martedì 30 giugno 2009

Campi elettromagnetici: il problema e le risoluzioni

I nostri lettori sanno che, accanto alla denuncia dell'abnorme problema costituito dalle scie chimiche, correlate alle irradiazioni elettromagnetiche, cerchiamo di proporrre anche delle risoluzioni. In particolar modo, una minaccia per la salute psicofisica è individuabile nell'elettrosmog: si rende quindi necessario, visto che non si è mai riusciti ad ottenere lo smantellamento di antenne, adottare delle misure di protezione. In tale contesto, ci è parsa doverosa la collaborazione con l'amico Francesco De Cavi che, da anni, con rara competenza ed abnegazione, si occupa di inquinamento elettromagnetico e di sistemi di schermatura. Abbiamo così deciso di inserire, a titolo del tutto gratuito, il banner che promuove il sito elettrosmog-tex.com. E' un portale che indica le strategie da seguire contro i campi elettromagnetici, mentre sul sito collegato elettrosmog.rm.it, si può leggere un utile manuale in cui sono esaminate le diversi fonti di elettrosmog e le rispettive possibili risoluzioni.

Il discorso è cruciale: bisogna, infatti, rammentare che i ripetitori che vengono piazzati un po' dappertutto non sono sempre stazioni radiobase per la telefonia mobile, ma antenne installate dai militari che si occupano pure della loro manutenzione. Sono impianti che - crediamo di non sbaglarci - emettono microonde usate per il controllo mentale. Il biologo svizzero Claude Rifat ci ricorda che le microonde possono influire sul funzionamento delle cellule nervose [1]. Secondo Rifat, i cui studi risalgono agli inizi degli anni '80, queste onde elettromagnetiche possono indurre stati alterati di coscienza. Sulla base delle sue ricerche neurologiche, l'attività onirica sarebbe associata con il sistema Raphé, un sistema serotonergico che interagisce con il locus coeruleus. La modulazione di questo sistema con le microonde causa allucinazioni, sogni e visioni.


Leggi qui il manuale elaborato da Francesco de Cavi.


[1] Le microonde sono irradiazioni dello spettro elettromagnetico comprese tra l'infrarosso e le onde radio. La loro lunghezza d'onda occupa la banda tra 1 mm e 30 cm circa. La loro frequenza varia approssimativamente tra 1 GHz e 300 GHz. Le microonde hanno trovato applicazioni nel campo delle telecomunicazioni satellitari, in particolare per la costruzione di antenne paraboliche con diametro di dimensione limitata. Nel campo dei sistemi radar, esse hanno consentito di ottenere immagini ad alta risoluzione. In elettronica i dispositivi che ne sfruttano le proprietà possono avere dimensioni molto ridotte: in tale ambito, le microonde sono usate in amplificatori e rilevatori a basso rumore di fondo.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 29 giugno 2009

Scie chimiche e prodotti biologici

Pubblichiamo una ricerca della gentilissima Luigina Marchese, già autrice di un dossier sulle scie chimiche, pubblicato dalla rivista X Times: i risultati delle analisi sono eloquenti. I soliti negazionisti asseriranno che non è possibile dimostrare un collegamento tra il Bario e l'Alluminio rintracciati nei prodotti biologici da un lato, voli chimici dall'altro. Il nesso, invece, esiste, come è stato dimostrato da Clifford Carnicom e da altri insigni scienziati.

Sui numeri 2 e 3 di X Times, affermavo che dai velivoli che sorvolano l’Abruzzo vengono rilasciate sostanze nocive per la salute dell’uomo. Ciò necessita di una verifica che provi sostanzialmente quanto sostenuto. A tale scopo, ho prelevato alcuni campioni di ortaggi direttamente dal mio orto e dal giardino della casa. E’ utile affermare che i prodotti da noi curati non vengono in alcun modo trattati con sostanze estranee. Sono prodotti naturali, biologici. Parliamo, in questo caso, di prezzemolo, lattuga e nespole. Ho preso contatti con l’A.R.T.A. (Agenzia Regionale Territorio Ambiente) dell’Aquila, affinché verificasse se negli alimenti summenzionati vi fossero tracce di metalli. Ai fini delle analisi, è stato necessario operare una scelta, poiché la richiesta di quale metallo si vuole individuare va compiuta a priori, in quanto non è l’analisi medesima nel suo complesso che mette in rilievo la presenza di elementi tossici. Come dicevo, dunque, si è resa inevitabile una cernita, anche perché ogni esame, rapportato ad ogni singolo alimento, ha un costo abbastanza elevato. Vero è che vi sono altre modalità di indagine più complesse, ma lo scorso anno non ne ero a conoscenza. Ho deciso di verificare se vi fossero tracce di Alluminio e di Bario, due fra le sostanze tossiche rilasciate con le scie chimiche, secondo quanto evidenziato da ricerche già effettuate in altre regioni italiane e negli Stati Uniti (confermate anche da Clifford Carnicom).

La risposta è arrivata nell’arco di tre settimane. Sia l’Alluminio (Al) sia il Bario (Ba) sono risultati contaminare i prodotti. Vedi [ qui ] il documento in formato PDF.

- Prezzemolo:
Al -- 462 mg/Kg
Ba -- 8,7 mg/Kg

- Lattuga:
Al – 265 mg/Kg
Ba -- <5

- Nespole:
Al – 102 mg/Kg
Ba -- <5

Questi risultati di per sé non provano che l’Alluminio ed il Bario presenti negli ortaggi derivino dagli aerei, ma la correlazione tra questi metalli ed il passaggio degli aerei è evidente. La situazione è alquanto palese, anche se non per tutti. Mi sono posta allora alcuni interrogativi. Ad esempio, quali sono i corretti parametri di riferimento oltre i quali possiamo affermare che l’assunzione di Alluminio e Bario è pericolosa per l’uomo? La stessa A.R.T.A., in modo sconcertante, non era e non è in possesso di tali riferimenti. Un primo confronto con i dati ricavati dall’Istituto Nazionale della Nutrizione sembra suggerire che i livelli tossici riscontrati siano abbastanza elevati. Ho contattato chimici e dottori in Scienza dell’Alimentazione, esperti in farmacologia per cercare di capire. Altri quesiti da porsi sono i seguenti: da dove proviene quell’alluminio? In che modo potrebbe essere arrivato sui prodotti?




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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 28 giugno 2009

Corridoi chimici

E' arcinoto che gli aerei chimici non percorrono i corridoi lungo i quali incrociano i velivoli civili. Le quote sono differenti, i tankers attraversano lo spazio sopra le città, contravvenendo a tutte le norme che regolano il traffico aereo, seguono percorsi anomali (rotte con frequenti virate, non lineari, con conversioni ad U, repentini cambiamenti di quota etc.). Gli aerei della morte, come moltissimi hanno osservato, oltre ad incrociare a quote basse o bassissime, privilegiano le aree abitate in modo da spargere i veleni sulla popolazione inconsapevole. Tuttavia molti aeromobili sorvolano le montagne e le zone coltivate ed intervengono là dove è necessario bloccare una perturbazione e distruggere dei corpi nuvolosi.

In tutta questa spaventosa anarchia di voli, con centinaia di aerei che fanno la spola, in modo da coprire, con un'uniforme e velenosa coltre chimica, intere regioni, volando in mille direzioni, pare non si possa individuare una "logica", ma ciò è solo in parte vero: infatti, ad un'osservazione assidua, non sfugge che, accanto a percorsi liberi e dettati dalle esigenze contingenti, esistono delle vere e proprio aerovie chimiche. Sono "sentieri" a bassa quota tracciati sopra gli edifici scolastici, i mercati, le piazze cittadine, gli ospedali, i parchi, gli stadi etc. insomma su tutte quelle infrastrutture ed aree in cui si concentrano le persone. Anche in quei giorni in cui l'attività clandestina di aerosol chimico-biologico è meno intensa, non mancano mai certi passaggi più o meno obbligati.

Di solito un aereo rilascia una densa e lunghissima scia persistente lungo questa rotta, mentre subito dopo intervengono numerosi altri aeromobili (spesso sono droni) che generano scie brevi ed evanescenti (sempre chimiche!). Si deve ipotizzare che, dopo che sono stati diffusi degli elementi e dei composti, ne vengano poi sparsi altri che determinano reazioni chimiche di vario tipo. Così, grazie ai processi di trasformazione, la biosfera è inquinata con moltissime sostanze tossiche.

