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venerdì 19 aprile 2019

Il bario... questo sconosciuto



Già nel Medioevo alchimisti e streghe erano molto incuriositi dalla barite, un minerale composto da solfato di bario perché, esposta alla luce, manteneva a lungo la luminescenza.

Quando all’inizio di un corso di chimica si imparano a recitare le litanie della tabella di Mendeleev, al secondo gruppo, quello degli elementi alcalino-terrosi, si comincia col berillio, si continua con magnesio-calcio-stronzio (sogghigno di qualche studente stupidello) e si arriva al bario, l'elemento di peso atomico 137. Come elemento si usa poco; sono importanti i suoi sali derivati dal minerale barite, solfato di bario, che viene estratto in ragione di circa 6 - 7 milioni di tonnellate all’anno, metà in Cina e il resto in India, Stati Uniti, Marocco.

Il solfato di bario puro è un sale bianco, pesante, da qui il nome dell’elemento che viene dal greco, “pesante”, appunto, noto fin dal Medioevo per le sue sorprendenti proprietà; dopo essere stata esposta alla luce, la barite continua ad essere luminescente a lungo, cosa che attrasse la curiosità di alchimisti e streghe. Era chiamata “pietra di Bologna” perché alcuni giacimenti si trovavano nelle sue vicinanze. Carl Scheele (1742 - 1786) riconobbe nella barite la presenza di un nuovo elemento, che però fu isolato solo nel 1808 da Humphry Davy (1778 - 1829) per elettrolisi dei sali di bario fusi. L’ossido di bario, scaldato all’aria a 500-600°C, si trasforma in perossido di bario che si decompone a oltre 700 °C liberando ossigeno, il metodo per produrre ossigeno prima del processo di liquefazione dell’aria liquida.

Il solfato di bario, anche come minerale greggio, è usato nei fanghi di perforazione dei pozzi petroliferi. Allo stato puro il solfato di bario è usato come materiale di contrasto nelle analisi con raggi X. Il litopone, un pigmento bianco stabile alla luce, contiene solfato di bario e solfuro di zinco. L’isotopo 133 del bario si forma fra i prodotti di fissione dell’uranio e decade a cesio-133. I sali solubili del bario sono velenosi; Marie Robbins, una studentessa di liceo del Texas, prelevò il sale dal laboratorio della scuole l’aggiunse al cibo del padre uccidendolo, nel 1993. Era disperata perché i genitori avevano divorziato e voleva stare con la madre. È stata scoperta perché se ne è vantata con un compagno. Oggi il bario è aviodisperso per motivi strategici e lo ritroviamo nelle acque minerali. Dove va a finire la chimica...

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domenica 7 aprile 2019

Neve contaminata



Durante la primavera 2009, numerosi sci alpinisti segnalarono la presenza, sotto le solette degli sci, di un materiale nerastro e appiccicoso che rendeva difficoltosa la discesa. Le segnalazioni interessarono un'area piuttosto ampia, dalle Alpi Marittime alle Alpi Lepontine, a quote comprese tra 1500 e 2500 metri.

Furono prelevati campioni di materiale solido direttamente dalle solette degli sci e campioni di neve presso le località maggiormente coinvolte dalle segnalazioni: le analisi in laboratorio si occuparono della determinazione delle concentrazioni
di carbonio organico, azoto totale, metalli pesanti ed altri composti in tracce, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) ed alifatici.
I campioni di neve, inoltre, furono analizzati per la determinazione di PH, conducibilità elettrica, ioni principali; su alcuni campioni fu inoltre eseguita la speciazione e la quantificazione dei grani pollinici presenti.

Nei campioni di materiale solido i risultati delle analisi evidenziarono un elevato contenuto di carbonio organico, idrocarburi alifatici a catena lunga e idrocarburi policiclici aromatici. In alcuni casi, furono rilevati considerevoli livelli di metalli pesanti, tra cui zinco, rame, molibdeno, cadmio, antimonio, piombo e bismuto. Fu riscontrato un moderato arricchimento rispetto alle concentrazioni medie crostali, indicando così che l’origine di questi elementi poteva essere, almeno in parte, antropica (residui di combustione).

Sui campioni di neve prelevati in superficie emersero elevate quantità di grani pollinici, soprattutto di specie arboree provenienti dalle aree forestali limitrofe (pini, larici, faggi). Dalla caratterizzazione chimica dei campioni di neve emerse un contenuto di carbonio organico disciolto superiore non solo a quello rilevato nel 2009 nelle Alpi Orientali, ma addirittura superiore a quello osservato nella neve di Torino.

Anche nella neve, analogamente al materiale solido, furono rilevate elevate concentrazioni di idrocarburi pesanti e IPA. Gli strati più interni del manto nevoso mostrarono caratteristiche chimiche in linea con quelle tipiche delle Alpi, dimostrando che la contaminazione interessava principalmente la porzione di neve superficiale.

Si può ipotizzare che il fenomeno della “neve collosa” sia riconducibile alla deposizione su larga scala di residui di combustione (aerei?), simili per composizione chimica a fuliggine o nerofumo. A tutt'oggi non si conoscono i risultati delle ulteriori indagini che, all'epoca, fu garantito dalle autorità sarebbero state condotte per accertare, con assoluta certezza, le origini del fenomeno. Un altro triste episodio di insabbiamento.

Fonte: Università degli studi di Torino

Articoli corellati:

- Cattura nanopolveri sulla scia di un aereo commerciale
- Brevetto C.N.R. sui carburanti avio: sperimentazioni in Piemonte già dagli anni '60
- E' confermato: il carburante Jet-A1 è letale!
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venerdì 14 settembre 2018

Strana epidemia di polmonite nella Bassa Bresciana



Un focolaio di polmonite, stando alle fonti ufficiali, si è diffuso nella Bassa Bresciana. Quale potrebbe essere l’origine del contagio su cui le autorità sanitarie brancolano nel buio? Vediamo qualche “coincidenza”: i carburanti avio cosiddetti "verdi" sono e sono stati fonti di contaminazione batterica, da Montichiari per anni hanno decollato i velivoli della compagnia irlandese Ryanair, mentre attualmente partono gli aerei della Easyjet.

