che sono prodotte dalle emissioni vaporose emesse dai motori degli aerei, sia a pistoni sia a reazione, che operano ad alta quota o comunque ad una quota nel quale la temperatura e la conformazione dell'aria, dell'umidità e della temperatura, ne favorisce lo sviluppo spontaneo.
I primi seri studi sulle scie di condensazione avvennero nel 1920 e si intensificarono negli anni a seguire durante la seconda guerra mondiale. Dal punto di vista strategico, infatti, le contrails (nome tecnico che identifica le scie di condensazione) erano un'aspetto (Dio mio, hanno scritto proprio così, un aspetto con l’apostrofo! Costoro forse possono esibire lauree in meteorologia, climatologia e chimica, ma con la lingua italiana hanno qualche lieve problema) altamente negativo che vanificava totalmente l'effetto sorpresa derivante dalla guerra aerea.

Che iattura per i signori della guerra!

I bombardieri ad alta quota venivano avvistati con grande anticipo proprio a causa delle scie di vapore prodotte dai loro motori. Questo problema, fonte di numerosissimi studi, non è mai stato risolto,(quale atroce disgrazia! Nonostante tante ricerche e tante intelligenze non sono ancora riusciti a risolvere questo problema che già affliggeva i fratelli Wright e – si dice – anche Dedalo) dal momento che esso scaturisce da un'evento (di nuovo con l’apostrofo! Errare humanum est, perseverare diabolicum) fisico naturale dei gas caldi e della combustione cui non è possibile far fronte in alcun modo. Le scie sono composte prevalentemente da acqua sotto forma di minuscoli cristalli di ghiaccio. Il motore (parliamo di quello a reazione, il più usato) emette durante il suo funzionamento un grande quantità di vapore acqueo nell’aria circostante. Questo vapore d’acqua è prodotto durante la combustione del carburante. Vengono anche emesse dal motore particelle minuscole (aerosol), che formano una superficie sulla quale possono formarsi le piccole gocce d'acqua. Si tratta comunque di una dose minima. Le contrails si formano quando queste gocce d'acqua gelano all'istante (per gelare all’istante la temperatura dovrà essere molto bassa, qual è quella delle quote alte!) formando una lunga scia formata da aghi di ghiaccio. Un altro fattore che influisce sulla formazione delle scie è l'umidità atmosferica. Se c'è poca umidità, le scie evaporano rapidamente; queste si chiamano scie di corta durata. Se c'è molta umidità, la scia continuerà a crescere: queste si chiamano scie persistenti. Queste ultime possono resistere per parecchie ore (affermazione un po’ azzardata e comunque strumentale) e possono crescere notevolmente in larghezza ed altezza. Possono anche espandersi notevolmente per effetto dei venti alla quota di volo e, quando succede, queste scie divengono in seguito impossibili da distinguere da un cirro naturale. (Invece le nubi chimiche che si allargano assomigliano sovente a strati, non a cirri).

Questo passaggio è la spudorata scopiazzatura di osservazioni che si possono leggere sul sito della NASA, laddove viene chiarito che alcune scie sono più brevi, altre più lunghe, certe effimere, altre un po’ più persistenti. Ma che sagace delucidazione!

Le contrails, anche nella loro massima espansione e/o diffusione, sono comunque nuvole esigue che non hanno la capacità di trasformarsi (meglio dire "sostituirsi") a una vera e propria formazione nuvolosa.

Qui e non solo qui cascano gli asini! Infatti le scie chimiche spesso diventano lentamente, ma in modo inesorabile, ammassi nuvolosi come testimoniato da un’infinità di fotografie, filmati e testimonianze: le strisce rilasciate dalle aviocisterne e da altri velivoli, si ampliano minuto dopo minuto e, unendosi alle altre decine di scie, creano prima delle nuvole, ma anche danno origine ad una coltre biancastra e lattiginosa che si può “ammirare” in quasi tutte le riprese dei vari servizi giornalistici. Che cosa accomuna il servizio sui fratellini scomparsi in Puglia, quello sulla sagra di paese, sulle vacanze degli Italiani, sull’incidente automobilistico…? L’inquadratura del cielo, immancabilmente solcato da qualche scia velenosa o coperto da una patina lattea. Fateci caso.

In sostanza, anche se fosse possibile saturare il cielo con migliaia di contrails non si innescherebbero mai fenomeni meteorologici tipici dei fronti nuvolosi reali, quali perturbazioni, pioggia, neve, temporali, grandine, fulmini, raffiche di vento.

Qual è il tallone d’Achille di tutto il discorso dei nostri burloni? Essi ammettono - sono costretti ad ammetterlo, a meno che non intendano negare le leggi fisiche, cosa teoricamente possibile, ma per intelletti assai più acuti – che le scie di condensazione si formano a quote alte, come da almeno dieci anni è puntualizzato dagli studiosi seri che distinguono tra scie normali e strisce tossiche, non da qualche Francesco Baracca in vena di amenità.

È necessario pertanto fare chiarezza: che cos’è una scia? È ”una zona di fluido (liquido o gassoso) situata immediatamente dietro un solido in movimento relativo rispetto al fluido stesso, caratterizzata dal fatto che in essa il moto è prevalentemente formato da vortici. Tipici esempi di scie sono i solchi spumeggianti che un natante veloce lascia nell’acqua dietro di sé (acqua ferma e solido in moto)…, le scie di condensa che segnalano il passaggio di un jet (aria ferma e solido in movimento). Queste ultime sono provocate dalla condensazione del vapore acqueo prodotto dalla combustione del carburante causata dalle condizioni di umidità, pressione e temperatura che si riscontrano ad alte quote di volo. La composizione ed il comportamento delle scie dipendono principalmente dalla forma del solido, dalla viscosità e dalla densità del fluido, dalla velocità relativa e dall’angolo secondo il quale essi si incontrano. Nel caso degli aeromobili, per esempio, la scia è animata da moti vorticosi che diventano più marcati in corrispondenza delle variazioni della sagoma dell’aeromobile (per esempio, nell’intersezione tra ala e fusoliera)”. (1)

L’inequivocabile, esplicito riferimento alle alte quote di volo è la granitica prova che le strisce generate ad altitudini medio-basse non solo non sono scie di condensazione, ma che nemmeno di regola dovrebbero formarsi, a meno che non si tratti di qualcos’altro, ossia di scie chimiche alias velenose. Ergo le scie chimiche esistono e non sono dovute alla condensazione del vapore acqueo.


L'unico "pericolo" rappresentato dalle contrails è riassumibile in due voci: la lieve schermatura della luce solare a svantaggio del calore respinto; la difficoltà nella navigazione aerea a vista (…).

Insomma solo e soltanto ovvie considerazioni sulle scie di condensazione che anche un bambino di tre anni sa riconoscere, mentre una persona di modesta cultura sa che sono composte per lo più da vapore acqueo.



La piccola percentuale di fumo di scarico presente in esse non si vede minimamente. Tutto ciò che il nostro occhio vede, è solo una nuvola di vapore bianco. In una parola, acqua!
Acqua cristallizzata che dà luogo ad una nuvola a forma di striscia e che, a secondo del punto in cui si forma, potrà apparire, a tratti, frastagliata, a pallini, filamentosa, spumeggiante, a cometa etc, esattamente come fa qualunque nuvola composta di vapore condensato. Non si commetta pertanto l'errore di osservare un aereo ad alta quota (qui di nuovo danno ragione a chi sostiene che le scie di condensazione si formano a notevoli altitudini, mentre quelle velenose vengono per lo più create a quote medio-basse) e credere che quella scia sia fumo. Il fumo o gas di scarico dei motori a reazione, si può osservare solo recandosi in un aeroporto ed assistere ai decolli e agli atterraggi degli aerei di linea. Noterete che tale fumo (di colore marrone-nero) è molto diradato, tanto che su alcuni aerei propulsi con moderni turbofan ad alto rapporto di diluizione, neppure lo si vede. Quello è il gas di scarico del motore. Le contrails no. E' vapore condensato, solo vapore. Mi pare che tale concetto sia già stato espresso: è vero che repetita iuvant, ma non siamo tonti come qualcun altro…La prima parte del lungo e un po’ noioso articolo, scritto forse consultano qualche Bignami, si conclude con un accorato invito ai lettori affinché ascoltino le veraci parole della Scienza (con la esse rigorosamente maiuscola). In sintesi ci insegnano che si tratta solo di innocuo vapore.

Siamo arrivati alla conclusione di questo paragrafo. (Deo gratias) Tutti questi “fenomeni vaporosi” (che stucchevole espressione!) hanno un comune denominatore. L’acqua! E’ l’acqua o, meglio, l’umidità a renderli visibili. Non c’è proprio nulla di chimico. (Comunque mi consta che anche l’acqua è un composto chimico! Non è per caso che costoro si sono laureati come quel famoso calciatore…).
Le contrails sono vapore acqueo condensato prodotto dai motori. I vortici, gli aloni alari, i coni sonici, sono anch’essi provocati dall’umidità condensata, ma contrariamente alle contrails, si formano a causa di pressioni ed eventi fluidodinamici. Si tratta di fenomeni naturali, tutti di colore bianco come le nuvole, a testimonianza della loro innocua provenienza acqueo-vaporosa. E credeteci: (certo che vi crediamo, finché disquisite di scie di condensa che si formano ad alte quote; è quando fingete di non vedere e di non conoscere le scie venefiche di bassa quota che cominciamo a non fidarci più tanto, poiché allora assumete l’atteggiamento di quei monelli che hanno rubato la marmellata e che, con le dita sporche di confettura, strillano che non ne sanno nulla) Non siamo noi a dirlo. È la Scienza!



Bella questa personificazione! Come disinformatori valgono meno di una noce vuota, ma hanno talento letterario da vendere.

Un’ultima considerazione: i nostri amici sono forse così ferrati nel fenomeno dell’evaporazione, perché è evaporato loro qualcosa…?


