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lunedì 28 aprile 2025

"CHEMICAL RAINBOWS" - "IRIDESCENZE CHIMICHE"

Era il 16 giugno 2006, quando il fisico canadese Neil Finley, mentre guidava nella Statale 1, vicino a Victoria, ossservò per la prima volta un fenomeno che così descrisse: "Mi fermai per vedere una piatta nuvola bianca, incredibilmente bianca, incredibilmente ampia. Era sconvolgente da vedere".

La luce solare riflessa da quella enorme nuvola innaturale "occultava" il sole ed era caratterizzata da una serie di strisce prismatiche di colore rosa, verde e viola. Una tale "birifrangenza", spiegò Finley, "non si verifica mai con il vapore acqueo, perché la separazione dei colori si ottiene solo in un sistema di rifrazione cristallino".

Tali interferenze prismatiche con lunghezze d'onda luminose avvengono solo con "materiale solido estremamente fine", precisò Finley. Queste microscopiche particelle sospese "generano campi di interferenza attorno ad ogni particella, cambiando il colore della luce".

Finley confermò che si stava riferendo specificamente agli agenti chimici rilasciati artificialmente in atmosfera da velivoli civili e militari.

Il fenomeno della birifrazione (o birifrangenza o doppia rifrazione) non avviene mai con il vapore acqueo, con cui si assiste al fenomeno della rifrazione e della riflessione. Il particolato molto fine, sospeso nell'atmosfera genera dei campi di interferenza attorno ad ogni particella. I raggi luminosi vengono birifratti: : il raggio incidente r si divide in due raggi rifratti, r' e r'' della stessa intensità e polarizzati lungo piani perpendicolari. Tale fenomeno occorre soprattutto con il quarzo, il rame, l'alluminio ed il litio.

Tale iridescenza é il tipico ''optical rainbow effect'' che viene descritto a pagina 8 del brevetto numero 29142, datato 22 febbraio 1977. Brevetto realizzato dal C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche), su commissione del Governo statunitense. A pagina 8, laddove si fa riferimento ai ''rainbow effects'', si parla chiaramente, tra le altre cose, di dispersione di alluminio sotto forma di micro particelle.

In tutta evidenza, quindi, le iridescenze, che spesso si formano in concomitanza con operazioni di geoingegneria, caratterizzate da scie persistenti (per bloccare le perturbazioni), non sono dovute alla presenza di goccioline d'acqua in sospensione, come mendacemente dichiarato dalle fonti ufficiali, ma da piccole, letali, particelle metalliche aviodisperse.

🔷 Guarda il video sul canale YouTube di Tanker Enemy.

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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 29 aprile 2024

Analisi dell'acqua piovana confermano la diffusione in atmosfera dei soliti metalli killer - Geoingegneria clandestina sotto accusa

Nel mese di marzo 2024 pubblicammo sul nostro canale Telegram i risultati delle analisi condotte da un laboratorio bosniaco (risalenti al 2022), le quali evidenziavano la presenza dei soliti metalli killer (alluminio, bario, litio etc.) anche nella sabbia trasportata dai venti in quota dal Sahara africano sino al Continente europeo. La prima colonna di valori indica i valori di riferimento che dovrebbe avere la vera sabbia del Sahara, mentre la seconda colonna mostra i valori effettivi misurati da un campione prelevato dall'automobile. I soliti fact-checkers subito obiettarono che non solo si trattava di analisi datate (2022!), ma che non si poteva verificare come i campioni fossero stati raccolti. Insomma... i negazionisti governativi inventano sempre qualcosa e naturalmente si arrampicano sugli specchi, nel patetico tentativo di smentire quanto cittadini consapevoli e svegli, svolgendo indagini a proprie spese, rendono noto. Cosa che andrebbe certamente fatta dalle autorità, anziché lasciare l'onere al singolo, ma su questo aspetto caliamo un velo pietoso.

Certo è che appare discutibile contestare dei risultati di analisi, provenienti peraltro da un laboratorio certificato, solo perché queste non sono state condotte in Italia e perché non risalenti al 2024, ma due anni prima. Come se ciò inficiasse in qualche modo sulla rilevanza delle informazioni raccolte, che sono pur sempre valide e d'altronde nel mondo sono stati condotti, in oltre un ventennio, centinaia di test che portano immancabilmente ai medesimi risultati, motivo per cui quanto è stato da noi riportato non costituisce altro che ulteriore conferma: qualcuno diffonde in troposfera nanoparticelle di metalli neurotossici (e non solo) e queste poi sono rilevate analizzando campioni di terra ed acqua.

Senza alcun dubbio è interessante il materiale reso pubblico dall'avvocato ed attivista bosniaco Mirnes Ajanovič. La presunta sabbia del Sahara è ben lontana da quella caduta in varie occasioni sull'Europa, poiché quella vera è caratterizzata da parametri e composizione noti, che il laboratorio ha messo nel test, confrontando i valori di riferimento della sabbia del Sahara con quelli ottenuti dal campione prelevato. La prima colonna di valori indica i valori di riferimento che dovrebbe avere la vera sabbia del Sahara, mentre la seconda colonna mostra i valori effettivi misurati da un campione prelevato dalla superficie di un'automobile. I valori misurati sono letteralmente come estratti da un film dell'orrore e non dal Sahara. L'igroscopico alluminio supera il volume di riferimento nella sabbia del deserto di 728 volte nella tabella, l'arsenico supera il limite di 44 volte ed il bario supera il limite di 660 volte. Il ferro ha superato il limite 23 volte, il piombo 8 volte, lo zinco 64 volte. Ma lo shock ed il colpo più grande è il valore di nichel misurato: il volume di nichel nel campione rimosso dall'auto ha superato il volume di riferimento di nichel nella sabbia del deserto di ben 2.500 volte il limite di nichel ritenuto normale. Se lo esprimiamo in percentuale, allora è un eccesso del 250.000% del limite totale.