I comuni interessati sono Carpenedolo, Montichiari, Calvisano, Remedello, Acquafredda, Ghedi, Isorella, Visano e Montirone: sono tutti sulle direttrici di decollo/atterraggio dei due aeroporti della zona.

A Montichiari (Brescia) è ubicato l'Aeroporto di Brescia-Montichiari che un tempo apparteneva ad un'unica struttura militare comprendente anche il vicino aeroscalo di Ghedi. La proprietà è passata poi dall'Aeronautica militare al demanio civile; l'aerostazione passeggeri fu inaugurata il 16 marzo 1999. Attualmente lo scalo è la principale base di smistamento della corripondenza aerea di Poste Italiane.

L'aeroporto Luigi Olivari di Brescia-Ghedi è un’installazione militare ad uso del 6º Stormo dell'Aeronautica Militare) equipaggiato con Tornado IDS. Secondo il programma N.A.T.O. di condivisione nucleare, a Ghedi sono conservate 20-40 bombe atomiche B61-3, B61-4 e B61-7,[1] di potenza variabile e massima di 340 chilotoni. Il comandante della base è il colonnello Luca Maineri che ha avvicendato Davide Re il 5 luglio 2017.

Batteri killer sono presenti nei carburanti avio, come evidenziato da Tanker enemy in questo articolo del 2014. Il sorvolo a bassa quota di centinaia di aerei al giorno può senza dubbio innescare una letale contaminazione per "ricaduta".



Di seguito una cronaca

Non sembra scemare l'epidemia di polmonite che sta colpendo la Bassa Bresciana: solo nella giornata di martedì si sono registrati diciassette nuovi casi negli ospedali di Montichiari e Manerbio, facendo salire il numero delle persone infette a 256. E’ una cifra destinata a gonfiarsi: secondo le previsioni degli epidemiologi, nei prossimi giorni si arriverà a quota 300.

Resta ancora da scoprire che cosa abbia originato il proliferare dell'infezione batterica. Le indagini delle autorità sanitarie si sono allargate: sotto osservazione non ci sono più solo la rete idrica e i pozzi privati. I tecnici dell’ARPA hanno cominciato a compiere verifiche mirate nelle aziende siderurgiche della zona rossa che comprende i comuni di Carpenedolo, Montichiari, Asola, Remedello, Calvisano, Acquafredda, Visano e Isorella.

Sotto osservazione, in particolare, le torri di raffreddamento delle imprese siderurgiche: proprio lì potrebbe essersi insediato il batterio che ha causato l'epidemia. […] Tra la fine dell'estate e l'autunno del 2016, anche Parma si trovò a fronteggiare un'emergenza simile a quella che sta vivendo il Bresciano. All'epoca, le verifiche dell'autorità sanitarie individuarono il batterio della legionella, che diede avvio a un'epidemia di polmonite, proprio all'interno di una torre di evaporazione di un grande insediamento industriale.

Si tratta di una delle tante piste seguite: campionamenti e indagini riguardano anche il fiume Chiese, che martedì si è misteriosamente tinto di giallo, le torri d’irrigazione ad uso agricolo e pure i fanghi sparsi in questo periodo nei moltissimi campi della zona maggiormente colpita dall'emergenza.

Fonte: Epidemia di polmonite- Sotto osservazione aziende e campi

Articolo correlato: Colonie di batteri killer nei carburanti avio: la contaminazione arriva dal cielo

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domenica 12 agosto 2018

Una proposta concreta

Non esistono poteri buoni. (Fabrizio De André)

È prova di una mente semplice e molto primitiva che uno desideri di pensare come le masse o la maggioranza, semplicemente perché la maggioranza è maggioranza. La verità non cambia, perché è o non è creduta dalla maggioranza delle persone. (Giordano Bruno)



Molti continuano a chiedersi come si possa contrastare in modo efficace la geoingegneria clandestina. Siamo sinceri: la sfida è impari e le possibilità di spuntarla sembrano ridotte al lumicino, visto l’abnorme dispiegamento di forze messo in campo dai criminali e dai loro innumerevoli collaborazionisti.

Un passo nella giusta direzione potrebbe essere quello che di seguito indichiamo, se questo governo, come quelli che l’hanno preceduto, non fosse formato da fantocci al servizio delle sedicenti élites. Sono pupazzi che, di là dalle reboanti promesse elettorali, hanno dimostrato e stanno dimostrando di essere dei demagoghi spocchiosi e fatui. La “politica” del console Salvini, che ha abiurato la sua interrogazione alla Commissione europea, è tutta una sfilza di proclami magniloquenti, di interviste strapaesane, di interventi a base di salsicce, lasagne ed agnolotti. Alcune sue iniziative sono lodevoli, ma sono gocce nell’oceano e soprattutto sono trovate propagandistiche per conservare ed accrescere il consenso.



L’ideale sarebbe una rivoluzione copernicana, emancipandosi dal “debito pubblico” (leggi signoraggio bancario), dalla cricca negazionista incistata nei ministeri, dalla magistratura iniqua e corrotta, dai trattati internazionali, dalla N.A.T.O., dall’Unione europea, dall’O.N.U. etc. L’ideale sarebbe un totale cambiamento di forma mentis e di approccio ai problemi, ma per ora si potrebbe dare un segno di buona volontà, cominciando ad eliminare le accise preistoriche sui carburanti per auto e motoveicoli. Nel frattempo bisognerebbe tassare i nocivi carburanti avio. Sarebbe un primo colpo ben assestato all’aviazione commerciale in prima linea nella devastazione ambientale e nell’assalto alla salute. Inoltre se ne ricaverebbero somme ingenti, visto l’indiavolato traffico aereo civile.