Fonti:

Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, voce “scia”, a cura di Raffaella Daghini e di Matteo Merzagora
Zret, A proposito della struttura termica dell’atmosfera, 2006

giovedì 20 luglio 2006

Cirri artificiali

Anche se la maggior parte delle persone continua purtroppo ad ignorare il problema, prosegue, in numerose aree del pianeta, la perniciosa operazione “scie chimiche”: la triste consuetudine con questa realtà ha condotto ad osservazioni sempre più accurate ed a conclusioni che smentiscono in modo inoppugnabile le tesi puerili di chi si ostina a vedere, nelle abnormi nubi create con la diffusione di bario, alluminio, quarzo… , delle formazioni nuvolose naturali.

Circa le forme e configurazioni degli pseudo-cirri si è già discusso (1): qui vorrei, invece, soffermarmi sulle quote di tali nubi artificiali. Grazie a numerosi filmati ed istantanee, si può notare che i cirri non naturali, una volta generati dalle famigerate scie di cui sono una graduale trasformazione, fluttuano a quote inferiori a quelle in cui si scorgono nuvole normali come i cirrocumuli. Orbene, i cirri sono le nubi che si trovano a maggior altezza, generalmente tra gli 8.000 ed i 12.000 metri, mentre i cirrocumuli aleggiano, nella fascia temperata, ad un dipresso, tra i 5000 ed i 7000 metri di quota. Com’è possibile quindi che dei cirri, come si evince dalle immagini, siano sempre e comunque più bassi dei cirrocumuli? Le ipotesi sono due: o i fenomeni naturali sono, da una quindicina d’anni, regolati da leggi fisico-chimiche aberranti oppure quelli che, ad uno sguardo distratto sembrano cirri, sono in realtà formazioni artificiali.

Non si dimentichi infine che i cirri, composti di cristalli di ghiaccio, sono attraversati dai raggi del sole, mentre gli pseudo-cirri, insieme con gli altri corpi nuvolosi provocati dallo spargimento di sostanze chimiche, intercettano la radiazione luminosa della nostra stella, causando un notevole annebbiamento. È un offuscamento di cui si lamentano spesso astronomi, astrofili, agronomi, albergatori, villeggianti… che, però, in modo erroneo attribuiscono in toto alle scie di condensazione, a causa soprattutto della capillare campagna di disinformazione orchestrata, in primis, dalla N.A.S.A. (2) Tali scie, composte per lo più da vapore acqueo, però, si dissolvono rapidamente, al massimo - sono, tuttavia, casi rarissimi - entro trenta minuti, ma solo se occorrono particolari condizioni meteorologiche, come, ad esempio, una temperatura molto bassa. In ogni caso, le scie di condensazione, essendo effimere, non possono cagionare un persistente rannuvolamento, com’è quello rilevabile e rilevato in concomitanza ed in seguito ai voli degli aeroplani implicati nella funesta attività connessa alle chemtrails.


(1) Zret, Effetti dello spargimento di cristalli di quarzo
(2) Straker, L’educazione nazionalsocialista della N.A.S.A.


Fonti:

Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. cirro
Scienze naturali, a cura di Mario Tozzi, Milano, 2005, s.v. meteorologia

mercoledì 19 luglio 2006

Space Preservation Act: le scie chimiche sono un'arma!

Al congresso USA è stata introdotta una normativa che testimonia il riconoscimento ufficiale dell'esistenza e della fabbricazione di armi non comuni. Sotto il nome di Space Preservation Act del 2001 (H.R. 2977) è richiesta l'eliminazione delle armi nello spazio, tra cui le seguenti: armi elettroniche, armi psicotroniche, sistemi ULF ad alta quota, armi elettromagnetiche, ad onde plasma, ultrasoniche, sistemi di armi laser, armi biologiche, ambientali, SCIE CHIMICHE.

Fonte: Decreto N. H. R. 2977 presentato alla Camera dei deputati USA il 2 ottobre 2001 dal rappresentante dei Democratici Dennis J. Kucinich. Nel 2002 il deputato presentò un'altra versione del decreto notevolmente ridotta, nella quale, guarda caso, non vennero menzionate le Scie Chimiche (Chemtrails), presenti nel primo documento. Il decreto venne quindi approvato.

Al seguente indirizzo, si può leggere il documento originale:

http://www.fas.org/sgp/congress/2001/hr2977.html

Voglio ancora evidenziare la palese incongruenza tra i due documenti, infatti, nel primo documento sono menzionate le scie chimiche, mentre nel secondo, per evitare di farlo bocciare ancora una volta, le scie chimiche sono state omesse.

La malafede è ben evidente e, comunque la vogliano presentare, stanno perpetrando un lento genocidio, per quanto, con l'aiuto dei media, tentino ancora di negare l'evidenza.



SPACE PRESERVATION ACT 2001 (BOCCIATO)

HR 2977 IH


107th CONGRESS

1st Session

H. R. 2977
To preserve the cooperative, peaceful uses of space for the benefit of all humankind by permanently prohibiting the basing of weapons in space by the United States, and to require the President to take action to adopt and implement a world treaty banning space-based weapons.


IN THE HOUSE OF REPRESENTATIVES

October 2, 2001
Mr. KUCINICH introduced the following bill; which was referred to the Committee on Science, and in addition to the Committees on Armed Services, and International Relations, for a period to be subsequently determined by the Speaker, in each case for consideration of such provisions as fall within the jurisdiction of the committee concerned



A BILL
To preserve the cooperative, peaceful uses of space for the benefit of all humankind by permanently prohibiting the basing of weapons in space by the United States, and to require the President to take action to adopt and implement a world treaty banning space-based weapons.


Be it enacted by the Senate and House of Representatives of the United States of America in Congress assembled,

SECTION 1. SHORT TITLE.

This Act may be cited as the `Space Preservation Act of 2001'.

SEC. 2. REAFFIRMATION OF POLICY ON THE PRESERVATION OF PEACE IN SPACE.

Congress reaffirms the policy expressed in section 102(a) of the National Aeronautics and Space Act of 1958 (42 U.S.C. 2451(a)), stating that it `is the policy of the United States that activities in space should be devoted to peaceful purposes for the benefit of all mankind.'.

SEC. 3. PERMANENT BAN ON BASING OF WEAPONS IN SPACE.

The President shall--

(1) implement a permanent ban on space-based weapons of the United States and remove from space any existing space-based weapons of the United States; and

(2) immediately order the permanent termination of research and development, testing, manufacturing, production, and deployment of all space-based weapons of the United States and their components.

SEC. 4. WORLD AGREEMENT BANNING SPACE-BASED WEAPONS.

The President shall direct the United States representatives to the United Nations and other international organizations to immediately work toward negotiating, adopting, and implementing a world agreement banning space-based weapons.

SEC. 5. REPORT.

The President shall submit to Congress not later than 90 days after the date of the enactment of this Act, and every 90 days thereafter, a report on--

(1) the implementation of the permanent ban on space-based weapons required by section 3; and

(2) progress toward negotiating, adopting, and implementing the agreement described in section 4.

SEC. 6. NON SPACE-BASED WEAPONS ACTIVITIES.

Nothing in this Act may be construed as prohibiting the use of funds for:

(1) space exploration;

(2) space research and development;

(3) testing, manufacturing, or production that is not related to space-based weapons or systems; or

(4) civil, commercial, or defense activities (including communications, navigation, surveillance, reconnaissance, early warning, or remote sensing) that are not related to space-based weapons or systems.

SEC. 7. DEFINITIONS.

In this Act:

(1) The term `space' means all space extending upward from an altitude greater than 60 kilometers above the surface of the earth and any celestial body in such space.

(2)(A) The terms `weapon' and `weapons system' mean a device capable of any of the following:

(i) Damaging or destroying an object (whether in outer space, in the atmosphere, or on earth) by--

(I) firing one or more projectiles to collide with that object;

(II) detonating one or more explosive devices in close proximity to that object;

(III) directing a source of energy (including molecular or atomic energy, subatomic particle beams, electromagnetic radiation, plasma, or extremely low frequency (ELF) or ultra low frequency (ULF) energy radiation) against that object; or

(IV) any other unacknowledged or as yet undeveloped means.

(ii) Inflicting death or injury on, or damaging or destroying, a person (or the biological life, bodily health, mental health, or physical and economic well-being of a person)--

(I) through the use of any of the means described in clause (i) or subparagraph (B);

(II) through the use of land-based, sea-based, or space-based systems using radiation, electromagnetic, psychotronic, sonic, laser, or other energies directed at individual persons or targeted populations for the purpose of information war, mood management, or mind control of such persons or populations; or

(III) by expelling chemical or biological agents in the vicinity of a person.

(B) Such terms include exotic weapons systems such as--

(i) electronic, psychotronic, or information weapons;

(ii) chemtrails;

(iii) high altitude ultra low frequency weapons systems;

(iv) plasma, electromagnetic, sonic, or ultrasonic weapons;

(v) laser weapons systems;

(vi) strategic, theater, tactical, or extraterrestrial weapons; and

(vii) chemical, biological, environmental, climate, or tectonic weapons.

(C) The term `exotic weapons systems' includes weapons designed to damage space or natural ecosystems (such as the ionosphere and upper atmosphere) or climate, weather, and tectonic systems with the purpose of inducing damage or destruction upon a target population or region on earth or in space.



SPACE PRESERVATION ACT 2002 (APPROVATO!)

Space Preservation Act of 2002 (Introduced in the House)

HR 3616 IH


107th CONGRESS

2d Session

H. R. 3616
To preserve the cooperative, peaceful uses of space for the benefit of all humankind by prohibiting the basing of weapons in space and the use of weapons to destroy or damage objects in space that are in orbit, and for other purposes.