Non bisogna dimenticare che, insieme con il bario e l'alluminio che sono gli ingredienti principali delle chemtrails, anche altri metalli, come il ferro ed il nichel sono usati con scopi militari e presumibilmente di geoingegneria, per le proprietà chimico-fisico dei loro composti. E' possibile dunque che le scie nere o nerastre, che sono state talora viste e fotografate, contengano composti del ferro? Tra i composti del ferro bivalente l'ossido ferrico (FeO) è una polvere nera e magnetica, il solfuto ferroso (FeS) è nero. Il nichel è un metallo grigio-argenteo, molto duttile e ferromagnetico. Le caratteristiche magnetiche di elementi e composti sono, come è stato dimostrato, fondamentali per comprendere l'interazione tra scie e campi elettrodinamici. Sia il ferro sia il nichel, ma anche il cobalto, sono ferromagnetici, ossia sottoposti all'azione di un campo magnetico anche debole, presentano permeabilità magnetica variabile e proporzionale al campo stesso. [1] La correlazione tra scie ed irradiazioni elettromagnetiche, foriera di fenomeni inusuali, diviene ogni giorno più chiara.


[1] La permeabilità magnetica è la grandezza fisica che esprime l’attitudine di una sostanza a lasciarsi magnetizzare.


Si ringraziano Titanio44 e Titus Bresthell per le fotografie fornite.





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Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì 25 giugno 2009

Scie chimiche, Morgellons, Codex Alimentarius ed alimentazione

N.B.: si precisa che i suggerimenti indicati nel testo non sostituiscono in nessun modo e per alcun motivo i consigli ed i trattamenti prescritti dal proprio medico, cui bisognerà rivolgersi per ogni necessità.


Il Codex alimentarius è una normativa che, ufficialmente, dovrebbe garantire, attraverso opportune misure, la salute dei consumatori. L'entrata in vigore del Codex è prevista per il 2010. Che cosa si nasconde, però, veramente dietro questa iniziativa promossa dalle diaboliche multinazionali? E' un sistema che vieterà gli integratori alimentari, le vitamine e tutti i rimedi naturali. Inoltre agli animali da allevamento dovranno essere somministrati ormoni della crescita, i cibi saranno irradiati con cobalto, cereali, frutta ed ortaggi saranno trattati con velenosi pesticidi, gli alimenti geneticamente modificati saranno legalizzati.

Lo scopo del Codex alimentarius pare essere quello di ridurre di circa il 92 per cento la popolazione mondiale, causando tumori, patologie cardiovascolari, diabete, malattie da carenza vitaminica: i consumatori saranno costretti a nutrirsi di alimenti irradiati, degradati, demineralizzati e pieni di insetticidi. La F.A.O. e l’O.M.S. hanno stimato che, con la sola introduzione delle direttive su vitamine e minerali, nell’arco di un decennio, si avranno almeno tre miliardi di decessi; un miliardo sarà dovuto ad inedia, gli altri due miliardi saranno l'esito di inevitabili malattie degenerative da alimentazione insufficiente e non salutare, come, ad esempio, cancro, patologie cardiovascolari e diabete.

Da rilevare che l'obiettivo di portare la popolazione del pianeta dagli attuali, secondo le stime ufficiali, 6.692 milioni di individui sino a 500 milioni, corrisponde in percentuale al decremento dei nativi americani, decremento perpetrato dagli Europei. I nativi, da 60 milioni, si assottigliarono alle 500.000 attuali unità, con una diminuzione approssimativa del 92 per cento, come esito delle politiche governative di genocidio. In questo inquietante quadro, vaccini, farmaci "antitumorali", onde elettromagnetiche, nanoparticelle degli inceneritori, radiazioni delle centrali nucleari, aspartame, psicofarmaci etc. servono ad indebolire il sistema immunitario delle persone affinché più facilmente siano aggredite da malattie mortali o degenerative.

Che ruolo svolgono le scie chimiche nell’ambito di tale scenario? Le chemtrails, che contengono metalli, agenti patogeni e biopolimeri, sono uno strumento per fiaccare le difese naturali e le capacità di autoguarigione dell’organismo. I vari elementi chimici (alluminio, bario, titanio, litio, silicio, cesio, zolfo…) attaccano l’organismo su più fronti: è quindi difficile riuscire a preservare uno stato di salute accettabile, considerata la miscela velenosa che ci viene ammannita ogni giorno. Purtroppo poi, come si è visto, le scie chimiche non costituiscono l’unico problema, sebbene, considerando la frequenza e l’intensità delle irrorazioni, non ci sbaglieremo se le reputeremo un catalizzatore delle varie patologie.

Infine sono le chemtrails la causa di una terribile patologia, del tutto ignota, prima che le attività di avvelenamento globale si diffondessero: mi riferisco al Morgellons. Per il morbo di Morgellons, la dottoressa Gwen Scott ha studiato, insieme con altri esperti, un protocollo medico che può essere utile per tutti. Consiglio vivamente di leggerlo e di applicarlo là dove è possibile e necessario, anche come forma di prevenzione.

Si tratta forse di resistere qualche anno in queste condizioni proibitive.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 24 giugno 2009

Le mirabolanti imprese dell'armata Brancatopone

Non rientra nelle nostre priorità occuparci dei fiancheggiatori del sistema, ovvero dei disinformatori attivi sulla Rete, ma è doveroso aggiornare i nostri lettori sulle ultime "iniziative" di questi inqualificabili individui.

Questo post sarà impostato come una sorta di resoconto su quanto è accaduto in queste ultime settimane.

Cominciamo da Paolo Attivissimo. Egli si definisce orgogliosamente "giornalista", ma le sue azioni sono la vergogna per il vero giornalismo e, per aver più volte violato la deontologia professionale, dovrebbe essere radiato dall'albo, ammesso e non concesso che vi sia iscritto. Ma tant'è, ci accontentiamo di raccontarne le gloriose gesta.

Qualche settimana fa, abbiamo segnalato reiterate violazioni del copyright da parte di uno degli scagnozzi di Paolo Attivissimo, tale eSSSe, viscido personaggio che trascorre il tempo, tra un'attività e l'altra presso la Schindler Informatik, azienda elvetica di servizi, ricopiando pedissequamente i nostri articoli per riproporli sul suo blog, laddove i suoi "colleghi" possono insultarci senza alcun limite di decenza.

Divertitevi a trovare eSSSe...

La piattaforma Google Blogger, in caso di notifica di violazione di copyright, richiede che un'eventuale contronotifica venga eseguita da persona identificabile e che quindi colui che intende contrastare un'azione da parte degli amministratori, debba rilasciare i suoi.

Queste informazioni verranno visualizzate anche da chi richiede la rimozione dei contenuti copiati illecitamente. Ora, visto che eSSSe, nel puro "stile" del disinformatore, non può e non vuole essere identificato, ha chiesto aiuto al prode Attivissimo che, senza alcun problema, ha dichiarato il falso, eseguendo una contronotifica in cui egli si presenta come gestore del blog all'url strakerenemy.blogspot.com. Non solo, l'eroico Attivissimo dichiara che è lui ad avere tutti i diritti di copiare i nostri articoli, riportando una sola parte del disclaimer posto in cima a questa pagina, ovvero "E' INCORAGGIATA LA RIPRODUZIONE DEI CONTENUTI DI QUESTO BLOG, CITANDO LA FONTE ED IL LINK" e tralasciando, come è ovvio, la parte che recita: "NON SONO, INVECE, AUTORIZZATI I DISINFORMATORI".

Naturalmente, dato che i gestori di Google Blogger sono culo e camicia con certa gentaglia, hanno accettato la mendace contronotifica, senza eseguire alcuna verifica sul vero intestatario del blog (e quindi rilevando le false dichiarazioni di Paolo Attivissimo), né tenendo in considerazione le nostre osservazioni. Non ci aspettavamo di certo un comportamento diverso. Semmai ciò è una conferma di quanto avevamo scritto nell'articolo "Scie chimiche: organigramma delle istituzioni coinvolte e ruolo dei disinformatori" e nel relativo grafico, nel quale, è in bella vista Google.

Quanto avvenuto in questo episodio, di là dalla mancata chiusura del blog Strakerenemy (che di per sé non è un gran danno), gestito da eSSSe della Schindler e non da Attivissimo (il quale comunque coopera), dimostra quanto sia perfettamente possibile l'impunità, di fronte a reati penali, per gente come Paolo Attivissimo ed i suoi compagni di merende. Non bisoogna stupirsi, in quanto, sebbene Attivissimo non sia il giornalista che afferma di essere, sicuramente ha delle importanti aderenze per operare in questo modo disdicevole e contro ogni deontologia professionale, non da mesi, ma da anni.