Ma veniamo ai risultati delle analisi di campioni di acqua piovana, questa volta eseguite da un laboratorio italiano certificato, il cui nome è stato da noi obliterato per ovvii motivi di sicurezza (così come le generalità del committente). Il rapporto conferma quanto è stato evidenziato da altre decine di referti pubblicati nel mondo, compresi quelli bosniaci, ovviamente. Non v'è da stupirsi, poiché tutto quello che viene disperso clandestinamente in atmosfera da velivoli commerciali e militari, inevitabilmente ricade al suolo, con la sabbia o con la pioggia!

Nella scheda ( LINK ) possiamo notare che l'alluminio, tra gli altri, ha livelli di 239 microgrammi, abbondantemente oltre la soglia di riferimento. Sono presenti anche stronzio, cesio, litio, cobalto, bario, cadmio, piombo. Un micidiale cocktail, non c'è che dire...

NOTA: i parametri di riferimento per gran parte di questi elementi sono assenti, poiché il Governo, nel 2023, ha dato disposizione che non vengano più forniti.

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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 23 giugno 2023

Confermata la presenza di alluminio e argento nell'acqua piovana, ma ARPA ed ENAC nicchiano

Il Dottor Massimiliano Marchi, dell'associazione "Lucca consapevole" dà conto delle "risposte" fornite dall'ENAC e dall'ARPAT circa la geoingegneria clandestina. Inoltre riporta i risultati di analisi di laboratorio, commissionate dall'associazione, da cui emerge che nei campioni d'acqua esaminati i valori di argento e di alluminio sono notevolmente oltre la soglia ammessa per legge. Una presentazione molto chiara, documentata ed efficace.

Il filmato è visionabile qui.

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lunedì 27 giugno 2022

Come ripulire l'organismo dalle nanoparticelle di metalli e grafene

La contaminazione costante del nostro organismo, determinata dall'inquinamento ambientale, dagli pseudovaccini nonché dagli alimenti, possono provocare patologie neurodegenerative, infarti, ictus, emorragie cerebrali, tumori e linfomi. E' fondamentale prevenire l'accumulo di nanoparticelle di metalli e grafene nel sangue, che poi si depositano nei vari organi tra cui il cervello, danneggiando irreparabilmente i neuroni. Una combinazione di prodotti chelanti è suggerita di seguito. Non suggeriamo l'alga klamath [1], l'alga spirulina e la clorella, poiché sono contaminate da alluminio, bario ed altri metalli tossici oltre che da citotossine: infatti crescono esposte all'aria aperta in aree pesantemente sottoposte a geoingegneria clandestina ed in acque inquinate e prive di ossigeno. Inoltre la spirulina, soprattutto, affatica i reni e, in soggetti predisposti, può provocare blocco renale o dolorosissime coliche. Stesso discorso vale per il glutatione, che non va assunto direttamente per i motivi appena esposti, ma deve essere sostituito dall'N-Acetilcisteina che è il naturale precursore del glutatione e permette così di smaltire i contaminanti attraverso le urine e le feci.
L'associazione dei prodotti di seguito indicati aiuta a mantenere pulito il sangue, per quanto sia oggettivamente impossibile risolvere situazioni gravi, dovute al diuturno inquinamento atmosferico, delle acque e del cibo. Comunque gli esami eseguiti in questi anni su un certo numero di soggetti, dimostrano l'efficacia di tale trattamento, tanto da far regredire, in alcuni casi, sintomi determinati da malattie neurodegenerative come l'Alzheimer ed il Parkinson. Senza assecondare facili ottimismi, è comunque consigliabile seguire i suggerimenti del Dottor Ercole Cavalieri, scomparso recentemente e che, per tutta la sua vita, ha lavorato nella ricerca su come prevenire cancro ed affezioni neurodegenerative.

I prodotti consigliati dal Dottor Cavaliere sono i seguenti:

· N-Acetilcisteina
· Enterosgel
· Vitamina D3
· Resveratrolo
· Melatonina
· Ippocastano

Qui un esame del sangue al microscopio in campo oscuro, eseguito su persone "vaccinate" e "non vaccinate".

SI PRECISA CHE I CONSIGLI FORNITI NON SOSTITUISCONO PER NESSUN MOTIVO ED IN NESSUN CASO LE PRESCRIZIONI E LE TERAPIE INDICATE DAL PROPRIO MEDICO.

[1] Qui un rapporto, datato ottobre 2019, sullo stato delle acque nell'area del lago Klamath, in Oregon. E' segnalata la presenza di arsenico, alluminio, bario, rame, manganese ed altri metalli neurotossici e cancerogeni. Non è casuale, giacché, come detto, la zona è pesantemente interessata da operazioni di guerra climatica.

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Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì 8 marzo 2022

I “voli fantasma”: ecco perché la geoingegneria clandestina non si interrompe mai

I “voli fantasma”: ecco perché la geoingegneria illegale non conosce pause, anche se il numero dei viaggiatori è drasticamente diminuito. Si ricordi che le attività di “guerra climatica” sono da tempo gestite attraverso il normale traffico aereo sia passeggeri sia merci. Bisogna chiedersi chi finanzi il volo di aerei praticamente vuoti...

Uno spettro si aggira per l’Europa: secondo un’analisi dell’associazione pseudo-ecologista “Greenpeace”, quest’inverno potrebbero esser decollati più di 100.000 “voli fantasma”, cioè senza passeggeri, causando danni al clima equivalenti alle emissioni annuali di più di 1,4 milioni di automobili. Nelle settimane scorse era stato il gruppo Lufthansa a stimare che opererà circa 18.000 voli fantasma questo inverno e che lo farà per mantenere tutti i suoi slot di pista. In pratica, le compagnie aeree stanno operando voli vuoti o quasi vuoti al fine di non perdere il diritto di decollare e atterrare negli aeroporti, come richiesto da un regolamento dell’Unione europea, norma che risale al 1993.