IN THE HOUSE OF REPRESENTATIVES

January 23, 2002
Mr. KUCINICH introduced the following bill; which was referred to the Committee on Science, and in addition to the Committees on Armed Services, and International Relations, for a period to be subsequently determined by the Speaker, in each case for consideration of such provisions as fall within the jurisdiction of the committee concerned



A BILL
To preserve the cooperative, peaceful uses of space for the benefit of all humankind by prohibiting the basing of weapons in space and the use of weapons to destroy or damage objects in space that are in orbit, and for other purposes.


Be it enacted by the Senate and House of Representatives of the United States of America in Congress assembled,

SECTION 1. SHORT TITLE.

This Act may be cited as the `Space Preservation Act of 2002'.

SEC. 2. REAFFIRMATION OF POLICY ON THE PRESERVATION OF PEACE IN SPACE.

Congress reaffirms the policy expressed in section 102(a) of the National Aeronautics and Space Act of 1958 (42 U.S.C. 2451(a)), stating that it `is the policy of the United States that activities in space should be devoted to peaceful purposes for the benefit of all mankind.'.

SEC. 3. BAN ON BASING OF WEAPONS IN SPACE AND THE USE OF WEAPONS AGAINST OBJECTS IN SPACE IN ORBIT.

The President shall

(1) implement a ban on space-based weapons of the United States and the use of weapons of the United States to destroy or damage objects in space that are in orbit; and

(2) immediately order the termination of research and development, testing, manufacturing, production, and deployment of all space-based weapons of the United States.

SEC. 4. INTERNATIONAL TREATY BANNING SPACE-BASED WEAPONS AND THE USE OF WEAPONS AGAINST OBJECTS IN SPACE IN ORBIT.

The President shall direct the United States representatives to the United Nations and other international organizations to immediately work toward negotiating, adopting, and implementing an international treaty banning space-based weapons and the use of weapons to destroy or damage objects in space that are in orbit.

SEC. 5. REPORT.

The President shall submit to Congress not later than 90 days after the date of the enactment of this Act, and every 6 months thereafter, a report on--

(1) the implementation of the ban on space-based weapons and the use of weapons to destroy or damage objects in space that are in orbit required by section 3; and

(2) progress toward negotiating, adopting, and implementing the treaty described in section 4.

SEC. 6. SPACE-BASED NONWEAPONS ACTIVITIES.

Nothing in this Act may be construed as prohibiting the use of funds for--

(1) space exploration;

(2) space research and development;

(3) testing, manufacturing, or production that is not related to space-based weapons or systems; or

(4) civil, commercial, or defense activities (including communications, navigation, surveillance, reconnaissance, early warning, or remote sensing) that are not related to space-based weapons or systems.

SEC. 7. DEFINITIONS.

In this Act:

(1) The term `space' means all space extending upward from an altitude greater than 60 kilometers above the surface of the earth and any celestial body in such space.

(2) The terms `space-based weapon' and `space-based system' mean a device capable of damaging or destroying an object or person (whether in outer space, in the atmosphere, or on earth) by--

(A) firing one or more projectiles to collide with that object or person;

(B) detonating one or more explosive devices in close proximity to that object or person;

(C) directing a source of energy against that object or person; or

(D) any other undeveloped means.

martedì 18 luglio 2006

Filamenti di polimeri

Filamenti di polimeriHo tradotto e riassunto uno studio dell’ingegnere statunitense Clifford Carnicom, uno dei primi ad interessarsi del problema concernente le scie chimiche, anche grazie alle sue notevoli competenze nel campo della fisica e della biologia. Le osservazioni di Carnicom devono essere uno sprone per compiere altre ricerche in un campo dominato da una censura impenetrabile e da una capillare opera di disinformazione, ma anche uno stimolo ad agire prima che sia troppo tardi.

Il fenomeno che mi accingo a descrivere è stato definito in modi diversi: filamenti di polimeri, fibre delle scie chimiche, filamenti elettrostatici, materiale di ricaduta delle scie chimiche etc. Comunque lo si chiami, è un fenomeno reale ed osservabile in certe precise condizioni. Questi filamenti si trovano dappertutto (abiti, capelli, suppellettili, stoviglie, alimenti…): scoprire la loro presenza può essere sconvolgente. Essi sono tre volte più sottili di un capello umano e trasparenti. Normalmente sono invisibili, ma diventano visibili grazie ai raggi ultravioletti: infatti, se si prende un tubo fluorescente agli ultravioletti della lunghezza di 18 pollici, si può compiere una conturbante scoperta. Bisogna indossare una maglietta scura, andare in giro per un po’, quindi entrare in una camera buia. Acceso il tubo fluorescente, si vedono dei filamenti da cui promana una luce azzurra. Si rimarrà sorpresi da quanti se ne vedranno in ogni dove, soprattutto sugli specchi, ma anche fluttuare nell’aria e sulla superficie degli oggetti.

Ci sono molte persone che, negli anni 70, usavano questi tubi UV per illuminare gli ambienti e creare effetti di atmosfera: essi non notarono mai niente di simile a tali filamenti. Queste fibre si possono vedere anche al microscopio: appaiono allora traslucide, diafane e costellate di chicchi e di granuli. È possibile anche scorgerle sugli specchi colpiti dalla luce diretta del sole. È una visione spettrale.

Non sappiamo che cosa siano né a che cosa servano, ma è evidente che i filamenti sono legati alle scie chimiche e che sono più abbondanti quando piove. In ogni caso, tali fibre sembrano essere correlate all’aumento dei casi di asma tra la popolazione: biochimici, microbiologi, ricercatori, medici, persone che usano normalmente microscopi sono invitati a collaborare per studiare questo fenomeno e per indicare quali possono essere eventuali rimedi per questa nuova, gravissima forma di inquinamento ambientale.

Il testo originale è a
questo indirizzo.



The Polymers Invasion - Click here for this week’s top video clips

Nuove regole per i commenti

I soliti debunkers, avvezzi solo agli improperi ed agli insulti, per quanto mi riguarda, non avrebbero neanche diritto di esistere. Mi limito ad impedire loro di proseguire nell'immonda opera di insozzamento dell'area commenti. Da oggi, saranno quindi pubblicati solo i commenti degli utenti che si saranno regolarmente registrati. Inoltre i commenti saranno sottoposti a moderazione.

L'amministratore (Straker)

lunedì 17 luglio 2006

Allora i meteorologi sanno?!

Pare che una "corrente eretica" dei meteorologi stia cercando, in qualche modo, di coordinare il proprio lavoro, al fine di raccogliere dati sui fenomeni atmosferici correlati alle operazioni di aerosol sul territorio italiano. Il tutto senza dare tanto nell'occhio per evitare ripercussioni nefaste sulla propria attività. Intanto, il nome del sito, parla chiaro.

Grazie a firenze137, del forum di sciechimiche.org, riporto, infatti, la seguente segnalazione...

Al seguente indirizzo:

http://www.scia.sinanet.apat.it/

...troviamo quanto segue:

Cos'è SCIA

SCIA è stato realizzato dall'APAT, nell'ambito dei propri compiti di gestione e sviluppo del sistema informativo nazionale ambientale, in collaborazione con gli organismi elencati in calce sulla home page. Esso risponde all'esigenza di armonizzare e standardizzare i metodi di elaborazione e rendere disponibili gli indicatori utili alla rappresentazione dello stato del clima e della sua evoluzione.

Attraverso SCIA vengono elaborati e rappresentati gruppi di indicatori climatologici, derivati dalle serie temporali delle variabili misurate da diverse reti di osservazione meteorologica.

Le principali variabili meteoclimatiche che vengono prese in considerazione sono: temperatura, temperatura potenziale, temperatura equivalente potenziale, precipitazioni, umidità relativa, vento, bilancio idrico, indici bioclimatologici, eliofania, evapotraspirazione potenziale, gradi giorno, nebbia e visibilità, nuvolosità, pressione atmosferica, radiazione globale. Per ciascuna variabile viene calcolato su base decadale, mensile e annuale l'insieme degli indicatori rappresentativi del fenomeno climatico ad essa associato e della sua distribuzione statistica.

Gli indicatori vengono calcolati e sottoposti a controlli di validità con metodologie omogenee e condivise con gli organismi titolari dei dati da cui hanno origine. Le modalità di calcolo degli indicatori e i controlli di validità sono descritti nel documento "Criteri di calcolo degli indicatori meteoclimatici" (v. Documentazione).

Attraverso il sito web di SCIA è possibile visualizzare sotto forma di tabelle, grafici e mappe, e scaricare su file di testo, i principali indicatori elaborati e memorizzati dal sistema.

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Allora sanno bene - vedi la foto della home page - e non dicono.
Nelle pagine interne si parla chiaramente di "anomalie climatiche"

Variazioni climatiche in Italia durante gli ultimi 130 anni (documento pdf)

Estratto dalla pagina 2 del documento pdf...

Una serie di importanti lavori apparsi sulla letteratura scientifica internazionale nel corso degli anni ’80 ha provato in modo molto convincente come, nel corso dell’ultimo secolo, la temperatura media dell’aria sia aumentata di oltre mezzo grado in prossimità della superficie terrestre. Questo riscaldamento non è stato uniforme, né spazialmente né temporalmente, ma ha manifestato forti differenziazioni geografiche e un comportamento molto complesso, sia in termini di trend di lungo periodo sia di modulazione stagionale. Nel corso degli anni ’90 questo fenomeno si è fatto ancora più consistente, tanto che alcuni di essi vanno annoverati tra i più caldi degli ultimi 100/150 anni. Rimane peraltro ancora aperta la questione fondamentale di capire se, ed in quale misura, le modulazioni di temperatura osservate dipendano da cause naturali o siano da attribuire ad alterazioni di natura antropica. In questo contesto la comunità scientifica ha prodotto nel corso degli ultimi anni e sta continuando a produrre un ampio sforzo per reperire, informatizzare, omogeneizzare ed analizzare tutte le serie storiche di dati meteorologici che possano consentire una più approfondita valutazione della variabilità e dei cambiamenti del clima nel corso degli ultimi 100/150 anni.

domenica 16 luglio 2006

Denuncia alla Procura della Repubblica di Milano

Ebbene sì. Vista la mole notevole di elementi di prova raccolti, è stata sporta formale denuncia, oltre che al Nucleo Ecologico dei Carabinieri, anche alla Procura della Repubblica di Milano. Copia del documento verrà inviata alla redazione di Report, al seguente indirizzo...

report@rai.it

...allegando copia scanner della ricevuta della raccomandata e copia scanner del testo inviato alla Procura della Repubblica di Milano.