Purtroppo l’esecutivo presieduto da Giuseppe Conte, informato sulla biogeoingegneria bellica, nicchia su questa come su tutte le altre azioni utili, anzi necessarie ad un reale miglioramento della situazione generale, una situazione ogni giorno che passa sempre più rovinosa, sempre più compromessa.


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mercoledì 4 luglio 2018

Si Salvini chi può!



Non è questa la sede per compiere un’analisi relativa all’operato del governo presieduto dal Professor Giuseppe Conte. Tuttavia è opportuno valutare l’azione del nuovo esecutivo, in merito ai problemi cruciali, questioni di cui ci occupiamo sin dal 2005. Si nota una discontinuità rispetto ai governi precedenti? Ci possiamo attendere qualche iniziativa nella direzione giusta? Evitiamo di stabilire se tale compagine sia di “destra” o di “sinistra”. “Che cos’è la destra, che cos’è la sinistra?” Chiedeva provocatoriamente anni fa Giorgio Gaber, proprio per denunciare la sostanziale intercambiabilità, fatte salve speciose ed ipocrite differenze, tra i due orientamenti, entrambi legati ai poteri forti.

Se proprio vogliamo identificare politicamente l’attuale amministrazione, potremmo definirla più vicina alle istanze della “sinistra”, non solo a causa della presenza pentastellata, di indirizzo vagamente socialisteggiante, ma anche perché Conte e sodali hanno ottenuto il plauso del G.O.D., il Grande oriente democratico, obbedienza di tendenze progressiste, mentre Renzi e Gentiloni sono stati docili strumenti delle logge reazionarie, collegate al mondo dell’alta finanza, dei banchieri (alias usurai), delle multinazionali, del Vaticano.

Prescindiamo comunque da distinzioni nominalistiche, per verificare sul campo i risultati del nuovo esecutivo, in ordine ai temi più gravi che sono i seguenti.

• Immigrazione indiscriminata
• “Debito pubblico”
• Disoccupazione e povertà
• Vaccinazioni forzate ed incremento delle patologie nonché dei decessi (morte in culla)
• Decadenza socio-culturale dell’Italia
• Inquinamento e distruzione dei biomi causati dalla biogeoingegneria clandestina, dagli inceneritori, dalla mala gestione dei rifiuti, dalle discariche (vedi, ad esempio, “la terra dei fuochi”), dalla sempre maggiore diffusione dei campi elettromagnetici etc.

L’onorevole Matteo Salvini – bisogna riconoscerlo – ha inaugurato una politica in linea di massima condivisibile, nei confronti dell’immigrazione incontrollata: a volte si ha l’impressione che si privilegino i proclami, rispetto ad azioni concrete, che si flettano i muscoli. Tuttavia l’incipit pare positivo.

Le questioni sociali ed economiche sono state per lo più affrontate dall’onorevole Luigi Di Maio, il che è come se fosse stata data una Ferrari ad un bimbo di due anni onde la guidi in autostrada, ma tant’è…

Circa le vaccinazioni obbligatorie, finora abbiamo assistito ad una giusta valutazione di Salvini, purtroppo contraddetta e sterilizzata dal Ministro della salute(?), Signora Grillo, in linea con il più rigido ed ottuso scientismo vaccinista.

Nodi economici e sociali (disoccupazione, deficit, pensioni…) dovrebbero essere sciolti con una rivoluzione copernicana, con un cambiamento di mentalità. Capiamo che non si può mutare il modo di pensare e di agire da un giorno all’altro, ad esempio superando pregiudizi intrecciati alle storture dell’economia finanziaria con tutti i suoi cascami: il denaro-merce, il signoraggio, la riserva frazionaria, l’anatocismo, il debito pubblico, la Borsa, le speculazioni, il plusvalore, il profitto ad ogni costo, i Diktat degli strozzini internazionali e via discorrendo… Nondimeno, in maniera graduale ma risoluta, bisognerebbe dirigersi verso la valorizzazione dell’economia reale, sganciata dalle sovrastrutture sia di tipo turbo-capitalista sia statalista. Finora non è stato neppure emanato un decreto per ridurre le inique accise sulla benzina né è stata cancellata la mostruosità dei vaccini imposti dall’ex ministro della “salute”, Signora Beatrice Lorenzin. Insomma, il disinganno comincia a serpeggiare.



Salvini, che è de facto, anche se non de iure, Presidente del Consiglio, dovrebbe decidere, attraverso i ministeri preposti, delle misure incisive contro i voli clandestini (e no) che sono la principale causa della contaminazione ambientale e dei disastri meteorologici: si potrebbe cominciare a tassare i carburanti avio, ricavando così utili risorse, per poi ordinare controlli sui combustibili additivati nonché sui dispositivi (di cui sono dotati i velivoli commerciali) atti a disperdere altri composti chimici sui centri abitati. La meta finale dovrebbe essere quella di bloccare i voli civili e militari con cui si diffondono mortali veleni nella biosfera, semplicemente facendo applicare le leggi sui reati ambientali e le norme sul sterilizzata dal Ministro della salute(?), Signora Grillo, in linea con il più rigido ed ottuso scientismo vaccinista.

Nodi economici e sociali (disoccupazione, deficit, pensioni…) dovrebbero essere sciolti con una rivoluzione copernicana, con un cambiamento di mentalità. Capiamo che non si può mutare il modo di pensare e di agire da un giorno all’altro, ad esempio superando pregiudizi intrecciati alle storture dell’economia finanziaria con tutti i suoi cascam: il denaro-merce, il signoraggio, la riserva frazionaria, l’anatocismo, il debito pubblico, la Borsa, le speculazioni, il plusvalore, il profitto ad ogni costo, i Diktat degli strozzini internazionali e via discorrendo… Nondimeno, in maniera graduale ma risoluta, bisognerebbe dirigersi verso la valorizzazione dell’economia reale, sganciata dalle sovrastrutture sia di tipo turbo-capitalista sia statalista. Finora non è stato neppure emanato un decreto per ridurre le inique accise sulla benzina né è stata cancellata la mostruosità dei vaccini imposti dall’ex ministro della “salute”, Signora Beatrice Lorenzin. Insomma, il disinganno comincia a serpeggiare.