In un documento pubblicato il 26 gennaio 2022 l’associazione “ambientalista”, a partire da un calcolo che muove dalla quota di mercato della Lufthansa in Europa, pari a circa il 17%, arriva a stimare che il numero totale di “voli fantasma” in Europa potrebbe essere leggermente superiore a 100.000. […]

Quanto accade è strettamente legato all'"emergenza Covid-19” che, per la prima volta dopo decenni, ha frenato la crescita inarrestabile del trasporto aereo che, trainato dai biglietti low cost, è arrivato a pesare circa il 4% del totale delle emissioni che influiscono sul clima nell’Unione europea. Gli scali italiani, ad esempio, hanno chiuso il 2021 in crescita rispetto al 2020 (+52,4%) ma con una contrazione del 58,2% rispetto al 2019, ultimo anno non interessato dalla “pandemia”.

Era stato l’amministratore delegato della Lufthansa a squarciare il velo su questo tema: “Dovremo compiere 18.000 voli extra, non necessari, solo per assicurarci i diritti di decollo e atterraggio”, aveva spiegato a fine dicembre in un’intervista al Frankfurter Allgemeinen Sonntagszeitung. Le compagnie aeree sono tenute a eseguire almeno l’80% dei voli prenotati per assicurarsi gli slot aeroportuali secondo la normativa europea. A causa della “pandemia”, la Commissione europea aveva temporaneamente ridotto questa soglia ad almeno il 50% dei voli, ma sarà nuovamente portata al 64% nel marzo 2022”.

La Commissione europea ha risposto alla Lufthansa con un intervento di Stefan De Keersmaecker, portavoce della Commissione per i trasporti. Secondo il funzionario, “i livelli di impiego degli slot sono stati gradualmente aumentati di nuovo quando i voli europei hanno cominciato a recuperare. De Keersmaecker ha comunque sottolineato che “le regole europee non obbligano le compagnie aeree a volare o a tenere in volo aerei vuoti. Decidere di operare rotte o no è una decisione commerciale della compagnia e non una conseguenza delle regole europee”. […]

Fonte: Ilmanifesto.it

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mercoledì 9 dicembre 2020

Mascherine supertossiche e scie tossiche: curiosi parallelismi

Siamo al corrente del fatto che indossare la mascherina è insalubre e potenzialmente letale, poiché causa ipercapnia ed ipossia. Portare la mascherina può anche provocare malattie del sistema respiratorio [1] (polmoniti batteriche). Si consideri poi che le museruole immesse sul mercato contengono biossido di titanio e fluoro. Ma non basta! Ora spunta un rapporto di analisi che evidenzia che, nelle mascherine fornite dall'amorevole Stato, ai docenti, al personale A.T.A. ed agli allievi di ogni ordine e grado, sono presenti anche vari metalli tra cui alluminio, bario, cromo, ferro, manganese, nichel, rame, zinco. Tra l'altro, coincidono con gli ingredienti tipici delle famigerate "scie tossiche". Singolare coincidenza... Non è poi così difficile capire perché da decenni siamo avvelenati con questi metalli diffusi in ogni dove.

E’ tutto interconnesso: da alcuni anni, si decanta la possibilità di somministrare farmaci (anche pseudo-vaccini che modificano il corredo genetico) a distanza e di dosarli, usando apposite frequenze. Insomma, un quadro inquietante qui appena tratteggiato. Approfondiremo il tema, appena possibile.

[1] Occorre, infatti, considerare che l'uso della mascherina causa ipercapnia ed acidosi, determinati dall'aumento di CO2 nel sangue e che riducono la saturazione di ossigeno nel sangue, esponendo il soggetto con maggiore facilità ad ogni tipo di aggressione batterica o virale. Questo ancor più in individui che sono affetti da difficoltà respiratorie per motivi cardiaci, broncopolmonari anche a genesi allergica o psicosomatica. L'acidità favorisce inoltre lo sviluppo di cellule tumorali. Sono frequenti anche cefalea e capogiri, indotti da questo stato. Infine l'umidità che si forma al di sotto della mascherina è in grado di produrre dermatiti micotiche e di aumentare l'eventuale carica batterica e/o virale altrimenti inerte, poiché essa si accumula negli alveoli polmonari del soggetto.

Qui la schermata di parte del rapporto di analisi. NOTA: Il committente ed il laboratorio sono stati volutamente oscurati su richiesta degli interessati.

Articolo correlato: I compagni di BaAl

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martedì 21 gennaio 2020

Francia: è allarme per i valori di alluminio e bario nell’acqua piovana



Sono allarmanti i risultati relativi all’analisi dell’acqua piovana in Francia. Essi dimostrano almeno due fatti: che, se l’Italia è afflitta da infiniti mali, all’estero non va meglio; che la contaminazione da alluminio, bario etc. può solo derivare dai “lanzichenecchi” del cielo. Fuor di metafora, mentre si impedisce ai cittadini di circolare con le automobili, con la scusa del superamento dei parametri inerenti alle polveri sottili, mentre tra un po’, in perfetto stile orwelliano, sarà vietato fumare anche all’aperto, si continua ad ignorare che sono, senza ombra di dubbio e senza tema di smentita, i voli civili a riversare tonnellate di inquinanti in atmosfera. Ci riferiamo sia al traffico aereo “normale” sia alle criminali operazioni chimiche (si legga alla voce chemtrails) che si susseguono ormai ininterrotte da decenni. [1] Ecco i VERI responsabili di una contaminazione planetaria e capillare. Lo studio d’oltralpe rivela che nelle idrometeore il bario ha conosciuto un incremento del 100 per cento! Per Paolo Attivissimo e gli altri fanatici adepti della setta negazionista, il tutto si deve alle cartiere di Fabriano… Come no!