Invito tutti gli attivisti ad intraprendere la medesima iniziativa. E' un nostro diritto/dovere di cittadini! (articolo 32 della Costituzione italiana)

Ciò ha due scopi:

In primis, ci permette di valicare i limiti imposti dalla Rete (è inutile discutere, se non si agisce); in secondo luogo, tale azione è basilare al fine di cautelarsi legalmente, di fronte ad eventuali rappresaglie. Faccio, infatti, notare che l'azione di disinformazione contro i divulgatori sul fenomeno delle scie chimiche, ha raggiunto livelli preoccupanti. Abbiamo toccato un nervo scoperto ed ora è il momento di agire, prima di incorrere nella censura. Di conseguenza, la migliore difesa è l'iniziativa, sempre nell'ambito dei termini di legge.



L'indirizzo:

Procura Della Repubblica - Milano
20121 Milano (MI) - Via Fatebenefratelli, 11

Tel: 02 29002462

Coloro che fossero interessati al testo da copiare e stampare per l'invio della denuncia (Raccomandata con ricevuta di ritorno), mi contattino in
messaggio privato.

sabato 15 luglio 2006

H.A.A.R.P. e scie chimiche: un nesso inscindibile

È datata 14 gennaio 1999 una relazione europea sull’ambiente, la sicurezza e la politica estera. Questo rapporto è stato steso dalla Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa. La relatrice è l’onorevole Maj Britt Theorin, il relatore per parere l’onorevole Olsson. Si tratta quindi di un documento con tutti i crismi dell’ufficialità, redatto da una commissione del Parlamento dell'Unione, in cui si fa esplicito riferimento al sistema H.A.A.R.P., una sigla che sta per ’”High Frequency Active Auroral Program”.

Gli scopi di HAARP, realizzato sulla base di un brevetto di Eastlund, non sono conosciuti con precisione: nondimeno, assodato che si tratta di un apparato – come è chiarito nel brevetto - “per alterare (sic) una zona nell’atmosfera terrestre, nella ionosfera e/o nella magnetosfera”, se ne può evincere che gli scopi principali sono i seguenti: creare condizioni climatiche artificiali, modificando le condizioni magnetiche della ionosfera, interferire con i sistemi di radio-comunicazione degli stati nemici, intercettare velivoli e missili a bassa quota, disturbare i campi magnetici degli organismi viventi.

La Commissione evidenziò e deplorò i rischi insiti nell’uso di tale impianto, ma colse anche le insidie peculiari di altre sperimentazioni, come, ad esempio, le esplosioni nucleari nell’atmosfera che deteriorarono lo strato di ozono. È noto che la coltre di ozono, che si forma tra 15 e 60 kilometri di quota, protegge la biosfera dai raggi ultravioletti di lunghezza d’onda tra 200 e 300 nm. Funge quindi da schermo per le radiazioni nocive.

Gli estensori del documento esortarono poi i governi della Russia e degli Stati Uniti d’America a por fine alle “ricerche” nel settore dell’elettromagnetismo applicato alla modificazione delle condizioni meteorologiche: è qui evidente l’allusione ad una presunta guerra climatica tra Russia e Stati Uniti, in cui sono coinvolti naturalmente molti scienziati, alcuni dei quali (russi) periti recentemente in misteriosi disastri aerei. Secondo Tom Bearden, all’interno di questo conflitto invisibile, non dichiarato, ma micidiale, giocano un ruolo decisivo le scie chimiche: infatti, come già spiegato in altri articoli, con le scie velenose, vengono sparsi anche cristalli di quarzo e sali di bario al fine di accrescere l’efficienza della propagazione elettromagnetica, diffusione volta, oltre che ad alterare i fenomeni atmosferici, anche ad influire negativamente sull’umore e sulla salute delle persone, tra cui purtroppo sono sempre più diffuse sindromi depressive, patologie cardiache e tumorali etc.

Il palese riferimento al sistema H.A.A.R.P., nell’ambito della corposa e chiara relazione, è un implicito riconoscimento dell’esistenza del problema riguardante le scie chimiche che dunque non sono un’invenzione di visionari, ma una tragica realtà, come, del resto, attestato dallo Space preservation act del 2001.

Sfortunatamente il rapporto della Commissione è rimasto lettera morta: sia l’esecutivo statunitense sia quello russo hanno ignorato la richiesta di spiegazioni e le sollecitazioni ad interrompere l’attività, anzi le rispettive aviazioni hanno continuato e continuano imperterrite ad irrorare vaste aree del pianeta, dalla Siberia all’America settentrionale, dall’Africa bianca all’Asia centrale, dall’Europa al Medio Oriente, incuranti delle proteste di qualche istituzione, di molti cittadini, di scienziati, di associazioni per la tutela dell’ambiente e della salute. Non solo, i vertici militari puntellano la loro nefanda attività sull’inerzia e la connivenza di governi e media ufficiali, ma soprattutto sul balzano autolesionismo di tutti quei forsennati che, invece di levare la loro voce contro i distruttori degli ecosistemi (vedi la relazione in oggetto), digrignano i denti e vomitano insulti contro chi li informa e, quando può agire, agisce pure nel loro interesse.


Fonti:

Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005 s.v. ozono
Etleboro, Le scie chimiche degli dei, 2006
G. Federici, Manovre di guerre stellari in Asia centrale?, 2006
V. Gambino, D. Benvenuti, Scie chimiche: qualcuno ha deciso di usare il cielo per esperimenti segreti, Diegaro di Cesena, 2004
A. Manucci, Guerra invisibile
A. Marcianò, Il simbolo del caduceo, 2005
Relazione della Commissione europea sull’ambiente, la sicurezza e la politica estera, 1999
Space preservation act, 2001 (H. R. 2977)
Zret, Effetti dello spargimento dei cristalli di quarzo, 2006
Id., Effetti dello spargimento dei sali di bario, 2006


giovedì 13 luglio 2006

Condizioni per la formazione delle contrails



Secondo definizione FAA, una Contrail si forma sopra i 9000 metri, a temperature minori di -40°C, e con umidità relative superiori o uguali al 70%. Ergo... a quote inferiori, temperature superiori, valori di umidità inferiori, non si tratta di contrails, ma di altro: chemtrails.

Condizioni per la formazione delle contrails - applet java demonstration

Condizioni per la formazione delle contrails - Video

mercoledì 12 luglio 2006

La setta

Qualche Ser Ciappelletto della Rete sostiene, circa il tema delle scie chimiche, che alcune persone folli e visionarie credono nelle chemtrails. Ciò è del tutto errato, poiché a proposito di un fenomeno come questo, si tratta solo di constatare. Si crede – così si dice – o non si crede in Dio, sebbene, pure in ambito teologico, il dilemma sia mal posto, in quanto si dovrebbe semmai tentare di capire se l’universo e la vita, così come li conosciamo e li esperiamo, si concilino o no con l’esistenza o, meglio, con l’essenza di Dio. Questo, però, è un altro problema.

Chi si ostina a negare l’evidenza delle scie chimiche, se fosse anche solo un po’ consequenziale, dovrebbe pure negare l’esistenza degli elettroni che nessuno di codesti disinformatori - ne sono certo- ha mai visto. Se il loro scetticismo fosse coerente e radicale, alla Pirrone, si potrebbe accettare, ma in realtà essi hanno un atteggiamento sgusciante, opportunista, contraddittorio: infatti affermano di non “credere” nelle scie chimiche, ma accettano come oro colato le dichiarazioni ufficiali di alcuni meteorologi, tecnici, chimici, ma soprattutto di istituzioni (non sempre), anche quando tali dichiarazioni cozzano con la logica, l’esperienza, i fatti, le ricostruzioni induttive, il giudizio dei sensi, le registrazioni video, le fotografie etc. Non paghi di ciò, accusano i “credenti” nelle scie di essere dei pazzi: allora tale calunnia dovrebbe essere rivolta al rappresentante del Congresso statunitense Signor Kucinich, che propose una legge, poi approvata, ma disattesa, nota come
Space preservation act (2 ottobre 2001, H. R. 2977). In tale legge, sono espressamente citate nel secondo comma, punto 2, le “chemtrails” che si traduce con “scie chimiche” e NON con “scie di condensazione”.

Chissà perché questo atto ufficiale è a bella posta ignorato dai disinformatori e dagli adepti della loro setta. Si tratta, infatti, proprio di una setta, ossia dell’insieme dei seguaci di falsi profeti che nascondono la verità e fanno apparire miracoli quelli che sono i banali trucchi di prestigiatori. Loro sì che sono dei credenti, i credenti nelle versioni propalate da regimi, dal Grande Fratello.