Ciò precisato, è, però, emerso un dato forte, ovvero che Paolo Attivissimo, come scritto nell'articolo "Range finder, come si sono svolti i fatti" appartiene ad un gruppo coeso ed organizzato di disinformatori operanti sulla Rete 24 ore su 24, con l'unico scopo di tentare di contrastare le azioni di ricercatori e divulgatori. Molti attivisti ci confermano di essere pedinati e ci riferiscono circa azioni di ostruzionismo, boicottagio ed intimidazione, di vario genere e gravità.

Dunque costoro agiscono per conto di poteri forti e possono operare senza alcun limite e nella totale impunità.

E' un fatto che, nonostante sia stata sporta denuncia (presso la Polizia Postale di Imperia) nei confronti di determinate persone (ben identificabili dagli indirizzi IP I.N.P.S. ed I.N.P.D.A.P.), i disinformatori hanno proseguito tranquilli nelle loro attività di disturbo. L'unica differenza che abbiamo riscontrato, si badi bene dal giorno stesso della dettagliata denuncia (il 4 giugno 2009, alle ore 11:10), consiste nel fatto che da allora, uno di loro si connette per accedere al nostro blog con Vodafone, probabilmente per mezzo di un servizio U.M.T.S. Prudenza? Qualcuno ha avvertito il peyote di stare più attento?

Già... Il Peyote, alias CanarinoMannaro, radioamatore con nominativo IZ2CPT. Costui non aveva digerito tanto bene, evidentemente, certe nostre interferenze, così, alcune settimane fa, pensò bene di creare una mail tutta sua che è la seguente: rosario.marciano@email.it e cominciò ad inviare email di spam e minacce ad attivisti e conoscenti, spacciandosi per Rosario Marcianò. Nonostante la nostra segnalazione alla Polizia Postale, egli ha proseguito indisturbato ed è di pochi giorni fa la comunicazione dell'amico Marzio che ci ha mandato questa email. Risulta evidente lo scopo di tale gaglioffo, ovvero seminare discordia, inducendo amici ed attivisti a credere che il sottoscritto è una persona da cui guardarsi.

Il peyote, ovviamente, ha subito negato ogni addebito, accusando "[G.E.O.] - [Global Evil Organizzation]" e dichiarando di non conoscerlo nemmeno. Peccato che costui abbia dimenticato di avermi inviato questa email qualche settimana prima, usando sempre l'account di cui sopra (rosario.marciano@email.it) e firmandosi "ilpeyote" in fondo alla becera esclamazione tanto di moda tra questi idioti, ovvero "Puppa!".

E' anche vero che molti di questi sciagurati usano gli stessi I.S.P. di connessione. Alcuni di loro usano account diversi (vedi Wasp, ad esempio, che si logga anche come Leoniero, oppure Orsovolante, che divide la sua postazione con altri lestofanti), inoltre Ilpeyote è abituato ad azioni simili: ad esempio, qualche settimana addietro, ci inviò migliaia di mail di spam e si fermò solo quando seppe che queste venivano re-inoltrate al grande capo, Paolo Attivissimo.

In definitiva, formano una banda Bassotti e lo dimostrano in modo inequivocabile con l'ultima loro scaltra iniziativa. I disinformatori si sponsorizzano tramite Google Adsense che offre un servizio di pubblicità Pay-per-Click a costi che spaziano dai 50/70 centesimi sino ad arrivare ad 1 euro a click. Lo sponsor, con la seguente dicitura: "Scie chimiche: la verità" reindirizza al blog "Primo, secondo, terzo" e nella pagina, sulla destra, appare in bella vista, l'elenco dei blog spazzatura e tra questi, come è naturale, il blog di Attivissimo.

Ci chiediamo: "Chi paga"? E' palese che una campagna su Google, con i costi che implica, non può essere l'iniziativa di quattro gatti desiderosi di "verità sciacondensista", ma è più credibile che ciò sia il frutto di un progetto finanziato da chi coordina i disinformatori italiani.

Non è il caso che ci si soffermi su chi gestisce e finanzia Attivissimo ed i suoi paggi.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì 23 giugno 2009

Predator all’assalto dei cieli del Sud Italia (articolo di Antonio Mazzeo)

Pubblichiamo un importante articolo, tratto da Agoravox e scritto dal meticoloso Antonio Mazzeo. Il testo si riferisce alla militarizzazione degli spazi italiani: l'Aeronautica militare italiana è, infatti, in procinto di dotarsi di nuovi velivoli senza pilota (U.A.V.) che saranno impiegati senza dubbio nelle "missioni umanitarie" (le bombe sono molto umanitarie, come è noto). Tuttavia, considerando la progressiva intensificazione delle attività clandestine di aerosol chimico-biologico, non si può escludere che i droni acquistati dall'Italia verranno adoperati per implementare le operazioni di avvelenamento della biosfera. I velivoli controllati da stazioni a terra e da satellite sono probabilmente propulsi con carburanti additivati con STADIS 450. Per questo motivo non sono necessari aerei di grosse dimensioni dotati di supposti serbatoi supplementari, ma che abbisognano di lunghe piste per il decollo e l'atterraggio. E' scandaloso che milioni di dollari o euro siano scialacquati in spese per gli armamenti, laddove a pensionati, operai in cassa integrazione, lavoratori precari, disoccupati... si lesinano pochi centesimi, quando queste categorie non vengono lasciate nell’indigenza. Neppure l'"opposizione" del centro-sinistra ha mai denunciato questo immorale sperpero di denaro pubblico che è usato per strumenti di morte e per rendere sempre più capillare e perniciosa l'operazione "chemtrails". Come affermava qualcuno: "Per la guerra i denari si trovano sempre".


È destinato a crescere enormemente il numero dei velivoli senza pilota (U.A.V.) in dotazione alle forze armate internazionali. Per questo i principali paesi N.A.T.O. sono impegnati in una frenetica ricerca di spazi aerei dove i nuovi sistemi possano volare senza interferire con le rotte civili e militari. In Spagna, per ospitare gli aerei senza pilota dell’aeronautica nazionale e di quelli dell’agenzia spaziale statunitense N.A.S.A., dopo anni di studi e simulazioni è stata scelta una piccola località della Galizia, Trasmiras, sfuggita sino ad oggi al passaggio in quota dei velivoli e 80 chilometri distante dall’aeroporto di Vigo. Per poi scongiurare pesanti restrizioni al traffico aereo, il governo Zapatero ha ritirato la candidatura di Zaragoza come principale base d’appoggio in Europa per i nuovi U.A.V. della N.A.T.O.

In Italia, invece, impera la deregulation e già nei prossimi mesi i piloti delle compagnie aeree dovranno stare attenti a non incrociare i micidiali velivoli senza pilota delle forze armate italiane e statunitensi. Il generale Giuseppe Bernardis, sottocapo di stato maggiore dell’Aeronautica militare, ha preannunciato all’agenzia di stampa Defensenews che, entro la fine dell’anno, i nuovi velivoli “Predator B” dell’A.M.I. saranno liberi di volare in qualsiasi parte del Mediterraneo, “all’interno dello spazio nazionale e comunque fuori dal traffico regolare, a 50.000 piedi d’altitudine”. Qualcosa più di 15.000 metri dal livello del mare, ben al di sopra delle quote di crociera dei voli civili. Peccato che, per volare, gli U.A.V. dovranno comunque decollare proprio da alcuni scali militari che sorgono in prossimità di grandi centri urbani ed importanti hub aeroportuali. I “Predator B” saranno installati nella base pugliese di Amendola, a metà strada tra le città di Foggia e Manfredonia, ai piedi del Gargano. Andranno a fare compagnia al gruppo di Predator di prima generazione (quelli indicati con la lettera “A”), operativi dal dicembre 2004. Insieme si contenderanno il passaggio nel “corridoio di volo” che l’aeronautica militare sta predisponendo tra la Puglia ed il poligono sperimentale di Salto di Quirra in Sardegna.

“Il nostro piano è, però, quello di creare una serie di nuovi corridoi di raccordo tra la principale rotta di volo dei Predator e le basi di Sigonella e Trapani in Sicilia, l’isola di Pantelleria e Decimomannu in Sardegna”, ha aggiunto il generale Bernardis. “Il corridoio di Sigonella potrebbe essere usato pure dai velivoli senza pilota Global Hawks che saranno installati in Sicilia nell’ambito del programma N.A.T.O. Allied Ground Surveillance, A.G.S.”. Entro il 2010 nella grande base siciliana arriverà pure una squadriglia di Global Hawk dell’U.S. Air Force; nel 2012 finanche i prototipi di una versione più sofisticata di aerei senza pilota della marina militare statunitense. I ciechi strumenti di guerra saranno così gli unici veri padroni dei cieli del Mezzogiorno d’Italia. In Sicilia sovraffolleranno le piste e le rotte dei cacciabombardieri e dei giganteschi aerei cargo U.S.A. a capacità nucleare, sfrecciando a poca distanza dallo scalo di Catania-Fontanarossa, il terzo per traffico aereo in tutta Italia (più di sei milioni di passeggeri all’anno).