Salvini, che è de facto, anche se non de iure, Presidente del Consiglio, dovrebbe decidere, attraverso i ministeri preposti, delle misure incisive contro i voli clandestini (e no) che sono la principale causa della contaminazione ambientale e dei disastri meteorologici: si potrebbe cominciare a tassare i carburanti avio, ricavando così utili risorse, per poi ordinare controlli sui combustibili additivati nonché sui dispositivi (di cui sono dotati i velivoli commerciali) atti a disperdere altri composti chimici sui centri abitati. La meta finale dovrebbe essere quella di bloccare i voli civili e militari con cui si diffondono mortali veleni nella biosfera, semplicemente facendo applicare le leggi sui reati ambientali e le norme sul traffico aereo.

Che Salvini pubblichi ogni giorno un video-dichiarazione, che scriva messaggi infuocati su Twitter non ci interessa un fico secco!!! Ci attendiamo una svolta reale! Possiamo apprezzare i suoi buoni propositi, ma gli ricordiamo che la via per l’inferno è lastricata di buoni propositi. Diversamente, saremo costretti a ripetere todos caballeros, tutti uguali! Vadano a spigolare! Chi si illude e spera che l’attuale esecutivo, prima o dopo, si svegli, rischia cocentissime delusioni. Potremo rimproverargli che ha fatto il Conte senza l’oste…

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domenica 1 luglio 2018

Brevetto C.N.R. sui carburanti avio: sperimentazioni in Piemonte già dagli anni '60



In merito al brevetto per carburanti avio igroscopici, uno scrupoloso ed attento lettore (che ringraziamo) ha eseguito un po' di ricerche su uno fra gli "scienziati" che hanno depositato il brevetto: Gianna L. Petriconi. Sono questi i contributi concreti che ci entusiasmano, confermandoci che tante tra le persone che ci seguono dimostrano dedizione e capacità di indagare, non limitandosi ad essere fruitori passivi di quanto Tanker enemy pubblica sin dal 2005.

Lo studio (in formato PDF), che vi invito a scaricare, è qui. Il file è comunque visionabile dai nostri server, nel caso venisse rimosso dal link originale.

In pratica il testo si riferisce ad una sperimentazione concreta nei cieli di Asti: si evince che enormi quantità di materiale neurotossico e cancerogeno sono state rilasciate all'interno di fronti perturbati al fine di sperimentare l'efficacia del brevetto (da noi pubblicato qui) in ordine all'inibizione delle precipitazioni piovose (inseminazione igroscopica), usando allumina (insolubile) e sodio alluminato (solubile), secondo la seguente reazione: 6 NaNO 3 + 10 A1 = 6 NaA10 2 + 2 AI20 3 + 3 N2. Se si ricorre ad un eccesso di alluminio e si aggiunge NaC1 alla miscela, la matrice solida generata contiene anche cloruro di sodio (il comune sale da cucina) e tracce di metallo alcalino.


A number of sites was also placed along both, the Northern and the Western boundary of the Province; this was in accordance with the trajectory distribution of the local thunderstorms, as substantiated by References.

La Dottoressa Gianna L. Petriconi era una ricercatrice attiva tra il 1960 ed il 1980 e supponiamo sia deceduta. Tutte le tracce biografiche sono irreperibili. Non abbiamo trovato alcunché circa il suo curriculum e le sue attività, se escludiamo il libro "Nuvole mediterranee", pubblicato per Manfrini e Calliano editori, nel 1980.

Per quanto riguarda gli esperimenti, ci duole constatare che tutto il lavoro di Gianna L. Petriconi si sia concentrato sulla ionizzazione di metalli disciolti in soluzioni acquose e che, sulla base delle sue ricerche, si continui oggi a compiere "esperimenti" in vivo. Abbiamo anche la prova che, al contrario di quanto asseriscono i negazionisti (vedi il caso delle sperimentazioni del C.N.R. a seguito dell'accordo del 2002 con gli Stati Uniti d'America) le sperimentazioni sono avvenute in situ e non solo in laboratorio.

Qui ad esempio uno studio di specialisti cinesi pubblicato anche sulla rivista di chimica accademica "Analytica Chimica Acta", ove si discute in merito agli effetti dannosi su DNA, metabolismo cellulare, processi neurodegenerativi per opera di molecole di Perossinitrito.

La Dottoressa Gianna L. Petriconi è citata, infatti, nelle fonti bibliografiche della ricerca. Alcuni atomi semplicemente ionizzano (ossia perdono o acquistano elettroni) per esposizione ai raggi UV. L'abstract si riferisce anche a determinate lunghezze d'onda (spettro di frequenza).


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mercoledì 6 giugno 2018

Un brevetto del C.N.R. conferma che gli aerei commerciali manipolano il clima tramite i carburanti



E' possibile modificare le condizioni meteorologiche e manipolare i cicli pluviometrici, intervenendo sulle nubi tramite l'impiego di carburanti idonei? La risposta è affermativa. A titolo di esempio, vi proponiamo un brevetto risalente al lontano 1973 e nel 1977 assegnato al Consiglio Nazionale per le ricerche (C.N.R.). Nel testo è spiegato in modo approfondito com'è possibile alterare la composizione del combustibile al fine di abbattere l'umidità atmosferica e dissolvere le formazioni nuvolose che potrebbero causare precipitazioni piovose. Ciò è possibile additivando alluminio, magnesio ed altri elementi alcalini che, reagendo con i solfuri di scarto, derivanti dalla combustione, determinano una fine miscela di nanopolveri igroscopiche. E' quindi evidente com'è vantaggiosa ed economica la collaborazione delle compagnie civili, giacché la capillarità delle rotte commerciali permette di intervenire ovunque si intenda distruggere o deviare intere perturbazioni. Cade così ogni fantasiosa spiegazione negazionista, volta a screditare quella che, secondo i media di regime, sarebbe solo una leggenda metropolitana nata dalla sfrenata fantasia di due fantomatici appassionati di bioterrorismo. Dubitiamo che la Magistratura sia mai andata oltre le bislacche dichiarazioni dei pennivendoli e degli pseudo-scienziati che, nei processi farsa a nostro carico, passano sempre per coloro che dispensano la "verità". Costoro, invece, sono solo abili mentitori, sponsorizzati da qualcuno molto in alto.