Spregevole, diffamatoria e calunniosa è poi l’accusa che viene rivolta a scienziati, ricercatori indipendenti ed agli uomini politici che hanno recepito e riferito le loro conclusioni nelle sedi competenti (Scott Stevens, Rosalind Peterson, Cliff Carnicom, Tom Bearden, William Thomas, Tom Bosco, gli onorevoli Ruzzante e Sandi, i consiglieri regionali Davoli, Uras, Pisu… ), i cui studi ci limitiamo a riportare (ambasciator non porta pena), di diffondere notizie “false” (sic!!!) atte a generare inquietudine tra la popolazione. Questa accusa va allora mossa al Congresso degli Stati Uniti d’America, al Ministero britannico della Difesa, all’Unione europea che ha diffidato i vertici statunitensi dall’uso di HAARP. Cercatevi gli indirizzi e scrivete loro che sono dei “mentecatti”, degli “squilibrati”. Cercate, però, di evitare tutti quei vituperi, quegli insulti, quelle espressioni da taverna che usate con chi informa. Di fronte all’accusa di squilibrio psichico, vi potrebbero esibire, senza scomporsi, una copia dell’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam (potreste leggerla, invece di sprecare il tempo a scrivere le vostre pasquinate); non so, invece, come reagirebbero, di fronte alla vostra gragnuola di volgari e gratuiti improperi.

martedì 11 luglio 2006

L'infelice "scienza"

Absit iniuria verbis

Ascoltami, i piloti laureati / si muovono soltanto fra gli aerei / dai nomi poco usati…


È giunto il momento di ribadire una volta per tutte che questo sito offre una documentazione fotografica, filmati e testi di taglio il più possibile scientifico sulla questione delle scie chimiche, ma gli estensori degli articoli non sono scienziati né ambiscono ad esserlo, soprattutto se gli scienziati sono collaborazionisti di certi poteri. Il nostro proposito è quello di testimoniare e di denunciare con immagini, video, articoli… un problema tanto grave quanto ignorato, non di fugare tutti i dubbi (?) che assillano i disinformatori ed i loro zelanti accoliti. Le spiegazioni esaurienti, le risposte definitive devono essere chieste a chi progetta ed attua tale diabolica operazione, non a noi che informiamo nel modo più accurato possibile e con onestà. Questo significa che, a volte, possiamo incorrere, in buona fede, in qualche errore od imprecisione, anche se, fino ad oggi, i disinformatori si sono limitati ad insultare o ad incaponirsi su questioni di lana caprina, a proposito del modello di aereo ripreso. Non uno dei disinformatori ha addotto una sola argomentazione plausibile, non dico scientifica, ma neppure logica od empirica per tentare di contestare le conclusioni di Scott Stevens, di Rosalind Peterson e di mille altri ricercatori non asserviti ai potenti. Se provassero ad obiettare, dovrebbero negare ed ignorare tutte le leggi del mondo fisico, impresa difficile ma non impossibile, ma per intelletti come quelli di David Hume, il filosofo scozzese che, come ammise, sebbene a malincuore, Betrand Russell, riuscì a dimostrare che la scienza può essere completamente distrutta, una volta in cui si distruggano i suoi fondamenti, come il nesso causa-effetto.

Orbene, sorvolando su Hume che i “piloti laureati” ed i meteorologi della domenica non sono in grado di capire, ricordo che non siamo disposti a farci trascinare in sterili diatribe su quote, velivoli, motori, ugelli, dispositivi erogatori, serbatoi, cirri, composizione chimica dell’atmosfera, pressione etc., in primo luogo perché gli articoli e le immagini chiariscono già, apertis verbis, tutti questi temi per la cui conoscenza basta compulsare una qualsiasi enciclopedia specifica, inoltre poiché, anche di fronte all’evidenza, alle prove, ai documenti ufficiali etc. gli azzeccagarbugli dell’aeronautica, della meteorologia, dell’astronomia non si arrendono, continuando caparbi ed ottusi a ripetere i loro mantra in modo ossessivo, come ipnotizzati. Infatti, di fronte ad una miriade di prove scientifiche ed empiriche, essi continuano a cavillare con una pervicacia pari solo alla loro tracotanza.

Infine costoro, avvezzi a discettare dottamente di “scienza”, di epistemologia, di metodo, hanno mai letto una pagina di Husserl, di Heidegger o di Feyerabend su tali soggetti? Si trastullino con i loro sofismi, arzigogoli e pedanterie, vadano a discutere di ciò sul forum dell’Md 80, dove troveranno gente che, pur ignorando tutto, si pasce di disquisizioni oziose, inutili e soporifere, pur di insabbiare la verità. Se poi temono di essere impreparati ad affrontare certi argomenti, non si inquietino: cosi come la storia, anche la “scienza” è scritta dai vincitori. A loro uso e consumo, si può cambiare una legge “scientifica” e trovarsi sempre dalla parte della ragione. Si tengano la loro “scienza”, una “scienza” ben infelice; si tengano la loro misera, insulsa ragione e, tra un discorso accademico e l’altro, si divertano a lanciare gli aeroplanini di carta dalla finestra. Di più non si può chiedere loro.

lunedì 10 luglio 2006

Ship trails over the Eastern Atlantic (17-18 January 2006)

by Nuno Moreira (Instituto de Meteorologia, Portugal) and Jochen Kerkmann (EUMETSAT)


Jump to images

Ship trails can be considered man-made/modified clouds as they result from enhanced droplet nucleation on particles that are emitted from ship funnels.

A large number of ship trails were observed over the north-eastern Atlantic on 17-18 January 2006. They were embedded within a north-eastern flow at low and medium-levels associated with a high pressure system that persisted over the Azores for some days. On the following day (19th), as a low pressure area replaced the high pressure system that weakened and moved northeast, ship trails could no longer be seen on MSG images (see image from 19 January under "See also").

As shown below, ship trails can be easily detected in Meteosat-8 images during day-time using the high-resolution visible channel (lowest image) or by using RGB combinations that make use of the IR3.9 channel (top image). As regards the visible channels, the detectability is due to the higher reflectivity of water clouds formed of small particles (ship trails) as compared to maritime St and Sc clouds that are usually formed of larger water droplets. To put this into numbers, assuming for example a water cloud with a water content of 1 g/m-3 and a geometrical cloud depth of 100 m, the reflectivity in the VIS0.6 channel varies from about 60% (small droplets of about 12 microns) to 30% (large droplets of about 30 microns). As regards the RGB composite shown in the top image, the reflectivity of the IR3.9 channel (solar, reflected component) strongly depends on the droplet size, with small droplets reflecting more than large droplets. Thus, the ship trails appear much brighter than the maritime Stratus (St) and Stratocumulus (Sc) clouds.

Ship trails may also be tracked during night-time using the so-called "fog" RGB composite (IR12.0-IR10.8, IR10.8-IR3.9, IR10.8). This RGB takes advantage of the fact that the brightness temperature of water droplets in ship trails is lower in IR3.9 than in IR10.8 (as water droplets emissivity is lower in IR3.9), therefore yielding positive values of the difference IR10.8-IR3.9. Furthermore, this difference depends on the droplet size and is generally larger for small water droplets. As this difference is allocated to the green colour beam, ship trails can be traced during the night as greenish stripes over the ocean (see middle image).

Fonte: eumetsat.org

sabato 8 luglio 2006

Notti magiche

Con l'espressione notti magiche non alludo ai chiassosi e triviali festeggiamenti, in occasione dei trionfi ottenuti dalla nazionale di calcio contro le squadre avversarie, ai baccanali in cui il popolino trova un banale ed effimero risarcimento di tutte le sue innumerevoli frustrazioni, causate da un sistema sempre più oppressivo e soffocante, ma mi riferisco ai sinistri voli di aeroplani oramai prevalentemente notturni. Infatti, in una subdola strategia di occultamento, l’operazione relativa alle scie velenose, è concentrata nelle ore successive al tramonto fino all’alba. Con il favore delle tenebre, le aviocisterne ma anche altri tipi di velivoli, scorrazzano impunemente nei cieli per spargere micidiali sostanze. I piloti e chi li prezzola ora sono sicuri che nessuno si accorgerà di questo scempio appena visibile, per un occhio inesperto, solo con il plenilunio. Questa tecnica di mimetismo è la riprova che i demoni alati hanno qualcosa da nascondere, altrimenti continuerebbero a volare alla luce del sole, invece di sciamare protetti dall’oscurità, simili a vampiri assetati di sangue o a larve evocate da folli negromanti…

No. Queste non sono notti magiche: sono notti chimiche.

giovedì 6 luglio 2006

Ministro della Difesa G.B. ammette esperimenti biologici

Ringrazio "Gubbo" di Luogocomune.net, per aver tradotto il documento pubblicato nel 2002 sul "Guardian" e del quale è riportato il testo in lingua originale, nell'articolo precedente. Per quanto mi riguarda, ho corretto il testo in alcune sue parti, al fine di epurarlo dagli errori tipici dei traduttori automatici, in modo da renderlo più scorrevole nella lettura.

Un commento a margine...

Mi domando cosa ci voglia ancora per convincere i soliti noti, spesso avvezzi solo a proferire improperi ed offese pesanti, che i nostri governi sono tuttora responsabili di esperimenti chimico-batteriologici nei cieli del mondo.

**Straker**

Il Ministero britannico della difesa ammette sperimentazioni sulla popolazione tra il 1940 ed il 1979. Chi sa poi da quando? Ora?

© Antony Barnett, redattore di affari pubblici Observer.co.uk Domenica 21 aprile 2002

Il Ministero di Difesa trasformò grandi parti del paese in un laboratorio gigante per condurre una serie di prove di guerra bioologica segrete al pubblico. Un rapporto statale rilasciato solo ora offre per la prima volta una storia ufficiale e comprensiva delle prove di armi biologiche dell’Inghilterra tra il 1940 ed il 1979. Molte di queste prove rilasciarono chemicals potenzialmente pericolosi e microrganismi su fascie enormi della popolazione senza che fosse comunicato al pubblico. Mentre dettagli di alcune prove segrete sono emersi nei recenti anni, il rapporto di 60 pagine rivela informazioni nuove su più di 100 esperimenti celati.

