giovedì 28 ottobre 2021

N.P. Il segreto

Temo i Greci anche quando portano doni. (Virgilio)

Le pandemie, la penuria di cibo, le guerre sono delle strategie. (Dal film “Codice Omega”)

I governi - si sa - sono sia dispotici sia distopici. Di conseguenza è nel sottogenere distopico, nella narrativa come nel cinema, che si possono rintracciare gli indizi e le anticipazioni della realtà costruita dal sistema, attraverso astute e pazienti operazioni di ingegneria sociale.

Nell'ormai lontano 1971, il regista, sceneggiatore e scrittore Silvano Agosti, in una pellicola intitolata "N.P. Il segreto", con formidabile intuizione, presagì l'attuale stato di cose: un mondo ipercontrollato dove l'automazione ha sostituito operai ed impiegati che, una volta licenziati, ricevono un sussidio superiore al salario o allo stipendio. I lavoratori tuttavia, resi dei bruti percettori di reddito, protestano per rivendicare il ripristino dello status quo. Lo Stato in ogni caso non elargisce denaro, senza chiedere qualcosa in cambio: promuove, infatti, una capillare campagna di “vaccinazione” ufficialmente per proteggere la salute, inoltre elabora un piano demografico non proprio filantropico...

Nella produzione si possono reperire un po' tutte le coordinate dell'odierna politica nazionale ed internazionale: la riduzione degli uomini in sudditi ignari e tonti, la religione trasformata in una vuota ritualità, l'inscalfibile ipocrisia del potere, la dittatura della tecnologia, la centralizzazione delle attività produttive, l’antitesi tra i pochissimi che hanno subodorato l’inganno e la massa che si fida dell’esecutivo… Mancano solo cenni alla "guerra climatica" che è oggi lo sfondo su cui si proiettano queste diverse e perverse vicende, ma, per il resto, il quadro è completo. [1]

Del film, che ci sembra efficace nella resa di un’atmosfera fredda ed angosciante, ma con un intreccio abbozzato e un po’ irrisolto, riportiamo la breve recensione del critico Paolo Mereghetti: “Un ingegnere (Rabal) inventa una macchina capace di trasformare i rifiuti in prodotti commestibili. Lo Stato si appropria del marchingegno e di altre invenzioni del poveretto per procedere ad una disumana meccanizzazione della società. A metà tra l’indagine psicologica e la denuncia socio-politica, un apologo fantascientifico invecchiato in fretta”.

Scheda della pellicola:

Italia 1971, col., 95’.

Regia: Silvano Agosti

Cast: Francisco Rabal, Irene Papas, Ingrid Thulin, Edy Biagetti, Linda Carradoni, Vincenzo Giancola, Marco Agosti.

Profilo del regista:

Silvano Agosti (Brescia 1938). Allievo prima del Centro sperimentale e poi del VGIK di Mosca, si specializza come montatore e comincia a lavorare nel cinema collaborando, tra gli altri, con Marco Bellocchio. Si segnala come autore anarchico ed indipendente fin dal suo esordio con “Il giardino delle delizie” (1967). L’anno successivo dà inizio ad una prolifica e preziosa attività di documentarista nell’ambito della quale emerge “Matti da slegare – Nessuno o tutti” (1975). Tra le sue opere di finzione, si distinguono “Quartiere” (1987) e “Uova di garofano” (1991) che Agosti cura in tutte le fasi realizzative, dal soggetto al montaggio. Fra le altre attività, dirige un cineclub a Roma.

Fonti:

Enciclopedia del cinema, Milano, 2002, s.v. Agosti Silvano

Il Mereghetti, Dizionario dei film, Milano, 2000, s.v. N.P. Il segreto.

[1] I recenti nubifragi in Sicilia sono lì a dimostrare che la geoingegneria illegale è una costante: per comprendere le reali cause, le dinamiche e gli scopi di queste calamità, si legga “Attacco dal cielo: geoingegneria clandestina ed altri crimini governativi”, 2019

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2 commenti:

  1. Eh il sor Silvano ce l'ha con la Raggi : https://www.youtube.com/watch?v=X8USmYKJyb8 . La metro finisce all 23,30 ed era un po' difficle da raggiungere infatti egli dice che considerava l'Azzurro Scipioni un cinema di quartiere, mi ricordo la sua presenza che permeava non solo l'ambiente ma nche i film che proiettava , una forma di non violenza , proietto' anche il film di fantascienza sul fall out atomico nel Kentuky, o "Le formiche verdi" sulla protesta degli indigeni africani che volevano evitare il taglio di un'albero, faceva capire come i posti , le strutture le fanno le persone che le vivono quando molte volte la societa' preferisce cancellare.

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  2. La lingua batte dove il dente duole , il sito di edizoni immagine :http://store.silvanoagosti.com/ richiede il pagamento in contanti alla consegna!

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