Il testo del brevetto può essere scaricato dai nostri server in formato txt [LINK]. Qui, invece, in formato PDF.

Consigliamo vivamente di tradurre la descrizione del "patent", in quanto davvero molto istruttivo e chiarificatore. Qui la pagina di Google con il traduttore.

Questo passo in particolare è molto interessante:

"Abbiamo trovato che l'alluminio è il metallo più adatto in quanto, oltre ad essere relativamente economico, può essere considerato inerte a temperatura ambiente (questa caratteristica è un fattore importante per la sicurezza nella preparazione e trasporto delle composizioni descritte), produce un calore notevole di combustione che favorisce una buona continuità di reazione e una buona dispersione di aerosol. Inoltre è disponibile sul mercato nella purezza e dimensione delle particelle adeguate. Tuttavia, magnesio e altri elementi altamente reattivi a temperatura ambiente possono essere utilizzati se vengono adottati espedienti adatti, come ad esempio quello di incorporare e rivestire i granuli di composizione con idonee sostanze inerti e/o leganti. Un espediente adatto per prevenire i pericoli consiste nel riscaldare separatamente il mg e l'ossidante a circa 70 ° C. e mescolando, vengono incollati con piccole quantità di paraffina fusa e quindi amalgamati insieme. In pratica, l'incollatura (miscelazione) viene effettuata sulla presenza di polimeri che, dopo l'impostazione, ottengono "cariche segmentate" e gli ingredienti sono più sicuri da manipolare poiché le miscele reattive in polvere vengono rivestite ed immobilizzate dai polimeri solidi".


Combustible compositions for generating aerosols, particularly suitable for cloud modification and weather control and aerosolization process

Document Type and Number:
United States Patent RE29142

Papee, Henry M. (Rome, IT)
Montefinale, Alberto C. (Rome, IT)
Petriconi, Gianna L. (Rome, IT)
Zawidzky, Tadeusz W. (Ottawa, CA)

Abstract:

A combustible composition for generating aerosols for the control and modification of weather conditions consisting of a readily oxidizable substance selected from the group consisting of aluminum, magnesium, alkali-metals and alkaline earth metals; an oxidizing agent selected from the groups consisting of:

(a) sulphur and sulphur yielding compounds; and

(b) organic and inorganic nitrates, alkali-metal and ammonium chlorates and perchlorates; The molar ratio of the oxidizable substance to the oxidizing agent being between 1.5:1 and 3.5:1 and a stable hygroscopic solid which does not directly participate in the combustion process of the combustible composition, said hygroscopic solid being present in an amount up to 40% of the total weight of the combustible composition, the oxidizable substance, the oxidizing agent and the hygroscopic substance having a particle size in the range of from -140 to +270 mesh, and a primer initiating the combustion of said composition whereby during combustion, a finely dispersed aerosol smoke consisting of moderately hygroscopic condensation nuclei, and a non-hygroscopic gas are simultaneously evolved, said gas acting to disperse said nuclei. Combustible compositions for generating aerosols, particularly suitable...

BACKGROUND OF THE INVENTION

This invention relates to combustible compositions, consisting of or comprising: mixtures of one or more easily oxidizable, powdered metals and one or more powdered oxidizing agents, which mixtures are able to generate aerosols to be employed, in particular, to control and/or to modify weather, such as to clear fogs, to modify clouds, to prevent hail.

This invention relates also to the process for the aerosolization of the reaction products of said compositions realized by oxidizing said metal/s with said oxidizing agents. More precisely, the compositions of the present invention are able to give, after "giant condensation nuclei" and/or "giant freezing nuclei" for the purposes stated above.

This invention further relates to an aerosolization process of various substances which are contained in mixtures comprising one or more easily oxidizable, powdered metals and powdered oxidizing agents, the aerosolization being the consequence of the combustion of the above defined mixtures and/or of the melting or vaporization of suitable salts embodied in the mixtures.

It is known that various inorganic and organic substances have been employed as smokes or dispersions for ice nucleation in super-cooled clouds; among these known substances mention is made of silver and lead iodides as well as the carbon dioxide.

the use of suspended or dissolved, powdered or vaporized hygroscopic substances is also known to induce coalescence of the water drops into clouds or in fog; we cite among these known substances, as potential agents, the activated sodium or potassium chlorides, that is, the sodium or potassium chlorides which show defective crystalline lattice, caused by ionizing radiations.

Various methods and devices have been used up to date to generate aerosols from the known substances; for example, burners fed with solutions of silver iodide in acetone have been used, or also containers containing said substances finely subdivided which is then dispersed by means of an explosive charge of gunpowder. The use of aircrafts, helicopters, aerostats and also rockets provided with a head charged with the product to be aerosolized and with a bursting charge suitable to realize the dispersion is also known for the purpose of transporting the substances to be aerosolized and the aerosolization devices in the atmosphere zones wherein a weather modification is desired.

Particularly the substances used up to this time, but also the known methods and devices for dispersing them to control and/or modify weather, show a number of disadvantages.

The silver iodide, which up to now has been considered the best artificial ice-nucleant and is the most commonly used for this purpose, besides being considerably expensive promptly decays in its nucleating activity under the action of both light or moisture. Further its high cost confines its employment in practice to dispersions having very small particles i.e. particles whose sizes are comparable with those of the colloidal water which constitutes the clouds; as a consequence said particles are not able to mechanically sweep away the colloidal water of the clouds.