Il rapporto rivela che il personale militare fu addestrato per mentire agli indagatori, gli esperimenti erano parte di progetti di ricerca sulle condizioni meteo e sull’inquinamento dell’atmosferico. Gli esperimenti, portati avanti da scienziati statali a Porton Down, furono progettati per aiutare il MoD a stimare la vulnerabilità della Gran Bretagna nell'eventualità che i russi avessero rilasciato dai cieli germi mortali sul paese. In più casi, durante gli esperimenti non vennero usate armi biologiche ma armi alternative che gli scienziati pensavano potessero imitare quelle biologiche e che il MoD dichiarava innocue. Ma le famiglie che in determinate zone del paese hanno bambini con i difetti congeniti stanno richiedendo un'inchiesta pubblica (Naturalmente sono state ignorate, come tutti noi che ci stiamo chiedendo che cosa diavolo stanno spruzzando nei cieli sopra le nostre teste che sta rendendo molti di noi malati. ~R~). Un capitolo del rapporto 'Esperimenti su Particelle Fluorescenti' rivela come tra il 1955 ed il 1963 gli aerei volarono dall'Inghilterra nord-est alla punta di Cornwall lungo le coste meridionali e dell'ovest, irrorando enormi quantità di sulfide di cadmio di zinco sulla popolazione. I componenti chimici andarono alla deriva per miglia nell’entroterra, la sua fluorescenza ne permise l’analisi. In un altro test, durante il quale si usò sulfide di cadmio di zinco, un generatore fu rimorchiato lungo una strada vicino a Frome in Somerset dove fuoriuscì il composto chimico per un'ora.

Mentre il Governo ha insistito nell'affermare che il composto è sicuro, il cadmio è riconosciuto come una causa di cancro al polmone e durante la Seconda Guerra mondiale fu considerato dagli Alleati come un'arma chimica. In un altro capitolo 'Esperimenti di copertura di grandi aree', il MoD descrive come tra il 1961 ed il 1968 più di un milione di persone, lungo la costa meridionale dell'Inghilterra, da Torquay alla Foresta Nuova, furono sottoposte a batteri inclusi e.coli e globigii, il batterio usato per l’antrace. Questi rilasci provennero da una nave militare, l'Icewhale, ancorata lungo la costa di Dorset e che spruzzò i microrganismi in un raggio di 5-10 miglia. Il rapporto rivela anche dettagli di esperimenti del DICE in Dorset meridionale tra il 1971 ed il 1975. Questi hanno coinvolto gli Stati Uniti ed il Regno Unito. Scienziati militari spruzzarono nell'aria quantità massicce di batteri di marcescens serratia, con un antrace stimolante e fenolo. Batteri simili sono stati liberati durante test di sabotaggio' fra 1952 e 1964. Questi erano test atti a determinare la vulnerabilità di grandi edifici statali e di trasporto pubblico. Nel 1956 i batteri furono rilasciati sul sottosuolo londinese all’ora di pranzo lungo la Linea Settentrionale tra Colliers Woodi e Tooting Broadway. I risultati mostrano che l'organismo si disperse approssimativamente per 10 miglia. Prove simili furono condotte in tunnel sotto edifici governativi della Casa Bianca. Gli esperimenti che furono condotti tra 1964 e 1973 coinvolsero attacchi di germi alle ragnatele dei ragni in scatole per esaminare come i germi sopravvivrebbero in ambienti diversi.

Queste prove furono eseguite in una dozzina di località attraverso il paese, incluso l’ovest-end di Londra, Southampton e Swindon. Il rapporto inoltre fornisce i particolari di altri esperimenti effettuati su più di un’altra dozzina di piccole aree fra 1968 e 1977. Negli ultimii anni, il MoD ha affidato a due scienziati di verificare la sicurezza di queste prove. Entrambi riportarono che non c'era rischio per salute pubblica, anche se uno suggerisce che anziani e persone che soffrono di malattie respiratorie si sarebbero potuti aggravare seriamente se avessero inalato sufficienti quantità di microrganismi. Comunque, alcune famiglie sono convinte che gli esperimenti hanno indotto ai loro bambini difetti congeniti, handicap fisici e difficoltà di apprendimento. David Orman, un ufficiale dell'esercito, da Bournemouth, sta richiedendo un'inchiesta pubblica. Sua moglie, Janette nacque a Lulworth Est in Dorset, vicino a dove molte degli esperimenti successero. Ha avuto un aborto spontaneo, quindi ha dato alla luce un figlio con paralisi cerebrale. Tre sorelle di Janette, anche loro nate nel villaggio mentre gli esperimenti erano in atto, hanno dato alla luce bambini con i problemi non spiegabili; lo stesso è accaduto ad un certo numero di loro vicini. L'autorità sanitaria locale ha negato che vi sia un caso, ma Orman la pensa diversamente. Egli afferma: "Io ne sono convinto: è accaduto qualche cosa di terribile. Il villaggio era una piccola comunità ed avere una così elevata percentuale di difetti di nascita in un'area così circoscritta ed in lasso di tempo così limitato, deve essere più di una coincidenza".

I governi successivi hanno provato a mantenere i particolari delle prove di guerra biologica segreti, mentre i rapporti di un certo numero di esperimenti svoltisi sono emersi nel corso degli anni attraverso l'ufficio pubblico delle annotazioni. Quest’ ultimo documento del MOD - che è stato rilasciato dal liberal-democratico MP Norman Baker - dà la versione ufficiale più completa delle prove di guerra biologica. Baker ha detto: “Accolgo favorevolmente il fatto che il governo infine abbia divulgato queste informazioni, ma la domanda è perchè si è preso così tanto tempo? È inaccettabile che il pubblico sia stato trattato come le cavie ed a sua insaputa e desidero essere assicurato dal Ministero della difesa che questi prodotti chimici e batteriologici usati erano sicuri. Il rapporto del MOD descrive la storia della ricerca del Regno Unito sulla guerra biologica a partire dalla seconda guerra mondiale, quando a Porton Down furono prodotte cinque milioni di balle di frumento piene di spore mortali dell'antrace, che sarebbero state lanciate in Germania per uccidere il bestiame di quel paese. Dà anche dettagli degli infami esperimenti all'antrace su Gruinard, sulla costa scozzese che lasciò l'isola così contaminata che essa non potè essere più abitata fino agli ultimi anni ottanta.

Il rapporto inoltre conferma l'uso dell'antrace e di altri germi mortali su esperimeti condotti a bordo delle navi nei Caraibi e fuori del litorale scozzese durante gli anni 50. Il documento dichiara: “L'approvazione tacita per esperimeni simili, dove il pubblico potrebbe essere stato esposto, è stata influenzata fortemente dalle considerazioni di sicurezza della difesa, mirate ovviamente a limitare la conoscenza pubblica. Un corollario importante a questo era la necessità di evitare l'allarme e l'inquietudine pubblici circa la vulnerabilità della popolazione civile all'attacco di BW [guerra biologica]". Sue Ellison, portavoce per Porton Down, ad esempio, afferma: "Le relazioni indipendenti di scienziati eminenti hanno indicato che non c’era pericolo per la salute pubblica in seguito agli esprimenti di rilascio di sostanze chimiche e batteriologiche, i quali sono stati effettuati per proteggere la popolazione. I risultati di questi esperimenti salveranno delle vite, se il paese o le nostre forze affronteranno un attacco di armi chimiche e biologiche". Alla domanda se tali test sulla popolazione sono ancora in atto, ha detto: “Non è nostra politica discutere delle ricerche in atto".

Ministro della Difesa G.B. ammette esperimenti biologici

Su segnalazione di "Gubbo" di luogocomune.net, che ringrazio, riporto le dichiarazioni dell'allora Ministro della Difesa della Gran Bretagna, il quale ammette che, per diversi anni, nei nostri cieli sono stati effettuati esperimenti militari, durante i quali sono stati spruzzati agenti patogeni non ben specificati, con gravi conseguenze sulla salute pubblica. L'articolo risale al 2002.

Fonte:
Guardian Unlimited

Millions were in germ war tests

The UK Ministry of Defence admits experimenting on public - 1940-1979 ..who knows about since then? Now?

© Antony Barnett, public affairs editor
Observer.co.uk
Sunday April 21, 2002


The Ministry of Defence turned large parts of the country into a giant laboratory to conduct a series of secret germ warfare tests on the public.

A government report just released provides for the first time a comprehensive official history of Britain's biological weapons trials between 1940 and 1979. Many of these tests involved releasing potentially dangerous chemicals and micro-organisms over vast swaths of the population without the public being told. While details of some secret trials have emerged in recent years, the 60-page report reveals new information about more than 100 covert experiments.

The report reveals that military personnel were briefed to tell any 'inquisitive inquirer' the trials were part of research projects into weather and air pollution. The tests, carried out by government scientists at Porton Down, were designed to help the MoD assess Britain's vulnerability if the Russians were to have released clouds of deadly germs over the country.

In most cases, the trials did not use biological weapons but alternatives which scientists believed would mimic germ warfare and which the MoD claimed were harmless. But families in certain areas of the country who have children with birth defects are demanding a public inquiry. (Of course they were ignored, like we all are now when we ask what the hell is being sprayed up in the skies over our heads that's making us all sick ..~R~)

*One chapter of the report, 'The Fluorescent Particle Trials', reveals how between 1955 and 1963 planes flew from north-east England to the tip of Cornwall along the south and west coasts, dropping huge amounts of zinc cadmium sulphide on the population. The chemical drifted miles inland, its fluorescence allowing the spread to be monitored. In another trial using zinc cadmium sulphide, a generator was towed along a road near Frome in Somerset where it spewed the chemical for an hour.

While the Government has insisted the chemical is safe, cadmium is recognised as a cause of lung cancer and during the Second World War was considered by the Allies as a chemical weapon.

In another chapter, 'Large Area Coverage Trials', the MoD describes how between 1961 and 1968 more than a million people along the south coast of England, from Torquay to the New Forest, were exposed to bacteria including e.coli and bacillus globigii , which mimics anthrax. These releases came from a military ship, the Icewhale, anchored off the Dorset coast, which sprayed the micro-organisms in a five to 10-mile radius.

