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giovedì 3 aprile 2008

Death comes from the sky

Sempre più spesso abbiamo occasione di riprendere velivoli impegnati in planate a bassissima quota ed a velocità talmente ridotta da rischiare lo stallo (forse per non produrre rumore che potrebbe evidenziarne la presenza). Questi velivoli risultano, come sempre, privi di contrassegni identificativi, ma - ed è quello che conta - iniziano ad emettere scie una volta arrivati sulla verticale dei quartieri abitati ed interrompono l'erogazione non appena superano le vallate...

Ieri, 2 aprile 2008, giornata che ha visto impegnati, solo su Sanremo, oltre 70 aerei nel compito di oscurare il sole con uno spesso strato nuvoloso artificiale, abbiamo immortalato un tanker bireattore che, seguendo la solita tecnica ormai abituale, ha diffuso probabilmente composti chimico-biologici sul nostro quartiere. La quota davvero bassa è indicativa del fatto che si mira ad una veloce ed efficace ricaduta al suolo di quanto viene cosparso e ciò, viste le gravi patologie respiratorie occorse fra la popolazione della città negli ultimi mesi, induce a privilegiare l'inquietante ipotesi che siano in atto esperimenti sugli abitanti inconsapevoli di Sanremo e, probabilmente, anche di altre città.

Per la prima volta, data la precisione dei dati in nostro possesso, abbiamo potuto stimare, per mezzo del metodo trigonometrico qui descritto, la quota di tale velivolo. Abbiamo potuto così acccertare che il tanker ha sorvolato il nostro isolato alla quota di 1.531 metri circa, ben lontani dai fantomatici 10/13.000 metri menzionati dai soliti piloti, controllori di volo, meteorologi, espondenti del C.I.C.A.P. e disinformatori associati, a quanto pare stranamente fin troppo interessati a far credere che quelle che noi denunciamo come scie chimiche, sono solo innocue contrails.

Ieri la temperatura era di 25° Celsius e l'umidità relativa al suolo (80 metri sul livello del mare) era del 57%, mentre la pressione era schizzata a 1.024 millibar (durante le irrorazioni la pressione atmosferica sale). E' noto che, con il salire di quota, la temperatura diminuisce di circa 7° Celsius per ogni chilometro; anche l'umidità tende a decrescere. Non si raggiungevano quindi in alcun modo le condizioni per la formazione di alcun tipo di fenomeno correlabile alle contrails. Ma non solo! Dalle riprese video, si evince che, per qualche centinaio di metri ed in prossimità della nostra abitazione, il velivolo ha emesso una sola scia, proveniente dalla zona motore di destra. Poi il flusso si è repentinamente interrotto (chiuse le valvole?) e l'aereo ha proseguito il suo silenzioso volo verso nord est a velocità ridotta, sino a scomparire dietro le abitazioni.

A questo punto, noi siamo ben consapevoli che anche questa testimonianza verrà smembrata e fatta a pezzi, nel tentativo di sminuirne la rilevanza, ma sappiamo che chi ha occhi per vedere e cervello per pensare, capirà che, giunti a questo punto, ottenere l'interruzione delle operazioni di aerosol clandestine nei nostri cieli è di importanza vitale. E' ormai chiaro che siamo di fronte ad esperimenti che vanno ben oltre il controllo climatico. Siamo di fronte a deliberate sperimentazioni chimico-biologiche, laddove le cavie non sono topi da laboratorio, ma inermi cittadini.



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giovedì 27 marzo 2008

Stima trigonometrica della quota di un tanker chimico

Avevamo già ampiamente trattato, tempo fa, il problema inerente alla stima della quota di sorvolo dei velivoli impegnati nelle operazioni clandestine di aerosol. Il sistema valutato nel 2006 abbisognava di alcuni fondamentali parametri relativi al focale della macchina fotografica.

In questo caso vogliamo, invece, consigliare un metodo più rapido ma parimenti efficace. Il sistema è decisamente semplice e si serve di un dispositivo di osservazione che misura l'angolo di elevazione della macchina fotografica (o videocamera) rispetto ad una stazione di controllo posta ad una distanza nota dal punto di sorvolo (per il calcolo preciso della distanza sull'orizzontale si adoperi lo strumento - righello - per il calcolo delle distanze incluso in Google Earth) e richiede due persone: una che provveda alla ripresa del velivolo ed una che ne confermi visivamente il sorvolo sulla sua verticale.

Un tale sistema può essere molto semplicemente autocostruito e consiste, come si può vedere, in uno strumento costituito essenzialmente di un dispositivo per la determinazione dell'angolo di elevazione: a questo scopo può bastare la stampa fotografica di un normale goniometro scolastico ed un filo a piombo applicati allo strumento di ripresa. La figura qui di seguito mostra il principio geometrico su cui si fonda il metodo: L è il punto di osservazione, T è la stazione di controllo (la cui distanza da L è nota), R è il punto di massima altezza raggiunta dall'aereo, mentre alfa è l'angolo di elevazione che l'osservatore legge direttamente sul suo goniometro artigianale collegato alla videocamera.

Come si vede dalla figura, congiungendo ì tre punti L, T, R, si ottiene un triangolo rettangolo; in base poi ad un importante teorema di trigonometria, la tangente dell'angolo di elevazione alfa è uguale al rapporto fra l'altezza raggiunta dal velivolo (segmento L-R) e la distanza fra il punto di sorvolo e la stazione di controllo (segmento T-L). In simboli si può scrivere nel modo seguente:

Tg alfa = LR/TL

e da tale relazione possiamo ricavare la grandezza R:

LR = TL x tg alfa

Conoscendo cosi la distanza fra il punto di sorvolo e l'osservatore (TL) e ricavando dalla tabella (o con una calcolatrice trigonometrica) la tangente dell'angolo di elevazione alfa misurato, diviene facile computare l'altezza raggiunta dal velivolo. Un esempio pratico può essere utile nella comprensione di questo metodo: supponiamo che la stazione dì controllo si trovi a 1.960 metri dal punto di sorvolo e che l'angolo di elevazione della videocamera sia di 30°. Dalla tabella sotto riportata, possiamo leggere che la tangente corrispondente a questo angolo è 0,577. La soluzione è quindi molto semplice: basta moltiplicare il valore della tangente per la distanza fra l'osservatore ed il punto di sorvolo ovvero m 1.960. Il tanker chimico avrà di conseguenza sorvolato l'area a 1.960 x 0,577 = 1.132 metri.



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