I Predator non sono, però, solo una grave minaccia alla sicurezza; rappresentano, infatti, l’ennesimo caso di spreco delle risorse finanziarie nazionali a favore del complesso militare industriale statunitense. Per quattro velivoli dell’ultima versione “B” prodotti dalla General Atomics Aeronautical Systems Incorporated di San Diego, California, l’Italia dovrà spendere non meno di 80 milioni di euro nei prossimi due anni. Per i cinque Predator A acquistati nel 2004, sono stati spesi invece 47,8 milioni di dollari. E, dopo un incidente ad un Predator italiano durante un volo sperimentale nel deserto della California, il governo ha pensato bene di ordinare nel 2005 altri due velivoli, con un costo aggiuntivo di 14 milioni di dollari, più altri 2 milioni per equipaggiamenti vari.

I Predator sono però divenuti il fiore all’occhiello dell’Aeronautica militare, la prima forza aerea in Europa ad impiegare gli U.A.V. Il battesimo di fuoco è avvenuto in Iraq nel gennaio 2005, quando tre unità iniziarono ad operare dalla base di Tallil in supporto del contingente terrestre nell’ambito della missione “Antica Babilonia” (uno di essi precipitò al suolo a causa di un’avaria al motore nel maggio 2006) . Lasciato il territorio iracheno, nel maggio 2007 i Predator italiani sono stati trasferiti nella base di Herat, sede del Comando regionale interforze per le operazioni in Afghanistan. Alla data del 1 gennaio 2008, i velivoli senza pilota dell’A.M.I. avevano già superato le 3.000 ore di volo, 300 nello spazio aereo italiano e 2.700 nell’ambito di missioni nei teatri di guerra iracheno ed afghano. Sempre secondo quanto dichiarato dal generale Bernardis, entro la fine del 2009 tre velivoli di prima generazione previamente modificati e potenziati negli Stati Uniti d’America, saranno dislocati nuovamente a Herat per rafforzare il dispositivo militare N.A.T.O. in Afghanistan. Poi arriveranno i quattro Predator B, progettati proprio per migliorare le capacità strategiche del velivolo bellico.

Con la nuova versione dell’aereo cresceranno le sue dimensioni (una lunghezza di 11 metri ed un’apertura alare di 20) ed il peso massimo al decollo (oltre 4.500 chilogrammi). Verranno sensibilmente incrementate le prestazioni del motore e la velocità massima supererà i 440 km/h , mentre quella di crociera si attesterà intorno ai 400, valori tre volte superiori a quelli del Predator A. L’autonomia di volo si attesterà tra le 24 e le 40 ore, a secondo del carico trasportato, ad una quota di più di 15.200 metri . L’incremento delle dimensioni e delle prestazioni dell’U.A.V. si rifletterà ovviamente sul carico di armamento trasportabile. Si tratterà di circa 1.360 chilogrammi di nuovi sofisticati sistemi di morte come i missili Hellfire, le bombe a guida laser Gbu-12 Paveway II e le Gbu-38 Jdam (Joint direct attack munition) a guida G.p.s. Si spiega così come mai il Predator di prima generazione sia costato 3,2 milioni di dollari ad esemplare, mentre con la versione B si supereranno gli 8 milioni di dollari.



“Il Predator B si presenta come un velivolo multiruolo in grado di unire una grande autonomia (per una persistenza sul campo di battaglia significativa) ad un’elevata velocità di transizione (per colpire tempestivamente eventuali bersagli di opportunità), con una suite completa di sensori ognitempo, con un altrettanto completa dotazione di sistemi d’arma e con sistemi di guida, controllo e distribuzione dei dati affidabili”, annunciano entusiasti gli analisti del ministero della "Difesa". “Il velivolo è in grado di fornire immagini ed informazioni in ogni condizione di tempo, di giorno e di notte e con un’elevata precisione. Resta poi inalterata la possibilità di imbarcare altri tipi di carichi per missioni specifiche quali sistemi Sigint/Esm (Signal intelligence - Electronic support measures) o apparati per le comunicazioni. Le sue elevate prestazioni lo rendono un valido strumento d’intelligence in grado di evadere i normali compiti bellici, rivelandosi anche un efficace mezzo da impiegare nell’ambito dell’attività diretta all’antiterrorismo e alla sorveglianza del fenomeno dell’immigrazione clandestina”.

Per acquisire e condurre le operazioni aeree con velivoli “Predator”, il giorno 1 marzo 2002 è stato costituito il Gruppo Velivoli Teleguidati dell’A.M.I. (poi significativamente denominato “Le Streghe”). Il Gruppo è stato assegnato al 32° Stormo di Amendola, uno dei più importanti reparti strategici delle forze armate italiane. Alle dipendenze del 32° Stormo c’è, infatti, il 13° Gruppo CBR (cacciabombardieri e ricognitori), reparto assegnato direttamente alla N.A.T.O. e dotato dei cacca italo-brasiliani AM-X e AMX-T. Dalla base di Amendola partirono buona parte dei raid italiani contro obiettivi civili e militari in Serbia e Kosovo nella guerra contro Milosevic del 1999. I velivoli del 32° Stormo impiegarono centinaia di bombe israeliane IR “Opher” a guida all’infrarosso e le Mk 82 a caduta libera, nonché un imprecisato numero di missili SA-2 Guideline, SA-3 Goa ed SA-6 Gainful.

Dopo l’arrivo dei Predator, l’aeroporto di Amendola è divenuto pure il centro sperimentale dei velivoli senza pilota “Sky-X”, prodotti da Alenia Aeronautica (gruppo Finmeccanica). Una campagna voli dei nuovi U.A.V. è stata sviluppata lo scorso anno nello spazio aereo dello scalo pugliese, con tanto di simulazioni di rifornimento in quota dei prototipi.

Leggi qui l'articolo tratto da Agoravox




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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 21 giugno 2009

Chemtrails: una pioggia tossica causa malattie in una cittadina dello stato di Washington (U.S.A.)

Nel mese di marzo del 2008, in seguito ad una serie di precipitazioni piovose sulle città della provincia di Imperia, si verificarono diverse richieste ai pronto soccorso per nausea, vomito, diarrea. In pratica, coloro che si erano bagnati sotto quelle solo apparentemente innocue piogge, si ritrovarono vittime di sintomi più o meno gravi. Che cosa era accaduto? Che cosa contenevano quelle piogge? Un fenomeno del tutto simile era occorso nel 1994, in una cittadina dello Stato di Washington, Oakville.

Pubblichiamo la traduzione del parlato tratto da un reportage televisivo del programma Unsolved mysteries: una puntata fu appunto dedicata al fenomeno della strana sostanza gelatinosa caduta, in seguito ad alcuni temporali. Per un inquadramento del tema, si legga Le cellule di Kerala ed i polimeri di ricaduta, 2009. Ringraziamo l’amico Mr X per la traduzione.



Nell’agosto del 1994 una sequenza bizzarra di eventi iniziò a verificarsi nella piccola città di Oakville (Washington). Delle gocce gelatinose, composte di materiale biologico, cominciarono a riversarsi su un’area di oltre 20 miglia quadrate durante un temporale. Ciò avvenne per ben sei volte durante il 1994 e continuò a succedere periodicamente, sino all’ultimo caso segnalato durante la terza settimana del giugno 1997.

Questi strani fenomeni atmosferici non erano, in linea di massima, conosciuti al di fuori di Oakville sino a quando, in un episodio di “Unsolved mysteries”, trasmissione presentata da Robert Stack ed andata in onda giovedì 8 maggio 1997, si approfondì l’argomento.

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[TRASMISSIONE – VIDEO]

Introduzione – Robert Stack: “Cadde dal cielo per portare devastazione sulla terra. Sembra un film di fantascienza mostruoso, ma per il paese dello stato di Washington non ci fu alcun piacere nell’assistere ad un flagello ripetutosi più volte nel 1994. Per ben sei volte fummo colpiti da tale pioggia: dozzine di cittadini locali si ammalarono e molti animali domestici o di piccola taglia morirono”.