The report also reveals details of the DICE trials in south Dorset between 1971 and 1975. *These involved US and UK military scientists spraying into the air massive quantities of serratia marcescens bacteria, with an anthrax simulant and phenol.

Similar bacteria were released in 'The Sabotage Trials' between 1952 and 1964. These were tests to determine the vulnerability of large government buildings and public transport to attack. In 1956 bacteria were released on the London Underground at lunchtime along the Northern Line between Colliers Wood and Tooting Broadway. The results show that the organism dispersed about 10 miles. Similar tests were conducted in tunnels running under government buildings in Whitehall.

Experiments conducted between 1964 and 1973 involved attaching germs to the threads of spiders' webs in boxes to test how the germs would survive in different environments. These tests were carried out in a dozen locations across the country, including London's West End, Southampton and Swindon. The report also gives details of more than a dozen smaller field trials between 1968 and 1977.

In recent years, the MoD has commissioned two scientists to review the safety of these tests. Both reported that there was no risk to public health, although one suggested the elderly or people suffering from breathing illnesses may have been seriously harmed if they inhaled sufficient quantities of micro-organisms.

However, some families in areas which bore the brunt of the secret tests are convinced the experiments have led to their children suffering birth defects, physical handicaps and learning difficulties.

David Orman, an army officer from Bournemouth, is demanding a public inquiry. His wife, Janette, was born in East Lulworth in Dorset, close to where many of the trials took place. She had a miscarriage, then gave birth to a son with cerebral palsy. Janette's three sisters, also born in the village while the tests were being carried out, have also given birth to children with unexplained problems, as have a number of their neighbours.

The local health authority has denied there is a cluster, but Orman believes otherwise. He said: 'I am convinced something terrible has happened. The village was a close-knit community and to have so many birth defects over such a short space of time has to be more than coincidence.'

Successive governments have tried to keep details of the germ warfare tests secret. While reports of a number of the trials have emerged over the years through the Public Records Office, this latest MoD document - which was released to Liberal Democrat MP Norman Baker - gives the fullest official version of the biological warfare trials yet.

Baker said: 'I welcome the fact that the Government has finally released this information, but question why it has taken so long. It is unacceptable that the public were treated as guinea pigs without their knowledge, and I want to be sure that the Ministry of Defence's claims that these chemicals and bacteria used were safe is true.'

The MoD report traces the history of the UK's research into germ warfare since the Second World War when Porton Down produced five million cattle cakes filled with deadly anthrax spores which would have been dropped in Germany to kill their livestock. It also gives details of the infamous anthrax experiments on Gruinard on the Scottish coast which left the island so contaminated it could not be inhabited until the late 1980s. (Wait..I thought the terrorists had anthrax they could drop on us any second and we're supposed to be terrified of them? ~R~)

The report also confirms the use of anthrax and other deadly germs on tests aboard ships in the Caribbean and off the Scottish coast during the 1950s. The document states: 'Tacit approval for simulant trials where the public might be exposed was strongly influenced by defence security considerations aimed obviously at restricting public knowledge. An important corollary to this was the need to avoid public alarm and disquiet about the vulnerability of the civil population to BW [biological warfare] attack.'

Sue Ellison, spokeswoman for Porton Down, said: 'Independent reports by eminent scientists have shown there was no danger to public health from these releases which were carried out to protect the public.

'The results from these trials will save lives, should the country or our forces face an attack by chemical and biological weapons.'

Asked whether such tests are still being carried out, she said: 'It is not our policy to discuss ongoing research.'

martedì 4 luglio 2006

La battaglia di Rosalind Peterson

Absit iniuria verbis

Rosalind Peterson è un’agronoma che ha compiuto approfonditi studi nel campo della silvicoltura, della produzione cerealicola e del clima. Recentemente è stata intervistata all’interno del documentario prodotto dalla rete nazionale statunitense Toxic sky? (Il punto interrogativo si potrebbe tranquillamente togliere), la prima inchiesta giornalistica seria sul problema delle scie chimiche.

La professoressa Peterson ha espresso le sue vive preoccupazioni per le sempre più frequenti operazioni nei cieli di Stati Uniti e Canada, operazioni tese ad indurre modifiche delle condizioni meteorologiche. La scienziata ha purtroppo confermato che i venefici voli sono collegati allo spargimento di bario e di alluminio trimetile. Il bario, come è noto, assorbe l’umidità atmosferica, mentre l’alluminio, tra le altre cose, riflette la luce solare. Da agronoma, la Peterson ha soprattutto evidenziato la correlazione tra scie velenose ed il depauperamento del patrimonio forestale: alberi ed arbusti privati dell’umidità atmosferica, anche sotto forma di nebbia, si ammalano e deperiscono. Le foglie ingialliscono e le chiome si diradano. Sono gravi anche i danni causati alla produzione agricola: le rese dei cereali, in questi ultimi anni, sono diminuite.

La ricercatrice ha anche evidenziato il nesso tra aumento del riscaldamento globale e la diffusione di virulente epidemie influenzali: in questo caso, evidentemente, bisogna ricordare che un habitat caldo e malsano favorisce la proliferazione di virus e batteri. Infine la Peterson paventa una possibile modificazione della corrente a getto per opera del diabolico sistema H.A.A.R.P. Come se non bastasse, il Congresso, nonostante le proteste di agricoltori, cittadini, scienziati, sta accingendosi ad approvare una legge con cui autorizzare “esperimenti” per determinare alterazioni climatiche. In realtà. è solo un provvedimento che serve a legittimare quello che da almeno quindici anni de facto accade già. Ambigua poi risulta la posizione dell’ente governativo nazionalsocialista conosciuto come NASA: l’agenzia, infatti, condivide l’allarme per il riscaldamento globale che attribuisce –udite! udite!- a non meglio specificate scie persistenti, un ipocrita eufemismo che serve ad indicare le scie chimiche. Infatti, da quando le innocue scie di vapore acqueo, in contraddizione con quanto spiegano i luminari dell’MD-80, sono persistenti? Allora non sono scie di condensazione: ergo i piloti, con l’augusto capo cinto di verdeggiante alloro, o mentono in modo spudorato oppure non hanno frequentato (scolaretti discoli!) i corsi organizzati dalla NASA con cui s’insegna che, essendo state del tutto ed arbitrariamente cambiate le leggi fisiche, le scie di condensazione non si dissolvono più. Questo è dimostrato dal fatto che, in inverno le nuvolette di fiato, composte per lo più da vapore acqueo, non si disperdono, ma danno origine ad enormi banchi di nebbia che si addensano nella Pianura padana.

Come è ovvio qualcuno obietterà dicendo che la Peterson, pur essendo una scienziata, è incompetente: orbene, piloti laureati, caudatari dei potenti e meteorologi da strapazzo, tenetevi la vostra margherita hack. Chissà che tra un’osservazione e l’altra delle stelle, in un improvviso, inatteso momento di lucidità, non vi spieghi la siderale differenza tra scie chimiche e scie di condensazione. Infine, nel malaugurato caso di insorgenza di patologie, invocate il soccorso del vostro angela custode.

domenica 2 luglio 2006

Chemtrails: teoria delle ombre

In talune circostanze, si è avuto modo di assistere ad uno strano fenomeno: le scie chimiche emesse dai velivoli preposti all'"Operazione Chemtrails" proiettano la propria ombra verso l'alto. Pare, infatti, che le sostanze contenute nelle scie, abbiano la capacità di riflettere la luce, come uno specchio (contengono quarzo, alluminio, bario), di conseguenza, quando i raggi del sole le attraversano, queste ne riflettono la radiazione luminosa e producono la propria ombra sulle nuvole sovrastanti. Ciò dimostra, una volta di più, che non si tratta di semplici scie di condensa, ma che, al contrario, sono scie chimiche, proprio perché riflettono la luce. Ciò, di conseguenza, conferma (anche se in modo empirico ed indiretto), che esse sono composte da metalli e non da solo vapore acqueo e pochi gas incombusti.

Se, come credo, alcune particelle sono composte da cristalli prismatici e dall'alluminio, tutto si spiega. Le ombre create dalle chemtrails, sono un dato di fatto, non una fantasia. Con ciò... concorderete con me che... la cosa appare a dir poco strana. Avete mai visto una contrail che riflette la luce?

La sorgente di luce è costituita dall'atmosfera, che riflette a causa del particolato presente, la luce solare. A quel punto la scia funge da ostacolo e crea l'ombra sopra di essa.

Qualche accenno di fisica, oltre che di chimica...


Quarzo

Minerale trigonale trapezoedrico, composto di biossido di silicio (silice).

E' un comune costituente di molti tipi di rocce; si presenta in cristalli prismatici quasi sempre terminati da due romboedri che simulano una bipiramide esagonale, spesso geminati, o anche in masse compatte microcristalline con forme svariate; generalmente incolore, talvolta leggermente colorato in varie tonalità, trasparente o translucido. La varietà color giallo pallido (alcune scie chimiche appaiono di color giallo pallido) è usata in gioielleria con i nomi di falso topazio e topazio di Scozia; la varietà limpida e trasparente è nota come quarzo ialino o cristallo di rocca.

Il quarzo ha durezza 7 nella scala di Mohs, frattura concoidale; è piezoelettrico; è dotato di notevole stabilità chimica, viene attaccato solo dagli alcali fusi e dall'acido fluoridrico; fonde a 1550 C ed esiste in due modificazioni allotropiche: il quarzo "alpha"; che è la forma stabile e comune (sistema trigonale) con densità 2,65; esso si trasforma a 575 C nella forma "beta" (sistema esagonale) con densità 2,50.