Allarme per quanto riguarda l’acqua piovana. Come segnalato da Condividilo.org, sono state di recente compiute analisi ad hoc in Francia. Nell'acqua piovana, nell’arco di pochi mesi, i livelli di alluminio, bario, stronzio e titanio sono cresciuti in modo esponenziale. Tutto è nato da un'analisi condotta dal laboratorio Qualio di Besançon.

L’analisi dell’acqua piovana raccolta nell’arco di otto mesi nello stesso luogo ed in condizioni analoghe ha evidenziato livelli spaventosi di vari elementi tossici. Gli esiti degli esami suscitano grande preoccupazione, in quanto attestano un aumento pari all’800% dei livelli di alluminio, un incremento del 100% del tasso di bario, stronzio e titanio. Gli analisti sono al lavoro per capire motivi (sono illustrati nel saggio Attacco dal cielo: geoingegneria clandestina ed altri crimini governativi, 2019) e conseguenze della situazione. Nel frattempo è in corso un iter istituzionale che potrebbe aprire un caso nazionale.

Fonte:

Acqua piovana, scatta l'allarme: +800% di alluminio e 100% di bario

[1] Lombardia ed Emilia-Romagna sotto una cappa chimica deliberatamente diffusa. Ecco le prove satellitari.

VareseNews scrive: "Le elaborazioni grafiche di Arpa Lombardia parlano chiaro: una cappa tossica si estende su mezza Lombardia e “copre” anche mezza provincia di Varese, dalla pianura di Busto Arsizio, Gallarate e Saronno su su fino a Varese (è indicata dai colori rosso e rosso scuro). Solo verso la montagna le cose migliorano davvero" ed il titolo è ancora più chiaro: "Inquinamento alle stelle, una cappa tossica da Milano a Varese". Ma... c'è un "ma": la mappa di Sat 24 mostra chiaramente che "qualcuno" ha intenzionalmente diffuso gli inquinanti denunciati da VareseNews come da altri media mainstream. Solo che costoro, come tanti pari loro, dormono! I satelliti non mentono. Le riprese di Sat24 evidenziano, oltre all'intensa attività aerea di aviodispersione, un'alquanto sospetta colonna di fumi che si generano dal nulla e che si diffondono rapidamente su una vasta area circostante, trasportati dal vento, che oggi soffiava in direzione Nord-Sud.



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domenica 1 luglio 2018

Brevetto C.N.R. sui carburanti avio: sperimentazioni in Piemonte già dagli anni '60



In merito al brevetto per carburanti avio igroscopici, uno scrupoloso ed attento lettore (che ringraziamo) ha eseguito un po' di ricerche su uno fra gli "scienziati" che hanno depositato il brevetto: Gianna L. Petriconi. Sono questi i contributi concreti che ci entusiasmano, confermandoci che tante tra le persone che ci seguono dimostrano dedizione e capacità di indagare, non limitandosi ad essere fruitori passivi di quanto Tanker enemy pubblica sin dal 2005.

Lo studio (in formato PDF), che vi invito a scaricare, è qui. Il file è comunque visionabile dai nostri server, nel caso venisse rimosso dal link originale.

In pratica il testo si riferisce ad una sperimentazione concreta nei cieli di Asti: si evince che enormi quantità di materiale neurotossico e cancerogeno sono state rilasciate all'interno di fronti perturbati al fine di sperimentare l'efficacia del brevetto (da noi pubblicato qui) in ordine all'inibizione delle precipitazioni piovose (inseminazione igroscopica), usando allumina (insolubile) e sodio alluminato (solubile), secondo la seguente reazione: 6 NaNO 3 + 10 A1 = 6 NaA10 2 + 2 AI20 3 + 3 N2. Se si ricorre ad un eccesso di alluminio e si aggiunge NaC1 alla miscela, la matrice solida generata contiene anche cloruro di sodio (il comune sale da cucina) e tracce di metallo alcalino.


A number of sites was also placed along both, the Northern and the Western boundary of the Province; this was in accordance with the trajectory distribution of the local thunderstorms, as substantiated by References.

La Dottoressa Gianna L. Petriconi era una ricercatrice attiva tra il 1960 ed il 1980 e supponiamo sia deceduta. Tutte le tracce biografiche sono irreperibili. Non abbiamo trovato alcunché circa il suo curriculum e le sue attività, se escludiamo il libro "Nuvole mediterranee", pubblicato per Manfrini e Calliano editori, nel 1980.

Per quanto riguarda gli esperimenti, ci duole constatare che tutto il lavoro di Gianna L. Petriconi si sia concentrato sulla ionizzazione di metalli disciolti in soluzioni acquose e che, sulla base delle sue ricerche, si continui oggi a compiere "esperimenti" in vivo. Abbiamo anche la prova che, al contrario di quanto asseriscono i negazionisti (vedi il caso delle sperimentazioni del C.N.R. a seguito dell'accordo del 2002 con gli Stati Uniti d'America) le sperimentazioni sono avvenute in situ e non solo in laboratorio.

Qui ad esempio uno studio di specialisti cinesi pubblicato anche sulla rivista di chimica accademica "Analytica Chimica Acta", ove si discute in merito agli effetti dannosi su DNA, metabolismo cellulare, processi neurodegenerativi per opera di molecole di Perossinitrito.

La Dottoressa Gianna L. Petriconi è citata, infatti, nelle fonti bibliografiche della ricerca. Alcuni atomi semplicemente ionizzano (ossia perdono o acquistano elettroni) per esposizione ai raggi UV. L'abstract si riferisce anche a determinate lunghezze d'onda (spettro di frequenza).