“Tutto accadde ad Oakville, Washington, un paese di 665 persone. Qui ad Oakville le nuvole coprono il cielo quasi ogni giorno, portando piogge sino a 275 giorni l’anno. Così, la mattina del 7 agosto 1994, quando cominciò a piovere a dirotto, nessuno si preoccupò particolarmente, sino a quando capirono che non si trattava di normale pioggia, ma di piccole gocce di gelatina appiccicosa. Se ne riversarono grandissime quantità su un territorio di 20 miglia quadrate e parve di assistere ad un cataclisma”.

Maurizio Gobeil (cittadino locale): “Io mi ammalai, mia moglie e mia figlia si ammalarono ed ogni persona che era stata qui si ammalò”.

Beverly Roberts (cittadino locale): “Moltissimi nell’intero paese ebbero un malanno simile all'influenza, ma si trattava di un'influenza piuttosto grave che si protraeva dalle sette settimane ai due o tre mesi”.

Robert Stack: “La polizia locale fu tra le prime istituzioni a dare notizia della sconcertante precipitazione. L’ufficiale David Lacey, alle 3 di notte, era di pattuglia con un amico, mentre il temporale aveva inizio”.

David Lacey (agente di polizia): “Avviammo il tergicristallo, ma il parabrezza cominciò ad imbrattarsi tanto da non poter più vedere. Ci guardammo l’un l’altro e pensammo che quella sostanza appiccicosa non potesse essere nulla di normale. Non ci troviamo in chissà quale luogo, dunque da dove arrivò quella sostanza?”.

Robert Stack: “L’ufficiale Lacey entrò in una stazione di benzina per ripulire il suo parabrezza. Come precauzione indossò un paio di guanti in lattice”.

David Lacey (agente di polizia): “La sostanza era molle: era come avere della gelatina tra le mani. Si poteva stringere tra le dita. Sapevamo bene che si trattava di qualcosa mai visto prima. Pensammo subito che non fosse nulla di naturale”.

Robert Stack: “Anche Dotty Hearn, cittadina locale, rimase sconcertata. Quando uscì quella mattina, nonostante il temporale fosse cessato, vide che quelle gocce gelatinose erano ovunque”.

Dotty Hearn (cittadina locale): “Sembrava grandine immobile sul legno e su ogni altra cosa, così andai a vedere e la toccai. Non era grandine. Era una sostanza gelatinosa”.

Robert Stack: “Dal pomeriggio di quel giorno l’ufficiale Lacey si ammalò inspiegabilmente”.

David Lacey (agente di polizia): “Giunsi al punto in cui mi era difficile respirare. Iniziai a pensare che, qualsiasi cosa fosse quella sostanza, mi aveva causato una brutta malattia, facendomi ammalare come mai successo prima, al punto da immobilizzarmi”.

Robert Stack: “Dall’altra parte del paese anche Dotty Hearn non si sentiva molto bene”.

Dotty Hearn (cittadina locale): “Cominciai a sentirmi stordita e ad avvertire dei capogiri. Pian piano peggiorai e, più passava il tempo, più avvertivo una forte nausea”.

Robert Stack: “Un’ora più tardi i figli di Dotty ritrovarono la loro madre sdraiata sul pavimento del bagno”.

Sunny Barclift: “Mia madre era pallida, aveva freddo ed era molto sudata. Stava vomitando, aveva forti vertigini e lamentava il fatto di avere problemi alla vista”.

Robert Stack: “Dotty trascorse tre giorni in ospedale. Lì le diagnosticarono "una grave infezione interna all’orecchio”.

Sunny: “Per qualche motivo, mentre stavamo per andar via, mi ricordai della sostanza e mi chiesi se forse questa avesse avuto qualche tipo di effetto su di lei. Perciò pensai subito di portare un campione di quel materiale gelatinoso all'ospedale”.

Robert Stack: “Un tecnico di laboratorio scoprì il primo indizio allarmante. La sostanza conteneva cellule di sangue umano, ma non si riuscì a stabilire esattamente che cosa fosse davvero. La sostanza viscosa fu prontamente spedita al Dipartimento della Salute dello Stato di Washington per ulteriori analisi”.

Mike McDowell (microbiologo, WSDH): “Era una sostanza molto uniforme. Non c'era nessuna struttura che potevamo vedere in modo chiaro usando un microscopio. La sottoposi a vari esami microbiologici e tentai di isolare i batteri”.

Robert Stack: “Mike McDowell scoprì che la sostanza si stava letteralmente collegando a due specie di batteri, uno dei quali si può ritrovare nel sistema digestivo umano”.

Sunny: “La considerazione iniziale fu che probabilmente si trattava di qualche rifiuto, materiale proveniente da un aereo di linea, ma l’ipotesi era da scartare, in quanto, secondo la regolamentazione della F.A.A. gli scarichi materiali degli aerei sono tinti di colore blu. Questa sostanza non era blu, ma trasparente come il cristallo”.

Robert Stack: “Le piogge gelatinose su Oakville ebbero luogo sei volte in un periodo di tre settimane. Molte persone si ammalarono e molti animali morirono dopo essere stati a contatto con queste gocce tossiche. Ma la natura della sostanza ed ogni possibile collegamento con il contagio, rimasero un mistero. Dotty portò un campione della sostanza ad un laboratorio di ricerca privato”.

Tim Davis (microbiologo, laboratori di Amtest): “Qui abbiamo il campione 128-76. Vidi ciò che considero una cellula eucariote, ovvero una cellula che ha un nucleo definibile e che è presente in più animali”.

Robert Stack: “Traduzione? La sostanza era viva. Com’era possibile che una simile sostanza vivente fosse arrivata da sola nelle nubi? Era inverosimile come la stessa sostanza. Inevitabilmente il sospetto fu diretto verso il mondo militare. L'Aeronautica militare negò di conoscere la sostanza nonché il coinvolgimento nella sua creazione o dispersione. Tuttavia cittadini locali non ne furono per niente convinti”.

Sunny: “Vedemmo un gran numero di aerei militari sorvolare questa zona prima di questo evento”.

Dotty: “Quasi ogni giorno vedevamo elicotteri neri volare a bassa quota. Pensammo anche alla possibilità di un loro coinvolgimento”.

Maurice: “Rilasciarono sostanze nell'aria ad ogni loro comparsa. Sono stati compiuti esperimenti su tutta questa area. Ci sono luoghi nei quali non si può andare”.

Robert Stack: "Parafrasando si tratta di guerra biologica. Tuttavia appare improbabile, se ricordiamo le severe restrizioni internazionali circa gli esperimenti con armi biologiche in aree popolate (ciò non corrisponde a verità, n.d.t.). Attualmente è impossibile stabilire che cosa fosse quella sostanza o da dove venisse. Sfortunatamente tutti i campioni di questa sostanza si sono persi e con essi sono stati vanificati altri possibili studi. Forse le risposte arriveranno un giorno non molto lontano, quando dal cielo cadranno nuovamente queste gocce gelatinose su qualche altra piccola comunità”.



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venerdì 19 giugno 2009

26 giugno 2009: conferenza sulle scie chimiche a Genova

Il 26 giugno prossimo si terrà a Genova la conferenza sulle chemtrails: Scie in cielo, timori sulla Terra. Interverranno i seguenti relatori: Domenico Azzone, meteorologo, Claudio Bianchini, ricercatore indipendente, Rosario Marcianò, ricercatore indipendente, Giorgio Pattera, biologo.

Il convegno si svolgerà presso la sede dell'Associazione "La finestra sul mondo", Via Cesarea 103 R. L'ingresso è libero.

Di seguito la locandina dell'evento.

26giu09 Genova



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mercoledì 17 giugno 2009

Nel blu spennellato di blu

Esistono in Italia buffi personaggi che sembrano avere nella loro povera esistenza, un solo scopo: servire i loro padroni. Questi zelanti scribacchini, poiché hanno fallito miseramente nella vita, credono di avere successo nel campo della disinformazione. Essi quindi falsificano i dati e riscrivono la realtà a piacimento ma, se accusati di questa nefandezza, si offendono. Strano davvero il mondo in cui viviamo.

Un estroso meteorologo(?), già noto per le sue improbabili previsioni a base di "temporali di calore", di "innocue velature" e baggianate simili, si è voluto cimentare nell'arte di Apelle, ma i risultati sono stati penosi: sbavature, linee storte, campiture disomogenee. Non basta un pennello per essere artisti: le sue istantanee sono sciatte contraffazioni, falsi in technicolor, il cui carattere fittiziamente hollywoodiano stride con l'intento dichiarato nel suo tragicomico blog: "Ci tengo a precisare che io voglio far vedere il cielo di Sanremo, in tutta onestà, come effettivamente è: non come io vorrei che fosse o come quegli "scellerati" del terrazzino ce lo descrivono [...]