Gli usi del quarzo sono svariati, in genere viene impiegato per fabbricare recipienti che debbano sopportare elevate temperature e contemporaneamente resistere a reattivi chimici molto corrosivi, oppure per costruire apparecchi che subiscano piccolissime alterazioni (dimensioni, elasticità) con la temperatura (industria vetraria, dei refrattari, delle ceramiche, nelle fonderie e nella costruzione di oscillatori radio, di apparecchi scientifici e ottici e di crogioli per l'industria chimica); ha tuttavia lo svantaggio di essere molto fragile.


Bario

Bario Elemento della tavola periodica di simbolo Ba e numero atomico 56, appartenente ai metalli alcalino-terrosi. Fu isolato per la prima volta nel 1808 dallo scienziato britannico Humphry Davy. Ha peso atomico 137,34; fonde a 714 °C, bolle a 1640 °C e ha densità relativa 3,75. Reagisce vivacemente con l'acqua e si corrode rapidamente in aria umida. A causa della sua elevata reattività, non si trova in natura allo stato puro ma solo in composti, in particolare nei minerali baritina (solfato di bario) e witherite (carbonato di bario).

Il bario metallico ha poche applicazioni pratiche, sebbene sia talvolta usato per ricoprire i conduttori elettrici in apparati elettronici e nei sistemi di accensione delle automobili. Il solfato di bario (BaSO4) trova impiego nell'industria della gomma, delle vernici e del linoleum. Il nitrato di bario è usato per i fuochi artificiali, mentre il carbonato come veleno per i topi. Il solfato di bario, opaco ai raggi X, è utilizzato come mezzo di contrasto in radiologia.

Fonte:
http://www.liceoalberti.it/~werty/scienze/mohs.html


Notare la particolare rifrazione generata da questa chemtrail
Il filmato che ritrae la scia (e l'aereo) passare sotto le nubi e lasciarne la relativa ombra.


Brevemente...

Il fatto che una scia chimica proietti l'ombra di sé stessa è assai rilevante, perché dimostra che non si tratta di una normale scia di condensa. In secondo luogo, se essa genera un'ombra anomala, è evidente che dipende dalla sua composizione chimica. E' indubbio che, visti gli elementi si qui considerati, non può essere una comune scia composta da soli gas incombusti e vapore acqueo.

Il fatto che, in prossimità dei raggi solari la chemtrail appaia più lucente, dimostra che essa stessa amplifica la radiazione solare e che nel contempo la riflette in una certa percentuale. Per contro, comportandosi come un tubo di gas sensibile alla luce, la parte più distante dal sole appare più opaca.

In questa foto...
...la scia proietta l'ombra sulla foschia creata dal continuo passaggio nella giornata dei famigerati velivoli, creata per ricaduta. Questo è un fenomeno noto che taluni fortunati cittadini non possono ancora conoscere e nemmeno lontanamente immaginare. Date tempo al tempo. Arriveranno anche da voi.


::.Sanremo.::

Condizioni climatiche: cielo sereno. Passaggio voli tankers...

Risultato: visibilità limitata nelle prime ore - cielo che tende al bianco lattiginoso e che con il passare del tempo si copre totalmente di una fitta foschia. Visibilità a fine giornata di irrorazione: 400/500 metri. Cielo sgombro di nubi, ma è impossibile vedere alcunchè anche con luna piena.

Condizioni climatiche: cielo sereno. day-off dei tankers...

Risultato: visibilità ottima tutto il giorno. Colore del cielo di azzurro intenso. Nella serata la visibilità è ancora ottima ed il firmamento è interamente visibile. La luna, se presente, si specchia nel mare ed è possibile intravvederne la superficie.


DOMANDA: "Ma perchè tutto questo? e perchè le scie chimiche dovrebbero riflettere la luce?".


RISPOSTA: "Attraverso le operazioni di aerosol, si mira ad ottenere principalmente due scopi, (al di là del discorso sulla composizione chimica delle scie, ed omettendo altre teorie più esotiche)...".

a) Ci si prefigge di limitare l'irragiamento solare. Gli scopi sono sconosciuti, ma si può ipotizzare che vi sia l'intento di modificare forzosamente il ciclo naturale degli organismi del globo (sintesi clorofilliana sulle terre emerse, crescita del plancton, che è all'origine del ciclo alimentare, nei mari) ecc.;

b) Aumentare, nel contempo, l'effetto serra (maggiori temperature nei periodi estivi = più morti per il caldo, meno pensioni da pagare). Ricordate le migliaia di decessi tra gli anziani in Francia ed altrove, durante l'estate torrida di qualche anno fa?

Risultato inevitabile con questi ritmi (ed escludo i danni, ancora da valutare nella loro gravità, numero e tipologia, dovuti alle sostanze rilasciate): diminuzione forzata della popolazione terrestre.

Tra l'altro, per tornare al tema di questo articolo... il tutto è coerente con i fatti assodati (Ricordo che le analisi chimiche e spettroscopiche, negli States ed in Canada, sono state già fatte), secondo cui le scie chimiche contengono diversi metalli e minerali in formato di nanoparticelle. Infatti, per far sì che le scie possano riflettere la luce solare e, nel contempo, assorbire l'umidità dell'aria, assolvendo ad uno degli scopi prefissati (oppure, ribaltando la frittata - visto che piove meno, ed è un dato di fatto incontrovertibile, significa che l'umidità dell'aria è minore), le scie devono, gioco forza, contenere anche sali di bario (sostanza usata come liquido di contrasto nelle diagnosi mediche). E qui... torniamo da dove siamo partiti, e cioè all'ombra anomala delle scie chimiche...

Dimenticavo di aggiungere un particolare non indifferente...

Perché l'ombra della scia si possa proiettare sulla nuvola sovrastante (o su di una superficie composta dalla fitta nebbiolina, tipica in queste circostanze), si devono verificare diversi fattori concomitanti.

a) Il sole deve essere posto dietro alle scie (non importa a che ora, ma deve essere dietro);
b) Le scie devono essere poste sotto le nubi o la foschia;
c) Il manto di nubi o la foschia devone essere abbastanza dense;
e) Le scie chimiche devono essere state generate da poco (in media non si superano i 15/20 minuti dal passaggio dell'aviocisterna).

Detto questo, si può ben capire perchè, in tutto il database disponibile sulla rete sia difficile trovare molte foto ritraenti il fenomeno.

Un'altra caratteristica peculiare delle scie chimiche è rappresentata dalla possibilità che, in seguito al loro formarsi, si osservino degli arcobaleni anomali, come quello della foto qui riportata.


Il video...


Alcuni fotogrammi...



Concludendo... i punti salienti utili a condensare i motivi per cui i velivoli irroranti non superano mai i 5.000/6.000 metri di quota, sono i seguenti:

1) Interferire con il processo di formazione delle nuvole preposte alle precipitazioni;
2) Creare le condizioni per cui le sostanze emesse possano ricadere in bassa atmosfera;
3) Formare una sorta di mega antenna preposta alla trasmissione dei segnali radio (telefonia mobile? H.A.A.R.P?). Se fossero troppo alti, perderebbero in efficienza - A quote più alte ci pensano i satelliti.
4) Aggravare il famigerato effetto serra, impedendo alle radiazioni infrarosse emesse dal suolo, di dissiparsi in alta atmosfera.

Vogliamo escludere i quattro punti precedenti? Ebbene...

5) Evitare di interferire con le quote occupate dai voli commerciali. In caso contrario, vista la concentrazione incredibile di passaggi, si rischierebbero collisioni in volo che, in ambito di traffico commerciale, già non sono poi minaccia tanto remota.



OSSERVAZIONE:

Come mai l'aviocisterna deve trovarsi SOTTO le nuvole, se è più semplice irrorare le nubi, non farle condensare e quindi farle precipitare...


RISPOSTA:

Giusta osservazione. Il fatto è... che sono i tankers stessi, con le loro scie, a generare le nuvole artificiali atte ad interferire con il normale formarsi dei normali cumolonembi, che si formerebbero leggermente più in alto e che sarebbero portatori di pioggia.

Un esempio che vale per tutti (ma il discorso, purtroppo è applicabile anche al nostro paese ed altri):

La Gran Bretagna è un paese conosciutissimo per il fatto che, immancabilmente, si può dire ogni giorno, in normali condizioni, piove. Ricordate il famoso gentleman con bombetta ed inseparabile ombrello? Un'icona britannica, ma che la dice lunga sulla abituale convivenza dei cittadini di Albione con le giornate di pioggia. Ebbene: ora, la Gran Bretagna è afflitta, udite udite, dalla siccità! Perché? Semplice... il territorio anglosassone è da diversi anni vittima dei passaggi di questi maledetti tankers.

- Più scie chimiche -> minori precipitazioni;
- Più scie chimiche -> estati più calde;
- Più scie chimiche -> comportamenti climatici a dir poco bizzarri, se non disastrosi (vedi le alluvioni in Cecoslovacchia, Germania, Polonia - se ci riferiamo alla sola Europa - nazioni entrate a far parte della N.A.T.O.).

Sicuramente... si eccepirà: "Ma come! Non hai detto che piove di meno?". Certo. Le valutazioni sin qui fatte non si contraddicono affatto. E' infatti vero che il clima della terra, se considerato nella sua globalità e quindi... se lo guardiamo come un'enorme macchina nella quale ogni meccanismo è funzionale a mille altri, subisce danni tali che, inevitabilmente, "esplode" con squilibri improvvisi. E' come se gonfiassimo un palloncino d'aria senza fermarne l'afflusso. Il palloncino, una volta superato il limite di pressione interna ammesso dalla sua struttura, scoppierà. Non dimentichiamo inoltre che l'immissione di alcuni composti chimici, sembra avere l'intento di assorbire le molecole di ossigeno dalle formazioni nuvolose.

**Straker**

sabato 1 luglio 2006

Nebbia marina irradiata - fra Sardegna e Tunisia

Nebbia chimica irradiata al largo della Tunisia: possibile attivita' di "ship trails" nel Mediterraneo.

Fonte: ScieChimiche.com

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