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venerdì 29 giugno 2018

Geoingegneria clandestina e reati ambientali



Le disastrose attività di geoingegneria illegale configurano, senza ombra di dubbio, dei veri e propri reati ambientali. E’ stata accumulata in questi anni una mole abnorme di prove in merito: quindi bisognerebbe che qualche Pubblico ministero si decidesse, avuta la notizia di reato, secondo il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale, ad investigare in modo serio per perseguire i delitti ravvisabili nelle operazioni di biogeoingegneria bellica. Invece… Ha purtroppo ragione il filosofo e scienziato Blaise Pascal, quando scrive: “Le buone massime esistono già: bisogna solo applicarle”. Lo stesso vale per le leggi. Intanto qualcuno preferisce occuparsi del crimine di “diffamazione”…

Di seguito un pro memoria circa i reati ambientali introdotti nel nuovo Codice penale, qualora qualche magistrato risolvesse di svegliarsi dal letargo.

La Legge 68/2015 ha inserito nel Codice penale (Libro secondo) un nuovo Titolo, il VI-bis, interamente dedicato ai delitti contro l’ambiente. Le nuove fattispecie di reato previste sono le seguenti:

Inquinamento ambientale
Disastro ambientale
Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività
Impedimento del controllo
Omessa bonifica

Inquinamento ambientale

Ai sensi dell'art. 452-bis C.P., è sanzionato con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 100.000, chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili delle acque o dell'aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna.

Sono previste delle aggravanti di pena nei seguenti casi:

quando l'inquinamento sia prodotto in un'area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette (v. art. 452-bis, ult. Comma);
in caso di morte o lesioni personali (tranne nei casi in cui si determini una malattia di durata inferiore a venti giorni) come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale (v. 452-ter C.P).

Sono previste invece diminuzioni di pena:

nel caso in cui i fatti siano commessi per colpa (v. art. 452-quinquies, co. 1);-e, ulteriormente, nel caso in cui da tali condotte colpose derivi soltanto il pericolo di inquinamento ambientale (v. art. 452-quinquies, co. 2).

Disastro ambientale

Ai sensi dell’art. 452-quater) C.P, fuori dai casi previsti dall’art. 434 (disastro innominato), è sanzionato con la reclusione da cinque a quindici anni chiunque abusivamente cagiona un disastro ambientale, definito, alternativamente, come:

l’alterazione irreversibile dell'equilibrio di un ecosistema;
l’alterazione dell'equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali,
l’offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l'estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo.

Sono previste aggravanti di pena nel caso in cui il disastro sia prodotto in un'area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette (v. art. 452-quater, ult. comma)

Diminuzioni di pena sono previste, invece, nel caso in cui i fatti siano commessi per colpa (v. art. 452-quinquies, co. 1) e, ulteriormente, nel caso in cui da tali condotte colpose derivi il pericolo di disastro (v. art. 452-quinquies, co. 2).

Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività

Ai sensi dell’art. 452-sexies) C.P., salvo che il fatto costituisca più grave reato, è sanzionato con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000, chiunque abusivamente cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta radioattività.

Aggravanti di pena sono previste nel caso in cui dal fatto derivi:

pericolo di compromissione o deterioramento delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo, di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna;
pericolo per la vita o per l’incolumità delle persone.

Impedimento del controllo

L’art. 452-septies) C.P., salvo che il fatto costituisca più grave reato, sanziona con la pena della reclusione da sei mesi a tre anni chiunque, negando l’accesso, predisponendo ostacoli o mutando artificiosamente lo stato dei luoghi, impedisce, intralcia o elude l’attività di vigilanza e controllo ambientali e di sicurezza e igiene del lavoro, ovvero ne compromette gli esiti.

Omessa bonifica

L’art. 452-terdecies) C.P., salvo che il fatto costituisca più grave reato, sanziona con la pena della reclusione da uno a quattro anni e con la multa da euro 20.000 a euro 80.000, chiunque, essendovi obbligato per legge, per ordine del giudice ovvero di un’autorità pubblica, non provvede alla bonifica, al ripristino o recupero stato dei luoghi.


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mercoledì 6 giugno 2018

Un brevetto del C.N.R. conferma che gli aerei commerciali manipolano il clima tramite i carburanti



E' possibile modificare le condizioni meteorologiche e manipolare i cicli pluviometrici, intervenendo sulle nubi tramite l'impiego di carburanti idonei? La risposta è affermativa. A titolo di esempio, vi proponiamo un brevetto risalente al lontano 1973 e nel 1977 assegnato al Consiglio Nazionale per le ricerche (C.N.R.). Nel testo è spiegato in modo approfondito com'è possibile alterare la composizione del combustibile al fine di abbattere l'umidità atmosferica e dissolvere le formazioni nuvolose che potrebbero causare precipitazioni piovose. Ciò è possibile additivando alluminio, magnesio ed altri elementi alcalini che, reagendo con i solfuri di scarto, derivanti dalla combustione, determinano una fine miscela di nanopolveri igroscopiche. E' quindi evidente com'è vantaggiosa ed economica la collaborazione delle compagnie civili, giacché la capillarità delle rotte commerciali permette di intervenire ovunque si intenda distruggere o deviare intere perturbazioni. Cade così ogni fantasiosa spiegazione negazionista, volta a screditare quella che, secondo i media di regime, sarebbe solo una leggenda metropolitana nata dalla sfrenata fantasia di due fantomatici appassionati di bioterrorismo. Dubitiamo che la Magistratura sia mai andata oltre le bislacche dichiarazioni dei pennivendoli e degli pseudo-scienziati che, nei processi farsa a nostro carico, passano sempre per coloro che dispensano la "verità". Costoro, invece, sono solo abili mentitori, sponsorizzati da qualcuno molto in alto.