E' proprio lui: Wasp, il pennellatore che, orgoglioso del suo cognome e del suo strumento di comunicazione mediatica, maneggia il pennello anche per ritoccare le fotografie di scorci di Sanremo che egli spaccia per scatti originali. Per quale motivo un siffatto individuo manipola delle foto? Per un solo motivo dichiarato e cioè per dimostrare che a Sanremo non esiste alcuna manipolazione climatica ad opera di "aerei chimici", che il cielo è sempre blu intenso e che quindi i redattori di Tankerenemy mentono.

Chiunque viva a Sanremo da diversi anni ha potuto toccare con mano che le giornate non sono più quelle antecedenti al 2005, ma il pennello di Sanremo ha deciso che la realtà è un'altra... magari quella che gli hanno ordinato di mostrare e così il soldatino esegue. Peccato, però, che nel fotoritocco sia un vero fallimento. Peccato per lui (e per coloro che gli hanno consigliato di aprire il blog "Il cielo di sanremo") che le bugie hanno le gambe corte, in specialmodo quando a ripeterle è un incompetente maldestro.

Wasp si è ingegnato nell'eseguire una serie di scatti quasi quotidiani, sovrapponendo nella gran parte di essi un cielo talmente blu che non lo si vede nemmeno nei cartoni animati. Questi colori sono talmente luminosi e tersi da destare sospetti anche in persone che non hanno mai adoperato un programma di fotoritocco o magari visto il cielo di Sanremo dal 2005 ad oggi, bianco come vetro smerigliato o coperto da nuvole artificiali per la maggior parte dell'anno.

Ad una prima osservazione delle artistiche istantanee, si nota subito che queste non forniscono alcun dato exif, il che non depone certo a favore dell'autenticità del materiale. Appare anche strano che il "pennellatore wasp" cancelli le fotografie di volta in volta dalla sua macchina fotografica, tanto è vero che, ad ogni nuovo post, gli scatti ricominciano con il numero progressivo "001". Paura di lasciare tracce?

Analizzando i vari dagherrotipi, si nota che quasi tutti presentano le medesime anomalie, ovvero "migrazioni di colore" tra soggetto e sfondo, anomalie nella dimensione e forma dei pixel nei punti di contatto con gli sfondi rigorosamente blu, sbavature di cielo azzurro sui corpi solidi (si notino, ad esempio, la croce sul campanile del Duomo di Piazza San Siro, oppure gli ombrelloni e le sdraio sulla spiaggia).

Consiglieremmo a Wasp di cambiare mestiere o di dedicarsi all'ippica per evitare di rendersi oltremodo ridicolo. Già è sufficiente che armeggi con un pennello in televisione per recitare le veline dei militari. Non vada oltre: l'arte, persino quella dell'imitazione, è preclusa ai mestieranti.


Link ai falsi di Wasp.

Alcune foto, scattate dall'amico Pirata Pantani (queste hanno i dati exif), sono disponibili ai seguenti link:

Foto 1
Foto 2
Foto 3
Foto 4

Aggiornamento: Pare che wasp non l'abbia presa molto bene...




AGGIORNAMENTO del 19 giugno 2009

Grazie alla segnalazione di un amico (fg) che ringraziamo, abbiamo potuto verificare, attraverso l'uso di un software specifico (JPEGsnoop) l'assoluta non autenticità degli scatti di Wasp. Abbiamo, infatti, analizzato tutte le foto mostrate in questo articolo ed il tool (gratuito) ha sentenziato che il materiale mostrato dal pennellatore Wasp è stato senza alcun dubbio modificato.

Qui uno screenshot relativo ad una scansione. Chi avesse ancora delle perplessità può scaricare le fotografie e sottoporle a sua volta ad analisi.


AGGIORNAMENTO del 22 giugno 2009

Wasp ci riprova: sostituisce una delle foto incriminate con una che egli dice essere l'originale non "ritoccata", ma il software JPEGsnoop lo contraddice di nuovo.



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martedì 16 giugno 2009

Il canto harmonico (articolo del Professor Alessio di Benedetto)

Pubblichiamo un ampio estratto di uno studio, contraddistinto da notevole spessore ed elaborato dal Professor Alessio Di Benedetto. L'autore, lontano tanto dall'ingenuo ottimismo di chi passivamente confida nella catarsi del 2012, quanto dal disfattismo, si sofferma su H.A.A.R.P. e, più in generale, sul tema delle frequenze, con un approccio lungimirante e coraggioso. Il coraggio risiede nella denuncia dell'ipnosi indotta dai "Nuovi padroni del mondo visibile" e nell'esortazione a liberarsi dalla paura, catena che imprigiona nella Matrix.

Ringraziamo l'amico M.B. che ha contribuito a valorizzare ed a divulgare le ricerche del Professor Di Benedetto.



[...] Infiniti fili collegano tutto ciò che esiste: uno squilibrio del Campo geomagnetico e della ionosfera, nonché della Risonanza Schumann della Terra, che pulsa a 7,8 Hz, causerà ogni malattia, prima alla Madre Universale e poi ai nostri organismi. Al riguardo, circolano delle voci veramente allarmanti, segno di una stupidità che sta contagiando gran parte dei propugnatori di una Nuova Era. Non è affatto vero che la Frequenza Schumann si sta innalzando, come segno di una consapevolezza superiore che starebbe nascendo in seno alla Coscienza Universale. La stanno volutamente elevando per impedirci di sognare, di essere creativi, di assumere una conoscenza cosmica. Altro che “salto quantico”, che in realtà è un imprigionamento della mente e dello spirito umani nella dittatura globale che si sta preparando con l’ausilio delle armi frequenziali.

Ma qual è lo scopo di simile progetto “sociale”?

Il cervello e le sue molteplici aree sono stati ormai accuratamente studiati, mappati e correlati. Ognuna di esse è sensibile a specifiche frequenze che possono generare passività, oppure aggressività, creatività e così via. Alludiamo al sistema H.A.A.R.P. (Programma di ricerca aurorale attiva ad alta frequenza con sede nella città di Gakona in Alaska), un vero e proprio piano di manipolazione mentale, per controllare il nostro modo di pensare. Esso è stato messo a punto dai poteri forti statunitensi, attraverso l’emissione nell’atmosfera di segnali sonori molto bassi (infrasuoni 0,9-10Hz), che vanno ad interferire con il flusso di onde analoghe irradiate dal cervello umano. Il fine è quello di disgregare i processi mentali umani, tramite impulsi di radiofrequenze su estese aree geografiche. L’affermazione del Direttore di ricerca della C.I.A. non lascia alcun dubbio, circa i propositi occulti riguardanti il controllo mentale. Il fine è quello di generare un incantesimo continuo della Matrix apparente e costrittiva: “Ogni pensiero umano, ogni emozione, ogni percezione ed ogni bisogno potrebbero essere soggiogati, attraverso stimolazioni elettriche e frequenziali del cervello”.

Non dimentichiamo che, dal punto di vista della Fisica vibrazionale, tutti i processi biologici dipendono dalle interazioni dei campi elettromagnetici e gravitazionali. Tanto per intenderci, la sfera terrestre è una cavità echeggiante al pari di una cassa armonica, tipica degli strumenti musicali. Non a caso, il nostro pianeta canta una nota particolare, denominata Frequenza Schumann. Il prof. W. O. Schumann fu uno dei maggiori ricercatori delle fonti energetiche alternative e pulite, durante il periodo nazista. Era direttore di Fisica al Politecnico di Monaco di Baviera e contribuì a calcolare le frequenze di risonanza della cavità Terra-Ionosfera. Fissò tale onda stazionaria predominante a 7,83 Hz. Quando illustrò di fronte a Hitler il suo programma utopico per i motori antigravitazionali ad implosione, così si espresse nel discorso finale: “Ogni tecnologia basata sull’esplosione o sulla combustione deve considerarsi satanica. La prossima Era Nuova sarà l’Era di una nuova tecnologia positiva e sacra!”. Come nel caso di NiKola Tesla, Viktor Schauberger, Wilhelm Reich, Henri Coanda, la previsione di Schumann non si è purtroppo avverata e l’inquinamento massiccio della Terra è oggi tragicamente attuale.