Many other solid, hygroscopic substances, capable of coalescing water vapour in clouds, etc. have the disadvantages that the ground product, which must be finely subdivided (about 30 microns or less) and dry to avoid reagglomeration and caking phenomena shown by said hygroscopic particles in the presence of low moisture content. In particular, cumbersome apparatuses are needed to obtain sodium or potassium chlorides or generally speaking, alkali-metal halides provided with a defective crystalline lattice.

Also the methods now in use to produce aerosols present various disadvantages, since they require dispersing or burning devices or other bulky and/or heavy apparatuses which in turn require special equipment for their transport and functioning. [...]


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giovedì 8 marzo 2018

L'inquinamento ambientale "prende il controllo" del DNA



Ha ragione chi afferma che la maggior parte delle affezioni oggigiorno è di origine ambientale: l'inquinamento, con le sue innumerevoli fonti (in primis il nanoparticolato diffuso con le deleterie attività chimico-biologiche in atmosfera), è, infatti, la causa di molte patologie, mentre il continuo evocare una presunta eziologia genetica, come nel caso dell'autismo, è la classica foglia di fico per nascondere un'atroce realtà. Lo conferma, se mai se ne avvertisse il bisogno, un recente studio condotto in Canada.

Gli inquinanti presenti nell'ambiente possono 'prendere il controllo' del DNA, accendendo in questo modo alcuni geni piuttosto che altri ed aprendo la strada a malattie cardiache e respiratorie. Lo indica la prima indagine basata sull'analisi del DNA di oltre mille individui. Pubblicata sulla rivista "Nature Communications", la ricerca è stata condotta in Canada, dal gruppo dell'Ontario Institute for Cancer Research guidato da Philip Awadalla.

Dall'analisi del materiale genetico raccolto da campioni di sangue, sono stati individuati gli effetti di polveri sottili, biossido di azoto e biossido di zolfo. Per il genetista Giuseppe Novelli, rettore dell'Università di Roma Tor Vergata, "la ricerca è molto interessante, perché ci dice quanto pesa il contributo dell'ambiente sul rischio di sviluppare determinate patologie". Queste ultime ha aggiunto, "sono la conseguenza dell'interazione tra DNA, ambiente e casualità, ma non è facile determinare il peso di ognuno dei tre fattori".

Fonte: ansa.it

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La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 29 settembre 2017

Filtri “contro” la sindrome aerotossica



Un’indiretta ammissione della sindrome aerotossica, ancora oggi pervicacemente negata perché problema connesso alla biogeoingegneria clandestina alias scie chimiche, proviene dalla compagnia Easyjet che ha deciso di installare dei filtri ad hoc. Si consideri, però, che il nanoparticolato è talmente sottile che questi sistemi di depurazione dell’aria lasciano comunque passare molti veleni. Temiamo si tratti di un cataplasma su una gamba di legno: prendere l’aereo è e resta molto pericoloso.

La EasyJet ha intenzione di installare sui suoi aerei appositi filtri per impedire che i fumi tossici entrino nelle cabina di pilotaggio ed in quella passeggeri: questo è de facto un riconoscimento della "sindrome aerotossica".

L’ostinata negazione del problema, per opera delle compagnie aeree, è responsabile di diverse morti di piloti e di centinaia di incidenti in cui i piloti hanno perso i sensi talvolta mentre erano ai controlli.



La EasyJet ha riferito al “Sunday Times” che "le preoccupazioni per la salute" l'hanno portata a lavorare con un fornitore commerciale, Pall Aerospace (sic), per "sviluppare e progettare un nuovo sistema di filtraggio dell'aria per cabine" a partire dall’anno prossimo.

In questi anni il Servizio sanitario nazionale britannico ha istituito un "percorso di assistenza" per le vittime di fume events. Una nota che spiega l’iniziativa dell'Autorità per l'Aviazione Civile, recita: "Esistono evidenti prove che alcune persone sperimentano sintomi acuti come conseguenza della sindrome aerotossica".

Tristan Loraine, un ex capitano della British Airways ha dichiarato: "Questo è il primo riconoscimento pubblico per opera di un vettore circa un problema che questo settore, inclusa la mia compagnia aerea, ha trascorso decenni a negare”. […]



Le anomalie nelle guarnizioni del motore possono contaminare l’aria in cabina con residui dell’olio motore, fluidi idraulici e lubrificanti. Negli aeromobili metà dell’aria filtrata entra nel ricircolo, insieme con l’aria di sfiato solo in parte depurata.

Il nuovo sistema di "filtraggio totale" (sic) sperimentato dalla EasyJet per la prima volta filtra anche l'aria di sfiato ed include altresì un rilevatore di contaminazione. La EasyJet ha insistito che non stava assumendo una posizione sulla sindrome aerotossica, che "rimane un'area di incertezza scientifica".

Almeno 292 incidenti di fumo in cabina negli aeromobili britannici sono stati registrati tra il giugno 2014 ed il maggio 2015. La sindrome è stata segnalata in 96 casi.

Nel 2012 un primo ufficiale di una compagnia aerea britannica Richard Westgate, è morto dopo essere stato avvelenato dall'aria della cabina. [1]

Le compagnie riconoscono che i fumi delle cabine possono causare disagio a breve termine, ma citano studi (sic) che hanno rilevato che “le preoccupazioni per un rischio significativo per la salute dei passeggeri di linea e dell’equipaggio non sono giustificate”. Tuttavia, nel mese di giugno, una relazione di una rivista dell’Organizzazione mondiale della sanità ha rilevato che l’aria aerea contaminata “può ragionevolmente essere collegata a sintomi acuti e cronici, secondo un nesso di causalità”.



Fonte: Theaustralian.com.au

NOTA: L'articolo della fonte, redatto da Andrew Gilligan, è stato rimosso. Qui la copia cache in formato PDF.