Il testo del brevetto può essere scaricato dai nostri server in formato txt [LINK]. Qui, invece, in formato PDF.

Consigliamo vivamente di tradurre la descrizione del "patent", in quanto davvero molto istruttivo e chiarificatore. Qui la pagina di Google con il traduttore.

Questo passo in particolare è molto interessante:

"Abbiamo trovato che l'alluminio è il metallo più adatto in quanto, oltre ad essere relativamente economico, può essere considerato inerte a temperatura ambiente (questa caratteristica è un fattore importante per la sicurezza nella preparazione e trasporto delle composizioni descritte), produce un calore notevole di combustione che favorisce una buona continuità di reazione e una buona dispersione di aerosol. Inoltre è disponibile sul mercato nella purezza e dimensione delle particelle adeguate. Tuttavia, magnesio e altri elementi altamente reattivi a temperatura ambiente possono essere utilizzati se vengono adottati espedienti adatti, come ad esempio quello di incorporare e rivestire i granuli di composizione con idonee sostanze inerti e/o leganti. Un espediente adatto per prevenire i pericoli consiste nel riscaldare separatamente il mg e l'ossidante a circa 70 ° C. e mescolando, vengono incollati con piccole quantità di paraffina fusa e quindi amalgamati insieme. In pratica, l'incollatura (miscelazione) viene effettuata sulla presenza di polimeri che, dopo l'impostazione, ottengono "cariche segmentate" e gli ingredienti sono più sicuri da manipolare poiché le miscele reattive in polvere vengono rivestite ed immobilizzate dai polimeri solidi".


Combustible compositions for generating aerosols, particularly suitable for cloud modification and weather control and aerosolization process

Document Type and Number:
United States Patent RE29142

Papee, Henry M. (Rome, IT)
Montefinale, Alberto C. (Rome, IT)
Petriconi, Gianna L. (Rome, IT)
Zawidzky, Tadeusz W. (Ottawa, CA)

Abstract:

A combustible composition for generating aerosols for the control and modification of weather conditions consisting of a readily oxidizable substance selected from the group consisting of aluminum, magnesium, alkali-metals and alkaline earth metals; an oxidizing agent selected from the groups consisting of:

(a) sulphur and sulphur yielding compounds; and

(b) organic and inorganic nitrates, alkali-metal and ammonium chlorates and perchlorates; The molar ratio of the oxidizable substance to the oxidizing agent being between 1.5:1 and 3.5:1 and a stable hygroscopic solid which does not directly participate in the combustion process of the combustible composition, said hygroscopic solid being present in an amount up to 40% of the total weight of the combustible composition, the oxidizable substance, the oxidizing agent and the hygroscopic substance having a particle size in the range of from -140 to +270 mesh, and a primer initiating the combustion of said composition whereby during combustion, a finely dispersed aerosol smoke consisting of moderately hygroscopic condensation nuclei, and a non-hygroscopic gas are simultaneously evolved, said gas acting to disperse said nuclei. Combustible compositions for generating aerosols, particularly suitable...

BACKGROUND OF THE INVENTION

This invention relates to combustible compositions, consisting of or comprising: mixtures of one or more easily oxidizable, powdered metals and one or more powdered oxidizing agents, which mixtures are able to generate aerosols to be employed, in particular, to control and/or to modify weather, such as to clear fogs, to modify clouds, to prevent hail.

This invention relates also to the process for the aerosolization of the reaction products of said compositions realized by oxidizing said metal/s with said oxidizing agents. More precisely, the compositions of the present invention are able to give, after "giant condensation nuclei" and/or "giant freezing nuclei" for the purposes stated above.

This invention further relates to an aerosolization process of various substances which are contained in mixtures comprising one or more easily oxidizable, powdered metals and powdered oxidizing agents, the aerosolization being the consequence of the combustion of the above defined mixtures and/or of the melting or vaporization of suitable salts embodied in the mixtures.

It is known that various inorganic and organic substances have been employed as smokes or dispersions for ice nucleation in super-cooled clouds; among these known substances mention is made of silver and lead iodides as well as the carbon dioxide.

the use of suspended or dissolved, powdered or vaporized hygroscopic substances is also known to induce coalescence of the water drops into clouds or in fog; we cite among these known substances, as potential agents, the activated sodium or potassium chlorides, that is, the sodium or potassium chlorides which show defective crystalline lattice, caused by ionizing radiations.

Various methods and devices have been used up to date to generate aerosols from the known substances; for example, burners fed with solutions of silver iodide in acetone have been used, or also containers containing said substances finely subdivided which is then dispersed by means of an explosive charge of gunpowder. The use of aircrafts, helicopters, aerostats and also rockets provided with a head charged with the product to be aerosolized and with a bursting charge suitable to realize the dispersion is also known for the purpose of transporting the substances to be aerosolized and the aerosolization devices in the atmosphere zones wherein a weather modification is desired.

Particularly the substances used up to this time, but also the known methods and devices for dispersing them to control and/or modify weather, show a number of disadvantages.

The silver iodide, which up to now has been considered the best artificial ice-nucleant and is the most commonly used for this purpose, besides being considerably expensive promptly decays in its nucleating activity under the action of both light or moisture. Further its high cost confines its employment in practice to dispersions having very small particles i.e. particles whose sizes are comparable with those of the colloidal water which constitutes the clouds; as a consequence said particles are not able to mechanically sweep away the colloidal water of the clouds.

Many other solid, hygroscopic substances, capable of coalescing water vapour in clouds, etc. have the disadvantages that the ground product, which must be finely subdivided (about 30 microns or less) and dry to avoid reagglomeration and caking phenomena shown by said hygroscopic particles in the presence of low moisture content. In particular, cumbersome apparatuses are needed to obtain sodium or potassium chlorides or generally speaking, alkali-metal halides provided with a defective crystalline lattice.