Nel 1952, la frequenza della Terra è stata perfettamente calcolata in 7,83 Hz, un infrasuono che si situa all’ottava inferiore della capacità uditiva dell’uomo. Pensate che qualsiasi attività umana organica e vitale (pensiero, pulsazione cardiaca, sentimento d’amore, immaginazione...) pulsa in risonanza con tale Suono Madre. La nostra stessa salute dipende dall’accordo con siffatto tono.
Secondo il principio teurgico dei Popoli di natura, possiamo con i “Canti di Sogno” pulire non solo i nostri livelli energetici, ma anche quelli della Terra e del Cosmo, per ristabilire un perfetto accordo con i vari livelli sottili.

Il Canto Harmonico pone in perfetta risonanza l’onda acustica cardiaca con la R. S. a 7,83 Hz. Fare all’amore con Amore vuol dire emettere una serie coerente di Campi Harmonikali, la cui oscillazione di riferimento si aggira - di nuovo - intorno ai 7,8 Hz. Essere “sfasati” rispetto al Campo Vibrazionale della Madre Terra, significa porre le basi della malattia. Viceversa, la guarigione interviene quando lo sciamano o il terapeuta ristabiliscono, nell’energia sottile del paziente, un’attività cerebrale che ritorna nella condizione fondamentale (7,8 Hz), ossia negli stati mentali alfa-theta. Non a caso, gli scienziati della N.A.S.A. hanno inserito, nelle navicelle spaziali, dei generatori di campi magnetici che pulsano a 7,8 Hz. Soltanto così, gli astronauti non manifestano più vistosi squilibri psico-fisici, determinati – nello spazio – dall’assenza della sfera energetica, presente nel nostro pianeta. Anche siti sacri, come Stonehenge, Montségur, Karnak, Tibet e Piana di Gizah sono degli amplificatori delle forze geomagnetiche (ley lines) che creano Harmonia in noi e attraverso le quali, con canti sacri e teurgici, possiamo ristabilire la salute, altamente compromessa, della Madre Universale e del suo sistema vibrazionale.

Possiamo immaginarci l’Universo come una Grande Arpa, in cui sono contenute tutte le note possibili di ogni dimensione. La materia è vibrazione fonica. Tutto ciò che esiste nel cosmo suona e gli esseri viventi, presenti sulla Terra, emettono delle vibrazioni particolari, calcolabili ed osservabili. Perciò, nell’Egitto arcaico, quello che è poi sparito attraverso lo Star-Gate (Tunnel del Tempo) dei Programmi futuri, la principale divinità Iside, sposa di Osiride, era la “Signora del Sistro”, mentre Apollo possedeva la Lira a Sette corde (giorni) ed Orfeo muoveva ogni cosa o ammansiva le fiere col suo canto e la cetra.

Esiste oggi, nel campo della Fisica della materia, la teoria eretica delle Supercorde, che presuppone un superspazio ad undici dimensioni. In alto, ossia nel Senza Forma, nel Senza Vento e nel Senza Tempo, vi è il Corpo Igneo, la fucina della materia incandescente, dalla quale si sprigionano i neutrini e tutte le microparticelle che, dal passato e dal futuro, conformano l’Universo visibile ed udibile: lo Spazio-Tempo.

La Matrix dell’uomo materiale e del pianeta Terra, oltretutto, è uno dei tanti infiniti mondi. Pensare che esso sia il solo esistente, sarebbe come immaginare che in musica ci siano un unico accordo, un solo compositore, un solo strumento. Nulla di più falso! Ma la fisica e la scienza ufficiale, finalizzate al plagio mentale, affermano proprio questo: il 5% del visibile e decodificabile con apparecchiature ad una sola banda di frequenze è l’unica dimensione possibile. Questo è un vero e proprio monoteismo scientista, ormai superato anche nel campo delle religioni.

Siamo immersi in un campo oscillatorio infinito come le innumerabili harmoniche musicali che si sprigionano da un unico suono di base. Di questo campo noi percepiamo solo le onde a noi più vicine. L’immensa sinfonia cosmica c’invia illimitati messaggi acustici, di cui noi ascoltiamo solo alcuni, filtrati dall’antenna ricettiva del nostro pianeta, sintonizzata solo su alcune frequenze. La realtà vera è che noi viviamo in un sogno, proprio come quando dormiamo, e ciò che chiamiamo memoria è la nostra capacità di ricordare i sogni che facciamo. Il drammaturgo spagnolo Calderon de La Barca affermava che solo quando dormiamo, ci rendiamo conto che di giorno non facciamo altro che sognare.

La nostra capacità creativa, sviluppata dal Canto Harmonico, ci farà sintonizzare su frequenze spirituali, smascherando senza più alcuna paura o tabù le illusioni olografiche tridimensionali della nostra fisicità, che ci induce a credere che solo ciò che è materico, che si vede, si tocca, si annusa, si gusta e si ode debba essere vero o reale. Esistono infiniti mondi di cui l’unità carbonio non sospetta neppure l’esistenza e li scoprirà una volta che sarà in grado di sintonizzarsi su altre frequenze che superano di gran lunga quelle quotidiane, fatte di “campi sterminati ove le persone non nascono, vengono coltivate”.

Se tutto, nel mondo visibile ed invisibile, è vibrazione, bisogna pertanto ragionare in termini di oscillazioni e di campi di interferenza che creano ogni cosmo risuonante a molteplici livelli. Perciò nella musica sono contenuti i principi della vita, della guarigione e dell’Harmonia, della fisica moderna e, pertanto, della fisica quantistica. Tutto nell’universo vibra. Ogni campo organizzato e gli elementi che lo compongono sono in uno stato di movimento continuo, ossia in uno stato di vibrazione e ciò che noi percepiamo scaturisce dalle interferenze tra le frequenze più veloci e quelle più lente. Di queste interferenze, noi abbiamo una impressione riflessa, una sorta di risultante fonica totale di micro e macro oscillazioni, che strutturano l’universo olografico, ovvero una totalità di eventi, di cui le apparecchiature scientifiche, finalizzate alla misurazione delle quantità fisiche, rilevano solo lo specchio d’acqua di un abisso infinito.

Noi non siamo solo ciò che mangiamo, noi siamo le medicine che ingeriamo e soprattutto ciò che pensiamo e cantiamo: la realtà esiste proprio a causa dei nostri pensieri che la creano. Siamo stati programmati e costruiti per percepire soltanto alcune frequenze vibratorie le quali generano una visione del mondo che, poi, cerchiamo di imporre anche agli altri. L’ipnotismo di massa che attanaglia la società contemporanea corrisponde appieno ai programmi schiavistici dei Nuovi Padroni del Mondo visibile. Perciò le idee rivoluzionarie non devono mai emergere e, appena tentano di forare il muro di omertà, sono perseguitate, screditate e sbattute in galera. Per distruggere la Matrix apparente, bisogna liberarsi dal pensiero squilibrato e dalle sue immagini irreali prodotte dalla paura. Ma ciò significa risintonizzarsi sul principio harmonico del Cosmo, sulla sua concordanza sonora e sull’accordo dell’Universo. Se vibreremo con questi pensieri, cambieremo la nostra spirale del tempo, al pari di un’onda sonora harmonica che colpisce l’acqua e la organizza in cristalli meravigliosamente belli.

Leggi qui l'intero articolo del Professor Di Benedetto



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lunedì 15 giugno 2009

Resoconto della conferenza del 22 maggio 2009 sulle scie chimiche, tenutasi a Firenze

Il 22 maggio del 2009 l´Associazione Arzach ha presentato, con il sostegno dell'Assessorato all'Ambiente del Comune di Firenze, un incontro sul tema delle Scie chimiche. L'evento è stato ospitato nella sala conferenze di Villa di Rusciano.

Sono intervenuti durante le quattro ore l'Assessore all'Ambiente Claudio Del Lungo, il Deputato Sandro Brandolini, il docente di Fisica Angelo Baracca, il consigliere comunale, Dottor Antonio Sarpieri, il fisico Corrado Penna, il biologo Giorgio Pattera ed il ricercatore indipendente Rosario Marcianò.

La conferenza è stata inaugurata dall'Assessore all'Ambiente Claudio Del Lungo che ha espresso le sue perplessità, a causa delle innumerevoli mail e telefonate intimidatorie ricevute nei giorni precedenti e chiarisce per prima cosa che ciò non ha precedenti nella sua esperienza politica personale di 38 anni. La conferenza è stata autofinanziata ed ospitata negli spazi del Comune, come altre manifestazioni che si occupano di questioni relative all'ambiente. L'assessore si ispira ad un concetto di libera informazione in uno stato democratico. Il comune ha inserito la conferenza nell'orario ufficiale della Villa. Del Lungo è particolarmente colpito dalle minacce e pressioni del mondo universitario ed annuncia la sua fuoriuscita dall'impegno politico attuale (già deciso prima), quindi non crede di dare adito ad ulteriori critiche o preoccupazioni. La sua nota di amarezza viene in seguito ripresa ed ampliata dagli altri oratori che hanno avuto esperienze analoghe.