[1] Un'altra vittima recente della sindrome aerotossica è il Comandante della compagnia Etihad. L'episodio è occorso il 27 settembre 2017. Il velivolo era partito da Abu Dhabi ed era diretto ad Amsterdam, Olanda, quando, poco dopo il decollo, il pilota ha avuto un malore che gli è stato fatale. Il copilota ha dovuto eseguire un atterraggio di emergenza, dirottando il volo in Kuwait. Una volta a terra i soccorritori sono saliti a bordo, ma per il comandante era tardi. La notizia è stata diffusa dalla compagnia degli Emirati arabi uniti attraverso un comunicato stampa.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 23 luglio 2017

Focus extra: extra-disinformazione



Anche “Focus extra” (numero di maggio 2017), pubblicazione “sorella” di “Focus”, famigerata rivista pseudo-scientifica, prova a sdoganare la geoingegneria ufficiale, fingendo che sia un complesso di progetti per “salvare” la Terra dal cosiddetto riscaldamento globale.

E’ la solita solfa costellata di mezze verità, di plateali ambiguità: si accenna a programmi riguardanti il controllo del clima, ostentando preoccupazione per le possibili conseguenze sugli equilibri ambientali. Il dossier dedicato ai “cambiamenti climatici” ed alle “strategie” per affrontarli si riferisce a varie tecniche tra cui la diffusione nella stratosfera di carbonato di calcio, alluminio e polvere di diamante con lo scopo dichiarato di ridurre le temperature globali. Tra le ripercussioni paventate è annoverata, non a caso, la siccità.

Se comunque consideriamo il reportage di “Focus extra” non come un insieme di proiezioni, ma come uno spaccato di quanto accade ogni giorno da decenni, avremo il quadro della biogeongegneria reale, quella coincidente con una serie di devastanti e criminali operazioni, quella che sta portando il pianeta al collasso, intere popolazioni alla carestia.

Fonte: Disquisendo


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domenica 4 giugno 2017

Contaminazione da ftalati: sotto accusa le fibre dovute alla polimerizzazione dei carburanti avio



Gli endocrinologi hanno recentemente lanciato l’allarme: sono sempre più frequenti i casi di neonati dal sesso incerto e di maschi che manifestano più o meno spiccate caratteristiche biologiche e fenotipiche di tipo femminile.

Qual è la radice del problema? L’inquinamento ambientale e, per la precisione, la contaminazione dovuta agli ftalati, composti chimici polimerici. Gli ftalati, infatti, interferiscono sul sistema endocrino, quindi sul normale sviluppo dei caratteri sessuali. Quali sono le fonti della contaminazione? Vediamo le principali.

• Le pellicole con cui si avvolgono gli alimenti
• Gli oggetti per i neonati: poppatoi, succhiotti etc.
• Le bottiglie di plastica
• Molti cosmetici
• Molti profumi
• I prodotti per la pulizia domestica
• Le vernici
• Contenitori vari
• Last, but not least, i carburanti aeronautici la cui polimerizzazione genera appunto ftalati.

Siamo chiari: checché ne dicano i vari Kapò negazionisti, i filamenti di ricaduta che anche in questi ultimi mesi di spaventose operazioni di geoingegneria criminale, abbiamo visto in ogni dove, non sono ragnatele di Aracnidi migratori, ma fibre polimeriche. Queste fibre, che cadono sul terreno, nei laghi, nei fiumi… entrano nella catena alimentare, provocando poi gli effetti sopra descritti. Che tale forma di inquinamento sia intenzionale, deliberata o involontaria, essa comunque traduce la geoingegneria in bioingegneria, ossia in uno snaturamento ed in un’alterazione dei processi biologici: lo scenario prospettato nel romanzo distopico di Aldous Huxley, Il mondo nuovo, (Brave new world) è sempre più vicino, sempre più attuale.

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Breve estratto da: "Presa diretta" (RAI Tre) "Ftalati e femminilizzazione dei feti"


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sabato 6 maggio 2017

Fungo Candida auris resistente ai farmaci: nuovo allarme negli Stati Uniti d’America

Pubblichiamo un articolo inerente all’allarme per la diffusione di un fungo resistente ai farmaci: sappiamo che funghi, batteri ed altri patogeni sono “inquilini” tipici dei carburanti avio [1], il tutto quindi, di là dal terrorismo psicologico dei medici statunitensi, si collega o si può collegare alle attività di biogeoingegneria clandestina, ossia all’impiego di combustibili per aviazione piuttosto pericolosi per la salute. Si noti che l’infezione micotica in oggetto trova il suo focolaio privilegiato negli ospedali, non solo per la carenza di igiene che affligge alcune strutture sanitarie, ma pure perché i degenti spesso, a cause di “terapie” debilitanti a base di cortisone, di vaccinazioni selvagge, di un’alimentazione inadeguata etc. hanno un sistema immunitario molto debole, vulnerabile all’attacco di batteri e miceti.



La Candida auris, nota anche col nome di superfungo per la sua resistenza ai farmaci, torna a far tremare gli Stati Uniti dove, senza mezzi termini, si evoca una ''minaccia globale per la salute''.

Negli ultimi mesi, a New York, sono stati registrati ben quarantaquattro casi di infezione da Candida auris resistente ai farmaci, nonché diciassette morti, anche se non è stato possibile verificare il legame diretto tra il decesso ed il superfungo.

Il superfungo Candida auris fu isolato per la prima volta nel 2009 nell'orecchio di un anziano giapponese ricoverato a Tokyo. Il patogeno poi dal Giappone si è diffuso anche in altri paesi come appunto gli Stati Uniti, dove il primo caso fu registrato 2013. Esposti sono soprattutto anziani e neonati. Il patogeno si insedia facilmente su attrezzature e strumenti usati in àmbito ospedaliero; entra in circolo nel sangue e causa infezioni sistemiche.