Also the methods now in use to produce aerosols present various disadvantages, since they require dispersing or burning devices or other bulky and/or heavy apparatuses which in turn require special equipment for their transport and functioning. [...]


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sabato 31 marzo 2018

Con il bario non si bara



Sit eis terra levis

E’ uno stillicidio: quasi non passa giorno senza che si debba tristemente segnalare la morte di un atleta. Il caso più noto è quello del calciatore Davide Astori, capitano della Fiorentina, ma la lista è lunga, anche se i media di regime ignorano o riservano pochissimo spazio ai decessi di sportivi dilettanti.

Ha ragione il Dottor Russel Blaylock a sconsigliare l’attività agonistica soprattutto all’aperto, poiché gli sforzi fisici implicano una maggiore inalazione d’aria (contaminata) ed un affaticamento degli organi vitali, in primis il cuore, già aggrediti da mille veleni. A volte questi decessi improvvisi sono da ascrivere, con buona probabilità, ai vaccini (l’”antidoto anti-influenzale” è fra i più pericolosi); in altri casi è la miscela di vari metalli (bario, alluminio, cadmio…) a rivelarsi letale per chi è abituato ad allenarsi e a disputare incontri.

Naturalmente nessuno è al sicuro, visto lo spaventoso inquinamento chimico ed elettromagnetico (anche certe frequenze possono essere all’origine di infarti), ma gli atleti, soprattutto ciclisti, maratoneti, calciatori etc. rischiano di più. Sappiamo che cosa sta mietendo tante vittime: è la biogeoingegneria clandestina che si aggiunge a numerosi altri fattori, costituendo, però, l’elemento catalizzante. Se pensiamo a tutti i composti tossici che diffonde nella biosfera un solo aereo “normale”, figuriamoci quali possono essere gli effetti sulla salute delle criminali operazioni di “guerra climatica”.

Gli “esperti” non si raccapezzano o fingono di non raccapezzarsi per nascondere la vera origine del problema (si leggano gli articoli sotto elencati) che negli ultimi anni è si è aggravato. A poco serviranno screening e studi sull’ipotetica matrice genetica (sic) delle patologie cardiache: se non ci decidiamo a denunciare e ad abolire la biogeoingegneria illegale, la carneficina continuerà.

Mai come oggi la vita è appesa ad un filo. Scrive Italo Svevo nel romanzo “La coscienza di Zeno”: “Il mondo odierno è inquinato alle radici”. Parole profetiche in senso sia letterale sia metaforico. Mala tempora currunt, sed peiora parantur.

- Arresto cardiaco, 60.000 morti in Italia ma i defibrillatori non sono obbligatori in scuole e uffici
- Morti improvvise dei giovani atleti. Pool di esperti al lavoro sulla prevenzione
- Nuova tragedia nel calcio: muore il giocatore Bruno Boban per arresto cardiaco, il parere dell’esperto
- La morte improvvisa di Davide Astori, quali possono essere le cause

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martedì 13 febbraio 2018

Alluminio nei carburanti per aviazione: è in atto un genocidio


Tutto quel che è in cielo, cade in terra.

Tonnellate di elementi tossici e, tra questi, l'alluminio, senza dubbio presente nei carburanti avio, sono deliberatamente disperse in atmosfera da migliaia di velivoli ogni giorno e ricadono al suolo sotto forma di foschia. Le conseguenze per la salute umana sono giocoforza drammatiche. L'alluminio è un metallo impiegato nel Jet fuel per scopi strategici. Inoltre aumenta l'efficienza della combustione, come evidenziato in uno studio [1] della Penn State University, poi sviluppato dalla Marina Statunitense nonché dalla N.A.S.A.

Purtroppo per noi l'alluminio danneggia il sistema immunitario e distrugge i neuroni, provocando demenza, tanto che negli ultimi dieci anni sono raddoppiati i casi di Alzheimer, anche in soggetti giovani. Le nanoparticelle additivate ai carburanti per aviazione penetrano facilmente nel cervello, superando la barriera emato-encefalica, attraverso il sistema olfattivo ed in breve tempo si accumulano nei neuroni, provocando danni irreversibili. Sino a quando le autorità negheranno l'evidenza scientifica di questo genocidio?


MARIE GROSMAN: “Il numero dei malati di Alzheimer e di autismo aumenta in modo vertiginoso in numerosi paesi, soprattutto in quelli più sviluppati. In Francia, dal 1994 si è passati da 300.000 malati di Alzheimer a circa un milione oggi e se non si interviene questa cifra raddoppierà ogni venti anni. Il numero delle persone che soffrono di autismo è aumentato in Francia di 17 volte nel corso degli ultimi cinquanta anni. Allo stesso modo si osserva un’enorme progressione dei tumori al cervello nei bambini (20% in più in dieci anni). Anche il Parkinson e la sclerosi a placche, di cui sono affette rispettivamente 100.000 e 80.000 persone, sono in aumento. Ciò dovrebbe analogamente sollecitare un’azione contro le cause di queste malattie!”.

ROGER LENGLET: “Tutti i dati citati nel nostro libro sono scientificamente dimostrati e non semplici ipotesi. Siamo di fronte ad una pandemia neurologica in costante peggioramento. Le autorità forniscono sempre una spiegazione rassicurante. Ripetono che queste malattie non hanno cause conosciute, se non l’invecchiamento della popolazione. Ma l’età è una condizione della malattia e non una causa. La malattia si presenta spesso alla fine della vita poiché questo è il tempo necessario per il suo manifestarsi. Non bisogna dimenticare che si tratta di patologie il cui tempo di latenza, dall’esposizione alle sostanze tossiche al comparire dei sintomi, è rilevante e sempre più giovani sono colpiti dall’Alzheimer. Ne risultano affetti da 30.000 a 50.000 soggetti di età compresa tra i 13 e i 60 anni”.