Del Lungo si confrontò, per la prima volta, con la questione dell'inquinamento prodotto dagli aerei (non chimici) e con i problemi correlati negli anni '80 del XX secolo, quindi l´avvicinamento a questo discorso in un certo senso cominciò allora. Che siano state compiute sperimentazioni varie ed eseguiti interventi mirati a modificare il clima gli è comunque noto. Ricorda che poco tempo fa il governo russo aveva assicurato che si sarebbe festeggiato il primo maggio con il cielo sereno. Quello che preme, secondo del Lungo, è di sapere se certi interventi sono divenuti prassi quotidiana e sistematica. Gli strani movimenti intorno alla decisione di concedere lo spazio ad un convegno con questo tema ha suscitato in lui il sospetto che la questione possa avere dei risvolti seri.

Il primo intervento è in collegamento Skype ed è con Corrado Penna, intervistato recentemente in una trasmissione di Controradio sull'argomento. Penna anticipa una domanda rivolta spesso e riproposta anche da un ascoltatore della conferenza: "Ma è possibile che i nostri governi permettano azioni che possono nuocere alla salute della popolazione?". Secondo Penna, non è solo possibile, ma è già successo. Il relatore snocciola esempi pubblicati su quotidiani come "The Observer" e "The Guardian". Ricorda la politica dei vaccini al mercurio (non più usati in Italia) e del farmaco molto discusso Ritalin per "curare" i giovani. La lista di pericolose sperimentazioni varie messe in atto all'insaputa delle popolazioni è lunga.

Penna spiega quindi che cos'è una scia di condensazione e chiarisce i parametri per la formazione di una scia di condensa. Consiglia di mettere in connessione la le condizioni fisiche di base e la lettura dei reali attuali dati atmosferici per verificare se, in certe giornate, tali paramentri permettono di identificare la formazione di scie di condensa oppure no.

Rosario Marcianò illustra in forma visiva i discorsi di Penna, come l'intervento che segue del Dottor Giorgio Pattera, biologo.

Marcianò e Pattera sono stati ospiti dell'ultima puntata di Rebus (Odeon tv) dedicata alle scie chimiche. Il biologo di Parma esaminò strani filamenti caduti dal cielo già diversi anni addietro. Questi filamenti, mostrati in un filmato realizzato da Marcianò, non si rivelano essere tele di ragni migratori come ipotizzato da alcuni. Analisi indipendenti di due laboratori arrivano alla stessa conclusione: si tratta di polimeri sintetici biocompatibili non composti da proteine, a differenza delle ragnatele.

Pattera rammenta di aver avuto notizia di ricadute di queste fibre in varie regioni d'Italia, ricadute associate ai passaggi di aerei che rilasciano scie, come dimostra il filmato.

Marcianò mostra riprese fotografiche che evidenziano la differenza tra ragnatele e filamenti polimerici. Aggiunge che si sta diffondendo una nuova malattia, denominata Morgellons, il cui sintomo principale è la fuoriuscita di filamenti dalla pelle, esattamente corrispondenti alle fibre sintetiche ritrovate nell´ambiente.



Alla relazione di Pattera segue lintervento del Dottor Antonio Sarpieri, consigliere comunale del comune di Savignano sul Rubicone. Il suo coinvolgimento nasce in risposta alla denuncia da parte di un medico della comunità che aveva rilevato un aumento di disturbi in parecchi pazienti dopo giornate di intensa irrorazione.

Sarpieri, sulla base di diverse interpellanze parlamentari, ha convinto il consiglio comunale ad approvare un ordine del giorno con cui si chiedono al governo risposte circa il fenomeno delle scie frequenti e massicce nella provincia di Forì-Cesena. L'ordine del giorno è stato approvato dal consiglio comunale all'unanimità. Una mozione analoga è stata recentemente votata dal comune di Cesena, da tutto il consiglio con l'eccezione di un consigliere dei Verdi (sic).

Sarpieri rammenta che le modifiche climatiche sono vietate da leggi ed accordi internazionali, eppure quello che succede è proprio una modificazione climatica e meteorologica, ad esempio quando vengono create coperture artificiali.

Sarpieri poi intervista l'onorevole Sandro Brandolini. Brandolini ha presentato ben 3 interrogazioni parlamentari a vari ministeri, tra cui quelli dell'"Ambiente" e della "Difesa", sostenuto da altri deputati (uno dei quali è un ex-dirigente dell'A.R.P.A. Emilia Romagna).

Non soddisfatto delle risposte fornite alle prime due interpellanze, perché elusive e generiche, nel gennaio di quest'anno ha presentato la terza interpellanza in cui si chiedeva di indicare quali sono gli studi scientifici a cui si faceva riferimento nella risposta alla seconda. Siamo in attesa della risposta a questa terza interpellanza.

Secondo le informazioni di Brandolini i cieli particolarmente deturpati dalle scie chimiche sono quelli in vicinanza di basi militari come in Sardegna, in Veneto o a Roma.

Marcianò riprende il discorso sui molteplici scopi delle chemtrails che sono da inserire in un progetto molto più complesso: i metalli diffusi nell'atmosfera fungono da medium elettroconduttivo per le trasmissioni elettromagnetiche di H.A.A.R.P e di altri sistemi che irradiano campi elettromagnetici di differente frequenza e lunghezza, ad esempio le microonde. Si sofferma sull'impiego dei metalli rilevati come bario, alluminio, litio e sui loro effetti nocivi sulla salute delle persone e sugli equlibri ambientali.



Dopo tre ore di interventi incentrati sulla tematica delle scie chimiche, è il Dottor Angelo Baracca a concludere la conferenza, tracciando un disegno complessivo inerente al ruolo della scienza nel mondo di oggi. La questione spinosa per eccellenza è l'uso civile e militare del nucleare. Il Dottor Baracca non si pronuncia sul fenomeno delle scie chimiche che richiederebbe da parte sua un approfondimento consistente. Anch'egli, però, come Del Lungo, ha ricevuto particolare "attenzione" su un sito che si impegna nella denigrazione di coloro che studiano le scie chimiche.

La scienza contemporanea è strettamente collegata con lo sviluppo industriale. Le scelte degli scienziati oggi dovrebbero essere di grande responsabilità, visto che coinvolgono tutto il pianeta. Baracca ricorda Oppenheimer che affermò che "LA SCIENZA HA CONOSCIUTO IL PECCATO", facendo riferimento al Progetto Manhattan ed alle conseguenze disastrose delle esplosioni di Hiroshima e Nagasaki, Ciò pose la scienza di fronte ad un radicale dilemma, chiamando in causa gli aspetti etici della ricerca.

La scienza, che dovrebbe essere obiettiva e rigorosa, obbedisce invece ad una logica di profitto. Poche volte, nota Baracca, gli scienziati si preoccupano delle conseguenze sulla biosfera di invenzioni e ricerche. La scienza è organica al sistema. Numerosi casi del passato testimoniano come siano stati trascurati o occultati aspetti nocivi (piombo, radioattività, amianto etc.) e questo con l'avallo di scienziati che forniscono e manipolano i dati. La ricerca è oggi dominata da interessi militari. I grandi progetti e le tecnologie sviluppate in tale ambito hanno conseguenze gravi come nel caso della nanotecnologia. Baracca osserva che siamo di fronte ad un inquinamento incontrollabile perfino con conseguente modifica del D.N.A. di varie specie, anche di quella umana.

Gli scienziati sono diventati sacerdoti. Essi sanno, definiscono regole, paradigmi e dogmi. Il diritto alla ricerca segue una logica prestabilita e certi filoni di pensiero restano emarginati o esclusi. Baracca si riferisce, tra gli altri, alla ricerca sulla fusione fredda, a quella sugli effetti dell'elettrosmog. Certi rami della scienza non solo sono ostacolati o censurati, ma screditati e negati. Lo scienziato tende a non indagare sulle conseguenze delle sue invenzioni o ad ignorarle, ma gli esperti ne sono consapevoli e le nascondono anche intenzionalmente.

Angelo Baracca conclude l'intervento, lasciando gli ultimi trenta minuti per le domande e le osservazioni del pubblico. Intervengono alcuni cittadini impegnati nel sensibilizzare sul problema delle scie chimiche in varie regioni d’Italia.

Gli organizzatori precisano che sarà disponibile in Rete documentazione video dell’evento.


Articolo di Maria Heibel



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