I medici statunitensi spiegano che la diffusione e l'infezione dovuta alla Candida auris spesso avviene proprio nei nosocomi fra persone che sono ricoverate da tempo. E’ necessario quindi promuovere la prevenzione all’interno degli ospedali: è opportuna un’accurata pulizia delle camere con prodotti specifici, l’isolamento dei soggetti colpiti fino alla guarigione e la decontaminazione cutanea con farmaci idonei.

[1] Colture microbiologiche nei carburanti per aviazione - Queste consistono in organismi viventi che si formano nell'interfaccia tra acqua e combustibile; sono incluse forme protozoiche, funghi e batteri. I funghi (vita vegetale) sono la forma biologica più dannosa perché facilitano il mantenimento in sospensione delle ruggini; tale forma inoltre si attacca alle superfici metalliche e non metalliche e può provocare danni ai sistemi di indicazione quantità. Se arriva al motore questa forma biologica favorisce enormemente l'impastamento degli organi di controllo del flusso, delle valvole, ecc.

Le colture si trovano generalmente ove si trovano delle sacche di combustibile stagnante con presenza di acqua. Quest'ultima è necessaria allo sviluppo delle forme microbiologiche nel combustibile; anche tracce di polveri metalliche favoriscono la crescita delle colture, ma l'acqua è l’elemento base. I microrganismi formatisi causano a loro volta gravi danni alle strutture metalliche a causa delle reazioni chimiche che insorgono tra gli acidi organici prodotti dalla coltura e alcune sostanze presenti nel carburante. Le contaminazioni microbiologiche vengono favorite da temperature e gradi di umidità più alti del normale (es. climi tropicali).

Fonti:

- Affariitaliani.it
- Corriere.it


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venerdì 7 aprile 2017

La strana storia di Mark Purdey e la mucca pazza



Sino dal 1988, Mark Purdey, un allevatore del Somerset, sostenne l'ipotesi che gli scienziati non hanno studiato a fondo le cause della BSE. Autodidatta e senza finanziatori, indagò sui complessi meccanismi biochimici del cervello, arrivando a pubblicare un rivoluzionario e documentato studio su un'autorevole rivista medica, ottenendone, però, soltanto attacchi, verbali e fisici [1].

Lo studio di Purdey inizia con l'esame delle funzioni dei prioni, le proteine cerebrali la cui alterazione sembra essere responsabile della BSE. I prioni hanno il compito di proteggere il cervello dalle proprietà ossidanti di alcune sostanze chimiche attivate da agenti esterni come i raggi ultravioletti. La sua ipotesi è che quando i prioni sono esposti ad una carenza di rame ed un eccesso di manganese, il manganese prende il posto del rame cui normalmente il prione si lega. In tal modo, la proteina perde la propria funzione. La prima insorgenza della BSE in Gran Bretagna, ricorda Purdey, si ebbe negli anni '80, quando il Ministero dell'Agricoltura impose a tutti gli allevatori il trattamento degli animali con un pesticida a base di organofosfati chiamato Phosmet, impiegato a dosi molto più alte che nel resto del mondo. Il pesticida veniva versato lungo la colonna vertebrale degli animali.

La ricerca di Purdey mostra che il Phosmet cattura il rame. In quegli stessi anni il mangime degli animali veniva arricchito con sterco di polli proveniente da allevamenti dove gli animali erano nutriti con manganese per aumentare la quantità di uova prodotte. I prioni contenuti nel cervello dei bovini, in tal modo, venivano contemporaneamente privati di rame ed intossicati dal manganese. In Francia, l'impiego del Phosmet divenne obbligatorio inizialmente in Bretagna. 20 dei 28 casi di BSE vennero alla luce proprio in quella regione. Sempre secondo le ricerche di Purdey, la diffusione della malattia coincide con quella del pesticida. Un analogo tipo di avvelenamento potrebbe spiegare la distribuzione della versione umana della malattia.

Dei due principali ceppi di vCJD in Gran Bretagna, uno, nel Kent si trova nel pieno di un'area con coltivazioni nelle quali vengono usate ingenti quantità di fungicidi a base di organofosfati e manganese. L'altro ceppo è a Queniborough, nel Leicestershire, dove una fabbrica di vernici (distrutta da un incendio alcuni anni fa, con grave inquinamento chimico sul paese) ha per anni riversato parte degli scarti di lavorazione nel sistema di canalizzazioni usate per irrigare i campi. Nella produzione di vernici e come additivo per i carburanti avio viene usato proprio il manganese.



Purdey, però, non si limitò a queste indagini, verificando sul campo la propria teoria sui ceppi di BSE e CJD in Islanda, Colorado, Slovacchia e Sardegna. Ogni volta in cui si imbatteva in ceppi di queste malattie, egli rilevava carenze negli animali e negli esseri umani di rame ed un eccesso di manganese.

La maggioranza dei focolai, inoltre, si trova in aree montane, nelle quali i livelli di luce ultravioletta sono alti, ma la prova più concreta a sostegno della sua ipotesi viene da uno studio pubblicato da un'équipe di biochimici dell'università di Cambridge. Questi hanno appurato che, quando il rame è sostituito dal manganese nei prioni, essi adottano precisamente i comportamenti che identificano l'agente infettivo della BSE.

[1] La strana morte di Mark Purdey - L'abitazione del medico veterinario Mark Purdey fu incendiata. Un giorno trovò la sua linea telefonica isolata. Un'altra volta vide degli estranei che si aggiravano, con fare sospetto, nei paraggi della sua fattoria. Questi estranei pedinarono a lungo sia lui sia la moglie. L'avvocato di Purdey morì in un incidente stradale, avendo perso il controllo dell'auto su cui viaggiava. E' stato riferito che un giorno l'autoveicolo, con alla guida Purdey, incrociò un autocarro dotato di strane apparecchiature. La morte di Purdey è avvolta nel mistero: il tumore cerebrale che lo colpì fu causato da campi elettromagnetici mirati e potenti?


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