RUSSEL L. BLAYLOCK: “Di particolare interesse è l’effetto di queste nanoparticelle sul cervello ed il midollo spinale. Una lista crescente di malattie neuro-degenerative, tra cui la demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Lou Gehrig (SLA), è fortemente correlata all’esposizione all’alluminio ambientale. Studi hanno dimostrato che queste particelle passano lungo le reti neuronali olfattive, che collegano direttamente la zona del cervello e che non solo sono le più colpite dalla malattia di Alzheimer, ma anche le prime ad essere colpite nel corso della malattia. Nei casi di Alzheimer hanno anche il livello più alto di alluminio nel cervello”.

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sabato 18 novembre 2017

Viaggiare in aereo? Una specie di roulette russa



Pubblichiamo una cronaca che si commenta da sé: si inquadri l'accaduto, ricordando la cosiddetta "sindrome aerotossica", a sua volta collegata all'ecoterrorismo governativo, noto anche come biogeoingegneria clandestina.

16 novembre 2017. Malpensa: paura su un aereo velivolo della Easyjet. Fumo in cabina dopo il decollo: componenti dell'equipaggio intossicati

Un volo della compagnia EasyJet, decollato da Malpensa (Milano) e diretto a Malaga, in Spagna, è stato costretto ad un atterraggio di emergenza nel primo pomeriggio, in quanto nella cabina di pilotaggio si era creato del fumo sulla cui causa si stanno ancora compiendo accertamenti (Sì... come no... n.d.r.).

L'aereo, su cui era imbarcato il solo personale di bordo, era partito alle 13:45 e, pochi minuti dopo, ha segnalato alla torre di controllo la presenza del fumo (fume event in inglese, n.d.r.), chiedendo il permesso di atterrare. Cosa che è avvenuta poco dopo le 14:00. I componenti dell'equipaggio sono stati portati in infermeria, perché presentavano i sintomi di un'intossicazione.

Fonte: msn.com

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Il caso Germanwings. Perché è precipitato.

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mercoledì 18 ottobre 2017

Clair Patterson ed il piombo tetraetile



Clair Cameron Patterson [Mitchellville (Iowa), 2 giugno 1922 – The Sea Ranch, 5 dicembre 1995] è stato un geochimico statunitense. Nel 1953 determinò la possibile età della Terra in 4,55 miliardi di anni.

Patterson sviluppò un metodo di datazione basato sulla quantità di isotopo di piombo ed uranio presenti nei meteoriti, considerati materiali di scarto formatisi durante la nascita del sistema solare e quindi aventi la stessa età dei pianeti. Tuttavia, al momento della misurazione spettrografica, notò che tutti i campioni di materiali risultavano contaminati da elevati livelli di piombo. Patterson non fu in grado per lungo tempo di ottenere risultati precisi, sino a quando, nel 1953, grazie a nuovi finanziamenti ottenuti, riuscì nell'impresa di realizzare un laboratorio asettico, risolvendo così il problema che lo aveva ostacolato per lungo tempo ed ottenendo perciò le misurazioni necessarie a determinare l'età di Gaia.

Tuttavia da dove proveniva la contaminazione da piompo? Patterson era determinato a scoprirlo. Arrivò alla conclusione che le tracce di piombo risultanti dagli esami che eseguiva in ambiente non isolato erano causate dalla presenza di questo elemento nell'atmosfera. Si trattava del piombo tetraetile che era aggiunto alla benzina come additivo antidetonante [1]. Per dimostrare che il piombo immesso in atmosfera proveniva soprattutto dai gas di scarico delle automobili, lo scienziato misurò il contenuto del metallo negli strati di ghiaccio della Groenlandia, strati che si erano depositati nel tempo. Scoprì che l'atmosfera comnciò ad arricchirsi costantemente di piombo a partire dal 1923, anno dell'immissione sul mercato del piombo tetraetile. A causa della nocività del piombo e dei suoi composti, in particolare di quelli organici come il piombo tetraetile, lo specialista si adoperò affinché il metallo pesante fosse eliminato dai carburanti. Subito incontrò fortissime resistenze, subendo anche il boicottaggio del suo lavoro di scienziato, sino a rischiare il licenziamento. Ad esempio, l'American Petroleum Institute e lo U.S. Public Health Service, un ente governativo che avrebbe dovuto essere indipendente, gli tagliò i fondi per la ricerca. Da allora, poté procurarsi i finanziamenti solo con grande difficoltà. All'epoca il mondo accademico, ostile nei confronti delle posizioni di Patterson, non solo negava che il piombo era dannoso per la salute, ma si spingeva pure ad asserire che, essendo naturalmente il piombo presente sulla Terra, era normale che si potesse rilevare in atmosfera e nelle acque. Oggi non si ha un'identica reazione, quando i ricercatori che denunciano la biogeoingegneria criminale lamentano la presenza di alluminio e bario nelle acque potabili nonché nell'aria e nel suolo?

In questa sua battaglia Patterson ebbe comunque successo tanto che, nel 1970, il Congresso degli Stati Uniti votò il Clean Air Act che limitava fortemente l'uso dei composti del piombo con il risultato che, nel 1986, tutti i carburanti addittivati con piombo tetraetile furono posti fuori commercio negli Stati Uniti. Fu poi introdotta la cosiddetta "benzina verde", contenente il cancerogeno benzene, ma questa è un'altra storia...

[1] Con il termine "antidetonante" si indicano quei composti chimici che, additivati alle benzine, hanno il compito di diminuire il fenomeno del "battito in testa" nei motori a combustione interna e di aumentare il numero di ottani a parità di compressione nei cilindri.


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